Differenza tra meteorite, asteroide e cometa con esempi

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Medicina Estetica Roma DIFFERENZA TRA PIANETA E UNA STELLA Amore Aforismi Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Luce Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Nei Dietologo DermatologiaAsteroidi
Per cominciare bisogna chiarire che si definisce “pianeta” ogni corpo freddo o inerte (ossia non dotato di luce propria) che percorra un’orbita direttamente intorno al Sole. In questa definizione non rientrano solo i 9 più noti ma anche un gran numero di corpi celesti più piccoli che percorrono orbite proprie attorno al Sole e possiedono caratteristiche fisiche analoghe ai maggiori. Essi vengono appunti denominati Asteroidi o “pianetini” e secondo calcoli approssimativi si stima che esistano circa 300.000 asteroidi nello spazio. La maggior parte degli asteroidi orbita tra Marte e Giove, ad una distanza compresa tra 2 e 4 UA dal Sole, in una regione conosciuta come Fascia principale.
Esempi di grandi asteroidi sono Cerere, con un diametro di circa 950 km, Pallade e Vesta, di circa 550 km di diametro ciascuno. I pianetini più grandi sono quasi sferici, però forme allungate e irregolari sono comuni tra quelli di diametro inferiore a 150 km. La maggior parte degli asteroidi, indipendentemente dalle dimensioni, ruota attorno ad assi, con periodi compresi tra le 5 e le 20 ore; vi sono anche pianetini doppi, cioè dotati di compagni.
Alcuni scienziati ritengono che gli asteroidi siano i resti di un pianeta esploso, ma è più probabile che essi si siano formati singolarmente giacché la distruttiva influenza gravitazionale di Giove dovrebbe aver impedito l’aggregazione di un pianeta in quella regione celeste. Un numeroso gruppo di asteroidi, oltre un migliaio, è costituito dai cosiddetti troiani. Questi asteroidi hanno orbite molto simili a quella di Giove. Poi esistono i centauri che orbitano attorno al Sole in mezzo ai pianeti giganti, quindi oltre l’orbita di Giove. Le migliorate capacità dei moderni telescopi hanno permesso di estendere le nostre conoscenze sugli oggetti trans-nettuniani. Oggi vengono comunemente riconosciute tre grandi distribuzioni asteroidali oltre l’orbita di Nettuno: la fascia di Edgeworth-Kuiper, il disco diffuso e la nube di Oort.

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Meteoriti
Per definizione un meteorite è ciò che rimane di un meteoroide ( ovvero un piccolo Asteroide) dopo il processo di ablazione ( rimozione di materiale dalla superficie di un oggetto mediante processi di vaporizzazione ed erosione ) nel suo passaggio attraverso l’atmosfera e che raggiunge il suolo. Si definisce meteora ogni corpo celeste che, provenendo dallo spazio, si incendia al contatto con l’atmosfera terrestre, consumandosi completamente prima di raggiungere il suolo. Quando entrano nell’atmosfera i meteoroidi si riscaldano fino ad emettere luce, formando così una scia luminosa chiamata meteora, bolide o stella cadente. Contrariamente a quanto comunemente si ritiene, il riscaldamento non è prodotto dall’attrito, ma dalla pressione dinamica generata dalla fortissima compressione dell’aria di fronte al meteorite. L’aria si riscalda e a sua volta riscalda il meteorite.

Comete
Una cometa è un oggetto celeste, simile ad un asteroide ma composto prevalentemente di ghiaccio. Spesso descritte come “palle di neve sporche”, le comete sono composte per la maggior parte di sostanze volatili come biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciata, con mescolati aggregati di polvere e vari minerali. La sublimazione delle sostanze volatili (ovvero del nucleo) quando la cometa è in prossimità del Sole causa la formazione della chioma (nube o atmosfera rarefatta che si genera attorno al nucleo) e della coda (nube che si allunga dalla chioma nella direzione del vento solare). Esempi di comete famose, sono:

  • Cometa Hale-Bopp: è una delle più luminose comete mai viste, definita come la Grande Cometa del 1997. Fu visibile a occhio nudo per ben 18 mesi, scoperta il 23 luglio 1995 quando si trovava ancora molto lontano dal Sole.
  • Cometa di Halley: la più famosa e brillante delle comete periodiche provenienti dalla Fascia di Kuiper, le quali passano per le regioni interne del sistema solare ad intervalli di decine di anni, a differenza delle migliaia di anni delle comete provenienti dalla Nube di Oort. È così chiamata in onore di Edmond Halley, che per primo ne predisse il ritorno al perielio.
  • Cometa Ikeya-Seki: la prima osservazione di questa cometa fu fatta con un telescopio il 18 settembre 1965. I primi calcoli della sua orbita suggerirono che il 21 ottobre sarebbe dovuta transitare a soli 450 000 km dalla superficie del Sole e che probabilmente sarebbe stata molto luminosa: ciò si rivelò poi esatto.

