Kintsugi: quando una storia d’amore subisce un duro colpo, può tornare come prima?

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo STORIA AMORE SUBISCE DURO COLPO TORNARE COME PRIMA  Dieta Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Dietologo Cellulite Calorie Peso Sessuologia Pene Laser Ripara Sex Kintsugi Rughe BotulinOQuando un rapporto (d’amore, d’amicizia o di qualsiasi altro tipo…) subisce un “duro colpo”, le cose potranno mai tornare come prima? Prendete un foglio di carta, appallottolatelo, poi riapritelo: per quanto vi impegnate a stenderlo, il foglio non tornerà mai piatto come prima, le pieghe non verranno più via. Quante volte l’abbiamo sentita questa storia, magari raccontata da una amica che era stata tradita dal proprio ragazzo o marito? Ma la vera domanda che vi faccio oggi è: visto che le pieghe del foglio non scompariranno mai, perché non provare invece a… valorizzarle?

Un organismo in evoluzione

Nessun organismo rimane vivo, se si ferma. Ogni rapporto è un organismo in evoluzione, ed ogni cambiamento, nel bene o nel male, lo tiene in vita. Ovvio che ognuno di noi vorrebbe per il proprio rapporto solo delle svolte in positivo ma purtroppo, come noi tutti sappiamo, spesso la vita ci riserva episodi dolorosi che stravolgono in negativo il nostro racconto. Dopo tali episodi spesso ci convinciamo che la nostra storia non tornerà mai più come prima, che la perfezione era già stata raggiunta e non potrà mai più ripresentarsi, ormai macchiata da un episodio sfavorevole. Il messaggio che invece voglio darvi oggi è invece che, nella maggior parte dei casi, il rapporto – se saldo – può sopravvivere anche quando subisce un colpo ed anzi, in alcuni casi, può addirittura giovarne: serve ovviamente l’impegno e lo sforzo da entrambe le parti, oltre che un pizzico di fortuna.

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Dieci vasi di terracotta

Avete di fronte a voi dieci vasi di terracotta, molto belli, tutti perfettamente uguali. Prendetene uno e gettatelo per terra. Chiunque vi dirà che ora avete in mano nove bei vasi e che il decimo non è più un bel vaso, ma solo un cumulo di pezzetti di terracotta. Ora voi avete quattro possibilità:

  1. buttate subito il cumulo di macerie, senza neanche provare a incollare i pezzi;
  2. provate a incollare i pezzi, ma l’urto è stato talmente drammatico che è realmente impossibile rimettere insieme il vaso;
  3. l’urto è stato abbastanza lieve e riparate con la colla il vostro vaso: tornerà in piedi ma sarà comunque per sempre più brutto degli altri nove vasi;
  4. l’urto è stato abbastanza lieve, riparate il vostro vaso ma in questo caso valorizzate le crepe con dell’oro. Non cercate di nascondere i segni dell’urto (sarebbe impossibile!), puntate invece a dare importanza a quei segni che – nel bene e nel male – raccontano una storia, mostrano l’impegno ulteriore che quel vaso ha dovuto affrontare per tornare a splendere. Se il vostro restauro è stato fatto con impegno ed amore state sicuri che, tra i dieci vasi, il vostro decimo vaso sarà probabilmente quello più bello di tutti, perché unico ed inimitabile.

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Kintsugi

In Giappone il concetto di “riparare un oggetto danneggiato con la ferma volontà di renderlo migliore rispetto all’oggetto di partenza“, è conosciuto da millenni tanto che ha anche un nome: kintsugi (金継ぎ), o kintsukuroi (金繕い), letteralmente “riparare con l’oro“. Si tratta di una pratica appunto che consiste nell’utilizzo di oro o argento liquido o lacca con polvere d’oro per la riparazione di oggetti in ceramica usando il prezioso metallo per saldare assieme i frammenti. La tecnica permette di ottenere degli oggetti preziosi sia dal punto di vista economico (per via della presenza di metalli preziosi) sia da quello artistico: ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico ed ovviamente irripetibile per via della casualità con cui la ceramica può frantumarsi. La pratica nasce dall’idea che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica ed interiore. Non è forse vero che spesso è una piccola imperfezione a rendere unico e vero un viso altrimenti bello ma banale? Kintsugi è un concetto che trascende l’arte, ma è un vero e proprio principio filosofico, applicabile in vari ambiti della nostra vita.

