E’ normale arrossarsi e spellarsi dopo aver preso il primo sole?

MEDICINA ONLINE SOLE MARE PAURA DELL ACQUA FEAR OF SWIMMING SPIAGGIA PISCINA MARE DONNA COSTUME SEA SAND GIRL BEACH SWIMMING WALLPAPER HI RES PICS PICTURE PHOTO BEAUTIFUL VETRO UVA UVB ULTRAVIOLETTI RADIAZIONE NEOÈ normale arrossarsi? No , non è normale: se la pelle si arrossa molto, si è irritata e non abbronzata. Se vi arrossate non avete nulla di cui gioire perché la vostra abbronzatura è destinata a sparire in fretta, visto che la pelle eliminerà rapidamente per reazione le cellule morte superficiali portandosi via quel po’ di colore che vi siete illusi di aver preso. Ovviamente un lieve rossore dopo il primo sole è normale.

È normale spellarsi? No: se la pelle si esfolia in maniera molto visibile significa che l’avete sottoposta ad un’esposizione scorretta. L’esfoliazione naturale infatti non dovrebbe essere visibile a occhio nudo. Arginate il problema mantenendo la pelle ben idratata ed evitando esposizioni esagerate, specie nelle ore più calde della giornata.

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Miele: 10 usi per la bellezza di pelle e capelli

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma USI MIELE BELLEZZA PELLE CAPELLI Dimagrire Legge 104 Avvocato Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Pene.jpgIl miele è un alimento prodotto dalle api, a partire dal nettare e dalla melata. Ha ottime proprietà che lo rendono un cibo molto importante per la salute ma anche un ottimo alleato per la cosmetica e la nostra bellezza.

Ecco dieci usi del miele per la bellezza di pelle e capelli;

1) Miele puro su viso e corpo

Potete utilizzare comodamente il miele puro su viso e corpo senza l’aggiunta di altri ingredienti. Prendete un miele facilmente spalmabile, come per esempio il miele millefiori o il miele di acacia e applicatelo sulle zone del viso o del corpo che hanno bisogno di nutrimento e idratazione. Lasciate agire per almeno 25 minuti e poi risciaquate abbondantemente con acqua tiepida. Questo rimedio è veloce ed efficace e potrete ripeterlo ogni volta che ne sentirete il bisogno.

2) In aggiunta alla crema viso

In questo caso, il miele avrà la funzione di arricchire la vostra crema da viso naturale. Essendo il miele una sostanza zuccherina composta da acqua tenderà a fondersi con la crema. Versate una piccola quantità di miele liquido nella vostra crema da giorno o da notte (per 50 ml di crema, 3 ml di miele). Mischiate bene il composto e applicatelo sul viso. Avrete una maggiore azione idratante e protettiva e vi sarà utile nel caso di pelle secca, che presenta infiammazioni e acne.

3) Impacco per capelli al miele e yogurt

Sui capelli il miele ha un’azione emolliente e rigenerante. Le sue sostanze nutritive penetrano nel capello e nella cute migliorandone lo stato di salute e donando lucentezza e volume. Per realizzare un impacco ristrutturante vi basterà prendere una ciotola di vetro e mettere mezzo vasetto di yogurt intero (circa 60 g); aggiungete un cucchiaio di miele e 6 gocce di essenza di rosmarino dall’azione antisettica e mineralizzante. Mischiate gli ingredienti e applicate il composto sulla cute e sui capelli. Lasciate agire 40 minuti e procedete poi con uno shampoo delicato. Questo impacco potrete farlo 3-4 volte al mese.

4) Maschera antiage per il viso

Una maschera per il viso a base di miele è utile per nutrire in profondità la pelle, proteggerla e attenuare le rughe, grazie alla presenza di ingredienti specifici antiage. Per questa ricetta fai da te prendete una ciotola di vetro ben pulita e asciutta e mettete 5 ml di olio di avocado, 5 ml di olio di macadamia e 5 ml di miele. Arricchite la ricetta con 3 gocce di essenza di rosa dall’azione rigenerante. Dopo aver mischiato il composto, distribuitelo uniformemente sul viso, collo e décolleté con l’aiuto di un pennello da trucco. Lasciate agire la maschera per almeno mezz’ora e poi risciacquate. Vi consigliamo di fare questo trattamento una volta alla settimana.

