Peperoncino, sesso, testosterone e prostata: qual è il legame?

MEDICINA ONLINE PEPE DI CAYENNA NERO VERDE GRIGIO ROSA BIANCO SAPORE PICCANTE DIFFERENZA CALORIE RICETTA CUCINA USO COSMETICA CUCINARE PIETANZA SALSA PASTA CARNE PESCE IRRITA GASTRITE FA MALE CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZAIl peperoncino viene usato spesso come “Viagra dei poveri” in virtù dell’aiuto che fornisce in caso di disfunzione erettile, dal momento che – essendo un buon vasodilatatore – tende a fornire un aiuto appunto contro l’impotenza, tuttavia non deve essere consumato in eccesso, se si vogliono evitare guai e rischi di tumore alla prostata.

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Peperoncino e prostata
Un uso sconsiderato di peperoncino tende ad infiammare la ghiandola, stimolando il desiderio nell’uomo da una parte, ma facendo anche aumentare il rischio di prostatite (infiammazione della prostata) che a lungo andare potrebbe comportare un maggior rischio di tumore prostatico, così come dimostrano gli ultimi studi scientifici (Giornata europea di informazione sulle malattie della prostata. Ansa, 12 settembre 2007). E il tumore della prostata è la principale causa di morte per tumore nella popolazione maschile, dopo quello al polmone.

Testosterone e peperoncino
Riguardo al rapporto tra testosterone – l’ormone che regola il comportamento sessuale maschile – e peperoncino è interessante il risultato di uno studio dell’Università di Grenoble (Francia), secondo cui esisterebbe una correlazione tra la preferenza di un uomo per i cibi piccanti ed i suoi livelli di testosterone. Il team di ricercatori ha messo 114 uomini tra i 18 e i 44 anni di età davanti a un piatto di purè di patate senza condimento. Ai volontari è stata data la possibilità di insaporirlo a piacimento, con sale e salsa piccante. A fine pasto, i soggetti hanno dovuto fornire un campione di saliva: chi aveva abbondato con la salsa piccante ha dimostrato di avere più alti livelli di testosterone in circolo rispetto agli altri partecipanti (mentre la preferenza per il sale non ha evidenziato alcun legame con l’ormone). I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Physiology and Behaviour.

Quanto peperoncino consumare?
Il peperoncino non va consumato più di due volte a settimana, limite che specialmente nel sud Italia, viene spesso superato abbondantemente. Perciò occorre maggiore divulgazione scientifica a riguardo in quelle regioni. Importante infine ricordare che quando il peperoncino viene abbinato a un superalcolico potrebbe essere causa di eiaculazione precoce.

Integratori alimentari efficaci nel migliorare il benessere della prostata
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Quanto sperma viene emesso con una singola eiaculazione?

MEDICINA ONLINE TESTICULAR TESTICOLI PENE PROSTATA SEX SESSO GLANDE SEMEN SPERMA BIANCO GIALLO ROSSO MARRONE LIQUIDO TRASPARENTE EIACULAZIONE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VIAGUn uomo adulto e sano ad ogni eiaculazione emette circa dai 1,5 ml ai 5 ml di sperma, (anche se questo valore può raggiungere anche picchi di 8 ml) quantità che dipende dall’intervallo di tempo che passa tra un’eiaculazione all’altra, dalla produzione di testosterone e da fattori individuali non del tutto studiati. Varie patologie possono influenzare tali valori. In genere, più è lungo l’intervallo tra una eiaculazione e la successiva, più sperma viene prodotto: una leggera astinenza aiuta quindi ad aumentare la quantità di sperma emesso ma sempre nei limiti della quantità fisiologicamente prodotta. Questo vuol dire che se un individuo emette tipicamente 3 ml nelle sue eiaculazioni, con alcuni giorni di astinenza può arrivare ad avere eiaculazioni di 4 o 5 ml, tuttavia astinenze superiori ad una settimana non porteranno ulteriori aumenti, dato che lo sperma più vecchio, oltre una certa quantità, non viene più accumulato, bensì viene eliminato dall’organismo.

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Medico Chirurgo
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I farmaci per la disfunzione erettile sono pericolosi per il cuore?

