Con “trombocitosi” (o piastrinosi o trombocitemia) in medicina si indica un aumento del numero di trombociti (piastrine) oltre la soglia del range di normalità. Le piastrine hanno la funzione di Continua a leggere
Archivi tag: omeostasi
Differenza tra feedback positivo e negativo con esempi
L’omeostasi è la tendenza naturale al mantenimento di un relativo stato di equilibrio interno delle proprietà chimico-fisiche di un qualsiasi organismo vivente. I meccanismi omeostatici nella fisiologia umana sono necessari per il mantenimento della vita perché permettono di mantenere alcuni parametri dell’organismo entro limiti accettabili anche al variare delle Continua a leggere
Feedback negativo ed omeostasi: spiegazione ed esempi
L’omeostasi è la tendenza naturale al mantenimento di un relativo stato di equilibrio interno delle proprietà chimico-fisiche di un qualsiasi organismo vivente. I meccanismi omeostatici nella fisiologia umana sono necessari per il mantenimento della vita perché permettono di Continua a leggere
Omeostasi in biologia e fisiologia: significato ed esempi
Il termine “omeostasi” (pronuncia “omeòstasi” con l’accento sulla seconda o) deriva da due parole greche ὅμοιος e στάσις che significano “posizione uguale”) è la tendenza naturale al mantenimento di un relativo stato di equilibrio interno delle proprietà chimico-fisiche di un qualsiasi Continua a leggere
Cibi che raffreddano il corpo e diminuiscono il caldo

Dei gustosi ghiaccioli all’anguria
Il calore corporeo è mantenuto il più possibile costante dal nostro organismo: grazie a vari meccanismi – che prendono il nome di “omeostasi” – il corpo è capace di raffreddarsi quando l’ambiente circostante è caldo, e di scaldarsi quando l’ambiente circostante è freddo. Mentre l’omeostasi svolge un ruolo enorme nella regolazione della temperatura del corpo, questo processo di adattamento naturale può sia essere assistito o “sabotato” dal cibo che si mangia. Ecco un elenco di alcuni alimenti che, pur non abbassando direttamente la temperatura del nostro corpo (nessun cibo può farlo!), possono indirettamente contribuire a raffreddarlo.
1. Anguria
Questo frutto, da alcuni chiamato “cocomero” o “melone rosso”, contiene una elevata quantità di acqua, essenziale nel ridurre la temperatura corporea e aiutare a sentire più fresco. Non solo l’ acqua ha un effetto di raffreddamento naturale, ma rallenta anche la digestione, provocando un metabolismo più lento e di conseguenza, la riduzione della produzione di calore.
Leggi anche:
- Ghiaccioli all’anguria: ricetta facile e gustosa
- Come scegliere l’anguria più buona, matura al punto giusto?
- Ricetta per la granita all’anguria: gustosa, facile e veloce
- Posso mangiare l’anguria in gravidanza e nell’allattamento?
- Controindicazioni all’anguria: chi deve evitare di assumerla
- Come coltivare l’anguria in un vaso sul balcone
- Chi ha il diabete può mangiare l’anguria?
2. Cibi piccanti
Vi è in realtà sana logica dietro il consumo di cibi piccanti nei paesi caldi come l’India e quelli del Medio Oriente perché i cibi piccanti come peperoncino, sviluppano molto calore e aumentano la sudorazione con conseguente effetto di raffreddamento, riducendo al contempo la temperatura corporea.
3. Ortaggi a foglia
Verdure a foglie in genere contengono una elevata quantità di acqua, circa l’ 80-90%. Non solo, ma queste verdure sono anche facili da digerire, assicurando che il vostro apparato digerente compia il minimo sforzo e produca il minimo calore nel processo.
Gli alimenti che possono “scaldare”
1. Ice Cream
Sembra paradossale, ma contrariamente alla sua bassa temperatura, il gelato può effettivamente avere un effetto di “caldo”. Grazie al suo alto contenuto di proteine, grassi e carboidrati, ha molte calorie che vengono poi utilizzate per sviluppare calore nel corpo.
