Le infradito: sì per la spiaggia, no per lunghe passeggiate in città

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA SPIAGGIA MARE SALTO FELICITA ALLEGRIA ESTATE CALDO VACANZE LIBERA LIBERTAE’ estate e tanti non rinunciano alla comodità delle infradito, calzate per andare in spiaggia o in piscina. Fin qui tutto ok, tuttavia l’uso di questo indumento è sconsigliato per fare lunghe passeggiate in città poiché l’uso prolungato può favorire infiammazioni ai piedi e aumenta il rischio di distorsioni.

«Queste ciabatte ultraleggere, infatti, non offrono adeguato sostegno e protezione, possono dunque procurare dei traumi al piede e di conseguenza compromettere il nostro benessere» precisa Mauro Montesi, presidente dell’Associazione Italiana Podologi. Eppure, che siano di paglia, cuoio, gomma o plastica, le infradito sono sempre più di moda e per alcuni addirittura irrinunciabili, il vero must della stagione estiva, da mettere ai piedi in qualsiasi occasione. Ma se è di gran lunga meglio indossare le “flip flops” che andare a piedi nudi, per esempio, quando si cammina sul bordo di una piscina, nelle camere d’albergo e negli spogliatoi delle palestre, per evitare verruche plantari o il piede dell’atleta (infezione causata da un fungo che si insinua tra le dita dei piedi), se indossate troppo spesso o per alcune attività ad alta intensità le infradito possono causare una serie di problemi ai nostri piedi. Per esempio, essendo super basse possono favorire infiammazioni ai metatarsi o della pianta del piede e, non sostenendo adeguatamente l’arco plantare e il tallone, aumentano il rischio di distorsioni. «Inoltre – aggiunge Montesi – a lungo andare la fascetta tra il primo e il secondo dito danneggia lo spazio interdigitale, a causa della pressione del piede che, nel fare il passo, procura un trauma meccanico all’intersezione tra le due dita, con il rischio di vesciche e infezioni».

I CONSIGLI DELL’APMA

Se però siete tra coloro che non riescono a rinunciare alle ciabatte infradito, meglio seguire le raccomandazioni dell’Associazione dei Medici Podologi Americani: una serie di consigli per non mettere a repentaglio la salute dei piedi indossando l’infradito sbagliato al momento sbagliato. Innanzitutto, meglio preferire i modelli in pelle o in cuoio, che riducono il rischio di vesciche e altre irritazioni. Al momento dell’acquisto, inoltre, verificare che non siano troppo fragili (piegandole da un capo all’altro, sono da scartare quelle che si piegano completamente a metà) e siano della misura giusta, evitando che il piede esca dai bordi. Inoltre, evitare di indossare lo stesso paio anno dopo anno, se non perfettamente integro. Infine, è sconsigliato metterle ai piedi in previsione di lunghe camminate, lavori in giardino o attività sportive, perché ci rendono più vulnerabili a lesioni, distorsioni e fratture.

LA SCARPA GIUSTA PER OGNI OCCASIONE 

«Insomma, buon senso e attenzione alla salute del piede dovrebbero guidarci al momento della scelta della scarpa da indossare, senza mettere al primo posto sempre e comunque l’estetica e il diktat della moda – commenta Montesi -. La scarpa deve essere infatti comoda, non deve procurare stress al piede e deve proteggerlo, perché un piede sano è fondamentale per la nostra salute». «Un uso prolungato del tacco alto, per esempio – ricorda il podologo – compromette una corretta postura, alterando la distribuzione del nostro peso a sfavore dell’avampiede, crea inoltre problemi alla schiena e alla cervicale. Così come l’uso eccessivo di scarpe estremamente basse può causare dolori ai polpacci e tendiniti». Attenzione dunque a scegliere la scarpa giusta per ogni occasione, a seconda delle attività previste nel corso della giornata. «Il tacco ideale non dovrebbe superare i 4-5 centimetri e anche la pianta dovrebbe essere adeguatamente larga, non costringendo le cinque dita dei piedi a entrare in uno spazio che ne può contenere al massimo due. E se per andare al mare, via libera alle infradito, per una giornata in montagna meglio la scarpa chiusa, in modo che il piede poggi correttamente sul terreno accidentato. Ben venga, invece, camminare scalzi sulla sabbia o sul brecciolino, per stimolare le articolazioni del piede e contrastare, nei bambini, la formazione del piede piatto».