MEDICINA ONLINE CUORE HEART INFARTO MIOCARDIO NECROSI ATRIO VENTRICOLO AORTA VALVOLA POMPA SANGUE ANGINA PECTORIS STABILE INSTABILE ECG SFORZO CIRCOLAZIONEE’ vero che i farmaci per la cura della disfunzione erettile sono pericolosi per il cuore ?
No i farmaci che si utilizzano per migliorare l’erezione sono sicuri per la maggior parte dei pazienti e non danneggiano l’attività cardiaca. Tuttavia bisogna ricordare che non vanno assunti nei 6 mesi successivi ad un episodio di infarto, oppure in caso di pressione arteriosa molto bassa, nei pazienti con insufficienza cardiaca e sono assolutamente controindicati in tutti i pazienti che assumano i farmaci nitrati ed i suoi derivati, perché possono provocare fenomeni ipotensivi potenzialmente letali. E’ buona norma che se il paziente è malato di cuore consulti anche il suo cardiologo prima di assumere i farmaci per la cura dell’impotenza.

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Fino a che eta l’uomo può avere erezioni?

MEDICINA ONLINE GELOSIA UOMO COME FUNZIONA ONE HUNGRY SAD COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRLA che età è fisiologico che un uomo perda l’erezione ?
Non esiste un’età anagrafica ben precisa caratterizzata dalla perdita della possibilità di avere erezioni da parte dell’uomo, anche se è ovviamente normale che – con l’età – questa diventi sempre più difficile da raggiungere in maniera efficace e duratura, tale da avere rapporti sessuali soddisfacenti. E’ molto importante considerare lo stato di salute del soggetto, quasi più dell’età: un settantacinquenne che si è sempre tenuto in forma, non fumatore, senza patologie vascolari e diabete, normopeso può avere certamente più possibilità di avere una erezione efficiente rispetto ad un cinquantenne sedentario, sovrappeso, fumatore e diabetico. Sicuramente l’erezione risulta più difficoltosa dai 50 anni in su e ancora di più oltre i 70, ma virtualmente un uomo può avere erezioni anche in età molto avanzata, fino al giorno della sua morte. Tuttavia bisogna sempre tenere conto del testosterone, l’ormone sessuale maschile che regola molte funzioni del nostro corpo soprattutto nell’invecchiamento e qualora sia insufficiente potrebbe essere reintegrato sotto controllo medico.

Esiste un collegamento tra ipertrofia prostatica e disfunzione erettile ?
All’aumentare dell’età, aumenta anche il rischio di sviluppare ipertrofia prostatica benigna che deve essere curata con farmaci che possono avere, come effetto collaterale, quello di avere erezioni più difficoltose.
Nel caso di un’ intervento chirurgico di asportazione per patologia benigna della prostata non si modifica la capacità di avere erezioni, con normale raggiungimento del piacere, ma si ottiene una eiaculazione retrograda. Invece qualora sia necessario asportare tutta la prostata per un tumore, si può rischiare la disfunzione erettile, se non vengono conservati i nervi cavernosi per l’erezione con una particolare tecnica operatoria.

E’ vero che fumo ed alcool causano disfunzione erettile ?
Nei pazienti “teorici” accennati all’inizio dell’articolo, uno e fumatore e l’altro no e ciò determina una grossa differenza, infatti il fumo rappresenta uno dei fattori di rischio più importanti per la disfunzione erettile. Il danno che provoca sulle arterie del sistema cardiocircolatorio oltre che polmonare, rende più difficile la circolazione del sangue a livello delle arterie cavernose e quindi provoca l’impotenza. Le arterie del pene essendo di piccolo diametro sono più facilmente danneggiate dal fumo rispetto ai grandi vasi sanguigni e pertanto il deficit erettile si può manifestare come primo sintomo di una malattia cardiocircolatoria diffusa. In certi casi l’impotenza rappresenta un campanello d’allarme di patologie più gravi che non erano ancora state diagnosticate.
L’alcol è meno direttamente coinvolto, perché in prima istanza provoca una vasodilatazione e facilita l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi, inoltre riduce i freni inibitori che molte volte sono causa di impotenza erettile. Ma l’abuso è sicuramente causa di gravi danni al fegato e al sistema cardiocircolatorio, quindi va assunto in piccole quantità insieme al cibo e controllando sempre la pressione arteriosa oltre che gli esami del sangue.

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Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici
Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

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Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

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Che cos’è e quanto dura il periodo refrattario dopo l’orgasmo?

MEDICINA ONLINE PENE EREZIONE SPERMA LIQUIDO SEMINALE ANATOMIA EIACULAZIONE PENETRAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE SESSO UOMO RAPPORTO SESSUALE SEX Male Genital and Rectal Anatomy.jpgIl periodo refrattario post orgasmico (in inglese “refractory period” o “post orgasmic chill”) è un lasso fisiologico di tempo che interviene dopo l’orgasmo maschile, periodo in cui l’uomo non prova più piacere o, anche in presenza di un nuovo stimolo sessuale, non può raggiungere una erezione. A volte, un’ulteriore stimolazione del pene o del glande può provocare senso di fastidio o addirittura dolore.

