Dermatillomania: quella irrefrenabile voglia di stuzzicarsi la pelle

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Endocrinologia Dietologo Nutrizionista Roma Cellulite Sessuologia Ecografie DermatologiaSmettere di fumare DermatillomaniaPer molte persone è un atto abitudinario e naturale come lavarsi il viso ogni mattina. Quando però strofinarsi, scorticarsi, stuzzicare la pelle per eliminare brufoli o punti neri diventa sempre più frequente e messo in atto in maniera compulsiva, si trasforma in un disturbo del controllo degli impulsi. La persona trascorre ore ed ore davanti allo specchio alla ricerca di imperfezioni e avverte un’irrefrenabile spinta a torturarsi la pelle per eliminare irregolarità cutanee (reali o immaginarie) fino a provocarsi sanguinamento, ecchimosi, danni estetici.

Si parla allora di Dermatillomania o Compulsive skin-picking, che compare spesso in adolescenza e può accentuarsi a seguito di eventi di vita stressanti che sottopongono la persona ad una forte tensione emotiva. Questa tensione è inizialmente alleviata dal piacere provato nello stuzzicarsi la pelle, poi però seguono rammarico, vergogna e senso di colpa per i danni provocati. In genere, è il viso la parte del corpo maggiormente interessata, ma possono esserlo anche il cuoio capelluto, le labbra, le braccia, le mani.

Non è presente alcuna motivazione autolesionistica perchè la persona non vuole provare dolore. La tricotillomania (strapparsi i capelli compulsivamente) e l’onicofagia (mangiarsi le unghie compulsivamente) sono spesso disturbi compresenti alla dermatillomania e ad essa affini, ragion per cui alcuni ricercatori li raggruppano nella categoria dei Comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo. L’ansia e il perfezionismo sono le caratteristiche principali del disturbo, che diventa particolarmente preoccupante quando arriva a compromettere la vita relazionale, sociale e lavorativa della persona.

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Lipodissolve: la Fosfatidilcolina scioglie la cellulite e il grasso localizzato

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NUDA BELLA CORPO ESTETICA BELLEZZA FISICO MAGRAOggi vi parlo di una delle più efficaci armi che ho a disposizione per attaccare e distruggere cellulite e adiposità localizzate dei pazienti: la Lipodissolve. Già il nome è confortante non è vero? Ma per prima cosa bisogna spiegare cos’è la fosfatidilcolina, in modo che poi possiate capire bene in cosa consiste questa straordinaria tecnica di bellezza. La fosfatidilcolina (costituita da un gruppo fosfato, da 2 acidi grassi e dalla colina, precursore dell’acetilcolina) è un fosfolipide conosciuto e studiato da moltissimo tempo, in quanto abbondantemente rappresentato in natura ed introdotto quotidianamente attraverso i vari alimenti (ne sono particolarmente ricchi la lecitina di soia, il fegato ed il tuorlo d’uovo).

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Mesoterapia per trattare adiposità locali e cellulite ed ottenere il ringiovanimento cutaneo

La mesoterapia è una tecnica medica che consiste nell’iniettare particolari farmaci (in piccole dosi e adeguatamente diluiti) in determinate zone della cute attraverso aghi sottilissimi o iniettori multipli. Tale tecnica estetica ha lo scopo di drenare i liquidi in eccesso, migliorare la resistenza della pelle e depurare il corpo. La mesoterapia consente di trattare, con buoni risultati, diverse tipologie di inestetismi estetici: adiposità locali o distrettuali, cellulite, ringiovanimento cutaneo del viso e particolari disturbi dermatologici. Essa può essere applicata anche in altri ambiti medici (non estetici) e consente di trattare le patologie più efficacemente, riducendo gli effetti collaterali dei farmaci e migliorandone l’assimilazione. I farmaci non estetici usati con la mesoterapia sono molto spesso gli antinfiammatori. Per poter essere iniettati essi devono essere adeguatamente diluiti in soluzione fisiologica e combinati con farmaci leggermente anestetici.

