La sigaretta elettronica fa male come le sigarette vere

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma SIGARETTA ELETTRONICA FA MALE SIGARETTE  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa sigaretta elettronica non fa male alla salute? Assolutamente no: solo un modo diverso delle aziende produttrici per rendere schiave – usa proprio questo termine – le persone. Schiave, vincolate alla sostanza, dipendenti. Ed è quindi condanna delle e-cig, senza se e senza ma. Sono state un modo astuto per far cominciare i teenager, per non far smettere chi già fumava, senza alcuna riduzione del danno. Non ha dubbi, su una tematica che ha fatto molto discutere, Vera da Costa e Silva, del gruppo di controllo del tabacco dell’OMS, che interviene al congresso internazionale Iaslc sul tumore al polmone, in corso a Vienna. “Una strategia delle multinazionali del tabacco – attacca Vera da Costa e Silva – negli anni ’80 ci hanno provato con le sigarette light, che non hanno avuto alcun effetto sulla riduzione del rischio, ma sono state percepite come tali dai fumatori. E adesso sempre nuovi prodotti. Ma attenzione: devono essere regolati dalle leggi, per proteggere i consumatori. Non possiamo lasciarli in mano alle industrie del tabacco, il cui unico scopo è influenzare le leggi e finanziare studi a favore”. Con buona pace dell’ultima arrivata in casa Philip Morris, la sigaretta elettronica con tabacco, appena lanciata in Gran Bretagna e già in vendita anche in Italia.

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Narghilè e sigaretta elettronica
Tante sessioni, qui a Vienna, sui dispositivi elettronici e persino sulla waterpipe, il narghilè. Perché in molte parti del mondo è diffusissimo,  45 per cento di prevalenza in molti paesi del Mediterraneo, ma anche il 17 in alcuni stati americani, insieme ad aromi di vario tipo (più di ottomila) e a dolcificanti naturali e sintetici, approvati e dichiarati sicuri. “Per l’ingestione, però – precisa Alan Shihadeh, dell’università americana di Beirut – non per l’inalazione. Ed è tutt’altra cosa”. L’assunto è che la sigaretta elettronica sia dannosa quanto quella convenzionale. “Non fa smettere di fumare, anzi secondo alcuni studi chi si rivolge alla e-cig ha il 25 per cento di possibilità in meno di riuscirci – continua Shihadeh – e viene spesso aggiunta al fumo convenzionale, aumentando quindi l’assunzione di nicotina, la cui quantità può essere estremamente variabile. Fumatori tradizionali ed elettronici hanno lo stesso livello di nicotina nel sangue. In sintesi, anche grazie agli ultimi studi, dobbiamo dire che non sono prodotti sicuri e che chi li fuma muore come gli altri fumatori”. Anche perché la nicotina – secondo studi presentati da Sergei Grando, dell’Università della California, non solo ha un’attività promotrice dei tumori, ma induce chemioresistenza, quindi rende meno efficace la terapia.

Il marketing aggressivo
Ma quello che non va giù agli oncologi è il marketing aggressivo di questi prodotti che in molti paesi vengono proposti come alternativa sicura alla sigaretta, con immagini pubblicitarie di famiglie riunite con bambini e i genitori che fumano. O di anziane signore che alzano il dito medio al divieto di fumo. O di ragazzi invitati a riprendersi la loro libertà (di fumare, ovviamente). Per non parlare di quel 34 per cento di studi che giurano sulla non dannosità della sigaretta elettronica e hanno dietro conflitti di interessi grandi come montagne. “È importante che le università non prendano soldi dalle industrie – continua la rappresentante Oms – e che non ci sia promozione dei prodotti né delle ricerche finanziate dalle industrie. Per non diffondere informazioni controverse”. Anche perché – sottolinea Charlotta Pisinger, dell’ospedale danese Glostrup – non ci sono studi sugli effetti a lungo termine. Ed è quindi insensato vietarla dove ci sono i bambini, come si fa in Danimarca, ma non negli ospedali”.
Ma non tutti sono d’accordo. E anzi la Liaf, la Lega italiana antifumo attacca l’Oms, accusando l’organismo internazionale di assumere una posizione ideologica e di favorire lo status quo del tabagismo.

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Le 20 droghe più potenti e pericolose al mondo

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LE DROGHE PIU POTENTI PERICOLOSE MONDO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.gifDanno alla salute, livello di dipendenza e danno sociale. E’ questa la triade su cui si basa la classifica delle 20 droghe più pericolose al mondo emersa da uno studio condotto dal prof. David Nutt dell’università di Bristol e pubblicata sulla prestigiosa rivista “The Lancet”. Il risultato, ottenuto mediante un’inchiesta tra intervistati qualificati, stravolge decisamente le graduatorie governative delle sostanze più pericolose e proibite.

In 18° posizione troviamo la droga da discoteca per antonomasia: l’MDMA meglio conosciuta come ecstasy. Caratterizzata da un elevata psicotossicità, presenta forti analogie con la mescalina ed i suoi precursori sono sostanze presenti in piccole quantità nelle myristicacae (come la noce moscata ad esempio). L’MDMA agisce aumentando il rilascio di serotonina e induce distorsioni percettive con euforia, affabilità, caduta delle barriere inibitorie e aumento della libido, riduzione dell’ansia e della paura. C’è da dire che molti degli effetti della molecola sono strettamente connessi al setting e alle condizioni psicologiche dell’individuo che l’assume. L’azione di attivazione del sistema simpatico spiega gli effetti collaterali e breve termine quali la tachicardia,la secchezza della fauci, la sudorazione, i crampi addominali, la nausea e il vomito. L’ abuso cronico di ecstasy ha conseguenze molto pericolose e includono la comparsa di uno  stato d’ansia, attacchi di panico, turbe della memoria, irritabilità e fenomeni di flashback.

Posizione 17 per il GHB anche noto come “droga dello stupro” che negli anni novanta ha creato non poche rogne alle autorità statunitensi. Il γ-idrossibutirrato viene utilizzato in Italia a bassi dosaggi come presidio per il trattamento dell’alcolismo ma il suo impiego come sostanza d’ abuso è da ricollegare agli effetti psicostimolanti che determinano uno stato di euforia , aumento della sensazione tattile e del desiderio sessuale. I postumi saranno simili a quelli di una sbronza e sebbene i decessi conseguenti all’assunzione di questa sostanza siano molto rari, dosi elevate di questa sostanza possono causare vomito, nausea, sonnolenza, vertigini, disturbi respiratori, convulsioni e coma. Il GHB preso regolarmente induce dipendenza fisica e in alcuni casi psicologica.