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Perdiamo una lattina di acqua ogni ora: quanta acqua bere d’estate per evitare la disidratazione?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BICCHIERE ACQUA BERE LIQUIDI IDRATAZIONE BAMBINI BIMBI NATURAL’organismo umano, per le sue funzioni biologiche, perde circa 300 ml di liquidi ogni ora, ossia la stessa quantità di una lattina che contiene le bibite. Gli esperti dell’European Food Safety Authority (Efsa) hanno calcolato che il livello tollerabile di disidratazione per il corpo umano è pari a circa l’un per cento del peso totale. Con questa velocità la disidratazione potrebbe verificarsi nel giro di due o tre ore.

Come perdiamo liquidi

In linea di massima un adulto sano che vive in un clima temperato perde tra i 2 e i 2 litri e mezzo d’acqua al giorno, attraverso il respiro, il sudore, le secrezioni corporee, l’urina. Tale perdita idrica viene bilanciata dall’acqua assunta ogni giorno con cibi e bevande.

Quanta acqua bere? Dipende!

Il nostro fabbisogno idrico giornaliero è strettamente correlato al nostro fabbisogno calorico giornaliero: dovremmo assumere 1 ml di liquido per ogni caloria di fabbisogno calorico e, dal momento che nella popolazione generale quest’ultimo si aggira intorno alle 1500/2000 calorie, si dovrebbe bere circa 1,5/2 litri di acqua al giorno. In linea generale:

  • I neonati da zero a 6 mesi hanno bisogno di 680 ml al giorno, tutti ricavati dal latte materno.
  • Dai 6 ai 12 mesi, invece, il fabbisogno di acqua passa a 0.8-1 litri al giorno, suddivisi tra il latte e le prime bevande dello svezzamento.
  • Tra 1 e 3 anni bisogna bene fino a 1,3 litri d’acqua, aumentando progressivamente il fabbisogno fino all’adolescenza: qui si vedono le prime differenze tra maschi e femmine, dato che un bambino dai 9 ai 13 anni ha bisogno di 2,1 litri di acqua al giorno, mentre una bambina circa 200 ml in meno.
  • Tra i 14 e i 18 anni gli esperti consigliano d’estate  2,5 litri al giorno per i maschi e 2 litri per le femmine. La quantità necessaria sarà identica fino a 70 anni. Di inverso il fabbisogno si abbassa di circa mezzo litro per ambo i sessi.

Ma ci sono le eccezioni: una donna in gravidanza, per esempio, dovrà bere almeno 2,3 litri di acqua al giorno, una donna che sta allattando, invece, 2,7 litri, per reintegrare proprio quei 680 ml che il suo bambino assumerà con il latte. Altra profonda differenza è determinata dalle condizioni ambientali (il caldo aumenta la perdita di liquidi e determina un aumento del fabbisogno idrico) e dalla attività fisica svolta, motivo per cui un maratoneta professionista ha un fabbisogno idrico più elevato rispetto ad un soggetto sedentario. Il metabolismo basale influenza infine molto la quantità di acqua bevuta: bodybuilder professionisti, con % di massa magra elevatissima e fabbisogni calorici di varie migliaia di calorie giornaliere, necessitano di molti litri di acqua, anche oltre 4 o 5 al giorno.

Quanto bere d’estate?

In estate chi fa vita all’aperto dovrebbe bere almeno due litri di acqua al giorno che diventano tre o quattro  se si fa attività fisica (la quantità esatta dipende dal tipo di sport) . Durante gli sforzi prolungati sotto il sole è preferibile bere molte volte, piuttosto che bere molto in un unico momento. Questo perché il corpo assorbe meglio i fluidi in piccole quantità.

Ma qual è la bevanda migliore?

Quando abbiamo sete , vuol dire che le varie sostanze presenti nel nostro organismo, sia nelle cellule che nei liquidi corporei, come il sangue, sono troppo concentrate e c’è bisogno di ” acqua ” per diluirle: quindi la risposta è banale. E’ l’acqua. Le bevande zuccherate dissetano solo apparentemente, in realtà fanno venire ancora più sete! Non ci credete? Leggete questo articolo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Cosa c’è realmente nel tuo bicchiere d’acqua a parte… l’acqua?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BICCHIERE ACQUA BERE LIQUIDI IDRATAZIONEE’ estate e beviamo (o almeno dovremmo bere) molto di più che nelle altre stagioni dell’anno. Bere fa bene, il nostro corpo ha una altissima percentuale di acqua. Ma quando beviamo, sappiamo esattamente cosa c’è nel nostro bicchiere a parte l’H2O?

