Differenza tra sesso attivo, passivo e versatile

MEDICINA ONLINE GAY OMOSESSUALE AMICI MARE SPIAGGIA SOLE TRISTE INFEZIONE SESSO COPPIA AMORE TRISTE GAY OMOSESSUAANSIA DA PRESTAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE FRIGIDA PAURA FOBIA TI termini attivo”, “passivo” e “versatile” in campo sessuale descrivono i ruoli durante il rapporto sessuale, specialmente (ma non esclusivamente) tra due partner omosessuali, ma non solo: questi termini possono essere elementi di auto-identità, che indicano di solito la preferenza sessuale di un individuo.

Partner sessualmente attivo

Attivo (anche chiamato “top”) è il partner che usa il proprio pene per penetrare il proprio partner, che sia donna (rapporto sessuale eterosessuale vaginale o anale) o uomo (rapporto sessuale omosessuale anale), assumendone il ruolo predominante. Nel sesso orale si definisce attivo colui che ha il ruolo di inserire il proprio pene nella bocca del partner, sia femminile che maschile, oppure colei o colui che usa la propria bocca per stimolare la vulva della partner femminile.

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Partner sessualmente passivo

Passivo (anche chiamato “bottom”) è il partner che riceve il pene del proprio partner. Un partner passivo può essere sia donna (rapporto sessuale eterosessuale vaginale o anale), ma anche uomo (rapporto sessuale omosessuale anale), assumendone il ruolo di “dominato”. Nel sesso orale si definisce passivo colui o colei che ha il ruolo di ricevere il pene del partner nella propria bocca, oppure colei che offre la propria vulva alla bocca del partner, sia maschile che femminile.

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Partner sessualmente versatile

Infine colui che si definisce versatile si può impegnare facilmente in entrambe le attività, non avendo una netta preferenza o non ponendosi limiti imposti da una preferenza specifica. Comunemente descrive il passaggio da attivo a passivo nel corso di un incontro sessuale tra uomini, in cui entrambi i partecipanti penetrano ma possono anche venire penetrati a loro volta.

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BDSM

I termini descritti sono a volte utilizzati anche nel contesto sadomasochistico, di bondage e di dominazione/sottomissione (pratiche tipiche del cosiddetto “BDSM”) per descrivere il ruolo del partner nel rapporto: attivo viene così a indicare un partner che stimola l’altro e che può essere o meno dominante. Questi termini, originariamente legati ai rapporti sessuali tra uomini, vengono sempre più usati anche nelle coppie lesbiche ed eterosessuali.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Integratore di arginina e carnitina per aumentare lo sperma

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRL MAN NO WOMAN WALLPAPERUn uomo adulto, ad ogni eiaculazione, emette dai 1,5 ml ai 6 ml di sperma ed ogni millilitro contiene tra 20 e 200 milioni di spermatozoi circa. Lo sperma emesso è costituito da due parti fondamentali:

  • plasma seminale: è la parte liquida dello sperma e va a costituire fino al 98% di quest’ultimo;
  • spermatozoi: le cellule che “nuotano” nel plasma seminale ed hanno il compito di fecondare l’oocita femminile. Gli spermatozoi rappresentano solo tra il 2 ed il 5% del volume totale dello sperma.

Gli spermatozoi sono prodotti nei testicoli, mentre il plasma seminale ha origine dalla fusione di

  • liquido prostatico secreto dalla prostata: circa dal 20 al 30% del volume totale del plasma seminale;
  • secrezioni delle vescicole seminali: circa tra il 60 ed il 70% del volume totale del plasma seminale;
  • liquido di Cowper prodotto dalle ghiandole bulbouretrali: circa tra l’1 ed il 5% del volume totale del plasma seminale.

