Presenza di sangue nello sperma: cause e terapie dell’ematospermia

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma EMATOSPERMIA SANGUE SPERMA CAUSE TERAPIE Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Luce Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Dietologo DermatologiaCon ematospermia (anche detta “emospermia“, i due termini sono sinonimi) in medicina si indica la presenza di sangue nello sperma. La maggior parte dei pazienti affetti descrive il problema lamentando evidenti chiazze o striature di sangue color rosso acceso all’interno del liquido seminale; alcuni soggetti affermano che le macchie si presentano addirittura con un colore nero, paragonandole alle tonalità del caffè. Pur rappresentando un segno clinico fortemente allarmante per il paziente affetto, nella stragrande maggioranza dei casi, il sangue nello sperma, clinicamente, non desta preoccupazioni particolari: l’ematospermia viene infatti considerata una condizione benigna ed autolimitata nella maggior parte dei casi. Ad ogni modo, visto che in alcuni casi può essere spia di patologie anche molto gravi, il parere del medico risulta fondamentale, al fine di escludere eventuali patologie nascoste e chiarire ogni dubbio.

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Incidenza dell’ematospermia

Molti sono i pazienti che, almeno una volta nel corso della vita, hanno osservato tracce di sangue nello sperma: il più delle volte, il target della condizione apparentemente patologica sono i giovani, in particolare quelli con una vita sessualmente attiva e promiscua. Per contro, altre fonti riportano che anche l’astinenza sessuale prolungata potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l’ematospermia.
Solo di rado, gli adulti e gli anziani lamentano episodi di ematospermia legata ad un’intensità e ad una certa frequenza dei rapporti sessuali: in simili frangenti, spesso, la causa del sangue nello sperma risiede in problematiche più gravi, che saranno esaminate nel prossimo paragrafo. Chiaramente, l’occasionalità della condizione non deve preoccupare esageratamente; quando invece l’ematospermia diviene un fenomeno frequente è assolutamente inevitabile la visita medica. Si osserva che l’ematospermia è una situazione ricorrente all’incirca nel 2% delle problematiche di tipo urologico.

Cosa causa l’ematospermia?

Sono molte le possibili cause di ematospermia. A tal proposito è doveroso distinguere due grandi classi di ematospermia:

  1. sangue nello sperma da cause non patologiche;
  2. sangue nello sperma secondario a patologie.

Per approfondire le cause che possono determinare ematospermia, argomento importante perché vi permetterà di comprendere appieno le sue possibile cure, vi consiglio di leggere questo articolo: Cause patologiche e non patologiche dell’ematospermia

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Classificazione delle ematospermie

Sulla base della caratteristiche cliniche del sangue nello sperma, è opportuno effettuare una precisa classificazione: a tal proposito, si distingue il sangue prettamente rosso vivo, dal sangue più scuro (marrone o nero) all’interno del liquido seminale.
Nella maggior parte del soggetti diagnosticati, il sangue nello sperma si presenta di un colore rosso acceso: quando la condizione si manifesta frequentemente, è assai probabile che sia in atto una flogosi a carico dell’uretra, della prostata o delle vescicole seminali. Ciò è spiegato dalla rottura – o comunque da microlesioni dei vasi ematici – verificatasi durante l’eiaculazione: infatti, le inevitabili contrazioni della muscolatura liscia generate dall’atto eiaculatorio sottopongono le pareti dei capillari, già lese precedentemente, ad una sforzo eccessivo, che si traduce nella fuoriuscita di sangue mescolato allo sperma. Quando l’ematospermia diviene una problematica particolarmente ricorrente, il sangue emesso insieme allo sperma, durante l’eiaculazione, tende a divenire più scuro, variando tonalità dal marrone al nero. Nella quasi totalità dei casi, i pazienti che lamentano episodi di sangue marrone nello sperma hanno assistito precedentemente anche ad emissioni di sangue rosso vivo nel liquido seminale. Il sangue marrone o nero è la conseguenza di residui di sangue accumulato in precedenza nella prostata o nella vescica seminale: a causa di processi ossidativi, il colore del sangue varia dal rosso acceso al bordeaux – marrone.

