I trenta cibi che ringiovaniscono il tuo cervello

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO VERDURA FRUTTA DIETA VITAMINE DIMAGRIRE CALORIE POMODORI CETRIOLI ERBETTAParlo spesso dei cibi che servono per farci ringiovanire e farci apparire più belli “fuori”, oggi invece ecco per voi una interessante lista di tutti i cibi che fanno ringiovanire il nostro… cervello. Perché essere belli serve poco se quando apriamo bocca il nostro encefalo sta li solo per separare le orecchie!

Mirtillo
Varie ricerche sembrano confermare che seguire una dieta ricca di mirtilli, more, ribes, lamponi e fragole, può aumentare la capacità di apprendimento. Inoltre è certo che il mirtillo protegga il cervello da patologie cerebrali legate all’età.

Cavolo rosso
E’ ricco di polifenoli, potenti antiossidanti che riducono il numero di placche cerebrali che causano il morbo di Alzheimer. Ottimo con: insalata, mela grattugiata, carota, cipolla, olio d’oliva e aceto di vino bianco.

Sgombro
Mangiare lo sgombro un paio di volte alla settimana aumenta la capacità di apprendere, migliora l’umore, aumenta la memoria. I grassi omega-3, che esso contiene in gran quantità, offrono fluidità alle membrane cellulari e migliorano la comunicazione tra le cellule.

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Cavolo
Il rendimento della mente peggiora con l’età, uno studio pubblicato sulla rivista “Neurology” ha scoperto che tre porzioni di verdura il giorno possono ridurre tale calo di rendimento addirittura del 40%.

Pomodoro
In un recente studio francese è stata trovata una correlazione positiva tra alti livelli di licopene del pomodoro e la capacità cognitiva. Il licopene è assorbito più facilmente quando si riscalda (come quando si fa il sugo di pomodoro).

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Avocado
Avocado può contribuire a ridurre la pressione sanguigna che, secondo l’Università del Maine (USA), è associata a peggiorare la funzione cognitiva.

Fagioli rossi
I fagioli rossi sono una grande fonte di fibre e proteine che contribuiscono a mantenere ottimale la glicemia (il livello ematico del glucosio): ciò è vitale per il corretto funzionamento del cervello. Combattete i crolli di energia con un piatto di fagioli con le vongole.

Albicocche
La vitamina C contenuta in quattro o cinque albicocche, determina un picco di assunzione di ferro. Il Centro di Nutrizione Umana presso l’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) ha dimostrato che un elevato livello di ferro è maggiore nell’attività neurale dell’emisfero sinistro del cervello (responsabile del pensiero analitico).

Mandorle
La fenilalanina delle mandorle ha la capacità di attraversare la barriera emato-encefalica e stimolare il cervello a produrre dopamina, adrenalina e noradrenalina, neurotrasmettitori che stimolano positivamente lo stato d’animo. Le mandorle hanno anche una grande quantità di riboflavina (vitamina B2), che ha anche la proprietà di migliorare la memoria.

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Acciughe
Le alici sono ricche di DMAE, un composto che accelera la produzione di acetilcolina, un composto che riduce l’ansia e migliora la concentrazione. Uno studio tedesco ha dimostrato che l’assunzione di DMAE ricarica il cervello.

Barbabietola
La barbabietola rossa è ricca di betaina (nota anche come trimetilglicina o TMG). Questa sostanza fornisce benessere, aumenta l’energia, l’attenzione, la concentrazione, la vista.

Melanzana
La melanzana contiene un potente antiossidante che combatte i radicali liberi proteggendo le membrane cellulari del cervello.

Quinoa
Questo cereale peruviano (se non lo conoscete cercate nei negozi di prodotti biologici o naturali), originario del Sud America, appartiene alla stessa famiglia degli spinaci. E’ utilizzato fin dai tempi degli Incas e degli Aztechi, contiene tutti gli otto aminoacidi essenziali, indispensabili per i nostri neuroni e neurotrasmettitori. E’ una buona alternativa al riso e pasta, può essere mangiato calda o fredda.

