Differenza tra eiaculazione precoce e ritardata

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVL’eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce è la più frequente disfunzione sessuale maschile, alcuni studi sostengono infatti che circa il 90% degli uomini ne abbiano avuto almeno un episodio nel corso della loro vita mentre altri studi affermano che il 40% della popolazione maschile ne e’ afflitto. La si definisce come la condizione per cui un uomo non riesce ad agire un controllo volontario sul suo riflesso eiaculatorio, per cui, in condizione di eccitazione sessuale, raggiunge l’orgasmo prima della donna nella maggior parte dei rapporti, con qualsiasi donna e qualsivoglia tipo di rapporto. Per quanto anche i rapporti omosessuali registrino una certa incidenza di questo disturbo, essa e’ decisamente inferiore a quella esistente nei rapporti eterosessuali poiche’ e’ il senso di incapacita’ di dare alla partner soddisfacimento che angoscia fortemente il maschio. Occorre fare attenzione al fatto che nella definizione di eiaculazione precoce non si fa riferimento, come di solito si crede, a tempi limite o numero minimo di “spinte pelviche”, concezioni queste piuttosto antiquate, ma solo all’incapacita’ di avere un controllo dell’eiaculazione e comunque prima che la persona lo desideri. Si pensi ad esempio al fatto che sarebbe un errore definire precoce un uomo che raggiunge l’orgasmo prima della partner, se questa ha difficolta’ a raggiungerlo. Ma se volessimo a tutti i costi, piu’ per nostra necessita’ e per avere un riferimento oggettivo, piuttosto che per obiettivita’ scientifica definire un stadiazione della gravita’ dell’eiaculazione precoce secondo dei tempi, si puo’ ricorrere ad una classificazione “classica”. Essa prevede che l’eiaculazione precoce “grave” può avvenire sia prima della penetrazione (ante-portas) o comunque entro 15 secondi oppure per la “media” immediatamente dopo (post-portas) e comunque entro i 15-30 secondi o 15 spinte pelviche. Un tempo di eiaculazione che si colloca fra 1 e 2 minuti e’ da considerarsi invece lieve e non si potrebbe gia’ piu’ parlare di precocita’ oltre questo tempo. L’eiaculazione precoce può essere inoltre definita primaria, nel caso in cui si sia sempre verificata gia’ dall’inizio dell’attività sessuale, o secondaria, se e’ insorta dopo un periodo di normalità. Spesso può essere associata ad un deficit dell’erezione, ed e’ in questo caso dovuta al tentativo di accelerare il raggiungimento dell’orgasmo per evitare le difficolta’ di mantenimento dell’erezione. Si distinguono poi forme di eiaculazione precoce assolute, che si verificano con qualunque partner ed in qualunque situazione, e forme relazionali, in cui la precocità si manifesta solamente in limitate situazioni o con determinati partner.
Le cause dell’eiaculazione precoce. possono essere organiche o psicologiche. Il fenomeno dell’eiaculazione risulta, comunque, da una complicata integrazione tra diverse funzioni dell’organismo: il sistema nervoso, quello muscolare, e la componente psico-emotiva, poiché essa influenza il modo in cui l’eccitazione sessuale viene percepita.
Tra le cause organiche si evidenziano:

  • Le infiammazioni della prostata, dell’uretra, dei testicoli o delle vescicole seminali
  • Malattie neurologiche e genetiche (come la sclerosi multipla o la spina bifida), e alcune malattie generali (il diabete).
  • Il pene troppo sensibile nella zona del glande.
  • Alcune anomalie dell’organo genitale maschile (un frenulo troppo breve, o la “fimosi”) .
  • L’assunzione temporanea di determinate sostanze, tra cui specialmente le droghe (anfetamina, allucinogeni, cocaina).
  • I traumi che coinvolgono direttamente il pene o la colonna vertebrale.

Per quanto riguarda le cause psicologiche, gli individui affetti da questo disturbo sono accomunati da un tentativo di difendersi dall’ansia generata dalla sessualità e, in particolare, dalle intense sensazioni erotiche che precedono l’orgasmo, e sono quindi impossibilitati a controllarlo. L’ansia alla base di questo meccanismo non può derivare una sola causa: si evidenziano, infatti, elementi conflittuali risalenti all’infanzia, ostilità verso la donna, prime esperienze sessuali traumatiche e conflitti di coppia, paura del rifiuto e ansia di prestazione. Tutti questi fattori possono contribuire con diversa rilevanza alla base psicologica di questo disturbo.