Diagnosi delle ematospermie

Lo spermiogramma rappresenta sicuramente l’esame diagnostico più indicato per il riconoscimento di eventuali patogeni nello sperma. La spermiocoltura, invece, completa lo spermiogramma e dà un’idea sulla tipologia e sulla quantità di microorganismi presenti all’interno del liquido seminale.
Quando il paziente, dopo i 50 anni, lamenta episodi di sangue nello sperma sarebbe opportuno un approfondito test della prostata: i rigonfiamenti anomali ed eventuali ascessi potrebbero essere i responsabili del sanguinamento in esame. Quando la palpazione medica ano-rettale non risulta sufficiente, il paziente dovrà sottoporsi ad un’ecografia trans-rettale, sicuramente più precisa rispetto al controllo manuale: quest’ultima evidenzia altre ipotizzabili patologie, quali calcolosi, cisti della prostata, dei dotti eiaculatori o calcificazioni prostatiche.
L’esame PSA (Antigene Prostatico Specifico) è un test diagnostico di screening utile ad escludere la possibile eventualità di carcinoma prostatico. A tale proposito, leggi anche: PSA totale e free alto: capire i risultati dell’esame e rischio di tumore alla prostata
È opportuno il monitoraggio periodico della pressione arteriosa, soprattutto in quei pazienti avanti con l’età: abbiamo visto, infatti, che l’ipertensione potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l’ematospermia.
Ancora, al fine di accertare se il sanguinamento nello sperma deriva da una condizione morbosa prostatica od uretrale, sono consigliate, rispettivamente, la cistoscopia e l’uretroscopia.
In caso di sospetta infezione sessualmente trasmessa, sono opportuni i relativi test diagnostici.

Terapie: cura dell’ematospermia

La terapia dell’ematospermia varia notevolmente in base alla causa che l’ha determinata, a tale proposito leggi: Cure dell’ematospermia: dilatatori uretrali, farmaci e chirurgia

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Come distinguere un vero orgasmo femminile da uno “finto”

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SESSO DONNA ORGASMO PIACERE SESSUALECome distinguere il vero appagamento da una recita amatoriale. Sì, sì. Oh sì. Ammetterlo è davvero difficile. Improbabile scoprirlo e impossibile confessarlo. Ma i sondaggi e gli studi di settore sono categorici e non lasciano dubbi. Una percentuale di donne che varia dal 50 al 70 % dichiara di aver finto, almeno una volta nella vita, di provare piacere. I dati si riferiscono a ricerche effettuate in Gran Bretagna, dove, si pensa, il sangue è raffreddato dal clima austero, l’allegria poco diffusa e i costumi più morigerati. Ma la curiosità ha spinto ricercatori nostrani a comparare i dati inglesi con quelli raccolti nella caliente Italia. Il numero è sconcertante. Inutile fischiettare e far finta che la cosa non ci riguardi.

I casi sono due. O le donne fingono a letto o fingono durante i sondaggi. Comunque, sempre di finzione si tratta. Le cose peggiorano se si osservano le cifre con più attenzione. Un anno fa, il 30% delle intervistate diceva di fingere quasi sempre. Quasi sempre vuol dire la maggior parte delle volte. Una donna su tre, quindi, a letto fa i conti della spesa e ripassa gli argomenti per la riunione del giorno dopo, mentre il suo corpo, abbandonato fra le braccia di un ingenuo uomo, sussulta di gemiti e sospiretti vari.

Non contenti di questo impietoso risultato i ricercatori hanno fatto un altro tentativo. Le cifre ottenute dalle stesse domande, riproposte adesso, hanno sconvolto anche gli intervistatori. La percentuale è infatti salita al 48%. In pratica, se siete a letto con una donna, avete una probabilità su due che, sotto al mugolio di rito, si celi la prova per il saggio di teatro.

Perché le donne, solitamente portate alla verità, mentono su un argomento così delicato? La prima, tremenda risposta è data dalla poca stima dell’acume maschile. Vessate per millenni e ancor oggi poco rispettate, le donne ritengono che l’uomo non sia in grado di distinguere un mugolio di piacere da un esercizio di riscaldamento della voce. Specie quando c’è di mezzo l’eccitazione. Quindi, si può benissimo sfoggiare il repertorio di vocalizzi erotici appreso al corso di sessualità consapevole mentre si risolve, mentalmente, il problema di come incastrare le cena con i suoceri e l’aperitivo con le colleghe.