Mesoterapia: prepararsi al trattamento

La mesoterapia deve essere necessariamente effettuata da personale medico altamente specializzato e deve essere preceduta da un’accurata analisi che mira a escludere particolari disturbi, allergie o intolleranze ai farmaci. Per decidere la scelta del farmaco da utilizzare io prevedo sempre la realizzazione preventiva di un test cutaneo volto a evidenziare reazioni allergiche non ancora note. Nella fase pre-trattamento, poi, analizzo il problema del paziente e decido quante sedute effettuare: la mesoterapia, infatti, è un ottimo metodo per eliminare le imperfezioni della pelle ma prevede tempi medio-lunghi per poter osservare gli strepitosi risultati.

Seduta di mesoterapia

Durante la seduta vera e propria, inietto i farmaci sottopelle grazie a speciali aghi sottilissimi lunghi circa 3 mm. Per iniettare i farmaci, posso usare sia aghi singoli, sia iniettori multipli dotati di una quantità di aghi molto maggiore (da 3 fino a 18 aghi). La seduta si svolge a livello ambulatoriale senza ulteriore anestesia: piccole dosi di anestetico, infatti, sono già contenute nel mix di farmaci iniettato. In base all’entità del problema da risolvere, possono essere necessarie diverse sedute di mesoterapia: ogni ciclo può comprendere dalle 7 alle 14 sedute che si svolgono a cadenza settimanale l’una dall’altra e successivamente, per mantenere i risultati ottenuti, possono essere effettuate sedute a cadenza mensile. Tale tecnica comunque, può essere associata anche ad altri trattamenti estetici come cavitazione, massaggio linfodrenante, pressoterapia e trattamenti laser.

Mesoterapia: risultati e tariffe

Dopo le iniezioni di mesoterapia è normale notare nell’area trattata la presenza di piccoli ematomi che tendono a sparire dopo qualche giorno. Le attività possono essere riprese quasi immediatamente perché la zona trattata non necessita di bendaggi o particolari attenzioni. I costi di ogni seduta variano in base al problema riscontrato, all’area da trattare, ai tipi di farmaci che uso durante il trattamento e ad altri fattori collaterali ma l’esperienza personale mi porta a dire che il costo oscilla mediamente dai 70 ai 100 €.

Per approfondire ti consiglio di leggere: “Lipodissolve: la Fosfatidilcolina scioglie la cellulite e il grasso localizzato

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Irsutismo: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti

MEDICINA ONLINE TROPPI PELI DONNA MENTO IRSUTISMO PELI TERMINALI SPESSI NERI VISIBILI IPERTRICOSI DIFFERENZE TESTOSTERONE ORMONI LABBRO BARBA PIZZETTO BAFFI ADDOME SCHIENA SPALLE CAPEZZOLO AREOLA FACCIA VISO.jpgL’irsutismo è una patologia caratterizzata dalla crescita anomala e presenza, nella donna, di peli terminali (cioè quei peli duri, spessi e pigmentati, Continua a leggere

Carbossiterapia per ridurre la cellulite: micro-iniezioni di CO2

MEDICINA ONLINE MEDICINA ESTETICA BELLEZZA DONNA BELLA MAGRA PELLE NUDA SEXYSi chiama carbossiterapia ed è una terapia molto usata in medicina estetica per il trattamento della cellulite grazie alla somministrazione per via sottocutanea e per via cutanea di anidride carbonica allo stato gassoso. La carbossiterapia è un trattamento da richiedere al medico estetico ( non all’ estetista) che, con un ago minuscolo, inietta sottocute anidride carbonica medicale: un gas atossico che crea vasodilatazione, aumentando l’ ossigenazione dei tessuti. Non esiste alcuna tossicità. La CO2 può essere definita un farmaco naturale. Gli effetti sulla cellulite sono la levigazione della pelle a buccia d’ arancia e la riduzione di volume delle adiposità localizzate.

Continua la lettura su https://www.mondobenessereblog.com/2008/04/18/carbossiterapia-per-ridurre-la-cellulite-micro-iniezioni-di-anidride-carbonica/

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La pressoterapia per combattere cellulite e gambe pesanti