2. Cereali integrali
I cereali come grano e riso contengono un’abbondanza di carboidrati complessi che sono difficili da digerire.Questo aumenta il lavoro del tratto digestivo che crea più calore corporeo. C’è di più: il loro contenuto in carboidrati serve come combustibile per il processo metabolico.
3. Zenzero
Lo zenzero può svolgere un ruolo molto efficace nella fase di riscaldamento. Può funzionare particolarmente bene per gli individui che tendono a soffrire il freddo durante la stagione invernale, favorendo l’adattamento del corpo ai diversi sbalzi di temperatura.
Leggi anche:
- Ci si abbronza attraverso i vetri?
- Ci si abbronza con il trucco?
- Ci si abbronza con il fondotinta?
- Come truccarsi quando siamo abbronzate?
- Cibi ed alimenti che aumentano il calore del corpo e ti riscaldano
- Fitness al mare o in piscina: i vantaggi dell’allenamento in acqua per la tua salute
- Ti sei scottato? Ecco i 10 errori da evitare per non peggiorare la situazione
- Prendere il sole ed abbronzarsi fa bene o fa male alla pelle ed alla salute?
- Esibizionista, riservato, timido, narcisista: scopri quale “tipo da spiaggia” sei
- Integratori per abbronzarsi di più: funzionano? Quali sono i migliori e quali evitare?
- Mappatura dei nei e dermatoscopia in epiluminescenza per la diagnosi di melanoma
- Differenza tra melanina, melatonina e melammina
- Le creme solari sono abbronzanti? Fanno abbronzare di meno?
- Ho pelle e capelli scuri: ho bisogno della protezione solare?
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- Ustione solare: cosa fare/non fare e tempi di guarigione
- I dieci motivi per cui le zanzare pungono proprio te
- Sì al bagno dopo mangiato, ecco le vere 8 cause più frequenti di morte in acqua
- Primo sole: è meglio abbronzarsi in fretta o fa male?
- Come superare la paura dell’acqua ed imparare a nuotare
- Nei sospetti: riconoscere quelli normali ed i tumori
- Nei normali e displastici: quali sono le caratteristiche?
- Se ho fatto le lampade, posso prendere il sole senza rischi?
- E’ normale arrossarsi e spellarsi dopo aver preso il primo sole?
- L’abbronzatura del viso va via prima?
- Posso usare la crema solare rimasta dall’estate scorsa?
- Cos’è la radiazione solare? Cosa sono i raggi ultravioletti? Che danni possono provocare alla nostra pelle?
- Prendere il sole: perché in montagna ci si abbronza di più?
- Prendere il sole: immersi in acqua ci si abbronza?
- La giornata ideale per avere un’abbronzatura perfetta
- Come “funziona” l’abbronzatura e quali danni provoca il sole?
- Mangiare cioccolato fa bene all’abbronzatura
- Oftalmodinia solare: il dolore agli occhi che dipende dalla luce
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Vi svelo le dieci regole d’oro per una abbronzatura sana e senza rischi
- Prendere il sole fa bene alla salute del cuore: la vitamina D riduce il rischio di coronaropatia
- I consigli per proteggere la nostra pelle dalle scottature (anche a tavola)
- Prendere il sole in gravidanza: le regole da seguire per la sicurezza nostra e del nostro bambino
- I lati positivi del caldo: il sole estivo aumenta il testosterone
- L’esposizione al sole in gravidanza fa bene al bambino e previene la sclerosi multipla
- Il capello: come è fatto, perché sta in testa, quanto velocemente cresce e come vive
- Cos’è la pelle, quanto è spessa ed a cosa serve?
- Vuoi abbronzarti in totale sicurezza? Scopri a quale fototipo appartieni
- Perché viene la pelle d’oca?
