Perché sbadigliamo e ci stiracchiamo? Perché lo sbadiglio è contagioso?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SBADIGLIO NOIA DORMIRE LETTO SONNOTutti quanti lo abbiamo fatto almeno una volta “in faccia” a qualcuno che ci stava parlando di cose noiose. Oppure lo abbiamo fatto la mattina presto quando preferivamo rimanere ancora un po’ a letto piuttosto che andare a lavoro. Qualcuno lo fa in modo maleducato, senza mettersi la mano davanti alla bocca. Sto parlando di uno dei gesti più antichi dell’essere umano, compiuto mediamente ben 250 mila volte in una vita: lo sbadiglio.

Cos’è uno sbadiglio?

Uno sbadiglio è un atto spontaneo e involontario di profonda inalazione ed espirazione del respiro, fisiologico e compiuto da ogni essere umano a prescindere da razza, sesso e ceto sociale. E’ compiuto anche da molti animali, come pesci, cani, gatti, topi, serpenti, uccelli. È dimostrato che già a 11 settimane di gestazione i feti manifestano contrazioni della bocca accompagnate da un abbassamento della lingua. Spesso è accompagnato da vari gesti di “stiracchiamento” che in gergo medico sono definiti “pandiculazione”.

Come avviene uno sbadiglio?

Bastano circa sei secondi per fare uno sbadiglio. Un’azione ripetuta in media quasi 10 volte al giorno, per un totale di quasi 250mila volte nella vita. Lo sbadiglio si compone di due fasi:

  1. inspirazione: si apre la bocca, si alza la glottide, si contraggono i muscoli costali allo scopo di favorire il passaggio dell’aria;
  2. espirazione: l’aria viene espulsa lentamente e si assiste al progressivo ritorno alla posizione iniziale.

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Perché si sbadiglia?

Le cause degli sbadigli non sono ancora state del tutto chiarite, anche se ci sono varie ipotesi a riguardo, molte legate all’aumento della disponibilità di ossigeno legato allo sbadiglio.

1) Stress: quando siamo sottoposti a stress, il nostro corpo ha bisogno di più ossigeno e l’ottiene facilmente con uno o più sbadigli;

2) noia: non ancora del tutto chiarito il legame tra noia e sbadigli, tuttavia è un legame forte come l’esperienza di tutti noi può confermare;

3) fame e digestione: durante la digestione il corpo ha bisogno di più ossigeno, ottenuto con uno o più sbadigli. Non ancora del tutto chiarito invece il legame tra fame e sbadiglio;

4) sonnolenza (mattina presto e tarda sera). Anche in questo caso il corpo reclama più ossigeno: la mattina presto dopo la minore ossigenazione durante la notte; oppure al termine di una giornata stancante quando le energie cominciano a latitare;

5) empatia: a volte sbadigliamo senza alcun apparente motivo, solo perché una persona che ci sta accanto ha sbadigliato. Analizzerò meglio la questione nel prossimo paragrafo.

6) attrazione sessuale: sembra incredibile eppure sempre più tesi vanno verso un legame tra sbadiglio ed attrazione sessuale. La correlazione tra sesso e sbadiglio, messa in primo piano da un gruppo di studiosi nel 2012, è documentata già in antichi testi indiani, che paragonano lo sbadiglio a un piccolo orgasmo. Forse lo sbadiglio permette una maggiore ossigenazione dei tessuti in vista di un rapporto sessuale;

7) farmaci: alcuni farmaci, come quelli per curare Parkinson, ansia, depressione, possono provocare una media giornaliera di sbadigli più alta.

Da quanto detto appare chiaro il fatto che lo sbadiglio non sia un segno specifico, bensì un atto che il nostro corpo manifesta in una variegata quantità di situazioni diverse. Eppure le reali cause restano praticamente sconosciute. Come dice Wolter Seuntjens, un accademico olandese considerato il pioniere della chasmology – la scienza che studia gli sbadigli  – «Siamo in grado di mandare un uomo sulla luna, ma non riusciamo a spiegare il più banale degli atti: lo sbadiglio».

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Perché gli sbadigli sono contagiosi?

