Denti e gengive sensibili sono un problema comune a moltissimi italiani. L’ipersensibilità dentinale e l’ipersensibilità gencigave sono condizioni che possono essere acute, ma nella maggioranza dei casi si sviluppano cronicamente, cioè nel corso del tempo, in conseguenza di disturbi comuni come recessione gengivale ed usura dello smalto. Quali sono le condizioni ed i comportamenti che possono aumentare la sensibilità a denti e gengive? Eccone alcuni.
Uso di collutorio
Un alito profumato è ovviamente gradevole, ma un numero eccessivo di sciacqui giornalieri con il collutorio può rendere i denti sensibili. Questo perché alcuni collutori contengono acidi che possono potenzialmente acuire una sensibilità dentale preesistente. Meglio chiedere consiglio al dentista di fiducia circa l’impiego di collutori neutri al fluoruro.
Consumare cibi acidi
Andate pazzi per pomodori, agrumi, succhi di frutta, bevande gassate ed altri cibi e bevande che contengono acidi? I vostri denti potrebbero risentirne. Consumare quantità eccessive di alimenti ricchi di acidi potrebbe causare l’erosione dello smalto rendendo così vulnerabile ed esposta la dentina (tessuto del dente posto sotto lo smalto e il cemento e sopra la polpa). Se non potete proprio fare a meno di questi cibi, neutralizzate gli acidi mangiando un pezzo di formaggio o bevendo un bicchiere di latte dopo i pasti.
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Prodotti sbiancanti e alcuni tipi di dentifrici
A tutti piace avere un sorriso smagliante, ma per alcune persone i prodotti sbiancanti e i dentifrici a base di perossido (anch’essi sbiancanti) possono causare sensibilità a carico dei denti. Quest’ultima spesso è temporanea e scompare una volta interrotto l’impiego di tali prodotti. Chiedete al dentista quale prodotto è più indicato per le vostre esigenze.
Ritiro gengivale
Le radici dei denti contengono migliaia di piccoli tubuli che conducono al nervo centrale del dente. Di norma, le radici sono protette dal tessuto gengivale. Ma in caso di periodontite, le gengive iniziano a ritirarsi lasciando così esposte le radici ipersensibili dei denti. Questa condizione necessita assolutamente dell’intervento del dentista.
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Spazzolare i denti troppo forte
Se pensate che spazzolare i denti con maggior vigore contribuisca a pulirli meglio, sbagliate. Spazzolare troppo forte oppure utilizzare uno spazzolino dalle setole dure, può esporre la radice del dente causando il ritiro gengivale. Inoltre, così facendo, rischierete di danneggiare lo smalto dentale esponendo la dentina sottostante. I fori presenti nella dentina sono dei tubuli microscopici che permettono al caldo, al freddo e ai cibi dolci di stimolare i nervi del dente.
Interventi dentali recenti
Anche se può sembrare bizzarro, talvolta preservare un buono stato dei denti, grazie ad una cura dentale regolare, può favorire la potenziale insorgenza di sensibilità. La pulizia dei denti, la sostituzione di un dente rotto o un’otturazione possono comportare una sensibilità dentale a breve termine. Se siete preoccupati, parlatene al dentista prima di procedere con l’intervento.
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Temperatura
Un eccesso di caldo o freddo può essere causa di aumentata sensibilità dei denti.
Rottura del dente
Sgranocchiare il ghiaccio o caramelle dure, può comportare la rottura o lo scheggiamento del dente. Quando un dente è rotto, la polpa dentale, ricca di nervi, che si trova all’interno del dente stesso, può irritarsi nel momento in cui masticando andrete a sfregare i pezzi di dente rotto. Una rottura del dente, inoltre, favorisce la proliferazione di batteri, che, a loro volta, causeranno un’infiammazione in grado di acuire ulteriormente il dolore percepito.
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Digrignamento dei denti
Lo smalto dentale è la sostanza più resistente del corpo, ma non è indistruttibile. Il digrignamento dei denti, infatti, può danneggiarlo. Col tempo quest’abitudine inconscia può scalfire lo smalto, rendendo i nervi dentali più vulnerabili. Mascherine apposite, cambiamenti allo stile di vita e anche modifiche al regime alimentare possono essere di aiuto nel contrastare questa condizione.
Carie
La carie espone la radice del dente ad un numero elevato di fattori irritanti: caldo, freddo, dolci e anche aria. Una buona igiene orale, una corretta alimentazione e visite periodiche di controllo dal dentista, sono il miglior modo per contrastare la carie e mantenere i denti in ottimo stato.
Non sottovalutare la sensibilità dentale
Non dovete affrontare il problema da soli. Consultate il dentista per scoprire quali sono le cause reali che si nascondono dietro questa sensibilità. Per rafforzare i denti, potreste aver bisogno di apportare qualche cambiamento alle vostre abitudini di igiene orale, come passare ad uno spazzolino con setole morbide, utilizzare un dentifricio desensibilizzante oppure sciacquare la bocca con un collutorio fluorizzato.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Per gengivite si intende infiammazione dei tessuti gengivali, caratterizzata da gonfiore, arrossamento, calore e sanguinamento conseguenti all’accumulo di placca. La malattia è reversibile dopo rimozione delle cause responsabili.
La lingua è la parte del cavo orale con il maggior numero di batteri. Nonostante questo, molte persone non si preoccupano di pulirla, sbagliando. Se non procedi a un’igiene accurata, potresti avere alcuni effetti negativi. Per evitare di avere l’alito cattivo, un maggior numero di carie e una lingua dal brutto aspetto, prenditi del tempo per lavarla correttamente. Di seguito riporto una serie di consigli per mantenere elevata l’igiene della tua lingua.
Cosa fare in caso di alitosi? Ecco alcuni consigli, anche se ovviamente la cura di alitosi non può prescindere dalla causa che l’ha determinata: solo curando il fattore eziologico a monte si può evitare l’alitosi in modo efficace.
L’alito cattivo è un problema legato alla salute orale che può indicare la presenza di un’infezione, di malattie dei denti, delle gengive o dell’apparato digerente. In alcuni casi, però, la causa potrebbe essere la lingua, parte fondamentale della bocca che interviene nella prima fase del processo digestivo e su cui si accumula una grande quantità di batteri. La proliferazione batterica sulla lingua non solo può causare alitosi cronica, ma anche altre patologie della bocca che possono diminuire la qualità della vita e creare difficoltà di relazione. Per questo motivo, oltre a spazzolare i denti regolarmente, è molto importante curare ‘’igiene della lingua con prodotti disinfettanti non aggressivi.
In medicina la “secchezza delle fauci“, anche detta xerostomia o più comunemente bocca secca, indica appunto una anormale secchezza della bocca causata dalla mancanza di saliva. La xerostomia può causare difficoltà nel parlare e mangiare. In molti casi può comportare anche alitosi e un importante aumento di carie dentali dal momento che uno degli effetti protettivi della saliva, cioè la mineralizzazione dello smalto, non è più presente. In molti casi la xerostomia può rendere la mucosa del tessuto parodontale e della bocca più vulnerabile alle infezioni. Diffusa particolarmente nelle persone anziane, prevalentemente donne, con un’incidenza di circa un quarto della popolazione.
Un “antiacido” è un composto chimico, genericamente uno o più sali basici, che neutralizza l’acidità. I farmaci antiacidi sono una categoria di farmaci che comprende tutti quelli impiegati per contrastare l’acidità gastrica e i suoi effetti negativi.
Il dolore alla lingua ed alla bocca, può essere causato da molte condizioni e patologie, come ad esempio: