Si risveglia dopo una sbornia, gli fanno credere di essere stato in coma per 10 anni

Una forte sbornia e al risveglio lo scherzo: un camionista statunitense è stato vittima di una candid camera a fin di bene. Durante i postumi seguiti a una notte di alcolici, gli è stato fatto credere di essere stato in coma per dieci anni. L’uomo si è risvegliato in una stanza allestita come una quella di un ospedale con persone travestite da medici che gli hanno impedito di mettersi in contatto con la sua famiglia e gli hanno mostrato un falso notiziario. Lo scherzo era opera di un suo amico, Tom Mabe, che voleva dargli una lezione. Il camionista è un alcolista già stato condannato per guida in stato d’ebbrezza per ben cinque volte. Lo scherzo era indirizzato a dargli le giuste motivazioni a diminuire l’assunzione di alcolici.

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Tutti i piaceri del bere, senza bere: come ubriacarsi senza alcol

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO RISTORANTE MANGIARE CUCINA DIETA CIBO BICCHIERI VINO ALCOLICI BERE BIRRAVi piace l’idea di lasciarvi andare ai piaceri dell’alcol ma siete astemi, non volete ingrassare o semplicemente – come capita al sottoscritto – non vi piace l’alcol? Forse è in arrivo una soluzione innovativa! Alcuni scienziati stanno sviluppando un farmaco che imiti tutti gli effetti “positivi” dell’essere ubriachi senza che vi siano rischi per la salute quali dipendenza o postumi di una sbornia. Questa “rivoluzione salutare” è stata messa in piedi dall’ex consulente del governo per i medicinali David Nutt, che vuole fare per gli alcolici quello che la sigaretta elettronica ha fatto per il mondo del tabacco. La notizia è stata riportata dall’Independent.

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Alcol: un milione di italiani ne è dipendente

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ALCOL ALCOLICO BERE ALCOLISMO BIRRA VINO SUPERALCOLICO ALCOLICI SPUMANTE CHAMPAGNE COCKTAIL BICCHIERE BOTTIGLIA PUBBicchiere mezzo pieno? Sarebbe meglio di no. In Europa e in Italia le bevande alcoliche sono la terza causa di morte e disabilità nella popolazione adulta, la prima al di sotto dei 24 anni. Secondo i dati forniti dall’Istat e dall’Iss, in collaborazione con la Società italiana di alcologia, quest’anno nel nostro Paese sono stati stimati circa 36 milioni di consumatori di alcol, ovvero più di un italiano su due. Di questi, 13 milioni – escludendo coloro che sono riconosciuti come alcolisti – consumano alcol tutti i giorni, nel 70% dei casi vino. Circa tre milioni sono a medio-alto rischio di contrarre malattie internistiche da alcol e di evolvere verso la dipendenza, gli alcoldipendenti sono 1 milione.

Complessivamente spendiamo per i danni da alcol circa 22 miliardi di euro, pari al 1,6% del Pil. Il passaggio dal bicchiere di troppo all’alcoldipendenza è più facile di quanto si pensi, soprattutto se si inizia a bere in giovane età, e un forte incremento, secondo gli studiosi, si sta verificando anche in relazione alla profonda crisi economica. I rischi sono elevati: l’etanolo favorisce circa 60 malattie differenti e numerosi tumori. Il consumo moderato di alcol è causa di circa il 10% dei cancri nel nostro Paese. Il rischio di contrarre queste malattie inizia già da dosaggi molto bassi, smontando la tesi che bassi dosaggi fanno bene al cuore. A preoccupare maggiormente è la diffusione dell’alcoldipendenza tra le fasce d’età più basse: si inizia a bere già tra i 12 e i 16 anni, con un drammatico aumento tra i giovani professionisti alle prese con carriera e stress.