Tutti lo sanno: sbadigliare è contagioso. E’ più probabile che una persona sbadigli dopo aver visto – o anche solo udito! – lo sbadiglio emesso da un’altra persona; questo statisticamente avviene più la mattina presto e la sera. Un recente studio condotto da Ivan Norscia ed Elisabetta Palagi (Università di Pisa) ha fornito la prima evidenza comportamentale che il contagio dello sbadiglio è associato al legame empatico tra le persone. Lo studio ha dimostrato che il contagio segue lo stesso gradiente dell’empatia: è massimo e rapidissimo a manifestarsi nei parenti stretti (genitori/figli/nipoti, fratelli, coppie stabili), decresce negli amici, poi nei conoscenti e raggiunge il minimo negli sconosciuti. Vari studi di tipo clinico, psicologico e neurobiologico suggeriscono e supportano il legame tra contagio dello sbadiglio e empatia. Ad esempio, il contagio inizia a manifestarsi a 4-5 anni di età, quando i bambini sviluppano la capacità di identificare, in modo corretto, le emozioni altrui. Inoltre, il contagio è ridotto o assente in soggetti che presentano disturbi legati all’empatia, come gli autistici ed è positivamente legato ai punteggi soggettivi di empatia basati su test di tipo psicologico. Infine, le aree del cervello legate alla sfera emotiva si sovrappongono, in parte, con quelle coinvolte nella risposta allo sbadiglio, con un possibile coinvolgimento dei neuroni specchio. Curiosità: più si è anziani e meno si sbadiglia per empatia.

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Sbadigli contagiosi tra uomo e cani

Il contagio dello sbadiglio, con possibili implicazioni empatiche, è stato finora dimostrato negli scimpanzé e nei babbuini gelada. La presenza di contagio tra uomo e cane domestico, considerato capace di un legame empatico con gli umani, è stata ipotizzata, ma i risultati sono controversi.

Perché ci si stiracchia durante uno sbadiglio?

Come precedentemente accennato, l’atto di “stiracchiamento” viene chiamato più correttamente “pandiculazione” ed è un insieme di contrazioni muscolari sinergiche in parte volontarie ed in parte involontarie che di solito – ma non sempre – accompagnano lo sbadiglio, e che portano a “sgranchirsi”. La maggior parte delle volte la pandiculazione coinvolge la testa, la contrazione dei muscoli lombari e toracici (con un caratteristico movimento “petto in fuori”) e lo stiramento degli arti superiori, che nell’atto vengono portati verso l’alto, stirati e con le mani spesso raccolte su se stesse. Lo stiramento può anche localizzarsi agli arti inferiori, con allungamento dei piedi. Il significato della pandiculazione non è ancora stato chiarito, si pensa che il caratteristico movimento del busto permetta al torace di espandersi permettendo ai polmoni di accumulare più aria e determinando una maggiore dinamica nel sangue nelle estremità del corpo dopo che esse sono rimaste inattive, non a caso la pandiculazione accosta gli sbadigli mattutini dopo che per una notte le estremità sono rimaste non attive.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Le dieci cose che sicuramente non sai sui sogni

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO CERVELLO SISTEMA NERVOSO BRAIN (4)I sogni ed il sognare sono tra i più grandi misteri fin dall’uomo preistorico. Fonte di paure, di speranza, di angoscia, i sogni ci hanno sempre affascinato. Nonostante i grandi sforzi però, la scienza non è ancora riuscita a dare risposta certa a cosa siano di preciso i sogni. Oggi vi presento dieci curiosità che (quasi) sicuramente non conoscete riguardo i sogni, anche se prima, per comprendere meglio quello di cui stiamo parlando, vi consiglio di leggere prima questo mio articolo: Perché sogniamo? Perché ricordiamo alcuni sogni e altri no? Cos’è un sogno lucido e la fase REM?

1) I sogni sono uguali in tutto il mondo

I sogni sono spesso influenzati dalle nostre esperienze personali, ma sono anche universali: alcuni temi sono comuni e ricorrenti in tutti gli individui del mondo come, per esempio, l’essere inseguiti da qualcuno, l’essere attaccati, il cadere, il sentirsi paralizzati, l’arrivare in ritardo, il volare, il trovarsi nudi in pubblico, l’essere sotto esame.

2) Dolore e segni

Il dolore “entra” nei sogni: indurre un formicolio al piede di qualcuno che dorme fa sì che egli sogni un fastidio ai piedi. Se da svegli si ha un dolore in una parte del corpo, spesso mentre si dorme di avverte di avere quello stesso dolore nel sogno.