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Il kintsugi in musica

Ricordo che qualche anno fa applicavo, senza conoscerlo, il concetto di kintsugi anche nella musica. Fino a qualche anno fa avevo una band musicale di genere blues-rock ed a volte ci succedeva anche di esibirci live nei locali. Quando mi capitava di suonare dal vivo una parte solistica improvvisata con la mia chitarra e mi accorgevo di aver, per errore, suonato una nota completamente sbagliata – “stonata” tanto per capirci – anziché fare la tipica faccia sofferente del chitarrista che sa di aver toppato una nota, tiravo fuori un bel sorriso e, continuando con la mia parte solistica, giocavo a risuonare la nota sbagliata inserendola in fraseggi composti da altre note “intonate”. Il risultato era che spesso la nota sbagliata diventava un “cromatismo” che dava al mio solo una sfumatura unica ed inconfondibile. Addirittura col tempo ho trasformato alcune note “stonate” in un vero e proprio mio marchio stilistico, che rendeva particolari ed uniche le mie parti solistiche e mi aiutava ad essere meno timido sul palco visto che questa mia capacità di “abbellire gli errori” mi rendeva consapevolmente un chitarrista “più capace e con più carattere degli altri” con la consapevolezza che, anche nell’errore, avrei tirato fuori un bel solo. Il concetto è sempre lo stesso: una volta fatto l’errore, visto che non si può tornare indietro e “piangere sul latte versato” è inutile anzi controproducente, a quel punto meglio impegnarsi per valorizzarlo e “colorarlo” per poi esporlo alla platea, senza vergogna, anzi: con orgoglio! Ovviamente questo non deve essere un invito a sbagliare più note possibili per poi avere il piacere di usarle in modo positivo, anche perché per riuscirci serve molta esperienza, esattamente come per riparare un vaso rotto e farlo splendere più di quanto lo fosse prima, serve tanta capacità e pazienza. Senza considerare che non sempre la pratica del kintsugi può essere effettivamente usata con efficacia ed a volte un oggetto rotto rimane semplicemente rotto, come un solo di chitarra sbagliato rimane semplicemente un brutto solo. A volte una nota sbagliata rimane… una nota sbagliata e quindi sgradevole!

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Un’occasione per capire l’altra persona

Quando uno dei due partner causa un danno (ad esempio tradisce l’altro) in una storia d’amore, ma poi se ne pente sinceramente, ciò non deve necessariamente rappresentare la fine della storia. Deve invece spingere entrambi a farsi delle domande su cosa non sta funzionando nella loro storia e ad affrontare eventuali problemi irrisolti e nascosti dalla routine. Più il colpo che ha subito la storia è stato duro, più la storia sarà salda se la coppia riuscirà a risolvere il problema. Non sempre, ma spesso è così! In ospedale ho visto tante coppie ormai alla deriva, tornare unite come e più di prima, in seguito a malattie o incidenti gravi subiti da uno dei due partner. Qualcuno si ricorda ad esempio cosa succede a Fabrizio Bentivoglio nel film del 2003 “Ricordati di me” diretto da Gabriele Muccino?
E’ però anche vero che in alcuni casi, come accadeva per il vaso di terracotta, l’urto è stato davvero troppo forte per riuscire a rimettere in piedi i pezzi, motivo per cui non tutte le storie sono necessariamente destinate a durare per sempre: è così dalla notte dei tempi e nessun kintsugi può farci nulla.

Le imperfezioni come parte fondamentale di un rapporto

Sperando che questo articolo sia stato un po’ d’aiuto ai tanti cuori infranti del nostro tempo, chiudo con il mio personale invito a ricordarvi sempre un concetto fondamentale dell’amore: le debolezze ed i piccoli difetti sono la parte essenziale di un rapporto. Se è tutto perfetto, senza mai un litigio, una imperfezione, può sopraggiungere presto la noia. Guardate questo bellissimo video tratto dal film “Will Hunting – Genio ribelle” un bel film del 1997 diretto da Gus Van Sant e interpretato da Matt Damon e Robin Williams:

Se credi di vivere una crisi di coppia, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, vi aiuterò a gestire e superare questo memento difficile.

