Roma, separate gemelle siamesi con midollo spinale ed ano in comune

MEDICINA ONLINE SORELLA SIAMESI BURUNDI CHIRURGIA SORELLE MASCHI FRATELLO FEMMINA FIGLI GEMELLI AMICI BAMBINI BIMBI GIOCO PASSEGGIATA BOSCO NATURA AMORE CAMMINARE GIOVENTU FAMIGLIA GENITORI.jpgUn complesso intervento chirurgico è stato eseguito all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: protagoniste Francine e Adrienne, due gemelline siamesi provenienti dal Burundi e separate nell’ospedale della Capitale il 30 novembre scorso. Le piccole, che tra pochi giorni festeggeranno i 7 mesi di vita, erano posizionate schiena contro schiena, unite per la zona sacrale (gemelle pigopaghe, molto rare) e condividevano il midollo spinale e la parte terminale dell’intestino ano-retto compreso lo sfintere anale. L’intervento di separazione si è concluso con successo, fanno sapere oggi i sanitari. In camera operatoria per la maratona chirurgica si sono alternate 4 diverse equipe per un totale di circa 25 persone, coordinate da Pietro Bagolan, direttore del Dipartimento di Neonatologia medica e chirurgica. Le piccole, dopo un periodo in terapia intensiva per i controlli post-operatori, sono ora tornate nella loro cameretta in Neonatologia.

Le 12 ore di intervento

La preparazione all’intervento molto delicato, a cui hanno lavorato medici e specialisti di 5 diverse aree (Neonatologia, Chirurgia plastica, Neurochirurgia, Anestesiologia e Rianimazione, Diagnostica per immagini) è durata 3 mesi e ogni fase è stata studiata e pianificata con l’ausilio di stampe 3D, Tac e risonanze tridimensionali. L’intervento è durato 12 ore. Tutte le parti anatomiche in comune sono state separate e poi ricostruite dai vari team secondo programma e tempi prestabiliti: i neonatologi hanno iniziato separando ano, retto e sfintere, quindi è stato il momento dei neurochirurghi per la separazione e l’immediata ricostruzione del midollo spinale e del sacco durale. Successivamente, in due diverse sale operatorie, i chirurghi neonatologi hanno ricostruito l’area sacrale di ciascuna gemella. I chirurghi plastici hanno terminato la complessa procedura occupandosi del ripristino e della chiusura dei tessuti.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Differenza tra lobectomia, pneumonectomia, segmentectomia e resezione atipica

MEDICINA ONLINE POLMONI VIE AREE LOBI SEGMENTI CHIRURGIA LOBECTOMIA TUMORE CANCRO ASPORTAZIONE POLMONE LUNG CONSEGUENZE COMPLICANZE

MEDICINA ONLINE POLMONI VIE AREE LOBI SEGMENTI CHIRURGIA LOBECTOMIA TUMORE CANCRO ASPORTAZIONE POLMONE LUNG CONSEGUENZE COMPLICANZE.jpgI tumori maligni polmonari sono la prima causa di morte per cancro in Italia e nel mondo: si calcola che in Italia ben 4 persone ogni ora scoprono di essere affetti da questa patologia estremamente pericolosa. Le possibilità di guarigione sono comunque presenti, ma dipendono – come per la maggioranza dei tumori – dallo stadio della malattia al momento della diagnosi: più precocemente il cancro viene diagnosticato e migliore è la prognosi per il paziente. La chirurgia toracica ha ovviamente un ruolo cardine nel’iter terapeutico del tumore polmonare: tramite l’intervento chirurgico la neoplasia può essere radicalmente asportata.