3) Niente libri

La maggioranza delle persone ammette di non aver mai sognato di leggere qualcosa nei propri sogni e di non essere in grado di capire che ora sia con precisione guardando un orologio presente nel sogno.

4) Non REM

Fino a pochi anni fa si riteneva che si sognasse solo durante la fase del sonno detta REM, ma alcune ricerche sembrano indicare che in realtà si sogna anche durante il sonno non-REM (NREM) e che tali sogni si ricordino più facilmente, visto che il sonno REM è la fase più vicina al risveglio.

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5) Sogno lucido

E’ un sogno lucido quel tipo di sogno in cui chi dorme è consapevole che si sta sognando. I “sognatori lucidi” sognano soprattutto cose come passare attraverso i muri, viaggiare nel tempo e volare.

6) Sogni e memoria

Un esperimento, condotto dal dott. Robert Stickgold dell’Harvard Medical School ha confermato che ricordano meglio coloro che subito dopo la lettura cadono in un sonno ricco di sogni rispetto a chi non fa molti sogni.

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7) Sogni celebri

Molti autori e inventori hanno dichiarato che le loro creazioni sono state inventate grazie ad un sogno: ad esempio la scrittrice Mary Shelley scrisse di Frankenstein dopo averlo sognato, Nikola Tesla sognò molte proprie future invenzioni prima di plasmarle nella realtà, Elias Howe trasse l’ispirazione per inventare la macchina per cucire, Friedrich August Kekulé scoprì la struttura chimica del benzene grazie ad un sogno.

Leggi anche: Sognare topi, serpenti, gatti, sangue… Perché alcuni sogni sono ricorrenti e cosa significano?

8) Sogni colorati o in bianco e nero

Una piccola percentuale di persone afferma di sognare in bianco e nero, mentre la maggioranza di noi sogna a colori.

9) Premonizioni

Secondo alcuni, i sogni possono indicare quello che avverrà a futuro. Ad esempio Lincoln disse di aver sognato il proprio assassinio, cosa che avvenne dieci giorni dopo.

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10) Sogni ed emozioni

Nei sogni viviamo molte emozioni, come gioia, felicità e paura. L’emozione più diffusa nei sogni però è la paura: le emozioni negative sono decisamente più diffuse di quelle positive, nei sogni.

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Sognare topi, serpenti, gatti, sangue… Perché alcuni sogni sono ricorrenti e cosa significano?

MEDICINA ONLINE DORMIRE SONNO SONNOLENZA INSONNIA DONNA DIVANO FIORI POMERIGGIO GIORNO LUCE MELATONINA SONNELLINO POMERIDIANO RIPOSO STANCHEZZA ESAURIMENTO MENTALE TRISTE NEVRASTENIA PSICHIATRIA ANSIA DEPRESSIONE.Alcuni sogni sono più diffusi degli altri. Sognare topi e serpenti ad esempio è estremamente diffuso, specie tra le donne. Ma perché alcuni sogni sono così diffusi e perché sono ricorrenti? Ancora queste domande non sono state del tutto chiarite dalla scienza, tuttavia appare chiaro come sognare alcuni elementi possa andare ad indicare una emozione o un pensiero che ci riguarda e che spesso, ci opprime o ci mette paura, con un simbolismo chiaro.

Per comprendere meglio quello di cui stiamo parlando, vi consiglio di leggere prima questo mio articolo: Perché sogniamo? Perché ricordiamo alcuni sogni e altri no? Cos’è un sogno lucido e la fase REM?

Cosa significa sognare topi e ratti?

Sognare topi e ratti provoca in genere una sensazione di disgusto o di paura. Indica che  inconsciamente si ha paura di qualcosa, che ci si sente insignificanti ed inadeguati, che si manca di autostima. Il subconscio potrebbe volerci dire che stiamo perdendo troppo tempo a nasconderci all’ombra di qualcun altro. Sognare un topo indica anche il nostro timore di affrontare una piccola scocciatura, qualcosa che ci darà fastidio, oppure che ci stiamo lasciando affliggere da fatti di poco conto (piccoli come i topolini che sogniamo) e che dobbiamo dare il giusto valore a questi eventi. Ci sono sentimenti e pensieri che ci rodono. Anche una immotivata timidezza. Per molti i topi dipingono i loro sentimenti di repulsione, orrore, ribrezzo, che persistentemente ed inconsciamente ne pervadono la vita. Vedere topi nei sogni è molto frequente, perché sono portatori di pensieri negativi che ci angosciano e ci tormentano, come l’invidia e la gelosia che ci  “rodono” la coscienza. Possono essere considerati anche come segnali di presenze nemiche fra le nostre relazioni, di un amico insincero. Sognarli potrebbe metterci in guardia da pericoli in agguato. I topi nei sogni possono anche collegarsi all’istinto sessuale, soprattutto nel caso di un topo con una grossa e lunga coda, o alla paura del sesso e del pene maschile, specie se il topo è visto come qualcosa che invade la nostra casa, i nostri spazi, il nostro corpo.

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Cosa significa sognare un serpente?

Sognare serpenti può avere tantissimi significati:  l’animale infatti richiama alla mente tanti diversi simboli. Secondo Freud il serpente è associato alla sessualità ed è infatti un simbolo fallico che  può rappresentare sia la fertilità che le tentazioni, tanto che nell’uomo soprattutto nella fascia adolescenziale, può star a significare il suo bisogno di sentirsi affermato come uomo virile e dotato di una sessualità. Nella donna, invece, può simboleggiare l’attrazione ma al contempo la paura nei confronti del sesso, Jung invece associa ai rettili l’energia sessuale. Oltre agli aspetti più psicologici del sognare i serpenti, ricordiamo che nell’immaginario comune questo animale è visto come cattivo e infido, basti pensare ad esempio a come l’immagine di qualcuno che crediamo cattivo venga a volte associata al serpente, inoltre  anche nelle religioni il serpente è simbolo del peccato e della tentazione. Sognare un serpente che striscia e sibila rappresenta la presenza nella nostra vita di conoscenze che nutrono invidie nei nostri confronti e che non sono completamente sincere con noi. Sognare un serpente attorcigliato a noi indica che stiamo reprimendo i nostri istinti sessuali e che dovremmo lasciarci andare di più, se invece è attorcigliato ad un’altra persona, indica una nostalgia nei confronti di quest’ultima.

Cosa significa sognare un serpente morto o ucciderlo?

Sognare un serpente morto o sognare di uccidere un serpente simboleggia l’aver sconfitto una paura e può essere associato alla maturità, al sentirsi meno bisognosi di cure materne e capaci di prendere da soli le proprie decisioni, tuttavia può anche rappresentare una repressione degli istinti che invece dovreste accogliere.

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Cosa significa sognare di essere morsi da un serpente?

Sognare di essere morsi da un serpente sta a rappresentare una situazione di malessere dovuta a delle critiche che avete ricevuto e per le quali non riuscite a trovare un giustificazione, critiche per voi eccessive e senza motivo che vorreste allontanare, sognare invece che il serpente morde gli organi genitali può avere significati differenti, o mettere a freno le proprie pulsioni o quello di superare una preoccupazione che ci affligge e che ci frena nei nostri rapporti.

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Cosa significa se è un uomo a sognare gatti o cuccioli di gatto?

I gatti rappresentano il lato femminile della psiche maschile; possono simboleggiare dunque la vulnerabilità. I gatti, più che i cani , sono spesso apprezzati e associati con indipendenza e auto-sostenibilità. Tuttavia, l’immagine del gattino indifeso è un’immagine ben radicata nell’inconscio collettivo: se si sogna dei cuccioli, dei gattini appena nati, se si ascoltano dei miagolii, può essere un’indicazione che il sognatore non solo si sente vulnerabile, ma incapace di ottenere aiuto. In questo caso, il sognatore dovrebbe guardare alla propria vita reale e verificare se (lui o lei) non viene ascoltata o se il problema è l’incapacità di chiedere aiuto. Sognare dei gattini potrebbe anche significare che il sognatore ha intrapreso un nuovo progetto o fase della vita che è in uno stato vulnerabile e ha bisogno di nutrimento. In alcuni casi sognare di essere un gattino può indicare un senso di inferiorità, specie se nel sogno sono presenti altri gatti più grandi che incutono timore.

Cosa significa se è una donna a sognare gatti?