Pollo
Ottimo per i muscoli e il cervello. Il pollo contiene grandi quantità di vitamina B6 che svolge un ruolo chiave nella conversione del triptofano in serotonina. La carenza della vitamina B6, evidenzia stomatiti, eczemi, dermatiti, irritabilità, tremori e crampi muscolari.

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Mollusco
La vitamina B12, contenuta in buone quantità nei molluschi, è importante per il cervello. In uno studio pubblicato su “Neurology” è stato evidenziato che le persone anziane con bassi livelli di B12, aumentano il rischio di atrofia cerebrale, associata alla malattia di Alzheimer e la perdita delle funzioni cognitive.

Uva
Un recente studio ha confermato che l’epicatechina contenuta nell’uva, facilita il flusso di sangue al cervello e potenzia la memoria.

Salvia
Nel 1597 l’erborista inglese John Gerard scrisse che la salvia era “ottima per i nervi e la memoria”. E aveva ragione. Uno studio della University of Newcastle (UK) conferma che può migliorare la memoria.

Yogurt
Lo yogurt contiene l’aminoacido tirosina, necessaria per la produzione di dopamina e noradrenalina. Alcuni studi condotti dalla U. S. Army mostrano che lo stress diminuisce la tirosina. Mangiare yogurt tutti i giorni migliora la memoria e la capacità di attenzione e combatte gli effetti dello stress psico-fisico.

Piselli
I piselli verdi ad alto contenuto di vitamina B1 (tiamina), contribuiscono alla salute del sistema nervoso. La carenza di vitamina B1 può causare confusione mentale e perdita di memoria.

Asparagi
Circa 125 grammi di asparagi contengono il 70% della dose giornaliera di acido folico, secondo gli scienziati olandesi, migliora la memoria negli adulti.

Gamberi
Sono una fonte di vitamina D, la cui carenza cronica è associata ad un cattivo umore, perdita di capacità mentali, schizofrenia e Alzheimer. Come se ciò non fosse abbastanza, i gamberi hanno un effetto positivo sulla funzione cognitiva e stimolano la sintesi del fattore di crescita nervosa.

Cacao
Uno studio della facoltà di medicina presso l’Università di Nottingham (Regno Unito), ha evidenziato che il cacao, ricco di flavanoli, durante l’esecuzione di compiti mentali complessi, migliora il flusso di sangue alle cellule cerebrali e migliora le funzioni cognitive.

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Patata dolce o americana
Questo tubero, una delle maggiori fonti naturali di beta carotene, secondo un recente studio di Harvard (USA), combatte l’ossidazione cellulare. Esso è in grado di proteggere il cervello e ritardare l’invecchiamento cognitivo, oltre che quello fisico.

Uovo
La colina, un nutriente contenuto nell’uovo, mantiene la flessibilità e l’integrità delle membrane cellulari del cervello. E’ anche un componente essenziale dell’acetilcolina -già prima citata – che è un neurotrasmettitore che “trasporta” i messaggi tra nervi e muscoli.

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Fegato di vitello
Secondo lo studio della EE.UU. di Baltimora (USA), i cibi ricchi di folati sono ottimi per il cervello e riducono il rischio di Alzheimer. Il fegato di vitello contiene una grande quantità di folati. A me non piace molto però dicono che sia ottimo con i fagioli.

Spinaci
Gli spinaci sono ricchi di un coenzima chiamato CoQ10 che, oltre alla proprietà d’impedire al cervello di degenerare velocemente, e di bruciare grasso, è anche in grado di “trasportare energia” tra le cellule e di modulare il metabolismo.

Kiwi
Un Kiwi contiene il fabbisogno giornaliero di vitamina C, una protezione per il cervello contro i danni da radicali liberi. Essi sono la causa di funzioni cerebrali inferiori, ridotta capacità di risolvere problemi e perdita di memoria.

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Bietola
Studi recenti suggeriscono che una maggiore assunzione di vitamina E contenuta nella bietola, nel corso degli anni aiuta a migliorare la funzione del cervello e protegge dalla degenerazione neuronale.

Salsa di soia
E’ molto ricca di vitamina B3. Tale vitamina, secondo uno studio pubblicato su “Psicofarmacologia”, gioca un ruolo chiave nel neutralizzare le tossine. Una ricerca statunitense ha confermato che una dose giornaliera di B3 migliora la memoria fino al 40%.