Le persone che presentano ansia da prestazione hanno una personalità ansiosa, insicura, e manifestano sentimenti di inferiorita’ specie dal punto di vista sessuale. Spesso presentano errate idee che l’uomo, per essere definito “sessualmente attivo”, debba mantenere la sua erezione per lungo tempo. Sono persone molto vulnerabile alle critiche, soprattutto quelle derivanti dalle partners. Sovente si osserva in questi casi che le persone tendono a “osservarsi”, un comportamento che i sessuologi definiscono “spectatoring”, e che si verifica quando la persona, invece di rilassarsi e lasciarsi andare alle sue sensazioni piacevoli si concentra solo sul suo organo sessuale e sulle sue reazioni. Questo comportamento perché fa perdere di vista la vera causa del problema, che non è il pene, ma la propria tranquillità.
Coloro che presentano angoscie per il rapporto sessuale vedono il sesso come qualcosa di “sporco” e di “sgradevole” e alla base di questo vissuto anomalo possono esservi molti motivi inconsci. In alcuni casi piu’ rari, il rapporto sessuale puo’ essere vissuto con terrore per una distorta percezione dell’organo sessuale femminile che è visto come “aggressivo”.
Molto spesso alla base del disagio psicologico che provoca l’eiaculazione precoce vi è un problema di coppia. Ciò è evidente quando la persona manifesta il disturbo soltanto con la partner fissa e non in occasione di rapporti occasionali.
Di tutt’altra natura sono le cause psicologiche dell’eiaculazione precoce che derivano da una reazione anomala a problemi sessuali della donna, come la scarsa lubrificazione vaginale, il vaginismo, la disparerunia (dolore durante il rapporto sessuale). In queste situazioni le problematiche femminili possono distruggere anche le sicurezze del maschio, che reagisce con un rapporto affrettato e non controllato.
Esistono degli esami medici che possono essere d’aiuto a diagnosticare l’esistenza e a individuarne una causa dell’eiaculazione precoce.
Il primo esame per accertare e studiare l’effettiva presenza di eiaculazione precoce è il Viricare test o test di fallovibrazione:
viene effettuata una microiniezione nel pene di farmaci vasodilatatori che inducono l’erezione, dopodichè il pene viene appoggiato su una piccola piattaforma vibrante che registra il numero di vibrazioni necessarie per indurre l’eiaculazione (Viri-care test). Quando l’eiaculazione avviene in pochissimi minuti probabilmente la causa è di tipo organico.
Successivamente viene eseguita una Valutazione Neuroandrologica che consiste nell’esecuzione di due esami specifici che sono:

  • Sudio dei Potenziali evocati sacrali (P.E.S.) e dei Potenziali evocati corticali (P.E.C.). Tali indagini vengono eseguite mediante l’applicazione di alcuni elettrodi stimolatori ed altri riceventi. Mediante una leggera stimolazione elettrica assolutamente indolore si valuta la conduzione dell’impulso nervoso e la velocità dello stesso in modo da poter valutare la possibile presenza di ipereccitabilità peniena.
  • Il test di desensibilizzazione: questo test puo’ essere eseguito a casa e prevede l’utilizzo di una crema desensibilizzante riduce la sensibilità del pene. Se durante il rapporto sessuale si verifica un’eiaculazione precoce è molto probabile che la causa del problema sia esclusivamente di natura psicologica e non causata da una eccessiva sensibilità del pene. Se al contrario l’eiaculazione avviene in tempi nettamente maggiori rispetto al solito è molto probabile che la causa sia dovuta ad una ipereccitabilità del pene spesso secondaria alla presenza di prepuzio esuberante o di fimosi.

La terapia dell’eiaculazione precoce laddove le sue cause non sono organiche e’ principalmente di tipo psicoterapeutico. Attualmente sono a disposizione alcuni farmaci che pero’ non sono specifici per questo disturbo che possono costituire un valido supporto al lavoro psicologico. La terapia chirurgica che mira a eliminare l’esagerata sensibilità del pene senza agire sui grandi fasci nervosi in modo tale da non far perdere la normale sensibilità peniena viene utilizzata solo nei casi in cui e’ dimostrata tale eccessiva sensibilita’ dell’apparato genitale maschile.

