Il sarcoma di Kaposi è un raro tumore che prende origine dalle cellule che ricoprono l’interno dei vasi sanguigni o linfatici (cellule endoteliali) e può manifestarsi a livello di cute, mucose e organi interni. La crescita incontrollata delle cellule endoteliali genera la comparsa di macchie rosso-violacee Continua a leggere
Archivi tag: AIDS
Primi sintomi di HIV in uomini e donne
Molti pazienti che hanno avuto un episodio a rischio di trasmissione del virus HIV (tipicamente un rapporto sessuale non protetto con una persona sconosciuta o l’uso di aghi usati in caso di tossicodipendenza), si chiedono quali siano i segnali precoci di una eventuale, temuta, infezione da HIV.
Periodo di incubazione dell’HIV
Purtroppo il periodo di incubazione dell’HIV è totalmente asintomatico e dura da due a quattro settimane dal momento del contagio, questo significa che, dal momento del contagio, può passare fino ad un mese senza avere alcun segno precoce o sintomo della presenza del virus nel nostro corpo.
Infezione acuta da HIV
Successivamente si entra nella fase della infezione acuta, che ha durata variabile (circa quattro settimane, dopo le quali i sintomi tendono a scomparire) dove però i sintomi sono molto poco specifici, essendo simili a quelli di una comune influenza. Non esistono grosse differenze tra tali sintomi negli uomini e nelle donne. Ecco i sintomi tipici dell’infezione acuta da HIV:
- Dolore alle articolazioni e ai muscoli. E’ un sintomo comune: è una di quelle manifestazioni sintomatiche che rende simile questa malattia al manifestarsi di un’influenza.
- Febbre. Uno dei primi segnali del contagio da virus HIV è una febbre di varia entità, generalmente lieve, che in certi casi può raggiungere anche i 38 °C. La febbre è accompagnata spesso da stanchezza e tutti gli altri sintomi tipicamente influenzali.
- Mal di gola. Di entità molto variabile, da lieve a severa.
- Eruzioni cutanee possono apparire soprattutto sulle braccia e sul tronco. Si tratta in genere di eruzioni non facilmente rapportabili ad altre cause e difficilmente curabili.
- Ingrossamento delle ghiandole linfatiche. I linfonodi, infatti, fanno parte del sistema immunitario e tendono ad infiammarsi in presenza di un’infezione. Alcuni di questi linfonodi si trovano sotto l’ascella, nell’inguine e sul collo. Il tutto può portare anche al manifestarsi del mal di gola.
- Malessere e di stanchezza. La reazione infiammatoria prodotta dal sistema immunitario può determinare una sensazione generale di spossatezza e malessere.
- Piaghe orali. In chi è affetto dal virus dell’Hiv si possono manifestare delle piaghe in bocca o nell’esofago, solitamente dovute all’herpes labiale. Quest’ultima si origina con più facilità, perché la malattia indebolisce il sistema immunitario.
- Nausea e diarrea. Presenti molto spesso nelle fasi iniziali dell’Hiv, di solito sono sintomi dovuti al manifestarsi di un’infezione opportunistica.
- Vomito. Tende a presentarsi abbastanza di frequente e può portare a problemi dentali e soprattutto disidratazione (specie se abbinato a diarrea).
- Perdita di peso. Nella fase acuta dell’infezione da HIV si tende a perdere peso apparentemente senza alcun motivo, ciò è dovuto sia all’inappetenza legata alla sensazione di malessere generale, sia alle forme particolarmente gravi di vomito/diarrea ripetute nel tempo.
Al termine della fase acuta, la malattia potrebbe non dare alcun segno di sé per una durata estremamente variabile, anche mesi e anni.
Se siete soggetti a rischio, possedete uno o più dei sintomi della fase acuta qui elencati e sospettate un possibile contagio da HIV, contattate subito il vostro medico, inoltre potrebbe esservi utile questo articolo: HIV e AIDS: come, dove e quando si eseguono i test per la diagnosi?
Leggi anche:
- HIV: dopo quanto si manifestano i sintomi? I 4 stadi dell’infezione
- Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il rapporto orale
- Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?
- Differenza tra HIV e AIDS: sono uguali?
- Numero Verde gratuito per informazioni su HIV, AIDS e malattie sessualmente trasmesse
- Come indossare un profilattico in modo semplice e sicuro
- Si muore di AIDS? Qual è l’aspettativa di vita?
- Differenza tra virus HIV1 e HIV2
- Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene
- Profilattico: i consigli per evitare che si deteriori e come comportarsi quando si rompe durante il rapporto
- Profilattico: come si usa e come scegliere quello più adatto alle tue esigenze
- Capire se sono incinta: i primi sintomi di gravidanza
- Differenza tra febbre, ipertermia e colpo di calore
- I vari tipi di febbre
- Perché ci viene la febbre e perché non dobbiamo aver paura di lei
- Come e quando si misura la febbre?
- Febbre alta: quando rivolgersi al medico
- Perché ho un ritardo del ciclo? Quanti giorni devono passare prima di preoccuparmi? A chi chiedere aiuto e come mi devo comportare?
- Restare incinta vergine senza penetrazione è possibile?
- Smegma femminile, vulviti e cattivi odori vaginali: cura e prevenzione
- Differenza tra raffreddore e influenza: sintomi comuni e diversi
- In un rapporto orale dove va a finire e cosa accade allo sperma ingoiato? Può dare problemi alla salute?