5) Bagno addolcente al miele

Potete beneficiare delle proprietà emollienti ed addolcenti del miele se lo aggiungerete all’acqua calda della vasca per un bagno rilassante e aromatico. In questo caso, nell’acqua di una vasca da bagno aggiungete 4 cucchiai di miele e 200 gr di sali del Mar Morto aromatizzato con 20 gocce di essenza di lavanda rilassante. Godetevi questo bagno di bellezza per 25 minuti e la vostra pelle sarà più morbida e idratata.

6) Gel antiacne viso e corpo

Per realizzare un gel antiacne efficace per viso e corpo prendete una ciotola di plastica e versate 50 gr di gel di aloe vera dall’azione cicatrizzante e lenitiva; aggiungete un cucchiaino di miele, 3 gocce di tea tree oil dalle proprietà antibatteriche e 5 gocce di essenza di lavanda lenitiva e antisettica. Mischiate il composto e utilizzatelo due o tre volte al giorno sulle zone colpite da brufoli e acne. Se usate questo gel sul viso evitate di applicare il prodotto nella delicata zona del contorno occhi.

7) Maschera per capelli al burro di karité e miele

Fare una maschera per capelli a base di miele e burro di karité vi aiuterà a combattere le irritazioni del cuoio capelluto, anche nel caso di forfora e dermatiti. Inoltre, gli ingredienti agiranno ritrutturando il capello in profondità e riducendo l’effetto crespo e arido. Per realizzare la ricetta sciogliete a bagnomaria 50 gr di burro di karité; aggiungete un cucchiaio di miele e un cucchiaio di olio di cocco. Concludete la ricetta con 5 gocce di essenza di limone dall’azione disinfettante e lucidante. Distribuite il composto sulla cute e sulla lunghezza dei capelli e lasciate agire per 45 minuti. Procedete al normale lavaggio con uno shampoo neutro naturale. La maschera a base di miele e burro di karitè è consigliabile ripeterla una vola alla settimana per un periodo di circa due mesi.

8) Scrub delicato viso e corpo

Per avere un’azione esfoliante, delicata e addolcente, vi consigliamo di prendere il prodotto scrub che utilizzate normalmente per il viso o il corpo. Versate in una ciotola 30 g di prodotto e aggiungete un cucchiaio di miele. Mischiate il tutto e utilizzate questo mix sul viso o sotto la doccia. Massaggiate la pelle delicatamente per qualche minuto in modo da far assorbire tutti i benefici del miele e poi risciaquate abbondantemente.

9) Pomata leniva per pelli arrossate

Realizzare una pomata lenitiva a base di miele vi sarà utile nel caso di scottature, eczemi, dermatiti e piccoli tagli. Per realizzare questa ricetta utilizzeremo, oltre al miele, una base neutra di crema idratante, del gel di aloe vera cicatrizzante e dell’olio di calendula dalle spiccate proprietà lenitive e decongestionanti. Versate in una ciotola di vetro 50 gr di crema neutra completamente naturale; aggiungete un cucchiaio di miele, 15 ml di gel di aloe vera e 5 ml di olio di calendula. Infine, mettete 5 gocce di essenza di camomilla e 5 gocce di essenza di lavanda dall’azione disinfinammante e lenitiva. Mischiate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Usate questa pomata 3 volte al giorno sulle zone irritate. Potete conservare il prodotto in frigorifero o in un armadietto al fresco e al buio per un paio di mesi. Prima di ogni applicazione potrebbe essere necessario mischiare nuovamente il composto per un’azione più efficace sulla pelle.

10) Balsamo labbra protettivo

Per avere un balsamo labbra protettivo per tutte le stagioni potete sciogliere un po’ di burro di karité a bagnomaria (10 gr) e aggiungere un pizzico di miele (2 gr). Versate il burro e miele ancora caldo in un piccolo contenitore di plastica e lasciatelo raffreddare. Questo rimedio naturale potete usarlo come burrocacao ogni volta che avrete labbra secche e screpolate.