Si finge anche, dicono le esperte, per compiacere il proprio uomo, per farlo sentire più virile e per mettere fine all’atto sessuale. Dopo aver visto la donna godere, l’uomo si avvia alla conclusione della sua maratona e si prepara, soddisfatto, a vivere il suo orgasmo. Il piacere di lei appaga ed eccita il desiderio di lui che, orgoglioso e infoiato, si concede l’abbandono.

Tutte queste motivazioni, però, si basano su un’unica realtà: durante il sesso la donna si annoia. Non si è mai visto che una qualsiasi femmina, impegnata a vedere il film di Bridget Jones e conquistata dalla trama, cambi canale nel momento clou. Se lo fa, è perché non le interessa e non le procura nessun piacere. La necessità di mimare un appagamento che non si prova è dovuta all’annosa questione dell’insicurezza femminile. Donne meravigliose, tri-laureate, di successo, madri, con responsabilità importanti, riescono a sentirsi costantemente in difetto. Se non godo, è un problema mio è il mantra di tante. Magari dicono tutt’altro. Magari fingono (ancora!) di dare la colpa all’uomo, specie se non è il compagno fisso. Ma sotto sotto, nella loro animuccia, covano il pensiero che, in realtà, il problema sia loro.

L’eccitazione femminile dipende molto dal cervello. Se riuscite a vincere i segnali d’allerta e ad aggirare il sistema difensivo, allora potete sperare in un tentativo di abbandono (nel senso del rilassamento, non di una dipartita improvvisa). Dovete coinvolgerla nella situazione, creare atmosfera, condurla per mano, e con mano, nel regno della sessualità. Altrimenti non stupitevi se durante l’amplesso vi chiama Johnny. Non è distratta, non si è dimenticata il vostro nome. Il corpo è lì con voi, sì. Ma la sua mente è su una nave dei carabi, a veleggiare nel piacere insieme a Johnny Depp.

Come difendersi dalla menzogna? Come riconoscere un piacere sincero e genuino? Se vi siete imbattuti in un’attrice provetta, potete tentare di osservarla bene e cercare di capire se vi stia offrendo lo spettacolo del suo piacere o quello della sua abilità. Nel momento dell’orgasmo femminile, alcune parti del corpo della donna si modificano.

Leggi anche: Contrazioni vaginali durante l’orgasmo femminile [VIDEO] Attenzione: immagini sessualmente esplicite

Il sorriso, prima di tutto

Se l’orgasmo è reale, la faccia soddisfatta della fanciulla dovrebbe essere eloquente. Senza ricorrere al dott. Lightman, protagonista della serie Lie to me, dovreste essere capaci di capire se la bocca della vostra donna vi sta inviando rilassati segnali di benessere o se quei denti serrati sono stretti per evitare di mordervi senza pietà.

Gli occhi

Come effetto dell’ondata di piacere, le pupille della donna si dilatano. Forse, però, non è il caso di armarsi di torcia portatile da estrarre subito dopo il momento clou. Si rischia di incorrere nell’effetto interrogatorio, quello stato emotivo che si prova quando si è sottoposti a pressanti domande, con un fascio di luce puntato negli occhi. Magari alle patite del mistero può sembrare un gioco interessante. Senza scendere in particolari da autopsia, guardate l’espressione complessiva degli occhi. Occhi brillanti, luminosi, sorridenti significano sensazioni reali e appaganti. La lacrimuccia nell’angolo dell’occhio che scende verso il basso, invece, non è di commozione per la vostra bravura. Anche se la voce vi sta dicendo altro.

Le labbra cambiano colore

Sia quelle della bocca che quelle inferiori (nel senso di posizionate più in basso). La maggior parte delle donne, però, ricorre al trucco, per colorare un po’ la bocca e renderla più sensuale. Quindi, o vi munite di batuffolo di cotone imbevuto di struccante waterproof e subito dopo il momento topico la arpionate e le struccate le labbra fino a poter rimirare il colore naturale o prendete la torcia di cui sopra e ispezionate la vostra compagna nelle parti intime. In entrambi i casi, vi consigliamo di inventare delle buone scuse per la vostra azione.