- Differenza tra pelo e capello
- A che servono i capelli ed i peli?
- A cosa è dovuto il colore dei capelli?
- Perché i capelli si allungano ed i peli no?
- Quando la donna ha troppi peli dove non dovrebbero essere: irsutismo, cause, trattamenti e differenze con ipertricosi
- Come appare la tua pelle sotto ai raggi ultravioletti? Ecco la tua vera faccia
- Prendere il sole in gravidanza fa male al bambino?
- Estate e gravidanza: quale cibi devi preferire se sei in dolce attesa
- Quali creme solari sono più indicate in gravidanza?
- Gravidanza in estate: come ci si difende dal caldo e dall’afa?
- E’ possibile farsi il bagno al mare o in piscina in gravidanza?
- Cloasma gravidico: cos’è e come si previene in estate?
- Troppo sole in gravidanza “surriscalda” il liquido amniotico?
- Urinare in piscina è un pericolo per la salute?
- Il cloro della piscina è dannoso per la salute: come proteggersi?
- Sabbia del mare ed infezioni ai genitali: come proteggersi?
- Il cloro sbianca? Come proteggere l’abbronzatura in piscina
- Andare al mare con neonati e bambini senza stress: tutti i consigli
- Differenze tra nuotare al mare ed in piscina
- Abbronzatura: meglio prenderla al mare o in piscina?
- Perché nuotare fa così bene alla salute?
- Sabbia del mare ed infezioni: come proteggere i bambini?
- Differenza tra filtri solari fisici e chimici: pro e contro
- Troppo caldo per prendere sonno: i 14 trucchi per dormire bene in estate
- L’acqua di mare fa bene alla tua salute
- Ecco il motivo scientifico perché ti meriti una vacanza al mare
- Ti ha punto una medusa al mare? Ecco i rimedi per guarire
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Differenza tra osteoblasti, osteoclasti ed osteociti
Le ossa sono organi a tutti gli effetti: la loro parte minerale viene costantemente rinnovata da due tipi di cellule al loro interno:
- osteoclasto: libera idrolasi acide che hanno il compito di dissociare i sali minerali e distruggere le fibre collagene in modo da poter riassorbire i minerali quando ciò sia richiesto dall’organismo, collaborando all’omeostasi del calcio nel nostro corpo. L’ormone calcitonina, prodotto dalla tiroide, inibisce l’attività degli osteoclasti, agendo direttamente su di essi;
- osteoblasto: sintetizza nuova matrice extracellulare del tessuto osseo; quando l’osteoblasto viene circondato da matrice, smette di produrre matrice e prende il nome di osteocita. L’osteoblasto contiene al suo interno delle granulazioni PAS-positive dette matrix vesicles o globuli calcificanti, provvisti di membrana e ritenuti l’agente che dà il via al processo di mineralizzazione. Tra le varie proteine secrete dall’osteoblasto troviamo anche la procollagenasi, enzima che, deposto nella matrice verrà trasformato nella sua forma attiva, la collagenasi, che sarà impiegata dagli osteoclasti nella demolizione delle fibre collagene. L’attivazione della procollagenasi è a carico degli stessi osteoclasti, che tramite una serie di proteine, arrivano a disporre della collagenasi matura.Inoltre, l’osteoblasto (e la sua forma più differenziata l’osteocita) presenta sulla membrana anche dei recettori per il paratormone (PTH) grazie ai quali, una volta avvenuta l’interazione con il suddetto ormone, vengono liberati gli OAF (osteoclast activating factors), ovvero fattori di attivazione per gli osteoclasti, che inizieranno il processo di riassorbimento della matrice calcificata. Quando la funzione biosintetica cessa gli osteoblasti diventano osteociti, le cellule del tessuto osseo adulto, che occupano le lacune ossee.