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NUDA BELLA CORPO ESTETICA BELLEZZA FISICO MAGRAMolte persone, in particolare le donne, soffrono di pesantezza e dolorosi gonfiori a gambe e caviglie, a volte sono anche interessati gli arti superiori. Le cause principali di tali spiacevoli sensazioni sono i disturbi della circolazione venosa e linfatica: in parte dovuti a edemi/linfedemi (accumulo di liquido interstiziale e ostacolata circolazione linfatica), in parte a lipoedemi (anormale accumulo sottocutaneo di cellule adipose) che aggravano il dolore muscolare, in particolare a chi sta a lungo in piedi o cammina molto.
Per combattere queste patologie ci è venuta in aiuto la pressoterapia (anche chiamata pressomassaggio), comparsa nel mondo della medicina estetica circa 20 anni fa e considerata ancor oggi una delle terapie non invasive più efficaci per combattere patologie e inestetismi specie degli arti inferiori. L’apparecchiatura di pressoterapia si è evoluta negli anni, nella sua versione più moderna è dotata di regolazione della pressione e di programmi di pressomassaggio computerizzato adattabili alle esigenze del soggetto in trattamento. Tale tecnica ha riscosso molto successo e suscitato un interesse che è andato sempre più aumentando negli anni, dal momento che procura realmente una sensazione di benessere e leggerezza degli arti inferiori, già dalle prime applicazioni.

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La pressione facilita il drenaggio
Il massaggio, attraverso pressioni sequenziali dalla periferia degli arti verso i linfonodi, facilita enormemente il drenaggio del liquido interstiziale che “ristagna” e rende più efficienti circolazione venosa e linfatica, riducendo di conseguenza gli inestetismi che si riscontrano più frequentemente: il gonfiore determina ritenzione idrica, ipotonia dei tessuti e cellulite.
La pressoterapia può ancora essere ottimizzata dall’impiego aggiuntivo di soluzioni saline, alghe, gel o oli specifici ad azione drenante applicati sia manualmente, sia con l’ausilio di specifici bendaggi; inoltre può essere abbinata ad altri trattamenti di medicina estetica, impiegati per prevenire o attenuare le disfunzioni e gli inestetismi descritti sopra.
La pressoterapia si utilizza soprattutto per il trattamento degli arti inferiori, delle braccia e della zona addominale, parti del corpo che presentano maggiormente problemi di tipo circolatorio venoso/linfatico, in alcuni casi è opportuno abbinare alla pressoterapia anche un ciclo di massaggi specifici per migliorare la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, inoltre è una tecnica che viene effettuata spesso subito dopo la cavitazione medica (in modo che i grassi vengano messi nelle condizioni di essere espulsi dall’organismo dopo che la cavitazione li ha mobilitati), ricordiamo però che dopo la cavitazione, in sostituzione della pressoterapia, si può effettuare anche un massaggio linfodrenante.

Come si svolge una seduta di pressoterapia medica?
Dopo aver effettuato una visita medica generale, importante per escludere eventuali controindicazioni, faccio stendere comodamente il soggetto su un apposito lettino e gli applico l’apparecchiatura. Prima di sottoporre il paziente all’azione della macchina, io effettuo dei massaggi specifici per riattivare il suo sistema linfatico. E’ infatti molto importante che ogni seduta di pressoterapia avvenga solo dopo aver sbloccato manualmente i centri di raccolta del sistema linfatico (svuotamento delle stazioni linfonodali, partendo da quelle sopraclaveari, passando poi a quelle inguinali e terminando con quelle poplitee). Una volta eseguito tale massaggio, che ha anche una funzione “rilassante”, metto in funzione il macchinario.
Il dispositivo dispone di varie “camere” separate, che sono posizionate intorno agli arti: questi applicatori speciali a forma anatomica (gambe, stivali, brevi gambe, braccia, addominali) vengono fatti indossare al paziente a seconda degli arti da trattare e sono tenuti in parallelo e in parte sovrapposti al fine di assicurare un gradiente di pressione per evitare la stasi o i ritorni dei flussi. Le camere possono essere anche applicate sull’addome come illustrato nella foto in alto nell’articolo.
Appena il macchinario è azionato, le varie camere si gonfiano di aria in sequenza, partendo da quella più periferica fino ad arrivare alle zone centrali. Ad esempio, se sottoponiamo una gamba alla pressoterapia, la prima camera d’aria che si gonfierà sarà quella vicina al piede, la seconda sarà al polpaccio e la terza sulla coscia. Queste sequenza è specificatamente studiata sul movimento del flusso venoso e linfatico. Una volta gonfiati tutti gli applicatori il trattamento finisce svuotandole tutte allo stesso tempo, la sequenza riparte di nuovo e così via, in “rotazione”, per tutta la durata dell’applicazione. La sequenza appena citata è quella “di base”: possono esserci delle variazioni in base alle necessità del paziente.