- Il sesso orale provoca cancro alla gola
- Presenza di sangue nello sperma: cause e terapie dell’ematospermia
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Numero Verde gratuito per informazioni su HIV, AIDS e malattie sessualmente trasmesse
Per avere informazioni scientifiche mediche aggiornate sull’infezione da virus HIV, sull’Aids e sulle malattie trasmesse per via sessuale, si può telefonare da qualsiasi parte d’Italia al Numero Verde dell’Istituto Superiore di Sanità:
800-861061
Il servizio è anonimo e gratuito e dispone di 6 linee telefoniche, attive dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle 18.00. Gli esperti rispondono oltre che in lingua italiana anche in lingua inglese, francese e portoghese. Il servizio si avvale della competente consulenza di un legale esperto nell’area della tutela dei diritti delle persone con Hiv e delle loro famiglie. Il legale è presente presso il servizio due volte a settimana e risponde in lingua italiana e in lingua inglese.
Istituito nel 1987, il Telefono Verde è nato per fornire informazioni scientifiche e aggiornate sull’Aids. Dal 2010 ha cambiato il suo nome da Telefono verde Aids a “Telefono verde Aids e Infezioni sessualmente trasmissibili (TVA/IST)”. Co-finanziato dal Ministero della salute, svolge attività di counselling telefonico in modo gratuito e anonimo per le persone direttamente o indirettamente coinvolte nelle problematiche.
Leggi anche:
- ASL Milano: tutti i numeri e gli indirizzi utili per ogni esigenza
- Chiamare il Pronto Soccorso: quale numero e cosa fare in attesa dell’ambulanza
- Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il rapporto orale
- Quante persone uccide ogni anno il virus HIV che causa l’AIDS?
- HIV: dopo quanto si manifestano i sintomi? I 4 stadi dell’infezione
- HIV: sintomi iniziali in donne e uomini
- Differenza tra HIV e AIDS: sono uguali?
- Differenza tra virus HIV1 e HIV2
- Si muore di AIDS? Qual è l’aspettativa di vita?
- Differenza tra malattia, sindrome e disturbo con esempi
- Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?
- HIV e AIDS: come, dove e quando si eseguono i test per la diagnosi?
- Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene
- Profilattico: i consigli per evitare che si deteriori e come comportarsi quando si rompe durante il rapporto
- Profilattico: come si usa e come scegliere quello più adatto alle tue esigenze
- Sistema immunitario, immunità innata e specifica: riassunto, schema e spiegazione
- Immunodeficienza primaria e secondaria: sintomi, cause e terapie
- Immunità innata (aspecifica): barriere, infiammazione e complemento
- Immunità innata (aspecifica): neutrofili, macrofagi e linfociti natural killer
- Immunità specifica (acquisita): linfociti, T killer, T helper, T γδ, B ed anticorpi
- Immunità specifica (acquisita): memoria passiva, attiva ed immunizzazione
- Immunità specifica (acquisita) umorale e cellulare
- Patologie del sistema immunitario: immunodeficienze, autoimmunità ed ipersensibilità
- Differenza tra virus e batteri: chi è più pericoloso? Diagnosi, sintomi e terapia
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Si muore di AIDS? Qual è l’aspettativa di vita?
L’AIDS, cioè Acquired Immune Deficiency Syndrome la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita, è una malattia del sistema immunitario umano causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV). L’HIV danneggia il sistema immunitario delle persone che lo hanno contratto, rendendole vulnerabili a degli agenti patogeni normalmente innocui, che si trovano nell’ambiente o che, addirittura, sono ospiti abituali dell’organismo umano, cioè microrganismi generalmente inoffensivi che però diventano pericolosi nel paziente con sistema immunitario compromesso.
AIDS come causa indiretta di morte
Le persone che hanno contratto l’HIV possono rimanere senza sintomi per lungo tempo, anche per diversi anni, e accorgersi dell’avvenuta trasmissione solamente quando i danni al sistema immunitario sono di tale entità da far comparire le infezioni opportunistiche, quando cioè si ha già l’AIDS. Riguardo ai tempi di insorgenza dei primi sintomi, leggi: HIV: sintomi iniziali in donne e uomini
Anche se né il virus HIV, né l’AIDS, sono direttamente cause di morte, l’AIDS determina – come prima accennato – un grave danno al sistema immunitario del soggetto, rendendolo vulnerabile a degli agenti patogeni normalmente innocui che portano a varie patologie che purtroppo possono potenzialmente condurre a morte.
Quali malattie si possono contrarre?
L’elenco di tutte le malattie che possono sopraggiungere a causa dell’AIDS è molto lungo, alcuni esempi delle più diffuse sono: le patologie polmonari (polmonite, tubercolosi), le patologie del tratto gastro-intestinale e quelle neurologiche. Ci sono poi una serie di malattie neoplastiche come il sarcoma di Kaposi, i linfomi e il carcinoma invasivo della cervice uterina, che sono più ricorrenti nelle perone sieropositive perché l’HIV ne costituisce l’elemento patogenetico iniziale.
Sopravvivenza del paziente HIV positivo
In assenza di trattamento, la sopravvivenza media dopo l’infezione da HIV è stimata da 9 a 11 anni, a seconda del sottotipo HIV. Dopo la diagnosi di AIDS, se il trattamento non è disponibile, la sopravvivenza varia tra i 6 e 19 mesi. La disponibilità di farmaci antiretrovirali e l’adeguata prevenzione dalle infezioni opportunistiche riduce il tasso di mortalità dell’80% e aumenta la speranza di vita a 20-50 anni. Questo valore è di circa i due terzi della popolazione generale.Se il trattamento viene iniziato in ritardo, la prognosi può non essere così buona, per esempio, se il trattamento inizia in seguito alla diagnosi di AIDS l’aspettativa di vita sarà tra i 10 e i 40 anni. La metà dei bambini nati con l’HIV muore prima dei due anni di età, se non riceve un trattamento.
Leggi anche:
- HIV: dopo quanto si manifestano i sintomi? I 4 stadi dell’infezione
- Differenza tra HIV e AIDS: sono uguali?