La differenza fondamentale tra i due tipi di cellule delle ossa è quindi chiara, semplificando: gli osteoclasti “distruggono” l’osso recuperando sali minerali, mentre gli osteoblasti lo “costruiscono”. Grazie ad esse negli esseri umani, un osso normale viene distrutto e ricostruito completamente ogni due mesi circa.
Leggi anche:
- Differenza tra ossa lunghe, corte, irregolari e piatte con esempi
- Di cos’è fatto un osso, a che serve e perché è così resistente?
- Osso omero: anatomia e funzioni in sintesi
- Osteoporosi: cause, diagnosi e cure
- Osteoporosi: cos’è la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC), a cosa serve, come si interpretano i risultati?
- Frattura della spalla e dell’omero prossimale: sintomi e cure
- Differenza tra femore e anca
- Femore rotto: tipi di frattura, sintomi, intervento, riabilitazione e conseguenze
- Scapola: dove si trova ed a che serve?
- Terapia con Infrarossi per il dolore
- Come viene effettuata una ecografia articolare (muscolo tendinea) ed a cosa serve?
- Differenza tra distorsione, lussazione, sublussazione e strappo muscolare
- Sindrome del tunnel carpale: prevenzione, diagnosi e cura di una dolorosa patologia
- Sindrome del piriforme: sintomi, esercizi, cura e recupero
- Come viene effettuata una ecografia articolare (muscolo tendinea) ed a cosa serve?
- Si rompe il femore a 109 anni: “Ora voglio andare a bere il caffè al bar”
- Differenza tra frattura composta, composta, esposta e patologica
- Callo osseo e pseudoartrosi, quando la frattura non guarisce: cause, diagnosi e terapie
- Articolazione del ginocchio: com’è fatta, quali sono le patologie, i sintomi e gli esami da fare ?
- Dismetria degli arti inferiori: una gamba è più corta dell’altra
- Lussazione della spalla: cause, tipi, sintomi e cosa fare per guarire
- Lesioni da decubito: prevenzione, stadi, classificazione e trattamento
- Femore rotto: riabilitazione, profilassi antitrombotica e controllo del dolore
- Fratture di femore: conseguenze a breve e lungo termine
- Femore: anatomia, funzioni e muscoli in sintesi
- Gomito del tennista (epicondilite): cos’è, quanto dura e rimedi
- Ti piace scrocchiare le dita? Ecco cosa succede alle tue ossa e i danni che rischi
- Dolore: cos’è, da cosa è causato, quanti tipi di dolore esistono?
- La sciatalgia ti blocca? ecco i rimedi e gli esercizi che ti salveranno!
- Mal di schiena in zona lombare (lombalgia): esercizi e cosa fare per il dolore
- Sindrome del piriforme: sintomi, esercizi, cura e recupero
- Lo stretching: benefici e le 6 regole per eseguirlo bene
- Dolore muscolare il giorno dopo l’allenamento: cause, cure e prevenzione
- Crollo vertebrale nell’anziano da osteoporosi e tumore: sintomi, diagnosi e terapia
- Malattie reumatiche: cosa sono, come si curano, sono pericolose?
- Differenza artrite reumatoide e artrite psoriasica: sintomi comuni e diversi
- Artrite psoriasica e spondiloartriti sieronegative: sintomi, diagnosi e cura
- Differenza tra osso compatto e spugnoso
- Differenza tra osso fibroso e lamellare
- I tipi di tessuto osseo: cellule, matrice, formazione e struttura
- Differenza tra osso e cartilagine: funzioni, composizione e durezza
- Differenza tra osso sacro e coccige
- Osso sacro e coccige: dove si trovano ed a che servono?
- Differenza ossa umane e animali
- Differenza tra ossa pari, impari e mediane con esempi
- Differenza tra midollo osseo e spinale
- A cosa serve il midollo osseo?
- Differenza tra midollo giallo e rosso
- Differenza tra midollo osseo e cellule staminali
- Differenza tra epifisi, diafisi, metafisi ed ipofisi
- Differenza tra osso ed avorio: come distinguerli
- Fattore reumatoide alto o basso? Valori normali e Reuma test
- Reuma test positivo o negativo? Cos’è e come si interpreta il valore?