Nei sogni delle donne, i gatti sono di solito simboli di come la donna vede sé stessa. La percezione personale di cui comprende non solo come la donna pensa di sé stessa fisicamente, ma anche di come si riferisce al suo intuito, la sua creatività, e di come lei si vede rispetto agli uomini. Gatti sani nei sogni possono indicare che una donna ha un alto livello di fiducia in sé stessa molto altro. Avere fiducia in sé stessi è molto diverso da dire di essere arrogante: fiducia in sé stessi indica un senso di comfort con sé stessi; ci si sente completamente a proprio agio nella propria pelle. Uno si affida all’intuizione e alle decisioni prese sulla base di tale intuizione. Sognare i gatti in buona salute può anche significare che una si è un donna di potere. Il potere non è sinonimo di controllo. Controllare le persone che cercano e tenere tutto sotto controllo è proprio perché si sentono di non avere alcun potere. Il potere è neutrale, né bene né male. Il potere è la capacità di influenzare il cambiamento, non la propria capacità di controllare gli altri intorno. Quando si ha il potere viene da fidarsi di sé stessi, perché si possono ottenere risultati. Sognare cuccioli di gatto, nella donna, simboleggia un desiderio di maternità o una vulnerabilità correlata ad una nuova situazione di vita che incute timore. In alcuni casi sognare di essere un gattino, come accade per l’uomo, può indicare nella donna un senso di inferiorità, specie se nel sogno siamo circondati da gatti più grandi ed aggressivi.

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Cosa significa sognare il sangue?

Sognare il sangue è associato al concetto di vitalità, a prescindere che si sogni il proprio sangue o quello di qualcun altro. Il sangue è quasi naturalmente associato alla circolazione dell’energia vitale nel corpo umano. Questo nesso può ricondurre anche alla propria famiglia, ai propri discendenti diretti (i cosiddetti “legami di sangue”).
È anche possibile ravvisarvi un’interpretazione omofonica in cui il suono della parola sangue è associabile alla parola “senza”, ovvero a una mancanza. Sognare il sangue può anche rinviare all’immagine del vampiro, ovvero alla paura di essere deprivati della propria forza vitale da parte di un predatore. Per Sigmund Freud, sognare il sangue allude al desiderio di rapporti sessuali. Non è il desiderio di un individuo specifico quanto piuttosto l’espressione di una libido che è al suo massimo grado di espressione e di necessità. Sognare sangue denota quindi una sessualità scarsamente appagata e che come tale ha bisogno di esprimersi, di manifestarsi con enfasi. Indica la presenza di una pulsione forte e impellente. Freud associa il colore rosso del sangue alla passione divorante e all’intensità della libido.

Cosa significa sognare i denti?

Perdere i denti è un sogno ricorrente e cela quindi significati simili per tutte le persone. In generale i denti vengono associati alla carica sessuale, alla forza vitale, al vigore e alla salute (difatti in vecchiaia perdiamo i denti), all’aggressività. Il loro compito è afferrare, mordere, sminuzzare il cibo. Perderli può indicare la perdita di alcuni di questi aspetti e per capire quali è fondamentale contestualizzare il sogno. I denti servono per mordere, afferrare, sorridere, “ringhiare”, ma anche incidere, tagliare, strappare ed è partendo da queste funzioni pratiche che si può risalire al significato simbolico. Ovviamente, a seconda della tipologia svolgono funzioni leggermente diverse, i canini per esempio, essendo originariamente adibiti a strappare e triturare, vengono associati all’aggressività.  Riconoscere quali denti cadono in sogno può fornire quindi ulteriori informazioni sul messaggio onirico.

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Attenti al pisolino: oltre i 40 minuti aumenta rischio diabete

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DORMIRE LETTO DIVANO PIGIAMA RIPOSO RELAX (2)Concedersi un pisolino troppo lungo può aumentare moltiplicare il rischio di diabete di tipo 2. E’ ciò che si desume da uno studio presentato al Congresso dell’Associazione europea per lo studio di diabete (Easd), Stoccolma. Se il pisolino supera la durata di un’ora il pericolo di ammalarsi aumenta del 46%. La cosa migliore è dormire al massimo 40 minuti: solo superando questa soglia il pericolo di diabete cresce. La ricerca è stata condotta dal giapponese Tomohide Yamada dell’università di Tokyo ed è in realtà una meta-analisi di oltre 680 studi sul tema pubblicati fino al novembre 2014 e inseriti nei database di Medline, Cochrane Library e Web of Sciences condotti tra Europa, Asia e Usa, coinvolgevano complessivamente più di 260 mila persone. Le ragioni di questo legame sono ancora sconosciute.

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Beth, la “bella addormentata” esiste davvero

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAME (4)Beth Goodier, giovane inglese ventenne raffigurata nella foto in alto, soffre di una patologia piuttosto particolare: la cosiddetta «sindrome della bella addormentata» (nome scientifico: “Sindrome di Kleine-Levin”). Si tratta di un disturbo neurologico che comporta crisi di eccesso di sonno che possono durare per giorni o addirittura settimane. Questa malattia – così particolare – fa parte delle ipersonnie, cioè un gruppo di disturbi del sonno che si manifestano in un eccessivo e prolungato stato di sonno dell’individuo, costante nel tempo, associato alla difficoltà di svegliarsi o nel riuscire a rimanere svegli ovvero situazioni di sonno improvviso cui la persona non riesce ad esimersi (si può osservare la stessa dormire mentre è in conversazione o mentre sta pranzando). Durante la veglia la persona affetta da ipersonnia può risultare apatica, o con un eloquio incoerente oppure può presentare irrequietezza. Si contrappone all’insonnia.

Continua la lettura su https://www.corriere.it/salute/speciali/2014/sonno/notizie/beth-bella-addormentata-vivente-02930122-591c-11e4-aac9-759f094570d5.shtml#:~:text=di%20Emanuela%20Di%20Pasqua&text=Di%20questa%20condizione%20non%20si,sue%20lunghe%20ore%20di%20sonno.

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Dormire poco ti consuma il cervello ma correre te lo ricostruisce

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SBADIGLIO NOIA SONNO DORMIREDormire troppo poco provoca la morte delle cellule cerebrali. Lo dicono i risultati di una ricerca condotta da un team di ricercatori della School of Medicine dell’Università della Pennsylvania, che ha condotto uno studio sugli effetti della deprivazione del sonno sui topi. E se le conclusioni degli scienziati americani dovessero valere anche per l’uomo, questo può significare una cosa sola, e cioè che è perfettamente inutile cercare di «recuperare il sonno perso» dopo un periodo particolarmente intenso.

Turni di notte e lavoro fino a tardi

La ricerca, pubblicata sul prestigioso Journal of Neuroscience e ripresa anche dalla BBC, potrebbe avere un’applicazione nel campo della farmacologia: potrebbe infatti nascere un farmaco in grado di «proteggere» il cervello dagli effetti della mancanza di sonno. Effetti che, almeno per quanto riguarda i topi, sono estremamente marcati: i roditori sono stati posti in un ambiente che replicava le cause tipiche della deprivazione di sonno, come i turni di lavoro notturni o, semplicemente, un sovraccarico di lavoro che, spesso, può obbligare chiunque a stare in ufficio fino a tardi. Dopo diversi giorni a questo ritmo – i topi potevano dormire solo quattro o cinque ore per notte – i roditori avevano perso il 25% delle cellule cerebrali, in gran parte appartenenti al tronco cerebrale.

Funziona così anche per gli umani?

Secondo i ricercatori si tratta di una prova evidentissima di come la mancanza di sonno porti alla perdita di cellule cerebrali: tuttavia sono necessari ulteriori studi per riuscire a stabilire se la deprivazione di sonno possa provocare gli stessi danni anche a un cervello umano. Danni che oltretutto sarebbero irreversibili, ma che non è detto si producano allo stesso modo anche sull’uomo, come sottolinea il professor Hugh Piggins della University of Manchester: «Gli autori hanno fatto un parallelismo tra i turni di lavoro notturni e la deprivazione da sonno e hanno concluso che la mancanza cronica di sonno può avere delle ripercussioni non soltanto sulla nostra salute fisica, ma anche su quella mentale – ha spiegato – Ma questa possibilità deve essere dimostrata da molte altre ricerche, nonostante sia fuori discussione che una buona igiene del sonno sia fondamentale per il benessere di una persona».

L’esercizio fisico “ricostruisce” il cervello

Dopo aver visto come il sonno “distrugge” il nostro cervello, passiamo ora alle buone notizie! Che l’esercizio fisico giovi non solo al corpo ma anche al cervello, grazie alla produzione di nuovi neuroni, è cosa nota. I ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) di Roma hanno però dimostrato per la prima volta che la corsa è in grado di rallentare molto il processo di invecchiamento cerebrale e di stimolare la produzione di nuove cellule staminali, che migliorano le capacità mnemoniche. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Stem Cells.