Dopo questa introduzione, vi vogliamo consigliare due integratori capaci potenzialmente di incrementare il volume dello sperma e migliorarne la qualità (colore, sapore e consistenza).
Per cominciare, una maniera molto efficace per aumentare la produzione di liquido seminale è utilizzare un integratore di arginina. Quest’ultimo è un aminoacido che fornisce alle vescicole seminali e alla prostata la “materia prima” per fabbricare più liquido seminale. Inoltre la conversione in citrullina tramite l’enzima ossido nitrico sintasi produce anche ossido nitrico, che agisce da vasodilatatore, permettendo un maggior afflusso di sangue al pene e quindi erezioni più facili da raggiungere, potenti e durature. Un potente integratore di arginina è questo: http://amzn.to/2yc70Pv

Anche l’alimentazione può fornire alte dosi di arginina: puoi trovarla in grandi quantità nella frutta secca, nei semi di sesamo e nelle uova. Importante anche l’assunzione di carnitina (carne rossa, latte) e lisina (latticini). Un ottimo integratore di carnitina, da abbinare all’arginina, lo potete trovare qui: http://amzn.to/2islmFV

Altri integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

Qui di seguito trovate una lista di altri integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna. Ogni prodotto viene periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Come si pratica un buon sesso orale ad un uomo?

MEDICINA ONLINE KISSING SIDE BACIARE DESTRA SINISTRA LATO AMORE COPPIA DIVORZIO LITIGIO MATRIMONIO FIDANZATO PARTNER UOMO DONNA AMORE SESSO SEX WALLPAPER GIRL MAN BOY WOMAN SAD COUPLE HIUna giovane lettrice ci ha scritto chiedendoci consigli su un argomento di cui non riesce a parlare con le proprie coetanee perché la imbarazza. La richiesta è la seguente: “Sto insieme al mio ragazzo da tempo ormai, ma io NON HO PROPRIO IDEA di come soddisfarlo tramite il sesso orale, quindi mi servirebbero consigli spiegati in maniera molto elementare, senza parole troppo tecniche, grazie”.

Cara lettrice, ti anticipiamo che per quanto riguardo il sesso orale all’uomo (chiamato anche “fellatio”, pronuncia “fellazio”), non c’è una vera e propria tecnica “giusta” o “sbagliata”: ognuno ha dei gusti soggettivi! Inoltre in certi momenti è preferibile lasciarsi andare alle emozioni del momento, piuttosto che fare la “lista” delle cose da fare e da non fare. Ad ogni modo ti consigliamo di non iniziare a stimolare subito il pene, bensì di partire baciando il partner prima sulla bocca, poi spostandosi lentamente sul petto, sulla pancia, sul pube e solo alla fine rivolgi le tue attenzioni sullo scroto (la “sacca” che contiene i testicoli) ed infine sul suo pene: creerai un crescendo di eccitazione nel tuo partner.

La posizione perfetta non esiste: alcuni uomini preferiscono stare stesi a letto, altri preferiscono stare seduti, altri ancora adorano stare in piedi perché hanno una sensazione di maggiore dominio sulla partner. Neanche il luogo “perfetto” esiste: evita solo di farlo in posti dove potresti incorrere in reati, come ad esempio in luoghi pubblici. I consigli che seguono valgono ovviamente sia in caso di coppie eterosessuali che omosessuali.

Iniziamo

La stimolazione del pene potrebbe iniziare con piccoli baci lungo l’asta, tutto intorno, mentre lo carezzi con entrambe le mani, oppure usando una mano sull’asta e posando l’altra sui testicoli, massaggiandoli delicatamente: ricorda che sull’asta – se turgida -puoi massaggiare in modo più intenso, ma i testicoli devono essere manipolati con più dolcezza rispetto all’asta del pene ed al glande: stringere troppo i testicoli potrebbe essere molto doloroso per il partner. Gioca con la pelle del prepuzio, con la lingua e con le labbra fino a che scoprirai il glande, cioè la parte alta del pene. Considera che il glande è la parte più sensibile e delicata del sesso maschile, inseme al frenulo (quello che comunemente si chiama “filetto”, vedi immagine in basso) e che è sensibilissimo alle stimolazioni delicate. Attenzione però: usare una stimolazione troppo intensa su queste parti, potrebbe causare disagio, dolore o traumi al partner.