I diversi tipi di intervento chirurgico

Gli interventi chirurgici in caso di tumore maligno sono vari ed hanno diversa invasività: la possibilità di essere sottoposti ad uno specifico tipo di intervento piuttosto che un altro, viene valutata dai medici in base alla stadiazione della malattia, al tipo istologico ed alle condizioni generali del paziente con particolare riguardo alla riserva respiratoria ed alla funzionalità cardiaca. In base a tali fattori, il chirurgo sceglie una lobectomia, una pneumonectomia, una segmentectomia o una resezione atipica polmonare. Per comprendere le differenze, serve ricordare che i polmoni sono divisi in lobi: tre a destra e due a sinistra ed a loro volta i lobi sono divisi in vari segmenti (vedi foto in alto). L’intervento chirurgico di scelta per l’asportazione di un tumore polmonare circoscritto ad un lobo è la lobectomia (asportazione di uno di questi cinque lobi) alla quale deve sempre essere associata l’asportazione dei linfonodi mediastinici omolaterali.

Leggi anche:

Pneumonectomia

La pneumonectomia è la resezione (asportazione) di un intero polmone, eseguita per via toracotomica. Ha un impatto funzionale notevole sul paziente e per questo è stata sostituita, laddove possibile, dalla lobectomia e dalla sleeve resection. Proprio per tale invasività e per le conseguenze negative sulla qualità della vita del paziente, viene impiegata solo quando la posizione o l’estensione della massa tumorale e dei linfonodi coinvolti non consente di effettuare una lobectomia o un altro tipo di intervento meno invasivo.

Lobectomia

La lobectomia è l’intervento di resezione polmonare più frequente in chirurgia toracica ed è quello preferito perché meno invasivo e con meno conseguenze negative sulla vita del paziente. Una lobectomia si può eseguire con tecnica VATS (Video Assisted Thoracoscopic Surgery, la meno invasiva) attraverso tre o quattro piccole incisioni cutanee, o per via toracotomica, la più invasiva. Con una lobectomia si rimuove un intero lobo polmonare e si associa sempre l’asportazione dei linfonodi mediastinici. Lo spazio residuo viene rapidamente occupato dalla riespansione del restante parenchima polmonare.

Segmentectomia

La segmentectomia è la resezione di un segmento polmonare, unità anatomo-chirurgica ventilata da un bronco segmentario e vascolarizzata da un ramo dell’arteria polmonare. Può essere eseguita sia in VATS che attraverso una toracotomia.

Resezione atipica

La resezione atipica è una resezione chirurgica del parenchima polmonare che non segue i piani anatomici di suddivisione lobare o segmentaria dei  bronchi o dei vasi polmonari. Si effettua generalmente per via toracoscopica.

Sleeve lobectomy o resezione a manicotto

La Sleeve lobectomy è la resezione di un manicotto bronchiale, con il suo lobo coinvolto e reimpianto del bronco a valle sul bronco principale. Se anche l’arteria polmonare è coinvolta, è possibile eseguire la stessa procedura a carico del vaso. E’ un intervento complesso che permette di evitare la pneumonectomia, restituendo al paziente una buona qualità di vita dal punto di vista funzionale. E’ gravato da un tasso di complicanze più alto rispetto agli altri interventi.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Lobectomia polmonare: tecnica chirurgica, conseguenze, complicanze

MEDICINA ONLINE POLMONI VIE AREE LOBI SEGMENTI CHIRURGIA LOBECTOMIA TUMORE CANCRO ASPORTAZIONE POLMONE LUNG CONSEGUENZE COMPLICANZE.jpgCon “lobectomia polmonare” ci si riferisce ad un intervento chirurgico che ha l’obiettivo di rimuovere un lobo polmonare, cioè una parte specifica del polmone e non l’intero polmone.

Lobectomia polmonare: quando si pratica?

La lobectomia polmonare viene eseguita nel caso di patologie che abbiano compromesso in modo irreparabile la funzionalità della zona colpita, quali per esempio tubercolosi, ascessi polmonari cronici, bronchiectasie, cisti bronchiali, tumori benigni o maligni.

Lobectomia polmonare: quali sono i vantaggi?

La lobectomia polmonare, rispetto all’asportazione totale di un polmone, è un intervento di durata minore, a cui sono correlati minori rischi, complicazioni ed effetti collaterali, inoltre ha l’enorme vantaggio di conservare al paziente una maggiore capacità respiratoria evitando quelle alterazioni anatomiche e funzionali che si possono manifestare a carico dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio in conseguenza dello svuotamento di una metà del torace. Ciò determina quindi un minor impatto dell’intervento sulla qualità della vita del paziente e minori complicanze a livello polmonare.

