Denti sensibili: sbiancamento, caldo, freddo, collutorio ed altre cause

lavarsi denti cuoreDenti e gengive sensibili sono un problema comune a moltissimi italiani. L’ipersensibilità dentinale e l’ipersensibilità gencigave sono condizioni che possono essere acute, ma nella maggioranza dei casi si sviluppano cronicamente, cioè nel corso del tempo, in conseguenza di disturbi comuni come recessione gengivale ed usura dello smalto. Quali sono le condizioni ed i comportamenti che possono aumentare la sensibilità a denti e gengive? Eccone alcuni.

Uso di collutorio

Un alito profumato è ovviamente gradevole, ma un numero eccessivo di sciacqui giornalieri con il collutorio può rendere i denti sensibili. Questo perché alcuni collutori contengono acidi che possono potenzialmente acuire una sensibilità dentale preesistente. Meglio chiedere consiglio al dentista di fiducia circa l’impiego di collutori neutri al fluoruro.

Consumare cibi acidi

Andate pazzi per pomodori, agrumi, succhi di frutta, bevande gassate ed altri cibi e bevande che contengono acidi? I vostri denti potrebbero risentirne. Consumare quantità eccessive di alimenti ricchi di acidi potrebbe causare l’erosione dello smalto rendendo così vulnerabile ed esposta la dentina (tessuto del dente posto sotto lo smalto e il cemento e sopra la polpa). Se non potete proprio fare a meno di questi cibi, neutralizzate gli acidi mangiando un pezzo di formaggio o bevendo un bicchiere di latte dopo i pasti.

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Prodotti sbiancanti e alcuni tipi di dentifrici

A tutti piace avere un sorriso smagliante, ma per alcune persone i prodotti sbiancanti e i dentifrici a base di perossido (anch’essi sbiancanti) possono causare sensibilità a carico dei denti. Quest’ultima spesso è temporanea e scompare una volta interrotto l’impiego di tali prodotti. Chiedete al dentista quale prodotto è più indicato per le vostre esigenze.

Ritiro gengivale

Le radici dei denti contengono migliaia di piccoli tubuli che conducono al nervo centrale del dente. Di norma, le radici sono protette dal tessuto gengivale. Ma in caso di periodontite, le gengive iniziano a ritirarsi lasciando così esposte le radici ipersensibili dei denti. Questa condizione necessita assolutamente dell’intervento del dentista.

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Spazzolare i denti troppo forte

Se pensate che spazzolare i denti con maggior vigore contribuisca a pulirli meglio, sbagliate. Spazzolare troppo forte oppure utilizzare uno spazzolino dalle setole dure, può esporre la radice del dente causando il ritiro gengivale. Inoltre, così facendo, rischierete di danneggiare lo smalto dentale esponendo la dentina sottostante. I fori presenti nella dentina sono dei tubuli microscopici che permettono al caldo, al freddo e ai cibi dolci di stimolare i nervi del dente.

Interventi dentali recenti

Anche se può sembrare bizzarro, talvolta preservare un buono stato dei denti, grazie ad una cura dentale regolare, può favorire la potenziale insorgenza di sensibilità. La pulizia dei denti, la sostituzione di un dente rotto o un’otturazione possono comportare una sensibilità dentale a breve termine. Se siete preoccupati, parlatene al dentista prima di procedere con l’intervento.

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Temperatura

Un eccesso di caldo o freddo può essere causa di aumentata sensibilità dei denti.

Rottura del dente

Sgranocchiare il ghiaccio o caramelle dure, può comportare la rottura o lo scheggiamento del dente. Quando un dente è rotto, la polpa dentale, ricca di nervi, che si trova all’interno del dente stesso, può irritarsi nel momento in cui masticando andrete a sfregare i pezzi di dente rotto. Una rottura del dente, inoltre, favorisce la proliferazione di batteri, che, a loro volta, causeranno un’infiammazione in grado di acuire ulteriormente il dolore percepito.

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Digrignamento dei denti

Lo smalto dentale è la sostanza più resistente del corpo, ma non è indistruttibile. Il digrignamento dei denti, infatti, può danneggiarlo. Col tempo quest’abitudine inconscia può scalfire lo smalto, rendendo i nervi dentali più vulnerabili. Mascherine apposite, cambiamenti allo stile di vita e anche modifiche al regime alimentare possono essere di aiuto nel contrastare questa condizione.

Carie

La carie espone la radice del dente ad un numero elevato di fattori irritanti: caldo, freddo, dolci e anche aria. Una buona igiene orale, una corretta alimentazione e visite periodiche di controllo dal dentista, sono il miglior modo per contrastare la carie e mantenere i denti in ottimo stato.

Non sottovalutare la sensibilità dentale

Non dovete affrontare il problema da soli. Consultate il dentista per scoprire quali sono le cause reali che si nascondono dietro questa sensibilità. Per rafforzare i denti, potreste aver bisogno di apportare qualche cambiamento alle vostre abitudini di igiene orale, come passare ad uno spazzolino con setole morbide, utilizzare un dentifricio desensibilizzante oppure sciacquare la bocca con un collutorio fluorizzato.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Gengivite: cause, patogenesi, sintomi e terapie

MEDICINA ONLINE LINGUA BOCCA FRENULO ANATOMIA FISIOLOGIA ORAL TONGUE LABBRA LEPORINO GENGIVE DENTI MANDIBOLA MASCELLA PAPILLE GUSTATIVE GUSTO CIBO FONAZIONE GLOSSODINIA PALATO SCHISIPer gengivite si intende infiammazione dei tessuti gengivali, caratterizzata da gonfiore, arrossamento, calore e sanguinamento conseguenti all’accumulo di placca. La malattia è reversibile dopo rimozione delle cause responsabili.

Cause

Tutte le specie batteriche che compongono la placca, depositandosi sulle superfici dure del dente, possono causare la patologia. Quindi tutte le cause che possono favorire l’accumulo della placca sono cofattori associati alla gengivite. Possono essere:

  • anomalie morfologiche o strutturali dei denti, come le perle di smalto;
  • fratture radicolari
  • ricostruzioni dentali incongrue.

Anche alcuni ormoni possono favorire e soprattutto esacerbare la gengivite: prove scientifiche hanno dimostrato l’importanza dei livelli dei cosiddetti ormoni sessuali: androgeni, estrogeni, progesterone. Si riscontrano pertanto gengiviti caratteristiche durante la pubertà e durante la gravidanza, quando l’infiammazione gengivale può causare l’insorgenza di una iperplasia dei tessuti molli nota come epulide. La malnutrizione continua ad essere causa di gengiviti nei paesi in via di sviluppo: in particolar modo la carenza di vitamina C che porta allo scorbuto, ma anche di vitamina A, B2 e B12, favoriscono la gengivite. Vari farmaci, appartenenti ai gruppi degli anticonvulsivanti, immunosoppressori, antipertensivipossono causare modificazioni gengivali caratterizzate da un ispessimento abnorme (iperplasia).

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Patogenesi

L’accumulo di placca lungo il margine gengivale scatena una reazione infiammatoria dei tessuti molli. I batteri responsabili sono perlopiù cocchi e bastoncelli Gram positivi anaerobi facoltativi (streptococchi e actinomiceti). Il tartaro non sembra svolgere un’azione diretta contro la gengiva, ma favorendo l’adesione e l’accumulo batterico generalmente aggrava il quadro clinico.

Il deposito di batteri sulle superfici dentali è da solo responsabile dell’infiammazione. Già dopo le prime 24 ore l’epitelio orale è stimolato dai microbi a produrre mediatori proinfiammatori: aumenta la pressione sanguigna locale e la permeabilità vasale, si forma un essudato con le cellule di difesa polimorfonucleate che raggiungono la sede dell’infiammazione e si accumulano nella regione del solco gengivale. I primi segni clinici si riscontrano dopo circa 7 giorni, quando oltre ai polimorfonucleati la zona è raggiunta anche dai globuli bianchi, ed inizia la degenerazione dei fibroblasti (probabilmente per morte cellulare) che sono responsabili della compattezza del tessuto gengivale. Il gonfiore aumenta gradualmente, fino a quando non viene rimosso lo stimolo. Superato un tempo limite, variabile in funzione del sistema immunitario dell’individuo e dell’aggressività delle specie batteriche coinvolte, la gengivite reversibile sfocia in parodontite irreversibile, in quanto l’infiammazione non è più contenuta nella gengiva bensì coinvolge tutti i tessuti parodontali.

Le gengiviti da farmaci determinano l’ispessimento gengivale anche in una dentizione relativamente priva di placca; comportano comunque difficoltà al mantenimento dell’igiene orale, e la presenza di placca concomitante determina un peggioramento del quadro clinico.

Sintomi e segni

L’infiltrato infiammatorio determina edema (gonfiore); l’aumento di pressione del microcircolo provoca rossore e calore; la degenerazione fibroblastica e la dilatazione capillare determina una facilità al sanguinamento. Il dolore è generalmente assente, tranne nei casi in cui la posizione della gengiva infiammata esponga la stessa allo sfregamento dei denti, della lingua o alla contrazione muscolare della bocca. Una variante, fortunatamente molto rara, denominata gengivite ulcerativa necrotizzante che tende a colpire in forma acuta e a volte ricorrente adolescenti e giovani adulti sottoposti a stress psicologico, è caratterizzata da una sintomatologia aggravata da dolore e sanguinamento spontanei, dovuti ad ulcerazione e necrosi del tessuto gengivale.

Terapia

La terapia e la prevenzione della gengivite si praticano con un’impeccabile igiene orale. Lo spazzolamento corretto dei denti, due-tre volte al giorno, e l’utilizzo del filo interdentale per rimuovere la placca dalla zona della papilla gengivale è sufficiente ad evitare la gengivite e permettere la guarigione. Qualora siano presenti fattori che favoriscono la ritenzione della placca (protesi o otturazioni incongrue, malformazioni dentarie) questi andranno rimossi. La prescrizione di antibiotici (penicillina o metronidazolo) è indicata solo nei casi più gravi (gengivite ulcerativa necrotizzante o gengivite di vecchia data).

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Come pulire efficacemente la lingua in modo semplice e sicuro

MEDICINA ONLINE LINGUA TONGUE PIERCING DISINFETTARE LAVARE PULIRE IGIENE ORALE BOCCA DENTI COLLUTORI RIMEDI ALITO CATTIVO SALIVA SPAZZOLINO DENTIFRICIOLa lingua è la parte del cavo orale con il maggior numero di batteri. Nonostante questo, molte persone non si preoccupano di pulirla, sbagliando. Se non procedi a un’igiene accurata, potresti avere alcuni effetti negativi. Per evitare di avere l’alito cattivo, un maggior numero di carie e una lingua dal brutto aspetto, prenditi del tempo per lavarla correttamente. Di seguito riporto una serie di consigli per mantenere elevata l’igiene della tua lingua.

1) Controlla la lingua osservandone le diverse parti

La tua lingua non ha una superficie liscia e tutti quei piccoli rigonfiamenti e fessure sono l’ambiente ideale per la proliferazione batterica. La metà dei batteri che vivono nel cavo orale umano si trova sulla lingua. Questi formano una sorta di pellicola e contribuiscono a una serie di problemi di salute. La lingua dovrebbe essere rosa, ma se noti una grave alterazione del colore dovresti prendere delle iniziative per porvi rimedio. Sottoponiti alle cure di un dentista se mostri questi sintomi:

  • Sei fortemente preoccupato per i cambiamenti dell’aspetto della lingua;
  • La pellicola sulla lingua persiste per più di due settimane;
  • Provi un continuo dolore alla lingua.