- Differenza tra anticorpo ed autoanticorpo
- Artrite reumatoide: sintomi iniziali, cause, cure e mortalità
- Differenze tra artrite ed artrosi: sintomi comuni e diversi
- Lupus eritematoso sistemico (LES): cause, sintomi e terapie
- Sclerodermia: cause, sintomi e cura
- Sindrome di Sjögren: sintomi, invalidità, terapia e mortalità
- Fibromialgia: sintomi, cause, cura e tender points
- Fibromialgia: dove si trovano i tender points che provocano dolore alla palpazione?
- Dita ippocratiche congenite e secondarie: cause, sintomi e terapie
- Fenomeno di Raynaud: cause, sintomi e trattamento
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Ipotalamo e controllo della temperatura corporea
L’essere umano è un animale omeotermo, cioè contraddistinto dall’omeotermia, una parola che deriva dal greco omòs = uguale; termos = calore: è la condizione caratteristica di quegli animali in grado di mantenere costante la propria temperatura corporea a prescindere dalle temperature esterne. Questo significa che la nostra temperatura corporea rimane il più possibile costante nel tempo, aggirandosi intorno ai 37°C con delle minime variazioni nel corso della giornata (c’è un picco minimo di temperatura intorno alle 4 del. ed un picco massimo intorno alle ore 16).
Perché la nostra temperatura corporea è proprio 37°?
Le ragioni, dal punto di vista filogenetico, per cui si è selezionata questa temperatura sono spiegate dal fatto che a questa temperatura avvengono correttamente tutti i processi metabolici, mentre ad altre temperature questi processi sono difficoltosi o addirittura impossibili.
Quando si parla di valore della temperatura del corpo è però importante ricordare che si ci riferisce al valore del nucleo del “core”, ossia degli organi interni alla testa, al collo e al tronco. La cute, che è la porzione più superficiale del corpo, non ha una temperatura costante ed è l’organo che risente di più delle influenze della temperatura esterna. La temperatura per essere misurata in modo corretto, andrebbe misurata a livello rettale, ossia nel punto più prossimo al core.
Produzione del calore e dispersione del calore
Per mantenere la temperatura e del corpo costante l’organismo deve usare elementi di produzione del calore ed elementi di dispersione del calore. Alla produzione di calore contribuisce per il 60% circa al metabolismo degli organi interni, in minor misura contribuiscono la cute ed i muscoli, per un 20% , ed il resto è dato dagli altri organi.
Queste diverse quote si modificano nel momento in cui l’individuo svolge esercizio fisico. Nel momento in cui si compie attività fisica la quota di calore che viene prodotta è legata in prevalenza all’attività muscolare. L’organismo produce calore attraverso processi metabolici o attività fisica. Uno dei meccanismi con i quali si ci difende rispetto al freddo è infatti il brivido, ossia “attività muscolare in assenza di movimento”, o per meglio dire contrazioni muscolari di muscoli agonisti ed antagonisti che determinano sviluppo di calore in assenza di movimento. Ai meccanismi di termogenesi corrispondono anche meccanismi di scambio di calore con l’esterno, che solitamente ha una temperatura inferiore a quella del corpo. L’organismo si avvale del meccanismo di “irradiazione”, ossia scambiare calore attraverso radiazioni nell’ambito dell’infrarosso, la “conduzione”, ossia il passaggio di calore da un corpo più caldo ad uno più freddo e questa conduzione, che avviene con l’aria, è maggiore se c’è un flusso di aria, questa conduzione viene definita allora “convezione”. Se la temperatura del corpo aumenta molto l’unico mezzo che l’organismo ha per scambiare calore col mondo esterno è l’evaporazione, ossia la perdita di acqua che evaporando raffredda il corpo. Ma l’evaporazione è possibile solo fino ad una certa umidità dell’ambiente esterno, infatti la sudorazione è inibita da una forte percentuale di umidità nell’aria.