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L’eiaculazione ritardata

E’ un disturbo sessuale della fase orgasmica molto meno frequente dell’eiaculazione precoce, anche se in aumento. È caratterizzata da un ritardo involontario, e quindi sgradevole, del riflesso eiaculatorio, nonostante una stimolazione lunga e adeguata. Può essere primaria o secondaria, assoluta (il paziente non riesce mai a eiaculare quando lo desidera) o, più spesso, situazionale. Raramente è su base organica (malattie neurologiche, neuropatia diabetica, farmaci); generalmente è su base psicologica, indice della difficoltà a vivere serenamente il rapporto con il partner o l’esperienza di perdere una parte di sé (lo sperma) che può risultare ansiogena per alcuni uomini, come del resto può essere l’esperienza dell’eiaculazione, associata all’orgasmo, e quindi alla perdita di controllo o dei propri confini.
Tra le cause organiche che la inducono e che inducono, ancor più precisamente, l’eiaculazione impossibile, troviamo:
A) Cause neurologiche
– tumori o traumi del midollo
– sclerosi multipla
– morbo di Parkinson
– neuropatie

B) Cause endocrino-metaboliche
– ipotiroidismo
– diabete

C) Cause chirurgiche
– interventi nel distretto addomino-pelvico-perineale

D) Farmaci
– bloccanti alfa-adrenergici
– neurolettici
– antidepressivi triciclici e serotoninergici
– alcool
– metoclopramide
– cannabinoidi
– narcotici
In particolare sono i farmaci antidepresivi triciclici e serotoninergici che presentano come frequente effetto collaterale il ritardo dell’eiaculazione.

Più frequentemente le cause sono invece di tipo psichico e questa disfunzione e’ collegata a problemi di tipo psicologico riguardanti soprattutto la capacità di lasciarsi andare al piacere, specie con la propria partner. L’eiaculazione ritardata tende ad allungare i tempi dei rapporti sessuali e, se per l’uomo non è scontato il raggiungimento dell’orgasmo, per la donna il rapporto può essere pesante e doloroso, facendo inoltre sentire i due partners l’uno deluso e l’altra in colpa. Non parliamo, ovviamente, di episodi sporadici che rientrano, comunque, nella normalità della vita sessuale. Solo se si ripetono con una certa frequenza e se sono ravvicinati nel tempo, tanto da creare disagio a uno o a entrambi i partners, si dovrebbe richiedere l’intervento integrato di più specialisti.

In alcuni particolarissimi casi si puo’, infine, parlare di eiaculazione impossibile.
Occorre fare una differenziazione tra
a) il quadro clinico completo, nel quale non vi è eiaculazione e neppure orgasmo;
b) le condizioni nelle quali non vi è eiaculazione, ma è mantenuta la sensazione orgasmica;
c) quelle situazioni in cui vi è eiaculazione senza orgasmo.
Nella situazione a) le cause organiche sono assimilabili a quelle viste per l’eiaculazione ritardata. Sul piano psicologico, solitamente, si tratta di una conseguenza di un quadro ossessivo, caratterizzato da una necessità di controllo che si riverbera anche sulla sessualità. Nella situazione b) posiamo essere di fronte a quella che si definisce eiaculazione retrograda, con orgasmo quindi mantenuto, ma mancanza di emissione di sperma che, invece, viene spinto in vescica. Ne possono essere causa:
A) Problemi chirurgici
– esiti di prostatectomia
– interventi di simpaticectomia addominale
– chirurgia dell’aorta addominale
– linfoadenectomia retroperitoneale

B) Diabete mellito

C) Farmaci
– tioridazina

Quando invece all’esame delle urine non sono presenti spermatozoi, si è di fronte ad un orgasmo anaeiaculatorio, che può essere determinato da:
A) Cause chirurgiche
– distruzione delle vie simpatiche addominali
– blocco dei deferenti a livello del collicolo prostatico da cause infiammatorie o traumatiche e post-chirurgiche

B) Cause endocrine
– ipogonadismi primitivi e secondari (vi è diminuzione di eiaculato per deficit di testosterone)

C) Farmaci
– bloccanti alfa-adrenergici

Nella situazione c) il normale riflesso eiaculatorio non è accompagnato da orgasmo.
Di solito tutte le fasi della risposta sessuale si susseguono normalmente e l’erezione è mantenuta per diversi minuti dopo l’eiaculazione. La sola causa organica di questo disturbo è da attribuirsi ad una patologia del midollo spinale. Di solito le cause sono psicologiche, con meccanismi psicosomatici che bloccano il piacere. Spesso si tratta di un sintomo psichiatrico di tipo isterico.

