Quali sono i cibi con più vitamina C, vitamina E, magnesio e beta carotene?

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Grazie a questo schema, avrete una rapida panoramica su dove trovare – in maggiore quantità – questi quattro nutrienti importantissimi per la nostra salute, la nostra bellezza ed il nostro benessere psico-fisico: non fateveli mancare nella vostra dieta!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Arancia, calorie, valori nutrizionali, indice glicemico e proprietà: aiuta la digestione e diminuisce il rischio di trombosi, ipertensione e diabete

MEDICINA ONLINE FRUTTA NATURA SETE BERE SUCCO ARANCE AGRUMI LIMONI POMPELMI VITAMINE DIETAL’arancio (Citrus sinensis (L.) Osbeck, 1765) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee, il cui frutto è l’arancia (detta nell’uso corrente anche “arancio”, come l’albero, anche se questo è un errore nella lingua italiana), talora chiamata arancia dolce per distinguerla dall’arancia amara. È un antico ibrido, risultato di un incrocio di oltre 4000 anni fa tra il pomelo e il mandarino. L’arancia è l’agrume più consumato e diffuso al mondo. Originario della Cina e del sud-est asiatico, questo frutto invernale sarebbe stato importato in Europa solo nel XV secolo da marinai portoghesi. Tuttavia alcuni testi antico-romani ne parlano già nel I secolo; veniva coltivata in Sicilia dove era chiamato melarancia, il che potrebbe significare che il frutto avesse raggiunto l’Europa via terra. Potrebbero essere corrette entrambe le teorie. Probabilmente l’arancio giunse davvero in Europa per la via della seta, ma la coltivazione prese piede solo nella calda Sicilia, dove la sua diffusione si arenò. Solo dopo secoli venne riscoperto dai marinai portoghesi. L’arancia è utile sia per la buccia sia per l’interno. Inoltre i suoi fiori sono visitati dalle api, che ne raccolgono nettare, producendo un pregiato miele.

Usi

L’arancia è usata in cosmetica, in cucina, in farmaceutica e molte altri campi.

Essenze

La buccia dell’arancia è una preziosissima fonte di essenze.

  • L’olio essenziale dell’arancia dolce o essenza di Portogallo è un liquido che va dal giallo-arancione al rosso scuro (varietà Tarocco e Sanguinello) che ravvisa l’odore della scorza fresca del frutto, parzialmente solubile in alcool etilico a 96° (dà infatti delle soluzioni torbide). Costituito quasi esclusivamente da limonene, viene usato nella produzione di liquori e per aromatizzare molti detersivi. Viene spesso utilizzato per sofisticare molti altri oli essenziali agrumari. La presenza del delta-3-carene, un monoterpene, naturalmente presente nell’essenza di arancia dolce, spesso è rivelatrice di questa sofisticazione.
  • Il terpene d’arancia è un liquido incolore ottenuto dalla distillazione dell’essenza di arancia, largamente usato come solvente naturale dall’industria delle vernici.
  • L’essenza deterpenata è ottenuta dalla rettificazione dell’olio tal quale. A seconda del grado di deterpenazione può presentarsi da rosso scurissimo a marrone ed è molto aromatica; esiste anche l’essenza “desesquideterpenata” che appare di colore giallo pallido e ha una nota olfattiva meno potente.
  • L’essenza di zagara o neroli è ottenuta da soli fiori dell’arancio amaro (la parola zagara deriva infatti dall’arabo zahra (in arabo: زهرة‎, zahra), che per l’appunto significa “fiore” e mai dai fiori dell’arancio dolce.

Cucina

Le arance, oltre al consueto consumo come frutto o sotto forma di spremuta d’arancia, vengono utilizzate anche in alcune ricette agrodolci come la famosa anatra all’arancia. Nelle tavole siciliane l’arancia si può trovare in insalata, con olio, sale e pepe, spesso con l’aggiunta di cipolle e olive. Sempre in Sicilia, la scorza è spesso usata per insaporire le creme da dolce, grattugiandola; si può anche candire, come talora insieme con la polpa tagliata a fettine. Un altro uso di ambedue le parti è nella marmellata di arance.

Farmaceutica

Nell’industria farmaceutica viene esclusivamente utilizzato l’olio essenziale ricavato dalle sacche oleifere della scorza per le sue qualità aromatizzanti.