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Mostrati eccitata da quello che stai facendo

Usa delicatezza, ma anche energia e passione: all’uomo piace molto l’idea che la partner abbia voglia di fargli sesso orale e che abbia voglia di eccitarlo fino a fargli raggiungere il piacere. Uno dei segreti per eccitare un uomo è dimostrargli che tu sei eccitata da lui e da quello che gli stai facendo: trasmettere al tuo partner il messaggio che stai facendo una cosa “solo per fargli un piacere” è, nella maggioranza dei casi, la cosa peggiore che tu possa fare anche se in realtà – per alcuni uomini – l’idea di “costringere” la propria donna a fargli una fellatio potrebbe essere fonte di eccitazione. Rimane comunque valido il fatto generale che mostrarti “annoiata” può raffreddare anche il partner più focoso.

A questo punto puoi massaggiare il pene su e giù con le mani mentre inserisci il suo glande in bocca ritmicamente, oppure inserire solo il suo glande in bocca senza usare le mani, oppure ancora alternare un massaggio solo con le mani e solo con la bocca. Il movimento tra mani e bocca non deve essere per forza “parallelo”: la bocca può ad esempio muoversi più o meno velocemente rispetto alle mani e/o nella medesima o diversa direzione. Il “trucco” principale è scoprire come a lui piace di più: più l’uomo è eccitato e più il suo pene tende ad essere gonfio e turgido, quindi, capito il movimento che a lui piace di più, insisti su quello (cambiandolo di tanto in tanto, altrimenti anche il gesto più eccitante può essere noioso se ripetuto sempre uguale). Alterna movimenti più rapidi a movimenti più lenti, ma sempre con un buon ritmo, e quando inserisci il suo glande in bocca, prova ad “aspirarlo”. Gioca con la tua lingua, muovendola ritmicamente. Mordicchia il glande, ma senza stringere troppo!

Puoi tenere gli occhi chiusi, ma un fatto che generalmente piace agli uomini è che la donna (o l’uomo) li guardi durante la fellatio: quindi guarda il tuo partner negli occhi con l’espressione più sensuale di cui sei capace e sposta la vista tra il suo viso ed il suo pene.

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Accarezzalo sui testicoli con le dita e, solo se lui lo gradisce, puoi provare ad inserire un dito (ad esempio l’indice o il medio) nel suo ano per massaggiargli la prostata (il “punto L), muovendolo delicatamente avanti ed indietro e premendo sulla ghiandola prostatica, mentre magari col pollice gli massaggi la zona perineale (quella posta tra lo scroto e l’ano), come mostra l’immagine in alto. Evita solo di inserire il dito nell’ano troppo in profondità, a meno che lui non lo gradisca, e con troppa foga, specie se hai le unghie lunghe (in quest’ultimo caso potresti procurargli una lesione anche grave!). ATTENZIONE: molti uomini non gradiscono questa pratica, quindi chiediglielo prima di farlo. Per approfondire questo argomento, leggi anche: Punto G maschile: trovare e stimolare il punto L per provare orgasmi più intensi ed aumentare la forza dell’eiaculazione

L’orgasmo si avvicina: cosa fare?

Per prima cosa ti chiederai: come fare a capire quando si avvicina l’orgasmo? Anche se lui non te lo dice, il suo corpo parla per lui: il suo respiro inizia ad essere accelerato, ansima, l’asta del pene e soprattutto il glande diventa più turgido. A quel punto devi decidere se farlo eiaculare nella tua bocca o no. Se vorresti farlo eiaculare ed eventualmente ingoiare il suo liquido seminale, ma proprio non sopporti il suo sapore, potresti far leggere al tuo partner questo articolo: Come avere un’eiaculazione più abbondante e migliorare sapore, odore, colore e densità dello sperma?

Se non vuoi lo che sperma finisca nel tuo cavo orale, togli il glande dalla tua bocca ed inizia a stimolarlo dolcemente con le mani, senza fretta e senza stringerlo troppo ma in maniera decisa (evitando però di bloccare l’uretra a livello del frenulo) e sempre più rapida. Se ti stanchi con una mano, può cambiare braccio: masturbalo finché non viene nelle tue mani o su un fazzoletto. Oppure puoi continuare a tenere il glande in bocca continuando a massaggiarlo con le mani, dicendogli di avvertirti quando sta per eiaculare ed al momento giusto sposta il pene in direzione diversa dalla tua bocca (e dal tuo viso, se ti da fastidio l’idea che ti eiaculi sulla faccia). Evita solo di essere indecisa e di interromperti a metà mentre lui sta eiaculando: ciò non è di certo molto gradito dall’uomo e potrebbe rovinare inevitabilmente il momento. Evita anche di stringere troppo l’asta del pene mentre lo sperma sta uscendo: potresti stringere l’uretra (il condotto attraverso cui passa il liquido seminale) dando una sensazione di fastidio.