La pelle diventa madida di sudore

Sempre che la vostra donna abbia una normale traspirazione e non faccia parte della moltitudine di quelle che hanno freddo anche ad agosto. Ci vuole un po’ di scaltrezza. Se fuori ci sono 40 gradi e lei, più che soddisfatta, vi pare tramortita, forse il responsabile è il caldo eccessivo. Così come dovete pensarci bene, prima di accusarla davanti ad una pelle asciutta, in una baita gelida in pieno inverno. Le donne non seguono le normali leggi della natura. Specie per quel che riguarda caldo/freddo.

Leggi anche: Dieci ragazze raccontano le loro tecniche di masturbazione

Il battito cardiaco aumenta notevolmente

Questo è forse il segnale più comodo. Assicuratevi solo di alcune cose. Se le avete imposto una maratona di cambi di posizione e l’ultima è stata quella con lei attaccata al lampadario che si dondola con foga, forse il suo cuore batte veloce per la fatica, più che per l’entusiasmo. Se i capillari del suo viso sono rubizzi ed ha il fiatone come dopo undici piani di scale, magari è il caso di calmarvi un attimo. Abbandono e fatica raramente vanno a braccetto. Se vi ha appena chiamato col nome del suo collega di scrivania, forse non sta esplodendo di piacere ma di paura. Che, nonostante voi siate distratti, abbiate intuito una sua leggera passione per qualcun altro.

Su qualunque segnale vogliate basarvi, cercate sempre di ricordare che una donna che ha appena avuto un orgasmo meraviglioso difficilmente sarà scontrosa, depressa e pronta a ricordarvi quanto siete pesanti, privi di iniziativa e di memoria, visto che vi siete dimenticati del vostro anniversario. La migliore prova del piacere femminile è quell’improvviso attimo di silenzio, la momentanea assenza di critiche e quel senso di tolleranza per cui sì, i piatti sono da lavare, ma ci penseremo domani.

Per approfondire: Come capire se una donna ha avuto davvero un orgasmo? Ecco i segnali del piacere femminile

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Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (6)Spesso si sente parlare di un liquido che viene espulso dal pene, prima che ci sia una vera e propria eiaculazione, e molti pazienti mi chiedono se è vero che questo liquido posso indurre o no una gravidanza, specie quelli che praticano il “coitus interruptus“, cioè la tempestiva estrazione del pene eretto dalla vagina qualche istante prima dell’eiaculazione, nel tentativo di evitare il contatto diretto dello sperma con la vagina e quindi una gravidanza indesiderata. Una donna può rimanere incinta solo con questo liquido? La prima cosa da dire è che tale secrezione prende il nome di…

Liquido pre-eiaculatorio (liquido di Cowper): cos’è?

Ha diversi sinonimi: secrezione eiaculatoria, secretio ex libidine, liquido preorgasmico, liquido prostatico, liquido prespermatico, liquido preseminale. Ai tempi dell’università il nome che il prof. esigeva all’esame era il più corretto “liquido di Cowper“, perché viene prodotto dalle ghiandole omonime. Come appare il liquido pre-eiaculatorio? In condizioni fisiologiche è un liquido trasparente, incolore o lievemente biancastro e viscoso. Viene prodotto – come già prima acennato – dalle ghiandole di Cowper (o ghiandole bulbouretrali) durante la masturbazione, i preliminari e le fasi iniziali di un rapporto sessuale, ma anche durante la penetrazione precedentemente all’orgasmo ed all’eiaculazione dello sperma. In alcuni casi viene espulso durante la notte o semplicemente in caso di estrema eccitazione se l’uomo è esposto ad immagini, video o situazioni erotiche anche in assenza di attività sessuali, soprattutto in caso di prolungata astinenza. Per approfondire, leggi: Ghiandole di Cowper e liquido di Cowper: anatomia e funzioni

Il liquido preseminale viene espulso dal meato uretrale posto sull’apice del pene dell’uomo ben prima dell’eiaculazione vera e propria. La quantità emessa dipende dal singolo individuo, si possono verificare espulsioni di quantità modeste fino ad emissioni copiose.

