Una donna di trent’anni di Caivano, Paola Savanelli, è morta il 31 luglio al Loreto Mare. La giovane l’8 febbraio con un quarto parto cesareo aveva dato alla luce un bambino al Loreto Mare, però nei giorni seguenti aveva avvertito dolore intenso all’addome. Tornata in ospedale, i medici le hanno trovato una garza dimenticata nell’addome il giorno del parto ed è stato necessario un delicato intervento chirurgico per la sua rimozione. Sono seguiti cinque mesi di calvario, fino a venerdì scorso, giorno in cui la donna è deceduta. La famiglia ha presentato denuncia. Presto arriveranno i risultati dell’autopsia.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Può bastare una fotografia di una donna sofferente ma sorridente a scatenare i sentimenti di un popolo intero? Si, può.
Vicino ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, esiste una piccola città con 23 case, alcuni ristoranti, vari caffè, negozi, un salone di bellezza, un teatro e un cinema. Questa città si chiama Hogewey ed al suo interno ci vivono attualmente 152 persone, tutte anziane, e tutte affette da una grave demenza o da uno stadio avanzato di Alzheimer. Hogewey è letteralmente una casa di cura organizzata come un piccolo paese, così da permettere ai pazienti di condurre una vita quasi normale e di sentirsi a casa, e di ricevere nello stesso tempo le cure necessarie. Hogewey è stata fondata nel 2009 e da allora è diventata, specie per la sua particolare natura, un punto di riferimento importante a livello mondiale anche tra gli studiosi della demenza.
Voleva gustarsi un caffè al bar dell’ospedale e così, con l’ausilio del deambulatore e sotto stretto controllo dell’equipe del reparto di ortopedia dell’ospedale di Città di Castello, ha realizzato il suo desiderio. Niente di eccezionale se non fosse che il paziente in questione è Dante Parlani, classe 1905. Centonove primavere vissute in salute (spegnerà 110 candeline il prossimo 23 novembre) noto ai più come il “cavalier Dante” o “il fattore”. Qualche giorno fa il “cavaliere”, a seguito di una brutta caduta, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per la riduzione della frattura del femore. Operato dall’equipe di ortopedia dell’ospedale cittadino guidata dal primario Piero Petrini, il paziente ha superato brillantemente sia l’intervento che la fase post operatoria. Ultimato il ciclo di riabilitazione, il cavalier Parlani è stato accompagnato dai sanitari del reparto al bar dell’ospedale per gustarsi un caffè.
Tanti si stupiscono delle frasi d’amore che trovano nel mio blog che, in teoria, dovrebbe parlare solo di medicina. Si stupiscono perché non
Credo nella capacità di guarire di un farmaco e di un bisturi, almeno quanto ho fiducia nel potere curativo di un abbraccio e di una carezza
Gli effetti della crisi economica si fanno sentire sulla sanità pubblica. E’ quanto emerge da una ricerca di RBM Salute-Censis sugli scenari evolutivi del welfare, promossa in collaborazione con Previmedical, presentata a Roma al terzo ”Welfare Day”. Chi può si rifugia nel servizio privato, magari grazie a un fondo integrativo, mentre gli altri fanno i conti con ticket sempre più alti e liste d’attesa, o addirittura rinunciano alle cure. La fuga verso il privato vale ormai per 12,2 milioni di persone, e la ragione principale riportata dagli intervistati è la lunghezza delle liste d’attesa (per il 61,6%) oltre alla convinzione che ‘se paghi vieni trattato meglio’ (per il 18%). Ha un peso notevole anche la constatazione, fatta dal 27% del campione, che il costo del ticket è così elevato che la stessa prestazione da un privato costa in maniera simile.