Merluzzo
Uno studio della U. S. Department of Agriculture ha dimostrato che una dieta ricca di selenio protegge le cellule dagli effetti dei radicali liberi. Inoltre protegge da alcuni degli effetti neurologici della carenza di iodio e contribuisce a prevenire patologie croniche quali tumori e malattie cardiache.

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Dieta rossa, verde, bianca o blu? Come curarsi con i colori della natura

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FRUTTA VERDURA LEGUMI TERRA NATURA VITAMINE SALI MINERALICome la coloratissima foto che ho inserito qui sopra ci ricorda, la natura ci offre una incredibile varietà di alimenti ‘colorati’ e possiamo mangiarli non solo per il loro aspetto invitante ma anche per le notevoli proprietà nutritive che nascondono in base ai colori della buccia o della polpa.

Per questo si parla della ‘dieta dei colori’, utile per prevenire tumori e altre patologie come quelle a carico dell’apparato cardiovascolare, seguendo la raccomandazione di medici e nutrizionisti che consigliano di consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura quotidianamente, preferibilmente includendo i cinque colori del benessere. Scopriamo insieme le caratteristiche e le qualità di ognuno di questi colori.

Dieta rossa-arancione
Consumare alimenti che variano dal rosso all’arancione è molto semplice in quanto molti sono già parte integrante della dieta mediterranea: allora via libera a pomodori, fragole, mele rosse, peperoni rossi, radicchio, cocomero, ravanelli, arance rosse, barbabietole, rape rosse, limoni e ancora carote, zucche, mandarini, pesche, albicocca, mango e nespole. Il colore rosso dei cibi è dovuto alla presenza di antocianine e licopeni, pigmenti che favoriscono il drenaggio dei liquidi e potenziano l’apparato vascolare. La pigmentazione gialla-arancione, invece, segnala la presenza di betacarotene, noto per il suo potere antiossidante, insieme alle importanti vitamine dei gruppi A, B, C. Gli alimenti di colore rosso (nella polpa, nella buccia, nei semi), vantano la presenza di vari pigmenti alcuni dei quali hanno proprietà importantissime per la nostra salute. Inoltre i pigmenti rossi, in genere, proteggono dalle patologie degenerative e cardiovascolari e favoriscono l’integrità dell’epidermide.

Dieta verde
Mangiare asparagi, broccoli, zucchine, insalate a foglia verde, peperoni verdi, verza, spinaci, carciofi, cicoria, indivia, prezzemolo, basilico, kiwi, mele verdi, uva verde ma anche legumi come fave e piselli aiuta a depurare il sangue, favorendo il drenaggio linfatico e rafforzando il sistema cardiocircolatorio. Questo tipo di ortaggi e frutti è caratterizzato da un’elevata quantità di carotenoidi e di clorofilla (phytochemicals) con elevata azione antiossidante; è stato dimostrato che questi due phytochdemicals hanno azione protettiva contro le patologie coronariche e prevengono molti tipi di tumore.
I carotenoidi prevengono l’invecchiamento, sono responsabili dello sviluppo delle cellule epiteliali e della visione.
Gli ortaggi di questo colore sono anche caratterizzati dalla presenza di un minerale importante: il magnesio, che prende parte al metabolismo degli zuccheri e delle proteine, regola la trasmissione dell’impulso nervoso e la pressione dei vasi sanguigni.
Questo gruppo di alimenti, inoltre, rappresenta la miglior fonte di acido folico e folati; tali sostanze prevengono l’aterosclerosi e sono fondamentali per le donne in gravidanza, in quanto riducono il rischio, nel feto, di avere un’incompleta chiusura del canale vertebrale.
Broccoli, kiwi, spinaci e prezzemolo, contengono, anche, elevate quantità di vitamina C.
Quindi, l’utilizzo nella propria dieta di alimenti di colore verde riduce i rischi di sviluppare patologie cardiovascolari e tumori.