Leggi anche: Igiene orale: consigli e prodotti per pulire lingua, denti e bocca

2) Sappi che potresti trovare beneficio da una pulizia della lingua

Quando usi un raschietto specifico, fai molto più che combattere l’alito cattivo: rompi il tessuto superficiale dell’organo impedendo lo sviluppo della lingua villosa. Inoltre, ti sbarazzi dei batteri che promuovono la carie. Una cattiva igiene orale è correlata anche a una varietà di disturbi di salute e una buona igiene della bocca prevede anche la pulizia della lingua.

  • Pulendo la lingua tieni sotto controllo i batteri nocivi che contribuiscono alla carie dentale;
  • Combatti l’alito cattivo;
  • Migliori il senso del gusto.

Un ottimo pulisci lingua in rame è questo: http://amzn.to/2AuCu5r

3) Parlane con l’igienista dentale o il dentista

Se pensi che possano esserci motivi seri a determinare alito cattivo, difficoltà a muovere la lingua, dolore, sanguinamento o altra condizione che riguarda la bocca, è il caso di parlarne con un professionista della salute. Igienista dentale e/o dentista saranno in grado di rispondere in maniera esaustiva alle tue domande. Durante gli appuntamenti non limitarti a sederti passivamente sulla poltroncina, ma poni delle domande quando ne hai l’occasione. Non c’è alcuna fonte di informazione che possa sostituire l’esperienza di questi professionisti, che sono in grado anche di darti consigli in merito a dubbi specifici sulla tua salute.

Leggi anche: Come educare i bambini ad una corretta igiene orale?

4) Scegli uno strumento per la pulizia della lingua

Scegli il tipo di strumento migliore per te e per le tue abitudini. Esistono diversi attrezzi che permettono di pulire la lingua. I raschietti sono i più comuni, ma anche gli spazzolini, sebbene siano più recenti, hanno una diffusione relativamente ampia. I “nettalingua” sono degli strumenti ampiamente disponibili e presentano delle morbide increspature che vanno strofinate sulla lingua. Ricorda che:

  • Lo spazzolino e il raschietto sono parimenti efficaci per ridurre la placca.
  • Esistono dei modelli che combinano lo spazzolino con il raschietto e permettono una doppia azione simultanea.
  • Gli spazzolini da denti dotati di un lato dedicato alla pulizia della lingua (in genere un raschietto) si sono dimostrati efficaci quanto gli strumenti singoli.Scegli il materiale.
  • Gli strumenti per la pulizia della lingua possono essere costruiti con diversi materiali: i più comuni sono plastica, metallo e silicone. Potresti accorgerti di preferirne uno rispetto agli altri; fai alcune prove.
  • I due metalli che vengono maggiormente impiegati sono il rame e l’acciaio inox. I raschietti di questo tipo possono essere messi senza rischi in acqua bollente per essere disinfettati.
  • Gli accessori in plastica sono meno costosi, ma non sono tanto resistenti e vanno sostituiti con regolarità.
  • I bordi in silicone hanno un’azione abrasiva più delicata sulla lingua.

Leggi anche: Collutori naturali e fatti in casa per disinfettare la lingua

5) Allunga la lingua fuori dalla bocca

Quando pulisci la tua lingua, allungala bene al di fuori della cavità orale: in questo modo hai accesso a tutta la sua lunghezza. Devi pulire la maggiore superficie possibile. Estendendola all’esterno limiti anche i conati di vomito.

6) Raschia o spazzola la lingua dalla parte posteriore verso quella anteriore

Ripeti questo movimento più volte, quando ti pulisci la lingua. Si dovrebbe procedere a questa pulizia ogni mattina, prima di mangiare o bere. Si raccomanda inoltre di pulirla due volte al giorno, approfittando del momento in cui ci si lava i denti.

  • Lo strumento si riempirà di residui: risciacqualo e continua la pulizia finché non avrai trattato tutta la superficie della lingua;
  • Sii delicato per non ferire i tessuti;
  • Prenditi tutto il tempo necessario.

Leggi anche: Come e quando iniziare a lavare i denti ai bambini?

7) Risciacqua la bocca

dopo aver pulito la lingua, usa un collutorio e risciacqua accuratamente il cavo orale per eliminare ogni residuo e rinfrescare l’alito. Cerca di muovere il liquido in tutta la bocca per essere sicuro che la lingua venga lavata completamente.

  • I collutori con alcol possono seccare le mucose della bocca;
  • Per i casi davvero gravi, usa un collutorio con acqua ossigenata;

Attieniti al programma. Ora che hai acquistato un raschietto e sai come usarlo, pulisci accuratamente la lingua ogni giorno. Si tratta di una pratica di igiene importante, fai in modo che diventi un’abitudine.

Consigli

Ulteriori consigli per la salute della lingua, sono:

  • Un cucchiaino è un eccellente ed efficace raschietto per la lingua.
  • Potresti anche usare uno spazzolino, se volessi. Tuttavia, fai attenzione e spazzola solo verso l’esterno della bocca per evitare di applicare nuovamente la sporcizia sulla lingua. Procedi con lo stesso metodo descritto nell’articolo, ma in tal caso dovresti usare uno spazzolino con setole morbide per non danneggiare i tessuti delicati. Gli spazzolini però non sono in grado di pulire bene la lingua, perché le setole sono pensate per strofinare lo smalto duro dei denti e non i tessuti muscolari morbidi.
  • Fai attenzione al collutorio che usi. Sebbene la maggior parte di questi sia efficace, alcuni però possono apportare più danni che benefici bruciando, infiammando e irritando la lingua e le papille gustative. Acquista un collutorio delicato.
  • Non usare collutori a base di alcol perché in alcune persone irritano la parte interna della lingua.
  • Non raschiare la lingua con troppo vigore fino al punto di danneggiarla. Se dovesse accadere, il tessuto avrà bisogno di un paio di giorni per guarire.