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Come sterilizzare accuratamente i vasetti sottovuoto per le conserve

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STERILIZZARE VASETTI CONSERVE VUOTO  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIl segreto di una conserva buona e sicura per la salute è racchiuso nel suo contenitore, per questo è importante che prima di essere riempito, sia adeguatamente sterilizzato. Per la verità il termine “sterilizzazione” si riferisce ad un trattamento in grado di distruggere tutte le forme microbiche, comprese le spore. Le spore sono molto resistenti al calore e alla temperatura di 100 °C potrebbero essere necessari anche tempi di trattamento lunghi più di 5-6 ore. Quindi la corretta definizione del trattamento a cui possono essere sottoposti vasetti, contenitori, tappi e coperchi in ambito domestico non è pertanto definibile come sterilizzazione ma piuttosto come sanificazione. Il trattamento a cui devono essere sottoposti i contenitori dipende anche dalle modalità con cui verranno poi riempiti. Se il riempimento sarà fatto con prodotti freddi, non è necessario sanicare in acqua i contenitori, ma piuttosto è consigliabile utilizzare contenitori perfettamente puliti ed asciutti (si possono far asciugare su un panno da cucina perfettamente pulito). Se il riempimento viene fatto a caldo, la sanificazione è necessaria.

Come sanificare i vasetti ed i tappi
Sanificare i vasetti è un’operazione semplice che richiede solo poco tempo. Potete acquistare i vasetti in vetro adatti alle conserve con i coperchi abbinati oppure riutilizzare i vasetti di precedenti conserve. In tutti i casi, andranno sanificati insieme ai coperchi anche se appena acquistati. Si raccomanda di sanificare nel momento stesso in cui si decide di riempirli, per non vanificare il processo di sanificazione lasciandoli troppo tempo all’aria aperta.

  1. Lavare con cura i vasetti sotto acqua corrente e verificate che non abbiano crepe o scheggiature, perché queste costituiscono un terreno fertile per la crescita dei batteri e perché potrebbero rompersi durante la fase di sanificazione. Per i vasetti con chiusura ermetica, lavate bene anche la guarnizione e mettetela da parte ad asciugare (2-3).
  2. Foderate una pentola larga dai bordi alti con un canovaccio pulito e sistemate i vasetti all’interno della pentola con l’apertura rivolta verso l’alto.
  3. Passate attorno ai vasetti uno o più strofinacci perché questi non si rompano urtandosi fra loro durante la bollitura.
  4. Riempite la pentola di acqua fino a ricoprire i vasetti.
  5. Portate ad ebollizione, poi abbassate il fuoco e lasciate i vasetti nella pentola ancora 30 minuti.
  6. Dieci minuti prima di scolare i vasetti, immergete anche i coperchi da sanificare.
  7. Per non rendere vana la sanicazione, dopo il trattamento i contenitori devono essere lasciati immersi nell’acqua fino al momento del loro riempimento.

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Castagne: calorie, varietà, proprietà e tabella nutrizionale

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CASTAGNE CALORIE VAIETA PROPRIETA TABEL  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa castagna è il frutto del castagno europeo (Castanea sativa), a differenza della castagna dell’ippocastano che invece è un seme. Le castagne essendo molto ricche di amido, dalla metà del secolo scorso hanno rappresentato per molte persone la principale fonte alimentare. Le castagne sono di stagione a ottobre, novembre e dicembre. Il castagno è originario dell’Europa meridionale, ma è anche facile trovarlo in Nord Africa e Asia occidentale e naturalmente in Italia, specialmente in Campania, Sicilia, Lazio, Piemonte e Toscana. Dall’inizio del terzo millennio la castanicoltura, che nei decenni precedenti aveva subito una preoccupante flessione, ha registrato un’importante ripresa. I “vecchi” castagni sono stati sottoposti ad un vero e proprio restyling, tramite potature e trattamenti e oggi i prodotti dell’albero (soprattutto i marroni), godono di un mercato molto remunerativo.

Quattro varietà di castagne
Il castagno appartiene alla famiglia delle Fagaceae, una pianta piuttosto longeva, che può essere alta fino a 25 metri, con tronchi a circonferenza larga, rami estesi e ramificati e foglie verdi con forma allungata. La sua fioritura avviene in piena estate e il suo frutto è chiamato castagna le cui varietà sono sostanzialmente quattro:
1) Marroni, molto ricercati, all’interno della buccia presentano frutti interi, con la pellicola che non penetra nella polpa ed è quindi facile da rimuovere quando si puliscono, destinati ad essere consumati freschi o sotto forma di marron glacé;
2) Castagne, ce ne sono tantissime varietà diffuse in varie zone italiane, caratterizzate da una pellicola interna che penetra nella polpa, fino a dividerla (in alcuni casi). Vengono consumate generalmente fresche o secche o sotto forma di farine o marmellate;
3) Ibridi Eurogiapponesi, molto diffusi anch’essi nelle varie zone italiane, derivano dall’incrocio tra castagno europeo e giapponese e sono stati introdotti in Italia, verso la metà degli anni ’70. La loro principale caratteristica è una forte resistenza al “cancro della corteccia” (vedi Malattie del castagno);
4) Giapponesi, caratterizzate da piante con uno sviluppo ridotto, hanno bisogno di molta acqua e potature annuali per consentire un rinnovo continuo della chioma al fine di evitare un’alternanza di produzione.

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Le proprietà della castagna
La castagna è un frutto tipico dell’autunno ed è caratterizzato da una coriacea buccia marrone con forma tonda da una parte e piatta dall’altra e un polpa chiara all’interno. Dal sapore molto gradevole, ha un contenuto calorico relativamente alto e quindi deve essere assunto con moderazione da chi ha problemi di sovrappeso o obesità. La castagna è molto ricca di sostanze amidacee, ed è quindi nutriente ed energetica, ma non solo: possiede anche una grande percentuale di sali minerali quali:

  • potassio che funge da antisettico e rinforza muscoli e ghiandole;
  • fosforo (calcificante), essenziale per la formazione della cellula nervosa;
  • zolfo, antisettico, disinfettante, particolarmente importante per la robustezza delle ossa;
  • sodio, utile alla digestione ed essenziale per l’assimilazione dei cibi;
  • magnesio, vero e proprio equilibratore dell’umore rigeneratore del sistema nervoso;
  • calcio, essenziale per la formazione delle ossa, del sangue e dei nervi;
  • cloro, importante per la salute dei denti e dei tendini e infine il ferro per una buona circolazione del sangue.

La castagna, grazie alla vitamina B ed al fosforo, contribuisce all’equilibrio nervoso e col potassio a quello della nutrizione. Come la maggior parte dei farinacei, giova a coloro che soffrono di itterizia. Contiene cellulosa in misura tale da evitare il problema della stitichezza e poiché è un tonico del sistema venoso, è particolarmente indicata se si ha predisposizione a varici o emorroidi. Inoltre questi frutti, proprio per la ricchezza di glucidi, dimostrano proprietà energetiche e sono perciò molto efficaci nelle astenie fisiche e intellettuali per chi pratica sport o è soggetto a stress, mentre sono sconsigliati per i diabetici. La presenza di zuccheri indica la castagna come alimento alternativo per i bambini allergici al latte di vacca o al lattosio. La farina sopperisce, nella preparazione di dolci e minestre, al fabbisogno di carboidrati anche nei soggetti che presentano intolleranza ai cereali. La fibra è ritenuta molto importante per l’effetto positivo sulla motilità intestinale, sulla microflora e sulla riduzione della colesterolemia. Infine la castagna viene utilizzata con successo anche nei casi di anemia, magrezza e in gravidanza, in virtù del suo apporto di acido folico (notoriamente consigliato in gravidanza per prevenire alcune malfomazioni fetali).

Valori nutrizionali per 100 grammi di parte edibile:

Kcal 165.00
KJoule 688.00
Calorie da proteine 7.00 %
Calorie da carboidrati 84.00 %
Calorie da grassi 9.00 %

Composizione chimica

Quantità Parte edibile 85.00%
Acqua 55.80 gr
Proteine 2.90 gr
Carboidrati 36.70 gr di cui
zuccheri solubili 8.90 gr
Amido 25.30 gr
Grassi 1.70 gr di cui
saturi 0.42 gr
monoinsaturi 0.78 gr
polinsaturi 0.89 gr
Fibra totale 4.70 gr di cui
fibra solubile 0.37 gr
fibra insolubile 4.33 gr
Colesterolo 0.00 mg
Alcool 0.00 gr
Acido Fitico 0.05 mg