Quando si beve non solo si soddisfa un bisogno primario ma dissetandoci, senza rendercene conto assumiamo tanti micro elementi contenuti nell’acqua che a seconda della loro concentrazione e della varietà possono rivelarsi utili e benefici per il nostro specifico organismo oppure appesantirlo e rallentare determinate funzioni vitali.

Dato che in commercio ci sono tante varietà, non è bene scegliere l’acqua sulla base dei soli messaggi pubblicitari, spesso generici e fuorvianti, ma approfondire e leggere bene le etichette per scegliere in modo consapevole. E’ quindi importante conoscere e saper leggere correttamente le etichette che riportano le caratteristiche di ciascun tipo di acqua, sulla bottiglia stessa. Ci sono infatti quelle più indicate per alcuni scopi come dimagrire e altre più idonee per lo sport, per combattere l’alta pressione, per chi soffre di calcoli renali ecc.

Vediamo le caratteristiche più importanti da tenere presente nella scelta:

  • RESIDUO FISSO: è la stima del contenuto dei sali minerali presenti nell’acqua. Sono importanti perché regolano l’equilibrio idrosalino, lo sviluppo degli organi e dei tessuti. Il nostro corpo già ne possiede diversi come il sodio, il potassio, magnesio e calcio. Ognuno di questi però, se assunto in dosi eccessive può essere nocivo o al contrario se carente, creare problemi fisiologici. Sulla base della quantità di residuo fisso si distinguono acque:
  • MINERALIZZATE: sono quelle più leggere, povere in sodio, che hanno sali minerali inferiori a 50 mg per litro e sono indicate quando vi è necessità di tenere sotto controllo la tendenza a sviluppare calcoli renali, per chi soffre di ipertensione e nell’alimentazione dei neonati. Sono ottime per la diuresi.
  • OLIGOMINERALI: hanno un residuo fisso inferiore a 500 mg per litro, hanno poco sodio e svolgono principalmente azione diuretica. Indicate per tutta la famiglia, da bere durante i pasti.
  • MINERALI: il residuo fisso è compreso tra 500 e 1000 mg per litro. Il discreto contenuto di sali le rende utili da bere in estate, quando si suda di più e si perdono più sali che quindi vanno reintegrati; oppure utilissime a chi pratica sport, sempre per reintegrare i minerali persi durante l’allenamento. E’ preferibile non berne più di un litro al giorno, alternandole ad acqua oligominerale per non eccedere.
  • RICCHE DI SALI MINERALI: qui il residuo fisso è di oltre 1500 mg per litro e vanno bevute solo dietro consiglio medico, a scopo curativo specifico, in quanto molto ricche di minerali. Hanno un effetto diuretico inferiore e possono causare a lungo andare calcoli renali.

Le altre voci:

  • BICARBONATO: sostanza utile nel contrastare la formazione di acido lattico, quindi indicata nelle maggiori dosi, per gli sportivi. Se superiore a 600 mg è utile inoltre per attenuare l’iperacidità gastrica e nelle patologie renali.
  • SOLFATI: se superiore a 200 mg è lassativa, indicata per insufficienze digestive. Sconsigliata durante la crescita e nel periodo di menopausa perché interferisce con l’assorbimento del calcio.
  • CLORURO: se superiore a 200 mg è in grado di equilibrare le funzioni intestinali e del fegato. Ha inoltre azione lassativa e purgativa.
  • CALCIO: se superiore a 150 mg, agisce beneficamente a livello dello stomaco e del fegato. Particolarmente utile nella prevenzione dell’osteoporosi e ipertensione.
  • FLUORO: superiore a 1 mg è importante per rinforzare i denti e prevenire le carie.
  • FERRO: indicata per le persone che soffrono di anemie, carenze di ferro, per i vegetariani e per coloro che hanno bisogno di maggiori dosi come i lattanti, donne in gravidanza, sportivi e adolescenti.
  • SODIO: se superiore a 200 mg è importante per chi soffre di pressione bassa e per gli sportivi durante gli allenamenti. Controindicata per ipertensione e ritenzione idrica. In tali ultimi casi meglio scegliere acque che abbiano non più di 20 mg di sodio per litro.
  • PH: ci indica il livello di acidità dell’acqua che va da 0 (massima acidità) a 14 (minima acidità). Il punto intermedio, 7, è una condizione di neutralità, che di solito hanno la maggior parte delle acque. Comunque maggiore è il contenuto di anidride carbonica e solfati, minore sarà il ph (maggior acidità).
  • NITRATI: è un parametro molto importante soprattutto per neonati e bambini; se assunti in eccesso possono ostacolare il trasporto di ossigeno nel sangue. Verificare perciò che l’acqua che date ai bambini non abbia un valore superiore ai 10 mg, mentre per gli adulti va bene fino ai 45 mg.