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Le bevande alcoliche compromettono la performance sportiva

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA CHE CORRE SPORT ALLENAMENTO RUNNER MARATONETA CORRERE GAMBE PIEDI MUSCOLICon la sua azione l’alcol influenza negativamente la prestazione sportiva. Ovviamente i suoi effetti sono dose dipendenti e se piccole quantità (30-40 grammi al giorno per gli uomini e 20-30 g/die per le donne)   sono tutto sommato tollerabili, dosi elevate possono compromettere seriamente la performance sportiva. Nel fegato l’ossidazione di 1 grammo di alcol libera comunque un’elevata quantità di energia (7 kcal, contro le 4 Kcal di carboidrati e proteine e le 9 kcal dei grassi). Occorre tuttavia precisare che il grado alcolico riportato in etichetta non corrisponde ad 1 g di alcol bensì ad 1 ml di etanolo che sviluppa all’incirca 5,6 Kcal. L’alto contenuto calorico dell’alcol non è che uno dei tanti effetti negativi di questa sostanza che con la sua azione altera gran parte delle reazioni metaboliche che avvengono nel nostro organismo.

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Eiaculazione precoce: gli uomini la curano con alcol e droghe. E sbagliano

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO UOMINI GRUPPO AMICI BRINDANO FELICITA ALCOL BIRRA VINO ALCOLICI ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZACocaina, eroina, fantomatici farmaci acquistati su internet o alcol. Il tutto per tentare di risolvere un problema che affligge circa il 25% dei maschi in tutto il mondo, l’eiaculazione precoce. E’ la pericolosa scelta ‘fai-da-te’ intrapresa “da almeno un terzo dei pazienti che poi arrivano dal medico in cerca di soluzioni efficaci, che di certo non trovano ricorrendo a sostanze illecite”. A sottolinearlo François Giuliano, urologo dell’Università di Versailles, oggi a Madrid a margine della presentazione di un campagna europea di sensibilizzazione su questo problema sessuale.

“Molti uomini – dice Giuliano all’Adnkronos Salute – durante il week-end”, quando gli incontri sessuali sono più facili, “prendono l’abitudine di bere alcol, che effettivamente ritarda l’eiaculazione, ma di certo non puo’ essere una soluzione duratura per una vera e propria malattia”. Eppure, sottolinea Vincenzo Mirone, docente di Urologia dell’università Federico II di Napoli, “le terapie oggi ci sono: e’ disponibile la dapoxetina, un farmaco efficace che ritarda di 4-5 volte il tempo di durata del rapporto e che va assunto due o tre ore prima dell’incontro sessuale. Ma, al contrario dell’impotenza che abbiamo curato con vari medicinali ormai disponibili sul mercato da anni, risolvere il problema dell’eiaculazione precoce sara’ piu’ difficile: gli uomini tendono non solo a parlarne meno, ma a non rendersi nemmeno conto dell’esistenza del problema”.

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Fa più male ed uccide più l’alcol o il fumo?

MEDICINA ONLINE ALCOLISTA CHE BEVE ALCOL ALCOHOL ALCOLICO ETANOLO ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZA TABACCO ABUSO SOSTANZA DIPENDENZA ALCOLISTI ANONIMI TERAPIA PSICOTERAPIAFate ad un passante questa domanda e quasi sicuramente risponderà che è il fumo di sigaretta a fare PIU’ male. Si sbaglia. Molte persone ancora oggi si dicono convinte del fatto che l’alcol non sia una vera e propria droga, capace di danneggiare e compromettere anche permanentemente l’organismo, sin’anche arrivando a debilitare completamente le  funzioni cognitive (informatevi su cosa sia l’encefalopatia da cirrosi epatica). Purtroppo non è così e una ricerca di poco tempo fa sembra dimostrare che, in base alla mortalità, l’alcol sia addirittura più nocivo del fumo di sigaretta.

Lo studio è stato effettuato nella facoltà di medicina dell’Università di Greifswald, in Germania. I ricercatori avrebbero portato a compimento un’accurata indagine secondo la quale l’alcol, per quanto strano possa sembrare, causerebbe più morti, e soprattutto più giovani vittime, rispetto al fumo di sigaretta che, al contrario, pur essendo estremamente dannoso non lo sarebbe quanto l’alcol o, comunque, non lo sarebbe in modo così evidente alla medesima età.

Ulrich John, epidemiologo dell’Università di Greifswald, in Germania, nonché primo autore dello studio oggi alla nostra attenzione, avrebbe raccolto ed analizzato, grazie all’aiuto di un’imponente équipe di medici, scienziati e ricercatori, i dati relativi alla salute di circa 4.070 cittadini dell’area metropolitana e della Provincia di Lubecca, molti dei quali, all’incirca 200, dichiarati alcolisti cronici, per un periodo complessivamente superiori a 14 anni.