Spesso polveri e gas di una cometa formano due code distinte, che puntano in direzioni leggermente differenti: la polvere, più pesante, rimane indietro rispetto al nucleo e forma spesso una coda incurvata, che si mantiene sull’orbita della cometa; il gas, più sensibile al vento solare, forma una coda diritta, in direzione opposta al Sole, seguendo le linee del campo magnetico locale piuttosto che traiettorie orbitali. Viste prospettiche dalla Terra possono determinare configurazioni in cui le due code si sviluppano in direzioni opposte rispetto al nucleo, oppure in cui la coda di polveri, più estesa, appare ad entrambi i lati di esso. In questo casi si dice che la cometa possiede una coda ed un’anti-coda.
La maggior parte delle comete seguono orbite ellittiche molto allungate che le portano ad avvicinarsi al Sole per brevi periodi ed a permanere nelle zone più lontane del Sistema solare per la restante parte. Le comete hanno vita relativamente breve. I ripetuti passaggi vicino al Sole le spogliano progressivamente degli elementi volatili, fino a che la coda non si può più formare, e rimane solo il materiale roccioso. Se questo non è abbastanza legato, la cometa può semplicemente svanire in una nuvola di polveri. Se invece il nucleo roccioso è consistente, la cometa è adesso diventata un asteroide inerte, che non subirà più cambiamenti.

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Differenza tra ufficiale ed ufficioso nella lingua italiana

MEDICINA ONLINE STUDIO STUDIARE LIBRO LEGGERE LETTURA BIBLIOTECA BIBLIOGRA LIBRERIA QUI INTELLIGENTE NERD SECCHIONE ESAMI 30 LODE UNIVERSITA SCUOLA COMPITO VERIFICA INTERROGAZIONE ORALE SCRITTO Library PICTURE HD WALLPAPERCon “ufficiale” si intende una notizia, decisione o documento che siano stati resi pubblici essendo emanati da un’autorità competente con caratteri formali che gli conferiscono piena garanzia di comprovata validità e di autenticità.

Con “ufficioso” si intende una notizia, decisione o documento che non siano stati resi pubblici o che non hanno carattere ufficiale ma che sono lo stesso stati diffusi e considerati autorevoli e credibili, perché annunciati da una fonte reputata attendibile. Una informazione ufficiosa è simile ad una “confidenza” che – pur essendo considerata abbastanza attendibile – non raggiunge la piena garanzia di una informazione ufficiale, dal momento che alcune informazioni ufficiose date per vere, a volte si rivelano poi false o non del tutto veritiere.

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Differenza tra rischio e pericolo

MEDICINA ONLINE PAURA GUIDARE AUTO DONNA VOLANTE UOMO INCIDENTE PSICOLOGIA MENTE FOBIAChe differenza c’è tra rischio e pericolo? Queste due parole sembrano apparentemente uguali eppure nascondono due significati molto diversi. Quando parliamo di pericolo, infatti, parliamo di un qualcosa che solo potenzialmente può causarci danni. Quando invece parliamo di rischio ci riferiamo alla probabilità di poterci vedere arrecati dei danni a causa di qualcos’altro. Per cui il pericolo è una certezza di poter ricevere o causare danni, il rischio è solo una possibilità. Il pericolo è oggettivo, il rischio varia di soggetto in soggetto.

Per spiegare che differenza c’è tra rischio e pericolo è più facile fare alcuni esempi. Se ci troviamo a pochissimi centimetri da un burrone corriamo il pericolo di poterci cadere dentro. È quindi oggettivo che una volta oltrepassata la soglia di sicurezza si può cadere. Se invece decidiamo di fare un viaggio on the road corriamo il rischio di poter trovare lungo la strada tanti pericoli, burrone compreso. Il rischio quindi contiene in sé il pericolo, ma il pericolo non contiene in sé il rischio.

Le assicurazioni sulla macchina, sulla vita e così via sanno che differenza c’è tra rischio e pericolo. Non assicuriamo la nostra auto perché siamo in pericolo, ma perché siamo a rischio incidenti. È possibile che nell’arco di un’intera vitanon ci capiti mai nulla così come è possibile fare un incidente al giorno. Ci auguriamo quindi di non dover mai usufruire dell’assicurazione restando consapevoli dei rischi. Guidare con prudenza limita i pericoli, ma non ci difende completamente dai rischi. Questo non vuol dire che non dobbiamo più guidare, ma che dobbiamo essere sempre attenti.