Calo della libido

Il periodo refrattario è provocato dal fatto che, in occasione dell’orgasmo, nell’organismo avviene il rilascio di ossitocina e di prolattina, due ormoni regolati principalmente dall’ipotalamo. L’ossitocina è responsabile dell’abbassamento del livello di testosterone, mentre la prolattina inibisce temporaneamente il rilascio della dopamina. L’abbassamento dei livelli di testosterone e di dopamina ha come effetto collaterale il calo della libido, il che rende difficile un’ulteriore erezione in tempi brevi.

Periodo refrattario post orgasmico nelle donne

A differenza degli uomini, la maggior parte delle donne non ha un periodo refrattario subito dopo un orgasmo ed in molti casi è in grado di raggiungere immediatamente altri orgasmi mediante ulteriore stimolazione, subito dopo averne raggiunto uno. La risposta sessuale femminile è più varia rispetto a quella dei maschi e vi sono molte donne che provano ipersensibilità del clitoride dopo l’orgasmo, il che di fatto costituisce un periodo refrattario. Queste donne possono essere in grado di raggiungere altri orgasmi, ma il dolore relativo rende questa prospettiva poco desiderabile.

Due eiaculazioni consecutive

Sebbene sia difficile, non è impossibile per un uomo avere un orgasmo con eiaculazione e provarne un’altro entro pochi secondi, con una nuova erezione ed eiaculazione, specie se la prostata è fortemente stimolata (ad esempio mediante massaggio prostatico), a tal proposito leggi:

Quanto dura il periodo di rilassamento prima di una nuova erezione del pene?

Secondo alcuni studi, i maschi diciottenni hanno in media un periodo refrattario di circa 10/15 minuti, mentre i settantenni impiegano circa venti ore, con una media generale per i maschi adulti di mezz’ora all’incirca. Sebbene siano piuttosto rari, alcuni maschi non presentano un periodo refrattario o hanno un periodo refrattario minore di 10 secondi. Il periodo refrattario dipende ovviamente anche dalla potenza del nuovo stimolo sessuale: uno stimolo estremamente intenso può infatti accorciare di parecchio i tempi di recupero per raggiungere una nuova erezione.

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Come avviene l’eiaculazione maschile?

MEDICINA ONLINE TESTICOLI ANATOMIA ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE COPPIA PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE MALE GENITALIA SEXUn nostro giovane lettore ci chiede: “Cosa succede nel nostro corpo durante una eiaculazione? Se possibile gradirei una spiegazione il più possibile semplice. Grazie”

Il termine “eiaculazione” (dal latino ejaculatio) designa l’espulsione dello sperma (anche chiamato liquido seminale) da parte dell’uomo. È il frutto della stimolazione ripetuta del pene – e quindi indirettamente della prostata – durante la masturbazione o il rapporto sessuale o altri tipi di stimolazioni (ad esempio massaggio prostatico). La prostata è una piccola ghiandola di forma tondeggiante, posizionata sotto la vescica e davanti al retto, che circonda completamente l’uretra, il condotto che porta l’urina (e lo sperma) dalla vescica all’esterno.

Nelle fasi immediatamente precedenti l’orgasmo, gli spermatozoi prodotti ed immagazzinati nei testicoli, imboccano il dotto deferente in direzione della prostata. Salvo malattie, il collo della vescica si chiude automaticamente per impedire che l’urina eventualmente presente in vescica, si mescoli accidentalmente allo sperma. A livello della prostata e delle vescicole seminali (poste lungo i dotti deferenti), gli spermatozoi si mescolano al plasma seminale, la parte liquida dello sperma prodotta da prostata e vescicole seminali. Il plasma seminale, unito agli spermatozoi, diventa liquido seminale (sperma) a tutti gli effetti e – durante l’orgasmo – raggiunge l’esterno tramite il meato uretrale posto all’apice del glande del pene, dopo aver percorso l’uretra. In alcune malattie, come l’ipospadia, lo sbocco dell’uretra non è sull’apice del glande, bensì in una posizione diversa (ad esempio lungo l’asta del pene).

L’eiaculazione dura, generalmente, alcuni secondi ed è influenzata da fattori fisici (durata delle contrazioni, numero e forza), quantitativi (produttività della ghiandola prostatica e delle vesciche spermatiche, giorni di astinenza) nonché psicologici e – in alcuni casi – patologici.