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Differenza tra spermatozoo e cellula uovo

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Lo spermatozoo (o spermio) è il gamete maschile presente negli esseri viventi ed ha il compito di raggiungere il gamete femminile, l’uovo, per fecondarlo durante la riproduzione sessuale. Dall’unione delle due cellule si forma lo zigote,la prima cellula diploide, la quale andando incontro a numerose divisioni mitotiche, andrà a svilupparsi in un embrione.
Il processo di formazione dello spermatozoo avviene nell’età giovanile dai 11 ai 15 anni, e viene chiamato spermatogenesi; avviene in particolari organi chiamati testicoli, le gonadi maschili, presenti nell’apparato genitale di individui di sesso maschile.

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Peperoncino, sesso, testosterone e prostata: qual è il legame?

MEDICINA ONLINE PEPE DI CAYENNA NERO VERDE GRIGIO ROSA BIANCO SAPORE PICCANTE DIFFERENZA CALORIE RICETTA CUCINA USO COSMETICA CUCINARE PIETANZA SALSA PASTA CARNE PESCE IRRITA GASTRITE FA MALE CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZAIl peperoncino viene usato spesso come “Viagra dei poveri” in virtù dell’aiuto che fornisce in caso di disfunzione erettile, dal momento che – essendo un buon vasodilatatore – tende a fornire un aiuto appunto contro l’impotenza, tuttavia non deve essere consumato in eccesso, se si vogliono evitare guai e rischi di tumore alla prostata.

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Peperoncino e prostata
Un uso sconsiderato di peperoncino tende ad infiammare la ghiandola, stimolando il desiderio nell’uomo da una parte, ma facendo anche aumentare il rischio di prostatite (infiammazione della prostata) che a lungo andare potrebbe comportare un maggior rischio di tumore prostatico, così come dimostrano gli ultimi studi scientifici (Giornata europea di informazione sulle malattie della prostata. Ansa, 12 settembre 2007). E il tumore della prostata è la principale causa di morte per tumore nella popolazione maschile, dopo quello al polmone.

Testosterone e peperoncino
Riguardo al rapporto tra testosterone – l’ormone che regola il comportamento sessuale maschile – e peperoncino è interessante il risultato di uno studio dell’Università di Grenoble (Francia), secondo cui esisterebbe una correlazione tra la preferenza di un uomo per i cibi piccanti ed i suoi livelli di testosterone. Il team di ricercatori ha messo 114 uomini tra i 18 e i 44 anni di età davanti a un piatto di purè di patate senza condimento. Ai volontari è stata data la possibilità di insaporirlo a piacimento, con sale e salsa piccante. A fine pasto, i soggetti hanno dovuto fornire un campione di saliva: chi aveva abbondato con la salsa piccante ha dimostrato di avere più alti livelli di testosterone in circolo rispetto agli altri partecipanti (mentre la preferenza per il sale non ha evidenziato alcun legame con l’ormone). I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Physiology and Behaviour.

Quanto peperoncino consumare?
Il peperoncino non va consumato più di due volte a settimana, limite che specialmente nel sud Italia, viene spesso superato abbondantemente. Perciò occorre maggiore divulgazione scientifica a riguardo in quelle regioni. Importante infine ricordare che quando il peperoncino viene abbinato a un superalcolico potrebbe essere causa di eiaculazione precoce.

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Quanto sperma viene emesso con una singola eiaculazione?

