Squirting: quello che c’è da sapere sull’eiaculazione femminile

MEDICINA ONLINE SESSO ANALE ANO RETTO LUBRIFICANTE FECI PAURA COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA JEALOUS LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRL MAN NO WOMAN WA SQUIRTIG GIRL.jpgLo squirting è l’ultima sorpresa della mia vita di sex editor. Una quindicina di anni fa ho conosciuto la comunità americana dei diapers lovers, tutta organizzata in incontri a casa e domeniche di barbecue (tanto carini). A una fiera di feticisti del lattice per la prima volta ho visto una cosa molto simile a un sarcofago con toilet mask, una roba che usano i rubber fetish (tanta paura).

Tutto questo per dire che, quando parli di sesso, le notizie che trovi, le cose che scopri, spesso, ti stupiscono. L’ultima sorpresa l’ho avuta quando ho letto i dati di Pornhub sui video hard più cliccati dalle donne italiane negli ultimi tre mesi: in testa alla classifica (dopo italian, ma ogni nazione cerca video in lingua, quindi non conta) c’è lo squirt. Al secondo posto, c’è il sesso lesbico, che invece, sempre secondo Pornhub, è la cosa più cercata online dalle donne di tutto il mondo.

NOI ITALIANE ABBIAMO LA FISSA DELLO SQUIRTING. PERCHÉ? PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE PER NOI GUARDARE VIDEO DI DONNE CHE EIACULANO?

Ho cominciato a chiedere in giro, ad amiche, colleghe, amiche di amiche, sconosciute (praticamente, una pazza) e ho capito che le donne si dividono in due categorie. Quelle che squirtano, e quelle che no. Le prime, quando parli con loro, capisci subito che lo fanno perché si rilassano, contente finalmente di poterne discutere. Le seconde invece pensano che sia un’invenzione, ma davvero che cosa è, e poi perché io no? Entrambe le categorie però hanno idee molto confuse sull’argomento: nessuna sa che cosa sia l’eiaculato, e soprattutto da dove esca. Dalla vagina? Trasuda dalle labbra, dall’uretra? E poi: come si fa a farlo? Insomma, in fin dei conti non stupisce che nelle nostre stanze segrete, anziché gustarci il classico video lesbo-chic che tanto ci piace e ci fa eccitare, siamo tutte lì a cliccare su filmati di ragazze in grado di inondare la videocamera. Semplicemente: vogliamo capirne di più. Siccome anche io non è che abbia proprio tutto chiaro, al grido di la-gente-vuole-sapere ho intervistato un accademico che l’eiaculato femminile lo ha analizzato al laboratorio.

«Chiariamo subito una cosa fondamentale: lo squirting non è urina», dice Emmanuele A. Jannini, docente di Endocrinologia e Sessuologia Medica all’università Tor Vergata di Roma che sull’argomento ha pubblicato uno studio sul Journal of Sexual Medicine. «Questo eiaculato non contiene le sostanze tipiche dell’urina. Viene prodotto dal rene, stoccato nella vescica e viene espulso attraverso l’uretra. Quindi teoricamente è urina. Ma è così diluito da essere più simile all’acqua che all’urina».

Tant’è vero che tutte le donne che squirtano (e i loro compagni) sanno benissimo che il liquido prodotto non puzza, anche dopo diverse ore dall’eiaculazione. «Il mio ragazzo mi dice sempre che profuma», mi racconta Claudia, 40 anni, grafica. «Il problema però è che a volte è tantissimo. Pensa che una volta ho dovuto usare il mocio per raccoglierlo da terra. Certo, non è che lo faccio ogni volta che raggiungo l’orgasmo, riesco a controllarlo. Ma quando mi lascio andare del tutto, è molto bello».

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RESTA DA CAPIRE PERCHÉ SI VERIFICA: CIOÈ PERCHÉ ALCUNE DONNE, AL MOMENTO DELL’ORGASMO, EMETTONO QUESTO FLUIDO, E COME SI CREA.

«Nelle pazienti che squirtano, abbiamo evidenziato una capacità velocissima da parte della vescica di riempirsi di liquido e di emetterlo al momento dell’orgasmo, prima che questo fluido venga concentrato e trasformato in urina dal rene», riprende l’esperto. «È una specie di riflesso incondizionato, che viene innescato stimolando solo il clitoride, oppure, molto più frequentemente, la parte iniziale della vagina, nella parete anteriore, su cui è appoggiata la vescica. Una zona che una volta veniva chiamata punto G, e che ora viene denominata complesso clitoro-uretro-vaginale. Questa stimolazione sollecita direttamente la vescica, e sembra favorire tutto il processo. Oltre allo squirting, abbiamo anche evidenziato la presenza di un altro eiaculato, più denso e meno copioso, che viene espulso sempre dall’uretra. Analizzandolo in laboratorio abbiamo scoperto che è molto simile allo sperma, tant’è vero che contiene un’altissima quantità di PSA, un enzima che negli uomini viene secreto dalla prostata . Questo fluido viene prodotto da residui di ghiandola prostatica presenti e attivi solo in alcune donne».

MA LA CAPACITÀ DI SQUIRTARE È UNA COSA GENETICA O SI CONQUISTA CON IL TEMPO? INSOMMA SQUIRTER SI NASCE O SI DIVENTA?