Durante una eiaculazione maschile, lo sperma viene espulso ritmicamente, con una potenza variabile, inizialmente con più forza e quantità di liquido e via via sempre più debolmente e con meno sperma. Se l’orgasmo è presente, viene provato dall’uomo durante queste contrazioni. Le contrazioni ritmiche sono causate principalmente dal muscolo pubococcigeo e si riflettono anche nelle contemporanee contrazioni ritmiche dell’ano, dell’uretra e dell’intero pene, che appare “pulsare” (si inturgidisce e si rilascia ad intervalli regolari). Durante l’eiaculazione, anche i muscoli lombari e quelli dei glutei partecipano alla propulsione dello sperma contraendosi e rilasciandosi, spingendo ritmicamente in avanti il bacino, fatto che aumenta la possibilità – durante un rapporto sessuale con penetrazione vaginale – di far arrivare gli spermatozoi nell’utero della partner e determinare il concepimento.

Il numero di contrazioni è variabile, solitamente l’uomo prova dalle 4 alle 8 contrazioni muscolari principali, associate ad altrettante emissioni di liquido seminale. In alcuni casi, specie in caso di forte eccitazione, le contrazioni possono essere anche molte di più. Le primissime contrazioni sono quelle più intense. Alcune lievi contrazioni automatiche possono essere avvertite anche al termine dell’eiaculazione vera e propria e perdurare perfino durante il rilassamento del pene. Al termine dell’eiaculazione il pene si rilascia e torna lentamente nella posizione di riposo, entrando nel periodo refrattario post orgasmico.

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Sex toy rimane incastrato nell’ano durante il sesso anale

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Rimosso chirurgicamente

Emily si è, però, rifiutata: “Quella sera volevamo provare un giocattolo sessuale nuovo, non lo avevamo mai fatto prima – ha dichiarato la ragazza a Metro – Sono andata nel panico e gli ho detto di aver bisogno di andare in ospedale, dove il personale medico mi ha raccontato che era più frequente di quanto pensassi”. L’oggetto è stato rimosso chirurgicamente, senza nessuna complicazione per la ventenne. E’ necessario sempre stare attenti ad usare correttamente i sex toys, per evitare complicazioni anche molto pericolose per la salute.

Sesso anale in sicurezza

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Perché alcuni uomini sono feticisti dei piedi?

MEDICINA ONLINE SESSO ANALE ANO RETTO LUBRIFICANTE FETICISTA TRANS COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA JEALOUS LOVE COUPLE LOVER SEX GIRL MAN NO WOMAN WA SQUIRTIG.jpgLa vita di una donna è fatta di poche certezze: l’amore per i tuoi figli, il rapporto conflittuale con tua madre, i peli che ti continuano a ricrescere nonostante la luce pulsata. E il fatto che i tuoi piedi siano belli. Perché tutte nella vita abbiamo avuto almeno un moroso, un fidanzato, un trombamico, un marito che a un certo punto ci ha chiesto un footjob. Anzi, direi più di uno: io, per dire, di feticisti dei piedi ne ho conosciuti molti, ma mica perché gioco sui grandi numeri o perché i miei piedi siano particolarmente belli (cioè, lo sono, ma non è questo il punto). Semplicemente: il foot fetish nei maschi eterosessuali è molto, molto diffuso.

Il motivo per cui noi donne indossiamo spavalde infradito e scarpe aperte anche se non abbiamo piedi perfetti da geisha quindi non è, come ha lamentato su il Fatto Quotidiano il giornalista e amante dei piedi Andrea Scanzi (elogiato su twitter da Giuseppe Cruciani, altro giornalista-foot-fetish confesso) “perché fa caldo e sono comode” e invece voi donne che avete i piedi brutti dovreste coprirli con un burqa. Ma perché secondo noi le scarpe aperte ci stanno bene. Perché i nostri piedi, ce l’hanno detto in tanti, sono belli. Perché se a uno gli piace baciarli, leccarli, annusarli e performare ogni declinazioni sessuale possibile con questa parte del corpo, insomma se a uno gli piace quella roba lì, allora mica va per il sottile.

IL PUNTO È: PERCHÉ IL FETICISMO DEI PIEDI È COSÌ DIFFUSO? COSA CI TROVANO GLI UOMINI?