Durante l’orgasmo, solo se l’uomo lo gradisce, prova ad inserire un tuo dito nel suo ano: la pressione sulla sua prostata potrebbe aumentare il piacere (attenzione: a molti uomini non piace!). Al termine dell’orgasmo, rallentati e poi fermati rapidamente dal momento che il partner potrebbe provar fastidio ad essere ulteriormente stimolato nel periodo refrattario che segue l’eiaculazione.

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Pene curvo o storto: potrebbe essere “induratio penis plastica” (malattia di La Peyronie)

MEDICINA ONLINE Induratio Penis Plastica (IPP)Morbo o Malattia di La Peyronie Peyronie's disease PENE CURVO STORTO DRITTO PENETRAZIONE DOLORE PLACCA CURA TERAPIA INCURVATO.pngCon induratio penis plastica (da cui l’acronimo “IPP“), detta anche morbo di La Peyronie o malattia di La Peyronie o – più semplicemente malattia di Peyronie (in inglese “Peyronie’s disease), in medicina ci si riferisce ad una alterazione del tessuto connettivo che colpisce i corpi cavernosi del pene (i due cilindri che, riempiendosi di sangue, consentono l’erezione) e che determina una progressiva sostituzione della loro naturale struttura di rivestimento, la tunica albuginea, normalmente elastica e resistente, con un tessuto fibroso e rigido, che forma una placca fibrosa la quale deforma il pene, rendendolo lievemente curvo o storto. La malattia prende il suo nome dal chirurgo francese François de La Peyronie, che per primo la descrisse nel 1743 quando era alla Corte di Versailles, anche se la prima segnalazione della malattia fu fatta da Andrea Vesalio nel 1550.

Malattia di Peyronie: quale frequenza ha?

La IPP colpisce circa il 5% degli uomini adulti nel mondo occidentale.

Malattia di Peyronie: quali sintomi e segni comporta?

La fibrosi localizzata della tunica albuginea che riveste i corpi cavernosi del pene, provoca sintomi e segni variabili in base alla gravità della patologia. I sintomi più evidenti e frequenti sono:

  • dolore durante l’erezione;
  • erezione difficoltosa;
  • curvatura anomala del pene di grado variabile;
  • disfunzione erettile (impotenza);
  • rientro penieno (se presente interessamento del setto intercavernoso);
  • difficoltà durante la penetrazione vaginale od anale;
  • diminuzione della circonferenza peniena;
  • diminuzione della lunghezza del pene.

La curvatura può essere lieve o grave, inoltre può presentarsi solo durante l’erezione oppure anche con il pene flaccido. In genere se la curvatura è presente anche con pene flaccido, tende ad enfatizzarsi durante l’erezione.

Sintomi e segni che possono indicare maggiore gravità

Sintomi, segni e patologie concomitanti che potrebbero indicare una maggiore gravità della situazione, sono:

  • fimosi;
  • penetrazione resa impossibile dall’eccessiva curvatura;
  • totale incapacità di raggiungere l’erezione;
  • difficoltà ad urinare a causa della strozzatura dell’uretra;
  • spermatorrea;
  • aneiaculazione;
  • eiaculazione retrograda;
  • priapismo;
  • formazione di noduli;
  • infertilità o sterilità.

Per approfondire:

Cause della curvatura del pene

Nella malattia stabilizzata si forma una placca calcifica, nella parte interessata, che porta a una curvatura del pene più o meno importante. Le cause sono incerte: si ipotizzano quali fattori eziologici i microtraumi che si possono verificare durante i rapporti sessuali o traumi di altra natura. Anche una risposta auto-immunitaria su base ereditaria potrebbe essere alla base della formazione della placca fibrosa sul pene.

Come si riconosce l’inizio della malattia ?