Ebbene, stando a quanto dichiarato dai responsabili del programma di ricerca oggi alla nostra attenzione, non lascerebbero adito a dubbi giacché, delle 200 persone alcolizzate analizzate dagli esperti tedeschi, neppure una avrebbe raggiunto l’età media, che in Germania equivale a 82 anni per le donne e a 77 per gli uomini, raggiungendo al massimo i 60 anni di età, nel caso in cui fossero donne, ed i 58 anni di età, nel caso in cui fossero uomini.

Ulrich John avrebbe commentato a propria scoperta dichiarando ai cronisti: “Ci ha sorpreso vedere che la dipendenza da alcol può causare una morte precoce più frequentemente del fumo. I casi di morte correlati al fumo sono perlopiù dovuti a tipi di cancro che sembrano giungere a uno stadio più avanzato della vita rispetto alle cause di morte attribuibili all’alcol. Bere contribuisce a mettere in pratica altri comportamenti rischiosi come lo stesso fumo, il diventare sovrappeso o obeso. L’alcol è un prodotto pericoloso e dovrebbe essere consumato solo entro certi limiti”.
Insomma l’abuso di alcol uccide più e prima rispetto alle sigarette. Il mio consiglio rimane comunque quello di evitare entrambi!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Il vino aumenta rischio di tumore al seno

MEDICINA ONLINE BERE COCKTAIL ALCOLICO ALCOL INGRASSARE DIMAGRIRE VINO ROSSO BIANCO BOTTIGLIA LINEA CALORIE DRINKING WINE AMICI AMICIZIA GRUPPO TAVOLA MANGIARE RISTORANTE SERATA PUB BIRRIl vino aumenta il rischio di cancro al seno, anche se consumato moderatamente. È questo il risultato di uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Alchohol and Alcoholism dai ricercatori dell’Istituto Mario Negri di Milano, che hanno collaborato con l’Università Milano Bicocca e l’Università tedesca di Heidelberg.

Rischio raddoppiato con tre bicchieri di vino

La ricerca rivela che un bicchiere di vino al giorno aumenterebbe il rischio del 5% che arriverebbe al 50% con tre bicchieri. Le mamme e le donne devono essere consapevoli di questi dati proprio perché l’incidenza di rischio è considerevole anche con l’assunzione di dosi limitate di alcool. La prevenzione del tumore alla mammella è importante, in particolare dopo i 35 anni è bene effettuare con regolarità le visite e gli esami, come l’ ecografia della mammella e la mammografia. L’allattamento è un fattore preventivo importante perché porta a maturazione le cellule del seno rendendole più forti, assieme a un’alimentazione sana ed equilibrata e a una regolare attività fisica.

Lo studio accurato

Lo studio ha rivisto e incluso nelle analisi 113 articoli che hanno fornito dati sul tumore alla mammella. Sono stati presi in esame 44.552 casi di non bevitrici e 77.539 casi di bevitrici dimostrando che il tumore alla mammella è diverso dagli altri associati all’alcool proprio per le piccole dosi che aumentano il rischio.

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Cocktail, vino e birra: l’alcol etilico causa la gastrite

MEDICINA ONLINE BERE COCKTAIL ALCOLICO ALCOL INGRASSARE DIMAGRIRE VINO ROSSO BIANCO BOTTIGLIA LINEA CALORIE DRINKING WINE AMICI AMICIZIA GRUPPO TAVOLA MANGIARE RISTORANTE SERATA PUB BIRRBere è piacevole per molti, ma come per tutto, ci sono dei limiti importanti da rispettare: l’alcol contenuto nei nostri bicchieri può fare molto male al nostro fegato, alla nostra linea e… al nostro stomaco! Ma cominciamo dal principio.

L’alcol etilico è una macro molecola NON nutrizionale che fornisce 7 kcal per grammo; esso è contenuto nelle bevande alcoliche ottenute per fermentazione (vino, birra ecc.) o distillazione (grappa, whisky ecc.) grazie alla degradazione dei carboidrati (sia semplici che complessi) ad opera di alcuni microrganismi o lieviti, detti saccaromiceti.
L’alcol è…

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