Appena pensi di averlo imprigionato basta un soffio di aria e lui torna ad essere libero, nel vento

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO NATURA FIORE DANDELION SOFFIONE FIORI VERDE PRATOUno dei miei fiori preferiti è il soffione: è libero, selvatico, discreto, è l’unico fiore che non si può acquistare dal fioraio. Non lo puoi comprare e lui ne va fiero!

Molti lo considerano sgraziato, per me invece è il simbolo dell’eleganza: ci insegna che non servono colori appariscenti per catturare l’attenzione di chi ci guarda con sensibilità.

Non teme il giudizio degli altri fiori che si considerano più belli di lui: il soffione va per la sua strada, conosce i suoi limiti, sa di non essere bello ma si impone lo stesso perché sa quanto è importante il suo ruolo nella natura.

All’apparenza delicato, ha in realtà un carattere deciso: appena pensi di averlo imprigionato basta un soffio di aria e lui torna ad essere libero, nel vento, per sempre.

E dopo aver condiviso con voi questo mio piccolo pensiero sul Taraxacum officinale, auguro ancora buon anno nuovo a tutti!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Quando il paziente deceduto “resuscita”: la sindrome di Lazzaro

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAME (2)E se il paziente, dopo essere deceduto, tornasse in vita? Raro, ma può succedere: è la sindrome di Lazzaro. Di cosa si tratta esattamente? La sindrome di Lazzaro è caratterizzata dalla spontanea – ed inaspettata – riattivazione del sistema cardiocircolatorio dopo che la rianimazione cardiopolmonare ha fallito. Il nome di questa curiosa sindrome deriva da Lazzaro di Betania che, secondo quanto narrato nel Nuovo Testamento, sarebbe stato resuscitato da Gesù. Si tratta di un fenomeno estremamente raro, riscontrato in circa venti casi documentati negli ultimi cinquanta anni.

Il caso Colombiano: donna “resuscita” poco prima di essere sepolta

Uno di questi pochissimi casi è avvenuto quattro anni fa: gli addetti delle pompe funebri della città colombiana di Cali hanno avuto uno shock, quando una donna di 45 anni, dichiarata clinicamente morta dai medici, ha improvvisamente iniziato a respirare e a muoversi, mentre veniva preparata per la sepoltura.
Gli strumenti medici non rilevavano più sulla paziente né la pressione arteriosa, né la frequenza cardiaca, secondo Miguel Angel Saavedra, un medico della clinica dove la donna era stata ricoverata. Il personale medico così ha firmato il certificato di morte. Si è trattato della “sindrome di Lazzaro”, secondo i medici di quell’ospedale. La donna in realtà era morta, ma ha poi cominciato a respirare di nuovo e a fare dei movimenti. Successivamente la donna venne riportata all’ospedale dove purtroppo entrò in coma.

“Fenomeno Lazzaro”: il caso nel Regno Unito

Altro caso nel Regno Unito. Due medici inglesi, Vedamurthy Adhiyaman, geriatra al Glan Clwyd Hospital e Radha Sundaram, specialista in anestesia e terapia intensiva al John Radcliffe Hospital definirono alcuni anni fa “fenomeno Lazzaro” il caso di un loro paziente di 70 anni che aveva subito un’arresto cardiaco in ospedale. Le tecniche di rianimazione non avevano dato risultati sperati, ma dopo quaranta minuti in cui era a tutti gli effetti morto, improvvisamente iniziò a respirare di nuovo, mentre la sua circolazione sanguigna si riattivava spontaneamente.

Cause della sindrome di Lazzaro

Le cause della sindrome di Lazzaro non sono state ancora definite, vi sono solo teorie a riguardo. Una di queste teorie si basa sull’accumulo di pressione all’interno del torace in conseguenza delle manovre di rianimazione.

