Che significa comprare un calciatore a parametro zero o svincolato?

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Un giocatore può essere acquistato a parametro zero se il suo contratto è scaduto ed il giocatore non lo ha rinnovato quindi si può ritenere svincolato da obblighi con la società di appartenenza: in questo caso egli può accordarsi con un altra squadra ed il prezzo del suo cartellino è nullo. Alla fine del contratto il giocatore è come un “normale” disoccupato. Un giocatore svincolato è la stessa cosa: non ha rinnovato il contratto con la propria società  e può essere acquistato a parametro zero da un’altra società.

Per una società calcistica assumere un giocatore a parametro zero è sicuramente un grosso vantaggio, mentre per le piccole società vedersi portar via un giocatore a parametro zero è sicuramente un danno.

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Differenza tra punizione di prima e di seconda nel calcio

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Senologo Pene Studio Grasso Pancia Sessuologo e Sesso Sport DIMAGRIRE GUARDANDO PARTITA CALCIO TVNel calcio di punizione diretto (o di prima) se il pallone è calciato direttamente nella porta avversaria, quindi entra in porta, la rete è valida; se un calcio di punizione diretto è calciato direttamente nella propria porta deve essere accordato un calcio d’angolo alla squadra avversaria. Riassumendo con il calcio di punizione diretto può essere segnata direttamente una rete senza che altri calciatori, attaccanti o difensori, tocchino il pallone, così come non può essere segnata un’autorete nella propria porta. La distanza della barriera è posta a 9,15 metri.

Il calcio di punizione indiretto (o di seconda) viene indicato dall’arbitro sollevando il proprio braccio al di sopra della testa, mantenendolo in questa posizione durante l’esecuzione del calcio di punizione fino a che il pallone abbia toccato un altro calciatore o cessi di essere in gioco. Nel calcio di punizione indiretto, una rete è valida solo se il pallone entra in porta dopo che sia stato toccato da due giocatori, solitamente il primo effettua una sorta di passaggio ed il secondo tira vero la porta. Inoltre:

  • se il pallone viene calciato direttamente nella porta della squadra avversaria, senza che lo abbia toccato un altri calciatore, il gioco dovrà essere ripreso con un calcio di rinvio;
  • se un calcio di punizione viene calciato direttamente nella propria porta, senza che lo abbia toccato un altri calciatore, il gioco dovrà essere ripreso con un calcio d’angolo in favore della squadra avversaria.

Sia per il calcio di punizione diretto che per quello indiretto, il pallone deve essere fermo nel momento in cui viene calciato e chi lo calcia non deve toccarlo di nuovo prima che sia stato toccato da un altro calciatore.

Riassumendo: nel calcio di punizione di prima, quando si è in prossimità della porta avversaria, il pallone viene tirato direttamente in porta da un solo giocatore; in quello di seconda viene toccato da un giocatore e passato al secondo che lo tirerà in porta.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Clausola rescissoria di un contratto di un calciatore: cos’è ed che serve?

MEDICINA ONLINE CRISTIANO RONALDO REAL MADRID MONEY RICH GOL GOAL CORNER FLY EMIRATES FOOT TALL WEIGHT HEIGHT SHORT SOCCER PORTOGALLO EUROPE MONDIALE PALLONE CALCIO FOOTBALL LEGEND WALLIn ambito calcistico con “clausola rescissoria” si intende la possibilità da parte di un calciatore di recedere unilateralmente dal contratto con la propria società di appartenenza, dietro il pagamento di una determinata cifra.

Se un calciatore se ne vuole andare prima della fine del contratto deve quindi pagare la clausola rescissoria alla sua squadra, anche se ovviamente sono le squadre compratori che la pagano al posto del calciatore.