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Proteggi ciò che ami

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Proteggi ciò che ami, soprattutto quando ciò che ami non può proteggersi da solo

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Vorrei avere una amnesia ogni mattina…

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo VORREI AVERE AMNESIA Gioia Innamorarmi Di Te Dieta Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Massaggio Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Amore Sessuologia Pene Filler Rughe Botulinovorrei avere ogni mattina un’amnesia, giusto per provare – ogni sera – la gioia di conoscerti ed innamorarmi di te

oggi mi sento romantico!

 

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Italiani infedeli: siamo i più traditori d’Europa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (10)Italiani campioni di infedeltà in Europa (a pari merito con i francesi), con il 55% degli uomini e il 33% delle donne che – stando a un sondaggio dell’Ifop condotto in sei Paesi diversi – hanno ceduto alla tentazione. La percentuale dei maschi infedeli appare minore nei paesi «a maggioranza protestante», come Gran Bretagna (42%) o Germania (46%), mentre sale al 51% in Belgio: col che, commenta il direttore degli studi dell’ifop, François Kraus, le liaison vere o presunte e le avventure o disavventure amorose dei leader francesi e italiani rappresentano fedelmente i rispettivi elettorati.

Continua la lettura su https://archivio.giornalettismo.com/gli-italiani-primi-in-europa-per-linfedelta-totale/

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Ecco perché la vostra storia d’amore finirà male

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Titolo provocatorio? Sicuramente si, ma leggete il motivo. Secondo alcune stime, si calcola che nel mondo ogni giorno ci siano tre milioni di primi appuntamenti, quindi tre milioni di trovare la persona giusta per passare il resto della vita (o per il resto della serata) o di trovare quella sbagliata. Purtroppo statisticamente è più facile che uno di questi appuntamenti culmini in una storia sbagliata, piuttosto che in una lunga storia d’amore o un matrimoni.

Ad illustrarlo molto bene ci pensa questa infografica, creata da David McCandless e Lee Byron (riportata qui in alto in questo articolo), che hanno integrato dati e statistiche di vario genere relativamente al numero di fidanzamento e di matrimoni: il risultato è deludente, visto che si nota subito come dal numero molto alto di incontri, si procede scemando a causa di incompatibilità sessuale, mancanza di feeling, personalità incompatibili, fino ad un numero davvero ridotto di matrimoni (i quali spesso conducono anche al divorzio). Quindi si: non conosco chi sei né il tuo partner, ma – basandomi su questa statistica, posso dirti che è più probabile che la tua storia d’amore finirà male e non bene…

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Una buona attività sessuale migliora la bellezza della pelle e diminuisce le rughe

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (10)Sempre più spesso, nell’ambito della medicina del benessere, si parla degli apporti benefici dell’attività sessuale. Penso di poter mettere virtualmente tutti d’accordo quando dico che, quando la vita sessuale è ottimale e non vi sono patologie che la ostacolano come ad esempio il vaginismo, essa è un modo piacevole ed estremamente appagante per poter perdere calorie, inoltre aiuta ad avere una buona circolazione sanguigna e protegge dai rischi di ipertensione. Recenti studi hanno anche dimostrato che porta ad un ritardo nella comparsa dei sintomi propri dell’osteoporosi e garantisce per gli uomini un maggior benessere alla prostata, che difficilmente incorre in problemi di salute (leggi anche: masturbarsi regolarmente ti protegge dal cancro alla prostata). Ma da oggi sappiamo che una buona attività sessuale migliora la salute della pelle ed ha addirittura un effetto anti età non indifferente, almeno a giudicare dai risultati cui sono arrivati alcuni studiosi britannici che hanno sostenuto con la loro ricerca che il sesso giova alla salute della pelle. Lo studio è stato condotto da David Weeks, neuropsicologo del Royal Edinburgh Hospital. Il professore ha notato come fare sesso può giovare alla salute della pelle e garantire agli individui l’effetto di un ottimo anti-età sia per il viso che per le mucose genitali, garantendo un effetto “ringiovanente” fino a ben sette anni di età in meno! L’attività sessuale ci mantiene dunque giovani a 360° anche nelle parti più intime. In primo luogo l’attività sessuale nelle donne stimola il rilascio di estrogeni, che hanno un benefico effetto sulla pelle, sui capelli e sulle mucose. Gli estrogeni influenzano, infatti, lo spessore delle pareti della vagina, stimolano l’attività delle cellule del sistema immunitario determinando una protezione contro le infezioni e favoriscono l’attività della ghiandole del Bartolini, preposte a secernere il liquido lubrificante. In sintesi: l’attività sessuale permette il rilascio di ormoni che riescono ad avere un effetto benefico sulla pelle.

