Colorare da adulti, una pratica forse abbandonata che molti di noi dovrebbero riprendere. Questo almeno è quanto suggeriscono gli scienziati, i quali sostengono che l’atto del disegnare e riempire gli spazi con i colori favorisce il benessere generale dell’essere umano ad ogni età. Da bambini era un passatempo naturale, una valvola di sfogo, ma con la crescita abbiamo abbandonato pastelli, pennarelli ed album senza quasi rendercene conto: ora sembra arrivato il momento di riprovarci. Vediamo quali sono i principali benefici che questa attività può apportare alla nostra mente e al nostro corpo.
Gli psicologi hanno dimostrato che il colorare da adulti è rilassante e aiuta a combattere lo stress. Sollecitando le aree del cervello preposte alle emozioni e ai sensi, può essere un modo per alleggerire l’animo, per evadere dalle preoccupazioni e dalle ansie quotidiane, per dedicare un momento al proprio mondo interiore. Lo psichiatra Carl G. Jung si serviva del colorare quale tecnica per il rilassamento dei suoi pazienti utilizzando i mandala , rappresentazioni simboliche della nascita, della vita, della maturità e della rinascita, provenienti dalla tradizione indiana, che sono diventati nella concezione occidentale riproduzioni dell’io e delle emozioni umane.
L’atto del colorare tende a far ritrovare il centro, recuperare la consapevolezza del presente, accrescere la pazienza e migliorare la concentrazione: sembra infatti che il cervello, mentre si scelgono i colori e si colma uno spazio bianco, si posizioni sulla stessa frequenza attivata durante la meditazione. Davanti ad un colorbook, ci si libera dei pensieri negativi, delle ansie, si calmano i nervi indirizzando l’attenzione solo su quello che si ha di fronte; la concentrazione aiuta quindi ad affrontare i problemi, facendo trovare soluzioni più opportune ed un nuovo equilibrio.
Il colorare tende inoltre ad incentivare la creatività, l’immaginazione e il senso di innovazione. Riportandoci indietro all’infanzia, una fase della vita meno stressante, induce un senso inconscio ed immediato di benessere. E non è tutto perchè i benefici sono anche fisici. Colorando infatti si aguzza la vista, ci si orienta nello spazio, si riconoscono le forme, si coordinano i movimenti mano-occhio e si stimolano le attività motorie. L’atto del colorare da adulti può essere visto quindi come una vera e propria palestra per il cervello: l’emisfero sinistro lavora per rispettare i margini del disegno, l’emisfero destro per scegliere i colori e per far fluire le emozioni.
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Se dovete trovare una strada o l’abitazione di un amico è meglio chiedere informazioni e orientarvi, seguendo le indicazioni presenti sui vari cartelloni. Per quanto possiate perdervi, in questa maniera, almeno non rischiate di spegnere il vostro cervello. Questi ha a disposizione delle zone atte all’orientamento. Parti che rischiano di essere danneggiate dall’uso costante di GPS e navigatore. A dimostrare tutto ciò uno studio pubblicato su Nature Communications. Sono stati osservati alcuni automobilisti mentre camminavano per uno dei quartieri più affollati di Londra, ossia Soho. Sono state effettuate vere e proprie scansioni cerebrali. In questa maniera sono state osservate le reazioni interne all’Ippocampo e alla Corteccia Prefrontale.
La malattia (o morbo o còrea) di Huntington è una patologia ereditaria causata dalla degenerazione di neuroni situati in specifiche aree cerebrali – striato e corteccia cerebrale – e caratterizzata da una generale atrofia del cervello. I sintomi iniziali possono essere bruschi mutamenti dell’umore, apatia, irritabilità, depressione e rabbia, difficoltà nella guida, nell’imparare cose nuove o nel prendere una decisione. Altri possono presentare cambiamenti nella scrittura e movimenti involontari delle dita, dei piedi, del viso o del tronco (chiamati “còrea” dal termine greco che significa “danza”). In altri casi possono insorgere disturbi dell’equilibrio e del coordinamento motorio con accentuato rischio di cadute. L’ordine di comparsa di questi sintomi e la gravità possono variare notevolmente da un individuo all’altro, così come l’età d’insorgenza.
Sappiamo che le affinità fra gemelli omozigoti sono molte: condividono in fondo lo stesso identico patrimonio genetico, e se crescono assieme spesso si influenzano vicendevolmente per quanto riguarda il comportamento. In alcuni casi hanno dei gusti marcatamente differenti; quasi sempre però mostrano una comprensione reciproca che, vista dall’esterno, può apparire straordinaria. Ma la storia delle gemelle Gibbons contiene un elemento più viscerale, inspiegabile, come se questa sintonia fosse arrivata ad un livello superiore e ancora oggi impossibile da spiegare.
Tra le cause più comuni del mal di schiena e della sciatalgia, c’è senza dubbio l’ernia del disco (o “ernia discale”), per capire il meccanismo dietro questo disturbo bisogna prima farsi una domanda:
Perché dormire è così importante?
Il nervo faciale costituisce il VII paio di nervi cranici e comprende due distinti nervi:
Il labirinto auricolare è una struttura anatomico situata nell‘orecchio interno, cioè quella zona interna dell’orecchio dotata di organi per l’ascolto di suoni e di organi per il mantenimento dell’equilibrio. Nel labirinto è riempito dall’endolinfa, un fluido che permette di rilevare i movimenti della testa stimolando il nervo.