Ipotalamo e temperatura corporea
Attraverso il bilancio dei fattori termogenetici e dei fattori di termodispersione il nostro corpo mantiene una temperatura intorno ai 37°C, e questo set-point è stabilito dall’ipotalamo. Nel fare questo l’ipotalamo viene costantemente informato da tutta una serie di recettori periferici che sono disposti a livello cutaneo, da recettori che sono disposti a livello del midollo spinale e da recettori centrali che sono disposti a livello dell’ipotalamo anteriore. Tutte le volte che questi recettori segnalano valori del core non uniformi a quello del set-point vengono innescati tutta una serie di processi compensatori atti a ristabilire la temperatura settata.
Meccanismi di compensazione ipotalamici a caldo e freddo
L’ipotalamo anteriore mette in atto tutta una serie di risposte al caldo, ossia di termolisi, mentre invece l’ipotalamo posteriore mette in atto una serie di risposte che fanno si che l’organismo si adatti al freddo, ossia di termogenesi. L’ipotalamo anteriore è essenzialmente responsabile di due risposte: una vascolare e una di sudorazione. La risposta vascolare si esplica con la vasodilatazione, soprattutto a livello cutaneo, e così facendo si ottiene un secondo meccanismo in cui lo scambio di calore “in controcorrente” è meno accentuato. Se la temperatura è troppo bassa, viceversa, il circolo cutaneo va incontro a modificazioni opposte. La sudorazione invece viene controllata dall’ipotalamo con una azione sulle ghiandole sudoripare ed in particolare tramite la componente simpatica, l’unica componente in cui la componente simpatica ha come mediatore l’acetilcolina. L’ipotalamo attiva quindi il sistema simpatico, che attiva le ghiandole sudoripare che aumentano la produzione di sudore che evaporando facilita la dispersione di calore. Quando l’ipotalamo deve mettere in atto delle risposte al freddo si osserva una vasocostrizione che di per se impedisce lo scambio di calore con l’esterno, e c’è un aumento dello scambio in controcorrente di calore di modo che le vene riportino verso il core sangue che è stato riscaldato dal arterie. L’altro meccanismo che viene messo in atto è operato attraverso il sistema nervoso somatico: c’è un aumento della contrazione muscolare attraverso il brivido. Nei neonati è possibile avere una termogenesi in assenza di brivido legata all’attività del tessuto adiposo bruno, che è un tessuto adiposo contenente dei recettori β3, quindi predisposto ad essere stimolato dal sistema nervoso simpatico. Questa produzione di calore senza brivido è legata al fatto che il sistema simpatico è in grado di attivare quelle uncoaping proteins che hanno la facoltà di dissociare la produzione di ATP dal passaggio degli elettroni attraverso la catena respiratoria. Di fatto non si ha produzione di ATP e quindi l’energia prodotta viene dispersa come calore. Negli animali cosiddetti a pelo lungo per quanto concerne i meccanismi di termolisi può essere utile la perdita di calore attraverso l’aumento della ventilazione, così come negli animali funziona con efficienza il meccanismo di termogenesi chiamato “orripilazione” che consiste nell’erezione del pelo che fa si che di fatto si crei intorno all’animale il sequestro di aria calda che facilita il mantenimento di valori ideali di temperatura, ma nell’uomo è molto poco efficiente.
Quando la temperatura non rimane costante
Ci sono alcune situazioni patologiche in cui si perde la capacità di mantenere la temperatura a valori ideali e, a parte l’ipotermia, soprattutto esistono due situazioni abbastanza comuni in cui l’organismo non riesce a mantenere sui valori del set-point i valori di temperatura: il colpo di calore e la febbre.