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La teoria dell’accumulo di pressione

Nel corso della rianimazione cardiopolmonare una eccessiva ventilazione del paziente risulta estremamente dannosa in quanto comporta un aumento di pressione intratoracica e viene a ridurre il già scarso ritorno venoso durante l’arresto cardio-circolatorio. Le manovre di compressione toracica all’inizio di ogni “ciclo” di RCP servono a ripristinare una più bassa pressione intratoracica. Solo dopo la normalizzazione della pressione toracica le ulteriori compressioni divengono realmente efficaci nello “spremere” il sangue dalle cavità cardiache e nei vasi polmonari, in quantità decisamente maggiore rispetto al volume contenuto nel solo cuore,  permettendo un flusso nei vasi arteriosi. Le ventilazioni eccessive contrastano questa azione ed impediscono la ripresa di circolo.
Si pensa che la normalizzazione della pressione al termine della rianimazione cardiopolmonare possa permettere l’espansione del cuore, cui consegue la riattivazione del nodo senoatriale e l’instaurarsi di nuovo del battito cardiaco e quindi della “resurrezione” del paziente.

Altre teorie

Oltre alla teoria sull’accumulo di pressione all’interno del torace in conseguenza delle manovre di rianimazione, vi sono altre teorie che sembrerebbero spiegare la sindrome di Lazzaro. Le maggiori teorie considerano come principali  fattori l’iperpotassiemia e l’utilizzo di alte dosi di adrenalina, tuttavia la scienza è ancora lontana dal trovare una spiegazione veramente valida.

Curiosità

Un caso di sindrome di Lazzaro è alla base del thriller del 2015 “The Corpse of Anna Fritz”, film spagnolo scritto e diretto da Hèctor Hernández Vicens.

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L’età? E’ solo un numero

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO MANI ANZIANI AMORE COPPIA VECCHI NONNIAnalizzando 23 specie di vertebrati, tra cui 11 mammiferi, compreso l’uomo, 10 specie di invertebrati, 12 piante e un’alga, un team internazionale di ricercatori ha fatto una scoperta insolita: non è detto che con l’avanzare dell’età la mortalità aumenti e la fertilità cali superata l’età matura. Tra le tante specie che compongono l’albero della vita c’è una grande diversità, sia tra quelle che hanno una vita lunga sia tra le specie con vita più breve. Tra tutte le specie analizzate è l’homo sapiens nell’era post-industriale a presentare il più rapido cambiamento nella curva della mortalità. Nello studio si prende l’esempio delle donne giapponesi per dimostrare che in pochi decenni è aumentato vertiginosamente il numero di quelle che muoiono in età molto avanzata, ma lo stesso non è avvenuto per una popolazione di cacciatori e raccoglitori contemporanei, gli Aché del Paraguay, la cui curva di mortalità ricalca quella che è stata tipica dell’uomo per gran parte della sua esistenza. Le donne giapponesi che muoiono oggi vicino alla propria età terminale, stabilita per ogni specie scegliendo l’età alla quale sopravvive solo il 5% degli individui (per l’uomo è 102 anni), sono 20 volte più della media degli individui adulti delle altre specie considerate (in tutto 46), il che testimonia una notevole variabilità tra le diverse specie viventi. Sono stati i cambiamenti del comportamento e dell’ambiente, compreso per esempio l’accesso alle cure mediche, e non le mutazioni genetiche, a rendere possibile un simile allungamento della vita, che non si sarebbe altrimenti potuto ottenere in tempi tanto rapidi, ovvero nel corso di un solo secolo.

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Dopo 62 anni di matrimonio muoiono insieme mano nella mano

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma 62 ANNI MATRIMONIO MUOIONO MANO Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Filler Botulino 1E’ una notizia che difficilmente lascia indifferenti. Sono morti tendendosi la mano dopo 62 anni di matrimonio. Una storia d’amore da film quella di Don Simpson, 90 anni, e della moglie Maxine, 87. Marito e moglie, di Bakersfield, California, sono morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro: prima Maxine e quattro ore più tardi anche Don. Lei era malata di cancro, lui si era fratturato un’anca dopo una caduta. I due hanno passato le ultime ore insieme, l’uno accanto all’altra, tenendosi la mano. A raccontare la loro storia la nipote, Melissa Sloan, autrice delle foto che stano commuovendo il mondo. Riposate in pace ed insieme, Don e Maxine.

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Finché la barca va, tu non remare? Grande cavolata. Quando la barca va, tu rema più forte!

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma FINCHE BARCA VA TU NON REMARE CAVOLATA Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Sessuologia Filler Botulino Sex

Finché la barca va, tu non remare?
Per me è una grande cavolata.
Quando la barca va… tu rema più forte!