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La donna deve dormire più dell’uomo: il cervello di lei lavora più di quello di lui

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SBADIGLIO NOIA DORMIRE LETTO SONNOMi dispiace per i colleghi maschi, ma sembra ormai provato dalla scienza che il cervello della donna lavori più di quello maschile ed è questo il motivo per cui, secondo il dott. Michael Breusun e il suo gruppo di ricercatori della Duke university nella Carolina del Nord, le donne hanno bisogno di più riposo per recuperare le energie che quotidianamente spendono nella loro abilità nel fare molte cose contemporaneamente. I risultati di tale studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Science World Report.

Multitasking

Le donne sono nate per il multitasking. Che significa questo termine? In informatica, un sistema operativo con supporto per il multitasking permette di eseguire più programmi contemporaneamente, lo stesso termine, applicato ad una persona indica la capacità di svolgere più lavori in contemporanea, cosa in cui la donna è molto più brava di noi maschietti. Per i più convinti maschilisti si deve ricordare che anche qui la scienza (Gijsbert Stoet, ricercatore dell’università di Glasgow e Keith Laws dell’università di Hertfordshire) ha prodotto risultati abbastanza chiari: “gli uomini sono più lenti e meno organizzati delle donne quando devono passare rapidamente da un’attività a un’altra, almeno in certi casi”. Casi che, puntualizzano gli esperti, potrebbero includere anche tipiche attività da ufficio: inviare e-mail, rispondere a telefonate e incarichi assegnati, entrare e uscire dalle riunioni, il tutto contemporaneamente o quasi.

Leggi anche: Il cervello di un uomo? Fa bene solo una cosa alla volta

Sotto pressione

Ma c’è dell’altro: le donne sono più brillanti soprattutto quando si trovano sotto pressione, per esempio quando devono cercare velocemente qualcosa. “Sono più riflessive e organizzate, mentre gli uomini sono più impulsivi e alla fine si perdono”. Forse un retaggio dell’evoluzione, ipotizzano gli psicologi, dall’epoca in cui mentre il maschio era impegnato in “compiti lineari” come quello di uccidere una preda la donna già si destreggiava tra la cucina, la cura della casa e dei figli. “Se la donna non fosse stata multitasking fin dai tempi degli antenati cacciatori-raccoglitori, forse oggi non saremmo qui“, commentano gli scienziati.

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La donna senza sonno: maggiore rischio di depressione

Tornando al sonno, meccanismo naturale che consente a qualsiasi individuo, rallentandone i ritmi biologici, di recuperare le energie spese durante la giornata da corpo e cervello, per la donna la sua mancanza diventa particolarmente dannosa: per la parte psichica, può essere all’origine di depressioni e sbalzi d’umore, come ha riferito il dott. Michael Breusun in un intervista al The Australian. Ricordiamo inoltre che tutti gli studi del settore confermano che dormire meno ore di sonno del normale è un fattore di rischio per malattie cardiache, ictus, e riduzione delle difese immunitarie. Jim Horne, direttore del Sleep Research Centre della Loughborough University, sostiene che “il compito del sonno è di permettere al cervello di recuperare e autoripararsi“. Dunque, più viene utilizzato il cervello più è richiesto un certo numero di ore di sonno. Sicuramente sarà difficile per noi uomini accettare di lasciar riposare un po’ di più la propria compagna, dato che a tutti piace dormire tanto, ma se lo merita!

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I nove consigli per superare lo stress del lunedì mattina

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO UOMO ARRABBIATO TRISTE DEPRESSO RABBIA URLO PAURA FOBIA DISPERAZIONE AIUTOIn molti saranno d’accordo con me quando dico che il lunedì è il giorno della settimana “peggiore”: si torna a scuola o al lavoro dopo il week end e la maggior parte di noi lo odia.  Poi quando capita  che la sveglia non suoni perché le batterie si sono scaricate durante la notte o se capita una discussione con un collega/compagno di classe appena arrivati in ufficio/scuola, l’umore di tutto il resto della giornata (e della settimana!) ne può risentire. Tuttavia ci sono alcuni consigli che possono, se non farci amare il lunedì, almeno riuscire a farcelo sopportare. Il bello di questi consigli è che possono essere usati non soltanto per il primo giorno della settimana, ma anche per tutti gli altri giorni lavorativi!

1) Fai una bella doccia calda la sera prima. Andrai a letto più pulito e rilassato, ciò ti farà dormire meglio ed il giorno dopo ti sveglierai riposato. Dopo la doccia ricorda di spalmarti quella crema idratante che ha quell’odore che ti piace tanto, e possibilmente indossa un bel pigiama pulito.