- Nel colpo di calore c’è un deficit delle attività termolitiche perché la temperatura esterna è molto alta e se l’aria esterna è particolarmente umida la mancata possibilità di sudare fa abbassare la temperatura a cui si può andare incontro a questo fenomeno.
- Nella febbre quello che si modifica è il valore del set-point: nella febbre si distinguono due momenti uno di termogenesi e uno di termolisi; in genere la febbre determinata da alcuni fattori, detti “pirogeni”, in grado di modificare il set-point ipotalamico che di norma dovrebbe stare a 37° C portandolo a valori più elevati, inducendo di fatto una termogenesi che porta la temperatura al nuovo valore stabilito centralmente. Per cui la prima fase della febbre si associa brivido, fin tanto che la temperatura del corpo non abbia raggiunto il nuovo set-point. In un secondo momento si ha un processo di termodispersione, quindi sudore, vasodilatazione, etc.
Leggi anche:
- Come e quando si misura la febbre?
- Sangue dal naso (epistassi) in bambini e adulti: cause, rimedi naturali, cosa fare e cosa NON fare
- I vari tipi di febbre
- Le fasi della febbre
- Perché piango sempre per tutto e senza motivo? Cosa posso fare?
- Perché si arrossisce senza motivo o per amore? Cause e rimedi
- Differenza tra soluzione ipertonica e ipotonica per aerosol e lavaggi nasali
- Perché quando cambia il tempo fanno male ossa, cicatrici e testa
- Perché quando cambia il tempo ho dolori alle ossa e mal di testa?
- Metereopatia: perché quando cambia il tempo hai dolori a collo e schiena
- Perché quando cambia il tempo fanno male le cicatrici e come far passare il dolore
- Cambio di clima: prevenire e combattere gli effetti sulle articolazioni
- Perché quando piove le ferite fanno male?
- A che serve la Tachipirina (paracetamolo)?
- Avete sempre freddo? Ecco la dieta che vi riscalda!
- Naso chiuso (congestione nasale): cause, rimedi naturali e farmaci
- HIV: intomi iniziali in donne e uomini
- HIV: dopo quanto si manifestano i sintomi? I 4 stadi dell’infezione
- Geloni alle mani e ai piedi: sintomi e rimedi naturali
- Autunno: 10 consigli per affrontare il cambio di stagione al meglio
- Perché ho sempre le mani ed i piedi freddi? Cosa fare e cosa NON fare per scaldarli
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Le regole per proteggere la nostra salute dagli sbalzi di temperatura
Fuori la temperatura precipita e fa freddo, in casa i termosifoni sono al massimo e fa caldo: tra questi due estremi c’è il nostro corpo che può apparire un po’ “disorientato” ed esposto maggiormente alle malattie. Ed allora che fare? Il segreto per superare l’inverno senza problemi di salute è il microclima. La temperatura all’interno della casa deve essere uniforme in tutte le stanze per evitare sbalzi caldo-freddo dannosi per tutti: bambini e anziani in particolare. Quindi, regola il termostato casalingo tra i 19 e i 22 gradi e tieni sotto controllo, attraverso i piccoli contenitori d’acqua posti sul radiatore, anche l’umidità relativa, che non deve superare o scendere troppo sotto il 40-50%. Ma vediamo i singoli consigli per sopravvivere agli sbalzi di temperatura.
Continua la lettura su https://www.ok-salute.it/benessere/le-regole-per-proteggersi-dagli-sbalzi-di-temperatura/
Leggi anche:
- Proteggere la pelle di viso, mani e corpo dal freddo: rimedi e consigli
- Acqua e sapone o truccatissima? Ecco come cambia il comportamento delle persone a seconda del tuo make up
- La donna che non ride da 40 anni: il motivo per cui lo fa è incredibile
- Lizzie Velasquez “la donna più brutta del mondo”: apriamo la nostra mente
- Cosa significa avere la “pelle grassa”?