Decorazione

Con i fiori d’arancio vengono costruite composizioni floreali per la decorazione di chiese in occasione di matrimoni, per significare la castità della sposa. I frutti invece possono essere utilizzati per esempio per i pot pourri.

Arancia: calorie e proprietà

Le arance apportano circa 34 Kcal per 100 grammi, pertanto sono indicate nelle diete, con moderazione e preferibilmente lontano dai pasti e lontano dalle ore serali, specie se soffrite di gastrite. 100 grammi di arancia (parte edibile) contiene 87 grammi di acqua, circa 8 grammi di carboidrati, 1,6 di fibre, 0,7 di proteine e 0,2 g di grassi. L’indice glicemico dell’arancia è basso: 35, quindi è assumibile dai diabetici. La vitamina C dell’arancia ha potente attività antiscorbutica ed antiradicalica, inoltre potenzia le difese immunitarie dell’organismo e difende dai malanni delle prime vie aeree, come il raffreddore. L’arancia ha virtù antispasmodiche e stomachiche e favorisce l’appetito. I citroflavonoidi che contiene rafforzano i capillari. Le arance possono favorire il rafforzamento di ossa, denti, cartilagini, tendini e legamenti, questo perché hanno un elevato contenuto di bioflavonoidi. Le molecole contenute nell’arancia prevengono la formazione di calcoli renali e l’ipertensione arteriosa.

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Le fibre contenute in frutta e verdura riducono l’assorbimento dei grassi e prevengono il cancro al colon

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO VERDURA CIBO VEGETALI DIETA DIMAGRIRE CUCINA (3)Sia la frutta che la verdura contengono fibre insolubili e fibre solubili. Le fibre insolubili assorbono molta acqua e ciò favorisce il transito intestinale, prevenendo diverticolosi, coliti, stitichezza e cancro al colon. Vanno assunte accompagnate da molta acqua. Le fibre solubili formano, a contatto con l’acqua, una massa in grado di ridurre l’assorbimento di grassi e zuccheri e conferire un senso di sazietà. Il consumo giornaliero consigliato di fibra è di circa 30 grammi, con un rapporto tra fibre insolubili e solubili di 3 a 1. In qualsiasi caso prima di iniziare qualsiasi dieta, chiedete sempre il parere del vostro medico di fiducia! SEMPRE! Un consiglio utile per chi decide di cominciare a inserire più frutta e verdura nella propria dieta è di procedere per gradi: le dosi vanno aumentate progressivamente nell’arco di 20-30 giorni. Grazie a questa lenta progressione il paziente si evita il rischio di incorrere in fastidiosi problemi intestinali come diarrea, meteorismo e colite.

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Gli italiani mangiano poca frutta e verdura

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FRUTTA VERDURA LEGUMI TERRA NATURA VITAMINE SALI MINERALIPer gli italiani a tavola non mancano gli errori: solo il 15% riesce a introdurre nella propria dieta giornaliera le giuste porzioni (almeno 5) di frutta e verdura consigliate dall’Organizzazione mondiale della sanità. Anche il pesce è quasi uno sconosciuto nelle tavole del Belpaese, visto che il suo consumo viene relegato in media a una volta e mezzo a settimana, mentre ampio spazio viene lasciato alla carne che nel 42% dei casi finisce nei piatti ben 3-4 volte a settimana. E lo stesso i latticini, protagonisti della portata in media 3,2 volte la settimana. È il quadro che emerge da un’indagine presentata a Milano, condotta da Gfk Eurisko su un campione rappresentativo di 800 italiani dai 18 anni in su.

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La frutta è meglio sbucciarla o mangiarla intera? Come eliminare i batteri ed i pesticidi?

Ammettiamolo, almeno una volta nella vita ci siamo fatti questa domanda esistenziale: buccia o non buccia? O meglio, la frutta è meglio mangiarla intera o sbucciata? Tanto per cominciare è meglio dire che – con o senza buccia che sia – la frutta è meglio mangiarla… sempre! Essa è un alimento prezioso ed indispensabile per l’alimentazione quotidiana ed è un alimento, che insieme alla verdura io consiglio sempre ai miei pazienti, ed in grande quantità. In qualunque momento della giornata, la frutta sarà un ottimo spuntino, poco calorico e ricco di sali minerali e vitamine. Addirittura se consumata durante i pasti, contribuisce all’assorbimento del ferro degli altri vegetali e a pulire la bocca dai grassi e dai residui di cibo. Il mio consiglio è quello di mangiare frutta almeno 5 volte al giorno.

