Finalmente un po’ di sole a Roma: buon week end a tutti!

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO BAMBINO ACQUILONE SOLE TRAMONTO PANORAMA SILHOUETTEDopo un luglio talmente piovoso che sembrava di stare già in autunno, ecco arrivato agosto col suo carico di raggi solari: finalmente un po’ di sole (almeno qui a Roma!). Buon week end a tutti i lettori del blog, con la speranza che (almeno voi) possiate godervi le vacanze! 😀

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Rimedi naturali per tenere lontani insetti, mosche e zanzare e salvare la nostra pelle

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO ZANZARA INSETTO (1)Anche se il tempo piovoso sembra farci vivere l’autunno e non l’estate, siamo ufficialmente in piena bella stagione e ciò mette a dura prova la nostra pelle: caldo, sole, salsedine, sudore sono degli elementi potenzialmente dannosi per la salute della nostra cute. Ma ci sono altri nemici in agguato: gli insetti! Mosche, zanzare, moscerini, falene, e chi più ne ha più ne metta… Io amo tutti gli animali ma vi assicuro che questi davvero non li sopporto (specie le zanzare). Quali rimedi esistono per contrastarli? Di sistemi ce ne sono a bizzeffe: zanzariere, lampade elettriche, piastrine, insetticidi, spray per il corpo. Ma molti di questi prodotti non solo uccidono gli insetti, che comunque per quanto possano recare fastidio sono importanti per la natura e per l’ambiente, ma possono essere anche nocivi per la nostra salute. E allora perché non ricorrere al classico “rimedio della nonna” per allontanare questi insetti senza effetti collaterali?

Qualche rimedio della nonna fai-da-te

Ve ne proponiamo qualcuno nel dettaglio:

  • Mantenete la casa sempre pulita e libera da avanzi di cibo e altre stoviglie non lavate subito dopo i pasti.
  • Non lasciate senza tappo le bottiglie che contengono qualcosa di dolce al loro interno (come le bibite o i succhi di frutta).
  • Mettete in un angolo della stanza una ciotola con pepe nero e aceto. In alternativa, il pepe nero può essere miscelato con zucchero e acqua, così da formare un composto che va spalmato su una striscia di carta da disporre sul davanzale della finestra.
  • Disponete in un angolo della stanza mezzo limone, meglio ancora se si tratta di limone tagliato a fette con conficcati nella polpa dei chiodi di garofano.
  • Posizionate un sacchetto di lavanda o un bicchiere di aceto sul comodino, vicino ai letti o sulle finestre.
  • Disponete in un angolo della stanza due fette di pomodoro sistemate in un contenitore.
  • Un ottimo repellente contro le zanzare è anche l’aglio: potete mangiarne uno spicchio oppure strofinarlo sulla pelle. In alternativa potrete creare un repellente mescolando del succo d’aglio con po’ d’acqua, da mettere in una bottiglia a spruzzo di piccole dimensioni. A questo punto non vi resta che agitare bene il composto e spruzzarlo sulle zone più esposte del vostro corpo.
  • Un altro rimedio efficace contro le zanzare è l’olio di Neem: si tratta di un olio vegetale del tutto naturale e sicuro che ha proprietà repellenti contro questi insetti.
  • Create una miscela con di aceto di vino bianco, foglie di menta ed eucalipto (o in alternativa potrete usare anche delle bucce di limone) ottenendo una soluzione da vaporizzare nelle stanze della casa.
  • Evitate profumi e cosmetici con aromi dolci, che generalmente attirano gli insetti.
  • Evitate le zone eccessivamente umide, luogo prediletto degli insetti.
  • Le zanzare sono attratte dalle persone che indossano abiti di colore scuri, come il blu e il nero, o con colori vivaci, come il rosso.
  • Usate, specialmente se state all’aperto, oli o incensi con odori repellenti per gli insetti come ad esempio geranio, citronella, basilico, lavanda e menta.
  • Tra le piante da disporre in balcone consigliamo: foglie di sambuco, lavanda, menta e menta peperita, artemisia e ruta miscelate o in mazzetti piantati in un vaso di basilico. Questi, infatti, tengono lontani gli insetti, specialmente le mosche.
  • Eliminate ogni zona di acqua stagnata (come per esempio i sottovasi), perché è li che le zanzare depongono le uova. Una soluzione utile sarebbe quella di posizionare un filo di rame nei sottovasi (vanno bene anche delle monete di rame), così da impedire alle uova di schiudersi grazie agli ioni attivi che si liberano a contatto con l’acqua.
  • Cercate di ridurre il consumo di carne rossa: essa, infatti, essendo più difficile da digerire innalza lievemente la temperatura corporea e contiene putrescina, che poi traspira dalla pelle: due cose che attraggono le zanzare.
  • Cercate di ridurre il consumo di birra: le zanzare, infatti, si sentono attratte da chi ne fa consumo, probabilmente perché hanno una respirazione più affannosa o perché la loro pelle si riscalda.