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2) Organizza le cose che devi fare la sera prima. E’ buona abitudine scrivere domenica sera una lista delle azioni da fare il giorno seguente, evidenziando le prime tre in ordine gerarchico ed organizzando la posizione delle restanti a proprio piacere. Organizzare per tempo il proprio lunedì, lo fa sembrare un giorno meno… complicato!

3) Sistema la borsa (o lo zaino se sei uno studente) la sera prima. Così facendo innanzitutto andando a letto siamo inconsciamente più sereni e la mattina risparmiamo tempo ed energia, evitando di correre per casa a cercare quello che non troviamo (col rischio di non trovarlo o di arrivare tardi, in ogni caso lo stress aumenta).

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4) Prepara il pranzo in anticipo. E’ utile preparare il pranzo (o la merenda per la scuola) la sera prima e riporlo in frigo o in una borsa termica, l’importante è ricordare di portarlo via il giorno dopo (eventualmente lascialo scritto su un post-it); anche se è un abitudine comune a pochi, non bisogna trascurarne l’utilità, sia dal punto di vista di tempo che di soldi risparmiati.

5) Prenditi una pausa. Il lunedì mattina a lavoro non passa mai, se possibile prenditi una pausa e leggi qualche pagina del tuo libro preferito. Se il lavoro te lo consente “sgranchisciti” le gambe, accenna ad un po’ di stretching, fai una passeggiata o fai due chiacchiere con amici o colleghi. Se sei davanti ad un pc, fai riposare un po’ gli occhi. Lavorare troppe ore senza mai fermarsi si ripercuote sull’attenzione, impedendo di svolgere le attività quotidiane al meglio.

6) Non trascurare mai il potere del sonno. Dormire male la notte influisce negativamente sull’umore a partire dal risveglio, cerca quindi di non andare a letto tardi e di dormire secondo le tue esigenze; rigenerare l’organismo è la prima regola per avere abbastanza energie per affrontare la giornata. Se hai problemi a dormire prendi una o due compresse di melatonina da 1 mg un’ora prima di andare a dormire (la trovi anche in parafarmacia).

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7) Sveglia presto e colazione sana. Alzarsi presto e fare una buona colazione è un ottimo anti-stress: sono due abitudini da non trascurare. Se ti senti troppo nervoso evita troppo caffè, se invece vuoi avere più energia prova il caffè al ginseng. La colazione deve essere leggera ma nutriente: cerca di mangiare adesso quello di cui hai bisogno e di non esagerare a pranzo, inoltre mentre fai colazione evita di svolgere altre attività e goditi il momento. Se la mattina pensi di avere troppo poco tempo per fare una colazione tranquilla ed appagante, prova a svegliarti dieci minuti prima e ti accorgerai di quanto un primo pasto della giornata appagante ti faccia stare bene per tutto il giorno! Dieci minuti di sonno in meno ma tanta soddisfazione in più durante il giorno! Ah, mentre vai al lavoro, ricordati di ascoltare un po’ di musica rilassante e – se non guidi – di leggere qualche pagina del tuo libro preferito.

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8) Evita il disordine. Tenere ogni cosa al suo posto in casa corrisponde a ridurre anche il disordine mentale e ci permette di non perdere tempo la mattina a cercare quello di cui abbiamo bisogno il lunedì mattina prima di andare a lavoro. Inoltre, tenere in ordine la propria casa, specie camera da letto, bagno e cucina, ci farà andare a dormire più tranquilli.

9) Respira lentamente e teletrasportati in un paesaggio piacevole. Quando il lunedì è pieno di impegni lavorativi e la testa sembra stia per scoppiare, è il momento di rallentare: fermatevi in una posizione rilassante, svuotate la testa il più possibile e fate respiri lunghi e profondi. Durante l’espirazione – che deve essere protratta il più possibile – ascoltate il battito del vostro cuore che rallenta. Pensate ad un posto piacevole come un paesaggio fiorito di montagna a primavera, o una spiaggia esotica. Massaggiatevi delicatamente le tempie ed i bulbi oculari tenendo gli occhi chiusi. Pochi secondi di questa pratica  permette di diminuire lievemente frequenza cardiaca e pressione arteriosa e di aumentare l’ossigenazione di mente e cervello.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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