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Il tetracannabinolo si colloca in posizione 11, due posti dietro il tabacco. Gli effetti della cannabis  sono molteplici: da uno stato euforico sognante, con senso di distacco dalla realtà, a una sensazione di coscienza doppia, da un aumento della capacità introspettiva a una sensazione di rallentamento della dimensione temporale. L’assunzione cronica  può indurre l’insorgenza di psicosi, difficoltà nell’articolare un discorso, disattenzione e soprattutto uno stato di demotivazione nel corso del quale si è portati ad anteporre la ricerca di una nuova dose a tutte le attività cardine della vita quotidiana incluso la propria igiene e l’interesse per il proprio aspetto fisico.

Posto numero 8, un attimo prima del tabacco delle sigarette, per l’anfetamina, che è un farmaco con proprietà anoressizzanti e psicostimolanti. Nel suo uso illegale la forma più diffusa oggi è lo speed (dall’inglese “velocità”). Lo speed può essere formato da anfetamine, sostanze metanfetaminiche, anfetamino-simili come l’efedrina. Il suo colore varia dal bianco, al giallo, al rosa, al marrone chiaro e dipende soprattutto dalle impurità contenute nei solventi usati nel processo chimico di realizzazione della sostanza. L’abuso dell’amfetamina causa una grave dipendenza fisica e psicologica, provoca inoltre un esaurimento fisico e malnutrizione/denutrizione estrema fino alla cachessia e alla morte.

Alla posizione numero 6, sorprendentemente alle spalle dell’alcool che detiene il 5 posto, troviamo la chetamina, anestetico generale che agisce sulla trasmissione glutammatergica e sul sistema simpatico, il cui impiego  in medicina è stato notevolmente ridimensionato. La chetamina ha  effetti molto caratteristici che la differenziano dagli altri anestetici e ne giustificano l’impiego come sostanza d’abuso. Conosciuta anche come special K o superacido, rientra nelle così dette “club drugs” per la sua capacita di indurre una condizione di delirio con alterata percezione della realtà, esperienze extracorporee ed allucinazioni.  Gli effetti si esauriscono nel giro di circa mezz’ora tuttavia gliutilizzatori cronici di chetamina manifestano una forma di dipendenza simile a quella da cocaina e pare che l’abuso di questa sostanza possa avere un ruolo rilevante nello sviluppo della schizofrenia.

Ed al primo posto della classifica, cosa troviamo? A detenere il primato in questa non certo onorevole classifica è l’eroina. Si tratta di un oppiaceo ottenuto dalla morfina e la cui azione è riconducibile a una riduzione dell’eccitabilità neuronale e della liberazione dei neurotrasmettitori. Gli effetti dell’eroina comprendono un senso di benessere e di pace accompagnato da un distacco dagli stress fisici e psichici; in molti si sono spinti a definire le sensazioni indotte dalla sostanza, simili a un orgasmo. Decisamente meno piacevoli le conseguenze sul sistema cardiovascolare con bradicardia e ipotensione, sulla cute con rush e prurito e sull’apparato respiratorio con importante depressione  e broncospasmo. Il tutto si esaurisce nel giro di 4-6 ore in caso di iniezione, mentre dura un po’ meno se la droga viene fumata o sniffata. Le crisi d’ astinenza da eroina compaiono dopo appena 6-8 ore dall’ultima assunzione e comprendono tremore, febbre, ansia, crampi addominali, vomito, sudorazione intensa inducendo il soggetto alla disperata ricerca di una nuova dose.

Non inserita nella classifica del prof. Nutt una nuova sostanza che si sta diffondendo ultimamente tra le nuove generazioni: si chiama Krokodil e viene dalle fredde terre della Russia ma si sta pericolosamente diffondendo in Europa occidentale. La scelta del nome è dovuta a uno degli effetti collaterali di questa droga che consiste nella comparsa sulla pelle di vaste macchie verdastri e squamose. Anche le autorità italiane sono allertate da questa nuova droga killer che è un surrogato fatto in casa dell’eroina con effetti, incredibile a dirsi, ancora più devastanti.

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Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online in 14 passaggi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COME SMETTERE MASTURBARSI PORNO ONLINE Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene VaginaPrecedentemente ci siamo chiesti se la masturbazione faccia bene o faccia male alla salute, inoltre abbiamo visto come la masturbazione compulsiva non sia un vizio, bensì una vera e propria tossicodipendenza, ed in un successivo articolo avevamo imparato il modo per capire se la propria masturbazione è “normale” o “compulsiva”. Vediamo oggi come fare per spezzare il circolo vizioso della masturbazione compulsiva e della dipendenza dal porno online con 14 passaggi. Ti anticipo che non sarà un processo semplice e senza possibili ricadute, ma già il fatto che sei qui oggi significa che hai ammesso di avere un problema di masturbazione eccessiva, quindi – ti assicuro – sei già un passo avanti.

1) Scrivi i motivi

Prendi un foglio e scrivi i motivi per cui vuoi smettere di masturbarti. Ecco qui qualche esempio in cui forse ti ritroverai:

  • Perché vuoi ricominciare ad avere relazioni sane ed amorevoli con i tuoi amici, con la tua compagna e con la tua famiglia.
  • Perché vuoi essere in grado di vivere il presente piuttosto che stare di fronte allo schermo del tuo computer.
  • Perché non vuoi essere uno schiavo delle tue dipendenze.
  • Perché stai perdendo il sonno, dimenticando di mangiare e ti senti sempre stanco a causa del tuo problema.
  • Perché senti di aver perso il rispetto per te stesso, la tua dignità e “il controllo sulla tua vita”.
  • Perché vuoi fare sesso con una donna (o un uomo) vera (o vero) e non più da solo.
  • Perché l’energia che usi per masturbarti, la vuoi invece usare per sedurre una donna (o un uomo) vera.
  • Perché il tempo che perdi masturbandoti, lo vuoi invece usare per dedicarti ai tuoi hobby.
  • Perché sei stanco di vedere che la tua vita è ormai diventata “il poco tempo che passa tra una masturbazione e l’altra”.
  • Perché masturbarsi in modo compulsivo alla lunga può danneggiare il tuo cervello.

2) Rendi difficile l’accesso ai siti pornografici

Molte persone passano la maggior parte delle loro giornate davanti ad un computer per motivi di studio o di lavoro, quindi la tentazione di dare una rapida occhiata ad un video in qualche sito pornografico è alta. Esistono però modi per rendere più complicato l’accesso ai porno.