Prodotti per allontanare le zanzare

Non ne potete più delle zanzare? Di seguito vi riportiamo una lista di prodotti estremamente efficaci, scelti e testati dal nostro Staff di esperti, per neutralizzare le zanzare, le mosche ed altri insetti fastidiosi:

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Rinfrescare la casa senza climatizzatori evitando bollette esagerate, inquinamento, mal di gola e torcicollo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NATURA FELICE LIBERA ALLEGRA FORTE CORAGGIO FIDUCIA SOLE CALDO VACANZA RELAXE’ uno dei mesi di giugno più caldi degli ultimi anni, ed anche la recente pioggia che ha colpito l’Italia negli ultimi tre giorni, non ha abbassato poi così tanto la temperatura. Molti non resistono ed accendono il proprio climatizzatore, ma per rinfrescare la casa senza condizionatore – in modo economico ed ecologico – basta seguire dei consigli semplici ed estremamente pratici.

Il climatizzatore è antiecologico e può far male alla nostra salute

Quando l’estate si avvicina, puntuale ricomincia la corsa all’acquisto del climatizzatore più potente del mercato. Ma ci si dimentica di una cosa: l’aria condizionata, se non usata con criterio, rischia di mandare alle stelle le nostre bollette, per non parlare del fatto che l’uso continuato del climatizzatore può causare danni alla salute come mal di gola, bronchiti, torcicollo ed otiti. Ma anche la natura non è risparmiata! Persino i condizionatori ecologici, anche abbastanza costosi, per quanto ne dicano i più grandi estimatori, un certo danno lo procurano, in termini di grossi consumi che poi producono emissioni nocive per l’ambiente. Esistono delle alternative “green” rispetto al condizionatore, di sicuro più vantaggiose per la nostra salute e per i nostri portafogli messi a dura prova dalla crisi economica.

Consigli pratici per rinfrescare la tua casa

Come rinfrescare casa? Ecco sette consigli:

1) Pavimento radiale: se avete la possibilità di effettuare degli interventi di ristrutturazione, potreste optare per il pavimento radiale, che consiste nell’allestire, prima di appoggiare il pavimento, un sistema di tubi che verrà distribuita in tutta la casa. All’interno dei tubi viene fatto passare un liquido, che sarà caldo o freddo a seconda della stagione che stiamo vivendo.

2) Montate delle tende esterne protettive sul balcone: servono a evitare che il calore giunga direttamente alle finestre; potete usare anche un ombrellone da balcone per creare un piccolo spazio ombreggiato, dove poter trascorrere qualche minuto all’aperto durante le ore meno calde.

3) Ventilatori per rinfrescare l’ambiente: soprattutto quelli a soffitto che consumano molto poco, circa 15 volte in meno al condizionatore, e ci regalano, immediatamente, la sensazione di avere qualche grado in meno.

4) Chiudete le persiane ed abbassate le tapparelle: evitate di far entrare la luce e il calore del sole, nella vostra abitazione, nelle ore più calde. Durante queste ore, quando il sole picchia forte contro la vostra casa, chiudete anche le finestre per evitare che entri aria umida e pesante in casa.