MEDICINA ONLINE TESTICULAR TESTICOLI PENE PROSTATA SEX SESSO GLANDE SEMEN SPERMA BIANCO GIALLO ROSSO MARRONE LIQUIDO TRASPARENTE EIACULAZIONE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VIAGUn uomo adulto e sano ad ogni eiaculazione emette circa dai 1,5 ml ai 5 ml di sperma, (anche se questo valore può raggiungere anche picchi di 8 ml) quantità che dipende dall’intervallo di tempo che passa tra un’eiaculazione all’altra, dalla produzione di testosterone e da fattori individuali non del tutto studiati. Varie patologie possono influenzare tali valori. In genere, più è lungo l’intervallo tra una eiaculazione e la successiva, più sperma viene prodotto: una leggera astinenza aiuta quindi ad aumentare la quantità di sperma emesso ma sempre nei limiti della quantità fisiologicamente prodotta. Questo vuol dire che se un individuo emette tipicamente 3 ml nelle sue eiaculazioni, con alcuni giorni di astinenza può arrivare ad avere eiaculazioni di 4 o 5 ml, tuttavia astinenze superiori ad una settimana non porteranno ulteriori aumenti, dato che lo sperma più vecchio, oltre una certa quantità, non viene più accumulato, bensì viene eliminato dall’organismo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Che cos’è e quanto dura il periodo refrattario dopo l’orgasmo?

MEDICINA ONLINE PENE EREZIONE SPERMA LIQUIDO SEMINALE ANATOMIA EIACULAZIONE PENETRAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE SESSO UOMO RAPPORTO SESSUALE SEX Male Genital and Rectal Anatomy.jpgIl periodo refrattario post orgasmico (in inglese “refractory period” o “post orgasmic chill”) è un lasso fisiologico di tempo che interviene dopo l’orgasmo maschile, periodo in cui l’uomo non prova più piacere o, anche in presenza di un nuovo stimolo sessuale, non può raggiungere una erezione. A volte, un’ulteriore stimolazione del pene o del glande può provocare senso di fastidio o addirittura dolore.

Calo della libido

Il periodo refrattario è provocato dal fatto che, in occasione dell’orgasmo, nell’organismo avviene il rilascio di ossitocina e di prolattina, due ormoni regolati principalmente dall’ipotalamo. L’ossitocina è responsabile dell’abbassamento del livello di testosterone, mentre la prolattina inibisce temporaneamente il rilascio della dopamina. L’abbassamento dei livelli di testosterone e di dopamina ha come effetto collaterale il calo della libido, il che rende difficile un’ulteriore erezione in tempi brevi.

Periodo refrattario post orgasmico nelle donne

A differenza degli uomini, la maggior parte delle donne non ha un periodo refrattario subito dopo un orgasmo ed in molti casi è in grado di raggiungere immediatamente altri orgasmi mediante ulteriore stimolazione, subito dopo averne raggiunto uno. La risposta sessuale femminile è più varia rispetto a quella dei maschi e vi sono molte donne che provano ipersensibilità del clitoride dopo l’orgasmo, il che di fatto costituisce un periodo refrattario. Queste donne possono essere in grado di raggiungere altri orgasmi, ma il dolore relativo rende questa prospettiva poco desiderabile.

Due eiaculazioni consecutive

Sebbene sia difficile, non è impossibile per un uomo avere un orgasmo con eiaculazione e provarne un’altro entro pochi secondi, con una nuova erezione ed eiaculazione, specie se la prostata è fortemente stimolata (ad esempio mediante massaggio prostatico), a tal proposito leggi:

Quanto dura il periodo di rilassamento prima di una nuova erezione del pene?

Secondo alcuni studi, i maschi diciottenni hanno in media un periodo refrattario di circa 10/15 minuti, mentre i settantenni impiegano circa venti ore, con una media generale per i maschi adulti di mezz’ora all’incirca. Sebbene siano piuttosto rari, alcuni maschi non presentano un periodo refrattario o hanno un periodo refrattario minore di 10 secondi. Il periodo refrattario dipende ovviamente anche dalla potenza del nuovo stimolo sessuale: uno stimolo estremamente intenso può infatti accorciare di parecchio i tempi di recupero per raggiungere una nuova erezione.

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Come avviene l’eiaculazione maschile?

