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Cisti pilonidale: cura, crema, intervento, sintomi, rimedi, immagini
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Differenza tra fluido, crema e siero per viso e corpo: vantaggi e svantaggi
In molti si chiedono quali sono le principali differenze tra fluido, crema idratante e siero. La prima cosa da dire è che in cosmetica “fluido” e “crema” indicano generalmente la stessa cosa: i due termini sono sinonimi. Da questo memento in poi in questo articolo useremo solo il termine “siero”. Sieri e creme sono due tipi di cosmetico entrambi molto validi, ma con caratteristiche differenti sia nella composizione che nell’utilizzo. Scopriamo le principali differenze.
Consistenza più leggera del siero
Sia che si parli di cosmetici idratanti, antirughe o antiage, punto in comune è la differenza nella texture: più corposa quella della crema, più leggera quella del siero, ciò perché il siero è privo della componente grassa, oltre ad essere il più ricco di principi attivi. Ciò gli permette di penetrare in tempi molto più veloci all’interno della pelle, fornendo una maggiore idratazione anche alle pelli grasse, al contrario della crema, la quale a causa della sua composizione corposa non riesce ad essere assorbita perfettamente e rapidamente, causando a volte fastidiosi episodi di sudorazione e lucidità. A causa della sua componente maggiormente acquosa il siero si presenta in boccette di vetro con apposito contagocce.
Modalità d’uso
La crema può e deve essere utilizzata quotidianamente, dopo la detersione della pelle, mentre invece è consigliabile applicare il siero in cicli della durata di non più di 2 mesi, intervallati da periodi di non uso, variabili in base al tipo di pelle. Assorbendosi nell’immediato, il siero rappresenta un’ottima soluzione soprattutto nei momenti in cui la nostra pelle risulta maggiormente trascurata e la crema da sola non basta. La crema può essere usata in quantità maggiore, mentre il siero fa effetto anche con quantità di prodotto minore (motivo per cui viene generalmente venduto in contenitori meno capienti, generalmente 15 o 30 ml, mentre la crema in contenitori di 50 ml).
Crema o siero per viso e corpo
Per quanto riguarda il viso la crema è solitamente consigliata per chi ha una pelle secca: essendo molto ricca, idrata in profondità il derma. Per le pelli grasse è invece preferibile il fluido che nutre la pelle senza lasciare eccessi che altrimenti creerebbero quella fastidiosa patina lucida nella zona ‘T’ (naso e fronte). Se si parla invece di corpo, generalmente il fluido si utilizza in estate per avere una pelle idratata ma non appesantita, mentre la crema è l’ideale per l’inverno.
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Utilizzarli entrambi?
Come abbiamo appena visto, la crema va usata tutti i giorni, mentre i due prodotti vanno associati solo nei casi in cui la nostra pelle risulti particolarmente danneggiata e poco luminosa. Per ottenere il massimo del risultato desiderato, un piccolo trucco è quello di scegliere un siero ed una crema dalle diverse funzioni, cosicché da poter beneficare di più azioni ricostituenti.
Quando il siero diventa essenziale?
Generalmente, l’associazione di crema e siero è utile soprattutto quando la pelle non è più giovanissima, cioè superati i 30/35 anni; invece il siero è meno utile per pelli giovani, al di sotto dei 30 anni, età in cui è generalmente sufficiente solo la crema. Come prima detto, però, l‘associazione tra i due prodotti è utile in quei pericoli dell’anno in cui la pelle è particolarmente stressata a prescindere dall’età.
Ecco i soggetti che possono maggiormente beneficiare di un siero idratante:
- soggetti giovani che soffrono spesso di imperfezioni che utilizzano trattamenti aggressivi che seccano la pelle;
- soggetti giovani e meno giovani, in periodi in cui la pelle è particolarmente stressata e secca, ad esempio nel cambio di stagione;
- uomini, per lenire la pelle dopo la rasatura;
- coloro che hanno più di 30/35 anni, per combattere le rughe sottili dovute alla disidratazione e prevenire i segni dell’invecchiamento;
- soggetti con pelli mature, per aumentare la luminosità del colorito e rimpolpare il viso;
- in caso di pelli arrossate, per lenire gli arrossamenti e offrire sollievo dalle irritazioni (dopo controllo medico);
- in caso di pelli esposte al sole ripetutamente e per lunghi periodi;
- in caso di pelli che risentono dell’esposizione ai fattori ambientali: freddo, vento, raggi UV, inquinamento, aria condizionata, riscaldamento, ecc.
Vantaggi e svantaggi
Ecco una lista di vantaggi della crema rispetto al siero:
- generalmente sufficiente per la maggior parte delle pelli;
- generalmente sufficiente al di sotto dei 35 anni;
- maggior facilità di trovare buoni prodotti a costi ridotti;
- costo generalmente minore;
- maggiore quantità di prodotto a parità di prezzo.
Ecco una lista di svantaggi della crema rispetto al siero:
- generalmente non sufficiente da sola oltre i 30 anni;
- minore rapidità di assorbimento;
- minore quantità di assorbimento;
- meno efficace in condizioni di pelle molto stressata e secca.
Ecco una lista di vantaggi del siero rispetto alla crema:
- molto più efficace, specialmente oltre i 30 anni;
- molto più efficace in condizioni di pelle molto stressata e secca;
- maggiore rapidità di assorbimento;
- maggiore quantità di assorbimento.
Ecco una lista di svantaggi del siero rispetto alla crema:
- minore facilità di trovare buoni prodotti a costi ridotti;
- costo generalmente maggiore;
- minore quantità di prodotto a parità di prezzo.
I vantaggi e gli svantaggi qui esposti sono ovviamente delle generalizzazioni: ogni prodotto va valutato e comparato singolarmente.
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Pelle irritata dal sudore: bagno, doccia, gel o crema idratante?
In questo precedente articolo: Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea? avevamo introdotto l’argomento, vediamo oggi altri consigli per prevenire e curare la pelle irritata a causa dal sudore.
Bagno o doccia?
Bagno o doccia che sia, il dato più importante è che l’esposizione prolungata all’acqua molto calda può rimuovere gli oli essenziali della pelle e l’umidità, lasciandoti la pelle rossa, secca e a scaglie. Quindi evita l’acqua troppo calda e, se proprio non riesci a farne a meno, almeno limitati a non più di 10 minuti di lavaggio. Altro piccolo consiglio: fai un bagno nella pappa d’avena. L’avena aiuta a calmare la pelle irritata, ed è un rimedio provato per l’irritazione cutanea. Usa della avena commestibile o dei bagni di pappa d’avena.
Crema idratante: quale e come?
Applica una crema quando hai fatto la doccia e dopo esserti lavato le mani. Le persone che hanno la pelle molto secca, possono applicare l’idratante a intervalli selezionati. Cerca gli ingredienti seguenti quando acquisti una crema idratante:
- Ceramide. Aiuta nel sollievo della ritenzione idrica e dell’arrossamento.
- Dimeticone e glicerina. Entrambe avvicinano l’acqua alla pelle.
- Acido ialuronico. Come la ceramide, l’acido ialuronico aiuta a combattere la ritenzione idrica.
- Lanolina, oli minerali e petrolato. Questi ingredienti aiutano la pelle a mantenere l’umidità assorbita durante l’abluzione.
Usa gel e creme con proprietà lenitive
Esistono molte creme e gel che possono migliorare l’irritazione da sudore, specialmente:
- Crema con idrocortisone, applicata una-quattro volte al giorno.
- Gel con aloe vera. I gel con aloe vera vengono spesso usati come medicazioni topiche per alleviare l’arrossamento grazie alle loro proprietà antinfiammatorie. L’aloe vera riduce le irritazioni della pelle.
Se l’irritazione persiste a lungo, o se vi accorgete che la sudorazione o il prurito sono francamente eccessivi o sono improvvisamente aumentati senza motivo, consultate il vostro medico di fiducia.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Dolci fatti in casa: rotolo light con crema alla nocciola o marmellata
Per apprezzare al meglio la farcitura, abbiamo reso l’impasto più leggero riducendo notevolmente la quantità di zucchero e inserendo una piccola dose di lievito.
In alternativa alla marmellata per riempire il rotolo si può per esempio utilizzare una crema alla nocciola fatta in casa, oppure della Nutella (in questi casi il dolce sarà un po’ meno… light!).
Raddoppiando le dosi, la ricetta di questo pan biscotto può essere utilizzata anche per la preparazione del pan di Spagna.
Ingredienti per un rotolo da sei persone:
- 200 g di marmellata;
- 75 g di zucchero;
- 90 g di farina 00;
- 3 uova;
- 3 g di lievito per dolci.
Preparazione del rotolo alla marmellata:
- In una ciotola capiente sbattere a lungo le uova con lo zucchero. Quando avremo ottenuto una crema ben densa uniamo la farina setacciata col lievito e continuiamo a lavorare.
- Rivestiamo una teglia con la carta da forno, versiamo l’impasto e livelliamo con una spatola sino a ottenere un rettangolo alto circa 1/2 centimetro.
- Infornare a 200 °C per circa 7 minuti.
- Togliere dal forno e trasferire subito su un piano freddo. Cospargere di zucchero e coprire con la pellicola trasparente, avvolgendo bene anche gli angoli. Sollevare la pasta biscotto dalla carta forno in modo che non rimanga attaccata e lasciare raffreddare.
- Levare la pellicola e con l’ausilio di un pennellino rimuovere lo zucchero in eccesso. Stendere la marmellata lasciando un centimetro di margine. Arrotolare delicatamente la pasta su se stessa in modo da formare un rotolo.
- Ricoprire con carta alluminio e far riposare in frigorifero per almeno una mezzora.
Prima di servire il rotolo cospargere con abbondante zucchero a velo.
Informazioni nutrizionali per 100 g (della pasta biscotto):
146 Kcal; carboidrati 25 g; proteine 5,1 g; grassi 2,8 g.
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Lidocaina: cos’è, a cosa serve e quali sono le controindicazioni
La lidocaina è un anestetico locale e un antiaritmico largamente utilizzato in campo farmaceutico per via della sua azione rapida e durevole. Essa può essere applicata sulla pelle oppure iniettata, a seconda della ragione per la quale viene utilizzata. Come dicevamo, la lidocaina è disponibile in diverse forme farmaceutiche (cerotto, gel, iniezione, spray, preparazione per inalazione, …). Essa può essere applicata sulla pelle con funzione anestetica ed analgesica, per alleviare pizzicore, bruciore, irritazione, infiammazioni o prurito.
Il farmaco sarebbe ampiamente utilizzato anche per la cura del famoso “fuoco di Sant’Antonio”, ma può anche essere iniettato sottopelle, in caso di interventi di piccola chirurgia oppure in ambito dentistico. In tal modo sarà possibile intorpidire la zona e rendere meno forte la sensazione di dolore.
La lidocaina viene anche iniettata per via endovenosa, per il trattamento di aritmie ventricolari, al fine di prevenire ad esempio eventi cardiovascolari come l’infarto, e viene infine impiegata nel trattamento di disturbi articolari, iniettandola nei tessuti molli. Infine, la lidocaina viene impiegata anche per il trattamento delle crisi epilettiche ed eventualmente anche nel trattamento della tosse cronica.
Il farmaco non dovrà naturalmente essere assunto nel caso in cui il paziente sia sensibile al principio attivo, ed è inoltre sconsigliato in caso di ipertensione non collegata ad aritmie, in caso di bradicardia, insufficienza epatica, ed in caso di porfiria.
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Crostata con la crema di Nutella: ricetta facile e gustosa
La crostata alla Nutella è un dolce che può essere sublime come al contrario risultare un completo disastro.
I motivi del fallimento possono essere svariati. Una frolla troppo friabile o al contrario durissima, ma il problema più frequente è che la Nutella in forno indurisce e perde una delle sue più importanti caratteristiche, ossia la sua straordinaria cremosità. Per ovviare a questo inconveniente, in questa ricetta abbiamo farcito la crostata con la crema di Nutella e il risultato è stato ottimo.
Ingredienti
PER LA FROLLA
- 250 gr di farina;
- 125 gr di zucchero;
- 90 gr di burro;
- 2 uova;
- 1 cucchiaino di lievito per dolci.
PER LA CREMA ALLA NUTELLA
- 250 ml di latte;
- 50 gr di farina;
- 50 gr di zucchero;
- 1 uovo;
- 1 baccello di vaniglia;
- 200 gr di Nutella.
Tempo Preparazione:
45 MinutiTempo Cottura:
20 MinutiTempo Riposo:
30 MinutiDosi:
10 PersoneDifficolta:
FacileCalorie:
350
Preparazione
- Preparate la frolla, facendo una fontana con la farina sul spianatoia. Mettete al centro il burro ammorbidito a temperatura ambiente e amalgamatelo alla farina con la punta delle dita.
- Aggiungete le uova, lo zucchero e il lievito, continuando ad impastare. Il segreto per la riuscita di una buona pasta frolla è quello di maneggiarla il meno possibile per non scaldarla.
- Formate una palla, rivestitela con la pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Più la pasta frolla rimane in frigo è migliore sarà il risultato. Nel frattempo che la pasta frolla riposa, preparate la crema di Nutella fatta in casa utilizzando la nostra ricetta.
- Imburrate una teglia del diametro di 24 cm. Riprendete la pasta frolla dal frigorifero e stendetela con il mattarello o con le mani ad un altezza di 4/5 mm. Adattate il disco alla teglia, ritagliando le eccedenze di pasta. Ricordatevi di bucherellare tutto il fondo con una forchetta.
- Riempite con la crema di Nutella e formate sulla superficie il classico motivo incrociato di striscioline di pasta frolla. Striscioline di pasta che avrete ovviamente ottenuto stendendo la pasta frolla rimasta.
- Cuocete la crostata alla Nutella in forno a 180 °C per circa 20/25 minuti avendo l’accortezza di coprirla con la carta argentata per non farla seccare.
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Peli incarniti: cause, creme, infezione, depilazione e rimedi naturali
I peli incarniti sono dei peli che, successivamente alla depilazione, ricrescono sottopelle, senza fuoriuscire dall’epidermide. I peli non riescono ad uscire al di fuori dell’epidermide soprattutto per due ragioni: pelle secca o peli ricci. La pelle secca è dura e quindi difficile da rompere per i peli; nel secondo caso, si tratta della tendenza a curvarsi dei peli ricci che quindi non si svilupperanno verticalmente verso l’epidermide.
Conseguenze
Oltre ad essere antiestetici poiché visibili ma inarrivabili per cerette e rasoi, i peli incarniti possono determinare infiammazione (follicolite). Ogni pelo incarnito forma un piccolo brufolo quasi sempre pruriginoso e lievemente doloroso. Questi brufoletti segnalano la presenza di leggere irritazioni, dall’irritazione si passa facilmente all’infezione del follicolo pilifero, con formazione di pus e sangue.
Queste infiammazioni quindi, non solo sono antiestetiche, ma provocano prurito, bruciore, dolore e a volte dopo la guarigione, lasciano piccole ma brutte cicatrici.
Leggi anche: Eliminare i peletti dal viso con rimedi casalinghi e con il laser
Come prevenire i peli incarniti
Di seguito elenchiamo alcune regole per prevenire i peli incariniti:
- Mantenere la pelle idratata: una pelle idratata e morbida consente al pelo di uscire facilmente.
- Esfoliare la pelle: l’eliminazione delle cellule morte libera i pori consentendo la fuoriuscita del pelo, me contrastando la formazione di infezioni.
- Scegliere il sistema di depilazione più adatto alla parte ed alle specifiche esigenze: il sistema di depilazione dovrebbe variare non solo in base alla zona da trattare, ma anche in base alla lunghezza e alla quantità dei peli.
- Non accostare nella stessa depilazione diversi metodi: è sbagliato applicare creme depilatorie o passare la lametta, su una cute già stressata dallo strappo di ceretta; abbiate cura di aspettare almeno 12 ore prima di reintervenire sulla pelle.
- Curare l’infezione causata dai peli incarniti prima di effettuare una nuova depilazione: l’utilizzo di rasoi, creme o depilatori su zone infette provoca infatti un aumento dei batteri e della stessa infezione.
Leggi anche: Follicolite da depilazione inguinale ed alle gambe: rimedi naturali
Zone maggiormente interessate
Le parti del corpo più esposte al problema, sono le gambe, la zona bikini e le ascelle per le donne, e la pancia il petto ed il volto per gli uomini.
Per le donne, il problema sembra più diffuso perché sono molteplici le zone da depilare e le modalità di depilazione fai da te, spesso effettuate senza adeguata accortenza e preparazione, che quindi sottopongono zone del corpo delicate, come ascelle e bikini, a continuo stress.
Anche gli uomini sono però soggetti al problema dei peli incarniti a causa dell’uso quotidiano del rasoio per la rasatura della barba che sottopone la pelle ad uno stress continuo nonostante la pelle maschile sia generalmente più spessa e resistente di quella femminile. Il problema della follicolite da barba si verifica soprattutto nei soggetti con pelo molto riccio e talvolta, in casi gravi è necessario evitare la rasatura e farsi crescere la barba. Inoltre i canoni di bellezza attuali impongono un corpo muscoloso e glabro, per cui molti giovanissimi depilano anche altre parti del corpo, soprattutto il torace, con conseguente maggiore possibilità di avere peli incarniti.
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Quali sono le tecniche di depilazione responsabili dei peli incarniti?
La depilazione quindi, sia che si tratti di parti estese che di zone piccole e delicate, andrebbe sempre effettuata con le opportune cautele. L’ideale sarebbe rivolgersi a centri estetici che effettuano trattamenti delicati e con un adeguata preparazione della pelle; è raro però che si ricorra sistematicamente a questi ultimi, per motivi economici, ma anche di altra natura: fragilità capillare oppure impossibilità o indisponibilità nell’aspettare i tempi necessari tra una ceretta e l’altra, poiché per fare la ceretta c’è bisogno di far crescere i peli ad una lunghezza adatta allo strappo. Quindi molto più comunemente si ricorre a rasoi o creme, pratiche veloci ma sicuramente irritanti per le zone delicate e i maggiori responsabili dei peli incarniti.Vediamo quindi quali sono gli effetti dei diversi metodi depilatori.
Il rasoio è il sistema peggiore in quanto non solo taglia il pelo obliquamente rendendone più difficile la fuoriuscita, ma le lame rimuovono le cellule superficiali rendendo la pelle più delicata e quindi più soggetta ad irritazioni ed infiammazioni.
Le creme depilatorie semplici ed indolori, eliminano i peli grazie a sostanze che indeboliscono la struttura della cheratina. Anche in questo caso però, i peli vengono recisi ma non strappati dal bulbo e quindi si incarniscono più facilmente. Inoltre le sostanze chimiche sono piuttosto irritanti e quindi facilitano le infiammazioni.
Gli epilatori elettrici grazie alle testine rotanti strappano i peli dal follicolo. Se usati correttamente, cioè mantenendolo in posizione verticale e quando i peli sono della giusta lunghezza, non causano peli incarniti in quanto strappano il pelo senza spezzarlo.
La ceretta sembra essere il metodo più adatto per diminuire l’incidenza di peli incarniti, essa infatti, se fatta quando il pelo è abbastanza lungo, lo ingloba tutto nella cera strappandolo con tutto il bulbo. Purtroppo è controindicata per chi soffre di vasodilatazione, soprattutto quella a caldo, così come in generale lo strappo di una qualsiasi ceretta è controindicato per chi soffre di fragilità capillare.
Leggi anche: La differenza tra epilazione e depilazione e le rispettive tecniche
Che fare per evitare la formazione di peli sottopelle?
La prevenzione è il vero rimedio per combattere i peli incarniti: cura della pelle e una corretta depilazione, sono gli unici veri alleati nella lotta ai peli incarniti. La pelle deve essere quindi idratata, morbida e pulita dalle scorie quanto più spesso possibile, per favorire la fuoriuscita del pelo: l’idratazione deve avvenire attraverso l’applicazione di creme ed in generale lozioni a base di olio ed acqua (molto usate sono quelle a base di olio di mandorle), che ammorbidiscono ed umidificano la pelle, prevenendone la secchezza. Bisogna tenere presente inoltre che le fasi immediatamente precedenti e successive alla depilazione sono fondamentali per aiutare la pelle a sopportate lo stress del rasoio o della ceretta, e prevenire peli incarniti: la pelle quindi va ben idratata soprattutto dopo la rasatura. Inoltre è bene proteggere le zone appena depilate evitando indumenti troppo stretti che strofinando sulla pelle possono accentuare l’irritazione.