5) Evita tutto ciò che crea umidità: bucato, docce e bagni con acqua calda, lavare le stoviglie, cucinare, son tutte faccende da rimandare alle ore serali. Regola la fiamma dei fornelli, altrimenti produrrà un calore eccessivo e, se puoi, consuma cibi freschi e crudi come frutta e verdura e relega l’uso della cucina alla sera.

6) Usa colori chiari per te e la tua casa: tende, copriletti, lenzuola, copricuscini rigorosamente tutti in bianco e possibilmente di fibra naturale. Il bianco riflette il calore piuttosto che assorbirlo e la consistenza del cotone ti darà una sensazione di freschezza.

7) Niente fonti di calore: quindi spegnete tutti gli elettrodomestici che non usate, evitate l’uso di asciugacapelli, forno, ferro da stiro e tutto ciò che emana calore, rimandandone l’utilizzo nelle prime ore del mattino o in tarda serata.

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Caduta intensa di capelli in primavera: cosa fare?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP ROSANon di rado può capitare che, tra la fine dell’inverno e l’arrivo della stagione primaverile, si manifesti una caduta intensa, più normale del solito, che si prolunga per qualche settimana; in alcuni soggetti questa caduta si manifesta anche nel passaggio tra estate e autunno. Molte sono le persone che si allarmano e preoccupano, e l’ansiosa “corsa ai ripari” produce spesso solo inutili spese in prodotti inutili.
E’ quindi bene capirne un po’ di più su questo fenomeno assolutamente normale e fisiologico che di conseguenza non dovrebbe destare eccessive preoccupazioni.

L’effluvio fisiologico

Il ricambio fisiologico dei capelli che coincide con l’avvento della stagione primaverile (stessa cosa succede in autunno) rappresenta nell’essere umano una sorta di “piccola muta del pelo”, che invece si manifesta in modo molto più marcato in altri mammiferi.
Questo ricambio intenso e marcato di capelli (caduta abbondante di capelli nel lavaggio e nella pettinatura) prende il nome di effluvio.
E’ bene rassicurare subito che i capelli che cadono sono capelli in fase Telogen (cioè alla fase finale del proprio ciclo vitale) e contemporaneamente alla fuoriuscita di questi capelli nuovi capelli stanno già crescendo all’interno del follicolo pilifero sotto la pelle, e tempo qualche giorno/settimana spunteranno dal cuoio capelluto per continuare a crescere regolarmente in salute.

Leggi anche: I tuoi capelli rivelano la tua salute: ecco come leggere i segnali che ti inviano

Perché i capelli mi cadono con una “pallina” bianca all’estremità?

I capelli in telogen caduti presentano una “pallina” bianca all’estremità e questo preoccupa ulteriormente;  anche in questo caso, bisogna specificare che è tutto normale e nulla di grave è accaduto ai nostri capelli (sarebbe molto più preoccupante se vedessimo cadere i nostri capelli con le guaine intatte, tipiche dei capelli anagen, perché ciò sarebbe sintomatico di problemi più seri).

Che cosa fare?

Essendo una caduta fisiologica e naturale, tutto tende a tornare nella normalità in poche settimane;
il fatto che, a seguito della preoccapazione per i capelli che cadono abbondantemente, si finisca con l’iniziare terapie cosmetiche ampiamente pubblicizzate che sembrano dare risultati proprio a qualche settimana di distanza dall’inizio della terapia, finisce col fare il gioco di chi specula nel mercato tricologico. Infatti la caduta abbondante sarebbe comunque cessata dopo qualche settimana!
Alcuni principi attivi farmacologici o cosmetici possono tuttavia accelerare questa fase di ricambio dei capelli e stimolare una più veloce ricrescita dei nuovi capelli in anagen, già nati all’interno dei follicoli piliferi.
Pertanto la cosa migliore da fare di fronte ad un effluvio è innanzitutto guardare a questo evento senza eccessiva preoccupazione e se lo si desidera trattare capelli e cuoio capelluto con prodotti specifici per questo tipo di tipologia.
Ricordiamo che di fronte all’effluvio è inutile ed inefficace iniziare terapie a base di finasteride o altri farmaci specifici per la calvizie androgenetica, patologia del tutto differente e con cause del tutto diverse.