Se sei qui perché hai paura di essere incinta, potrebbe essere utile leggere questo importante articolo che ti aiuterà a capire se è già in corso una gravidanza: Capire se sono incinta: i primi sintomi di gravidanza

Leggi anche: E’ possibile rimanere incinta con il coito interrotto?

A che serve il liquido pre-eiaculatorio?

La sua funzione è quella di neutralizzare l’acidità dell’urina e quindi in pratica esso prepara un ambiente idoneo al passaggio dell’eiaculato vero e proprio. In poche parole “pulisce e lubrifica” l’uretra, favorendo il successivo passaggio di sperma. Inoltre sembra facilitare l’adesione dello spermatozoo all’ovocita e la sua capacitazione: ovvero facilita le fertilizzazione della cellula uovo e quindi la genesi dell’ embrione.

Leggi anche: Restare incinta vergine senza penetrazione è possibile?

Cosa contiene il liquido pre-eiaculatorio?

Non sono noti studi su larga scala riguardo alla presenza di sperma nel liquido di Cowper. Indagini su campioni ridotti di popolazione rilevano l’assenza di tracce di spermatozoi. Tuttavia la presenza di spermatozoi può essere causata dallo stesso liquido che lubrificando l’uretra trasporta con sé eventuali residui di sperma presenti da un rapporto precedentemente avuto, ed è quindi consigliabile orinare tra la consumazione di un rapporto e l’altro. Questi solitamente sono in numero insufficiente a causare una gravidanza, ma possono verificarsi casi inattesi, che rendono rischioso il metodo anticoncezionale del coito interrotto.

Leggi anche: Dita sporche di sperma toccano la vagina: c’è rischio di gravidanza?

Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza?

Per prima cosa è utile ricordare che il “coito interrotto” è una pratica contraccettiva assolutamente poco sicura e poco consigliabile, anche perché non ci ripara dalle malattie veneree, al contrario di quanto avviene usando un profilattico. Detto ciò il liquido pre-eiaculatorio non contiene spermatozoi (se non quelli, come detto prima, che ristagnano nell’uretra da una eiaculazione precedente), quindi non è teoricamente in grado di indurre gravidanza. Tuttavia altre ricerche indicano che in circa il 40% dei casi si repertano qualche centinaio di migliaia di spermatozoi, spesso mobili, nel liquido pre-eiaculatorio. Chi ha ragione? Probabilmente la differenza sta nella tecnica di raccolta del liquido preeiaculatorio. Uno studio ha rivelato che il liquido pre-eiaculatorio raccolto mediante eccitazione indotta da stimoli visivi NON contiene spermatozoi, mentre il liquido pre-eiaculatorio raccolto mediante eccitazione indotta da masturbazione e movimenti coitali ne contiene qualche centinaio di migliaia. Esisterebbe quindi una differenza fra i liquidi pre-eiaculatori secreti con o senza senza stimolazione tattile del pene: sono presenti spermatozoi solo nel secondo caso. In effetti gli autori della ricerca, prudentemente, concludono raccomandando l’uso del profilattico o di altro anticoncezionale. In via del tutto induttiva la quantità secreta non dovrebbe essere sufficiente ad indurre gravidanza. Quindi se da un lato si può stare sufficientemente tranquilli, dall’altro meglio sempre le cautele!

Leggi anche: Perché ho un ritardo del ciclo? Quanti giorni devono passare prima di preoccuparmi? A chi chiedere aiuto e come mi devo comportare?

La sopravvivenza degli spermatozoi in uretra

Ribadiamo ancora, visto che è un concetto importantissimo: gli spermatozoi rimangono vivi in uretra dopo l’eiaculazione anche fino a SEI ore e vengono teoricamente dilavati dall’urina alla prima minzione. In caso di secondo rapporto ravvicinato, tenete sempre in considerazione che un eventuale liquido pre-eiaculatorio, seppur non contenente di per se spermatozoi, può “raccogliere” spermatozoi dell’eiaculazione precedente, rimasti lungo l’uretra. Meglio urinare e lavarsi bene tra un rapporto ed il successivo, meglio ancora usare il preservativo. Per approfondire: Per quanto vivono gli spermatozoi dopo un’eiaculazione in vagina e nell’ambiente?

