Patologie della tiroide: possono far veramente ingrassare?

MEDICINA ONLINE PESO TIROIDE IPOTIROIDISMO PARATIROIDI NODULI BILANCIA MASSA  INDICE CORPOREA COCALORIE BASMATI BIANCO INGRASSARE DIETA COTTO CRUDO PIATTO CUCINA LIGHT MANGIARE DIMAGRIRE GRASSO DIABETE CARBOIDRATI GLICEMIA.jpgSe recentemente hai notato un cambiamento nel tuo corpo e la bilancia segna qualche chilo di troppo, potrebbe essere a causa di uno stile di vita sbagliato, ad esempio l’alimentazione scorretta e la sedentarietà. Ma se nonostante una dieta equilibrata o addirittura ipocalorica e l’esercizio fisico non riesci a mantenere il tuo peso forma o a perdere i chili in eccesso, la colpa potrebbe essere di una ipofunzione della ghiandola tiroidea.

Se la tiroide non funziona correttamente, uno dei sintomi più comuni è proprio l’aumento di peso o la difficoltà a dimagrire.

La tiroide si trova nella parte anteriore della gola e produce ormoni in gran parte responsabili del nostro metabolismo, il processo con cui il corpo digerisce il cibo e lo trasforma in energia. Quando la tiroide smette di secernere ormoni correttamente, un sorprendente numero di processi interni va letteralmente in tilt.

In condizioni di ipotiroidismo si bruciano meno calorie e quanto non viene smaltito è immagazzinato nel corpo come grasso. La stanchezza avvertita si traduce in svogliatezza e pigrizia. Per svolgere le le normali attività quotidiane, ed ovviamente per praticare dello sport, il corpo deve avere energia sufficiente.

E’ quindi ovvio che le cellule non possono funzionare correttamente senza il “carburante” di cui hanno bisogno: il cuore non può battere, i polmoni non possono respirare, e lo stomaco non può digerire il cibo. La tiroide è essenziale per garantire le funzioni vitali, ovvero quei processi che continuano a funzionare nel nostro organismo anche quando ci troviamo in condizioni di riposo e relax (ad esempio quando siamo seduti sul divano a guardare la televisione) o, addirittura, quando stiamo dormendo.

Se la tiroide non funziona in modo ottimale, l’organismo non riceve abbastanza energia e, conseguentemente, ci si sente sempre stanchi e privi di forza.

La malattia della tiroide può essere congenita o derivare da una risposta auto-immune che induce gli anticorpi ad attaccare i tessuti sani dell’organismo. Le due condizioni più diffuse sono l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo. Potrebbe anche accadere che un paziente non si renda conto di avere un deficit tiroideo in quanto, apparentemente si sente vitale per tutto il giorno, e non riscontra  alcuna difficoltà a svolgere le attività quotidiane (lavoro, faccende domestiche…).

In questo caso, in realtà, l’energia che si sta utilizzando è quella prodotta dalle ghiandole surrenali: in altre parole, adrenalina. Pur non avvertendo fatica, se la tiroide è poco attiva, si ha la necessità di assumere più caffeina , di introdurre più zuccheri o di fumare di più rispetto al normale.

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Tiroide: la verità su proteine, carboidrati, grassi e salute

Chi soffre di disturbi della tiroide, è spesso confuso rispetto all’alimentazione da seguire, su ciò che dovrebbe mangiare e, in particolare, sulla giusta quantità di proteine, carboidrati e grassi da assumere attraverso gli alimenti.  Quale dieta si dovrebbe seguire?   Qui entra in gioco, come spesso in verità accade, il buon senso.

La prima regola è quella di non prestare troppa attenzione ai rapporti tra proteine, carboidrati e grassi. Piuttosto, si dovrebbe cercare di seguire una dieta composta principalmente di cibi integrali, che riduca al minimo i cibi raffinati e gli zuccheri.  Carne biologica (se non siete vegetariani), frutta e verdura  fresca, noci, semi e altri cibi ricchi di fibre, costituiscono una dieta  sana ed equilibrata.

Quando ci si concentra sull’assunzione di un solo tipo di cibo (ad esempio proteine) e si eliminano altri alimenti essenziali (grassi o carboidrati), questo si traduce spesso in un piano alimentare sbilanciato, dunque in una dieta scorretta che può generare numerosi problemi di salute. Seguire una dieta “equilibrata” di per sé non significa necessariamente garantire la salute ottimale della tiroide ma è tuttavia vero che una dieta sana e bilanciata, può contribuire a mantenere l’organismo in buona salute, rafforzando il sistema immunitario.

Questo a sua volta contribuirà a garantire un corretto funzionamento della ghiandola tiroidea e ridurrà al minimo le probabilità di sviluppare una condizione autoimmune. A volte i chili di troppo sono dovuti alla tiroide che fa ingrassare anche se si è a dieta, ma una corretta ed equilibrata alimentazione rappresenta sempre il primo passo di ogni trattamento e cura.

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Per quali motivi si ingrassa dopo aver smesso di fumare? (seconda parte)

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ITALIANI FUMARE E CIG ITA Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Glutei TestaQuella che state per leggere è la seconda parte di questo articolo (che vi consiglio di leggere prima): Per quali motivi si ingrassa dopo aver smesso di fumare?

7) SI SENTONO MEGLIO GLI ODORI
Gli odori che entrano nella cavità nasale attraverso le narici, raggiungono l’epitelio olfattivo, un sottile strato di cellule collocato in un’area ristretta della cavità nasale e vengono interpretati dai recettori olfattivi. Essi vengono danneggiati dal fumo di sigaretta quindi quando si cessa di inalare il fumo le cellule tornano ad essere pienamente efficienti quindi gli odori si sentono meglio: chi riesce a resistere al buon odore di un buon cibo?

8) LA NICOTINA AUMENTA LA SECREZIONE DEGLI ACIDI GASTRICI
La nicotina esplica anche un curioso effetto a livello gastrico in sinergia con altri componenti del fumo di tabacco. A pochi minuti dall’assunzione di fumo di tabacco si verifica un incremento del 15% della secrezione di HCl (acido cloridrico) da parte della mucosa gastrica. Questa potrebbe essere la ragione per cui il desiderio di sigaretta aumenta dopo i pasti, specie se abbondanti. Quindi la nicotina favorisce la digestione a livello gastrico e ciò si traduce in una migliore gestione del peso corporeo.

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9) LA NICOTINA VELOCIZZA IL TRANSITO INTESTINALE
La nicotina nel tabacco tende ad alterare la motilità intestinale nei fumatori di sigarette. In determinate dosi può anche avere un effetto lassativo e ciò può avere effetti benefici sul peso corporeo. Venendo a mancare tale effetto lassativo, può comparire stipsi che influisce negativamente sul nostro peso. Si parla di effetto “lassativo” ma ricordate: l’abuso cronico di sigarette, però, può fare aumentare le contrazioni spastiche dell’intestino e aggravare nel tempo la situazione di stitichezza.

Esiste una correlazione tra il numero di sigarette fumate ed i chili presi
Sembra che i chili presi in più siano proporzionali al numero di sigarette fumate: secondo uno studio americano eseguito su ex fumatrici, quelle forti (25 o più sigarette al giorno) crescevano di peso almeno del doppio delle fumatrici “leggere”. La mia esperienza personale ha confermato in pieno questo dato. Nell’ultimo periodo della mia dipendenza da nicotina, fumavo circa 25 sigarette al giorno e, come già prima accennato, sono ingrassato circa 10 kg. In ogni caso, dalle ricerche è stato rilevato che la gran parte dell’ingrassamento è dovuto principalmente all’aumento di cibo ingerito: nelle donne una media giornaliera di circa 230 calorie in più.
Giorno dopo giorno, si arriva così a un aumento medio calcolato di tre-cinque chili in pochi mesi, anche se molto dipende dalla variabilità individuale e dallo stile di vita in generale. Normalmente gli effetti complessivi sul peso si fanno vedere dopo il primo anno, massimo due, da quando si è smesso di fumare. Nella mia esperienza io ho raggiunto il “picco” di peso intorno al sesto mese dopo aver smesso di fumare, per poi tornale al peso precedente (che avevo nel momento in cui ho smesso) dopo poco più di un anno.