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Durata del trattamento e prezzi
Ogni seduta dura dai 15 ai 30 minuti, a volte anche di più, a seconda delle esigenze del paziente. I benefici si apprezzano fin dalla prima seduta, tuttavia solitamente i risultati migliori si ottengono portando a termine un ciclo completo che ha durata variabile in base al paziente, solitamente il ciclo è composto da dieci o dodici sedute. Ovviamente la durata totale del trattamento dipende molto dal bisogno del paziente e dalla sua situazione di partenza. In generale, in questa sede, non posso davvero definire una durata standard della terapia, perché applico uno schema diverso basandomi sulla condizione clinica di ogni singolo soggetto. In generale una seduta singola può costare circa 30-60 euro a seconda della zona da trattare ed a seconda del professionista. Considerando che un ciclo di trattamenti è composto da circa 10 sedute, la pressoterapia non è propriamente una terapia economica, ma i risultati ci sono e non solo a livello estetico: la salute della vostra circolazione vi ringrazierà e sentirete le vostre gambe leggere e belle come non le sentivate da tempo!

Quali sono i benefici?
Progettata per migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, la pressoterapia riduce l’edema linfatico agli arti e il gonfiore addominale, ed è indicata in caso di cattiva circolazione o per insufficienza venosa, migliorando il flusso di ossigeno lungo il corpo e alleviando il senso di dolore e di fatica alle gambe. Come già detto all’inizio di questo articolo, la pressoterapia può anche essere utilizzata in combinazione con impacchi di alghe per disintossicare, tonificare, migliorare la circolazione e aumentare il drenaggio linfatico: non è in grado però di riparare i danni strutturali (degenerazione di pareti delle vene, flebotrombosi, ecc).

Terapia linfodrenante casalinga
Vi riportiamo una lista di prodotti per una terapia linfodrenante che potete usare comodamente a casa. Se soffrite di gambe pesanti, gonfiori, cellulite e dolori agli arti inferiori, potrebbero essere un ottimo investimento per la vostra salute e la vostra bellezza:

Possibili controindicazioni
La pressoterapia è assolutamente controindicata in gravidanza, in caso di trombosi venosa profonda, di insufficienza arteriosa periferica grave, di neoplasie e di insufficienza cardiaca. Oltre alle controindicazioni assolute appena elencate ci sono una serie di controindicazioni relative a condizioni infettive locali e generali (possibili infezioni della gamba, tromboflebiti, dermatiti). Proprio per escludere eventuali controindicazioni, io effettuo una accurata visita medica di controllo prima di iniziare il trattamento, visita che può arrivare a comprendere – in alcuni casi specifici – anche una ecografia ecocolordoppler vascolare degli arti inferiori. La pressoterapia, soprattutto se condotta con parametri massimali, può avere degli effetti collaterali anche gravi: è quindi consigliabile non esagerare con i valori pressori e con la frequenza delle sedute (massimo 3 volte a settimana) e, se possibile, abbinare il massaggio linfodrenante e attività sportiva, specie se condotta in acqua. Come abbiamo visto, la pressoterapia – pur sembrando un trattamento innocuo – ha importanti controindicazioni e procedere con una seduta in presenza di esse può arrecare danni anche gravi alla vostra salute: per questo motivo deve essere sempre eseguita da personale altamente qualificato e con macchinari a norma.

Associare la pressoterapia ad altri trattamenti di medicina estetica
Il trattamento della pressoterapia può essere associato ad altri trattamenti medici estetici che vengono applicati al fine di prevenire o ridurre la cellulite e gli accumuli di cellule adipose, come ad esempio i massaggi o trattamenti con fanghi. Personalmente ritengo l’associazione “cavitazione medica più pressoterapia” uno strumento veramente eccezionale: le pazienti ne sono davvero soddisfatte!

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Tutti i trattamenti con sostanze schiarenti per curare lo sguardo stanco e le occhiaie

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI ELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP FIORI NATURASpesso i segni dell’invecchiamento sono più evidenti nella zona periorbitale, includendo rughe ed occhiaie che determinano un tipico ed antiestetico “look stanco”.
Focalizzandoci nell’inestetismo “occhiaie”, molte terapie sono disponibili per risolvere o perlomeno attenuare tale condizione: considerando, però, che le cause alla base delle occhiaie sono molteplici, la risoluzione effettiva e completa non sempre è possibile.In generale, trattamenti con agenti depigmentanti (sostanze schiarenti) devono essere effettuati per molti mesi prima di ottenere benefici cosmetici, e spesso questi prodotti sono gravati da pesanti effetti collaterali, che ne rendono controindicato l’utilizzo, soprattutto in una zona così delicata come il contorno occhi.