- Pelle mista: cause, caratteristiche e trattamenti
- Melasma e lentigo solari: quando la pelle si riempie di macchie
- Combattere le macchie cutanee sul viso: rimedi naturali, cosmetica e laserterapia
- Trattare macchie cutanee, tatuaggi, capillari, cicatrici, acne, peli e rughe grazie ai laser usati in medicina estetica
- Il tuo tatuaggio non ti piace più? Rimuovilo con il laser
- PicoSure, il nuovo laser per eliminare i tatuaggi in maniera indolore
- Tutti i tipi di laser usati nella medicina estetica
- Combattere le smagliature con la medicina estetica
- Microdermoabrasione con cristalli di corindone: esfoliazione profonda per trattare smagliature, pori dilatati, macchie cutanee, rughe, cicatrici ed acne
- Needling medico: dite addio a rughe, macchie solari e cicatrici da acne
- Non solo rughe: i dieci problemi estetici risolvibili con botulino
- Filler a base di acido ialuronico per le rughe del contorno occhi e le zampe di gallina
- Filler a base di Acido Ialuronico per dare volume e giovinezza ai tessuti
- La guida rapida alle sostanze riempitive (filler) più usate per trattare le rughe
- La biorivitalizzazione: innovativa tecnica anti età
- Pelle maschile: caratteristiche e differenze rispetto alla pelle femminile
- Olio di Argan: l’elisir dell’eterna giovinezza
- Eliminare le rughe? Con la medicina estetica puoi farlo!
- Tutti i metodi per attenuare e cancellare le tue smagliature
- Quali sono gli standard di bellezza maschile in Italia e nel mondo?
- Com’è cambiata la bellezza negli ultimi cento anni?
- Come sono cambiati gli standard di bellezza femminile nella storia?
- Candeggina al posto di creme di bellezza contro le rughe e l’invecchiamento della pelle
- Cosa fare quando la pelle è sensibile e si irrita facilmente?
- Avere più di cento anni e sfoggiare una pelle ultra liscia: scoperti i geni della giovinezza
- Valeria Marini, le foto senza trucco. Da sex symbol a maschera irriconoscibile
- Ceretta: quale scegliere? Tecniche a confronto con pro e contro
- La differenza tra epilazione e depilazione e le rispettive tecniche
- Eliminare i peletti dal viso con rimedi casalinghi e con il laser
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?
- Irritazione cutanea in neonati, bambini e gravidanza: i soggetti più a rischio
- Pelle arrossata ed irritata: cause patologiche e non patologiche
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: i rimedi naturali
- Pelle arrossata ed irritata: ecco quali farmaci usare
- Peli incarniti: cause, creme, infezione, depilazione e rimedi
- Peli incarniti: rimedi naturali per eliminarli in modo rapido e sicuro
- Follicolite da depilazione inguinale ed alle gambe: rimedi naturali
- Depilazione inguine: i metodi più efficaci, indolori e sicuri
- Differenza tra ceretta brasiliana e classica: pro, contro e consigli per farla bene
- Pelle screpolata: cause e rimedi naturali per viso e corpo
- Pelle maschile: caratteristiche e differenze rispetto alla pelle femminile
- I tuoi capelli rivelano la tua salute: ecco come leggere i segnali che ti inviano
- Come porti capelli rivela molto della tua personalità
- Quanti capelli abbiamo in testa?
- A che velocità crescono i capelli?
- Il capello: come è fatto, perché sta in testa, quanto velocemente cresce e come vive
- La dieta per prevenire e curare i capelli bianchi
- Perché cadono i capelli? Quanti capelli al giorno è normale perdere? E’ vero che i calvi hanno più testosterone?
- Perché viene la forfora? Cure mediche, rimedi casalinghi e prevenzione
- Le regole d’oro per la bellezza di ogni tipo di capello
- Capelli secchi: da cosa sono causati, cosa fare per evitarli e come si curano
- Perché i capelli diventano bianchi? Sono ancora giovane… Ecco i rimedi
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!