Purtroppo la IPP si sviluppa spesso in maniera subdola e si rende evidente solo quando la malattia è in uno stato più grave. Nelle fasi iniziali può manifestarsi solo una certa iper-sensibilità del pene e non sempre, alla palpazione, è possibile riconoscere un’alterata consistenza. Il dolore può essere presente ma non è una costante (2/3 circa dei pazienti). Solo successivamente, con l’avanzare della malattia, compare la deformazione del pene. In seguito, fasi di quiete si alternano a fasi di accelerazione, fino ad una “stabilizzazione” della malattia, con la formazione della cosiddetta “placca” che, nei casi più gravi, può raggiungere una consistenza ossea. I tempi sono imprevedibili, perché variano da caso a caso: è possibile che si formino nuove placche, in altre zone del pene, con una modificazione continua della curvatura e talvolta anche con un raddrizzamento dell’asta (quando la malattia, diffondendosi, determini delle contro-trazioni). L’interessamento del setto intercavernoso (la “spina dorsale” situata tra i due corpi cavernosi) comporta invece una retrazione diffusa dell’asta, più che un incurvamento o una deformità della stessa.

Leggi anche: Come funziona l’erezione del pene?

Malattia di Peyronie: cosa fare se si sospetta la patologia?

Come spesso avviene in campo medico, quanto prima è effettuata una corretta diagnosi, tanto migliori saranno i risultati che è possibile aspettarsi delle terapie. Lievi curvature insorte da poco tempo sono in genere più facili da correggere rispetto a croniche e/o ampie curvature. Nel caso in cui si notino innaturali curvature nel pene, insorte improvvisamente o gradatamente, occorre in ogni caso rivolgersi al più presto ad un medico andrologo, specie nel caso si riscontrino sintomi e segni concomitanti come dolore in erezione, deficit erettivo, alterata emissione di sperma (spermatorrea, aneiaculazione, eiaculazione retrograda…), priapismo e/o formazione di noduli.

Leggi anche: Com’è fatto il pene al suo interno?

Prevenzione e terapia

L’assunzione di un integratore alimentare che contenga vitamina E è utile nella prevenzione dell’insorgenza di tali forme di sclerosi, oltre a facilitare e rendere efficace la terapia farmacologica indotta con ionoforesi. Va sottolineato che sono rari i casi di completa calcificazione della placca di conseguenza sono buoni i risultati di guarigione con le terapie alternative farmacologiche quali appunto la ionoforesi, la laserterapia e la ultrasuonoterapia. Per quanto riguarda le cure, si utilizzano terapie farmacologiche generali oppure trattamenti locali come la terapia con laser ad ultrasuoni, o l’infiltrazione di farmaci all’interno della placca (cortisonici depot o calcioantagonisti come il verapamil per far regredire la calcificazione), il cui obiettivo è soprattutto quello di ridurre i sintomi ed arginare l’evoluzione della malattia. Inoltre si utilizzano anche meccanismi di trazione per il raddrizzamento del pene. Di recente è stata introdotta la somministrazione locale peniena di farmaci attraverso la laserforesi altrimenti detta “criopass-laser terapia”, tecnica già ampiamente usata in ortopedia, medicina estetica e sportiva. La tecnica è in fase di sperimentazione anche per la cura di metastasi cutanee di patologie tumorali. L’intervento chirurgico è molto delicato e va eseguito da uno specialista particolarmente esperto, dopo averne accertata la necessità secondo della gravità del caso. Per la verità sono stati proposti negli anni una varietà di trattamenti, ma nessuno si è dimostrato efficace al 100% nel risolvere il problema, soprattutto in caso di grave curvatura peniena.

Malattia di Peyronie: conseguenze di gravi curvature del pene

La malattia nei casi più gravi può portare a deficit erettili tali da impedire la penetrazione o erezioni dolorose, in questi casi in genere solo l’intervento chirurgico con l’eventuale applicazione di una protesi peniena o una corporoplastica secondo Nesbit può essere di aiuto.