- Differenza tra malattia, sindrome e disturbo con esempi
- Sto per morire: le 7 fasi di elaborazione del dolore e della morte
- Differenza tra virus HIV1 e HIV2
- Sistema immunitario, immunità innata e specifica: riassunto, schema e spiegazione
- Immunodeficienza primaria e secondaria: sintomi, cause e terapie
- Immunità innata (aspecifica): barriere, infiammazione e complemento
- Immunità innata (aspecifica): neutrofili, macrofagi e linfociti natural killer
- Immunità specifica (acquisita): linfociti, T killer, T helper, T γδ, B ed anticorpi
- Immunità specifica (acquisita): memoria passiva, attiva ed immunizzazione
- Immunità specifica (acquisita) umorale e cellulare
- Patologie del sistema immunitario: immunodeficienze, autoimmunità ed ipersensibilità
- Anticorpi: (immunoglobuline): tipi, caratteristiche e funzioni
- Differenza tra antigene, aptene allergene ed epitopo
- Aptene: cos’è e perché è importante per il sistema immunitario
- Antigene: cos’è e perché è importante per il sistema immunitario
- Differenza tra antigeni esogeni, endogeni, tumorali, nativi ed autoantigeni
- Epitopi sequenziali e conformazionali: cosa sono e come funzionano
- Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il rapporto orale
- Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?
- HIV e AIDS: come, dove e quando si eseguono i test per la diagnosi?
- Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene
- Profilattico: i consigli per evitare che si deteriori e come comportarsi quando si rompe durante il rapporto
- Profilattico: come si usa e come scegliere quello più adatto alle tue esigenze
- In un rapporto orale dove va a finire e cosa accade allo sperma ingoiato? Può dare problemi alla salute?
- Il sesso orale provoca cancro alla gola
- Presenza di sangue nello sperma: cause e terapie dell’ematospermia
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Quando la malattia deperisce l’organismo: la cachessia
La cachessia (pronunciato con l’accento sulla i) o sindrome da deperimento è una perdita di peso, atrofia muscolare, stanchezza, debolezza e significativa perdita di appetito in un individuo che non sta attivamente cercando di perdere peso. La definizione formale della cachessia è una perdita di massa corporea che non può essere invertita con il nutrimento: anche se l’individuo che ne soffre assumesse più calorie, la massa corporea magra verrebbe comunque persa, il che sta ad indicare la presenza di una patologia primaria.
In quali pazienti si verifica la cachessia?
La cachessia si verifica nei pazienti con tumore, AIDS, malattia di Alzheimer (stadio avanzato), broncopneumopatia cronica ostruttiva, sclerosi multipla, insufficienza cardiaca, tubercolosi, polineuropatia amiloide familiare, avvelenamento da gadolinio, avvelenamento da mercurio (acrodinia) e carenza ormonale.
Il deperimento dell’organismo si accompagna quindi a edemi (per ipoproteinemia ed altre alterazioni dell’equilibrio idroelettrolitico) astenia, dispnea, anoressia, febbre, alterazioni del sensorio e agitazione psicomotoria.
Si tratta di una condizione grave e coloro che la sperimentano vedono aumentare drammaticamente la propria probabilità di morte per la malattia di base. La cachessia può essere un segno di varie patologie sottostanti; quando un paziente si presenta con questa condizione, un medico generalmente prende in considerazione la possibilità della presenza di un tumore, di una acidosi metabolica (diminuzione della sintesi proteica e aumento del catabolismo proteico), di alcune malattie infettive (ad esempio, la tubercolosi e l’AIDS), la pancreatite cronica e alcune malattie autoimmuni o una dipendenza da anfetamine. La cachessia indebolisce fisicamente i pazienti ad uno stato di immobilità derivante dalla perdita di appetito, dall’astenia e dall’anemia e la risposta al trattamento standard è generalmente deludente. La cachessia include la sarcopenia come parte della condizione.
Leggi anche:
- Sistema nervoso: com’è fatto, a che serve e come funziona
- Ho sempre paura e timidezza: ipersensibilità dell’amigdala ed adrenalina
- Emozioni: cosa sono, classificazione, importanza e stress
- Rabbia: differenza tra ira passiva ed ira aggressiva
- Paura: cause, gradi, timore, ansia, fobia, panico, terrore ed orrore
Cause
La cachessia si riscontra spesso nei pazienti oncologici in fase terminale e in questo contesto prende il nome di cachessia neoplastica. I pazienti con insufficienza cardiaca congestizia possono accusare una sindrome cachettica. Inoltre, una comorbilità di cachessia può essere vista nei pazienti che presentano una delle malattie classificate tra le malattie polmonari croniche ostruttive. La cachessia è anche associata con le fasi avanzate della insufficienza renale cronica, con la fibrosi cistica, la sclerosi multipla, la malattia del motoneurone, la sindrome di Parkinson, la demenza, l’AIDS e altre malattie progressive e degenerative.
Cancro
Circa il 50% di tutti i pazienti affetti da cancro soffre di cachessia. Coloro che hanno una forma tumorale del tratto gastrointestinale superiore o del pancreas hanno la più alta frequenza di sviluppare un sintomo cachessico. Questa percentuale sale all’80% nei pazienti oncologici terminali. Oltre ad aumentare la morbilità e la mortalità, ad aggravare gli effetti collaterali della chemioterapia e a ridurre la qualità della vita, la cachessia è considerata la causa immediata della morte per una stima che varia dal 22% al 40% dei pazienti oncologici.
La cachessia nel tumore è un processo dovuto all’infiltrazione neoplastica nell’organismo, all’emesi, alla chemioterapia o alla radioterapia, a forti dolori o a forte depressione e all’azione depauperante della risposta al tumore da parte dell’organismo tramite il continuativo rilascio di citochine quali TNF, IFN, IL-1, IL-6. Esse causano il riassorbimento di proteine, lipidi, glucidi, purine a partire dal tessuto muscolare e adiposo, determinando la perdita di peso.