Può il liquido pre-eiaculatorio trasmettere il virus dell’HIV?

La risposta purtroppo è SI. Vari studi hanno confermato che il liquido pre-eiaculatorio può veicolare il virus dell’HIV, cioè il virus che causa l’AIDS. A tale proposito vi consiglio di leggere anche: HIV e AIDS: come, dove e quando si eseguono i test per la diagnosi?

Per difenderti dal liquido pre-eiaculatorio:

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Omosessualità, autoerotismo, peni di due metri… Curiosità dal mondo della sessualità degli animali

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO ANIMALI PAPPAGALLI NATURA AMORETutti gli animali sono diversi e ognuno fa sesso a modo suo. Alcuni amano “farlo strano”, altri preferiscono lo stesso sesso o usare oggetti. Orge e amori eterni, incontri virtuali e tradimenti. Gli animali hanno una vita sentimentale (e sessuale) complicata. C’è chi si innamora per sempre e chi ha l’umano vizietto di tradire, chi ha risolto i problemi di coppia facendo da sé, chi predilige il sesso di gruppo. Insomma, tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso degli animali e non avete mai osato chiedere potrete trovarlo nel nuovo libro della biologa ed esperta di genetica, autrice del blog L’orologiaio miope, Lisa Signorile, «Il coccodrillo come fa. La vita sessuale degli animali» (Codice edizioni), una pubblicazione divertente che spiega come funzionano il corteggiamento, gli organi sessuali e i meccanismi riproduttivi, anche i più bizzarri, degli animali.

Continua la lettura su https://gds.it/articoli/societa/2014/08/17/omosessualita-autoerotismo-quante-sorprese-nel-mondo-animale-367933-532a3618-f2ea-424f-ba43-555948c49e6c/

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Marito e moglie da dieci anni e con una figlia, scoprono di essere fratello e sorella

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma MARITO MOGLIE DIECI FIGLIA FRATELLO E SORELLA Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Filler BotulinoStanno insieme da dieci anni, oggi scoprono di essere fratello e sorella. La sconvolgente storia viene dal Brasile e l’ha svelata una trasmissione di Radio Globo, «The Time Is Now». Leandro ed Adriana, rispettivamente 39 e 37 anni, entrambi brasiliani ed entrambi orfani, si conoscono anni fa, si innamorano e quindi coronano il sogno di andare a vivere insieme come marito e moglie. Hanno anche una figlia di sei anni. Una vita felice la loro con un unico grande buco nero: non sapere chi è la madre che ha abbandonato sia uno sia l’altro più o meno dalla nascita. E’ soprattutto Adriana, la moglie, che insegue ostinatamente il suo passato e vuole arrivare alla verità. Sa soltanto che sua madre si chiama Maria, come quella di suo marito Leandro: sembra solo una casualità. Le ricerche negli anni vanno tutte a vuoto, così Maria decide di tentare l’ultima carta, quella dell’appello sull’emittente Radio Globo che va in onda con una trasmissione dal titolo «The Time Is Now», che è un po’ come il nostro «Chi l’ha visto?», fatto apposta per trovare le persone scomparse.

La rivelazione choc

Radio Globo riesce a rintracciare la donna che aveva lasciato più di trenta anni fa la piccola Adriana e suo padre da soli. Il colpo di scena arriva però quando le due donne si parlano telefonicamente in diretta, durante il programma. La signora Maria svela alla figlia ritrovata che ha un altro figlio il cui nome è Leandro e che ha abbandonato quando era molto piccolo. In pochi minuti si capisce che quel Leandro è lo stesso uomo con il quale Adriana convive. «Non posso credere a quello che mi stai dicendo. Leandro è mio marito – esclama Adriana tra le lacrime – ho paura che ora non mi vorrà più». In studio è gelo per la verità appena svelata. Il seguito si svolge in casa della coppia. All’inizio, entrambi sotto choc per aver saputo di essere fratello e sorella, vivono giorni difficili ma poi decidono che l’amore è grande e continueranno a stare insieme. Dicono a Radio Globo: «Sarebbe stato diverso se avessimo saputo tutto questo prima, ma non lo sapevamo e ci siamo innamorati. Ora solo la morte può separarci». Un’unione che anzi si rafforzerà perché Adriana e Leandro hanno annunciato che diventeranno legalmente marito e moglie.