I migliori prodotti per l’igiene orale

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della bocca e del viso, in grado di migliorare l’igiene orale, combattere l’alito cattivo, pulire la lingua dalla patina ed idratare le labbra:

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Alito cattivo: tutti i rimedi migliori per combattere l’alitosi

MEDICINA ONLINE DIABETE GENGIVE BOCCA LABBRA DONNA BELLEZZA DENTI MANDIBOLA TESTA PARODONTITE ALITO CATTIVO LINGUA DENTE DENTATURACosa fare in caso di alitosi? Ecco alcuni consigli, anche se ovviamente la cura di alitosi non può prescindere dalla causa che l’ha determinata: solo curando il fattore eziologico a monte si può evitare l’alitosi in modo efficace.

Cosa fare in caso di alitosi?

In caso di alitosi, dovresti:

  • tenere il cavo orale idratato bevendo molta acqua durante la giornata, perché la saliva e l’acqua riescono a contrastare diversi batteri che si trovano all’interno della bocca;
  • cercare di mantenere una buona igiene orale, lavando i denti almeno 3 volte al giorno. Quando ci svegliamo, al mattino, abbiamo spesso l’alito cattivo perché avviene una riduzione della saliva all’interno della bocca, e quindi è molto importante lavare subito i denti con lo spazzolino e il dentifricio ( e magari fare un risciacquo con collutorio per rinfrescare l’alito);
  • utilizzare il filo interdentale spesso: se riesci, almeno una volta al giorno;
  • acquistare un dentifricio di qualità con fluoro, perché aiuta a combattere la formazione di tartaro e placca, che sono spesso la causa dell’alito pesante. Puoi optare per dei dentifrici alla menta per mantenere il tuo alito sempre profumato;
  • masticare il cibo lentamente per migliorare la digestione degli alimenti;
  • consumare caramelle o gomme da masticare apposite che coprono il cattivo odore e contribuiscono alla produzione di saliva;
  • rivolgerti al tuo dentista di fiducia per un parere e cercare la causa principale dell’alito cattivo e decidere quale cura o prodotto utilizzare per eliminare definitivamente questo problema.

Cosa non fare in caso di alitosi?

In caso di alitosi:

  • non devi stare a digiuno: questo può solo aggravare il problema;
  • cerca di evitare l’alcol: le bevande alcoliche possono attivare processi che aumentano l’effetto dell’alitosi;
  • mangia la giusta quantità di cibo durante la giornata perché un’alimentazione scorretta potrebbe interferire nei processi di digestione e aumentare quindi la probabilità di alito cattivo;
  • evita tutti i collutori che sono ricavati dall’olio dei chiodi di garofano. Il motivo? Questa particolare sostanza potrebbe ridurre la salivazione all’interno della nostra bocca e provocare quindi l’alitosi;
  • non devi eccedere nell’utilizzo di collutori e di disinfettanti perché potrebbero ridurre il flusso di salivazione nel cavo orale e peggiorare l’alitosi.

I migliori prodotti per l’igiene orale

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della bocca e del viso, in grado di migliorare l’igiene orale, combattere l’alito cattivo, pulire la lingua dalla patina ed idratare le labbra:

Continua la lettura con: Alitosi: il tipo di odore del tuo alito cattivo rivela la patologia che hai

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Collutori naturali e fatti in casa per disinfettare la lingua

MEDICINA ONLINE LINGUA NERA VILLOSA CAUSE DIAGNOSI TERAPIE BLACK TONGUEL’alito cattivo è un problema legato alla salute orale che può indicare la presenza di un’infezione, di malattie dei denti, delle gengive o dell’apparato digerente. In alcuni casi, però, la causa potrebbe essere la lingua, parte fondamentale della bocca che interviene nella prima fase del processo digestivo e su cui si accumula una grande quantità di batteri. La proliferazione batterica sulla lingua non solo può causare alitosi cronica, ma anche altre patologie della bocca che possono diminuire la qualità della vita e creare difficoltà di relazione. Per questo motivo, oltre a spazzolare i denti regolarmente, è molto importante curare ‘’igiene della lingua con prodotti disinfettanti non aggressivi.

Qual è il modo più indicato per disinfettare la lingua?

Per cominciare ad avere bocca e lingua più pulite e libere da colonie batteriche, procuratevi:

  • spazzolino da denti pulito ed adeguato alle vostre gengive;
  • dentifricio;
  • pulisci lingua;
  • collutorio orale.

Se non hai un pulisci lingua, puoi trovarne uno ottimo in rame qui: http://amzn.to/2AuCu5r

A questo punto:

  • mettete poco dentifricio sullo spazzolino da denti e cominciate a spazzolare la lingua, partendo dal fondo e andando verso la punta. Risciacquate con acqua tiepida;
  • usate il pulisci lingua per sfregare delicatamente la lingua ed eliminare i residui di patina bianca. Il modo corretto per farlo è tenere lo strumento in posizione orizzontale alle labbra, applicando una leggera pressione sulla lingua. Raschiate delicatamente partendo dal fondo della lingua e andando verso la punta;
  • per terminare, sciacquate la bocca con un collutorio orale antibatterico, per un paio di minuti.

Il collutorio eliminerà qualsiasi germe che i passaggi precedenti possano aver lasciato. Potete acquistarlo in diversi formati o gusti, oppure scegliere di realizzarlo in casa usando alcuni ingredienti naturali e seguendo le ricette che oggi vi proponiamo.