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Frutta con buccia o senza buccia?

Passiamo ora alla domanda sopra esposta. In realtà se ci pensate bene non possiamo neanche immaginare di sbucciare tutta la frutta che mangiamo (pensiamo all’uva, alle ciliegie) e ci sono alcuni tipi di frutta e verdura che non hanno una vera e propria buccia (ad esempio tutti gli ortaggi a foglie, le fragole). La questione si pone quindi solo per alcuni tipi di frutta (come mele, pere, pesche…) e di verdure a frutto (come pomodori, cetrioli, peperoni, carote, patate). Il mio personale consiglio è quello di non sbucciare né la frutta né gli ortaggi per assumere una maggiore quantità di fibra e antiossidanti. Tuttavia è importante che la frutta sia biologica, possibilmente coltivata in zone a voi vicine: è solitamente più ricca di nutrienti e con minor rischio di sostanze nocive.  Suggerisco comunque di lavare molto bene questi cibi prima di consumarli, indipendentemente dal fatto che siano biologici o meno. Lavando bene la frutta si riducono infatti in maniera molto significativa sia i residui di fitofarmaci che i microorganismi eventualmente presenti sulla buccia della frutta e degli ortaggi.

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Come lavare frutta e verdura per eliminare i batteri?

Lavate la frutta e verdura in acqua e bicarbonato e sciacquate per bene.

Come lavare frutta e verdura per eliminare i pesticidi?

Aggiungete alcune dosi di limone e aceto all’acqua con cui laverete frutta e verdura, per ottenere una soluzione disinfettante.

Quali sono i frutti che contengono statisticamente meno pesticidi?

Prima di chiudere vorrei ricordare ai miei lettori che esistono dei frutti che possono essere consumati con maggior sicurezza poiché il loro processo di coltivazione prevede un trattamento “meno invasivo” degli altri. Questi frutti più “puri” sono: l’anguria, i pompelmi, i kiwi, il mango, l’avocado, l’ananas ed i meloni.

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Il kiwi protegge la pelle dal freddo (e puoi usarlo come lassativo)

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO KIWI FRUTTA (2)Il kiwi contiene ben 85 milligrammi di vitamina C ogni cento grammi di frutto e la vitamina C è importante per la produzione del collagene, che costituisce la struttura di sostegno del derma: è quindi un ottimo frutto da mangiare durante i mesi più freddi quando la pelle soffre di più. Il kiwi è inoltre un efficace lassativo naturale, ottimo contro la stitichezza.

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La dieta antirughe per una pelle tonica e compatta

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO VERDURA FRUTTA DIETA VITAMINE DIMAGRIRE CALORIE POMODORI CETRIOLI ERBETTAMangiare sano, significa non soltanto vivere meglio ma anche combattere l’insorgenza delle temute rughe. Esistono alcuni alimenti che favoriscono il mantenimento di una pelle sana e tonica e ci aiutano a combattere i segni del tempo. Il menù antirughe comprende tanta verdura e frutta, a patto che siano entrambe di stagione e fresche; per ottenere il massimo dei risultati, sarebbe opportuno acquistare prodotti a chilometro zero o provenienti da agricoltura biologica perché questi sono maggiormente ricci di antiossidanti. Quando questa scelta non è effettuabile, è bene scegliere prodotti freschi e di stagione. Fra la frutta più favorevole per la salute della pelle, troviamo i mirtilli e l’uva nera.

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Con il cibo assumiamo nichel, arsenico, piombo e mercurio: ecco dieci alimenti per disintossicarsi dai metalli pesanti

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FRUTTA VERDURA LEGUMI TERRA NATURA VITAMINE SALI MINERALII metalli pesanti possono causare allergie, intolleranze e intossicazioni. Possono avere effetti cancerogeni e interferire con i nostri geni. Pensiamo, ad esempio, all’ampia diffusione dell’allergia al nichel, uno dei metalli pesanti più diffusi, tra i quali troviamo, tra gli altri, anche arsenico, cadmio, piombo, mercurio, cromo, alluminio e cobalto.  I metalli pesanti entrano a contatto con il nostro organismo soprattutto attraverso i cibi che ingeriamo e l’aria inquinata che respiriamo.  Ecco alcuni consigli per iniziare a depurarsi dai metalli pesanti e per ridurre l’esposizione alle tossine.

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