Altri effetti benefici della castagna
La castagna ha anche qualità antinfiammatorie (grazie al potassio, presente in grandi quantità) ed è particolarmente indicato in caso di febbre e dolori reumatici. Anche le foglie del castagno possono essere utilizzate con buoni risultati contro le malattie da raffreddamento: basta semplicemente comporre con esse un decotto da sorseggiare alla sera. Infusi con l’aggiunta di miele sono invece indicati come rimedi alla tosse da bronchite, oppure sotto forma di impacchi contro i reumatismi. Infine si segnalano anche le proprietà cosmetiche della castagna: con la sua polpa, infatti, si può realizzare una tinta “fai da te” che, applicata sui capelli, li schiarirà in modo naturale. Un impacco formato da bucce appena cotte, applicate dopo lo shampo, potrà conferire ai capelli una rinnovata lucentezza.

Controindicazioni delle castagne
La castagna rappresenta, in generale, un ottimo alimento. Non è, però, consigliata in caso di diabete, per la ricchezza di zuccheri; nelle persone che stiano seguendo una dieta ipocalorica, per l’elevato apporto di energia; in chi soffre di colite e aerofagia; nei soggetti con disturbi a carico del fegato.

Che differenza c’è tra castagne e marroni?
In realtà, la distinzione tra castagne e marroni non è sempre semplice; in generale, comunque, possiamo chiamare castagna il seme della pianta selvatica e marrone quello dell’albero coltivato. Le castagne hanno forma e dimensioni sempre variabili, mentre i marroni presentano caratteristiche più standardizzate e sono più pregiati e costosi.

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Crostata con crema di castagne alla vaniglia: ricetta gustosa e pratica

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CROSTATA CON CREMA DI CASTAGNE VANIGLIA RICETTA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari.jpgQuesto è il periodo dell’anno migliore per gustarsi una buonissima crostata con crema di castagne alla vaniglia, ecco come prepararla:

Ingredienti per la pasta frolla:

  • Farina 00 300 g
  • Burro 150 g
  • Zucchero a velo 130 g
  • Tuorli 2

Ingredienti per la crema di castagne alla vaniglia:

  • Castagne 800 g
  • Acqua 260 g
  • Zucchero 240 g
  • Baccello di vaniglia 1
  • Scorza di limone

Per spennellare, imburrare e infarinare la tortiera:

  • Uova 1
  • Burro q.b.
  • Farina 00 q.b.

Preparazione della crema:

  1. Lavate con cura le castagne sotto acqua corrente.
  2. Trasferite le castagne in una pentola capiente colma d’acqua e, una volta raggiunto il bollore, lasciatele bollire per 15 minuti.
  3. Trascorso questo tempo, scolatele e lasciatele intiepidire, quindi privatele della buccia aiutandovi con un coltellino affilato.
  4. Una volta sbucciate, ponetele in un passaverdure, fino ad ottenere un composto sabbioso (3), in alternativa potete usare uno schiacciapatate.
  5. In una pentola ponete la bacca di vaniglia con i suoi semi, lo zucchero, l’acqua e fate sciogliere lo zucchero a fuoco medio per 10 minuti, mescolando con una frusta.
  6. Eliminate la bacca di vaniglia con una pinza e quindi aggiungete il composto di castagne.
  7. Mescolate il tutto e dopo aver aggiunto la scorza grattugiata di un limone, lasciate cuocere per 1 ora, girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.

Mentre la crema di castagne cuoce, dedicatevi alla preparazione della pasta frolla:

  1. Versate la farina e il burro freddo a tocchetti nella ciotola di un mixer e azionate fino ad ottenere un composto sabbioso.
  2. Trasferite la “sabbiatura” su una spianatoia e formate una conca al centro, dentro la quale verserete lo zucchero a velo.
  3. Rompete le uova, tenete da parte gli albumi e unite i tuorli alla “sabbiatura” e allo zucchero, amalgamate il tutto e lavorate con le mani velocemente, per evitare che l’impasto si scaldi, fino a quando non formerete un panetto sodo ed omogeneo.
  4. Avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per mezz’ora.