Collutorio al bicarbonato

Il bicarbonato di sodio è un grande alleato dell’igiene orale perché aiuta a disinfettare la bocca e neutralizza i cattivi odori.

Ingredienti:

  • 1 tazza di acqua (250ml)
  • 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio (5 g)
  • 3 gocce di olio essenziale di menta

Preparazione:

Mettete tutti gli ingredienti in un barattolo di vetro e agitate per mescolarli bene. Usate la soluzione per fare regolarmente degli sciacqui.

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Collutorio all’aceto di mele

L’aceto di mele ha un’azione disinfettante naturale che aiuta a combattere diversi tipi di germi.

Questo semplice collutorio lascia la bocca pulita ed elimina i cattivi odori che causano l’alitosi.

Ingredienti:

  • 1 tazza di acqua (250 ml)
  • 2 cucchiai di aceto di mele (30 ml)

Preparazione:

Mescolate i due ingredienti in un barattolo e utilizzate la soluzione come collutorio dopo aver spazzolato i denti, come di consueto.

Collutorio al prezzemolo e chiodo di garofano

Un infuso di prezzemolo e chiodi di garofano aiuta a neutralizzare l’alito cattivo e la proliferazione dei batteri nella bocca.

Ingredienti:

  • ½ tazza di acqua (125 ml)
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 3 chiodi di garofano interi

Preparazione:

Mettete a bollire il prezzemolo con i chiodi di garofano in mezza tazza d’acqua. Lasciate raffreddare, filtrate e usate l’infuso per fare degli sciacqui.

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Collutorio all’acqua ossigenata

Questo collutorio unisce all’azione disinfettante della bocca un effetto sbiancante che aiuta ad eliminare il colore giallastro che alcune volte assumono i denti.

Ingredienti:

  • 1 parte di acqua ossigenata (2% – 5%).
  • 3 parti di acqua.

Preparazione:

Mescolate i due ingredienti e usate il collutorio dopo avere pulito i denti e la lingua.

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Collutorio orale antisettico all’aceto e mirra

La ricetta di questo collutorio naturale unisce diversi ingredienti dalle proprietà antisettiche, antibiotiche e rinfrescanti, per facilitare la pulizia della lingua, dei denti e delle gengive.

Ingredienti:

  • 150 ml di aceto di mele
  • 120 ml di acqua
  • 15 ml di glicerina vegetale
  • 15 gr di gomma di mirra in polvere (ha proprietà antisettiche)
  • 5 gocce di olio essenziale di cannella
  • 5 gocce di olio essenziale di chiodo di garofano

Preparazione:

Mettete tutti gli ingredienti in un barattolo di vetro e agitate perché si mescolino perfettamente. Utilizzate la quantità necessaria per sciacquare la bocca e infine sputate.

Collutorio alla menta

La menta ha un’azione disinfettante che aiuta a bloccare la proliferazione batterica nel cavo orale e, in più, rinfresca la bocca e lascia un gradevole profumo.

Ingredienti:

  • 5 foglie di menta
  • ½ tazza di acqua

Preparazione:

Preparate un infuso con le foglie di menta in mezza tazza d’acqua. Quando si sarà raffreddato, utilizzatelo come collutorio, dopo aver lavato i denti.

I migliori prodotti per l’igiene orale

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Bocca secca ed asciutta da ansia, diabete, malattie del fegato: diagnosi e cure

MEDICINA ONLINE LINGUA BOCCA FRENULO ANATOMIA FISIOLOGIA ORAL TONGUE LABBRA LEPORINO GENGIVE DENTI MANDIBOLA MASCELLA PAPILLE GUSTATIVE GUSTO CIBO FONAZIONE GLOSSODINIA PALATO SCHISIIn medicina la “secchezza delle fauci“, anche detta xerostomia o più comunemente bocca secca, indica appunto una anormale secchezza della bocca causata dalla mancanza di saliva. La xerostomia può causare difficoltà nel parlare e mangiare. In molti casi può comportare anche alitosi e un importante aumento di carie dentali dal momento che uno degli effetti protettivi della saliva, cioè la mineralizzazione dello smalto, non è più presente. In molti casi la xerostomia può rendere la mucosa del tessuto parodontale e della bocca più vulnerabile alle infezioni. Diffusa particolarmente nelle persone anziane, prevalentemente donne, con un’incidenza di circa un quarto della popolazione.

Cause di bocca secca

In linea di massima la xerostomia è causata da una insufficiente produzione di saliva oppure da una eliminazione eccessiva (come avviene ad esempio dalla eccessiva respirazione attraverso la bocca). Fra le cause ricordiamo:

  • Iposalivazione, determinata da:
    • Sindrome di Sjögren;
    • Sindrome di Lambert-Eaton;
    • Diabete mellito in cattivo controllo metabolico;
    • Stati d’ansia o paura;
    • Abuso di alcolici;
    • Traumi coinvolgenti le ghiandole salivari, i dotti o la loro innervazione;
    • Radio o chemioterapia per tumori localizzati nella regione del cranio/collo;
    • Abuso di sostanze come metanfetamine, cannabis, eroina
    • Disidratazione (varie cause in particolare febbre o diarrea profusa;
  • Farmaci, tra cui:
    • Antidepressivi ed ansiolitici;
    • Antistaminici;
    • Decongestionanti;
    • Antiipertensivi;
    • Miorilassanti;
    • Farmaci per l’incontinenza urinaria;
    • Farmaci per la malattia di Parkinson.