Leggi anche:

Lobectomia polmonare: descrizione intervento

La lobectomia polmonare, nella maggioranza dei casi, viene praticata in caso di tumore maligno polmonare in aree anatomiche polmonari circoscritte. L’intervento è svolto in anestesia generale, con paziente intubato ed alla lobectomia viene associata la linfoadenectomia ilo-mediastinica (asportazione del lobo polmonare che contiene la malattia con i linfonodi loco-regionali).
La via di accesso standard tradizionalmente più praticata per questo tipo di interventi è la toracotomia postero-laterale: si tratta di una incisione di circa 15-20 centimetri sul torace, con sezione del muscolo gran dorsale e divaricazione delle coste per una visione diretta del cavo pleurico.

Lobectomia polmonare: conseguenze

Le conseguenze negative a breve termine di una lobectomia praticata tramite toracotomia postero-laterale sono rappresentate da:

  • dolore nel sito di intervento;
  • dolore alla gola possibile dopo l’intubazione;
  • limitazione funzionale dell’arto superiore;
  • difficoltà a respirare profondamente ed a tossire con efficacia.

Tali conseguenze tendono a diminuire nel tempo ma tendono comunque a permanere anche a medio/lungo termine. Per un completo recupero sono necessari alcuni mesi, ed in un 30% dei casi il paziente può essere affetto da dolore cronico post-toracotomico: un dolore persistente di tipo neurogeno che può durare molti mesi se non anni. Con l’intento di ovviare a questo tipo di problematiche, stiamo assistendo in questi anni ad uno sviluppo di tecniche mininvasive in chirurgia toracica: si tratta di effettuare gli stessi interventi per la cura dei tumori del polmone – tipicamente lobectomia più linfoadenectomia – non per via “aperta” mediante toracotomia, ma in VATS (Video Assisted Thoracic Surgery), con tre piccole incisioni cutanee, nessuna sezione muscolare e nessuna divaricazione costale. I più recenti sviluppi di questa metodica consentono addirittura di eseguire l’intervento mediante una singola incisione di 4-5 centimetri, come nel caso della VATS Uniportale.

Lobectomia polmonare: possibili complicanze

Le possibili complicanze di una lobectomia polmonare, includono:

  • infezioni;
  • emorragie;
  • complicanze relative all’anestesia usata;
  • polmone collassato;
  • necessità di respirazione artificiale a lungo termine;
  • danni agli organi o strutture adiacenti.

Fattori di rischio che possono aumentare la possibilità di complicanze, sono:

  • fumo di sigaretta;
  • età avanzata;
  • sovrappeso ed obesità;
  • diabete;
  • malattie cardiovascolari;
  • malattie delle vie respiratorie;
  • malattie della coagulazione del sangue;
  • eccessivo consumo di alcol.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Lobectomia: significato e cause dell’asportazione chirurgica del lobo

MEDICINA ONLINE POLMONI VIE AREE LOBI SEGMENTI CHIRURGIA LOBECTOMIA TUMORE CANCRO ASPORTAZIONE POLMONE LUNG CONSEGUENZE COMPLICANZECon “lobectomia” si intende l’asportazione chirurgica del lobo di un organo. Con “lobo“, in anatomia, ci si riferisce alle parti più o meno ben individuate in cui alcuni organi risultano suddivisi, grazie alla presenza sulla loro superficie di solchi o di scissure. Tali “divisioni”, approfondendosi più o meno nella compagine dell’organo, ne individuano parti ben distinguibili e dotate a volte di una propria autonomia anche funzionale. Esempi di organi divisi in lobi, sono: i polmoni, il cervello, il fegato, la tiroide, la prostata. L’asportazione chirurgica di uno o più lobi di tali organi, prende il nome rispettivamente di:

  • lobectomia polmonare;
  • lobectomia cerebrale;
  • lobectomia epatica;
  • lobectomia tiroidea;
  • lobectomia prostatica.