Secondo una delle ricerche-pilastro sull’argomento (la prima che ha investigato i feticci nel sesso), pubblicata nel 2007 sull’International Journal of Impotence Research e condotta da Emmanuele A. Jannini su 381 gruppi di discussione di Yahoo su circa 5mila persone, i piedi sono il feticcio più frequente: riguarda il 47% delle persone che hanno dichiarato di avere un feticismo legato a una parte del corpo (26% del totale, il gruppo più ampio). Ma basta anche guardare i dati di Google trend per capire l’interesse: la keyword “piedi” batte di gran lunga quella “tette”, e la chiave di ricerca “foto piedi” è cresciuta del 40% su Google negli ultimi 30 giorni.

«Questa passione è così diffusa nei maschi etero perché secondo l’analisi freudiana è determinata da un momento presente nello sviluppo di ogni bambino: l’ansia da castrazione del pene», spiega la psicoterapeuta Adele Fabrizi dell’Istituto di sessuologia clinica di Roma. «Quando il bambino, verso i due anni, si rende conto che la sua figura di riferimento, cioè la madre, non ha il pene, cerca in modo irrazionale un sostituto penieno nel corpo di lei. È piccolo, basso di statura e quindi la prima cosa che vede sono i piedi. Ed ecco che si sente più tranquillo. Certo, questo meccanismo non dà origine in tutti gli uomini al feticismo del piede, ma è qui che c’è la prima scintilla. Poi in genere l’erotizzazione avviene durante la pubertà e l’adolescenza, quando può capitare ai ragazzi di provare pulsioni erotiche guardando i piedi, intorno ai 12-13 anni. Ma è inutile negare che l’amore per questa parte del corpo nasconde un desiderio inconfessabile di sottomissione».

Dunque se uno vuole leccarti i piedi: 1) poverino da piccolo ha avuto paura di perdere il pene, che tenerezza vuoi non farglielo fare? 2) desidera che lo comandi. Ecco, qui si apre un universo di dubbi: non so tu, ma a me tra i foot lover non è che siano mai capitati così tanti uomini desiderosi di essere sottomessi.

«Non è così semplice: mica tutti i “piedofili” hanno impulsi masochistici», aggiunge Emmanuele A. Jannini, docente di Endocrinologia e Sessuologia Medica all’università Tor Vergata di Roma. «Anche perché ci possono essere altri motivi legati a questa preferenza. Da un punto di vista biologico, l’odore animalesco dei piedi riporta a uno stato di natura selvatico e quindi ipersessuale. E poi non bisogna dimenticare che questa parte del corpo è sporca, e quindi eccitante, perché nella nostra testa spesso c’è l’associazione di questi due concetti. Ma c’è anche un altro fattore molto importante: i piedi (e le mani) sono tra le parti meno suscettibili di trucco, parrucco e bisturi ringiovanente. Spesso basta guardare i piedi di un’attrice per capire la sua età biologica. E se è vero come è vero che il maschio è programmato prima di tutto per cercare segnali veri o presunti di giovinezza, ecco spiegato perché i piedi piacciono tanto. Insomma, sono degli indicatori oggettivi e difficilmente falsificabili dell’età di una donna».

Ok, adesso sappiamo tutto. Ma io donna da uno che mi dice che gli piacciono i piedi, che cosa mi devo aspettare? 

«Intanto c’è una bella differenza fra feticismo vero e proprio, cioè preferire avere a che fare solo una parte del corpo rispetto al rapporto sessuale vero e proprio, e semplice passione per i piedi», dice Ayzad, autore di I love BDSM. Guida per principianti ai giochi erotici di bondage, dominazione e sottomissione (80144 Edizioni). «I piedi sono i protagonisti di numerosi giochi erotici. Si va da carezze leggere fino al classico footjob. E poi ci sono pratiche più intense come il calpestamento (il trampling), o decisamente estreme come il ballbusting,cioè prendere letteralmente a calci le palle del partner. Lo spettro è molto ampio, e i giochi di foot fetish attraggono anche per questo: fanno meno impressione e non sono complicati quanto altre pratiche più esplicitamente BDSM. Quindi permettono di esplorare il comune istinto per la dominazione e la sottomissione erotica, presente in molti di noi».

Quindi riassumendo, se uno ti dice che gli piacciono i piedi ci possono essere tanti motivi: forse emanano un odore selvaggio e lui ne va matto, forse vuole capire quanti anni hai (chiedertelo no?), forse è un po’ masochista. Magari tutte le cose messe insieme. Soluzione: fa’ quel che vuoi. Ma non scandalizzarti se ti chiede un footjob: con tutto quel che spendiamo noi donne in pedicure, come vergini dei piedi non siamo credibili.

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