Leggi anche: Come porti capelli rivela molto della tua personalità

Effluvio e calvizie androgenetica: differenze

Mentre l’effluvio interessa tutti i capelli del nostro cuoio capelluto (vediamo capelli cadere un po’ dappertutto dalla nostra capigliatura), la calvizie androgenetica interessa esclusivamente l’area superiore del cuoio capelluto e le tempie. Nei soggetti giovani, una predisposizione androgenetica può rendere sovrapponibile l’effluvio soprattutto alle zone della capigliatura soggette generalmente alla calvizie androgenetica, inducendo non di rado ad una diagnosi imprecisa o errata. Vengono talvolta prescritte terapie a base di finasteride o altri farmaci anticalvizie forse un po’ troppo prematuramente, quando cioè basterebbe ristabilire i giusti parametri pre-effluvio con trattamenti più “morbidi”.

I cosmetici da usare

I prodotti che possono essere utilizzati sono pertanto cosmetici a base di rame-peptidi e blandi stimolatori della fase anagen (Spectral RS, Alterna Weekly treatment) o a base di idrocortisone (Locoidon), che sono in grado di fermare celermente questo ricambio e stimolare una più rapida crescita dei capelli in anagen. nel caso del Locoidon, seppur si tratti di un farmaco privo di gravi effetti collaterali è consigliata la stretta supervisione medica.

Leggi anche: Le regole d’oro per la bellezza di ogni tipo di capello

Capelli rovinati

Un capello inaridito, secco e rovinato non è necessariamente sintomo di problemi di calvizie e caduta di capelli, soprattutto dopo l’estate, quando i capelli sono sottoposti a stress chimico-fisico per i frequenti lavaggi, sole e salsedine. Infatti un conto è la salute del fusto del capello, altra cosa è la salute del follicolo pilifero. Tuttavia, per donare alla capigliatura un aspetto bello e sano, esistono in commercio dei prodotti specifici, ad azione ristrutturante (maschere, creme, balsami e lozioni leave-in) che apportano sostanze alla struttura del capello e riescono a ridonare corpo, naturale elasticità e luminosità al capello.

Per maggiore sicurezza chiedi al medico

E’ consigliata comunque una visita di controllo da uno specialista, per assicurarsi che all’effluvio non sia sovrapposto in modo più o meno latente una nascosta calvizie androgenetica, che comincia a manifestare i suoi sintomi. questo vale principalmente per i soggetti maschi di età giovane compresa tra i 16 e 25 anni, età nelle quali si manifestano generalmente le forme più aggressive e con evolvere più rapido di calvizie androgenetica. Una visita di controllo con la conseguente diagnosi, sarà in grado di escludere qualsiasi carattere androgenetico alla caduta che tanto ci sta preoccupando, e nel caso in cui invece una androgenetica stia cominciando a manifestarsi, sapremo da subito come intervenire nel modo corretto.

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Perché ci viene la febbre e perché non dobbiamo aver paura di lei?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia  Massaggio Linfodrenante Dietologo Cellulite Dieta Sessuologia Sex LDH PSA Pene Laser Filler Rughe Botulino Ialuronico Temperatura Perchè FEBBREConosciamo tutti bene i suoi sintomi fastidiosi, appena arriva il freddo come in questi giorni temiamo di prenderla. Sto parlando della febbre. Quando la temperatura corporea sale, specialmente nel caso di un bambino, spesso ci si preoccupa troppo in fretta senza un reale motivo: sì, perché la febbre è un processo biologico naturale e non deve essere vista come una “malattia” da guarire nell’immediato.

Cos’è la febbre?