  • Se il tuo lavoro lo concede, evita di navigare in internet il più possibile.
  • Esistono dei software che impediscono l’accesso a siti pornografici.
  • Se puoi, disattiva la connessione a internet quando non ti serve. Crea un rituale elaborato che ti renda più difficile riattivarlo. Scegli una password lunga e complessa.
  • Pianifica l’uso del tuo pc: lo potrai accendere solo in alcuni orari e lo dovrai tenere spento il resto del tempo.
  • Occupa l’intero spazio del tuo schermo con il tuo lavoro, evitando di lasciare lo spazio per una finestra connessa con un sito pornografico.
  • Evita di avere internet illimitato sul tuo smartphone.

Leggi anche: Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge

3) Non smettere del tutto

Per alcuni è davvero impossibile smettere del tutto di masturbarsi e guardare pornografia dall’oggi al domani, in questo caso potrebbe essere utile un periodo di diminuzione graduale:

  • Impegnati per limitare ogni giorno di più la quantità di tempo che passi a guardare pornografia e masturbarti: datti dei limiti temporali.
  • Limita il numero di volte al giorno in cui guardi porno/ti masturbi. Se li guardi e ti masturbi cinque volte al giorno, cerca di passare a quattro, poi a tre e così via.
  • Diminuisci le masturbazioni anche dilazionando molto i tempi, ma, una volta “scalato” il numero, non tornare più indietro.
  • Quando ti masturbi, evita di farlo per lungo tempo, bensì cerca di raggiungere l’orgasmo abbastanza velocemente.
  • Determina piccole mete personali graduali: ad esempio comincia cercando di non masturbarti per un giorno, poi per tre giorni consecutivi, poi per cinque giorni di seguito e così via.
  • Prima dell’astinenza vera e propria, prova a passare un periodo di transizione in cui ti masturbi senza guardare il porno online, oppure guarda il porno online ma senza masturbarti. Evita invece di guardare il porno online e contemporaneamente masturbarti – magari anche per lunghi periodi – senza avere eiaculazione: difficilmente questa modalità (chiamata “edging“)  ti aiuterà a smettere, anzi potrebbe addirittura peggiorare la dipendenza.

4) Ricompensati per il tuo buon comportamento

Pianifica dei premi per ogni successo raggiunto, ad esempio se riesci a stare un giorno senza guardare porno, mangia il tuo dolce preferito o fatti un piccolo regalo, come un paio di scarpe che volevi a tutti i costi. Evita solo di “mettere in palio” una masturbazione: ciò tende a mitizzare ancor di più un comportamento che invece devi imparare a dimenticare.

Leggi anche:  Mi masturbo una volta al giorno: soffro di masturbazione compulsiva o no?

5) Organizza i tuoi spazi

Usa il pc solo in presenza di altre persone, oppure tenendo la porta aperta della tua stanza in modo che la paura che altri possano vederti ti impedisca di guardare porno e masturbarti.

  • Fai in modo di non ritrovarti mai con un computer (o un tablet/pc pieno di video porno) negli spazi chiusi e da sola.
  • Metti delle foto della tua famiglia sulla scrivania dove tieni il computer. Delle foto sorridenti delle persone che ami, magari di tuo fratello da piccolo, potrebbero aiutarti a non tenere atteggiamenti che non approverebbero.
  • Per lo stesso motivo usa foto della tua famiglia, ad esempio tua moglie, la tua compagna o il tuo compagno, i tuoi figli, i tuoi genitori, li tuoi migliori amici, come sfondo del tuo desktop, tablet e smartphone.

Leggi anche: Dipendenza dal porno online: ecco perché è così facile cadere nel vortice della masturbazione compulsiva che porta all’impotenza. I pensieri di un mio paziente masturbatore cronico

6) Mantieniti impegnato

La tua masturbazione compulsiva e dipendenza dai porno può essere nata perché ti sentivi solo, annoiato e non riuscivi a pensare a niente di meglio da fare. Adesso è il momento di prendere la vita nelle tue mani creando una routine significativa che ridurrà al minimo il tempo a tua disposizione per guardare i porno. Ecco come:

  • Allenati. Inizia ad amare la corsa, l’escursionismo, la palestra o gli sport di squadra come il basket o la pallavolo. Fare attività fisica ti terrà lontano dal computer e ti farà bene alla salute, inoltre andare al parco o in palestra è una ottima occasione per socializzare con persone che condividono con te la stessa passione e, magari, iniziare un rapporto reale con una donna o un uomo reali.
  • Stancati. Fai esercizio ogni pomeriggio, così di sera sarai realmente esausto. Dal momento che spesso ci si masturba la sera, una persona sfinita generalmente preferisce dormire, non praticare autoerotismo. Ovviamente non esagerare: svolgi esercizio fisico intenso, ma adeguato al tuo fisico. Se non sei esperto del campo, fatti aiutare da un personal trainer titolato.
  • Sviluppa degli hobby che ti tengano lontana da computer, tablet e smartphone. Dipingi all’aperto, segui un corso di fotografia o passa del tempo a leggere nel parco. Fai tutto quello che puoi per allontanarti dal computer e dallo smartphone.
  • Distraiti ascoltando della musica o leggendo un libro.

Leggi anche: I vantaggi del non masturbarsi: le rivelazioni di un ex masturbatore cronico

7) Capisci i motivi alla base

La dipendenza dalla masturbazione e dal porno, spesso è il sintomo di un disturbo d’ansia che non deve essere sottovalutato. Spesso il desiderio di masturbarsi interviene in un momento in cui ci si sente tristi o “depressi” e la masturbazione è un modo apparentemente efficace per risolvere il problema, evitando di pensare ai motivi per cui ci si sente così. Chiediti quali sono questi motivi, anche grazie all’aiuto di un medico e di uno psicoterapeuta: risolvere le cause ed i fattori di rischio che a monte hanno generato il comportamento compulsivo, è il primo vero passo per guarire davvero.

Siamo alla fine della prima parte ma ci sono altri sette consigli di vitale importanza, per scoprirli segui questo link: Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online in 14 passaggi, seconda parte

Se credi di avere un problema di dipendenza da porno online e masturbazione compulsiva, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, ti aiuterò a risolvere definitivamente il tuo problema.

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Come capire se soffro di masturbazione compulsiva?

MEDICINA ONLINE MASTURBAZIONE OSSESSIVO COMPULSIVA DIPENDENZA INTERNET ONLINE VIDEO PORNO PORNOGRAFIA SESSO SEX ADDICTION FILMATI SESSUALITA TELEVISIONE PC COMPUTER.jpgIn un precedente articolo abbiamo visto come la masturbazione (quella compulsiva, non la masturbazione saltuaria) non sia un “vizio”, bensì una vera e propria tossicodipendenza, ed in un successivo articolo ci eravamo invece chiesti se la masturbazione faccia bene o male alla salute. Vediamo oggi gli indizi che indicano una masturbazione di tipo compulsivo.

