Angina pectoris notturna: cause, sintomi, diagnosi, polisonnografia, cure

MEDICINA ONLINE ANGINA CUORE ISCHEMIA NECROSI MORTE INFARTO ICTUS SINDROME CORONARICA ACUTA PECTORIS STABILE INSTABILE MIOCARDIO.Con “angina pectoris notturna” si indica il verificarsi di “angina pectoris” che insorge nella notte. L’angina notturna è caratterizzata da episodi di dolore toracico conseguenti ad un’ischemia del miocardio (mancato afflusso della normale quantità di sangue al muscolo cardiaco) che insorge durante il sonno notturno, senza comportare necrosi (morte) del tessuto cardiaco, quindi senza determinare un infarto del miocardio. Può verificarsi sia in pazienti con angina pectoris classica sia in pazienti con angina variante o di Prinzmetal.

Cause e fattori di rischio

L’ischemia miocardica è il risultato di uno squilibrio tra le richieste di ossigeno da parte del miocardio e l’apporto attraverso il flusso coronarico quindi qualsiasi condizione che aumenti le richieste di sangue da parte del cuore e – soprattutto – limiti l’apporto di sangue (ad esempio riduzione del calibro delle arterie coronariche), può provocare angina pectoris. Fattori predisponenti sono l’aterosclerosi coronarica, le valvulopatie, in particolare la stenosi aortica, e altre cardiopatie. L’ipertensione arteriosa, il fumo di sigaretta, il sovrappeso, il diabete, l’uso di droghe ed una vita sedentaria sono evidenti fattori di rischio. La posizione supina, aumentando il ritorno venoso e quindi il lavoro del cuore, può favorire l’insorgere di episodi ischemici.

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Sintomi e segni

Clinicamente, l’angina notturna si manifesta con una sintomatologia analoga a quella diurna: dolore precordiale di tipo gravativo, irradiato al collo, al mento, agli arti superiori (specialmente il sinistro).

Epidemiologia

I dati epidemiologici indicano una predilezione per il sesso maschile fino ai 60 anni; dopo questa età l’incidenza diventa simile nei due sessi. L’angina notturna è più frequente nei pazienti con sindrome delle apnee morfeiche.

Quadro polisonnografico

La poligrafia mette in evidenza la comparsa di alterazioni ECGrafiche. Gli episodi anginosi sono più frequenti durante il sonno REM, quando si verifica un aumento della frequenza cardiaca e quindi nelle prime ore del mattino, tuttavia anche il calo pressorio associato al sonno ad onde lente può scatenare episodi anginosi. Talvolta il ripetersi di eventi ischemici determina una frammentazione del pattern di sonno.

Diagnosi

Oltre all’anamnesi, l’ECG (elettrocardiogramma), da effettuare a riposo e sotto sforzo, dimostra un sopra- o sottoslivellamento del tratto ST di entità superiore ad 1 mm. Utile effettuare anche un ecografia cardiaca con colordoppler e l’Holter. In alcuni casi le alterazioni ECGrafiche non si accompagnano a sintomatologia dolorosa. Altre indagini utili per la diagnosi di cardiopatia ischemica sono la scintigrafia miocardica con tallio, l’ecocardiogramma ed eventualmente l’angiografia coronarica.

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Evoluzione

La patologia ischemica del miocardio può evolvere verso lo scompenso cardiaco e può indurre gravi complicanze quali aritmie, infarto, morte improvvisa.

Diagnosi differenziale

Il dolore toracico notturno può essere un sintomo di scompenso cardiaco (dispnea parossistica notturna), di reflusso gastroesofageo, ulcera peptica o patologie polmonari.

Terapia non farmacologica

La terapia non farmacologica include soprattutto la correzione dei fattori predisponenti:

  • smettere di fumare;
  • alimentarsi in modo corretto;
  • idratarsi in modo corretto;
  • non assumere droghe e alcolici;
  • perdere peso se in sovrappeso od obesi;
  • svolgere attività fisica adeguata;
  • controllare la pressione arteriosa;
  • evitare l’eccesso di colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi.

Terapia farmacologica

Per la terapia si usano i nitroderivati.

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