I sintomi della cachessia neoplastica includono una perdita di peso progressiva e l’esaurimento delle riserve di tessuto adiposo e muscolare. La condizione ovrebbe essere sospettata se si riscontra una involontaria perdita di peso superiore al 5% del peso prima della malattia, in un periodo di sei mesi. Approcci terapeutici tradizionali, come stimolanti dell’appetito, 5-HT3 antagonisti, supplementazione dei nutrienti e inibitori selettivi della COX-2, non sono riusciti a dimostrare il successo nell’invertire le anomalie metaboliche visibili nella cachessia neoplastica.
Fisiopatologia
Il meccanismo esatto con cui queste malattie causano la cachessia è poco conosciuto, ma vi è probabilmente un ruolo per le citochine infiammatorie, come il fattore di necrosi tumorale-alfa (che è anche soprannominato ‘cachessina’), per l’interferone gamma e l’interleuchina 6, così come i fattori proteolitici secreti dal tumore. Sindromi correlate includono kwashiorkor e marasma, anche se queste non sempre hanno una malattia causale sottostante e sono più spesso sintomi di una grave malnutrizione. Coloro che soffrono di disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa, sembrano avere livelli plasmatici elevati di grelina. Livelli di grelina sono riscontrabili anche nei pazienti con cachessi indotta da un tumore.
Trattamento
Il trattamento o la gestione della cachessia dipende dalle cause, dalla prognosi generale e da altri fattori legati al paziente. Se possibile, ed accettabile, le cause reversibili e le patologie che l’hanno causata, vengono trattate. Le terapie non farmacologiche che hanno dimostrato di essere efficaci nella cachessia indotta da un tumore includono una consulenza nutrizionale, interventi psicoterapeutici e l’allenamento fisico. In Europa, il trattamento raccomandato è il risultato di una combinazione di nutrizione, terapia farmacologica e non farmacologica. L’assunzione di steroidi può essere utile nella cachessia neoplastica, ma il loro utilizzo è raccomandato per una durata massima di 2 settimane al fine di evitare effetti collaterali. I progestinici come l’acetato di megestrolo sono un’opzione per la gestione della cachessia refrattaria che si presenta con l’anoressia come sintomo importante. Altri farmaci che sono stati utilizzati o sono oggetto di indagine nella terapia per la cachessia, ma per cui mancano prove conclusive che ne stabiliscono efficacia o la sicurezza, e quindi non sono generalmente consigliati, comprendono:
- Talidomide e antagonisti delle citochine
- I cannabinoidi
- Gli acidi grassi omega-3, tra cui l’acido eicosapentaenoico (EPA)
- Farmaci non steroidei anti-infiammatori
- Procinetici
- La grelina e del recettore della ghrelina agonisti
- Modulatori selettivi del recettore degli androgeni
- Ciproeptadina
- Idrazina
In alcuni paesi è stato consentito l’uso della cannabis medica. Non vi sono prove sufficienti per sostenere l’uso di olio di pesce per il trattamento della cachessia associata ad un tumore in uno stadio avanzato.
Leggi anche:
- Paure fisiologiche e patologiche nei bambini
- Paura dei luoghi chiusi e claustrofobia: cos’è e come si cura
- Fobie specifiche o semplici: cosa sono ed esempi di fobia
- Terrore notturno: sintomi, diagnosi e terapia
- Sono un sonnambulo: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Attacchi di panico: cosa sono, come riconoscerli e curarli
- Disturbo d’ansia generalizzato: sintomi, diagnosi e terapia
- Vertigine e perdita di equilibrio: tipi, cause, diagnosi e cure
- Debolezza senza perdita completa di coscienza: la lipotimia
- Preoccuparsi troppo per la propria salute: l’ipocondria
- Quando mancano le emozioni: l’alessitimia
- Connessione tra corpo e mente: la psicosomatica
- Disturbo da somatizzazione: caratteristiche, diagnosi e decorso
- Disturbo di conversione o isteria di conversione
- Isteria: significato e visione moderna
- Psiconeuroendocrinoimmunologia
- Personalità sottomessa: caratteristiche e descrizione
- Cosa significa “andare in iperventilazione”?
- Amigdala: connessioni, anatomia e funzioni in sintesi
- Perdita della coordinazione muscolare: l’atassia
- Atassia ottica: cos’è e da cosa è causata?
- Test di Romberg: cos’è, a che serve, come si esegue
- Cos’è il labirinto dell’orecchio ed a che serve?
- Ippocampo: anatomia, funzioni e ruolo nella memoria
- Nervo trigemino: anatomia, decorso, branche e funzioni
- Nervo faciale: anatomia, funzioni e patologie in sintesi
- Paralisi periferica del nervo faciale: cause e sintomi
- Quando l’occhio non riesce a lacrimare: la xeroftalmia
- Quando la bocca è secca per mancanza di saliva: la xerostomia
- Locus ceruleus: anatomia, funzioni e connessioni in sintesi
- Talamo: anatomia, struttura, nuclei e funzioni in sintesi
- Diencefalo: anatomia, struttura e funzioni in sintesi
- Ventricoli cerebrali: anatomia e funzioni in sintesi
- Differenza tra neocorteccia omotipica ed eterotipica
- Differenza tra memoria a breve termine ed a lungo termine
- Differenza tra nucleo genicolato mediale e laterale
- Cortisolo: funzioni, produzione, chimica, patologie, glicemia e dieta
- Ritmo circadiano: caratteristiche, durata, luce e melatonina
- Sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico: anatomia e funzioni
- La Sindrome da abbandono: cos’è e come si supera
- Liberarsi dalla dipendenza affettiva e dalla paura dell’abbandono
- Dipendenza affettiva: riconoscerla, affrontarla e superarla
- Gelosia patologica e delirio di infedeltà: la possessività esclusiva
- Differenza tra gelosia normale e patologica
- Cervello maschile e femminile: quali sono le differenze?