I migliori prodotti per il fumatore che vuole smettere di fumare
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, pensati per il fumatore che vuole smettere di fumare o che ha smesso da poco e vuole perdere peso. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Le fragole fanno ingrassare o dimagrire? Quante calorie hanno?

MEDICINA ONLINE BERE GELATO FRAGOLE DIABETE BEVANDA CALORIE SODIO GLICEMIA GASSATA OLIGOMINARALE DISTILLATA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA MARE GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOLLe fragole hanno davvero tantissimi ammiratori: dolci, buone e potenzialmente salutari, sono in pochissimi coloro i quali riescono a resistere a questa bontà tipicamente primaverile ed estiva. Ma si possono consumare anche durante la dieta? Sono cibi “dimagranti” oppure fanno ingrassare?

Calorie nella norma
La prima buona notizia è sul fronte delle calorie. Nelle fragole infatti ci sono circa 35 calorie per 100 grammi di prodotto, ammesso di consumarle assolute e senza l’aggiunta di zucchero. Si tratta di un monte calorico relativamente basso, anche per chi voglia paragonarle agli altri tipi di frutta. Quindi, almeno per quanto riguarda il problema delle calorie, questo è assolutamente inesistente. Inoltre, le fragole sono formate dal 90% di acqua, quasi quanto l’anguria.

Nutrienti e vitamine
In aggiunta al loro incredibilmente basso monte calorico, le fragole devono essere aggiunte alla nostra dieta anche per altri tipi di considerazioni. Sono infatti ricchissime di vitamine e di antiossidanti, sostanze che aiutano a combattere l’invecchiamento e dunque a farci rimanere giovani e in forma. Si tratta di un grandissimo vantaggio per chi consuma questo tipo specifico di alimenti, un vantaggio che finisce per ripercuotersi su tutti coloro i quali consumano di frequente questo specifico tipo di alimenti, al quale appartengono anche le fragole.

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No all’aggiunta di zucchero
Ovviamente un cibo salutare può essere comunque decisamente compromesso, soprattutto per chi segue una dieta ferrea, dal ricorso allo zucchero o al miele. Si tratta di aggiunte non solo molto caloriche, ma anche particolarmente inutili, che rendono un cibo salutare da evitare a tutti i costi. Le fragole sono buonissime al naturale e non c’è nessun bisogno di andare a rovinarle con il pericolosissimo (per chi è a dieta e per chi non lo è) zucchero.

No, le fragole non fanno ingrassare
Le fragole, dunque, a patto che si consumino al naturale, non fanno assolutamente ingrassare e possono essere inserite in ogni tipo di dieta, sia a colazione con i cereali, sia come spuntino light eppure delizioso e in grado di farci passare anche la voglia di dolce. Quando sono in stagione le fragole dovrebbero essere considerate un alimento must per chi è a dieta, senza nessuna paura di mettere su chili. Le fragole, per concludere, sono grandi amiche di chi voglia vivere in salute.

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Tumori, radioterapia e chemioterapia fanno ingrassare o dimagrire?