Preparazione finale:

  1. Tirate fuori il panetto dal frigo, eliminate la pellicola e stendete un cerchio di pasta frolla con un mattarello (13).
  2. Imburrate e infarinate una tortiera dal diametro di 28 cm, quindi adagiateci sopra la pasta frolla (14), per agevolarvi in questa operazione, arrotolate la sfoglia di pasta sul mattarello per poi srotolarla sulla teglia.
  3. Esercitate una leggera pressione lungo il perimetro della tortiera con il mattarello, in modo da eliminare la pasta in eccesso, infine premete con le dita per far aderire la pasta alla tortiera.
  4. Versate la crema di castagne, che nel frattempo si sarà intiepidita.
  5. Livellate la crema di castagne con il dorso di un cucchiaio, stendete la pasta frolla avanzata e ritagliate delle strisce di pasta con un tagliapasta, quindi disponetele sulla superficie della crostata, formando le classiche losanghe delle crostate.
  6. Una volta adagiate tutte le losanghe (19), spennellate la frolla con un uovo (20), per conferire croccantezza e lucentezza alla crostata.
  7. Infornate in forno statico preriscaldato a 180° per 45 minuti, se usate il forno ventilato, cuocete a 160° per circa 35-40 minuti.
  8. Una volta sfornata, lasciate raffreddare la vostra crostata con crema di castagne alla vaniglia e servitela!

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Tronchetto alla crema di castagne: ricetta deliziosa e semplice da preparare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TRONCHETTO ALLA CREMA DI CASTAGNE RICETTA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Pene.jpgE’ una delle ricette dolci più golose ma non è difficile da preparare, basta solo mettere tra gli ingredienti pazienza e passione. Non è certamente un dolce “dietetico” quindi va mangiato con moderazione! Vediamo oggi come cucinare il tronchetto alla crema di castagne.

Ingredienti per la pasta:

  • 80 gr di farina;
  • 80 gr di zucchero;
  • 4 uova;
  • 40 gr di maizena (amido di mais);
  • un cucchiaio di rum.

Ingredienti per la farcitura:

  • 1,3 kg di castagne;
  • foglia di alloro;
  • 200 ml di panna fresca;
  • 150 gr di burro;
  • 140 gr di zucchero;
  • 3 cucchiai di cacao in polvere;
  • 2 cucchiai di rum.

Preparazione della farcitura:

  1. Lessiamo le castagne per 40 minuti mettendole subito in acqua fredda con la foglia di alloro.
  2. Ancora calde togliamo la buccia e la pellicina.
  3. Frulliamo con lo zucchero, burro, cacao e rum.
  4. Dividiamo il composto in due e solo in uno uniamo la panna montata.
  5. Mettiamo entrambe in frigo.

Preparazione della pasta:

  1. Lavoriamo i tuorli con lo zucchero fino a renderli soffici.
  2. Uniamo la farina e la maizena setacciate.
  3. Uniamo il rum e alla fine  gli albumi montati a neve.
  4. Stendiamo l’impasto in una teglia 30×35, foderata con carta forno.
  5. Mettiamo in forno a 180° per 15 minuti.
  6. Rovesciamo la pasta sul canovaccio, togliamo la carta e arrotoliamo ancora calda.
  7. Lasciamo raffreddare e srotoliamo.

Preparazione finale: 

  1. Farciamo la crema raffreddata con la crema con la panna.
  2. Arrotoliamo nella carta forno e mettiamo in frigo per un’oretta.
  3. Pareggiamo le estremità dopo aver tolto la carta.
  4. Spalmiamo la superificie con la crema senza panna.
  5. Mettiamo di nuovo in frigo per un’ora.
  6. Righiamo la superficie e decoriamo a piacere, ad esempio con granella di zucchero e marron glaces.

Per la versione light di questo dolce, potete usare come farcitura questa crema di castagne, decisamente meno calorica di quella prima esposta: Crema di castagne alla vaniglia: ricetta salutare, buonissima e facile da preparare

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Crema di castagne alla vaniglia: ricetta salutare, buonissima e facile da preparare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CREMA DI CASTAGNE VANIGLIA RICETTA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgQuesta buonissima crema spalmabile di castagne alla vaniglia, grazie alle benefiche proprietà della castagna ed al basso contenuto di zuccheri aggiunti, è ideale come salutare crema da colazione o per la merenda, ma può essere utilizzata anche per farcire i dolci ma sani. Facile da preparare, in circa 2 ore circa più il tempo di raffreddamento.