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I lati positivi del caldo: il sole estivo aumenta il testosterone

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO COPPIA AMORE SESSO RAPPORTO INNAMORATI ESTATE SPIAGGIA MARE VACANZE TRAMONTOVi siete mai chiesti perché durante l’estate c’è un boom di nuove coppie? I motivi sono vari: le vacanze, l’assenza di stress, i vestiti si accorciano e diventano più provocanti… Ma per quel che riguarda l’uomo anche la chimica gioca la sua parte! Uno studio chiamato “Association of vitamin D status with serum androgen levels in men” portato a termine dai ricercatori dell’università di Graz (Austria) ha dimostrato il collegamento tra sole e libido maschile. Nei mesi estivi il sole favorisce nell’uomo l’aumento del livello di testosterone e l’attivazione di tutti gli altri ormoni, tra cui i feromoni. Per questo durante i mesi estivi, nei quali si è esposti maggiormente ai raggi solari, gli uomini accumulano più elevati livelli di testosterone ed il desiderio sessuale è maggiore (come maggiore è la voglia di tradire l’eventuale partner). Tale aumento di testosterone sembra protrarsi fino a settembre, mese nel quale il testosterone degli italiani è infatti quasi il doppio che nei mesi invernali.

Vitamina D e testosterone?

Il livello di testosterone aumenta quando cresce nell’organismo la vitamina D, sostanza che si innalza nell’organismo proprio in seguito all’esposizione ai raggi solari. Allo stesso tempo l’abbronzatura estiva è piacevole alla vista ed elimina alcuni inestetismi cutanei: ciò è in grado di migliorare la capacità attrattiva di entrambi i sessi ed i flirt estivi sono nell’uomo essi stessi fattori che aumentano il testosterone. Ma durante l’estate non solo aumenta il testosterone: con l’abbronzatura aumentano anche i feromoni, che hanno un ruolo chiave nel governare le reazioni istintive di fronte a un’altra persona. Insomma d’estate il corpo maschile si “gioca tutte le carte a sua disposizione” e libera tutte le sostanze chimiche in grado di attivare l’attrazione sessuale, senza considerare che il caldo estivo è un forte vasodilatatore e ciò facilita anche l’erezione del pene.

Il freddo inverno

Quando ci sono meno ore di luce, invece, il livello di testosterone diminuisce e cala anche il desiderio sessuale. Secondo gli esperti la libido mediamente cala a partire da novembre e raggiunge il suo livello più basso a febbraio, anche a causa della debolezza delle radiazioni solari in questo periodo. Una ricerca svolta nel 2012 tra i nostri pazienti maschi tra i 20 e i 60 anni, conferma questa tesi. La grande luce estiva, inoltre, ha un effetto euforizzante e antidepressivo in grado di stabilizzare l’umore e di rivitalizzare tutti i sensi. Basta pensare a come ci può rendere tristi il buio o una giornata di pioggia e di come invece ci rende allegri una bella giornata di sole e di luce. Buon sole e buona abbronzatura a tutti i lettori, ma sempre usando il buon senso!

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Oggi inizia l’estate e subito una buona notizia: mangiare cioccolato fa bene all’abbronzatura

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CIOCCOLATO CIOCCOLATINO DOLCI GRASSI DIETA MANGIARE CALORIEUltimamente gli amanti del cioccolato stanno avendo delle grandi soddisfazioni! Dopo il cioccolato che non ingrassa, il fatto che fa dimagrire, fa bene alla mente e fa bene al cuore ed alla circolazione, oggi abbiamo un motivo in più per amare questo alimento, soprattutto perchè oggi inizia l’estate e la voglia di abbronzatura aumenta! Pare infatti che il cioccolato aiuterebbe anche a proteggersi dai raggi del sole.