MEDICINA ONLINE PESO BILANCIA MASSA BIOIMPEDENZIOMETRIA INDICE CORPOREA COCALORIE BASMATI BIANCO INGRASSARE DIETA COTTO CRUDO PIATTO CUCINA LIGHT MANGIARE DIMAGRIRE GRASSO DIABETE CARBOIDRATI GLICEMIA IND GLICEMICO GLICEMIA.jpgMolti pazienti pensano che “tumore” sia sinonimo di perdita di peso, rimangono invece stupiti, o addirittura turbati, quando scoprono che sono ingrassati.

Cause

Si può ingrassare per diverse ragioni:

  • Chi è affetto da certi tipi di tumore ha maggiori probabilità di ingrassare.
  • La terapia ormonale, alcuni tipi di chemioterapia e i farmaci come gli steroidi possono far ingrassare. La causa dell’aumento di peso può essere la ritenzione idrica, che vi farà sentire gonfi e vi farà aumentare di peso.
  • Alcune terapie possono aumentare l’appetito: avrete fame e mangerete di più. Ingrasserete perché assumerete più calorie di quelle effettivamente necessarie per l’organismo.
  • Il tumore e la terapia possono causare affaticamento e cambiamenti nell’organizzazione della vostra vita che probabilmente vi renderanno meno attivi. Facendo meno attività fisica il vostro peso aumenterà.

Non mettetevi a dieta se non sotto stretto controllo medico. Il medico vi aiuterà a capire perché state ingrassando e discuterà con voi le possibili soluzioni.

Consigli alimentari

  1. Mangiate molta frutta e verdura, ricche di fibre e povere di calorie. Vi aiuteranno a sentirvi sazi senza aggiungere troppe calorie.
  2. Mangiate alimenti ricchi di fibre, ad esempio pane, cereali e pasta integrali. Chi è affetto da determinate forme di tumore non dovrebbe assumere troppe fibre, quindi chiedete consiglio al medico prima di aggiungere fibre alla vostra dieta.
  3. Scegliete carni magre, ad esempio vitello magro, maiale senza grasso o pollame senza pelle; preferite lo yogurt o il latte scremati o parzialmente scremati.
  4. Riducete i grassi. Diminuite le quantità di burro, maionese, dolci, fritti e altri alimenti ad alto contenuto calorico.
  5. Cuocete i cibi riducendo i grassi: preferite la bollitura, la cottura a vapore, alla griglia o arrosto.
  6. Diminuite le porzioni. Quando mangiate fuori casa, portate metà del pasto a casa. Lo mangerete in un secondo momento.
  7. Diminuite il sale. In questo modo potrete combattere la ritenzione idrica, una delle cause dell’aumento di peso.

Altri consigli

  1. Consultate un dietologo. Se l’aumento di peso è causato dalla ritenzione idrica, il dietologo potrà consigliarvi i modi per diminuire il consumo di sale; inoltre potrà aiutarvi a scegliere alimenti sani e a rendere più sani i vostri piatti preferiti.
  2. Fate esercizio fisico ogni giorno. Il movimento non solo aiuta a bruciare calorie, le ricerche infatti dimostrano che aiuta i malati di tumore a sentirsi meglio. Chiedete al medico o all’infermiere quanto movimento fare durante la terapia.
  3. Chiedete consiglio al medico prima di mettervi a dieta. Il medico vi aiuterà a capire perché state ingrassando e vi prescriverà dei farmaci (diuretici) in caso di ritenzione idrica.

Dimagrimento

Molti malati di tumore dimagriscono, per diversi motivi.

Cause

La perdita di peso può essere causata da diversi fattori:

  • il tumore in sé,
  • gli effetti collaterali di radioterapia o chemioterapia,
  • lo stress e la preoccupazione.