Continua la lettura su https://www.my-personaltrainer.it/benessere/occhiaie-depigmentanti.html#:~:text=Gi%C3%A0%20nel%201975%20due%20scienziati,mesi%20fino%20ad%20un%20anno.

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L’età si vede dal collo: come ringiovanirlo con la medicina estetica

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI ELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP CORNA FIORI NATURAIn una donna, ed anche in un uomo, l’età si vede dal collo. Per fortuna oggi ci sono molte possibilità per “barare”, almeno un po’. Il collo inizia a registrare i segni del tempo già a partire dai 35 anni anche se con modalità e tempi diversi caso per caso”. In alcune donne, ad esempio, con gli anni il collo diventa “grasso”. I cosiddetti anelli di Venere, cioè le rughe orizzontali che appaiono in alcuni casi già verso i 25 anni, con il passare degli anni diventano più profonde e talvolta disegnano un vero e proprio avvallamento tra un “rotolino” e un altro. Come sempre, è la genetica a farla da padrona, per cui capita che l’inestetismo sia presente anche in donne magre. Insomma, perdere qualche chilo non è la soluzione. Meglio ricorrere alla lipoplasma una piccola lipoaspirazione in cui si utilizza un ago molto sottile, sulla cui estremità è montata una luce al plasma. Mentre l’ago aspira il grasso in eccesso, la luce riscalda i tessuti, favorendone la retrazione. Dopo questo mini-intervento, i tessuti si “attaccano” meglio e in modo più saldo ai piani sottostanti, dando come risultato un collo più tonico e più giovane.

L’aiuto della medicina estetica

Uno dei trattamenti più utilizzati è l’acido ialuronico bio-riassorbibile e bio-compatibile che viene impiantato nelle rughe del collo attraverso dei filler. In questo modo le cosiddette “collane di Venere” vengono attenuate e il collo ritrova tonicità e freschezza. Il risultato dura in media 6-8 mesi.
Esiste anche un lifting denominato Fechado che, in versione più leggera, pemette di risollevare i tessuti del collo e del viso inserendo un filo nel tessuto sottocutaneo. Con una sola seduta di un’ora in day hospital, il risultato è immediato.
Per combattere i tessuti molli viene impiegato anche un trattamento non invasivo che è il Thermage che serve a distendere la pelle del viso. Il calore emesso dalla radiofrequenza raggiunge il derma senza intaccare i tessuti circostanti e stira i tessuti. Basta una seduta per avere dei buoni risultati.
Tra le tecniche per intervenire sul rilassamento del tessuto cutaneo c’è l’Infrarosso. Usando una macchina che sfrutta la tecnologia della luce infrarossa frazionata si creano delle aree di ipertermia e denaturazione termica (frazionata nel derma), con contemporaneo raffreddamento della superficie della pelle. Si ottiene così la massima luminosità e il massimo conforto. In tal modo si contraggono le molecole di collagene con un’evidente tensione della superficie cutanea, si va a produrre nuovo collagene e si attiva la funzione microcircolatoria. Con 5-6 trattamenti a distanza di 20-30 giorni si noterà subito una maggiore compattezza dell’epidermide.

Il minilifting anteriore del collo

A volte il problema è rappresentato dai “cordoni”, cioè dalle due bande verticali, poste ai lati del collo, che diventano troppo visibili. La soluzione può essere il minilifting anteriore del collo: si pratica una piccola incisione sotto il mento, che per la sua posizione è ovviamente poco visibile. Da questo accesso si riaccostano con punti di sutura interni le fasce muscolari sottostanti, quelle che tendono a distanziarsi. Sia la lipoplasma, sia il minilifting avvengono in anestesia locale e non richiedono ricovero. Anzi, di solito si lascia la clinica o l’ospedale dopo poche ore. Assolutamente soft anche la convalescenza che non richiede particolari cautele. Per il minilifting anteriore del collo si utilizzano punti esterni riassorbibili, che quindi non è neanche necessario rimuovere.

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