IMPORTANTE: l’articolo che state leggendo si occupa principalmente della masturbazione compulsiva maschile. Se siete interessati alla masturbazione compulsiva femminile, leggete invece questi articoli:

Soffro di masturbazione compulsiva?

Molti pazienti mi chiedono come fare a capire se soffrono di masturbazione compulsiva. Purtroppo non c’è un sistema di diagnosi “a distanza” che valga per tutti, non c’è un “numero limite di masturbazioni giornaliere” che possa indicare con certezza se si soffre di masturbazione compulsiva ed ogni caso deve essere analizzato singolarmente e dal vivo, ascoltando il paziente. Seguendo il buon senso posso però già anticiparvi che se vi masturbate periodicamente 3 o 4 volte al giorno, la diagnosi è quasi certa, specie se avete più di 20/25 anni ed avete quindi da molti anni superato la fase di “tempesta ormonale” tipica della pubertà.
Come avviene per molte patologie appartenenti al campo psichiatrico, anche per la masturbazione compulsiva vale la stessa domanda: questa attività interferisce con la tua vita? Interferisce col tuo rapporto di coppia, col tuo lavoro, coi tuoi hobby, con la tua… fedina penale? Se a causa della masturbazione compulsiva, e relativa dipendenza dal porno online a cui è quasi sempre legata, ti ritrovi ad avere problemi nell’avere normali rapporti sessuali con la tua partner, oppure la tua efficienza sul lavoro diminuisce, rubi tempo ai tuoi hobby per masturbarti, o ti ritrovi a compiere atti illegali per masturbarti in maniera sempre più eccitante (ad esempio masturbarti in pubblico o usando materiale illegale), allora forse soffri di masturbazione compulsiva.

Leggi anche: I vantaggi del non masturbarsi: le rivelazioni di un ex masturbatore cronico

Capire se soffri di masturbazione compulsiva e dipendenza dal porno online in 10 passi

1) Riconosci che non riesci a smettere quando vuoi

Naturalmente, può essere quasi impossibile per una persona media e sana lo smettere di guardare un video pornografico nel bel mezzo di una scena bollente. Però poniamo il caso che tu ti svegli al mattino determinato a non masturbarti per tutto il giorno e poi la sera ti ritrovi ad esserti masturbato tre volte: questo fatto già da solo potrebbe indicare che hai un problema di dipendenza. Fate questo piccolo esperimento: da questo momento e per 24 ore voi non vi dovrete masturbare per nessun motivo. Se alla fine delle 24 ore vi sarete comunque masturbati perché non avete potuto farne a meno, probabilmente avete un problema di masturbazione compulsiva. Nota bene: anche il fatto di essere riusciti a resistere per 24 ore, non indica necessariamente l’assenza della patologia: spesso anche il masturbatore compulsivo decide infatti di “resistere” senza masturbarsi per uno o due giorni per poi avere un orgasmo più intenso alla successiva masturbazione, esattamente lo stesso comportamento di un tossicodipendente.

2) Pensi quasi sempre al porno, qualsiasi cosa tu stia facendo

Se ti trovi a pensare alla pornografia ed a masturbarti ogni volta che sei a lezione, al lavoro, quando esci con gli amici e arrivi ad organizzare i tempi a cui dedicargli durante la giornata, ciò potrebbe indicare una dipendenza. Se l’unico momento in cui non riesci a pensare a masturbarti è solo subito dopo esserti masturbato, potresti avere un problema. Se occasionalmente guardi un filmato pornografico, va bene, ma se hai la sensazione di pensare alla pornografia ogni volta che hai uno smartphone in mano, oppure ti trovi vicino a un computer, anche quello di un amico o quello pubblico di una biblioteca, forse sei dipendente.

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3) Hai una esagerata collezione di filmati pornografici

Se sul tuo pc, smartphone o tablet hai una collezione di filmati e immagini pornografici o erotici sterminata e non riesci a cancellarla perché ti piace averla a disposizione in qualsiasi momento, allora forse hai una dipendenza. Non sto ovviamente parlando di qualche filmato, bensì di centinaia o addirittura migliaia di filmati o foto, magari organizzati in cartelle ben ordinate (classico di una mente ossessivo-compulsiva). Alcuni pazienti arrivano a spendere molti soldi in schede di memoria aggiuntive ed in hard disk sempre più capienti, per poter accumulare sempre più materiale. A tal proposito leggi anche: Sindrome da accumulo digitale: accumulare dati sul pc in modo ossessivo

4) La prima cosa che fai appena accendi il pc

Se la prima cosa (o una delle prime cose) che fai appena accendi il tuo pc od il tuo smartphone è guardare filmati o immagini pornografici o erotici e masturbarti, forse sei dipendente.

5) Guardi pornografia mentre fai altri lavori al pc

Se hai acceso il pc e senti il bisogno di aprire una finestra per guardare un video porno, mentre nella finestra accanto stai facendo una ricerca per la scuola o stai lavorando, allora forse sei dipendente.

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6) Non riesci a smettere

Se ogni mattina ti riproponi di non masturbarti, ma alla sera ti sei masturbato lo stesso una o più volte, allora forse sei dipendente.

7) Se sei annoiato pensi subito a masturbarti

Quando una persona è annoiata e non ha nulla da fare, solitamente si dedica ai suoi hobby come suonare uno strumento, correre, fare le parole crociate, dipingere, ascoltare musica… Se invece tu, appena ti annoi, pensi subito solo a masturbarti, forse hai una dipendenza. La stessa cosa vale per l’ansia: se ti senti “ansioso” e “depresso” e la masturbazione è l’unico modo che hai per alleviare questi sintomi e dimenticarti dei tuoi problemi, potresti soffrire di masturbazione compulsiva.

Leggi anche: Dipendenza dal porno online: ecco perché è così facile cadere nel vortice della masturbazione compulsiva che porta all’impotenza. I pensieri di un mio paziente masturbatore cronico

8) Hai problemi con la tua partner o il tuo partner

La masturbazione compulsiva e la dipendenza dal porno online conducono spesso ad una vita sessuale di coppia insoddisfacente. Addirittura l’avere a disposizione illimitati video pornografici può portare a cali di libido, problemi di erezione con la partner e difficoltà a raggiungere l’orgasmo, anche perché – mentre nei video pornografici le partner sono illimitate e fisicamente attraenti – la partner reale magari non lo è ed in ogni caso può apparire una sorta di “minestra riscaldata”, cioè sempre la stessa, magari da anni, e quindi meno eccitante dalla novità rappresentata da un video diverso ogni giorno. Se sei arrivato a preferire la masturbazione al sesso vero con la tua partner (o il tuo partner in caso tu sia omosessuale) o se sei costretto a guardare video pornografici assieme alla tua o tuo partner mentre fate sesso, altrimenti non riesci ad eccitarti o ad evitare la disfunzione erettile, forse sei dipendente. A tale proposito leggi questo articolo: Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge

9) Rubi tempo al tuo lavoro, ai tuoi hobby, ai tuoi cari per masturbarti

Se la masturbazione ti ruba tempo ad altre attività importanti (e ti rende meno efficiente nello studio, nello sport, nel lavoro o in altre tue attività), forse hai una dipendenza. Molti pazienti ad esempio sentono il bisogno di masturbarsi a scuola, o all’università o quando sono al lavoro; altri pazienti si masturbano la notte e ciò ruba tempo al sonno col risultato che il giorno dopo soffrono di sonnolenza; altri pazienti ancora passano ore ed ore al giorno a masturbarsi praticando l’edging per prolungare il piacere, tralasciando completamente le proprie attività giornaliere: a tal proposito leggi Edging (orgasmo controllato) tecniche per prolungare il piacere sessuale

10) Ti masturbi in modo illegale

Se masturbarti non ti eccita più “come un tempo” e sei costretto a masturbarti in modo illegale per avere una eccitazione maggiore rispetto al solito, ad esempio facendolo in posti pubblici, molestando altre persone o usando spesso materiale pornografico particolare (ad esempio video pornografici fatti con ex partner e conservati) o addirittura estremamente illegale (ad esempio video pedopornografici), forse hai un problema di masturbazione compulsiva.

Un’ultima importante considerazione è relativa ad altri comportamenti che potrebbero facilitare la diagnosi. Se il paziente tende contemporaneamente ad essere soggetto a comportamenti ossessivi compulsivi e/o tossicodipendenze, gioco d’azzardo patologico, dipendenza da internet, dipendenza da shopping compulsivo o simili, la probabilità che soffra effettivamente di masturbazione compulsiva, aumenta.

Se ti ritrovi in uno di questi punti, ti consiglio di leggere questi miei articoli:

Se credi di avere un problema di dipendenza da porno online e masturbazione compulsiva, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, ti aiuterò a risolvere definitivamente il tuo problema.

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La masturbazione compulsiva non è un vizio: è una tossicodipendenza

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma MASTURBAZIONE COMPULSIVA TOSSICODIPENDENZA Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio PeneUn concetto che ancora oggi molti ignorano, anche tra i miei stessi colleghi, è che la masturbazione compulsiva, quasi sempre legata alla dipendenza dal porno online, è una vera e propria tossicodipendenza dalla dopamina, cioè un neurotrasmettitore che viene rilasciato quando compiamo una attività piacevole e che trasmette al nostro corpo appunto piacere. Masturbarsi in maniera compulsiva diventa una tossicodipendenza nel momento in cui diventiamo dipendenti dal rilascio ripetuto giornaliero di dopamina. L’atto di masturbarsi è il mezzo (come la siringa per l’eroinomane o la sigaretta per il tabagista) attraverso il quale il nostro corpo ottiene la sua dose di dopamina (che corrisponde all’eroina per l’eroinomane o la nicotina per il tabagista). Dopo un certo periodo dall’ultima “dose” il nostro corpo comincia ad avvertire i sintomi dell’astinenza, così cercherà di riottenerla tramite una nuova masturbazione (o nuova eroina, o nicotina, continuando col paragone precedente). Tutto questo per sempre, in un circolo vizioso che può solo peggiorare se non viene interrotto.

Leggi anche: Mi masturbo una volta al giorno: soffro di masturbazione compulsiva o no?

Pensate che la masturbazione compulsiva NON sia una tossicodipendenza?

Purtroppo vi sbagliate. Attenzione però, sia ben chiaro che mi riferisco alla masturbazione compulsiva, cioè quella situazione di dipendenza dal sesso che costringe la persona a masturbarsi varie volte al giorno (quindi non parlo della masturbazione saltuaria, che invece è assolutamente sana). Vediamo per prima cosa: cos’è una tossicodipendenza? La tossicodipendenza è un insieme di comportamenti che si instaurano in un soggetto in seguito all’uso cronico e compulsivo di una sostanza (dopamina nel caso della masturbazione compulsiva). La dipendenza da sostanze è un vero e proprio disturbo cronico recidivante caratterizzato principalmente da questi cinque comportamenti:

  • compulsione alla ricerca e all’assunzione della sostanza.
  • perdita di controllo nel limitare l’assunzione della sostanza stessa.
  • aumento dell’assunzione della quantità di sostanza a causa dell’assuefazione.
  • comparsa di uno stato emozionale negativo (caratterizzato da disforia, irritabilità, ansia…) quando l’accesso alla sostanza è precluso.
  • messa in atto di comportamenti bizzarri (o, nel peggiore dei casi, illegali) per ottenere la sostanza.

Sono comportamenti tipici del cocainomane, dell’eroinomane, del tabagista. Non vi sembrano dei comportamenti familiari anche nel masturbatore compulsivo? Il masturbatore cerca compulsivamente di masturbarsi, nel tempo tende a masturbarsi sempre di più e con stimoli pornografici sempre nuovi e più estremi (a causa dell’assuefazione) ed è nervoso quando non può masturbarsi (perché è in un posto dove è vietato), inoltre – quando la dipendenza diventa cronica – si mette alla ricerca di dosi sempre maggiori di dopamina masturbandosi in modi illegali (ad esempio in pubblico): il fatto che l’azione sia illegale regala al masturbatore un extra di dopamina.

Il masturbarsi in modo compulsivo è una tossicodipendenza dalla dopamina ed internet è un posto in cui il dipendente ha dosi di sostanza illimitate e gratuite. Ma allora la masturbazione fa bene o fa male?
La risposta in questo articolo: La masturbazione fa bene o fa male?

Se pensi di essere un masturbatore compulsivo, ti consiglio di leggere questo mio articolo: Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online in 14 passaggi

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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Pornografia e masturbazione compulsiva danneggiano il cervello: la sindrome frontale

MEDICINA ONLINE CERVELLO CORTECCIA VISIVA UDITIVA LOBO LOBI FRONTALE PRO FRONTALE PARIETALE OCCIPITALE TEMPORALE ENCEFALO SISTEMA NERVOSO ANATOMIA PRIMARIA SECONDARIAAl termine di questo articolo capirete che la massiccia presenza di pornografia su internet può danneggiare la nostra salute al pari di una sigaretta o dell’eroina. Vi anticipo che nessuno parla di ciò per il semplice fatto che il mercato della pornografia frutta miliardi di dollari a livello mondiale quindi c’è tutto l’interesse affinché se ne parli il meno possibile. Non voglio fare il solito complottista ma i fatti sono esattamente così.