Perché quando le cose vanno bene, con poco sforzo in più otterrai quasi sicuramente enormi risultati, mentre quando vanno male più probabilmente dovrai faticare tantissimo per ottenere risultati magari modesti o non ottenerne affatto. E’ la mia filosofia e mi ha sempre aiutato nella vita, per migliorarmi, raggiungere l’efficienza che desideravo e non riposare mai sugli “allori”. Avete mai fatto caso a quanto questa canzone racchiuda – in pochi ma significativi versi – tutto lo spirito pigro e cicalesco dell’italiano medio, a cui è permesso di riposare nell’attesa che arrivi tutto il dovuto senza alcuno sforzo e senza “mettere da parte qualcosa per l’inverno”?

“Finché la barca va, tu non remare”

Cioè, quando le cose vanno bene, tu non fare nulla, tanto vanno già bene, che te ne importa? Migliorare? Non serve. Mettere da parte qualcosa in vista di tempi più difficili? Quando mai… I tempi bui capitano agli altri, mai a te.

“Quando l’amore viene il campanello suonerà”.

Questo verso non fa altro che peggiorare le cose. In pratica il concetto distruttivo in queste poche parole è: “stai tranquillo che l’amore viene sicuramente, tu non devi fare nulla, devi solo stare lì ad aspettarlo, senza faticare né creare le condizioni per meritartelo, tanto ti verrà “calato dall’alto” senza alcuno sforzo. Ed anzi, non devi neanche stare accorto, cogliendo al volo le occasioni irripetibili che ti si presenteranno: rilassati pure nell’attesa, che poi quando l’amore arriva lui ti avverte pure col campanello, quindi nel frattempo distraiti anche con quello che più ti diverte. E l’amore viene “per forza”: è impossibile che esso non arrivi, perché nella vita va sempre tutto bene e tutto ti è dovuto, basta aspettare con le mani in mano”.  Io invece dico di alzare i glutei e muoverti, che se aspetti che l’amore arrivi da solo e ti avverta pure… stai fresco! Al posto di amore potete mettere qualsiasi cosa, come ad esempio soldi, successo lavorativo, una famiglia che “funziona bene”, amicizie interessanti e vittorie sportive. Il successo, quello vero, costa fatica, devozione e costanza: se non ti impegni l’unico campanello che sentirai suonare, sarà quello del tuo citofono. 

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Ogni istante della nostra vita è una occasione per rivoluzionare tutto, completamente

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NATURA FELICE LIBERA ALLEGRA FORTE CORAGGIO FIDUCIA SOLE CALDO VACANZA RELAXSoffermati sull’istante che è appena passato. Se la tua vita va male, QUELLO era il momento per rivoluzionare la tua esistenza. Lo hai perso? Non ti preoccupare: ce n’è un altro che ti aspetta proprio… ADESSO!

Ogni istante della nostra vita è una occasione per rivoluzionare tutto, COMPLETAMENTE, magari anche con l’aiuto di chi ci vuole bene.

Solo non aspettare troppo: le occasioni sono tante, ma non sono infinite! Quindi perché non cominciare proprio da ora?

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Torna indietro solo per prendere la rincorsa

Man jump through the gap. Element of design.Non perdere tempo a rimurginare su un fatto passato che ormai non puoi più cambiare. Impegnati invece a migliorarti in modo da evitare che quel fatto spiacevole possa succedere ancora in futuro. Ogni secondo che ci viene regalato è una occasione per rivoluzionare completamente la nostra vita, sicuramente con un pizzico di fortuna, ma soprattutto con coraggio, volontà e tenacia, non indietreggiando mai di fronte ad una difficoltà, ma affrontandola con lucidità, forza e intelligenza. La tua vita ti sta aspettando, guarda sempre avanti e se torni indietro fallo solo per un unico motivo:

…prendere la rincorsa!

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Il male può essere sconfitto

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO BAMBINA FAVOLA FANTASIA FANTASY ORSACCHIOTTO NATURA ALBEROLe favole non insegnano ai bambini che al mondo esiste il male: insegnano ai bambini che il male può essere sconfitto.

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