Dieta bianca
Con il bianco di cipolla, aglio, porri, finocchi, sedano, cavolfiori, funghi, castagne, frutta secca, mele e pere è possibile combattere a tavola in modo efficace il colesterolo cattivo e l’ipertensione arteriosa.

Dieta blu-viola
La colorazione inconfondibile di melanzane, mirtilli, prugne, uva, more, ribes, uva nera, fichi e susine, ci aiuta ad assumere importanti sostanze dalle proprietà antiossidanti. Gli ortaggi ed i frutti di colore viola/blu sono importanti per la salute, in quanto riducono il rischio di patologie cardiovascolari e di tumori; questi alimenti contengono anche sostanze importanti per la funzione urinaria, per la vista e per la struttura dei capillari sanguigni. Inoltre, tutta la frutta e la verdura viola è ricca di fibre.
I phytochemicals caratteristici per questo gruppo di alimenti sono le antocianine e i carotenoidi.
Le antocianine, che hanno un elevato potere antiossidante, prevengono l’aterosclerosi provocata da elevati livelli di colesterolo nel sangue, le infezioni del tratto urinario (specialmente i frutti di bosco), migliorano la funzione visiva, inibiscono l’aggregazione piastrinica, aumentano la resistenza capillare (in particolare i frutti di bosco) e sono per questo utili contro patologie della circolazione sanguigna.
I carotenoidi, invece, prevengono molti tipi di tumore, la cataratta, l’invecchiamento cutaneo, le patologie neurodegenerative e le malattie cardiovascolari.

  • Ribes: ricchi di vitamina C (ha azione antiossidante e partecipa alla produzione di collagene e di carnitina) e potassio (riduce il rischio di ipertensione, patologie cardiovascolari e protegge il tessuto osseo).
  • Radicchio: ricco di vitamina C, beta-carotene (precursore della vitamina A che partecipa alla crescita, alla riproduzione e al mantenimento dei tessuti e interviene nella funzione immunitaria e nella visione) e potassio.
  • Fichi: ricchi di potassio.
  • More: ricche di potassio.
  • Prugne: ricche di potassio.
  • Melanzane: ricche di magnesio.
  • Frutti di bosco: curano la fragilità capillare e prevengono le infezioni del tratto urinario; questi frutti contengono, inoltre, fibra solubile, che alimenta la flora intestinale e regola l’assorbimento dei nutrienti.

Insomma, imbandire ogni giorno una tavola ricca dei colori che la natura ci offre è una garanzia di prevenzione e salute che, come è sempre più confermato, comincia proprio da un’alimentazione corretta.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Fragole anticancro, anticolesterolo, anticellulite: i mille pregi di un frutto meraviglioso

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FRAGOLE FRUTTA DOLCI CALORIE GRASSI DIETA DIMAGRIRE PASTARELLEE’ un frutto che ho imparato ad amare da bambino, quando il suo sapore era quello che affiancavo sempre al limone nel fatidico momento in cui si trattava di scegliere i gusti per il mio gelato. Ora ho scoperto che oltre ad essere buona, la fragola è anche un elisir di salute e bellezza. Scopriamola meglio!

Carta d’identità della fragola

La fragola è un frutto nato in Francia ed ha origini molto antiche: la prima varietà coltivata risale agli inizi del Settecento. Appartiene alla famiglia delle Rosacee e il genere comprende circa 12 specie di cui solo due crescono spontanee in Italia. Il suo nome scientifico è Fragraria e deriva dal vocabolo latino fragrans (fragrante), proprio in virtù dell’aroma intenso sprigionato dai suoi frutti, soprattutto quelli che crescono spontanei nei boschi.

Diuretica, depurativa, anticolesterolo, anticancro

La fragola è ricchissima di calcio, ferro e magnesio ed è consigliata a chi soffre di reumatismi e malattie da raffreddamento. Inoltre è particolarmente indicata per combattere il colesterolo: a tale proposito, l’Università di Davis in California sta cercando volontari per testare gli effetti benefici di una dieta regolare a base di questo goloso frutto sulle malattie cardiovascolari, infiammatorie e sul colesterolo e trigliceridi. L’acido salicilico in esse contenuto, oltre a risultare efficace contro la gotta, aiuta a mantenere sotto controllo la pressione e la fluidità del sangue. La fragola ha anche un alto contenuto di fosforo ed è utilizzata per le proprietà lassative, diuretiche e depurative. Le fragole sono buone fonti di acido ellagico, che è un efficace anticancro, inoltre sono anche ricche di fibre che aumentano il senso di sazietà, regolarizzano l’intestino e fanno assorbire meno grassi e meno zuccheri.