Mi racconta Stefania, 38 anni, commessa: «Io lo sono diventata. Ho fatto sesso per anni senza che succedesse. Poi un giorno ho conosciuto un uomo più grande di me. È stato lui il primo a dirmi: guarda che tu se vuoi puoi squirtare. Ha cominciato a toccarmi dentro in modo particolare, non si fermava mai. Ma anziché raggiungere l’orgasmo mi scappava la pipì. Mi sono precipitata sul water, ma il liquido che è uscito non era urina. Era più chiaro, e usciva tipo rubinetto: non si fermava. Da quella volta mi succede quasi ogni volta che raggiungo l’orgasmo».

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«Se ti stai toccando e arrivi a un punto in cui senti bruciare e hai una gran voglia di andare in bagno, devi continuare e lasciarti andare, senza paura. Quello che esce non è pipì!», assicura Valeria Visconti la squirter girl italiana più famosa, che dal fare richiestissimi spettacoli è passata da circa due anni al porno vero e proprio. «Io lo dico sempre a tutte le mia amiche che me lo chiedono: se vuoi imparare, devi farlo da sola, devi conoscere il tuo corpo. Ti metti lì, sul letto e cominci con il dito a esplorare la parte interna della vagina, molto vicina all’ingresso. Bisogna sfregare a lungo. A me viene meglio se sono supina. Bisogna fare esercizio, provarci e riprovarci. E non fermarsi quando si sente la voglia di fare la pipì».

LA PAROLA A ROCCO SIFFREDI

Uno dei trucchi che sui set pornografici è molto utilizzato è bere grandi quantità di acqua. 

«Le attrici arrivano con una scorta di bottiglie di Smart Water, dicono che le aiuta. E funziona, perché alcune sono in grado di andare avanti a eiaculare per un sacco di tempo», assicura Rocco Siffredi. «Fino a cinque anni fa, lo facevano in poche. Oggi invece in quell’atto teatrale che è il porno, lo squirt è diventato la rappresentazione dell’orgasmo femminile. È la liberalizzazione del piacere della donna. Che non vuole più essere un oggetto sessuale ma che ha deciso di prendersi il suo orgasmo, lasciandosi andare completamente. La chiave è tutta qui».

Certo, a guardare i film porno, non sono proprio certa che le professioniste sul set siano tutte squirter genuine. Magari hanno solo imparato a fare la pipì a comando. Ma magari hanno ragione Rocco e Valeria. E Stefania e Claudia. Le donne magari si dividano in due categorie: quelle che squirtano. E quelle che lo faranno.

Vibratori e sex toy

Esistono una serie di vibratori e sex toy, che possono essere usati per ottenere più piacere e rendere più appagante il rapporto per entrambi i partner, noi vi consigliamo questi:

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna. Ogni prodotto viene periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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FONTE: Cosmopolitan

Sei “malato di sesso”? Ecco i 5 segnali-spia

MEDICINA ONLINE SESSO SEX 10 COSE NON DOVETE MAI DIRE SESSUALITA COPPIA AMORE UOMO DONNA AMPLESSO COITOCome si fa a capire se  il piacere che provate per il sesso rientra nei limiti della normalità, magari anche un po’ intensa, o se siete andati oltre il limite e siete sbarcati nel territorio inquietante della dipendenza sessuale che vi trasforma in malati di sesso?

Finora la risposta era appannaggio della sola esperienza di psicologi, sessuologi o psicoterapeuti e, probabilmente, saranno ancora loro, con la loro pratica quotidiana, ad avere un “polso” della situazione .

Ma grazie ad un recente studio dell’Università UCLA, diffuso di recente, ora sia i terapeuti che i normali cittadini, hanno a disposizione qualche conoscenza oggettiva in più che consente loro anche una sorta di autoanalisi, un check up sul sesso come malattia.

Come si arriva a capire se è sesso-dipendenza
Per arrivare alle loro conclusioni i ricercatori dell’University California di Los Angeles (UCLA), hanno esaminato il comportamento di 200 persone tratteggiando i sintomi del cosiddetto «disordine ipersessuale»  in un articolo pubblicato sulle pagine del Journal of Sexual Medicine.

L’obiettivo – ed i ricercatori hanno voluto sottolinearlo nelle premesse della ricerca – non era quello di andare alla ricerca di indizi che trasformino i comportamenti sessuali in malattie mentali, il presupposto spesso di qualche farmaco in arrivo, bensì identificare con precisione gli indizi, i segnali-spia ai quali fare attenzione per capire se si sta oltrepassando il limite.

Per arivare a questo hanno spiegato che esiste una differenza evidente tra chi è appassionato di sesso (ma senza per questo essere malato di sesso) e chi, invece, deve probabilmente rendersi conto di essere a rischio o già un vero”malato di sesso”. E la differenza è che chi è malato è incapace di pensare alle conseguenze delle proprie azioni, proprio come in altri tipi di dipendenza (l’alcol, la droga, il gioco d’azzardo, le scommesse), ignorando le ripercussioni a cui il comportamento attuato può dar vita.

Ecco i 5 segnali spia della sesso-dipendenza

I ricercatori della UCLA hanno dato un nome al comportamento deviato chiamandolo «disordine ipersessuale»  ed hanno appurato che ne è affetto chi per almeno sei mesi, ha avuto «ricorrenti e intense fantasie sessuali, forte impulso sessuale e comportamenti sessuali» che non dipendono dall’uso di altre sostanze, come droghe o alcol, e che possono arrivare a causare «disagio o interferire con alcuni aspetti della vita del paziente, come il lavoro o la vita sociale».

