Tic, ritmie, movimenti stereotipati, acatisia e trasalimento nel paziente neurologico

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Bambina con sindrome di Rett

Ritmie (movimenti stereotipati)

Nei soggetti ricoverati per ritardo mentale, ogni volta che il paziente è inattivo si può osservare una cospicua serie di dondolamenti ritmici, movimenti della testa, cenni con la mano, strofinamento degli occhi o altri movimenti ripetitivi. Questi ricordano i tentativi di automatismo cranico dei bambini, ma persistono per tutta la vita, probabilmente come espressione dell’impulso generale ad agitarsi e contorcersi durante !’inattività e a ottenere gratificazione dall’attività ritmica. Alcuni degli esempi più lampanti a tale proposito sono rappresentati dallo strofinio incessante delle mani che si osserva nella sindrome di Rett (vedi immagine in alto) e dal continuo battere le mani dei pazienti autistici. La natura di tali fenomeni è sconosciuta e la loro costante presenza in molti tipi differenti di ritardo mentale depone per l’assenza di una lesione in sede fissa.

Per approfondire:

Tic

I tic sono spasmi abitudinari semi-volontari consistenti in contrazioni ripetute di un gruppo di muscoli, apparentemente finalizzate ad alleviare la tensione. Il paziente spesso ammette di effettuare i movimenti e di poterli trattenere con la forza di volontà. Le forme più frequenti sono l’ammiccare, il tirare su col naso (annusare con forza), lo schiarirsi la voce, il fare smorfie, il grattarsi una spalla o il muovere a scatto la testa di lato o all’indietro. I bambini di età compresa fra 5 e 10 anni sono particolarmente predi-
sposti a sviluppare tic. Di solito, se ignorati, i tic durano solo poche settimane. Sono ritenuti utili, in alcuni casi, misure volte a ridurre lo stress, maggiore riposo e un ambiente più calmo. In altri casi i tic persistono fino all’età adulta e ricompaiono o si aggravano ogni volta che l’individuo si trova in stato di stress. Se i tic sono fastidiosi e persistenti, piccole dosi di pimozide o clorpromazina possono risultare efficaci. La psicoterapia ha valore dubbio. Una sindrome di tic multipli associati a movimenti di annusamento, a sbuffi, a vocalizzazione involontaria e a espressione verbale compulsiva di oscenità (coprolalia) rappresenta la più grave forma di tic (sindrome di Gilles de la Tourette). L’affezione persiste per settimane, mesi o anni. Non se ne conoscono le cause e le basi anatomo-patologichc, ma si riscontra familiarità in circa un terzo dei casi ed è stato ipotizzato un coinvolgimento dei nuclei caudati. Non vi sono altri sintomi psichiatrici degni di nota, eccetto una tendenza a tratti di personalità ossessivo-compulsiva. In alcuni casi la somministrazione di stimolanti a bambini iperattivi ha preceduto la sindrome. In alcune casistiche cliniche sono stati descritti un’incidenza maggiore del previsto di “segni neurologici minori” e un deterioramento intellettivo “organico”. L’aloperidolo (in dosi gradualmente crescenti, da 2 fino a 10 mg/die) e la pimozide rappresentano i farmaci maggiormente efficaci. Possono inoltre essere utili la benzatropina mesilato o altri farmaci antiparkinsoniani. Recentemente, casi di tic di gravità minore in bambini, di solito associati a lievi disturbi psichiatrici o cornportamentali, sono stati attribuiti ad una reazione immunitaria post-streptococcica. Questa associazione, che è simile alla corea di Sydenham, è definita “PANDAS”, acronimo nella lingua inglese di “disturbo neuropsichiatrico autoimmune pediatrico associato a infezioni streptococciche”.

Per approfondire:

Acatisia

Con il termine “acatisia” si indica uno stato di estrema irrequietezza motoria. Il paziente non riesce a sedere immobile, si contorce continuamente spostando il suo peso, incrociando e disincrociando le gambe, alzandosi in piedi, camminando sul posto e “misurando il pavimento”. Osservato in origine nelle patologie encefalitiche, tale disturbo viene ora riscontrato spesso come complicanza della somministrazione di farmaci neurolettici, cioè come sintomo di discinesia tardiva. L’irrequietezza è spesso associata a ideazione bizzarra. La somministrazione di propranololo e
di farmaci analoghi può rivelarsi efficace.

Trasalimento

Con il termine “trasalimento” in medicina si indica una reazione naturale di difesa che, per ragioni sconosciute, può essere eccessiva e insopprimibile in alcuni gruppi familiari (iperexplessia). Il trasalimento, o sobbalzo, è altresì uno degli aspetti principali, insieme al mioclono, delle encefalopatie spongiformi.

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