Ulcera peptica gastrica e duodenale e disturbi del sonno

MEDICINA ONLINE ESOFAGO STOMACO DUODENO INTESTINO TENUE DIGIUNO ILEO SCOPIA APPARATO DIGERENTE CIBO DIGESTIONE TUMORE CANCRO POLIPO ULCERA DIVERTICOLO CRASSO FECI SANGUE OCCULTO MILZA VARICI CIRROSI EPATICA FEGATO VOMITO

L’endoscopia viene usata per la diagnosi di ulcera peptica

L’ulcera peptica, nelle sue varianti gastrica (che interessa lo stomaco) o duodenale (che insorge nel duodeno) è una lesione localizzata che interessa la mucosa dell’apparato digerente esposta all’azione del secreto acido dello stomaco. In questo articolo guarderemo questa patologia soprattutto dal punto di vista dei disturbi del sonno, visto che l’ulcera può essere frequentemente causa di una diminuzione della qualità del sonno provocando risvegli notturni accompagnati da sensazione di dolore o fastidio localizzati alla regione gastrica.

 

Cause

Il meccanismo patogenetico è probabilmente l’alterazione del fisiologico equilibrio tra fattori aggressivi (HCl, pepsina) e fattori difensivi (barriera mucosa gastrica). La rottura di tale equilibrio può essere favorita dal fumo, dall’azione di batteri (Campylobacter pilorii, dall’abuso di alcol o di farmaci (antinfiammatori steroidei e non steroidei), dagli elevati livelli di stress.

Quadro clinico

L’esordio dell’ulcera duodenale si verifica usualmente nella terza decade, quello dell’ulcera gastrica è più tardivo, nella quinta o sesta. Entrambe le malattie prediligono il sesso maschile (rapporto maschi:femmine uguale a 2,5:1) e riconoscono una familiarità.
Tipicamente il dolore insorge da 1 a 4 ore dopo l’addormentamento, ha carattere intermittente, gravativo, si irradia alla regione sternale, al torace e alla schiena e viene placato dall’assunzione di cibo o di antiacidi. Può associarsi a sensazione di fame, pirosi epigastrica e sapore acido in bocca (come nel reflusso gastroesofageo). Un dolore crampi-
forme, accompagnato da senso di pienezza o nausea, è indicativo di stenosi pilorica.
I frequenti arousal o i completi risvegli alterano la struttura del sonno, per cui i pazienti lamentano insonnia.

Quadro polisonnografico

I reperti poli sonno grafici non dimostrano altro che un risveglio notturno associato alla sensazione di dolore. Il monitoraggio notturno del pH gastrico evidenzia elevati livelli di secrezione acida, particolarmente nell ‘ulcera gastrica, in occasione dei risvegli; la secrezione risulta invece minore durante le fasi di sonno ad onde lente. È verosimile che la secrezione di Hel obbedisca ad un ritmo circadiano, con valori di picco tra le 21 e mezzanotte.

Diagnosi

Gli esami radiologici e soprattutto l’esame endoscopico con prelievo bioptico della mucosa gastrica o duodenale consentono di porre con certezza la diagnosi di malattia peptica. Le metodiche più importanti per lo studio delle malattie gastro-duodenali sono:

  • l’endoscopia digestiva;
  • l’esame radiologico del primo tratto del tubo digerente con pasto radio opaco;
  • la valutazione dell’attività secretoria gastrica;
  • il dosaggio della gastrinemia.

In più rari casi possono essere utili anche:

  • ecografia addome;
  • TC addome;
  • arteriografia selettiva del tronco celiaco e dell’arteria mesenterica superiore.

La ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame non specifico ma utile in fase “diagnostica” (screening) iniziale; la positività del test è indice di un piccolo ma costante sanguinamento ematico nel tubo digerente che potrebbe essere localizzato allo stomaco o nell’intestino (in quest’ultimo caso potrebbe essere la spia di un cancro al colon-retto asintomatico).

Diagnosi differenziale

La diagnosi differenziale va posta nei confronti di tutte le possibili cause di dolore epigastrico notturno, tra cui tumori dello stomaco, pancreatiti, colelitiasi, esofagite da reflusso, radicolopatie diabetiche e angina notturna.

Evoluzione

L’ulcera peptica ha un andamento cronico-recidivante; possibili complicanze possono essere il sanguinamento, la perforazione, l’occlusione intestinale.

Terapia non farmacologica

Terapia chirurgica dell’ulcera.

Terapia farmacologica

Si usano farmaci H2-antagonisti e antiacidi.

Per approfondire:

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!