FONTE

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Quanto deve durare un rapporto sessuale prima che si parli di eiaculazione precoce?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMOL’eiaculazione è l’emissione di sperma, attraverso il meato uretrale, causata dalle contrazioni dei muscoli alla base del pene e dell’epididimo, in seguito al raggiungimento dell’orgasmo maschile. L’eiaculazione viene detta “precoce” (in latino ejaculatio praecox) quando – a causa della difficoltà o incapacità da parte dell’uomo nell’esercitare il controllo volontario sull’eiaculazione – essa avviene in tempi eccessivamente rapidi. Ma cosa significa “tempi eccessivamente rapidi”? Grazie a dei ricercatori australiani oggi (forse) abbiamo una risposta precisa! Tre minuti: questa la soglia al di sotto della quale si tratterebbe di eiaculazione precoce. Il dato preciso su cui i medici possono basarsi per fare una diagnosi deriva da uno studio dei ricercatori del Centro australiano di salute sessuale, condotti dal direttore Chris McMahon, riportato sul prestigioso Journal of Sexual Medicine. Vi sembra troppo? Troppo poco? Personalmente ad un uomo che non riesca mai a trattenere l’eiaculazione per più di tre minuti di rapporto, io consiglierei di approfondire quantomeno il problema.

Ritardanti

Questi prodotti, selezionati dal nostro Staff di esperti, possono ritardare l’eiaculazione nel paziente che soffre di eiaculazione precoce, permettendo di far durare più a lungo il vostro rapporto sessuale:

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Mangia più mele e farai un sesso più appagante

E’ una ricerca di due anni fa, ma i risultati sono decisamente interessanti quindi ho deciso di riproporvela. Uno studio italiano ha coinvolto 780 donne di età compresa tra i 18 e i 43 anni da settembre 2011 ad aprile 2012. Sono stati creati 2 gruppi: il primo consumava regolarmente mele con la buccia tutti i giorni (2-3 mele al giorno), l’altro meno di una mela ogni 3 giorni. La rivista scientifica “Archives of Gynecology and Obstetrics” evidenzia che le donne appartenenti al primo gruppo di studio godevano di una soddisfazione sessuale più alta e di una lubrificazione intima migliore. Pare che ad ottenere questo risultato contribuisca in gran parte la florizina, una sostanza presente nella buccia in grado di svolgere un’azione di tipo fitoestrogenica. La florizina (dal greco: phlóos, corteccia, e rhíza, radice)è un glucoside presente appunto principalmente nella radice e nella corteccia di pomacee e di drupacee. Ha la proprietà di bloccare il riassorbimento renale del glucosio, con comparsa di glicosuria: per tale motivo è usata per la determinazione della soglia renale di tale sostanza. La florizina svolge un ruolo simile a quello degli estrogeni favorendo una vita sessuale attiva ed appagante. Ecco perchè la ricerca conclude che le donne consumatrici assidue di mele hanno anche un sano aumento del desiderio ed una sessualità più soddisfacente.

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Hai mal di denti? Rischi la disfunzione erettile

L’impotenza, più correttamente “disfunzione erettile”, ha nelle malattie della bocca un inusuale fattore di rischio. Un gruppo di ricercatori turchi ha infatti scoperto che fra gli uomini che soffrono di infiammazione alle gengive, i problemi di erezione sono più frequenti. Lo studio che ha portato a questa conclusione, pubblicato tempo fa sul Journal of Sexual Medicine, ha portato gli scienziati a concludere che gli uomini affetti da forme gravi di parodontite – malattia infettiva che colpisce proprio le gengive – hanno una probabilità di soffrire di disfunzione erettile 3,29 volte superiore rispetto a chi non ha problemi gengivali.

Continua la lettura su https://www.liquidarea.com/2012/12/disfunzione-erettile-infiammazione-delle-gengive-comporta-un-fattore-di-rischio/

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