Consigli alimentari

  1. Mangiate quand’è il momento, anziché aspettare di avere appetito. Durante la terapia è più che mai necessario mangiare, anche se non avete appetito.
  2. Fate cinque o sei spuntini al giorno, anziché tre pasti principali. Probabilmente sarà più facile mangiare piccole porzioni più volte al giorno.
  3. Fate il pieno di proteine e calorie, anche aggiungendo proteine e calorie ad altri alimenti.
  4. Se non avete voglia di mangiare cibi solidi, bevete frullati, succhi di frutta o minestre che vi forniranno le proteine, le vitamine e le calorie necessarie per il vostro organismo.
  5. Usate il latte fortificato (credo non disponibile in Italia, purtroppo). Quando fate la pasta al formaggio (ricetta americana), il budino, la crema pasticciera, il purè, il latte con il cacao, la minestra o le torte, usate il latte fortificato anziché quello normale.

Altri consigli

  1. Consultate un dietologo. Vi potrà dare idee su come mantenere il peso forma o su come ingrassare. Probabilmente vi consiglierà di scegliere alimenti ricchi di proteine e calorie e di adattare le vostre ricette preferite alla vostra nuova situazione.
  2. Fate più attività fisica possibile. Probabilmente il vostro appetito aumenterà se farete una breve passeggiata o una leggera attività fisica. Le ricerche dimostrano che i pazienti affetti da tumore si sentono meglio se riescono a fare attività fisica ogni giorno.
  3. Prendete in considerazione la nutrizione assistita. In alcuni casi, quando non si è in grado di alimentarsi a sufficienza per mantenere le forze, la nutrizione assistita può rappresentare un’alternativa valida. Il medico o il dietologo ve la potranno consigliare se ritengono che possa fare al caso vostro.
  4. Se avete problemi come nausea, vomito o alterazioni dell’olfatto o del gusto, consultate il medico che vi potrà aiutare a ritornare a mangiare normalmente.

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Eutirox fa ingrassare o dimagrire?

MEDICINA ONLINE PESO BILANCIA MASSA BIOIMPEDENZIOMETRIA INDICE CORPOREA COCALORIE BASMATI BIANCO INGRASSARE DIETA COTTO CRUDO PIATTO CUCINA LIGHT MANGIARE DIMAGRIRE GRASSO DIABETE CARBOIIl farmaco Eutirox contiene l’ormone tiroideo levotiroxina sodica (T4), uguale a quello prodotto dalla ghiandola tiroidea anche se ottenuto in laboratorio per via sintetica e si presenta in compresse. I dosaggi disponibili sono:

  • 25 mcg;
  • 50 mcg;
  • 75 mcg;
  • 88 mcg;
  • 100 mcg;
  • 112 mcg;
  • 125 mcg;
  • 137 mcg
  • 150 mcg;
  • 175 mcg;
  • 200 mcg.

La T4 contenuta in Eutirox viene convertita nel nostro organismo nell’ormone triiodiotironina (T3), che regola numerose funzioni del metabolismo umano.
Eutirox si usa per trattare stati di ipotiroidismo nei quali il metabolismo, essendo diminuito, tende a far aumentare il peso del paziente.

Una volta che si è raggiunti un dosaggio terapeutico adeguato, il paziente diventa “eutiroideo”, cioè il suo metabolismo torna ad essere normale, cosa che lo può aiutare a ritrovare il suo peso forma, ma ovviamente ciò non vuol dire che tutti i kg di massa grassa eventualmente accumulati durante l’ipotiroidismo, all’improvviso debbano scomparire. Il farmaco in sé, al dosaggio adeguato, non fa né ingrassare, né dimagrire: se raggiunto l’eutiroidismo il paziente non perde i kg di grasso precedentemente accumulati e se non segue una dieta ed un programma di attività fisica adeguati, tenderà a rimanere in sovrappeso o ad aumentare di peso; se invece dovesse seguire una dieta ipocalorica associata ad attività fisica, tenderà a dimagrire.

Per questo motivo, una volta iniziata una terapia con Eutirox, si dovrebbe contemporaneamente procedere con una dieta ed un programma di attività fisica adeguati.

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Lyrica (Pregabalin): è un farmaco che fa ingrassare?