- Autostima: come ritrovarla dopo un fallimento ed avere successo al tentativo successivo
- La tua vita è difficile? Ti spiego tutti i segreti per ritrovare la fiducia in te stesso ed aumentare la tua autostima
- Scopri come affronti la vita e le sue difficoltà, con il “Test del bosco”
- I dieci comportamenti che comunicano agli altri che sei una persona introversa
- Differenza tra afasia, disartria ed aprassia
- Area di Broca: funzioni ed afasia di Broca
- Area di Wernicke: funzioni ed afasia di Wernicke
- Differenza tra afasia di Broca e di Wernicke
- Cervelletto: anatomia esterna ed interna
- Cervelletto: le lesioni cerebellari più comuni
- Le funzioni del cervelletto: apprendimento e correzione dei movimenti del corpo
- Differenza tra area di Broca e Wernicke
- Perché si piange? Per quale motivo si piange di gioia, di dolore e dal ridere?
- Paralisi del sonno e allucinazioni ipnagogiche: cause, pericoli, rimedi
- Morbo di Parkinson: cause, sintomi, decorso, terapie
- Morbo di Alzheimer: cause, sintomi, decorso, terapie
- Differenza tra morbo di Alzheimer e morbo di Parkinson: sintomi comuni e diversi
- Differenza tra morbo di Alzheimer, demenza senile, vascolare e reversibile
- Demenza senile: cause, sintomi, decorso e cure
- Emorragia cerebrale: cause, sintomi premonitori, diagnosi e cura
- Emorragia subaracnoidea: cause, sintomi, diagnosi e cura
- Quanti caffè devi bere in un giorno per morire?
- Malformazioni artero-venose cerebrali: sintomi e cura
- Aneurisma cerebrale rotto e non rotto: cause, sintomi, diagnosi e cura
- Differenza tra emorragia cerebrale e subaracnoidea
- Differenza tra emorragia cerebrale ed aneurisma
- Differenza tra emorragia cerebrale ed ictus
- Differenza tra ictus cerebrale ed attacco ischemico transitorio (TIA)
- Cocaina: effetti a breve e lungo termine e loro durata
- Meccanismo d’azione della cocaina: il reuptake della dopamina
- Cocaina: trattamenti psicoterapici per contrastare la dipendenza
- Cocaina in gravidanza: effetti sul feto e sul bambino
- Cocaina: trattamenti farmacologici per contrastare l’astinenza
- Differenza tra cocaina e crack
- Differenza tra midollo spinale e allungato
- Differenza tra epifisi, diafisi, metafisi ed ipofisi
- Differenza tra acetilcolina e noradrenalina
- Noradrenalina: cos’è ed a cosa serve?
- Differenza tra dopamina e dobutamina
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Patologie del sistema immunitario: immunodeficienze, autoimmunità ed ipersensibilità
Il sistema immunitario è un insieme di processi notevolmente efficace che incorpora specificità, inducibilità e adattamento. Tuttavia possono verificarsi dei malfunzionamenti ed essi si possono dividere in tre grandi categorie: immunodeficienze, malattie autoimmuni e ipersensibilità.
Immunodeficienze
L’immunodeficienza si verifica quando uno o più componenti del sistema immunitario risultano inattivi. Sia nella popolazione pediatrica che in quella geriatrica, la capacità di rispondere agli agenti patogeni è minore rispetto al normale. Nei paesi sviluppati, l’obesità, l’alcolismo e l’uso di droga sono le cause più comuni di una scarsa funzione immunitaria, tuttavia, nei paesi in via di sviluppo la malnutrizione è la causa più comune di immunodeficienza. Le diete prive di un sufficiente apporto di proteine, sono correlate con un’alterata immunità cellulo-mediata, con una diminuzione dell’attività del complemento, della funzione dei fagociti, della concentrazioni di anticorpi IgA e della produzione di citochine. Inoltre, la perdita del timo, in giovane età, per via di mutazioni genetiche o come risultato di una resezione chirurgica, comporta una grave immunodeficienza e una elevata suscettibilità alle infezioni.
Le immunodeficienze possono essere ereditate o “acquisite”. La malattia granulomatosa cronica, dove i fagociti hanno una ridotta capacità di distruggere i patogeni, è un esempio di un malattia ereditaria o congenita. L’AIDS e alcuni tipi di tumore sono causa dell’immunodeficienza acquisita.
Autoimmunità
Nella risposta autoimmune, una cellula normale può presentare un complesso proteico, prodotto dai geni MHC, e contenere una piccola sequenza aminoacidica, (8-11 aminoacidi) di natura estranea al genoma originario ereditato dai propri genitori. La sequenza aminoacidica estranea può derivare dalla sintesi proteica trascritta da geni virali integrati nel genoma stesso, o da plasmidi o da oncogeni. Questa sequenza estranea, non self, viene rilevata e segnalata alle cellule Natural Killer. I linfociti NK si attivano per la distruzione dell’intera cellula che contenendo dei geni estranei è diventata essa stessa alterata e non più self. Le cellule normali del corpo sono riconosciute e non vengono mai attaccate da macrofagi o da cellule LNK, poiché esse esprimono frammenti proteici, col MHC, sani e intatti. Ossia esprimono solo frammenti di proteine “figlie” del DNA trasmesso dai genitori. Il sistema immunitario distingue correttamente tra self e non self. In caso di presenza di proteine anomale il sistema di difesa distrugge qualunque cellula “alterata”, in qualunque organo. Distrugge le cellule “infette” cercando di ottenere un così detto male minore per l’intero organismo.