Possiamo capire che differenza c’è tra rischio e pericolo anche semplicemente pensando a come parliamo. Usiamo tutti molto spesso l’espressione “Non c’è pericolo”, nessuno però ha mai usato “Non c’è rischio”. Non corriamo alcun pericolo a camminare per strada con attenzione e prudenza, ma c’è sempre il rischio che possa cadere un vaso da un balcone o che possa sbucare un’auto all’improvviso. Quindi: il rischio è la possibilità che si verifichi qualcosa di non previsto, il pericolo è il verificarsi di una cosa prevista. È la vita con tutte le sue infinite variabili che noi possiamo solo assaporare a nostro senza fossilizzarci troppo su tutti i rischi e i pericoli.

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Uomo palpeggia bambina al supermercato, arrestato

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO POLIZIA CARABINIERI FORZE ORDINE REATO LEGGE ARRESTO ARRESTATO (1)La polizia brasiliana ha arrestato due giorni fa un uomo che, all’interno di un supermercato di Porto Alegre, ha palpeggiato una bambina infilandole le mano sotto la gonna e sfiorandole i genitali. Laura Lopes, responsabile del dipartimento minori delle forze dell’ordine, ha spiegato ai media del paese che fortunatamente la piccola non ha riportato conseguenze fisiche, ma che sicuramente ne ha riportate a livello psicologico: “La visita medica a cui abbiamo sottoposto la bambina ha dato esito negativo, come spesso accade in questi casi. Non vi è stata nessuna penetrazione, solo uno sfioramento che comunque ha avuto conseguenze psicologiche, come riscontrato anche da uno psichiatra”.

Juarez Gomes Flores, 62 anni, è stato arrestato in relazione all’abuso. L’uomo è stato immortalato dalle telecamere del supermercato, che hanno ripreso istante per istante il palpeggiamento. Dalle immagini è apparso chiaramente come l’uomo abbia approfittato di un attimo di distrazione da parte della madre della bambina per avvicinarsi a lei, infilare le mani sotto la gonna e palpeggiarla. Avvertita dalla bambina sull’accaduto, la donna ha subito chiesto aiuto agli operatori del supermercato che hanno dato l’allarme e fatto scattare l’intervento della polizia. Flores non ha potuto in nessun modo negare quello che aveva fatto, dal momento che il suo gesto appariva chiaramente nelle registrazioni video.

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Differenza infiammabile, combustibile, comburente e facilmente infiammabile

MEDICINA ONLINE FLAME FIRE WOMAN WALLPAPER PHOTO PICTURE HD HI RESOLUTION METABOLISMO BASALE CALORIE BRUCIA USTIONE CALORE CALDO HOT CALOR SEXY BABY INFIAMMABILE FUOCO FLAMMABLE DANGER.jpgInfiammabile o facilmente infiammabile

La regolamentazione distingue due gruppi di sostanze infiammabili: quelle “solo” infiammabili e quelle “facilmente” infiammabili. Premetto che, per semplicità di scrittura, parlerò prevalentemente di sostanze senza distinguere tra sostanze pure, miscele, preparati, soluzioni e quant’altro a meno che non sia strettamente necessario, o che non stia citando una qualsiasi fonte.

Le sostanze facilmente infiammabili sono le seguenti:

  • sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 21 °C (compresi i liquidi estremamente infiammabili), o
  • sostanze e preparati che a contatto con l’aria, a temperatura ambiente e senza apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi, o
  • sostanze e preparati solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l’allontanamento della sorgente di accensione, o
  • sostanze e preparati gassosi che si infiammano a contatto con l’aria a pressione normale, o
  • sostanze e preparati che, a contatto con l’acqua o con l’aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose.

Per le sostanze infiammabili, la sigla di riferimento è H3-B.

Infiammabile e combustibile

Di particolare rilievo è la differenza tra “infiammabile” e “combustibile” per quanto riguarda le sostanze solide. Infatti, la caratteristica di infiammabilità (che, tra l’altro, prevede il solo gruppo H3-A) va assegnata a sostanze che bruciano “rapidamente”, evitando di coinvolgere inutilmente sostanze di ordinaria combustibilità quali, ad esempio, il legno.