MEDICINA ONLINE DIETA LINEA MANGIARE GRASSO INGRASSARE DIMAGRIRE CALORIE CARBOIDRATI GRASSI ZUCCHERI CIBO FRUTTA VERDURA FRITTO CARNE PROTEINE OBESITA SOVRAPPESO INDICE MASSA CORPOREA METABOLISMO.jpgLyrica è un medicinale che contiene il principio attivo pregabalin. È disponibile sotto forma di capsule (di colore bianco: 25 mg, 50 mg e 150 mg; bianco e arancione: 75 mg, 225 mg e 300 mg; arancione: 100 mg; arancione chiaro: 200 mg).
Pregabalin viene usato, da solo o in combinazione con altri farmaci, come antiepilettico-anticonvulsivante e trova indicazione specifica nel trattamento del dolore neuropatico centrale e periferico. È utilizzato anche contro il disturbo d’ansia generalizzato (GAD), e contro il dolore neuropatico periferico causato da complicanze dell’algodistrofia (o distrofia simpatica riflessa).

Lyrica fa ingrassare?

Non tutti i pazienti reagiscono allo stesso modo alla somministrazione di un farmaco, tuttavia, in un gruppo di pazienti relativamente ampio, sembrerebbe che Lyrica possa effettivamente determinare un aumento di peso. Tra le mie pazienti donne, soprattutto, il Lyrica, nella somministrazione di 2 dosi da 150 mg giornaliere, ha determinato in più della metà dei casi un aumento ponderale medio che oscilla tra 2 e 5 kg entro due mesi dalla prima assunzione, legato alla sensazione di aumentato gonfiore. Il meccanismo di aumento del peso non è stato ancora del tutto chiarito. L’aumento di peso non si verifica in tutti i pazienti.

Come comportarsi?

Mantenere un’alimentazione equilibrata ed effettuare un moderato e regolare esercizio fisico può aiutare a ridurre o prevenire il problema, specie se seguiti da un medico nutrizionista. Se l’aumento di peso è elevato occorrerà eventualmente concordare con il medico curante le strategie da seguire.

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Lo yogurt fa dimagrire o ingrassare? Quante calorie ha?

MEDICINA ONLINE YOGURT FRUTTA DOLCE ZUCCHERO GRECO CALORIE DIABETE INSULINA GLICEMIA DOLCE PASTO DIETA DIMAGRIRE GRASSO TAVOLA MANGIARE LAMPONI FRUTTI DI BOSCO FRAGOLE FRUTTI ROSSI.jpgLo yogurt è un alimento che da quando è entrato nelle abitudini alimentari degli Italiani, ha di prepotenza preteso ed ottenuto di diventarne uno dei più comuni e frequentemente consumati. Anche se, in realtà non è un alimento nato nella tradizione dei cibi italiani, infatti esso trae le sue origini in Turchia, per poi invadere anche la Grecia che oggi ne è uno dei principali produttori e lo ha reso famoso un po’ in tutto il mondo. Ma, come per tutti i cibi molto presenti in un regime alimentare, la domanda sorge un po’ a tutti, e spontanea: lo yogurt fa ingrassare? Può essere consumato anche da coloro che sono sotto dieta dimagrante? Vediamo insieme quali sono le proprietà dello yogurt e se lo si può inserire nelle diete dimagranti.

Lo yogurt fa ingrassare? Sono uno diverso dall’altro, studiamo i vari tipi

E’ bene fare una precisazione. Gli yogurt sono quasi tutti diversi uno dall’altro. Iniziamo con il dire che lo yogurt bianco è assolutamente associabile alle diete dimagranti, possedendo solamente 65 calorie per 100 grammi di prodotto e vi si trovano al suo interno tanto grassi che proteine cosiddette nobili, tutti fondamentali per chi si trovi sotto diete particolarmente “serrate”.