MEDICINA ONLINE TESTICOLI ANATOMIA ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE COPPIA PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE MALE GENITALIA SEXUn nostro giovane lettore ci chiede: “Cosa succede nel nostro corpo durante una eiaculazione? Se possibile gradirei una spiegazione il più possibile semplice. Grazie”

Il termine “eiaculazione” (dal latino ejaculatio) designa l’espulsione dello sperma (anche chiamato liquido seminale) da parte dell’uomo. È il frutto della stimolazione ripetuta del pene – e quindi indirettamente della prostata – durante la masturbazione o il rapporto sessuale o altri tipi di stimolazioni (ad esempio massaggio prostatico). La prostata è una piccola ghiandola di forma tondeggiante, posizionata sotto la vescica e davanti al retto, che circonda completamente l’uretra, il condotto che porta l’urina (e lo sperma) dalla vescica all’esterno.

Nelle fasi immediatamente precedenti l’orgasmo, gli spermatozoi prodotti ed immagazzinati nei testicoli, imboccano il dotto deferente in direzione della prostata. Salvo malattie, il collo della vescica si chiude automaticamente per impedire che l’urina eventualmente presente in vescica, si mescoli accidentalmente allo sperma. A livello della prostata e delle vescicole seminali (poste lungo i dotti deferenti), gli spermatozoi si mescolano al plasma seminale, la parte liquida dello sperma prodotta da prostata e vescicole seminali. Il plasma seminale, unito agli spermatozoi, diventa liquido seminale (sperma) a tutti gli effetti e – durante l’orgasmo – raggiunge l’esterno tramite il meato uretrale posto all’apice del glande del pene, dopo aver percorso l’uretra. In alcune malattie, come l’ipospadia, lo sbocco dell’uretra non è sull’apice del glande, bensì in una posizione diversa (ad esempio lungo l’asta del pene).

L’eiaculazione dura, generalmente, alcuni secondi ed è influenzata da fattori fisici (durata delle contrazioni, numero e forza), quantitativi (produttività della ghiandola prostatica e delle vesciche spermatiche, giorni di astinenza) nonché psicologici e – in alcuni casi – patologici.

Durante una eiaculazione maschile, lo sperma viene espulso ritmicamente, con una potenza variabile, inizialmente con più forza e quantità di liquido e via via sempre più debolmente e con meno sperma. Se l’orgasmo è presente, viene provato dall’uomo durante queste contrazioni. Le contrazioni ritmiche sono causate principalmente dal muscolo pubococcigeo e si riflettono anche nelle contemporanee contrazioni ritmiche dell’ano, dell’uretra e dell’intero pene, che appare “pulsare” (si inturgidisce e si rilascia ad intervalli regolari). Durante l’eiaculazione, anche i muscoli lombari e quelli dei glutei partecipano alla propulsione dello sperma contraendosi e rilasciandosi, spingendo ritmicamente in avanti il bacino, fatto che aumenta la possibilità – durante un rapporto sessuale con penetrazione vaginale – di far arrivare gli spermatozoi nell’utero della partner e determinare il concepimento.

Il numero di contrazioni è variabile, solitamente l’uomo prova dalle 4 alle 8 contrazioni muscolari principali, associate ad altrettante emissioni di liquido seminale. In alcuni casi, specie in caso di forte eccitazione, le contrazioni possono essere anche molte di più. Le primissime contrazioni sono quelle più intense. Alcune lievi contrazioni automatiche possono essere avvertite anche al termine dell’eiaculazione vera e propria e perdurare perfino durante il rilassamento del pene. Al termine dell’eiaculazione il pene si rilascia e torna lentamente nella posizione di riposo, entrando nel periodo refrattario post orgasmico.

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L’eiaculazione precoce è un sintomo di disfunzione erettile? 

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOV“L’eiaculazione precoce è un sintomo di disfunzione erettile” è una affermazione che può essere sia vera che falsa. Nella maggior parte dei casi l’eiaculazione precoce è una disfunzione che non si associa a deficit di erezione. Tuttavia, in una minoranza di casi in cui l’eiaculazione precoce insorge con il passare degli anni, essa può effettivamente rappresentare il sintomo di una difficoltà a mantenere l’erezione.

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Qual è il record di distanza per uno schizzo di sperma?

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PLASMA UOMO COME FUNZIONA AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRLo strano record sembrerebbe essere stato registrato dall’austriaco Horst Schultz, raggiungendo, con una eiaculazione, una distanza di 6 m. Nella stessa occasione è stato segnato anche il record di velocità per uno schizzo di sperma, pari a 69 km/h.

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