In un articolo precedente ci siamo chiesti se la masturbazione faccia bene o faccia male alla salute, inoltre abbiamo visto come la masturbazione non sia un vizio, bensì una vera e propria tossicodipendenza, ed in un successivo articolo avevamo imparato il modo per capire se la propria masturbazione è “normale” o “compulsiva”. Vediamo oggi come potenzialmente la pornografia online e la masturbazione compulsiva, possono danneggiare in maniera irreversibile il tuo cervello. Lo chiarisce il dott. Norman Doidge – neurologo Continua a leggere

Dipendenza da internet: in Cina banditi i videogiochi da mezzanotte

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CINA BAMNDITI VIDEOGIOCHI Legge No Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina AnoLa Cina è il primo stato al mondo per consumo di videogiochi e dilaga la dipendenza da internet e dai giochi online, un fenomeno preoccupante specie perché i videogiocatori (537 milioni) sono quasi un terzo della popolazione cinese ed un videogiocatore su quattro è minorenne. Ma il governo si è mosso, anche in maniera piuttosto drastica, perché sta per mettere sulla testa dei cinesi il divieto per legge di giocare online dopo la mezzanotte fino alle 8 del mattino.
Non è neanche la prima volta che accade qualcosa di simile: timoroso dei cattivi effetti sulla gioventù, già nell’anno 2000 il governo cinese aveva issato il solito bando, questa volta su ogni tipo di playstation: dalla classica Sony all’Xbox di Microsoft. Così gli Internet Cafè pieni zeppi di pc sono prosperati molto più che da noi, raggiungendo la cifra incredibile di oltre 113 mila botteghe. E dando vita a un mercato che s’è sviluppato prima online e oggi soprattutto sul mobile, dove adesso cresce a ritmi ovviamente cinesi, con percentuali del 300 per cento. Come tanti proibizionismi, il divieto di console – caduto solo scorso anno – ha però avuto l’effetto contrario. Lontani da casa i ragazzini si sono persi in questi internet cafè dove giocano per ore consecutive a Starcraft o World of Warcraft. Vedremo se ora questa ennesima, drastica, misura per contrastare il fenomeno, darà gli effetti sperati.

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Dipendenza dal porno online: è facile cadere nel vortice della masturbazione compulsiva

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO GIOVANE DISPERATO DI FRONTE A PC NOTEBOOK COMPUTER SMARTPHONE TELEFONINO CELLULARE PORNOGRAFIA VIDEO MASTURBAZIONE DIPENDENZA DOPAMINAI problemi di erezione dell’uomo sono sempre esistiti, fin dalla antichità. L’avanzare dell’età, il fumo di sigaretta, l’abuso di alcolici, la scarsa propensione all’attività fisica costante, ha portato i deficit erettivi tra i più diffusi in tutto il mondo. Negli ultimi anni ho però notato un incremento esponenziale rapidissimo tra i giovani di casi di disfunzione erettile, quasi sempre legato alla dipendenza comportamentale sessuale, in particolare alla visione di pornografia online ed alla masturbazione compulsiva. Questo incremento di disfunzione erettile da dipendenza dal sesso tra i più giovani è andato di pari passo con alcuni fattori che descrivo in questo articolo, che sono stati desunti dai racconti e dalle affermazioni dei miei pazienti maschi, sia di orientamento eterosessuale che omosessuale:

  1. la possibilità per chiunque di accedere a reti internet sempre più veloci;
  2. l’aumento dei siti con streaming di video pornografici con contenuti sempre più estremi e diversificati;
  3. l’aumento di piattaforme che permettono la condivisione e l’acquisto di materiale pornografico in modo diretto, senza intermediari, come OnlyFans;
  4. il fatto che i siti con video pornografici siano accessibili a tutti (di fatto anche ai non maggiorenni), in qualsiasi momento e luogo e lontano da occhi indiscreti;
  5. il commercio di sex toys sempre più realistici (che ricalcano fedelmente pene, ano e vagina) e tecnologici (che simulano il movimento massaggiante di una mano, di una vagina, di un ano o di una bocca). Ultimamente si sta diffondendo inoltre l’uso di costose “bambole gonfiabili robot” iper-realistiche, che in futuro diverranno sempre più economiche, tecnologiche (dotate di intelligenza artificiale) ed accessibili a chiunque (già ora ho riscontrato alcuni casi di quella che ho denominato “dipendenza da bambola gonfiabile” o “dipendenza da sex doll” o “dipendenza da ginodroide“);
  6. la possibilità di poter acquistare i sex toys online, eliminando l’intermediario umano, cosa che in passato non poteva essere fatta (alcuni decenni fa era necessario ad esempio rivolgersi ad un negoziante specializzato per acquistare i sex toys e ciò rappresentava spesso un blocco derivato dalla vergogna, specie nei piccoli paesi);
  7. il processo di secolarizzazione con relativa diminuzione dei tabù sociali e religiosi relativi alla masturbazione;
  8. il fatto che alcuni medici sottostimino ancora molto i problemi di una attività masturbatoria ripetuta più e più volte al giorno ed anzi “sdoganino” la masturbazione come atto salutare con frasi come ad esempio “masturbarsi protegge dal cancro alla prostata”, fatto assolutamente vero, ma che tralascia la non indifferente informazione che farlo troppo spesso può essere la spia di una dipendenza comportamentale sessuale;
  9. il continuo bombardamento sessuale che subiamo inconsciamente dall’ambiente che ci circonda, dai cartelloni pubblicitari per strada fino ai film, dai programmi televisivi alle pubblicità in tv o nei siti internet, fino ai “balletti” e similari presenti su TikTok ed altri social, che mostrano spesso nudità o riferimenti sessuali più o meno nascosti;
  10. la relativa facilità con cui, tramite internet, si può visionare anche immagini e video illegali, come la pedopornografia od il materiale derivato dal revenge porn;
  11. il fatto che – legalmente o illegalmente – sia possibile accedere a video pornografici di alta qualità gratuitamente ed in modo illimitato, tramite siti, canali Telegram, Emule, Torrent…
  12. il miglioramento della definizione e qualità dei video, sia dal punto di vista grafico che sonoro, il quale permette maggiore realismo e quindi aumenta il coinvolgimento da parte di chi lo osserva;
  13. la diffusione di video “POV” (point of view), cioè quei video in cui la ripresa avviene secondo il punto di vista diretto dell’attore maschile. Si tratta dunque di riprese che sono create come se si stesse guardando la scena con gli occhi del protagonista maschile, in prima persona, e ciò aumenta il coinvolgimento e l’immedesimazione di chi guarda il video;
  14. il fatto che un video POV possa essere fruito da uno smartphone, il che dà ancora più l’illusione di essere il protagonista reale della scena, come se fossimo noi stessi a registrare un video sullo smartphone: ad esempio più di un paziente mi ha riferito di masturbarsi vedendo un video di sesso orale POV e mettendo il telefonino davanti al pene, fantasticando che il pene nel video sia il proprio;
  15. la diffusione di video pornografici in lingua italiana, fatto che aumenta il coinvolgimento dello spettatore italiano;
  16. la diffusione di video pornografici amatoriali, che aumentano il realismo dell’atto sessuale visionato e di conseguenza il coinvolgimento dello spettatore;
  17. la diversificazione della tipologia di video: i siti ed i canali hanno varie sottosezioni che permettono facilmente di trovare quello che si cerca ed attingere in un attimo allo stile ed alla scena che più ci interessa;
  18. la diversificazione dei personaggi dei video: i video sono talmente tanti, che ogni utente può facilmente trovare i “protagonisti” che più lo eccitano e lo coinvolgono. Ad esempio, uno spettatore eterosessuale potrà scegliere il video con la donna con le caratteristiche (colore dei capelli, costituzione, forma dei seni e dei glutei, tipo di pelo pubico…) che più lo eccitano sessualmente, ma non solo: se vuole potrà scegliere l’attore maschio con cui può può più facilmente identificarsi (più giovane, più anziano, più grasso, più magro, più basso…). A tal proposito, più di un paziente mi ha riferito di scegliere i video anche in base al tipo di pene dell’attore maschio: un pene più simile al proprio (in fatto di caratteristiche come lunghezza, forma del glande, presenza o meno di circoncisione…), aumenta il coinvolgimento dello spettatore;
  19. la grande quantità di attrici pornografiche: l’uomo etero, grazie ai milioni di video esistenti, ha accesso a svariate partner virtuali che possono essere anche “cambiate” ogni giorno. A causa dell’effetto Coolidge e della tolleranza tipica di ogni dipendenza, ciò porta l’uomo a eccitarsi meno o a non eccitarsi più con la propria partner reale (magari la stessa da anni e magari meno attraenti di un tempo) ed a preferire la visione di video con donne ogni giorno nuove ed affascinanti, il che lo lega ancor di più alla dipendenza. Discorso simile può essere fatto ovviamente per i maschi con orientamento omosessuale;
  20. la possibilità di vedere e rivedere all’infinito un video che ci è particolarmente piaciuto, ad esempio mettendolo tra i “preferiti” o scaricandolo su smartphone o computer;
  21. la possibilità di individuare una attrice preferita e metterla tra i “preferiti”, in modo da poter vedere moltissimi video con lei come protagonista ed essere aggiornati in tempo reale su eventuali nuovi suoi video usciti;
  22. la possibilità di poter (o aver l’illusione di poter) interagire direttamente con la propria attrice pornografica preferita, ad esempio seguendola sui social e mandandole messaggi e like;
  23. la presenza, alla fine di ogni video, di link a video simili che ci portano a vedere sempre nuovi video in linea con i nostri gusti, in un circolo vizioso che favorisce comportamenti ossessivo-compulsivi che solo l’orgasmo può interrompere;
  24. la capacità dei siti pornografici di “ricordare” i video che si sono visti nei giorni precedenti, in modo da consigliarci nuovi video in linea con i nostri gusti;
  25. i costi sempre più ridotti degli abbonamenti ai siti pornografici;
  26. il costo praticamente nullo della visione di video e immagini pornografiche anche senza alcun abbonamento;
  27. l’abbassamento dei costi di connessione ed il loro miglioramento in termini di performance: le connessioni ad internet sono sempre più economiche e veloci, ciò permette a tutti di vedere moltissimi video, caricati rapidamente e con la possibilità di spostarsi tra una scena e l’altra dello stesso video con tempi di caricamento minimi;
  28. l’aumento delle performance dei siti pornografici: i siti specializzati in contenuti pornografici sono oggi più performanti del passato e permettono – ad esempio – sempre più facilmente la visione, senza interruzioni dovuta a tempi di caricamento, di video pornografici ad alta definizione, cosa impossibile fino a pochi anni fa;
  29. la possibilità di fruire in privato e in anonimato di immagini e video pornografici, senza che nessuno possa giudicare il proprio comportamento. L’attività sessuale diviene un “oscuro passeggero” che non conosce nessuno tranne la persona stessa che la pratica;
  30. il fatto che una dipendenza sessuale, nella maggioranza dei casi, non determini alcun sintomo o danno significativo visibile dall’esterno, con il risultato che la dipendenza possa perpetuarsi per anni (peggiorando) e spesso senza che nessuno (mogli, partner, fidanzate, amici, parenti…) possa anche solo immaginare che la vita della persona sia così immersa nella pornografia;
  31. la possibilità di ottenere materiale pornografico eliminando l’intermediario umano, cosa che in passato non poteva essere fatta. Alcuni decenni fa era necessario ad esempio rivolgersi ad un giornalaio o ad un negozio di videonoleggio per ottenere immagini e video pornografici e ciò rappresentava spesso un blocco derivato dalla vergogna e disincentivava la visione compulsiva di materiale pornografico;
  32. l’aumento dello stress, delle pressioni e dello stigma sociale a cui viene sempre più sottoposto il genere maschile negli ultimi anni da stampa, società e politica, che viene “curato” con la masturbazione, un vero e proprio antidepressivo naturale;
  33. la difficoltà dell’uomo medio ad accedere ad una relazione amorosa e/o sessuale, che è andata aumentando negli ultimi anni: ciò lo porta, più spesso che nel passato, a ripiegare in un surrogato del sesso reale;
  34. l’aumentata percezione di paura, per l’uomo, di subire false accuse di violenza sessuale, col risultato di essere portato a preferire la masturbazione ad un rapporto sessuale reale ed ai possibili rischi penali ad esso legato;
  35. la recente diffusione dello smart working, che ha permesso a milioni di persone nel mondo di lavorare da casa, tramite un pc, fatto che “aumenta le tentazioni”. Un mio paziente mi ha recentemente riferito che lui – dalla pandemia in poi – lavora abitualmente da casa con un computer e che, mentre lavora, tiene quasi sempre aperta sul lato dello schermo una finestra con avviato un video pornografico che ogni tanto “sbircia”: lui stesso riferisce che la stessa cosa non sarebbe stata possibile se avesse continuato a lavorare in ufficio, come faceva prima, e che questa cosa ha determinato in lui una riduzione delle performance lavorative;
  36. la presenza di app e programmi su smartphone e pc che facilitano la visione e lo scaricamento di un gran numero di filmati pornografici;
  37. la possibilità di avere supporti di memoria (hard disk, schede di memoria…) di capienza sempre più elevata ed a prezzi sempre più bassi che permettono di salvare sul proprio pc o smartphone, una quantità elevatissima di immagini e filmati pornografici e di poterli vedere anche quando si è offline;
  38. la possibilità di avere internet illimitato sia sul pc di casa che sullo smartphone, che permette di aver accesso ad una quantità di materiale pornografico illimitato;
  39. la diffusione di apparecchi facilmente trasportabili (come smartphone e tablet) che permettono di fruire di video pornografici in qualsiasi luogo e momento, anche in luoghi e momenti inappropriati, ad esempio mentre si guida un automobile o mentre si è a lavoro;
  40. la diffusione di smartphone con schermi sempre più grandi e più definiti che consentono maggiore realismo e coinvolgimento;
  41. il progressivo abbassamento del prezzo di strumenti tecnologici utili a visionare materiale pornografico, come smartphone, tablet, notebook e televisori collegati ad internet (smart tv);
  42. l’aumento delle capacità dell’intelligenza artificiale, sempre più capace di generare deepfake e pornografia sintetica realistica.