Poi prendiamo in analisi lo yogurt greco: è vero che possiede 110 calorie per etto di prodotto, ma viene consigliato comunque per coloro che sono sottoposti a dieta dimagrante grazie al suo apporto in grassi e proteine fondamentali indispensabili per un corretto funzionamento di tutto il nostro organismo, in particolare quando esso venga privato del normale apporto calorico giornaliero, cosa che accade, ovviamente, quando ci si sottopone a dieta dimagrante.

Attenzione agli yogurt contenenti zucchero

Stante quanto sopra scritto non possiamo affermare che lo yogurt fa ingrassare, certo, però, purtroppo, in Italia questo prodotto è diventato famoso per la sua versione meno salutare (e meno dietetica): quella nella quale vengono aggiunti zuccheri e/o estratti della frutta. In genere i produttori cercano di tenere sotto controllo il contenuto in calorie che, quindi, risulta esiguo anche in queste versioni, però grazie alla presenza di zuccheri e frutta il prodotto perde gran parte di quei benefici che lo renderebbero, altrimenti, un alimento che rasenta la perfezione per quanto riguarda dimagrimento e salute.

Allora, lo yogurt fa ingrassare? No, lo si può aggiungere tranquillamente alla propria dieta

Possiamo affermare, in definitiva, che lo yogurt è un alimento salutare e che quindi può essere inserito, anzi, meglio, è preferibile che sia inerito nella propria dieta. Da una benefica sensazione di sazietà (evita che venga fame di altri spuntini) e può essere considerato un’ottima merenda, ma può anche sostituire un dessert. Ottimo per accompagnare le portate di carni magre.

Lo si può mangiare tutti i giorni e ciò è consigliato da moltissimi dietologi che individuano in questo prodotto un importante “perno” attorno al quale far ruotare tutta la propria dieta.

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Dieta per rimettersi in forma dopo le feste: cosa fare e cosa non fare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIETA FORMA DOPO FESTE COSA FARE NON CIBORiabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpg

Fra Natale e Capodanno, è facile prendere  dai due ai quattro chili e i problemi di digestione subiscono un’impennata facendo registrare il 23% dei casi totali durante i vari cenoni. Passato questo periodo è il caso di seguire qualche consiglio per per rimediare agli “strappi” degli eccessi.

Sconsigliati i digiuni che hanno numerose controindicazioni, specie se “fai da te”. Si può scegliere di seguire un regime a basso contenuto calorico, ma ad alto tasso di alimenti e sostanze drenanti e depurative, da seguire per cinque giorni.
Per prima cosa è bene iniziare la giornata bevendo molta acqua appena svegli. L’idratazione è fondamentale per il buon funzionamento dei reni e del fegato. Anche nell’arco della giornata, è bene continuare a bere. E’ importante seguire una dieta bilanciata, comprensiva di tanta verdura, frutta (meglio a fine pranzo piuttosto che a cena) e proteine. Anche la colazione è un pasto da non sottovalutare: fette biscottate ricche di fibre insieme a un po’ di ricotta con marmellata senza zucchero o insieme a qualche fettina di prosciutto cotto, sono un ottimo modo di cominciare la giornata.

A metà mattina e a metà pomeriggio, meglio fare uno spuntino, così da non esagerare con il cibo durante i pasti principali. A pranzo e cena, invece, è sempre bene iniziare con una minestra di verdure prima della portata principale, così da saziare l’appetito. I cibi ricchi di carboidrati come pasta, pane, riso, pizza vanno sostituiti con le verdure (ad eccezione di carote, patate e legumi). Infine gli esperti consigliano di eliminare completamente gli alcolici per il loro tasso glicemico particolarmente alto, ma di non rinunciare all’olio per l’utilità dei grassi.

Subito dopo pranzo, vale la pena fare il giro dell’isolato camminando a passo spedito per almeno venti minuti. Può andar bene anche andare a correre o fare un altro sport. L’importante è muoversi.

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