Ad esempio: Messi gioca nel Barcellona ma un giorno, quando il suo contratto non è ancora scaduto, decide che vuole andare al Bayern, ma ha una clausola rescissoria di 50 milioni.
Il Bayern fa l’offerta di 200 milioni al Barcellona (per pagare Messi) ma deve aggiungere altri 50 per pagargli la clausola rescissoria. Altrimenti o se la paga Messi di tasca propria (se proprio vuole andarsene) o resta al Barcellona fine a fine contratto.

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Quali sono le dimensioni di una porta di calcio di serie A?

MEDICINA ONLINE DIMENSIONI MISURA CAMPO CALCIO SERIE A RIGORE PORTA AREA LARGHEZZA LUNGHEZZA AREALa distanza che separa i due pali di una porta di calcio è di 7,32 metri.

Il bordo inferiore della traversa è situato a 2,44 metri di altezza dal suolo.

Entrambi i pali e la sbarra trasversale devono avere un’uguale larghezza e spessore, di misura non superiore ai 12 cm.

Il punto del calcio di rigore (anche chiamato “dischetto”) è posto alla distanza di 10,98 m dalla porta.

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Il Real Madrid oltre la morte: la bara a forma di Santiago Bernabeu

MEDICINA ONLINE MORTE COSA SI PROVA A MORIRE TERMINALE DEAD DEATH CURE PALLIATIVE TERAPIA DEL DOLORE AEROPLANE TURBINE CHOCOLATE AIR BREATH ANNEGATO TURBINA AEREO PRECIPITA GRATTACIELO GLASS WALLPAPER PIC HI RES STRAGE PHOT.jpgRecentemente alla Funermostra di Valencia (la più importante fiera funeraria in Spagna, che si svolge nel mese di maggio, con cadenza biennale) tra le tante novità è stata presentata una bara davvero particolare: un cofano funebre a forma di Santiago Bernabeu, lo stadio del Real Madrid. Ebbene sì, una bara, con tanto di stemma del club inciso, a forma di uno degli stadi calcistici più prestigiosi di tutta Europa. Un’idea sicuramente originale e che ha strappato più di un sorriso a chi l’ha osservata durante l’evento.

Il Real Madrid è una delle società di calcio più note a livello mondiale, con un enorme numero di tifosi a suo seguito. L’idea è stata pensata proprio per quest’ultimi, per i più fedeli, che hanno vissuto ogni partita con grande emozione e pathos. In questo modo qualunque tifoso madrilista potrà affrontare il viaggio verso l’aldilà sentendosi protetto da quello che ogni domenica si trasforma nella sua casa: il Santiago Bernabeu.

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Quali sono le dimensioni di una area di rigore di calcio di serie A?

MEDICINA ONLINE DIMENSIONI MISURA CAMPO CALCIO SERIE A RIGORE PORTA AREA LARGHEZZA LUNGHEZZA AREAAttorno alle porte di un campo di calcio, sono presenti 2 zone rettangolari: l’area di rigore e di porta. Tali zone sono delimitate da linee verticali, che nascono da ciascuna linea di porta ed occupano 16,50 m sul terreno di gioco: ad unirle è una riga orizzontale, dalla lunghezza di 40,32 m. Alla distanza di 10,98/11 m dalla porta è segnato un cerchio, chiamato «punto del calcio di rigore» (anche “dischetto”).

I falli commessi dentro l’area di rigore, e che comportano normalmente l’assegnazione di un calcio di punizione, vengono sanzionati dall’arbitro con il calcio di rigore. All’esterno dell’area è inoltre tracciato un arco, chiamato “lunetta” con un raggio di 9,15 m dal punto del calcio di rigore.

L’area di porta (“area piccola”), analogamente a quella di rigore, ha 2 linee verticali (distanti 5,50 m dalla base dei pali) congiunte da una orizzontale (18,32 m). In tale rettangolo viene posizionata la palla per effettuare il calcio di rinvio.