Leggi anche: Castagne: calorie, varietà, proprietà e tabella nutrizionale

Ingredienti per 300 ml:

  • 500gr di castagne;
  • 80 gr di zucchero di canna integrale;
  • 1 cucchiaino di vaniglia naturale in polvere;
  • 130 ml di acqua
  • Sale marino integrale q.b.
  • Vasetto con tappo a vite che contenga almeno 300 ml di prodotto. Il vasetto ed il tappo devo essere accuratamente sterilizzato: tal proposito leggi: Come sterilizzare accuratamente i vasetti sottovuoto per le conserve

Preparazione:

  1. Lavate le castagne sotto acqua corrente.
  2. Mettete sul fuoco una capiente pentola con abbondante acqua che salerete leggermente, quando avrà raggiunto il bollore tuffatevi le castagne e cuocete per 30 minuti o finché non saranno ben morbide.
  3. Scolatele e lasciatele intiepidire, quindi, privatele della buccia e della pellicina.
  4. In una casseruola scaldate l’acqua, unitevi lo zucchero e mescolate fino a che non si sarà sciolto, a quel punto aggiungete le castagne che avrete grossolanamente sbriciolato con le mani.
  5. Continuate la cottura per 30 minuti, mescolando di tanto in tanto e mantenendo la fiamma al minimo.
  6. Trascorso il tempo indicato frullate la preparazione, fino a ridurla in purea, servendovi di un frullatore ad immersione, quindi, continuate la cottura per altri 20 minuti, fintanto che la consistenza non sarà cremosa.
  7. A 5 minuti dal termine della cottura della crema, aggiungete la vaniglia in polvere, mescolate accuratamente e spegnete il fuoco.
  8. Trasferite immediatamente la preparazione ancora calda nel vaso sterilizzato riempiendolo fino a 2 cm dal bordo.
  9. Chiudete con il tappo e capovolgete il vasetto. Tale operazione serve per creare il sottovuoto che consente alla preparazione di conservarsi.
  10. Tenere il vaso capovolto per alcune ore fino a che non si sarà del tutto raffreddato.

Avvertenza: la crema di castagne con il sottovuoto può essere conservata per diverso tempo, una volta aperta deve essere tenuta in frigo e consumata entro qualche giorno.

Uno dei miei usi preferiti di questa crema è questo: Tronchetto alla crema di castagne: ricetta deliziosa e semplice da preparare ma anche questo: Crostata con crema di castagne alla vaniglia: ricetta gustosa e pratica

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Quante calorie ha il gelato in base al gusto? Come mangiarlo senza ingrassare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CALORIE GELATO FA INGRASSARE Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina GluteiPenso di mettere tutti d’accordo quando dico che il gelato è un alimento buonissimo, colorato, che raffredda le nostre giornate estive, che mette di buon umore e dai mille gusti che riescono a soddisfare i palati di tutti. Il gelato non è buono solo d’estate: è buono tutto l’anno tutto l’anno, inoltre, se artigianale e fatto con ingredienti di qualità, vi regala tante vitamine, sali minerali ed acqua, tuttavia è uno di quegli alimenti che bisogna mangiare con moderazione.

Il gelato fa ingrassare? Quante calorie possiede?

Come quasi tutti gli alimenti più gustosi, purtroppo anche il gelato non può essere considerato un cibo “dietetico”, tuttavia le calorie del gelato sono mediamente inferiori alla maggior parte dei dolci esistenti, specialmente se riuscite a privilegiare alcuni gusti e non esagerare con altri. L’apporto calorico di 100 grammi di gelato infatti varia molto in base al gusto che viene scelto: quelli alla crema si aggirano intorno alle 200/230 kcal (con picchi anche sopra le 300 kcal) ma se optate per i sorbetti e per i gelati alla frutta, le calorie si riducono a circa 100/120.