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Autostima: come ritrovarla dopo un fallimento ed avere successo al tentativo successivo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO UOMO FACCIA BARBA CAPELLI FOLTI OCCHI BELLEZZA PELI FELICE CIELO ALLEGRO CONTENTO FELICITA RELAXQuando si fallisce in qualcosa, a prescindere dal tipo di azione o percorso intrapreso, rimane dentro di te quella sensazione di vuoto, di incompiuto che ti porta a pensare di non aver mai fatto abbastanza, di aver perso, senza possibilità di ripresa. Oggi vedremo come evitare questa emozione, come rialzarsi dopo un fallimento, qualsiasi esso sia.

Reazioni diverse al fallimento

Quando si parla di autostima e fallimento devi venire a patto con una realtà ineluttabile: ognuno di noi è diverso e vi sono migliaia di reazioni diverse rispetto quest’ultimo e altrettante migliaia ripercussioni su ciò che pensiamo di noi stessi. La stessa parola “fallimento” può essere applicata in più situazioni: perdere una partita di calcetto è un fallimento, ma anche non riuscire a superare un concorso importante lo è. Tutto ciò passa attraverso il nostro modo di vedere la vita: chi è più ottimista e nella vita ha “fallito poche volte” si riprenderà subito, i pessimisti e chi ha fallito molte volte avranno periodi “peggiori” e nei casi più estremi non si riprenderanno mai del tutto.

I passi da seguire per riprendersi

Piccolo o grande che sia il fallimento, nella maggioranza dei casi – a meno che il paziente non soffra di particolari patologie come la depressione, ad esempio, dove il caso si complica un po’ – la possibilità di riprendere le redini della propria vita e tornare “a vincere” sono alla portata di tutti. Di solito sono pochi gli step che è necessario intraprendere per riprendersi da un fallimento, ma è assolutamente necessario che questi siano affrontati, uno dopo l’altro e senza remore. Per comprendere che, quando si sbaglia, c’è sempre la possibilità di rimediare, partendo però sempre dall’umile presupposto che non sempre si è capaci di riuscire al meglio in qualsiasi campo della vita. Il “metodo” che voglio suggeriti oggi è ovviamente basato su piccoli passi che devi compiere su te stesso aiutato dal pensiero positivo e dalla tua capacità di analisi di ciò che ti accade.

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1) Prendi un bel respiro. Partiamo dal nostro corpo e più in particolare dal nostro apparato respiratorio: la respirazione è un’arma potente a nostro vantaggio, e non solo perché è capace di calmarci e rilassarci, ma perché contribuisce alla nostra ossigenazione e si sa che un cervello ben ossigenato ragiona meglio. Riflettici, fallire in qualcosa non è la fine del mondo. Prenditi un attimo per pensare, cerca di guardare ciò che è accaduto nella giusta prospettiva. Anche il fallimento è una piccola cosa rispetto al grande quadro della vita.

2) Esprimi ciò che senti. Quando fallisci è normale provare dei sentimenti. La maggior parte delle volte si tratta di sensazioni che fanno male, che corrodono l’animo. Trattenerle non può farti bene. E’ meglio tirar fuori tutto ciò che si prova, dare alla propria mente ed a se stessi lo spazio necessario per trovare il modo di reagire. Nascondere le proprie emozioni non aiuta a mantenere alta la propria autostima, ricordatelo. Possono infatti ripresentarsi quando meno te lo aspetti.