Nessun anticorpo può penetrare all’interno di una cellula intatta. Solo dopo la rottura della membrana cellulare, operata dai LNK, gli anticorpi (autoanticorpi) legano ogni componente cellulare per una mera operazione di pulizia. Per esempio, il sistema immunitario può eliminare parzialmente o totalmente la tiroide dando luogo a noduli degenerativi solidi o colliquativi, può distruggere le articolazioni (artrite reumatoide), può distruggere la cute (psoriasi), può distruggere le pareti arteriosecon formazione di placche aterosclerotiche (che potranno evolvere in infarti cardiaci, ictus cerebrale…), può distruggere gli epiteli intestinali (come nella malattia di Crohn, la malattia celiaca, la colite ulcerosa)…
Sono note circa 70 malattie autoimmuni. Se l’organismo non riuscisse a distruggere le proprie cellule “non più self” potrebbe dover accettare un male maggiore: il rischio di sviluppare un cancro. Infatti i geni estranei, oltre alla capacità di trascrivere per sintetizzare proteine, hanno la possibilità di usare il loro macchinario replicativo attivando la topoisomerasi e a seguire l’elicasi e i propri primer per duplicare l’intero genoma cellulare e di conseguenza l’intera cellula, questo dopo aver paralizzato gli ‘oncosopressori’ interni, in primis i geni p53, BRCA1 e BRCA2, Rb,…
Un trattamento solo sintomatico nelle malattie autoimmuni si avvale di farmaci immunosoppressivi e cortisonici, mentre alcuni farmaci antivirali potrebbero costituire una terapia causale.
Ipersensibilità
Le reazioni di ipersensibilità sono una risposta immunitaria che danneggia i tessuti del corpo. Esse sono suddivise in quattro classi (dal tipo I al tipo IV) basate sui meccanismi coinvolti e dal loro decorso. L’ipersensibilità di tipo I è una reazione immediata o anafilattica, spesso associata con l’allergia. I sintomi possono variare da un leggero fastidio fino al decesso. L’ipersensibilità di tipo I è mediata dgli IgE, che innescano la degranulazione dei mastociti e dei basofili, quando sono legate ad un antigene. L’ipersensibilità di tipo II si verifica quando gli anticorpi si legano agli antigeni sulle cellule del paziente, contrassegnandoli per la distruzione. Questa viene chiamata anche ipersensibilità anticorpo-dipendente (o citotossica), ed è mediata dagli anticorpi IgG e IgM. I complessi immuni (aggregazioni di antigeni, proteine del complemento e anticorpi IgG e IgM) depositati nei vari tessuti innescano reazioni di ipersensibilità di tipo III. L’ipersensibilità di tipo IV (nota anche come cellulo-mediata o ipersensibilità di tipo ritardato) di solito impiega tra due e tre giorni di tempo per svilupparsi. Le reazioni di tipo IV sono coinvolte in molte malattie autoimmuni e infettive, ma può anche comportare una dermatite da contatto. Queste reazioni sono mediate dai linfociti T, dai monociti e dai macrofagi.
Leggi anche:
- Che significa malattia autoimmune? Spiegazione ed esempi
- Sistema immunitario, immunità innata e specifica: riassunto, schema e spiegazione
- Immunodeficienza primaria e secondaria: sintomi, cause e terapie
- Immunità innata (aspecifica): barriere, infiammazione e complemento
- Immunità innata (aspecifica): neutrofili, macrofagi e linfociti natural killer
- Immunità specifica (acquisita): linfociti, T killer, T helper, T γδ, B ed anticorpi
- Immunità specifica (acquisita): memoria passiva, attiva ed immunizzazione
- Immunità specifica (acquisita) umorale e cellulare
- Anticorpi: (immunoglobuline): tipi, caratteristiche e funzioni
- Differenza tra antigene, aptene allergene ed epitopo
- Aptene: cos’è e perché è importante per il sistema immunitario
- Antigene: cos’è e perché è importante per il sistema immunitario
- Differenza tra antigeni esogeni, endogeni, tumorali, nativi ed autoantigeni
- Epitopi sequenziali e conformazionali: cosa sono e come funzionano
- HIV: dopo quanto si manifestano i sintomi? I 4 stadi dell’infezione
- Differenza tra HIV e AIDS: sono uguali?
- Si muore di AIDS? Qual è l’aspettativa di vita?
- HIV: sintomi iniziali in donne e uomini
- Differenza tra malattia, sindrome e disturbo con esempi
- Differenza tra virus HIV1 e HIV2
- Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il rapporto orale
- Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?
- HIV e AIDS: come, dove e quando si eseguono i test per la diagnosi?
- Differenza tra immunità specifica ed immunità aspecifica
- Differenza tra linfociti B e T
- Differenza tra immunità umorale e cellulare
- Fattore reumatoide alto o basso? Valori normali e Reuma test
- Reuma test positivo o negativo? Cos’è e come si interpreta il valore?
- Differenza tra anticorpo ed autoanticorpo
- Differenza tra self non self in immunologia
- Che significa malattia terminale?
- Artrite reumatoide: sintomi iniziali, cause, cure e mortalità
- Differenze tra artrite ed artrosi: sintomi comuni e diversi
- Differenza artrite reumatoide e artrite psoriasica: sintomi comuni e diversi
- Artrite psoriasica e spondiloartriti sieronegative: sintomi, diagnosi e cura
- Terapia con Infrarossi per il dolore
- Ti piace scrocchiare le dita? Ecco cosa succede alle tue ossa e i danni che rischi
- Dolore: cos’è, da cosa è causato, quanti tipi di dolore esistono?
- Nove cose che non sai sul tuo sistema immunitario
- Malattie reumatiche: cosa sono, come si curano, sono pericolose?
- Lupus eritematoso sistemico (LES): cause, sintomi e terapie
- Sclerodermia: cause, sintomi e cura
- Sindrome di Sjögren: sintomi, invalidità, terapia e mortalità
- Fibromialgia: sintomi, cause, cura e tender points
- Fibromialgia: dove si trovano i tender points che provocano dolore alla palpazione?