Leggi anche: Come fare il gelato al caffè in casa ricetta semplice

Calorie in base al gusto del gelato

Il range di valori dipende da molti fattori: solitamente un gelato di qualità ed artigianale ha un valore calorico mediamente più basso, mentre un gelato di bassa qualità e confezionato ha un valore mediamente più alto. I valori sono espressi per 100 grammi di gelato:

  • Gelato alla fragola: 110/120 kcal
  • Gelato alla vaniglia: 170/200 kcal
  • Gelato al cioccolato: 180/200 kcal
  • Gelato alla soia con frutta: 100 kcal
  • Gelato al limone: 120/130 kcal
  • Gelato allo yogurt: 130/150 kcal
  • Fior di latte ricoperto da sorbetto alla fragola: 100/110 kcal
  • Sorbetto al limone: 120/130 kcal
  • Ghiacciolo qualunque gusto: 120/140 kcal
  • Gelato alla nocciola: 170/190 kcal
  • Gelato alla stracciatella: 190/210 kcal
  • Gelato alla panna: 180/190 kcal
  • Gelato alla crema: 190/200 kcal
  • Gelato al pistacchio: 200/210 kcal
  • Gelato fior di latte: 200/220 kcal
  • Gelato al caffè: 230/250 kcal
  • Gelato al cocco: 230/240 kcal
  • Gelato biscotto con crema zabaione e cioccolato: 270/290 kcal
  • Gelato, cono con panna e cioccolato: 280/300 kcal
  • Gelato alla panna ricoperto da cioccolato fondente: 300/320 kcal
  • Gelato con panna, scaglie di cioccolato e noccioline: 320/340 kcal
  • Cialda da cono:20 kcal (per porzione)

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Qualità specifiche di ogni gusto del gelato

Il gelato di qualità contiene vitamine, sali minerali e molta acqua, tutti elementi utili per la nostra salute, inoltre si può considerare un cibo ad indice glicemico basso. Questo vuol dire che consente di evitare i picchi dell’insulina e ci fa sentire sazi più a lungo.Alcuni gusti in particolare, come la nocciola e il pistacchio, sono ricchi diomega 3 e di ome ga 6, che contribuiscono a combattere gli effetti dell’invecchiamento cellulare. Da non dimenticare che il gelato fa bene anche all’umore. Lo hanno dimostrato differenti studi scientifici sull’argomento, come quello condotto dagli esperti dell’Institute of Psychiatry di Londra: mangiando il gelato, si innesca nel cervello un meccanismo di ricompensa molto simile a quello che si ottiene nel momento in cui ci si dedica all’ascolto della propria musica preferita.
Ogni gusto ha proprietà particolari: caffè e tiramisù per ricaricarsi, amarena e pistacchio per rilassarsi, cioccolato per contrastare i momenti di tristezza. Gli zuccheri del gelato si assorbono facilmente e riescono ad attivare la corteccia frontale, un’area cerebrale inserita in quello che viene definito il circuito del piacere.
Essendo il latte uno dei suoi ingredienti principali, il gelato è abbastanza ricco di calcio, fosforo, vitamina A e alcune Vitamine del gruppo B (B1 e B2). Dato che i gelati industriali utilizzano prevalentemente latte scremato, il contenuto vitaminico decade leggermente (soprattutto quello di vitamina A).
Se tra gli ingredienti del gelato compare la frutta secca aumenta il contenuto e la qualità lipidica dell’alimento. I grassi provenienti da questi ingredienti sono infatti di buona qualità ed appartenenti alla famiglia degli acidi grassi mono e polinsaturi (i cosiddetti grassi buoni che, se assunti con moderazione in sostituzione ai lipidi di origine animale, aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo).
Il gelato alla frutta infine è un alimento facilmente digeribile: due palline di gelato alla frutta alla fine di un pasto leggero saranno un gustosissimo dessert che non compromette in alcun modo la vostra dieta! Il vero del problema del gelato resta uno solo: riuscire a fermarsi a sole due palline!

Consigli per mangiare il gelato senza ingrassare

Ecco alcuni consigli per mangiare il gelato in modo “dietetico”:

  • preferite un gelato artigianale e fatto con componenti di qualità (ovviamente il fatto che sia artigianale non è necessariamente sinonimo di qualità;
  • preferite i sorbetti e gusti alla frutta e non alla crema;
  • evitate di aggiungere al gelato panna, cialde, noccioline o creme;
  • evitate la vaschetta da portare a casa: rischiereste di mangiarla tutta in una sera;
  • preferite una coppetta di gelato ad un gelato con cono (il cono possiede circa 20 kcal in più);
  • se possibile, la cosa migliore è farsi il gelato in casa, usando frutta fresca.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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