Tutti l’abbiamo provata, ma se vi chiedessero “cos’è la febbre?” voi sapreste rispondere? La febbre è uno stato patologico temporaneo che comporta un’alterazione del sistema di termoregolazione ipotalamica e una conseguente elevazione della temperatura corporea al di sopra del valore considerato normale (circa 37 gradi per l’uomo). E’ importante distinguere la febbre dall’ipertermia: in quest’ultima si ha l’aumento della temperatura del corpo, ma ciò è dovuto a fattori esogeni e non comporta variazione della attività di termoregolazione. Più esattamente per ipertermia si intende una temperatura rettale uguale o superiore a 41,6 gradi non dovuta all’azione di pirogeni endogeni, ma ad altri meccanismi che comportano un aumento primitivo della produzione endogena di calore e che agiscono al di fuori del controllo del centro ipotalamico che regola la temperatura corporea, come nel caso di ipertiroidismo, colpi di calore, condizioni di alterata capacità di disperdere calore (disautonomia familiare o la displasia ectodermica anidrotica). Tornando alla febbre si parla di:

  • stato subfebbrile/febbricola al di sotto dei 37,3 gradi (misurazione ascellare);
  • febbre moderata (tra 37,7 e 38,9);
  • febbre elevata (sopra i 39 gradi);
  • quando il valore supera i 40 si parla di iperpiressia.

Leggi anche: Differenza tra raffreddore e influenza: sintomi comuni e diversi

Perché veniamo colpiti dalla febbre?

Come ci spiega il Ministero della Salute, l’aumento della temperatura corporea viene causato da sostanze che si liberano durante la produzione delle difese naturali ed è esso stesso uno dei meccanismi attraverso il quale l’organismo del bambino si difende quando viene aggredito dall’esterno da un virus o da un batterio, che prediligono una temperatura più bassa: il corpo, con l’innalzamento della temperatura, viene infatti reso più svantaggioso per gli organismi invasori.

Leggi anche: Febbre alta: quando rivolgersi al medico

Un eccezionale sistema di difesa

Quando gli agenti infettivi entrano in contatto con le cellule dell’organismo che hanno il compito di proteggerci, si mette in moto un sofisticato sistema di risposta: una parte di questa risposta è proprio il fenomeno della febbre. Le cellule aggredite liberano alcune molecole che danno un segnale al cervello affinché vengano liberate altre molecole che hanno il compito di far salire la temperatura corporea. Nel frattempo, affluisce meno sangue in superficie, in modo che il calore prodotto in eccesso si conservi. Le cellule del corpo provano “disagio” per il calore (per intenderci, è quella sensazione di malessere che avvertiamo quando siamo colpiti dalla febbre), ma ad avere maggiori difficoltà sono invece virus e batteri: con l’innalzamento della temperatura, infatti, questi vengono man mano distrutti e non possono più riprodursi e moltiplicarsi. In pratica ora conoscete la febbre per quello che realmente è: un’ottima difesa per l’attacco da parte di virus e batteri, una “cura” del tutto naturale che deve fare il suo corso per poter difendere il nostro organismo

Leggi anche: Come e quando abbassare la febbre? Farmaci e rimedi casalinghi

La febbre non è un nemico

La febbre non è necessariamente un nemico da combattere a ogni costo. Non è necessario somministrare medicine tutte le volte che la temperatura supera i valori normali: abbassare la febbre, infatti, non aiuta il bambino a guarire prima. Se, però, il bambino mostra malessere, è irritabile o sofferente, è giusto dargli un po’ di sollievo abbassandogli la temperatura.

Sbagliato sottovalutarla in alcuni casi

La febbre può essere provocata sia da malattie poco gravi (la maggior parte delle volte), sia da malattie più impegnative (molto più raramente): questo significa che la febbre, pur essendo un meccanismo di difesa, può in certe situazioni essere sintomo di malattie gravi o diventare essa stessa fonte di danno per l’organismo, specie se dura per periodi eccessivamente lunghi e se la temperatura supera i 40 gradi. Quindi d’accordo a non sopravvalutare la febbre, ma non si deve neanche sottovalutarla. Nel dubbio chiedete aiuto al vostro medico.