Uno studio scientifico inglese della European Dermatology e Cosmetic Science Group School of Management and Science della London University of The Arts dimostrerebbe l’efficace protezione svolta dai polifenoli contro i raggi del sole. In particolare le fave di cacao fresche, ricche di flavonoidi (potenti antiossidanti), mantengono il loro potere – in parte – anche durante la lavorazione del prodotto e sono loro ad essere importanti per la protezione della pelle.

I ricercatori hanno coinvolto 30 persone sane e le hanno divise in due gruppi: uno dei due ha consumato 20 grammi di cioccolato al giorno come spuntino per 12 settimane. Lo studio ha dimostrato che il consumo regolare di cioccolato ricco di flavonoidi conferisce una importante fotoprotezione e protegge la pelle dagli effetti dei raggi solari e quindi diminuisce il rischio di patologie della pelle. Tale effetto è ancora più potente tanto più il cioccolato è fondente.

Amanti del cioccolato: buona estate, buon appetito e buona tintarella, ma sempre con moderazione!

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Vi svelo le dieci regole d’oro per una abbronzatura sana e senza rischi

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA MARE COSTUME ABBRONZATURA ESTATE CALDO SPIAGGIA BAGNO SOLE VACANZEE’ estate e gli italiani rinunciano a tutto tranne all’abbronzatura! L’esposizione prolungata al sole, però, è stata riconosciuta come una delle principali cause dei tumori della pelle. Per combattere questa tendenza, è necessaria una maggiore e migliore informazione sui pericoli associati alle radiazioni solari.

Ecco quindi dieci consigli per abbronzarsi in maniera sana e intelligente, ottenendo una tintarella invidiabile ed evitando i rischi che metterebbero a repentaglio la salute della nostra pelle.

1) Limitare l’esposizione quando l’intensità dei raggi UV (raggi ultravioletti) è massima (intorno a mezzogiorno).

2) Durante le ore più calde, stare il più possibile all’ombra, indossare indumenti e proteggere gli occhi con occhiali da sole.

3) Usare creme e filtri solari con un adeguato filtro di protezione, soprattutto su quelle parti del corpo (mani, collo, viso) costantemente esposte al sole.

4) Iniziare con un filtro di protezione solare (FPS) alto durante le prime esposizioni, per poi abbassarlo nei giorni successivi.

5) Continuare a proteggersi anche se si è già abbronzati: l’abbronzatura attenua solo parzialmente le radiazioni ultraviolette (equivale ad un FPS di circa 4).

6) Non restare sdraiati al sole per ore, ma al contrario muoversi e svolgere attività fisica.

7) Anche restando in acqua si è esposti alle radiazioni UV: proteggersi adeguatamente.

8) Evitare l’uso di profumi e deodoranti che possono rendere la pelle più sensibile e provocare scottature. Lo stesso vale per alcuni medicinali: a tal proposito, è bene consultare il proprio farmacista.

9) Bere molta acqua per evitare la disidratazione.

10) Non sottovalutare le nuvole e il “venticello”! Le radiazioni UV agiscono anche quando la temperatura è mite: proteggersi anche quando il cielo è nuvoloso e non fa eccessivamente caldo.

Ricapitolando i punti principali: prendere il sole gradualmente, usare i filtri solari ed evitare gli orari troppo rischiosi. Sono semplici, ma vitali, regole per un’abbronzatura bella, duratura e – soprattutto – sana.

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Non aspettate giugno per rimettervi in forma!

MEDICINA ONLINE STRETCHING ATTIVO PASSIVO BALISTICO STATICO DINAMICO DIFFEREZE CORSA PALESTRA PESI ALLENAMENTO SPORT MUSCOLI TENDINI ALLUNGAMENTO DOLORE IPERTROFIA RUNNER MARATONA CORPOI pasti delle feste natalizie ci hanno appesantito e tra non molto anche le feste pasquali giungeranno inesorabili ad accrescere quelle nostre circonferenze che odiamo vedere aumentare. Tuttavia la prova costume ci appare così lontana da condurci a spostare sempre più in avanti l’inizio della dieta o l’iscrizione in palestra. Grosso errore: la nostra linea, il nostro metabolismo, i nostri muscoli hanno bisogno di tempo per modellarsi a dovere e nel modo fisiologicamente corretto quindi… Non aspettate giugno per rimettervi in forma, cominciate subito seguendo tre facili consigli:

1) Mangiate bene e bevete molta acqua

2) Fate attività fisica

3) Venite a leggere i miei consigli ogni giorno su questo blog

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Come faccio a prendermi cura dei miei capelli durante l’estate?