- Dita ippocratiche congenite e secondarie: cause, sintomi e terapie
- Fenomeno di Raynaud: cause, sintomi e trattamento
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Se un profilattico sporco di sperma penetra in vagina si rimane incinta?
Può un profilattico sporco di sperma, penetrando in vagina o anche solo massaggiando la zona esterna degli organi genitali femminili, determinare l’avvio di una gravidanza? Certamente si, ovviamente solo se lo sperma è presente nella superficie esterna (quella a contatto con la vagina) mentre non c’è rischio se lo sperma rimane confinato nella superficie interna (quella a contatto con il pene), a patto che il preservativo sia perfettamente integro.
Se il profilattico è sporco esternamente di liquido seminale, il rischio di gravidanza esiste anche se lo sperma è stato emesso ore prima, poiché grazie al plasma seminale in cui sono immersi, gli spermatozoi riescono a sopravvivere a lungo nell’ambiente dopo l’eiaculazione.
Per questo motivo – per evitare gravidanze indesiderate – dopo una eiaculazione, è bene sempre estrarre il pene dalla vagina, sfilarsi il profilattico e gettarlo via: è importantissimo usare un profilattico nuovo ad ogni nuova eiaculazione.
E le dita e le mani sporche, possono far rimanere incinta? A tal proposito leggi: Dita sporche di sperma toccano la vagina: c’è rischio di gravidanza?
Leggi anche:
- Se un pene sporco di sperma penetra in vagina si rimane incinta?
- Per quanto vivono gli spermatozoi dopo un’eiaculazione in vagina e nell’ambiente?
- Differenza tra fare l’amore col preservativo e senza
- Come capire se a lui o a lei è piaciuto fare l’amore?
- E’ possibile rimanere incinta con il coito interrotto?
- Restare incinta vergine senza penetrazione è possibile?
- Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?
- Capire se sono incinta: i primi sintomi di gravidanza
- Si può rimanere incinta durante il ciclo?
- E’ possibile rimanere incinta a fine ciclo e subito dopo le mestruazioni?
- E’ possibile rimanere incinta poco prima delle mestruazioni?
- E’ possibile rimanere incinta con la pillola anche senza dimenticarla?
- Se sei incinta e prendi la pillola, viene il ciclo?
- Che possibilità ho di rimanere incinta?
- Rottura dell’imene (deflorazione): come avviene, è dolorosa?
- Imene: anulare, imperforato, tipologie, resistenza e funzioni
- Rottura dell’imene (deflorazione): si perde sangue e quanto?
- Come si fa a capire se l’imene si è davvero rotto o no?
- Rottura dell’imene (deflorazione): fa sempre male?
- Imene: dove si trova e come riconoscerlo
- A che serve l’imene?
- Imenoplastica: la ricostruzione chirurgica dell’imene lacerato
- Tornare vergine senza chirurgia, grazie all’imene finto
- Si muore di AIDS? Qual è l’aspettativa di vita?
- Come indossare un profilattico in modo semplice e sicuro
- In quale giorno e settimana del ciclo è più probabile rimanere incinta?
- E’ possibile essere vergini anche dopo essere state penetrate?
- E’ possibile non essere più vergini anche senza essere state penetrate?
- Perché ho un ritardo del ciclo? Quanti giorni devono passare prima di preoccuparmi? A chi chiedere aiuto e come mi devo comportare?
- HIV: sintomi iniziali in donne e uomini
- HIV: dopo quanto si manifestano i sintomi? I 4 stadi dell’infezione
- Smegma femminile, vulviti e cattivi odori vaginali: cura e prevenzione
- La ragazza con due vagine che ha dovuto perdere la verginità due volte
- Eiaculazione retrograda: quando lo sperma non esce o è troppo poco
- Il punto G femminile: come trovarlo e stimolarlo e quali sono le posizioni sessuali che più lo eccitano
- Quali sono le differenze tra orgasmo vaginale e clitorideo?
- Quanto deve durare un rapporto sessuale prima che si parli di eiaculazione precoce?
- Fino a che età una donna può avere figli?
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Quante persone uccide ogni anno il virus HIV che causa l’AIDS?
Anche se il numero di decessi annuali relativi al virus dell’immunodeficienza umana (HIV) è diminuito negli ultimi anni, si stima che oltre un milione e mezzo di persone muoiano ogni anno a causa del virus HIV e della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) che esso causa. La maggioranza di queste morti riguarda l’Africa sub-Sahariana. Il virus HIV attacca le cellule del sistema immunitario di una persona indebolendolo nel corso del tempo, il che rende molto difficile per l’individuo infetto combattere altre malattie, anche un smplice raffreddore.
Oggi, le persone con HIV vivono più a lungo rispetto al passato, una tendenza che coincide con una maggiore disponibilità della terapia antiretrovirale, così come con il calo delle nuove infezioni dal picco dell’epidemia di AIDS nel 1997, tuttavia, non esiste nessuna cura per l’HIV.
Leggi anche:
- Differenza tra virus e batteri: chi è più pericoloso? Diagnosi, sintomi e terapia
- Invasività microbica: la capacità di invadere l’organismo ospite
- Differenza tra invasività clinica e microbica
- Il virus più pericoloso del mondo è più vicino a te di quanto pensi
- Qual è il virus che ha ucciso più persone in assoluto?
- Qual è il virus più letale al mondo?