Leggi anche: Le fibre contenute in frutta e verdura riducono l’assorbimento dei grassi e prevengono il cancro al colon

Preziose per la salute e la bellezza

Le fragole sono preziose per la nostra bellezza perché sono fatte al 90% di acqua: per questo idratano le cellule dell’organismo senza appesantirlo con troppe calorie (sotto le 30 ogni 100 grammi). Le fragole sono anche ricche di enzimi capaci di attivare il metabolismo dei grassi aiutando il corpo a dimagrire con meno fatica. Come se non bastasse, esse contengono manganese che va ad “accendere” un enzima (SOD) fondamentale contro i radicali liberi (i responsabili dell’invecchiamento dei tessuti). Insieme, al potassio e al magnesio, il manganese concorre inoltre a prevenire l’osteoporosi.

Le fragole hanno azione antirughe e anticellulite

Il contenuto di vitamina C delle fragole (cinque fragole contengono una quantità di vitamina C pari a quella di un’arancia) favorisce l’assorbimento del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi e per i muscoli, e la produzione di collagene, una proteina che previene le rughe e rafforza i capillari riducendo ritenzione idrica e cellulite. Questa azione anti-ritenzione viene potenziata dalla presenza di potassio (un minerale di cui le fragole sono ricche) e dall’assenza di sodio. Inoltre la mancanza di sodio rende le fragole adatte anche nei soggetti affetti da ipertensione arteriosa.

Leggi anche: I tumori si sconfiggono anche a tavola, con i cibi anti-cancro

Sbiancano e proteggono i denti

Non tutti lo sanno ma le fragole contengono xilitolo, una sostanza dolce che previene la formazione della placca dentale, uccide i germi responsabili dell’alitosi e aiuta a mantenere bianchi i nostri denti.

Sono ricche di antiossidanti, ci difendono dall’infarto, dalla degenerazione maculare e dalla gastrite

Le fragole sono state inserite tra i super cibi che “mantengono giovani” nella speciale classifica ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) stilata dall’USDA (il dipartimento dell’agricoltura statunitense), per il contenuto record in sostanze antiossidanti benefiche per la salute. Recenti ricerche segnalano poi che il consumo regolare di fragole previene la degenerazione maculare legata all’età, un problema agli occhi purtroppo sempre più frequente. Un importante studio di Harvard ha dimostrato inoltre che mangiare tre porzioni di fragole e mirtilli alla settimane abbatte di un terzo il rischio di infarto (una porzione corrisponde a mezza tazza). Infine hanno un effetto protettivo sullo stomaco: sono da consigliare se c’è un problema di gastrite, se si prendono farmaci come i fans e l’aspirina, e contro i danni gastrici dovuti all’assunzione cronica di alcol.

Leggi anche: Le fragole fanno ingrassare o dimagrire? Quante calorie hanno?

Fanno bene al cervello

Alcune ricerche hanno dimostrato che, grazie al loro contenuto di acido folico, le fragole sono utili per il mantenimento della memoria.

Le calorie della fragola per 100 grammi

Energia: Kcal 27
Calorie da proteine: 13%
Calorie da carboidrati: 74%
Calorie da grassi: 13%

Composizione chimica delle fragole per 100 grammi

Parte edibile: 94%
Acqua: 90 g
Proteine: 0.90 g
Carboidrati: 5.30 g (di cui zuccheri solubili 5.30 g)
Amido: 0.00 g
Grassi: 0.40 g (di cui saturi 0.02 g – monoinsaturi 0.05 g – polinsaturi 0.18 g)
Fibra totale: 1.60 g (di cui fibra solubile 0.45 g – fibra insolubile 1.13 g)
Colesterolo: 0.00 mg
Alcool: 0.00 g
Acido Fitico: 0.00 mg

Guida all’acquisto delle fragole

  • Meglio comprare un prodotto italiano.
  • Acquista le fragole preferibilmente quando sono di stagione (primavera ma anche nei primi caldi estivi).
  • Scegli le fragole turgide con colore rosso vivo e uniforme, e con picciolo ben attaccato al frutto.
  • Se le acquisti le fragole in vaschetta, controlla che non vi siano frutti ammaccati o ammuffiti, perché nel giro di poco la muffa si può estendere a tutta la confezione.