Questi fattori – che presi da soli sono in alcuni casi del tutto innocui – in sinergia tra loro hanno permesso (direttamente e/o indirettamente) a chiunque, in barba ai controlli su chi è o non è realmente “maggiore di 18 anni”, di usufruire in qualsiasi momento e luogo di una quantità sterminata di video pornografici sempre più estremi, coinvolgenti e diversificati in base ai gusti. Chiunque può “cacciare” i propri attori, i propri video e le proprie scene preferiti e vedere per ore e ore (masturbandosi in modalità “edging” cioè senza mai raggiungere l’orgasmo e prolungando al massimo il piacere) sterminate quantità di filmati a luci rosse legali o illegali direttamente sul proprio smartphone in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo: sul lavoro, a scuola, mentre si è nella sala d’attesa del dentista, perfino mentre si guida l’automobile o la bicicletta, come riferito da un mio paziente, con grandi rischi sia sociali che penali. Questa cosa non era possibile fino a neanche dieci anni fa, quando, per fruire di un video pornografico, si doveva essere di fronte ad un pc collegato ad internet o, ancor prima nel tempo, di fronte ad un televisore collegato ad un videoregistratore VHS. La tecnologia è avanzata veloce, troppo veloce rispetto alle capacità del nostro cervello di “metabolizzarla” e ciò – legato alla naturale tendenza umana a percorrere le vie neurologiche della “ricompensa”, ha trasformato il masturbatore saltuario e “sano”, in una sorta di eroinomane che può avere una dose di droga sempre maggiore ed assolutamente gratis, dove vuole, quando vuole e con la percezione che quello che sta facendo è assolutamente naturale ed anzi salutare, ignaro dei pericoli. Mutatis mutandis, l’unica vera differenza è che per un masturbatore compulsivo la droga non è l’eroina, bensì la dopamina, che viene secreta in risposta all’eccitazione procurata dalla masturbazione. E badate bene che quando si parla di masturbazione “compulsiva”, non ci si riferisce alla normale masturbazione che avviene “ogni tanto” (che è fisiologica ed assolutamente normale), bensì a quelle situazioni in cui il soggetto è ossessionato dal vedere materiale pornografico e dal masturbarsi periodicamente una o più volte al giorno senza poterne fare a meno (pena l’avere sintomi di astinenza come il nervosismo e l’ansia) e con seri risvolti nella vita sociale, relazionale, professionale e – a volte – penale. La masturbazione compulsiva è una vera e propria dipendenza comportamentale sessuale che a sua volta è una tossicodipendenza dalla dopamina prodotta dal nostro cervello come ricompensa all’atto sessuale, a tal proposito leggi anche:

I bambini con lo smartphone

Il dato più allarmante è però quello che riguarda i bambini. La tecnologia viene usata da soggetti sempre più giovani, ormai è normale vedere un 11enne ad esempio che usa con facilità il suo smartphone con delle possibilità che noi adulti – alla sua età – ci sognavamo. Questo permette ad individui giovanissimi, perfino prepuberi, con una sfera sessuale ancora in fase di sviluppo, di poter accedere a dei siti colmi di video non adatti a loro e che sarebbero in alcuni casi considerati estremi perfino da un adulto, con tutte le implicazioni del caso (oltre al rischio di pubertà sempre più precoce, col rischio di alterazioni ormonali complesse): prevedo che il vero picco di pazienti con masturbazione compulsiva da porno online non corrisponde alla mia generazione (ultraquarantenni), bensì si verificherà con quelli nati dopo il 2000, che sono letteralmente cresciuti a contatto con video pornografici illimitati e la cultura del “la masturbazione fa sempre bene alla salute”. Dal momento che le dipendenze comportamentali sessuali sembrano modificare irreversibilmente alcune aree del cervello di un adulto, immaginate cosa possa fare una dipendenza dal sesso nel plastico cervello di un bambino o di in un adolescente. A tal proposito leggi anche: Pornografia e masturbazione compulsiva danneggiano il cervello: la Sindrome frontale

E non è tutto. Dal momento che i video porno online diventano ogni anno sempre più numerosi e più coinvolgenti, e che le tecnologie per fruire di questi video diventano sempre più “innestate” nella nostra vita (immaginate un futuro di porno-realtà virtuale tramite il metaverso o di porno-ologrammi o ancora di androidi sessuali già ora in commercio, che in futuro saranno sempre più realistici, economici e dotati di intelligenza artificiale), ogni generazione futura – specie maschile – sarà sempre più isolata, meno propensa a rapporti con persone reali (anche a causa di deterrenti come rischio di malattie, rischio di gravidanze, rischio di denunce per violenza sessuale, rischio di “fare cilecca”, eccessivi ed irrealistici standard richiesti per attrarre un partner…) e soffrirà sempre di più di dipendenza da pornografia e masturbazione compulsiva, a meno che questo circolo vizioso non venga spezzato, cosa molto difficile visto che l’industria del porno guadagna miliardi da questa dipendenza e non ha nessuna intenzione di interromperla, un po’ come avviene per l’industria del tabacco o dell’alcol o – illegalmente – per quella della cocaina o dell’eroina. Ciò mi da la certezza che le dipendenze sessuali da pornografia online e da masturbazione compulsiva diventeranno, in pochi anni, le prime malattie psichiatriche per diffusione tra gli uomini nel mondo occidentale.

Le confessioni di un mio paziente masturbatore cronico

A tale proposito è molto interessante leggere alcune confessioni di un mio paziente – in cui forse vi ritroverete – che soffre da anni di masturbazione compulsiva e dipendenza dal porno online, le potete trovare a questo link: Le confessioni di un mio paziente masturbatore cronico

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