L’esfoliazione, ovvero l’eliminazione meccanica delle più superficiali cellule morte delle pelle, necessaria per rimuovere ogni ostacolo che ostruisce i pori, può essere attuata in diversi modi:
- Molto diffuso è l’utilizzo di solito attraverso guanti o spugnette specifiche, che sfregate contro la pelle, portano via le cellule morte, senza però irritare la cute. I guanti esfolianti sono prodotti in vari materiali e venduti sia in farmacia che nei comuni venditori di prodotti per l’estetica ed il benessere. Importante è scegliere dei guanti fatti con estratti naturali, per diminuire l’incidenza di irritazioni ed allergie causati da materiali grezzi, che tendono a procurare abrasioni più che esfoliazioni della pelle.
- Un altro rimedio simile, è lo scrub, ovvero l’applicazione di lozioni granulate che hanno un simile effetto esfoliante ma sicuramente inferiore rispetto ai guanti; il massaggio effettuato con questi composti granulati ha comunque vari benefici: oltre ad una leggera esfoliazione è utile ad esempio come contributo per la riattivazioni della microcircolazione.
Il metodo preventivo e curativo più usato, resta comunque il guanto esfoliante, utile ad eliminare lo strato superficiale della cute, sia come quotidiana cura preventiva della pelle che come metodo per “liberare” i peli già incarniti.
Leggi anche: Ceretta: quale scegliere? Tecniche a confronto con pro e contro
Trattamenti contro i peli incarniti
Che fare se nonostante tutto i peli non riescono ad uscire dal derma e continuano a crescere sotto pelle creando rossori e infezioni batteriche soprattutto nelle zone più delicate? Ovviamente se l’infezione risulta dolorosa e protratta nel tempo, bisogna rivolgersi al medico per la prescrizione di farmaci, spesso sotto forma di crema, per risolvere il problema. Se infatti i foruncoli non vengono curati e l’epidermide viene ancora stressata con pinzette non disinfettate, e depilazione con rasoi e cerette la situazione si può aggravare sviluppando infezioni ancora più gravi. Quando si è in presenza di peli incarniti quindi si dovrebbe sospendere ogni trattamento di depilazione fino a quando la situazione non si sia completamente ristabilizzata. Se il problema persiste per eliminare i peli superflui si può pensare di ricorrere alla terapia laser per un’epilazione definitiva.
Leggi anche: Depilazione inguine: i metodi più efficaci, indolori e sicuri
Rimedi naturali e fai da te
Nella maggior parte dei casi, però, è possibile eliminare i peli incarniti con rimedi semplici e casalinghi.
Il trattamento più efficace è quello di massaggiare la parte con acqua calda ed oli (mandorla o karitè) in modo da ammorbidire la pelle, aprire i pori e far fuoriuscire il pelo che potrà essere poi estratto con un ago o con una pinzetta sterilizzata.
Un rimedio fai da te per curare l’inestetismo è quello delle cipolle.
Ingredienti:
- Due grosse cipolle rosse.
- 1 cucchiaio di olio di oliva.
- 1 bicchiere di sale grosso da cucina.
Preparazione:
- Tagliate le cipolle sottilmente e cospargetele interamente di sale.
- Lasciate macerare le cipolle per oltre due ore e poi unite l’olio.
- Impastate il tutto e lasciate ancora riposare.
- Quando il composto sarà omogeneo versatelo in acqua calda e lasciate emulsionare per circa un’ora.
Applicazione:
- Mescolate e bagnate una spugnetta nel liquido ottenuto e con questa strofinate delicatamente la parte con i peli incarniti.
- Grazie al potere antinfiammatorio della cipolla ed alla capacità emolliente dell’olio, la pelle sarà decongestionata ed i pori si apriranno lasciando fuoriuscire i peli che potranno facilmente essere eliminati con la pinzetta.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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