Integratori alimentari

Integratori alimentari utili per contrastare la curvatura peniena, sono:

Ausili per correggere la curvatura del pene

Un ottimo prodotto che può aiutarvi per correggere la curvatura eccessiva del pene, è questo estensore penieno: https://amzn.to/3WBoG3j

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Come cambia lo sperma negli anni? Quantità, consistenza ed altre caratteristiche

MEDICINA ONLINE UOMO IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE SESSO ANDROPAUSA CRISI DI MEZZA ETA QUANTO DURA SINTOMI DEPRESSIONE COPPIA AMORE MATRIMONIO PENE SESSUALITAUn uomo adulto, sano, con una età compresa tra i 20 ed i 30 anni, ad ogni eiaculazione emette fisiologicamente circa dai 1,5 ml ai 6 ml di sperma (liquido seminale) ed ogni millilitro contiene tra 20 e 200 milioni di spermatozoi circa. Lo sperma emesso è costituito da due parti fondamentali:

  • plasma seminale: è la parte liquida dello sperma e va a costituire fino al 98% di quest’ultimo;
  • spermatozoi: le cellule che “nuotano” nel plasma seminale ed hanno il compito di fecondare l’oocita femminile. Gli spermatozoi rappresentano solo tra il 2 ed il 5% del volume totale dello sperma.

Gli spermatozoi sono prodotti nei testicoli, mentre il plasma seminale ha origine dalla fusione di liquido prostatico (prodotto nella prostata), secrezioni delle vescicole seminali e liquido di Cowper prodotto dalle ghiandole bulbouretrali.

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Il plasma seminale è ricco di vitamine, sali minerali e molti altri componenti diversi, tra cui: acqua, fruttosio, carnitina, enzimi proteolitici, acido citrico, zinco, bicarbonati,  muco calcio, cloro, colesterolo, creatina, aboutonia, acido lattico, magnesio, azoto, fosforo, potassio, pirimidina, sodio, sorbitolo, spermidina.

Come cambia lo sperma negli anni?

L’invecchiamento fisiologico dell’organismo ha delle ripercussioni ben note sulla sua funzione sessuale dell’uomo, che si riflettono nel calo del testosterone e nelle difficoltà d’eccitazione ed erezione. Alcuni uomini sperimentano anche una notevole difficoltà nel raggiungere l’orgasmo, mentre non di rado subentrano problemi di prostata ingrossata e disturbi della funzione urinaria. Ma non solo: anche lo stesso organo sessuale maschile, il pene per l’appunto, subisce delle trasformazioni più o meno sostanziali, a seconda dei casi anche nell’aspetto. Una delle possibili conseguenze dell’età che avanza è senza dubbio una diminuzione più o meno marcata sia del volume spermatico che della qualità dello stesso, che si caratterizza da un numero più basso di spermatozoi totali ed una percentuale minore di spermatozoi vitali ed esenti da malformazioni, come rilevabile con un semplice spermiogramma. Non è raro che dai 40 anni in poi si assista ad una riduzione di circa 1 ml di sperma per ogni eiaculazione rispetto ai 30 anni di età, con gli spermatozoi che possono diminuire a 10 – 50 milioni per millilitro. Tale diminuzione potrebbe divenire ancora più marcata dopo i 50 anni di età, con riduzione di anche di oltre 2 ml di liquido seminale rispetto ai 30 anni, e soprattutto tra i 70 e gli 80 anni di età e ciò è assolutamente normale. Ovviamente tale riduzione è fortemente correlata alla situazione soggettiva del paziente: ad esempio un 50 enne in salute, in forma, normopeso, che non ha mai assunto droghe e non ha mai avuto patologie, potrebbe avere quantità di sperma maggiori rispetto ad un 40 enne obeso, sedentario e con patologie alla prostata.