Hanno così fornito i 5 segnali-spia che servono a capire se siete già affettio o rischiate di contrarre la malattia del sesso, o se siete solo dei normali appassionati.
Eccoli:

1) fantasie sessuali  – avere fantasie sessuali ricorrenti e intense, forti impulsi sessuali e comportamenti sessuali da almeno sei mesi;
2) sesso continuo – considerare il sesso continuo e ripetuto come un modo per superare lo stress;
3) vita quotidiana – rendersi conto che fare sesso per voi interferisce con la vita quotidiana, per esempio influenzando il lavoro o le relazioni sociali;
4) raptus –  se vi sentite a volte fuori controllo, preda di irrefrenabili desideri simili a raptus o pulsioni sessuali da soddisfare immediatamente con impellenza, anche in situazioni in cui questo potrebbe causare danni al lavoro, alle vostra situazione finanziaria o alle amicizie;
5) spontaneo – Se tutto ciò che abbiamo scritto finora è naturalmente e spontaneamente presente nei vostri comportamenti, senza che sia provocato dall’uso di droghe, alcol o disturbi mentali.

Ebbene, se vi ritrovate in una o più di queste situazioni-spia siete probabilmente nella condizione di chiedere in aiuto ad uno psicoterapeuta; al contrario potete considerarvi normali, anche se probabilmente molto interessati al sesso.

Se credi di avere un problema di dipendenza da porno online e masturbazione compulsiva, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riuscirai a risolvere definitivamente il tuo problema.
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Mi masturbo una volta al giorno: soffro di masturbazione compulsiva o no?

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“Mi masturbo ogni giorno: è normale?”

E’ una domanda che mi sento fare spesso dai miei pazienti maschi, che riferiscono di masturbarsi “solo” una volta al giorno. La prima cosa di dire è che, come avviene per quasi tutte le malattie psichiatriche, anche per la masturbazione compulsiva è valida la stessa domanda:

masturbarti ogni giorno interferisce/ha interferito o no con la tua vita privata, col tuo lavoro, con la tua vitalità, col tuo tempo libero o con la tua fedina penale?

Se a causa della masturbazione compulsiva, e relativa dipendenza dal porno online a cui è quasi sempre legata, ti ritrovi a:

  • accumulare migliaia di video pornografici sul tuo pc, smartphone o tablet;
  • avere problemi nei normali rapporti sessuali con la tua partner (disfunzione erettile, calo di libido, eiaculazione ritardata, anorgasmia…);
  • considerare la masturbazione più appagante rispetto ad un rapporto sessuale con un partner reale;
  • evitare di andare a lavoro o a scuola per avere più tempo per poterti masturbare;
  • evitare rapporti sessuali con un partner reale per poterti dedicare alla masturbazione;
  • chiuderti in una stanza a masturbarti per ore, evitando l’eiaculazione per prolungare il piacere (pratica chiamata “edging“);
  • masturbarti passando molto rapidamente da una scena all’altra e da un video all’altro alla ricerca dell’inquadratura “giusta” su cui raggiungere l’orgasmo;
  • aver bisogno ogni giorno di video nuovi, diversi dai precedenti e sempre più estremi per provare eccitazione;
  • masturbarti in luoghi inusuali, ad esempio in auto, sul lavoro, in spiaggia;
  • interrompere ciò che stavi facendo, con lo scopo di masturbarti;
  • avere una diminuzione di efficienza sul lavoro;
  • desiderare di masturbarti mentre stai a lavoro;
  • pensare spesso di voler visionare materiale pornografico o volerti masturbare in posti dove non puoi farlo, provando una sensazione di fastidio/ansia a riguardo;
  • avere una sensazione di stanchezza cronica ma inspiegabile con relativo calo nelle performance sportive e/o cognitive;
  • evitare a volte di masturbarti per uno o due giorni solo con lo scopo di poter provare un orgasmo più potente alla successiva masturbazione;
  • rubare tempo ai tuoi hobby per masturbarti;
  • compiere atti illegali per masturbarti in maniera sempre più eccitante (ad esempio masturbarti in pubblico, spiare altre persone nude o visionando materiale pornografico illegale);

allora forse (anzi probabilmente!) soffri di masturbazione compulsiva, anche se lo fai “solo” una volta al giorno, specie se porti avanti questo comportamento:

  • in modo continuato da molto tempo (mesi o anni) e senza “periodi di pausa”;
  • pur avendo un partner;
  • avendo più di 20/25 anni ed avendo quindi da molti anni superato la fase di “tempesta ormonale” tipica della pubertà.

Alcuni comportamenti potrebbero facilitare la diagnosi. Se tendi contemporaneamente ad essere soggetto a comportamenti ossessivi compulsivi e/o a:

o simili, la probabilità che tu effettivamente soffra di masturbazione compulsiva, aumenta, anche se ti masturbi “solo” una volta al giorno.

La diagnosi definitiva di masturbazione compulsiva, spetta ovviamente ad un medico esperto in questo campo, ad ogni modo è relativamente semplice capire se siete davvero dipendenti dal porno online e dalla masturbazione compulsiva, anche se lo fate “solo” una volta al giorno. Fate questo facile esperimento, non esattamente scientifico, ma efficace: domani mattina, appena svegli, dovrete evitare di visionare/scaricare video pornografici o altro comportamento che abbia come fine l’eccitazione sessuale, inoltre dovrete evitare di masturbarvi per tutto il giorno, meglio ancora se decidete di non farlo per due o tre giorni di seguito o – se siete più audaci – per una settimana. La regola è di non masturbarsi del tutto, quindi “non vale” masturbarsi senza raggiungere l’orgasmo o farlo senza visionare materiale pornografico: non dovete proprio neanche iniziare a farlo e neanche dovete visionare materiale pornografico di qualsiasi tipo (anche solo audio) pur senza masturbarvi. Dovrete inoltre evitare qualsiasi comportamento che abbia lo scopo di procurarvi piacere sessuale.

  • Se durante la giornata vi ritroverete a pensare spesso di volervi masturbare, ma “per colpa” dell’esperimento non potete farlo e ciò vi crea una certa ansia, allora probabilmente siete – almeno lievemente – dipendenti dalla masturbazione e dal neurotrasmettitore dopamina quotidiano che essa vi procura.
  • Se “non vedete l’ora” che l’esperimento finisca, per potervi finalmente masturbare di nuovo, allora è molto probabile che siate dipendenti dalla masturbazione compulsiva.
  • Se vi “consolate” pensando che, grazie all’astinenza, proverete maggior piacere sessuale quando vi masturberete nuovamente, ciò potrebbe indicare dipendenza comportamentale di tipo sessuale.
  • Se durante questo esperimento accumulate ansia che diminuisce solo se e/o appena ritornate a masturbarvi, è molto probabile che siate dipendenti dalla masturbazione compulsiva.
  • Se non riuscirete a resistere nemmeno un giorno senza masturbarvi, siete probabilmente dipendenti.

Questo è un semplice esperimento che può essere usato per qualsiasi dipendenza da sostanze: da nicotina, da cocaina, da eroina, perfino dalla “semplice” caffeina (nel caso della masturbazione compulsiva la sostanza che crea dipendenza è la dopamina rilasciata dal cervello durante l’orgasmo). In ogni caso, come già prima accennato, la diagnosi definitiva di masturbazione compulsiva spetta solo al medico a cui dovrai riferire, senza alcuna vergogna, le tue abitudini ed i tuoi dubbi.

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In aumento le donne che guardano video porno su internet, ecco le parole chiave che più cercano

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma AUMENTO DONNE GUARDANO PORNO INTERNET Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgMolti pensano erroneamente che siano soltanto gli uomini a guardare video pornografici online, mentre ovviamente anche le donne fruiscono di tali video. La cosa interessante è che negli ultimi anni sembra che il numero di donne che guardano i video pornografici su internet sia in costante aumento. Pornhub, uno dei maggiori portali a luci rosse, ha da poco stilato una classifica delle parole più cercate nel corso dell’anno appena conclusosi e, analizzando le 91.980.225.000 visualizzazioni ricevute, i risultati sono stati chiari: Lesbian, Step Mom, MILF, Teen, Step Sister, Mom, sono state in assoluto le chiavi di ricerca più gettonate. Molte di loro erano già in cima alla classifica lo scorso anno ma la cosa particolare di questo 2016 è che il 26% degli utenti appartiene al sesso femminile.

La situazione in Italia
Naturalmente, sono state tenute sotto controllo anche le visualizzazioni italiane e, a dispetto di quanto si possa pensare, anche nel nostro paese ben il 23% di coloro che hanno guardato i porno è donna. Per venire in contro a questa fetta di pubblico relativamente nuova, il mercato del porno si sta dirigendo verso prodotti più “woman friendly”, con video contenenti più trama, inquadrature meno fissate sui particolari e più ampie, corpi maschili all’altezza e donne meno finte e dal comportamento più vicino alla realtà.

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Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online in 14 passaggi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COME SMETTERE MASTURBARSI PORNO ONLINE Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene VaginaPrecedentemente ci siamo chiesti se la masturbazione faccia bene o faccia male alla salute, inoltre abbiamo visto come la masturbazione compulsiva non sia un vizio, bensì una vera e propria tossicodipendenza, ed in un successivo articolo avevamo imparato il modo per capire se la propria masturbazione è “normale” o “compulsiva”. Vediamo oggi come fare per spezzare il circolo vizioso della masturbazione compulsiva e della dipendenza dal porno online con 14 passaggi. Ti anticipo che non sarà un processo semplice e senza possibili ricadute, ma già il fatto che sei qui oggi significa che hai ammesso di avere un problema di masturbazione eccessiva, quindi – ti assicuro – sei già un passo avanti.

1) Scrivi i motivi

Prendi un foglio e scrivi i motivi per cui vuoi smettere di masturbarti. Ecco qui qualche esempio in cui forse ti ritroverai:

  • Perché vuoi ricominciare ad avere relazioni sane ed amorevoli con i tuoi amici, con la tua compagna e con la tua famiglia.
  • Perché vuoi essere in grado di vivere il presente piuttosto che stare di fronte allo schermo del tuo computer.
  • Perché non vuoi essere uno schiavo delle tue dipendenze.
  • Perché stai perdendo il sonno, dimenticando di mangiare e ti senti sempre stanco a causa del tuo problema.
  • Perché senti di aver perso il rispetto per te stesso, la tua dignità e “il controllo sulla tua vita”.
  • Perché vuoi fare sesso con una donna (o un uomo) vera (o vero) e non più da solo.
  • Perché l’energia che usi per masturbarti, la vuoi invece usare per sedurre una donna (o un uomo) vera.
  • Perché il tempo che perdi masturbandoti, lo vuoi invece usare per dedicarti ai tuoi hobby.
  • Perché sei stanco di vedere che la tua vita è ormai diventata “il poco tempo che passa tra una masturbazione e l’altra”.
  • Perché masturbarsi in modo compulsivo alla lunga può danneggiare il tuo cervello.

2) Rendi difficile l’accesso ai siti pornografici

Molte persone passano la maggior parte delle loro giornate davanti ad un computer per motivi di studio o di lavoro, quindi la tentazione di dare una rapida occhiata ad un video in qualche sito pornografico è alta. Esistono però modi per rendere più complicato l’accesso ai porno.

  • Se il tuo lavoro lo concede, evita di navigare in internet il più possibile.
  • Esistono dei software che impediscono l’accesso a siti pornografici.
  • Se puoi, disattiva la connessione a internet quando non ti serve. Crea un rituale elaborato che ti renda più difficile riattivarlo. Scegli una password lunga e complessa.
  • Pianifica l’uso del tuo pc: lo potrai accendere solo in alcuni orari e lo dovrai tenere spento il resto del tempo.
  • Occupa l’intero spazio del tuo schermo con il tuo lavoro, evitando di lasciare lo spazio per una finestra connessa con un sito pornografico.
  • Evita di avere internet illimitato sul tuo smartphone.

Leggi anche: Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge

3) Non smettere del tutto

Per alcuni è davvero impossibile smettere del tutto di masturbarsi e guardare pornografia dall’oggi al domani, in questo caso potrebbe essere utile un periodo di diminuzione graduale:

  • Impegnati per limitare ogni giorno di più la quantità di tempo che passi a guardare pornografia e masturbarti: datti dei limiti temporali.
  • Limita il numero di volte al giorno in cui guardi porno/ti masturbi. Se li guardi e ti masturbi cinque volte al giorno, cerca di passare a quattro, poi a tre e così via.
  • Diminuisci le masturbazioni anche dilazionando molto i tempi, ma, una volta “scalato” il numero, non tornare più indietro.
  • Quando ti masturbi, evita di farlo per lungo tempo, bensì cerca di raggiungere l’orgasmo abbastanza velocemente.
  • Determina piccole mete personali graduali: ad esempio comincia cercando di non masturbarti per un giorno, poi per tre giorni consecutivi, poi per cinque giorni di seguito e così via.
  • Prima dell’astinenza vera e propria, prova a passare un periodo di transizione in cui ti masturbi senza guardare il porno online, oppure guarda il porno online ma senza masturbarti. Evita invece di guardare il porno online e contemporaneamente masturbarti – magari anche per lunghi periodi – senza avere eiaculazione: difficilmente questa modalità (chiamata “edging“)  ti aiuterà a smettere, anzi potrebbe addirittura peggiorare la dipendenza.

4) Ricompensati per il tuo buon comportamento

Pianifica dei premi per ogni successo raggiunto, ad esempio se riesci a stare un giorno senza guardare porno, mangia il tuo dolce preferito o fatti un piccolo regalo, come un paio di scarpe che volevi a tutti i costi. Evita solo di “mettere in palio” una masturbazione: ciò tende a mitizzare ancor di più un comportamento che invece devi imparare a dimenticare.

Leggi anche:  Mi masturbo una volta al giorno: soffro di masturbazione compulsiva o no?

5) Organizza i tuoi spazi

Usa il pc solo in presenza di altre persone, oppure tenendo la porta aperta della tua stanza in modo che la paura che altri possano vederti ti impedisca di guardare porno e masturbarti.

  • Fai in modo di non ritrovarti mai con un computer (o un tablet/pc pieno di video porno) negli spazi chiusi e da sola.
  • Metti delle foto della tua famiglia sulla scrivania dove tieni il computer. Delle foto sorridenti delle persone che ami, magari di tuo fratello da piccolo, potrebbero aiutarti a non tenere atteggiamenti che non approverebbero.
  • Per lo stesso motivo usa foto della tua famiglia, ad esempio tua moglie, la tua compagna o il tuo compagno, i tuoi figli, i tuoi genitori, li tuoi migliori amici, come sfondo del tuo desktop, tablet e smartphone.

Leggi anche: Dipendenza dal porno online: ecco perché è così facile cadere nel vortice della masturbazione compulsiva che porta all’impotenza. I pensieri di un mio paziente masturbatore cronico

6) Mantieniti impegnato

La tua masturbazione compulsiva e dipendenza dai porno può essere nata perché ti sentivi solo, annoiato e non riuscivi a pensare a niente di meglio da fare. Adesso è il momento di prendere la vita nelle tue mani creando una routine significativa che ridurrà al minimo il tempo a tua disposizione per guardare i porno. Ecco come:

  • Allenati. Inizia ad amare la corsa, l’escursionismo, la palestra o gli sport di squadra come il basket o la pallavolo. Fare attività fisica ti terrà lontano dal computer e ti farà bene alla salute, inoltre andare al parco o in palestra è una ottima occasione per socializzare con persone che condividono con te la stessa passione e, magari, iniziare un rapporto reale con una donna o un uomo reali.
  • Stancati. Fai esercizio ogni pomeriggio, così di sera sarai realmente esausto. Dal momento che spesso ci si masturba la sera, una persona sfinita generalmente preferisce dormire, non praticare autoerotismo. Ovviamente non esagerare: svolgi esercizio fisico intenso, ma adeguato al tuo fisico. Se non sei esperto del campo, fatti aiutare da un personal trainer titolato.
  • Sviluppa degli hobby che ti tengano lontana da computer, tablet e smartphone. Dipingi all’aperto, segui un corso di fotografia o passa del tempo a leggere nel parco. Fai tutto quello che puoi per allontanarti dal computer e dallo smartphone.
  • Distraiti ascoltando della musica o leggendo un libro.