Prendersi cura dei capelli durante l'estateSiamo in piena estate ma non tutti si ricordano che è opportuno intensificare le cure necessarie per i propri capelli. Sia che spendiamo le nostre vacanze sotto il sole e a contatto con la sabbia, al mare o in piscina, a giro per il mondo o in montagna, i nostri capelli vengono comunque colpiti dalle alte temperature. Non ci vuole molto a rovinare una bella chioma, mentre è necessario un bel po’ di fatica per riportarla in salute. Parliamo dunque di prevenzione. Ecco i suggerimenti per evitare che l’estate lasci un brutto ricordo sui tuoi capelli.

Balsamo e cappelli

Non c’è modo per sfuggire al sole, a meno che tu non decida di passare le tue vacanze in un paese dal clima rigido. Oltre ad indossare un cappello, ci sono molte altre cose che puoi fare per evitare i danni dei raggi solari. Così come non penseresti mai di passare la giornata in spiaggia senza protezione per la pelle, non dovresti nemmeno passare ore sotto il sole senza una adeguata protezione per i tuoi capelli. In questi casi usa dunque un balsamo senza risciacquo con filtro di protezione solare. In una situazione di emergenza, se ad esempio ti trovi in piscina e non hai con te né un cappello né un balsamo protettivo, usa pure lo stesso prodotto che hai messo sulla pelle. I tuoi capelli potranno apparire unti e poco attraenti, ma poche ore di limitato disagio ti risparmieranno i mesi di lavoro necessari per riportare i tuoi capelli in salute. I capelli danneggiati dal sole possono apparire fragili e crespi, e spesso l’unico modo per risolvere il problema è un taglio completo che elimini le parti danneggiate.

Asciuga i tuoi capelli!

Ora che sei ricoperta di protezione solare da capo a piedi sei finalmente pronta per affrontare il momento magico del tuffo in acqua. Dopo una bella nuotata, ti accingerai come al solito ad asciugare il tuo corpo ed anche il tuo costume. In questa fase, non dimenticarti dei capelli! Se sei in piscina devi ricordarti che la sua acqua contiene molti agenti dannosi per i capelli: non rientrerà sicuramente tra i tuoi progetti quello di assorbire cloro e altre sostanze e lasciarle agire sui capelli per il resto della giornata, soprattutto una volta appreso che l’agente sbiancante chiamato clorina, contenuto in molte piscine, non solo può schiarire i tuoi capelli, ma può anche renderli secchi e crespi. Inoltre, questa sostanza può danneggiare il tuo cuoio capelluto rendendolo irritato e pruriginoso. Per prevenire questi fastidi, lava sempre i capelli dopo il bagno. Mi raccomando: in ogni caso, e senza scuse, non appena esci dall’acqua, lava i capelli ed usa, se puoi, uno shampoo specifico per nuotatori. Un altro modo efficace per proteggere i tuoi capelli è l’uso di una cuffia di silicone. Se poi metti un po’ di buon balsamo prima di usarla, potrai indossarla più facilmente e proteggere ulteriormente i capelli.

No all’asciugatore

Quando il caldo è talmente intenso da friggere un uovo sul tavolino, ciò significa che anche i tuoi follicoli possono essere “cotti” dal sole. Se davvero vuoi evitare qualsiasi problema, cerca di stare lontana dal calore. Se però non puoi proprio evitare, cerca almeno di alleggerire gli interventi sulla tua chioma semplificando la cura quotidiana dei capelli: elimina l’uso dell’asciugatore e della messa in piega a caldo e, soprattutto, metti via il ferro arricciante. Infine, se puoi, usa un balsamo a lunga durata che rilasci i suoi benefici grazie al calore dell’ambiente. In questo modo farai lavorare il calore l’estate per te!

Tagli naturali

L’estate è il momento per lasciare i capelli liberi di riposare e assumere forme naturali. Questo è il momento buono per provare qualcosa di nuovo come un caschetto personalizzato dal tessuto frastagliato. Alcune micro scalature saranno sufficienti per ottenere questo effetto senza dover usare prodotti per la messa in piega che, se associati al forte calore estivo, possono seccare i tuoi capelli. Con questi semplici accorgimenti puoi prevenire ogni tipo di problema e goderti l’estate e i tuoi capelli, per una vacanza divertente e senza pensieri.

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