Sperma giallastro o verdastro

Con l’età lo sperma potrebbe assumere una colorazione tendente al giallastro (anziché bianco) a cause di varie patologie e condizioni. Ad esempio ciò potrebbe essere causato dalla presenza di tracce di urina nello sperma (determinata da una eiaculazione retrograda parziale che diventa più probabile con l’avanzare dell’età): in questo caso è la stessa urina a dare il colore giallognolo allo sperma e dargli un cattivo odore o sapore. Per approfondire, leggi anche: Liquido seminale (sperma) giallo o giallastro: cause e cure
Una colorazione giallo-verdastra o verde dello sperma, associata suoi a cattivi odori e sapore, può essere anche causata da un’infezione a carico delle gonadi, gli organi preposti alla produzione appunto degli spermatozoi, che nell’uomo sono i testicoli. Anche una infiammazione/infezione della prostata o delle vie genitali può generare il problema. Spesso in questi casi sono associati altri sintomi, come un cattivo odore dello sperma, dolore, prurito, bruciore. È necessario in questo caso rivolgersi prontamente ad un andrologo, che dopo i test di rito individuerà con accuratezza quali sono le problematiche che possono aver portato il nostro sperma ad diventare verdastro. Anche una eiaculazione retrograda può determinare una colorazione del liquido seminale tendente al verde.

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto:

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È da denuncia fare sesso in macchina per strada?

MEDICINA ONLINE GIUSTIZIA LEGGE CODICE PENALE CIVILE AVVOCATO LEGISLAZIONE ASSASSIONIO MURDER OMICIDIO PRIMO GRADO SECONDO MURDER MANSLAUGHTER VOLONTARIO PREMEDITATO COLPOSO DOLOSO MORTE GIUDICEUn giovane lettore ha chiesto al sezione legale del nostro Staff, se “fare sesso in automobile per strada è illegale anche nel caso si tratti di una zona appartata ed in un orario in cui non c’è nessuno in giro?”

Si, praticare da soli o in due un atto sessuale nella propria automobile senza nascondersi costituisce un reato perché offende il pudore e la pubblica decenza anche se il luogo è appartato, non illuminato e non c’è nessuno per la strada. Praticare sesso in auto, anche se in un luogo isolato e non illuminato, è reato perché offende il pudore e la pubblica decenza, come precisato più volte dalla Cassazione. Per evitare di commettere il reato è necessario che la vettura sia stata interamente coperta, ad esempio comprendo finestrini, parabrezza e lunotto posteriore con i classici fogli di giornale per i finestrini.

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Il sesso anale provoca incontinenza fecale?

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La ricerca

Nella ricerca si parla di ben 4170 pazienti, 2070 donne e 2100 uomini di età compresa tra 20 e 69 anni che hanno completato un questionario riguardante l’ attività sessuale ed è stata indagata la eventuale presenza di incontinenza fecale definita come perdita di feci solide, liquide o muco almeno una volta al mese.

I risultati includono questi dati fondamentali:

  • il 37,3% delle donne ed il 4,5% degli uomini hanno praticato sesso anale (come ‘riceventi’);
  • per le donne, i rapporti si sono verificati più frequentemente tra i 20 ed i 30 anni con un calo negli anni successivi mentre per gli uomini si sono registrati due picchi di attività attorno ai 30 ed ai 50 anni;
  • vi è un rischio relativo di incontinenza fecale aumentato del 34% nelle donne e del 119% negli uomini mentre l’ aumento assoluto è risultato essere del 2.5% nelle donne e del 6.3% negli uomini.
  • una minore frequenza di sesso anale sembrerebbe associata ad un rischio minore e, nel caso, una lubrificazione adeguata è consigliabile.

  • un pene di minori dimensioni è probabilmente associato ad un rischio ridotto di incontinenza fecale nel ricevente.

Il meccanismo eziologico ipotizzato sembrerebbe associato alla dilatazione del muscolo sfintere interno con un danno sia del muscolo stesso, sia dell’innervazione e quindi riduzione della sensibilità, in caso di sesso anale. Come corollario alla loro pubblicazione gli autori della ricerca hanno consigliato di ascoltare il proprio corpo e di considerare dolore e sanguinamenti come campanelli d’allarme che dovrebbero invitare a sospendere temporaneamente la propria attività sessuale ed eventualmente interpellare il medico proctologo.

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I limiti dello studio

Lo studio presenta evidenti limiti, in particolare non viene indagata la frequenza dei rapporti ed è presumibile supporre che una pratica occasionale sia differente da una ad esempio settimanale, non viene indagata poi l’ eventuale utilizzo concomitante di oggetti, cosiddetti ‘sex toys’ o altro oltre al pene ed eventuali pratiche estreme quali ad esempio il cosiddetto ‘fisting’. Infine non vengono menzionate le dimensioni del pene del partner ed in particolare il diametro penieno considerato che la lunghezza non sembrerebbe responsabile di un maggiore trauma.