Combustibile

Dato che il comburente (ossigeno) è allo stato gassoso, anche il combustibile deve essere gassoso per poter reagire. I combustibili di tipo solido o liquido devono passare attraverso il processo di evaporazione o sublimazione per poter innescare la combustione.
I combustibili solidi possono essere suddivisi in difficilmente combustibili e combustibili propriamente detti, che a loro volta possono essere classificati in sostanze facilmente accendibili e sostanze difficilmente accendibili. Le sostanze difficilmente combustibili bruciano solo in presenza di un innesco costante, mentre quelle combustibili proseguono con il processo della combustione per autocatalisi. La differenza tra sostanze facilmente accendibili e sostanze difficilmente accendibili sta nella quantità più o meno elevata di energia di innesco da loro richiesta.
I combustibili liquidi che richiedono una bassa temperatura di infiammabilità sono detti volatili. I liquidi infiammabili possono accendersi anche non in presenza di una fiamma, poiché raggiungono facilmente la temperatura di autoaccensione. Quei liquidi la cui temperatura di infiammabilità è inferiore ai 21°C possono dare luogo a sostanze esplosive. Esempi sono l’acetone, la benzina, il benzolo, l’alcool, l’etere. I liquidi la cui temperatura di infiammabilità si trova tra 21°C e 65°C sono detti infiammabili. Esempi possono essere il petrolio, l’acqua ragia, il tricloroetano. Se il punto di infiammabilità supera i 65°C, questi sono detti liquidi combustibili. Tra questi, le nafte, le vernici grasse, gli oli combustibili, gli oli lubrificanti, gli oli commestibili di origine vegetale ed animale.
I combustibili gassosi non necessitano di una temperatura di infiammabilità, dato che per loro è già possibile miscelarsi con l’ossigeno.
In un ambiente chiuso, i gas si dispongono a strati di densità crescente a seconda del proprio peso, miscelandosi in proporzioni diverse con l’ossigeno già presente in quel dato ambiente. Il campo di infiammabilità è quella zona in cui la miscela tra combustibile e ossigeno è tale da consentirne la combustione. La zona all’interno del campo di infiammabilità in cui la proporzione tra gas e ossigeno permette una combustione violenta è detta miscela tonante.
I gas sono suddivisi in infiammabili, ininfiammabili, reattivi e tossici. I gas infiammabili possono bruciare in miscela con l’ossigeno ad una concentrazione data. I gas ininfiammabili non possono bruciare in miscela con l’ossigeno in nessun caso. I gas reattivi son quei gas che combinati con altre sostanze possono dare origine a reazioni diverse dalla combustione. I gas tossici sono semplicemente quei gas pericolosi per la salute dell’uomo una volta rilasciati in aria. A volte i gas sono distinti tra gas combustibili, cioè quei gas usati come combustibili miscelati con l’aria, gas industriali, cioè qualsiasi gas usato per processi industriali, e gas per uso medico.
Ricordiamo che gas leggeri come l’idrogeno e il metano hanno una densità inferiore rispetto all’atmosfera, dunque quando vengono liberati tendono a salire verso l’alto, mentre gas pesanti come il gpl e l’acetilene hanno una densità maggiore rispetto all’aria e tendono a stratificarsi verso il basso.

Comburente

Generalmente, dato che la combustione è un processo di ossidazione, il comburente è l’ossigeno, che si trova con una concentrazione del 21% nell’atmosfera terrestre. I perossidi e gli esplosivi fanno eccezione a questa regola dato che contengono ossigeno sufficiente ad innescare il processo di combustione anche in assenza di aria.

 

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Che cosa succede e che fare se il nostro ascensore precipita?

MEDICINA ONLINE ELEVATOR ASCENSORE MORTE IMPATTO CAVI ROTTURA PRECIPITA TERRORE TERROR FEAR FOBIA SCALE SALIRE SCENDERECavi che si spezzano, cabina in caduta libera, schianto finale: è una sequenza tipica dei film catastrofici e uno dei peggiori incubi di tanti, specie di chi ha la fobia dell’ascensore. Nella realtà è, però, un’ipotesi remota. Per nostra fortuna, gli ascensori sono dotati di molti sistemi di sicurezza: l’ascensore è infatti uno dei mezzi di trasporto più sicuri al mondo (21 volte più delle scale mobili) e ha dotazioni di sicurezza (per esempio, da 6 a 12 cavi di sollevamento di acciaio) tali da prevenire cadute fatali. Ma se per cause imprevedibili (come un terremoto o un attentato terroristico) l’incubo si materializzasse e noi stessimo precipitando, cosa fare?

Accovacciarsi o saltare?