3) Ridefinisci il fallimento. Non prenderlo come tale ma vivilo come un semplice feedback della tua esperienza. In questo modo diventa qualcosa dal quale partire per migliorare e non qualcosa sul quale piangere lacrime amare. Non ha fallito la persona, è il metodo che ha fallito e quest’ultimo si può sempre cambiare.

4) Ricordati che il fallimento è una cosa temporanea. Qualsiasi cosa accada la vita va avanti. Ed il fallimento è solo una minima porzione della stessa. Un piccolo frammento dal quale è necessario riprendersi senza perdere la speranza né la fiducia che si ha in se stessi. Non è l’atto del fallire a dire chi siamo ma la capacità che abbiamo di riprenderci da una delusione o di combattere i fatti avversi della vita.

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5) Ricordati che non puoi sempre fare tutto perfettamente. E’ importante ricordare questo: non siamo perfetti e possiamo sbagliare. Ecco perché fallire può essere contemplato nel quadro generale della vita. Senza farsi troppi problemi ma al contempo impegnandoci a non cadere negli stessi errori.

6) Pensa positivo e ricomincia. Altro punto chiave: tira fuori l’ottimismo che c’è in te e rimettiti al lavoro. Pensare positivo è un toccasana, non dimenticarlo! Tuttavia nel rimettersi al lavoro, per minimizzare il rischio di un nuovo fallimento, la cosa migliore da fare è cambiare il metodo!

7) Cambia metodo. Qualsiasi sia l’azione intrapresa risoltasi in un fallimento, cambiare metodo di messa in pratica è sempre un ottimo mezzo per rialzarsi. Devi chiederti cosa puoi fare di differente rispetto a ciò che hai fatto e guardare a chi ha intrapreso quell’azione prima di te per chiedere consiglio e trovare l’ispirazione.

8)Fai il primo passo per ricominciare. E’ la cosa più difficile da fare, per questo l’abbiamo messo come ultimo punto, ma è di primaria importanza compiere questa azione. E’ contemporaneamente un passaggio e l’obiettivo da raggiungere.

Se credi di avere una bassa autostima ed hai bisogno di supporto, prenota subito la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riusciremo insieme a risolvere il tuo problema.

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Noia, rabbia e delusioni amorose ci fanno mangiare di più

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FRAGOLE FRUTTA DOLCI CALORIE GRASSI DIETA DIMAGRIRE PASTARELLEUna serata casalinga davanti alla tv rischia di rendere irresistibile la tentazione di uno spuntino? La rabbia verso un collega di lavoro maleducato vi ha fatto divorare dolci a non finire in pausa pranzo? Le delusioni d’amore rendono indispensabile generi di conforto come gelato e cioccolato? Attenzione: noia e rabbia non rovinano solo la nostra qualità della vita, ma rischiano anche di farci ingrassare e questo vale per le donne molto più che negli uomini.

Nelle donne l’aumento di peso è strettamente legato all’insoddisfazione, alla noia, alla frustrazione, alle delusioni sentimentali: lo dimostra una ricerca inglese che evidenzia come il continuo bisogno di mangiare non sia strettamente correlato alla semplice fame. Su commissione dell’azienda inglese Appesat sono state infatti intervistate 5 mila persone adulte, sia maschi sia femmine, commissionate da un’azienda inglese.

Dai risultati si delinea un quadro molto chiaro: le donne tendono ad ingrassare maggiormente in situazioni legate alla noia. In questi casi infatti le donne che hanno partecipato alla ricerca hanno ammesso di mangiare di più in momenti di tedio. La situazione peggiora ulteriormente se oltre alla monotonia della vita si trovano a dover affrontare anche emozioni come la rabbia o la frustrazione spesso legate all’ambiente familiare – o professionale – e alla situazione sentimentale. La cosa interessante è che gli stessi risultati non vengono confermati invece dalle interviste con il campione maschile.

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