Quindi il sesso anale va evitato?

No, anche perché sotto il profilo medico il sesso anale è sicuro purché si prendano le opportune precauzioni: come ad esempio il profilattico (per evitare la trasmissione di malattie anche gravi) e l’uso del lubrificante, dato che l’ano è tendenzialmente più stretto della vagina, non è lubrificato naturalmente e la sua penetrazione può dare origine a traumi ed emorragie, specie se il diametro del pene è “generoso”. A molte donne il sesso anale piace proprio perché è una zona ricca di terminazioni nervose, è altamente sensibile e c’è il grande vantaggio di non doversi preoccupare di una gravidanza indesiderata. D’altro canto, molte donne invece non la trovano una pratica eccitante: la trovano dolorosa e temono una imbarazzante fuoriuscita di feci durante il rapporto. Lavarsi accuratamente e/o fare un clistere prima del sesso anale può essere utile in questo senso.

Quale lubrificante scegliere?

Il sesso anale praticato con un lubrificante di buona qualità, rende il rapporto più piacevole ed appagante per entrambi i partner. Il miglior lubrificate anale attualmente sul mercato, selezionato, testato e consigliato dal nostro Staff, è il seguente: http://amzn.to/2BUNEAO. Questo prodotto facilita e rende più piacevole il sesso anale e può essere usato da solo, cospargendolo su pene e superficie esterna dell’ano, o inserendolo all’interno dell’ano tramite un clistere di alta qualità come questo: http://amzn.to/2kmuIU4

Vibratori e sex toy

Esistono una serie di vibratori e sex toy, che possono essere usati per ottenere più piacere e rendere più appagante il rapporto per entrambi i partner, noi vi consigliamo questi:

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E’ possibile portare avanti una relazione se il sesso è insoddisfacente?

MEDICINA ONLINE ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA TIMORE COPPIA MENTE PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE MATRIMONIO FIDANZATI UOMO DONNA METODI CURA TERAPIA RIMEDI SEXUna signora nostra lettrice ci ha chiesto: “Secondo voi è possibile portare avanti una relazione stabile se il sesso è poco soddisfacente o del tutto insoddisfacente?”

Cara signora, è molto difficile rispondere ad una domanda del genere, così soggettiva: una coppia può sopravvivere ad eventi tragici, mentre un’altra può finire per una sciocchezza. Parimenti una storia senza un sesso soddisfacente può continuare tanti anni in modo comunque appagante, mentre una storia “tutto sesso” può “bruciarsi” subito: non esistono regole, in amore!

E’ però innegabile che l’intesa sessuale è certamente molto importante in una coppia, ma è anche vero che con gli anni anche le coppie più “focose” tendono ad avere un po’ meno attrazione sessuale e ciò capita praticamente a tutte le coppie ed è normale. I figli (ed i nipoti) che crescono, la crisi economica, l’avanzare degli anni, i problemi di erezione (lui) e di lubrificazione (lei), gli acciacchi dell’età, l’aumento della pornografia online e relativo effetto Coolidge, i chili di troppo accumulati a causa di un metabolismo che dopo i 30 anni non fa altro che calare… Tutto questo può ovviamente “raffreddare” gli animi e far prediligere alla coppia attività più rilassanti. Ciò non significa che da una certa età in poi “i giochi son chiusi”, anzi, è importante che da ambo i partner ci sia la volontà di mantenere accesa la fiamma del desiderio, per quanto possibile, organizzando cenette fuori, viaggi, usando vestiti più “provocanti” in certe occasioni, facendo il bagno insieme…

Diverso è invece se il sesso è insoddisfacente fin dai primi anni del rapporto: in questo caso, secondo la nostra esperienza, è ben difficile – anche se non impossibile – che la coppia sopravviva, a meno che entrambi i partner non siano “asessuali“.

Se credi di vivere una crisi di coppia, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riuscirete a risolvere definitivamente il vostro problema.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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