Nessuno dei due. Secondo l’esperto Eliot H. Frank del Centro di Ingegneria Biomedica del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, il gesto più istintivo, cioè accovacciarsi a terra, è sconsigliabile: rischia di provocare gravi lesioni alle ginocchia e alla colonna vertebrale. Altrettanto da scartare è il tentativo di saltare in alto prima dell’impatto per compensare la velocità di caduta: ammesso di avere un perfetto tempismo ed essere abbastanza lucidi ed atletici per riuscirci, cose quasi impossibili, l’unico risultato sarebbe sbattere la testa al soffitto e procurarsi lesioni alla testa.

Sdraiarsi

La migliore strategia scientifica di sopravvivenza è quella sicuramente meno istintiva: è sdraiarsi sul pavimento dell’ascensore a pancia in su, coprendosi la testa per proteggersi dai detriti e aderendo al suolo con la massima superficie possibile. In questo modo la forza dell’impatto (proporzionale alla massa e alla velocità) sarebbe distribuita sull’intero corpo, diminuendo così i rischi di fratture e di lesioni interne, anche se difficilmente ci lascerebbe scampo se la caduta avvenisse da decine di piani di altezza. Meglio farsela a piedi?

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Sospetta un tradimento ed evira il marito

MEDICINA ONLINE KISSING SIDE BACIARE DESTRA SINISTRA LATO AMORE COPPIA DIVORZIO LITIGIO MATRIMONIO FIDANZATO PARTNER UOMO DONNA AMORE SESSO SEX WALLPAPER GIRL MAN BOY WOMAN SAD COUPLE HI RES PICTURE IMAGE PICTURES.pngIl tradimento è una cosa seria, c’è chi lo subisce e si deprime e poi pian piano mette in ordine le idee e affronta la situazione e chi, invece, non ci sta, si vendica e va fuori di testa. Quando il partner va fuori di testa la situazione può diventare molto pericolosa, potenzialmente anche mortale. Una donna indiana aveva il sospetto che il marito la tradisse e si è vendicata in modo terribile, lo ha evirato con un coltello e poi, evidentemente sconvolta, è andata in strada con il mano i genitali del marito e il coltello. L’uomo è adesso ricoverato in ospedale e la moglie in prigione.

La coppia ha quattro figli ed è sposata ma da qualche tempo la relazione non andava benissimo: la donna era convinta che la causa della crisi matrimoniale fosse una relazione extraconiugale, ma il marito non lo ha mai ammesso. Qualche sera fa le tensioni ed i litigi sono esplosi in un atto efferato, la donna ha tagliato il pene al marito e se n’è andata, lasciandolo per terra sanguinante e inerme.

La donna, madre di 4 figli, è stata arrestata a Gudiyatham, nel Tamil Nadu, dopo essere stata sorpresa davanti alla casa dei suoi genitori con i genitali del marito in mano. Secondo quanto riporta il Daily Mail i due erano sposati da 14 anni, ma da un anno il loro matrimonio era entrato in crisi e avevano preso la decisione di separarsi.

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Il bilanciere gli cade sul collo in palestra: muore a 15 anni

MEDICINA ONLINE BEN SHAW PINE CENTRAL HOLY SPIRIT HORNETS BILANCERE PALESTRA MORTE DEAD DEATH GYM PESI SOLO 2017.jpgSi stava allenando da solo in palestra quando un bilanciere gli è caduto sul collo, lasciandolo privo di sensi: qualche minuto dopo un uomo lo ha trovato e gli ha subito prestato soccorso, ma dopo il trasporto d’urgenza in ospedale un 15enne è morto dopo tre giorni di agonia.

Un’intera comunità è in lutto e sotto choc per la morte di Ben Shaw: il ragazzo, rugbista delle giovanili dei Pine Central Holy Spirit Hornets, era amato da tutti nel quartiere di Brisbane, in Australia, dove abitava con la famiglia.

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A ricordarlo è proprio la pagina ufficiale della squadra di rugby: «Vogliamo mandare le nostre condoglianze più sentite alla famiglia Shaw. Ieri hanno perso il loro bellissimo Ben e hanno voluto lasciare un’eredità donando i suoi organi e i tessuti per salvare delle vite. Il nostro club cercherà di vedere il mondo attraverso gli occhi di Ben e assicurare che il suo ricordo rimanga sempre in costante supporto per i genitori e la famiglia».

Il tragico incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio del 27 settembre 2017. Come riportano media locali ed esteri, ora andrà chiarita la dinamica del fatto: da stabilire, infatti, se il ragazzo ha avuto un malore durante l’allenamento o se semplicemente non ha retto l’eccessivo sforzo nell’alzare un bilanciere che, insieme ai dischi, aveva un peso di 98 kg.

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