Leggi anche: I vantaggi del non masturbarsi: le rivelazioni di un ex masturbatore cronico

7) Capisci i motivi alla base

La dipendenza dalla masturbazione e dal porno, spesso è il sintomo di un disturbo d’ansia che non deve essere sottovalutato. Spesso il desiderio di masturbarsi interviene in un momento in cui ci si sente tristi o “depressi” e la masturbazione è un modo apparentemente efficace per risolvere il problema, evitando di pensare ai motivi per cui ci si sente così. Chiediti quali sono questi motivi, anche grazie all’aiuto di un medico e di uno psicoterapeuta: risolvere le cause ed i fattori di rischio che a monte hanno generato il comportamento compulsivo, è il primo vero passo per guarire davvero.

Siamo alla fine della prima parte ma ci sono altri sette consigli di vitale importanza, per scoprirli segui questo link: Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online in 14 passaggi, seconda parte

Se credi di avere un problema di dipendenza da porno online e masturbazione compulsiva, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, ti aiuterò a risolvere definitivamente il tuo problema.

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Come capire se soffro di masturbazione compulsiva?

MEDICINA ONLINE MASTURBAZIONE OSSESSIVO COMPULSIVA DIPENDENZA INTERNET ONLINE VIDEO PORNO PORNOGRAFIA SESSO SEX ADDICTION FILMATI SESSUALITA TELEVISIONE PC COMPUTER.jpgIn un precedente articolo abbiamo visto come la masturbazione (quella compulsiva, non la masturbazione saltuaria) non sia un “vizio”, bensì una vera e propria tossicodipendenza, ed in un successivo articolo ci eravamo invece chiesti se la masturbazione faccia bene o male alla salute. Vediamo oggi gli indizi che indicano una masturbazione di tipo compulsivo.

IMPORTANTE: l’articolo che state leggendo si occupa principalmente della masturbazione compulsiva maschile. Se siete interessati alla masturbazione compulsiva femminile, leggete invece questi articoli:

Soffro di masturbazione compulsiva?

Molti pazienti mi chiedono come fare a capire se soffrono di masturbazione compulsiva. Purtroppo non c’è un sistema di diagnosi “a distanza” che valga per tutti, non c’è un “numero limite di masturbazioni giornaliere” che possa indicare con certezza se si soffre di masturbazione compulsiva ed ogni caso deve essere analizzato singolarmente e dal vivo, ascoltando il paziente. Seguendo il buon senso posso però già anticiparvi che se vi masturbate periodicamente 3 o 4 volte al giorno, la diagnosi è quasi certa, specie se avete più di 20/25 anni ed avete quindi da molti anni superato la fase di “tempesta ormonale” tipica della pubertà.
Come avviene per molte patologie appartenenti al campo psichiatrico, anche per la masturbazione compulsiva vale la stessa domanda: questa attività interferisce con la tua vita? Interferisce col tuo rapporto di coppia, col tuo lavoro, coi tuoi hobby, con la tua… fedina penale? Se a causa della masturbazione compulsiva, e relativa dipendenza dal porno online a cui è quasi sempre legata, ti ritrovi ad avere problemi nell’avere normali rapporti sessuali con la tua partner, oppure la tua efficienza sul lavoro diminuisce, rubi tempo ai tuoi hobby per masturbarti, o ti ritrovi a compiere atti illegali per masturbarti in maniera sempre più eccitante (ad esempio masturbarti in pubblico o usando materiale illegale), allora forse soffri di masturbazione compulsiva.

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Capire se soffri di masturbazione compulsiva e dipendenza dal porno online in 10 passi

1) Riconosci che non riesci a smettere quando vuoi

Naturalmente, può essere quasi impossibile per una persona media e sana lo smettere di guardare un video pornografico nel bel mezzo di una scena bollente. Però poniamo il caso che tu ti svegli al mattino determinato a non masturbarti per tutto il giorno e poi la sera ti ritrovi ad esserti masturbato tre volte: questo fatto già da solo potrebbe indicare che hai un problema di dipendenza. Fate questo piccolo esperimento: da questo momento e per 24 ore voi non vi dovrete masturbare per nessun motivo. Se alla fine delle 24 ore vi sarete comunque masturbati perché non avete potuto farne a meno, probabilmente avete un problema di masturbazione compulsiva. Nota bene: anche il fatto di essere riusciti a resistere per 24 ore, non indica necessariamente l’assenza della patologia: spesso anche il masturbatore compulsivo decide infatti di “resistere” senza masturbarsi per uno o due giorni per poi avere un orgasmo più intenso alla successiva masturbazione, esattamente lo stesso comportamento di un tossicodipendente.

2) Pensi quasi sempre al porno, qualsiasi cosa tu stia facendo

Se ti trovi a pensare alla pornografia ed a masturbarti ogni volta che sei a lezione, al lavoro, quando esci con gli amici e arrivi ad organizzare i tempi a cui dedicargli durante la giornata, ciò potrebbe indicare una dipendenza. Se l’unico momento in cui non riesci a pensare a masturbarti è solo subito dopo esserti masturbato, potresti avere un problema. Se occasionalmente guardi un filmato pornografico, va bene, ma se hai la sensazione di pensare alla pornografia ogni volta che hai uno smartphone in mano, oppure ti trovi vicino a un computer, anche quello di un amico o quello pubblico di una biblioteca, forse sei dipendente.