- L’insospettabile influenza ogni anno uccide più persone dell’Ebola
- Il virus che uccide mezzo milione di bambini ogni anno
- Febbre gialla, dengue ed altre malattie trasmesse dalle zanzare
- Febbre dengue: sintomi, trasmissione, diagnosi, terapia e prevenzione
- Virus mortali: ecco gli 11 più pericolosi al mondo
- Sierotipo in microbiologia: significato ed importanza per i vaccini
- Differenza tra DNA ed RNA
- Differenza tra organismi autotrofi ed eterotrofi
- Differenza tra organismi prototrofi ed auxotrofi
- Differenza tra organico inorganico
- I 12 batteri più pericolosi per l’uomo
- Differenza tra microrganismi, batteri, virus, microbi e germi
- Differenza tra funghi, muffe e lieviti
- Differenza tra capside a simmetria icosaedrica, elicoidale e complessa
- Differenza tra unicellulare e pluricellulare con esempi
- Tubercolosi: trasmissione, sintomi, diagnosi e cure in sintesi
- Tubercolosi: cause e patogenesi della malattia
- Mycobacterium tuberculosis: il batterio che causa la tubercolosi
- Sintomi della tubercolosi polmonare ed extrapolmonare
- Come si trasmette la tubercolosi?
- Tubercolosi: diagnosi e progressione della malattia
- Test cutaneo della tubercolina: Test di Mantoux per la tubercolosi
- Trattamento farmacologico per la tubercolosi
- Trattamento della tubercolosi resistente ai farmaci
- Tubercolosi: prognosi, vaccino e strategie di prevenzione
- Virus e virioni: cosa sono, come sono fatti, come funzionano e come si riproducono
- Differenza tra cellule eucariote e procariote
- Differenza tra cellula aploide e diploide con esempi
- Riproduzione cellulare e ciclo cellulare
- Mitosi: spiegazione delle quattro fasi
- Meiosi: spiegazione di tutte tappe
- Differenza tra coronarografia ed angioplastica
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- HIV: sintomi iniziali in donne e uomini
- Differenza tra HIV e AIDS: sono uguali?
- Shock settico e sepsi: sintomi, terapia, conseguenze, si può guarire
- Differenza tra sepsi e Sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS)
- Meningite: contagio, sintomi, vaccino, gravità e profilassi
- Endocardite: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Differenza tra batteri Gram negativi e Gram positivi
- Differenza tra batteri bacilli, cocchi, streptococchi e spirilli
- Coprocoltura feci per salmonella: perché e come si fa
- Batteriemia: cura, segni, sintomi, diagnosi ed antibiotici
- I cinque segni cardinali dell’infiammazione
- Differenza tra infezione ed infiammazione: sono la stessa cosa?
- Differenza tra infiammazione cronica granulomatosa e non granulomatosa
- Differenza tra granulomi asettici (da corpo estraneo) e settici
- Si muore di AIDS? Qual è l’aspettativa di vita?
- Sistema immunitario, immunità innata e specifica: riassunto, schema e spiegazione
- Immunodeficienza primaria e secondaria: sintomi, cause e terapie
- Immunità innata (aspecifica): barriere, infiammazione e complemento
- Immunità innata (aspecifica): neutrofili, macrofagi e linfociti natural killer
- Immunità specifica (acquisita): linfociti, T killer, T helper, T γδ, B ed anticorpi
- Immunità specifica (acquisita): memoria passiva, attiva ed immunizzazione
- Immunità specifica (acquisita) umorale e cellulare
- Patologie del sistema immunitario: immunodeficienze, autoimmunità ed ipersensibilità
- Anticorpi: (immunoglobuline): tipi, caratteristiche e funzioni
- Dolore: cos’è, da cosa è causato, quanti tipi di dolore esistono?
- Differenza tra sintomo e segno con esempi
- Differenza tra malattia, sindrome e disturbo con esempi
- Differenza tra organismi aerobi obbligati e facoltativi con esempi
- Differenza tra organismi anaerobi obbligati, facoltativi, microaerofili ed aerotolleranti
- Com’è fatto il cuore, a che serve e come funziona?
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- Ecografia della tiroide: a cosa serve, come si svolge e come ci si prepara all’esame
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- La colonscopia: cos’è, quando si fa, che rischi comporta, come ci si prepara ad affrontarla
- L’ecografia transvaginale esplora gli organi genitali interni femminili
- Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC), a cosa serve, come si interpretano i risultati?
- Differenza tra pressione arteriosa e venosa
- Differenza tra atri e ventricoli
- Valvole cardiache: cosa sono, quali sono ed a che
- Differenza tra pressione massima (sistolica), minima (diastolica) e differenziale
- Pressione arteriosa: valori normali e patologici
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure
- Perché la pressione arteriosa alta (ipertensione) è pericolosa?
- Ipertensione: cibi consigliati e da evitare per abbassare la pressione sanguigna
- Qual è la differenza tra arteria e vena?
- Che significa malattia terminale?
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- Quanto tempo mi rimane da vivere?
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
- Cure palliative: cosa sono ed a che servono?
- Eccesso di colesterolo (ipercolesterolemia): perché è pericoloso?;
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure;
- Emoglobina glicata alta, valori normali, IFCC e diabete;
- L’obesità è una malattia;
- Differenza tra malattia acuta e cronica con esempi
- Che significa malattia cronica? Esempi di malattia cronica
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?
- Differenza tra ipertrofia muscolare sarcolplasmatica e miofibrillare
- Ipertrofia muscolare: cosa significa e come si raggiunge
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Come prevenire i tumori ed il cancro? I 10 cambiamenti consigliati
- Differenza tra ipertrofia ed iperplasia con esempi
- Differenza tra iperplasia e neoplasia
- Un oggetto che tocchi 150 volte al giorno ha più batteri della tavoletta del wc. Di cosa si tratta e come difendersi
- Differenze tra ileostomia, colostomia e urostomia
- Differenza tra atrofia, distrofia ed aplasia con esempi
- Differenza tra organismi aerobi ed anaerobi con esempi
- Ciclo di Krebs e respirazione cellulare: spiegazione facile e schema
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!