Molti soggetti anziani riferiscono di provare una sensazione più o meno grave di xerostomia, tuttavia alcuni studi sembrano indicare che la produzione di saliva da parte delle ghiandole salivari maggiori non si riduce in modo clinicamente significativo con il progredire dell’età. Secondo un altro studio la produzione di saliva delle ghiandole salivari maggiori è indipendente da età, sesso e razza. Pertanto i segni e sintomi di secchezza della bocca negli anziani non possono essere considerati una normale conseguenza dell’invecchiamento. È opportuno ricordare che gli anziani hanno maggiori probabilità di soffrire di problemi di salute che potenzialmente possono causare xerostomia e che essi assumono spesso molti farmaci in grado di determinare bocca secca.

Sintomi associati a secchezza delle fauci

Sintomi e segni che possono essere associati alla secchezza delle fauci, sono:

  • Sensazione di bocca appiccicosa
  • Saliva spessa e viscosa
  • Sensazione di dolore urente (bruciore) alla bocca
  • Sensazione di labbra e gola secca
  • Alitosi
  • Difficoltà di deglutizione
  • Difficoltà a parlare
  • Infezioni del cavo orale (batteriche e micotiche)
  • Piaghe ed afte del cavo orale.

Cura della bocca secca

Il trattamento consiste nel trovare le cause correggibili a monte e, se possibile, rimuoverle o curarle. In molti casi non è possibile correggere la xerostomia, pertanto il trattamento si deve concentrare sulla possibilità di alleviarne i sintomi e prevenirne le sequele, ad esempio il formarsi di carie dentali. I pazienti con xerostomia devono evitare l’uso di decongestionanti ed antistaminici, e prestare grande attenzione all’igiene orale. Il sorseggiare frequentemente liquidi non gassati né zuccherati, il masticare gomma contenente xilitolo, e utilizzare sostitutivi della saliva a base di carbossimetilcellulosa o di idrossietilcellulosa può aiutare. La pilocarpina (un agonista colinergico) può essere prescritta per il trattamento della xerostomia.
La cevimelina (Evoxac) è stata autorizzata in alcuni paesi per il trattamento della secchezza delle fauci associata alla sindrome di Sjögren. Come la pilocarpina, anche la cevimelina è un agonista colinergico.

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Sostituti della saliva

I sostituti della saliva sono spesso il trattamento di scelta per i pazienti con xerostomia. Si ricorda che la xerostomia è il sintomo (bocca secca) la cui causa è la ridotta secrezione salivare (iposalivazione). Alcuni prodotti commerciali di vecchia concezione sono soluzioni elettrolitiche che tamponano l’acidità che viene a generarsi nella cavità orale in condizioni di iposalivazione. Altri di più recente concezione hanno una formulazione basato sulla presenza di speciali sostanze inerti ad attività umidificante e lubrificante imitando la saliva naturale ed hanno dimostrato una buona efficacia sintomatica nel ridurre i disturbi della xerostomia in pazienti con sindrome di Sjögren ed anche in pazienti con secchezza della bocca causata da farmaci. Di ultimissima generazione esistono sul mercato dei sostituti salivari che contengono anche degli enzimi antibatterici simili a quelli contenuti nella saliva naturale: Lisozima, Lattoferrina, Lattoperossidasi.

Altri prodotti

L’utilizzo da parte dei pazienti di prodotto enzimatici per l’igiene del cavo orale sembra non avere “alcun effetto sulla colonizzazione orale da parte di germi appartenenti alla specie Candida ed alla microflora orale in grado di provocare” e non determinerebbe “conte significativamente più basse di batteri quali Streptococcus mutans e Lactobacilli”.

I migliori prodotti per l’igiene orale scelti per voi

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della bocca e del viso, in grado di migliorare l’igiene orale, combattere l’alito cattivo, pulire la lingua dalla patina ed idratare le labbra:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Acidità di stomaco: come combatterla con i farmaci antiacidi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STOMACO ANATOMIA FUNZIONI SINTESI macro Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneUn “antiacido” è un composto chimico, genericamente uno o più sali basici, che neutralizza l’acidità. I farmaci antiacidi sono una categoria di farmaci che comprende tutti quelli impiegati per contrastare l’acidità gastrica e i suoi effetti negativi.
L’ambiente interno dello stomaco è fisiologicamente caratterizzato da un certo grado di acidità, perché tale condizione è necessaria allo svolgimento della digestione.
Alcune cellule specializzate della mucosa gastrica (cellule parietali) secernono continuativamente acido cloridrico, aumentando la propria attività in occasione dei pasti fino a raggiungere il livello di acidità (la cui misura è il pH) indispensabile al funzionamento degli enzimi digestivi (pari a un pH molto basso: compreso tra 1 e 3).
Allo scopo di preservare la mucosa da questa forte acidità altre cellule (cellule mucipare) producono sostanze protettive, che creano sulla sua superficie una sorta di barriera.
L’attività delle varie cellule è regolata da un complesso sistema di ormoni e neurotrasmettitori: gastrina, acetilcolina e istamina stimolano le cellule parietali; prostaglandine E e I stimolano le cellule mucipare.

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Tipi di antiacido
I farmaci attivi contro l’acidità gastrica sono distinti in tre gruppi sulla base del loro meccanismo di azione:

  • composti che neutralizzano chimicamente l’acidità dei succhi gastrici (antiacidi propriamente detti);
  • molecole che inibiscono la secrezione di acido cloridrico da parte delle cellule della mucosa gastrica (antisecretori);
  • molecole che esercitano un’azione protettiva sulla mucosa gastrica (citoprotettori).

Antiacidi propriamente detti
Rappresentano il rimedio di effetto più immediato contro i sintomi da iperacidità gastrica, perché grazie alle loro caratteristiche chimiche neutralizzano i composti acidi direttamente nello stomaco.
Di uso comune sono i sali di magnesio, di alluminio di sodio o di calcio (bicarbonati e citrati).