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3) Hai una esagerata collezione di filmati pornografici

Se sul tuo pc, smartphone o tablet hai una collezione di filmati e immagini pornografici o erotici sterminata e non riesci a cancellarla perché ti piace averla a disposizione in qualsiasi momento, allora forse hai una dipendenza. Non sto ovviamente parlando di qualche filmato, bensì di centinaia o addirittura migliaia di filmati o foto, magari organizzati in cartelle ben ordinate (classico di una mente ossessivo-compulsiva). Alcuni pazienti arrivano a spendere molti soldi in schede di memoria aggiuntive ed in hard disk sempre più capienti, per poter accumulare sempre più materiale. A tal proposito leggi anche: Sindrome da accumulo digitale: accumulare dati sul pc in modo ossessivo

4) La prima cosa che fai appena accendi il pc

Se la prima cosa (o una delle prime cose) che fai appena accendi il tuo pc od il tuo smartphone è guardare filmati o immagini pornografici o erotici e masturbarti, forse sei dipendente.

5) Guardi pornografia mentre fai altri lavori al pc

Se hai acceso il pc e senti il bisogno di aprire una finestra per guardare un video porno, mentre nella finestra accanto stai facendo una ricerca per la scuola o stai lavorando, allora forse sei dipendente.

Leggi anche: Le confessioni di un mio paziente masturbatore cronico

6) Non riesci a smettere

Se ogni mattina ti riproponi di non masturbarti, ma alla sera ti sei masturbato lo stesso una o più volte, allora forse sei dipendente.

7) Se sei annoiato pensi subito a masturbarti

Quando una persona è annoiata e non ha nulla da fare, solitamente si dedica ai suoi hobby come suonare uno strumento, correre, fare le parole crociate, dipingere, ascoltare musica… Se invece tu, appena ti annoi, pensi subito solo a masturbarti, forse hai una dipendenza. La stessa cosa vale per l’ansia: se ti senti “ansioso” e “depresso” e la masturbazione è l’unico modo che hai per alleviare questi sintomi e dimenticarti dei tuoi problemi, potresti soffrire di masturbazione compulsiva.

Leggi anche: Dipendenza dal porno online: ecco perché è così facile cadere nel vortice della masturbazione compulsiva che porta all’impotenza. I pensieri di un mio paziente masturbatore cronico

8) Hai problemi con la tua partner o il tuo partner

La masturbazione compulsiva e la dipendenza dal porno online conducono spesso ad una vita sessuale di coppia insoddisfacente. Addirittura l’avere a disposizione illimitati video pornografici può portare a cali di libido, problemi di erezione con la partner e difficoltà a raggiungere l’orgasmo, anche perché – mentre nei video pornografici le partner sono illimitate e fisicamente attraenti – la partner reale magari non lo è ed in ogni caso può apparire una sorta di “minestra riscaldata”, cioè sempre la stessa, magari da anni, e quindi meno eccitante dalla novità rappresentata da un video diverso ogni giorno. Se sei arrivato a preferire la masturbazione al sesso vero con la tua partner (o il tuo partner in caso tu sia omosessuale) o se sei costretto a guardare video pornografici assieme alla tua o tuo partner mentre fate sesso, altrimenti non riesci ad eccitarti o ad evitare la disfunzione erettile, forse sei dipendente. A tale proposito leggi questo articolo: Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge

9) Rubi tempo al tuo lavoro, ai tuoi hobby, ai tuoi cari per masturbarti

Se la masturbazione ti ruba tempo ad altre attività importanti (e ti rende meno efficiente nello studio, nello sport, nel lavoro o in altre tue attività), forse hai una dipendenza. Molti pazienti ad esempio sentono il bisogno di masturbarsi a scuola, o all’università o quando sono al lavoro; altri pazienti si masturbano la notte e ciò ruba tempo al sonno col risultato che il giorno dopo soffrono di sonnolenza; altri pazienti ancora passano ore ed ore al giorno a masturbarsi praticando l’edging per prolungare il piacere, tralasciando completamente le proprie attività giornaliere: a tal proposito leggi Edging (orgasmo controllato) tecniche per prolungare il piacere sessuale

10) Ti masturbi in modo illegale

Se masturbarti non ti eccita più “come un tempo” e sei costretto a masturbarti in modo illegale per avere una eccitazione maggiore rispetto al solito, ad esempio facendolo in posti pubblici, molestando altre persone o usando spesso materiale pornografico particolare (ad esempio video pornografici fatti con ex partner e conservati) o addirittura estremamente illegale (ad esempio video pedopornografici), forse hai un problema di masturbazione compulsiva.

Un’ultima importante considerazione è relativa ad altri comportamenti che potrebbero facilitare la diagnosi. Se il paziente tende contemporaneamente ad essere soggetto a comportamenti ossessivi compulsivi e/o tossicodipendenze, gioco d’azzardo patologico, dipendenza da internet, dipendenza da shopping compulsivo o simili, la probabilità che soffra effettivamente di masturbazione compulsiva, aumenta.

Se ti ritrovi in uno di questi punti, ti consiglio di leggere questi miei articoli:

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La masturbazione fa bene o fa male?

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Masturbazione: in Italia si passa da un eccesso all’altro

E’ un classico all’Italiana passare da una presa di posizione ad una diametralmente opposta in un tempo relativamente rapido, anche nel caso del sentire popolare nei confronti dell’autoerotismo. Fino a qualche decennio fa, la masturbazione faceva malissimo alla salute, addirittura faceva “diventare ciechi”. Questo perché la nostra Italia e la sua base ultra cattolica ha sempre condannato la masturbazione come grave peccato. Poi si è passati all’eccesso inverso: la masturbazione all’improvviso non faceva più male, anzi faceva benissimo alla salute. Ciò in parte è vero, ad esempio masturbarsi riduce le possibilità di soffrire di cancro alla prostata. Ma molti medici e ricercatori erano troppo ottimisti, ed hanno sopravvalutato il buon senso dell’uomo e sottovalutato l’enorme diffusione che avrebbe avuto il porno su internet in tempi rapidissimi. Molti uomini, grazie anche alla enorme mole di pornografia online, hanno completamente perso il controllo e sono diventati dipendenti dalla masturbazione e dalla dopamina che essa gli procura. Internet è un luogo dove le dosi di droga – cioè i video pornografici – sono praticamente illimitate, gratuite e sempre disponibili: come non esagerare? La masturbazione è certamente un atto che la natura ha istillato in ognuno di noi, tanto che una masturbazione limitata fa bene alla salute, il problema è che la natura non aveva previsto la quantità illimitata di materiale pornografico a cui l’uomo avrebbe avuto accesso… a tal proposito leggi questo articolo: Dipendenza dal porno online: ecco perché è così facile cadere nel vortice della masturbazione compulsiva che porta all’impotenza. Le confessioni di un mio paziente masturbatore cronico

Concludendo: la masturbazione, come atto saltuario, fa bene alla salute; la masturbazione, come atto compulsivo e ripetuto varie volte durante la giornata, fa male alla salute, arrivando a cronicamente a determinare anche un danno cerebrale ai lobi frontali del nostro cervello.

Ora, molti di voi penseranno: “io ogni tanto mi masturbo: come faccio a capire se la mia masturbazione è normale o compulsiva“? A tale proposito leggete questo mio articolo: Come capire se soffro di masturbazione compulsiva?

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Sullo stesso argomento:

Se hai già la certezza di essere un masturbatore compulsivo, ti consiglio di leggere invece quest’altro mio articolo: Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online

Se sei una donna e pensi di essere una masturbatrice compulsiva, potresti invece leggere questi articoli:

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La masturbazione compulsiva non è un vizio: è una tossicodipendenza

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma MASTURBAZIONE COMPULSIVA TOSSICODIPENDENZA Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio PeneUn concetto che ancora oggi molti ignorano, anche tra i miei stessi colleghi, è che la masturbazione compulsiva, quasi sempre legata alla dipendenza dal porno online, è una vera e propria tossicodipendenza dalla dopamina, cioè un neurotrasmettitore che viene rilasciato quando compiamo una attività piacevole e che trasmette al nostro corpo appunto piacere. Masturbarsi in maniera compulsiva diventa una tossicodipendenza nel momento in cui diventiamo dipendenti dal rilascio ripetuto giornaliero di dopamina. L’atto di masturbarsi è il mezzo (come la siringa per l’eroinomane o la sigaretta per il tabagista) attraverso il quale il nostro corpo ottiene la sua dose di dopamina (che corrisponde all’eroina per l’eroinomane o la nicotina per il tabagista). Dopo un certo periodo dall’ultima “dose” il nostro corpo comincia ad avvertire i sintomi dell’astinenza, così cercherà di riottenerla tramite una nuova masturbazione (o nuova eroina, o nicotina, continuando col paragone precedente). Tutto questo per sempre, in un circolo vizioso che può solo peggiorare se non viene interrotto.

Leggi anche: Mi masturbo una volta al giorno: soffro di masturbazione compulsiva o no?

Pensate che la masturbazione compulsiva NON sia una tossicodipendenza?

Purtroppo vi sbagliate. Attenzione però, sia ben chiaro che mi riferisco alla masturbazione compulsiva, cioè quella situazione di dipendenza dal sesso che costringe la persona a masturbarsi varie volte al giorno (quindi non parlo della masturbazione saltuaria, che invece è assolutamente sana). Vediamo per prima cosa: cos’è una tossicodipendenza? La tossicodipendenza è un insieme di comportamenti che si instaurano in un soggetto in seguito all’uso cronico e compulsivo di una sostanza (dopamina nel caso della masturbazione compulsiva). La dipendenza da sostanze è un vero e proprio disturbo cronico recidivante caratterizzato principalmente da questi cinque comportamenti:

  • compulsione alla ricerca e all’assunzione della sostanza.
  • perdita di controllo nel limitare l’assunzione della sostanza stessa.
  • aumento dell’assunzione della quantità di sostanza a causa dell’assuefazione.
  • comparsa di uno stato emozionale negativo (caratterizzato da disforia, irritabilità, ansia…) quando l’accesso alla sostanza è precluso.
  • messa in atto di comportamenti bizzarri (o, nel peggiore dei casi, illegali) per ottenere la sostanza.

Sono comportamenti tipici del cocainomane, dell’eroinomane, del tabagista. Non vi sembrano dei comportamenti familiari anche nel masturbatore compulsivo? Il masturbatore cerca compulsivamente di masturbarsi, nel tempo tende a masturbarsi sempre di più e con stimoli pornografici sempre nuovi e più estremi (a causa dell’assuefazione) ed è nervoso quando non può masturbarsi (perché è in un posto dove è vietato), inoltre – quando la dipendenza diventa cronica – si mette alla ricerca di dosi sempre maggiori di dopamina masturbandosi in modi illegali (ad esempio in pubblico): il fatto che l’azione sia illegale regala al masturbatore un extra di dopamina.

Il masturbarsi in modo compulsivo è una tossicodipendenza dalla dopamina ed internet è un posto in cui il dipendente ha dosi di sostanza illimitate e gratuite. Ma allora la masturbazione fa bene o fa male?
La risposta in questo articolo: La masturbazione fa bene o fa male?

Se pensi di essere un masturbatore compulsivo, ti consiglio di leggere questo mio articolo: Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online in 14 passaggi

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