E come si risolve il problema dei pesticidi? Leggi qui: La frutta è meglio sbucciarla o mangiarla intera? Come lavare la buccia per eliminare tutti i batteri ed i pesticidi?

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Gelato si o no? Calorie e benefici del gelato

MEDICINA ONLINE GELATI DOLCI CALORIE GRASSO DIETAOggi mi sento ottimista e vi rispondo: gelato si, ovviamente con moderazione e possibilmente alla frutta. E poi vi dico una cosa insospettabile: il gelato non fa poi così male, anzi si rivela un alimento in grado di apportare parecchi benefici al nostro organismo, a partire da tutti i nutrienti fondamentali che fornisce: calcio e vitamina B. Forse stentiamo a crederci, ma va bene anche nell’ambito di una dieta ipocalorica. Se scegliamo i gusti alla frutta, non dobbiamo temere per le calorie, a patto di non esagerare con le porzioni. In sostanza, il gelato può diventare proprio ciò che ci serve per appagare gusto e benessere nel momento in cui sta per arrivare la bella stagione che è  il test più importante per la nostra linea. Vediamo nello specifico pregi e virtù del gelato.

Oltre ad essere nutriente, si può considerare un cibo ad indice glicemico basso. Questo vuol dire che consente di evitare i picchi dell’insulina e ci fa sentire sazi più a lungo. Per ciò che riguarda le calorie, siamo su circa 120 kcal su 100 grammi per quelli alla frutta e su 230 kcal per 100 grammi per i gusti alla crema. In entrambi i casi comunque non mancano gli apporti a favore della salute. La frutta mette a disposizione antiossidanti, la crema proteine del latte o delle uova; non mancano sali minerali, grassi facilmente digeribili e fosforo utile per i muscoli. Il gelato è ottimo anche per chi fa sport. Contiene acqua in abbondanza per reintegrare le perdite dovute al sudore che si produce durante l’esercizio fisico. Il lattosio e il saccarosio inoltre si rivelano importanti per il metabolismo dei globuli rossi e per il tessuto nervoso.

Leggi anche: Come fare il gelato al caffè in casa ricetta semplice

Alcuni gusti in particolare, come la nocciola e il pistacchio, sono ricchi di omega 3 e di omega 6, che contribuiscono a combattere gli effetti dell’invecchiamento cellulare. Da non dimenticare che il gelato fa bene anche all’umore. Lo hanno dimostrato differenti studi scientifici sull’argomento, come quello condotto dagli esperti dell’Institute of Psychiatry di Londra: mangiando il gelato, si innesca nel cervello un meccanismo di ricompensa molto simile a quello che si ottiene nel momento in cui ci si dedica all’ascolto della propria musica preferita. Ciascuno trova una motivazione psicologica che dà soddisfazione: ritorno nostalgico all’infanzia, aiuto nelle crisi sentimentali, consolazione dopo una giornata faticosa. Ogni gusto ha proprietà particolari: caffè e tiramisù per ricaricarsi, amarena e pistacchio per rilassarsi, cioccolato per contrastare i momenti di tristezza. D’altronde non dobbiamo sottovalutare il fatto che gli zuccheri facilmente assorbibili riescono ad attivare la corteccia orbito – frontale, un’area cerebrale inserita in quello che viene definito il circuito del piacere.

Una ricerca dell’Università di Amsterdam ha messo in evidenza che mangiare un delizioso gelato influisce sulle espressioni del viso, che diventano improntate ad una sensazione di gioia. Il discorso sembra valere soprattutto per gli italiani, che possono contare su una tradizione legata al gelato affermata. Insomma il gelato ha tante qualità, influisce positivamente sull’umore, ci fornisce utili elementi nutritivi e va bene anche inserito in una dieta ipocalorica, basta sempre il buon senso e seguire i consigli del vostro medico di fiducia!