Antisecretori
In questo gruppo esistono due tipi di farmaci:

  • gli inibitori della pompa protonica, che modificano il funzionamento delle cellule parietali (per esempio l’omeprazolo);
  • gli antagonisti del recettore H2, che impediscono all’istamina di stimolare la secrezione acida (per esempio la ranitidina).

Citoprotettori
Anche tra questi farmaci ci sono composti diversi. I più comuni sono:

  • il sucralfato (complesso di idrossido di alluminio e saccarosio solfato), che aumenta la resistenza dello strato protettivo prodotto dalle cellule mucipare e ne stimola l’attività;
  • il bismuto colloidale, che forma sulla mucosa gastrica una pellicola protettiva;
  • il misoprostolo (chimicamente simile a una prostaglandina E), che stimola le cellule mucipare;
  • gli alginati (composti di origine naturale), utilizzati in particolare per bloccare il reflusso gastro-esofageo perché formano un gel sopra il contenuto dello stomaco che ne impedisce la risalita.

Quando si usano?
I farmaci contro l’acidità gastrica sono indicati sia per attenuare i sintomi dovuti a un eccesso di acidità (dolore, bruciore) sia per curare le patologie conseguenti agli effetti diretti dell’acidità (gastrite, ulcera peptica, esofagite da reflusso).
Per il primo scopo possono essere utili gli antiacidi assunti al bisogno. Gli altri due gruppi di farmaci hanno invece un’applicazione più propriamente terapeutica, se utilizzati in presenza di gastrite e ulcera, o anche profilattica, se utilizzati, per esempio, per prevenire gli effetti collaterali gastrici degli antinfiammatori non steroidei (FANS).

Effetti collaterali
I farmaci contro l’acidità gastrica hanno raramente effetti indesiderati importanti.
Da tenere presente, invece, è il fatto che alterando l’ambiente chimico dello stomaco sono in grado di influenzare in modo sensibile l’assorbimento di molti altri farmaci (modificandone quindi gli effetti).

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Dolore alla lingua ed alla bocca: cause, complicanze, dieta e terapia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LINGUA BIANCA IMPASTATA PERICOLOSA CAUSE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneIl dolore alla lingua ed alla bocca, può essere causato da molte condizioni e patologie, come ad esempio:

Ferite
Una delle cause più frequenti di male alla lingua ed alla mucosa orale è una ferita che provoca una costante irritazione. In alcuni casi, un morso accidentale della lingua mentre si mangia o si parla è la causa principale del dolore alla lingua. A volte, le papille della lingua si possono ingrandire e diventare infiammate, la conseguenza è il dolore e l’indolenzimento.

Denti del giudizio
I denti del giudizio possono causare dolore alla lingua ed alla bocca, durante la crescita e prima e dopo l’estrazione. Se crescono verso l’interno possono grattare contro la lingua provocando delle ferite della mucosa. Dopo l’estrazione del dente del giudizio, sulla lingua si può sentire dolore perché l’intervento può causare delle lesioni.

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Infezione in bocca
Un’infezione del cavo orale da batteri, lieviti e virus può provocare bruciore e dolore dietro la lingua, ma anche nella parte superiore e sulla punta. Come in altri casi di infezione, il rischio di avere la lingua dolorante a causa di un’infezione è più elevato tra chi ha il sistema immunitario compromesso.

Afta
L’irritazione dolorosa della lingua può essere un segno dell’afta che causa delle ulcere nella bocca e nella lingua. I sintomi delle ulcere aftose si aggravano quando il paziente è sotto stress. Con alcuni rimedi casalinghi e farmaci da banco, il male alla lingua da afta si può risolvere.

Problemi dentali
I problemi ai denti e la mancanza di igiene orale possono causare l’indolenzimento della lingua e di alcune parti della bocca. Tra i fattori di rischio per gli episodi frequenti di male alla lingua ci sono dentiere incongrue e denti scheggiati.

Cancro orale
Anche se di solito il male alla lingua è causato da un problema non grave, può essere anche un sintomo del cancro alla gola o alla bocca. È da tenere presente che il cancro orale è asintomatico nelle prime fasi, ma peggiora e diventa sintomatico nelle fasi successive. Quindi, non trascurare una lingua dolente se non guarisce entro una settimana. Un tumore alle ghiandole sublinguali o alle parotidi è molto raro, in questo caso il dolore è sotto la lingua. Un tumore alla bocca o alle tonsille causa dolore nella parte posteriore della lingua e difficoltà nella deglutizione.

ATTENZIONE: non bisogna pensare di avere un tumore solo perché ci sono alcuni sintomi che possono essere ricondotti al cancro. Ci sono tantissimi sintomi che possono essere causati da una neoplasia, quindi spesso si confonde con altre malattie.

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Malattie
Come già accennato, una lingua dolente si può sviluppare come segno di altre malattie.
I problemi di salute che possono provocare raramente indolenzimento della lingua sono diabete, esofagite da reflusso e anemia. Per questo motivo, la diagnosi corretta è molto importante, soprattutto se è associata ad altri sintomi sospetti.

Calcolo salivare
Un calcolo alle ghiandole salivari può ostruire in tutto o in parte il flusso di saliva.
In questo caso si nota una zona gonfia e dolorosa sotto la lingua, soprattutto quando si mangia perché la ghiandola produce più saliva. Il dolore si può avvertire durante la deglutizione.

Nevralgia
La nevralgia glossofaringea può essere una causa di dolore alla lingua ed alla bocca. Questo è un dolore molto grave che si verifica lungo un nervo irritato. La nevralgia può essere causata dall’invecchiamento, diabete, sclerosi multipla, tumori oppure compare senza una ragione evidente. Tra i sintomi ci sono dolore alla lingua, gola, orecchio e tonsille.