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Calcio e crisi di coppia: l’uomo trascura la donna per vedere le partite

MEDICINA ONLINE Neymar da Silva Santos Jùnior nasce il 5 febbraio del 1992 a Mogi das Cruzes, nello stato di San Paolo, in Brasile CALCIO CALCIATORE SFONDO WALLPAPER HD PICTURE PHOTO SOCCER FOOTBALL PLAYERLa stragrande maggioranza dei maschi italici ama il calcio. E la stragrande maggioranza delle mogli, delle compagne o delle fidanzate di questi maschi, invece, del calcio se ne infischia. E’ storia vecchia e ben nota ormai da decenni. Volendo approfondire l’argomento, però, ci si rende conto che molte liti e, di conseguenza, alcune delle crisi che vengono a svilupparsi tra lui e lei prendono origine proprio dal calcio o, in generale, dall’eccessivo attaccamento degli uomini alle loro passioni sportive.

Secondo un sondaggio, circa il 67% delle donne afferma di sentirsi trascurata dal proprio compagno che, invece, dedica tempo ed attenzione, in certi casi persino in maniera morbosa, alle partite. Tenendo conto che, almeno per il calcio, ci sono incontri in diretta spalmati nell’arco di tutta la settimana, il problema per molte coppie diventa serio. Le soluzioni non sono moltissime: o gli uomini cercano di rununciare a qualche ora di sport in TV per venire incontro alle richieste delle loro donne oppure le donne trovano qualche interessante alternativa ad un marito o fidanzato troppo impegnato a seguire la squadra del cuore!

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Paratiroidectomia: intervento, convalescenza e conseguenze

MEDICINA ONLINE NERVO VAGO TIROIDE PARATIROIDE NERVO LARINGEO SUPERIORE ESTERNO INTERNO INFERIORE RICORRENTE SINISTRO DESTRO LESIONE CHIRURGIA TIROIDECTOMIA TIROIDITE TOTALE PARZIALE CORDE VOCALI PARALISILa maggioranza delle persone ha quattro ghiandole paratiroidee: due su ciascun lato del collo, poste dietro la tiroide, responsabili del mantenimento dei livelli di calcio nel sangue. Quando questi livelli si abbassano, le ghiandole paratiroidee secernono l’ormone paratiroideo (PTH) che preleva il calcio dalle ossa. Le ghiandole paratiroidee interrompono la secrezione dell’ormone PTH quando nel sangue c’è una quantità sufficiente di calcio. Quando le ghiandole sono sane, questo sistema di regolazione permette di mantenere nella normalità i livelli di calcio. Quando la concentrazione di calcio nel sangue è eccessivamente elevata si ha ipercalcemia, determinata principalmente da una produzione eccessiva di ormone PTH in una o più ghiandole. Si tratta di una forma di iperparatiroidismo chiamata iperparatiroidismo primario, due volte più frequente nelle donne che negli uomini. Quando le ghiandole paratiroidee ammalate causano un aumento dei livelli di calcio nel sangue, potrebbe essere necessario asportarle chirurgicamente (paratiroidectomia). Il medico deve innanzitutto determinare quante delle quattro ghiandole sono malate e quali devono essere asportate. La causa più frequente di iperproduzione di PTH è la presenza di tumore delle ghiandole paratiroidee, di solito benigno (adenoma). I tumori delle ghiandole paratiroidee raramente sono maligni. Un adenoma secerne ormone PHT come le ghiandole paratiroidee, ma a differenza di queste non interrompe la produzione di ormone in risposta a concentrazioni elevate di calcio nel sangue. I livelli di calcio nel sangue possono aumentare anche se soltanto una delle ghiandole è ammalata: infatti, ciò si verifica in circa l’80% dei casi

Negli stadi iniziali dell’ipercalcemia i sintomi possono essere vaghi e includere affaticamento, depressione e dolori muscolari. Con l’aggravarsi della malattia, potrebbero comparire:

  • inappetenza;
  • nausea e vomito;
  • sete eccessiva;
  • minzione frequente;
  • dolore addominale;
  • stipsi;
  • debolezza muscolare;
  • confusione;
  • calcoli renali;
  • fratture ossee.

Le conseguenze più gravi dell’ipercalcemia sono: insufficienza renale, ipertensione, aritmia, coronaropatia e cuore ingrossato, probabilmente a seguito dell’accumulo di calcio nelle arterie e nelle valvole cardiache.

Indicazioni

La paratiroidectomia è praticata in caso di iperparatiroidismo. L’estensione della paratiroidectomia dipende dalla causa dell’iperparatiroidismo. Un adenoma richiede l’ablazione della ghiandola colpita, mentre un’iperplasia può imporre l’ablazione di più paratiroidi. In questo caso, un frammento ghiandolare viene preservato nella sua posizione originaria o reimpiantato in un muscolo, al fine di mantenere la secrezione del paratormone.

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Come ci si prepara all’intervento chirurgico?

Circa una settimana prima dell’intervento sarà necessario smettere di prendere i farmaci che interferiscono con la coagulazione del sangue, tra cui aspirina, ibuprofene e naproxene, nonché i farmaci che li contengono. I pazienti che assumono farmaci su prescrizione come warfarina e clopidogrel dovranno interromperli sotto la supervisione del medico. L’anestesista esaminerà la storia clinica del paziente e deciderà quale tipo di anestesia usare. Nella maggioranza dei casi è necessario essere a digiuno prima dell’intervento.

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Procedura e conseguenze

La paratiroidectomia consiste nell’eseguire un’ampia apertura cervicale per via videoendoscopica, in anestesia generale, oppure una piccola incisione in anestesia locale, a seconda delle lesioni. Il ricovero ospedaliero è di breve durata. L’intervento comporta generalmente un calo della calcemia, la quale deve essere oggetto di attenta sorveglianza e, qualora fosse necessario, va corretta mediante la somministrazione di calcio e vitamina D.

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Tipi di intervento

L’accesso chirurgico alle paratiroidi in sede tipica può essere cervicotomico o cervicoscopico; solo in rari casi di ectopia mediastinica, in sedi non raggiungibili per via cervicotomica/scopica, si ricorre ad accessi toracoscopici o sternotomici. I tipi di intervento sono molteplici:

  • PARATIROIDECTOMIA SEMPLICE = asportazione di una paratiroide patologica; è indicata nei pazienti con IPT1 da adenoma ben localizzato alle indagini preoperatorie di sede;
  • ESPLORAZIONE CERVICALE BILATERALE CON PARATIROIDECTOMIA = esplorazione completa della regione antero-inferiore del collo per identificare le caratteristiche macroscopiche di tutte le paratiroidi, al fine di identificare e asportare la ghiandola (o le ghiandole) sede di patologia; è indicata nei casi di IPT1 non localizzati con sicurezza alle indagini preoperatorie;
  • PARATIROIDECTOMIA SUBTOTALE = asportazione di tre paratiroidi più 3/4 della quarta paratiroide; può essere associata a timectomia transcervicale (asportazione del timo attraverso il medesimo accesso cervicotomico); è indicata per IPT1 sostenuto da iperplasia multighiandolare, IPT2 e IPT3;
  • PARATIROIDECTOMIA TOTALE CON AUTOTRAPIANTO = asportazione di tutte le paratiroidi (ed eventualmente del timo), seguita dall’innesto di frammenti ghiandolari del diametro di 1-2 mm in un muscolo dell’avambraccio non dominante (avambraccio sinistro per i destrimani, avambraccio destro per i mancini); è indicata per IPT1 sostenuto da iperplasia multighiandolare, IPT2 e IPT3;
  • PARATIROIDECTOMIA OMOLATERALE CON EMITIROIDECTOMIA = asportazione di entrambe le paratiroidi del medesimo lato en bloc con il lobo tiroideo omolaterale; è indicata per carcinomi paratiroidei; può essere associata a linfoadenectomia delle stazioni linfonodali macroscopicamente interessate da diffusione metastatica.