La lobectomia si rende necessaria in tutti quei casi in cui una parte di un organo risulti danneggiata, ad esempio per la presenza di un tumore, ma tuttavia le restanti parti dell’organo sono sane e funzionanti: in tale maniera la chirurgia raggiunge la massima efficienza possibile. Uno dei tipi più diffusi di lobectomia, è quella polmonare, in cui ad essere asportato è un lobo polmonare. Ricordiamo che i lobi polmonari sono 3 nel polmone di destra e 2 nel polmone di sinistra e sono ulteriormente divisi in segmenti (vedi foto in alto). La lobectomia polmonare viene eseguita nel caso di patologie che abbiano compromesso in modo irreparabile la funzionalità della zona colpita, quali per esempio tubercolosi, ascessi polmonari cronici, bronchiectasie, cisti bronchiali, tumori benigni o maligni. La lobectomia polmonare, rispetto all’asportazione totale di un polmone, ha il vantaggio di conservare al paziente una maggiore capacità respiratoria evitando quelle alterazioni anatomiche e funzionali che si possono manifestare a carico dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio in conseguenza dello svuotamento di una metà del torace.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Ectopia cordis: neonato nasce con cuore fuori dal petto

MEDICINA ONLINE ECTOPIA CORDIS NEONATO PREMATURO NEWBORN Vanellope Hope Wilkins HEART CUORE CHIRURGIA.jpgIl suo nome è Vanellope Hope Wilkins ed è nata con il cuore fuori dal petto. Lo straordinario caso, rimbalzato sui media britannici, è avvenuto al Glenfield Hospital di Leicester, dove la piccola è nata tre settimane fa con parto cesareo. Ed è ora salva grazie a tre delicatissime operazioni chirurgiche, grazie alle quali i medici hanno riposizionato l’organo in maniera corretta. La condizione tecnicamente si chiama “ectopia cordis“: con “ectopia” si intende la disposizione – quasi sempre congenita – di un organo del corpo nel punto sbagliato, mentre “cordis” significa “cuore” in latino. L’ectopia cordis è molto rara: se ne registrano solo pochissimi casi per milione di nuovi nati, generalmente fra i prematuri. E l’ospedale ha anche reso noto che nessun paziente in precedenza era sopravvissuto nel Regno Unito.

Ci avevano consigliato di abortire

“E’ stato terribile scoprire attraverso l’ecografia che il suo cuore era fuori dal petto, non sapevamo cosa sarebbe successo”, ha raccontato la mamma di Vanellope, Naomi Findlay, 31 anni, che con il marito Dean Wilkins, 43, ha deciso di continuare la gravidanza, avendo escluso la presenza di altri problemi nella bambina. “Ci era stato consigliato di abortire e ci avevano detto che le probabilità di sopravvivenza erano vicine allo zero”, ha aggiunto Dean. Vanellope sarebbe dovuta venire al mondo a Natale, ma per ridurre le possibilità di infezioni o danni al cuore è stata fatta nascere il 22 novembre. Poi è stata sottoposta a tre interventi chirurgici e il peggio sembra essere passato, anche se la strada della guarigione è ancora lunga. Forza Vanellope!

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Artrosi del ginocchio: la nuova tecnica è efficace in oltre il 70% casi

MEDICINA ONLINE LESIONE LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE POSTERIORE DIFFERENZE LATERALE MEDIALE GINOCCHIO TENDINI MUSCOLI ORTOPEDIA ANATOMIA FUNZIONI GAMBA COSCIA MOVIMENTOUn progetto italiano, sperimentato dall’Ospedale Humanitas Gradenigo di Torino, si è aggiudicato una borsa di studio internazionale di due anni messa a disposizione da un progetto diretto dal prof. Mehul Desai della George Washington University Medical Center. La struttura di Recupero e Rieducazione funzionale, diretta dal dott. Carlo Mariconda, ha ideato un metodo basato sull’utilizzo della “radiofrequenza raffreddata” per controllare il dolore e prevenire l’ulteriore degrado funzionale del ginocchio con grave artrosi nei pazienti che non possono essere sottoposti all’intervento chirurgico di protesi.

Tecnica molto efficace

Il dott. Mariconda ha così commentato: “È un trattamento che si esegue in un’unica seduta di circa 45 minuti sul ginocchio del paziente viene applicata una sonda ad ago che raggiunge alcune fibre nervose e interrompe il passaggio degli stimoli dolorosi. La tecnica, nella fase preliminare del progetto, si è dimostrata efficace in oltre il 70% dei casi di artrosi del ginocchio: una buona notizia per quei pazienti malati di questa patologia e che non possono essere sottoposti ad impianto di protesi.

Per approfondire:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Operato al cervello per un tumore mentre suona il clarinetto

MEDICINA ONLINE CHIRURGO CHIRURGIA OPERAZIONE CHIRURGICA TERAPIA ASPORTAZIONE BISTURI SALA OPERATORIA TUMORE CANCRO SUTURA MASSA TUMORALE STADIAZIONE MAMMELLA POLMONI TECNICA GENERALE ADDOMINALE BIOPSIA AGOASPIRATOLo scorso settembre si è svolto un intervento chirurgico per tumore cerebrale del tutto particolare, il primo così concepito in Italia, all’ospedale S.Anna di Ferrara dal reparto di Neurochirurgia diretto da Michele Alessandro Cavallo, punto di riferimento nazionale per interventi in awake surgery (chirurgia su soggetti svegli). Il paziente, che soffriva di epilessia causata dal cancro, è stato operato da sveglio mentre suonava il clarinetto, in condizione vigile e collaborativa.

Perché un intervento svolto così?

Per capire il motivo di tale tipologia di operazione, bisogna capire che in caso di tumori cerebrali l’obiettivo neurochirurgico è doppio: asportare quanta più massa tumorale possibile e minimizzare i potenziali danni alle funzioni cerebrali provocati dall’asportazione della parte cerebrale interessata. Esistono strumenti per monitorare le funzioni motorie, ma non le sensitive ed il fatto che il paziente sia un musicista professionista ha costituito la base per tentare di presidiare, con esiti positivi, anche il sensitivo. Suonare il clarinetto, infatti, richiede movimenti veloci e precisi delle dita, quindi questa pratica ha permesso di monitorare – durante l’operazione – la capacità del cervello del paziente di saper gestire tali movimenti complessi, indicando in tempo reale che la perdita di funzione cerebrale era effettivamente la minima possibile.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Dopo operazione perde testicolo, uomo denuncia medici a Palermo

MEDICINA ONLINE CHIRURGO CHIRURGIA OPERAZIONE CHIRURGICA TERAPIA ASPORTAZIONE BISTURI SALA OPERATORIA TUMORE CANCRO SUTURA MASSA TUMORALE STADIAZIONE MAMMELLA POLMONI TECNICA GENERALE ADDOMINALE BIOPSIA AGOASPIRATOUn uomo di 33 anni ha denunciato i medici della clinica Torina a Palermo per un’operazione chirurgica che sarebbe stata eseguita in modo errato e per la quale avrebbe poi perso un testicolo. L’uomo ha raccontato che a settembre scorso è andato nel reparto di Urologia di Villa Sofia per alcuni accertamenti. Lì gli è stato diagnosticato un varicocele idiopatico sinistro e prescritto, come avviene sempre in questi casi, l’esame seminologico e l’ecografia scrotale, che ha effettuato pochi giorni dopo. Una volta ottenuti i risultati i medici gli hanno consigliato un intervento di legatura delle vene spermatiche di sinistra, intervento chirurgico che si effettua di routine e generalmente sicuro.

L’operazione è stata eseguita in convenzione alla casa di cura Torina il 31 ottobre, dai medici Vincenzo Romano e Domenica Lo Piccolo, iniziata alle 9.35 e terminata alle 10. Alle 11 l’uomo è stato dimesso, ma ha accusato quasi subito dolori intensi nella zona dell’operazione. Il 12 novembre il paziente è stato ricoverato d’urgenza a Villa Sofia e sottoposto all’asportazione del testicolo, forse per qualche condizione o patologia derivante dalla prima operazione, fatto su cui le indagini dovranno far luce.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!