Allergia
Quando la lingua si gonfia improvvisamente, il motivo probabilmente è una reazione allergica. Le conseguenze sono la difficoltà respiratoria e alla deglutizione.
In alcuni casi, questa è una situazione di emergenza e la persona colpita dovrebbe essere visitata subito da un medico. Tra le cause più frequenti di dolore alla lingua nei bambini ci sono le allergie.

Fumare
Spesso, i fumatori incalliti soffrono di dolore alla lingua e mal di gola: ciò accade perché il fumo di sigaretta irrita la lingua e le mucose della bocca. Quando la lingua diventa infiammata, ogni inspirazione dalla sigaretta diventa una sensazione dolorosa e brucia sulla superficie della lingua.

Cibi caldi e bevande
La lingua si può ferire a causa di cibi e bevande troppo calde. Se la lingua si lesiona a causa di un ustione, si può facilmente irritare mangiando cibi speziati o piccanti.
Gli alimenti con bordi spigolosi (come i cracker e le patatine) possono causare molto fastidio alla lingua se questa è ferita.

Altre cause meno frequenti sono:

  • Infezioni virali come Malattia “mani piedi bocca”, afta epizootica o herpes labiale.
  • Glossite romboide mediana, in cui una liscia macchia rossa si sviluppa in mezzo o sul retro della lingua. Si ritiene che questa formazione deriva da un’infezione da lievito.
  • Glossodinia (detta anche sindrome della bocca urente) è un dolore bruciante sulla punta della lingua che si nota spesso nelle persone con depressione.
  • Lichen planus è una malattia cronica della pelle che provoca un’eruzione cutanea pruriginosa.
    Il Lichen planus può colpire anche la bocca, causando delle macchie dolorose sulla lingua.
  • Malattia di Behçet, una patologia rara che provoca l’infiammazione dei vasi sanguigni e può provocare delle ulcere della bocca
  • Il pemfigo volgare è una malattia autoimmune rara e grave che provoca la formazione di vesciche dolorose sulla pelle, all’interno della bocca, naso, gola, ano e genitali.
  • La sindrome collo-lingua è una malattia rara caratterizzata da dolore nella parte superiore del collo e della lingua, ma solo da un lato. Tra i sintomi c’è anche la perdita di sensibilità della lingua.
  • I sintomi si verificano durante la rotazione cervicale.
  • Farmaci come la reserpina o l’aspirina presi per il mal di denti e alcuni colluttori.
  • Glossite di Moeller è un tipo di infiammazione della lingua.
  • Cancro alla lingua, raro.

Quali sono le possibili complicanze del dolore alla lingua?
Le complicazioni connesse con il male alla lingua o alla bocca possono essere progressive e variano in base alla causa. Dato che una lingua dolente può essere causata da una grave malattia, se non si effettuano le terapia adatte si possono avere complicazioni e danni permanenti. È importante visitare il medico quando si sente un dolore continuo o altri sintomi insoliti. Quando si fa la diagnosi della causa sottostante, se si effettua il trattamento adeguato si possono ridurre le potenziali complicazioni tra cui:

  • Dolore cronico,
  • Difficoltà di respirazione (ostruzione delle vie aeree),
  • Difficoltà di deglutizione,
  • Diffusione dell’infezione,
  • Rimozione della lingua a causa una grave infezione o di un tumore maligno.

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Alimentazione e dieta per il dolore alla lingua

  • Consumare yogurt può, a volte, migliorare la situazione. Si consiglia di inserirlo nell’alimentazione quotidiana.
  • Consumare alimenti ricchi di vitamine e sali minerali possono prevenire il dolore a lingua e bocca. Gli alimenti migliori in questo senso, sono: meloni, broccoli, peperoni gialli e rossi e un il succo fresco di mirtillo rosso non zuccherato. Le fragole e le arance sono altri alimenti che contengono molta vitamina C.

Rimedi naturali per il dolore alla lingua

  • Ghiaccio. Il buon vecchio metodo di mettere il ghiaccio sulla lingua funziona bene per dare sollievo dal dolore perché addormenta le terminazioni nervose.
    Mantenere un cubetto di ghiaccio sulla lingua nel punto doloroso per avere un effetto immediato.
  • Glicerina. Le piaghe sulla lingua possono essere curate rapidamente con la glicerina. Applicare regolarmente la glicerina sulle parti interessate della lingua. Questo rimedio riduce le ulcere ed aiuta anche ad alleviare il dolore in modo efficace.
  • Ficus religiosaPreparare un impasto di miele con le foglie e le radici dell’albero Ficus religiosa. Quando la pasta è pronta, si applica sulla lingua dolorante.
  • Gargarismi con acqua calda mescolata con il sale. Questo rimedio aiuta a pulire la bocca e quindi accelera il processo di polimerizzazione. Continuare i gargarismi per quattro-cinque volte al giorno per avere dei benefici.
  • Papaia. La Papaia è estremamente utile nel trattamento delle piaghe sulla lingua. È meglio includere la papaia nella dieta quotidiana se si soffre di piaghe sulla lingua. Altri frutti come le banane verdi e le mele sono eccellenti contro piaghe della lingua.
  • Cagliata e riso. La cagliata e il riso sono dei rimedi molto efficaci per le piaghe sulla lingua. La cagliata dà al corpo le vitamine necessarie e allevia la sensazione di bruciore.
  • Fumo. Spesso, c’è un motivo evidente per il male alla lingua. Per esempio, il fumo potrebbe essere la causa. Fumare può peggiorare la condizione del sistema immunitario e può favorire un’infezione. Se si smette di fumare ed il dolore passa, vuol dire che quella è la causa del fastidio.

Se il dolore dura più di 48 ore, si deve consultare il medico per la valutazione ed il trattamento.

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