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Possibili complicanze

Le possibili complicanze dopo un intervento di paratiroidectomia sono rare, riscontrandosi in una percentuale inferiore al 5%.

  • EMORRAGIA = la regione paratiroidea, come già illustrato a proposito della chirurgia della tiroide, è riccamente vascolarizzata: in corso di intervento, si pratica un’attenta emostasi. Emorragie postoperatorie si verificano in meno dell’1% dei pazienti, di solito nelle prime 24 ore dopo l’intervento, quando il paziente è ancora ricoverato e, dunque, in un ambiente monitorato e protetto: i sanguinamenti lievi si trattano conservativamente, mentre i sanguinamenti più importanti richiedono una revisione chirurgica della ferita, non tanto per la quantità di sangue persa (che di fatto è contenuta), quanto piuttosto perchè il collo è uno spazio piccolo e anche modeste quantità di sangue possono dare luogo a disturbi da compressione sulle vie aeree.
  • LESIONE DEL NERVO RICORRENTE = durante l’intervento si pone molta attenzione a identificare, dissecare e preservare i nervi ricorrenti; sezioni nette accidentali del nervo ricorrente sono eventi estremamente rari se l’intervento è eseguito da operatori esperti e specializzati; tuttavia, anche banali manovre di stiramento (talora inevitabili in spazi ristretti come il collo) posso traumatizzare indirettamente il nervo ricorrente, determinando una sua ipofunzione postoperatoria. In tal caso (meno dell’1% dei pazienti), la voce dopo l’intervento si abbassa (disfonia), con difficoltà a raggiungere i toni acuti e facile affaticabilità vocale: in genere, il problema tende a risolversi spontanemante nell’arco di qualche settimana; qualora non rientrasse a norma, dopo 1-2 mesi è possibile intraprendere la riabilitazione logopedica, con la quale la quasi totalità dei pazienti recupera appieno la funzionalità vocale.
  • IPOPARATIROIDISMO = è causato, in corso di esplorazione cervicale bilaterale, dal danno iatrogeno a carico delle paratiroidi normali, dopo asportazione di un adenoma;  è virtualmente assente in caso di esplorazione unilaterale; può essere transitorio o permanente (durata maggiore a 6 mesi); deve essere ben differenziato dall’ipocalcemia postoperatoria da hungry bone syndrome (o sindrome dell’osso affamato), in cui alla rimozione della paratiroide ipersecernente consegue un naturale, brusco calo della calcemia.
  • IPERPARATIROIDISMO PERSISTENTE = insuccesso dell’intervento, con persistenza dell’IPT; è dovuto alla mancata identificazione e asportazione di tutte le ghiandole patologiche iperfunzionanti; può essere notevolmente contenuto eseguendo accurate indagini di localizzazione preoperatoria, dosando intraoperatoriamente l’andamento del PTH e affidandosi a un chirurgo di sicura esperienza.

Cosa succede dopo l’intervento?

I pazienti potrebbero essere dimessi lo stesso giorno dell’intervento o trascorrere la notte in ospedale. Dopo l’intervento è normale avvertire dolore o un certo fastidio, simile a un mal di gola o un forte raffreddore. La maggioranza dei pazienti è in grado di riprendere le attività consuete dopo svariati giorni. I livelli di calcio si abbasseranno rapidamente dopo l’intervento. Alcuni pazienti potrebbero avvertire intorpidimento o formicolio sulla punta delle dita delle mani e dei piedi o sulle labbra, facilmente trattabili con integratori di calcio. I livelli di calcio nel sangue saranno monitorati per almeno sei mesi dopo l’intervento chirurgico. Alcuni medici prescrivono ai loro pazienti integratori di calcio per un anno dopo l’intervento per rinforzare le ossa indebolite dalla carenza di calcio.

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