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A primavera preparati alla prova costume, con frutta e verdura di stagione

frutti a primaveraUfficialmente la primavera è arrivata già da qualche giorno, ma a confermarcelo è solo il calendario perchè affacciandoci dalle nostre finestre ad aspettarci non troveremo un bel sole ma solamente nuvole, pioggia e vento. Almeno parlo per me, che scrivo da Roma, magari voi mi leggete da Reggio Calabria e questa domenica andrete al mare a farvi il bagno: sappiate che vi invidio! Per questo motivo ero un po’ restio a scrivere questo articolo, mi dicevo “aspettiamo le giornate di sole per scrivere della primavera”. Ma i giorni passano ed il sole non arriva: se aspetto ancora un po’ potrò scrivere direttamente della frutta estiva quindi meglio partire subito!

Rinascere dal freddo

La primavera è un periodo particolare: tutto rinasce dal freddo invernale, tutto si colora di nuovo dopo il candido bianco della neve eppure con la primavera si presentano una miriade di disturbi come stanchezza, spossatezza, depressione, allergie, asma e difficoltà digestive. L’organismo è ancora provato dagli sbalzi di temperatura e dal freddo sofferti in inverno. Se poi aggiungiamo le abbuffate delle feste pasquali e le varie medicine assunte per combattere raffreddore e influenza una cosa è certa: il nostro corpo, proprio come la natura in primavera, ha bisogno di rigenerarsi e di recuperare energia e salute. Senza contare che la stagione primaverile finisce presto e la prova costume ci aspetta inesorabile: meglio iniziare a curare la nostra linea prima che arrivi giugno, quando ormai sarà troppo tardi per perdere il peso in eccesso! La natura è un potente alleato in fatto di benessere e ci dona, anche in primavera, deliziosi e nutrienti prodotti. Grazie a una dieta a base di frutta e verdura di stagione possiamo ritrovare la forma perfetta.

Frutta e verdura di stagione

Perché è importante il concetto di frutta e verdura “di stagione“? La risposta è facile:  fare attenzione alla stagionalità di frutta e verdura significa mangiare prodotti freschi, cresciuti sotto il sole e non gonfiati d’acqua in serre. Negli ortaggi di stagione, vitamine e minerali non vanno persi, il sapore è più gustoso e il costo è nettamente inferiore a quello dei prodotti fuori stagione. Insomma frutta e verdura  di stagione mantengono interamente le loro proprietà nutritive e ciò determina un maggior beneficio per la nostra salute, questo è ovviamente valido non soltanto per la primavera, ma anche per estate, autunno ed inverno.

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I frutti buonissimi che forse non mangeremo mai in tutta la nostra vita

MEDICINA ONLINE FRUTTA DIETA CIBO UVA BANANE MELE ALBICOCCHE VITAMINEQuali sono i frutti che forse non abbiamo mai mangiato né mangeremo in vita nostra? Sono i frutti tropicali, di certo meno diffusi sulle nostre tavole rispetto alla nostra tipica frutta “italiana” come mele, pere e arance! Fino a qualche anno fa erano dei completi sconosciuti sulle nostre tavole, ma nel giro di poco tempo i frutti tropicali hanno conquistato un posto stabile tra le preferenze degli italiani. Oramai infatti non è più così raro trovarli nei più comuni supermercati o fruttivendoli, e spesso ci si lascia attrarre dal loro aspetto, talvolta poco conosciuto, dal loro fascino esotico, dal loro nome insolito e, perché no, anche dal sapore così diverso da una tradizionale mela. E se kiwi, banana e cocco oramai sono frutti esotici presenti stabilmente anche sul nostro territorio, mango, papaia e avocado diventano preziosi su un vassoio di frutta tropicale. Nonostante il loro appeal non a tutti piacciono, ma è necessario sapere che il loro costo a volte portato a prezzi “stellari” è contraccambiato da strabilianti proprietà nutrizionali.

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