Leggi anche: Differenza tra febbre ed influenza

Febbre alta

Prima ho nominato i “famosi” 40 gradi, tuttavia c’è da ricordare una cosa: non c’è necessariamente una specifica relazione tra valore della febbre e la gravità della malattia: una febbre molto alta, infatti, non vuol dire per forza che ci troviamo in presenza di una malattia molto grave: valori elevati di temperatura corporea, dunque, possono causare un disagio intenso a noi o al bambino, ma non bisogna pensare che la causa sia per forza pericolosa.

Tipi di febbre

In base alle sue caratteristiche, la febbre può essere di vari tipi:

  • Febbre continua: la temperatura corporea raggiunge i 40 °C e si mantiene pressoché costante. È frequente nelle polmoniti. Solitamente si ha defervescenza per crisi con sudorazione profusa.
  • Febbre remittente o discontinua: il rialzo termico subisce durante il periodo del fastigio (cioè l’acme febbrile raggiunto dopo la prima fase di ascesa della temperatura) oscillazioni giornaliere di due-tre gradi, senza che mai si raggiunga la defervescenza. È frequente nelle setticemie e nella tubercolosi.
  • Febbre intermittente: periodi di ipertermia si alternano a periodi di apiressia (senza febbre). Queste oscillazioni si osservano durante una stessa giornata, e questo è il caso di sepsi, neoplasie, malattie da farmaci, oppure nell’arco di più giorni, come nel caso della malaria (se il picco di ipertermia si osserva ogni quattro giorni si parla di quartana, se si osserva ogni tre giorni di terzana), nel linfoma di Hodgkin e in altri linfomi. Una febbre alta (intorno ai 40 °C, o fra i 37 e 38 in presenza di sudorazione, che asporta calore corporeo), intermittente e associata a brividi è il sintomo di una febbre settica, di origine batterica.
  • Febbre ondulante: il periodo febbrile oscilla da 10 a 15 giorni.
  • Febbre ricorrente e familiare: il periodo febbrile oscilla da 3 a 5 giorni.

Quali farmaci usare in caso di febbre?

Per gli adulti l’aspirina è sicuramente efficace, ma soltanto se la febbre ha origini infiammatorie, poichè agiscono inibendo la produzione delle prostaglandine. Non danno alcun beneficio, quindi, né nell’ipertermia né nel colpo di calore. In caso di ipertermia la terapia delle febbre con mezzi fisici (spugnature di acqua o alcool) può essere indicata. Se avete dei dubbi chiedete al vostro medico.

Quali farmaci in caso di febbre nei bambini?

A tale proposito leggi questo articolo: Febbre alta nei bambini e neonati: quali farmaci e cosa fare

I migliori prodotti per il benessere in caso di febbre, influenza e raffreddore

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, utilissimi in caso di febbre, influenza e raffreddore:

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Disseta più una Coca Cola fredda o un bicchiere d’acqua calda?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BICCHIERE ACQUA BERE LIQUIDI IDRATAZIONE SPIAGGIA CALDO ESTATE MARE VACANZE SETE BEREImmaginate di essere nel deserto da giorni, avendo cibo a sufficienza ma senza poter bere. Non siete mai stati così assetati in vita vostra. Arrivereste perfino a bere da una pozzanghera come Paolo Villaggio “maratoneta” nel film “Superfantozzi”, se solo ne trovaste una.

All’improvviso dal nulla appare una sorta di mago che decide di salvarvi la vita dandovi qualcosa da bere. Vi offre un solo bicchiere con cinque possibilità di liquidi con cui riempirlo:

  • Coca Cola ghiacciata,
  • thè freddo alla pesca,
  • champagne Moët & Chandon Grand Vintage Collection 1911,
  • birra scura fresca fresca appena uscita dal frigo,
  • acqua a 40 gradi.

Cosa scegliereste valutando che questi saranno gli unici liquidi che riuscirete a bere per tanti giorni a venire?

In pochi probabilmente sceglierebbero l’acqua calda. In pochi quindi… sopravviverebbero a lungo! La bevanda che vi offre più possibilità di sopravvivenza è proprio l’acqua.

Le bevande zuccherate alzano la curva glicemica col risultato che fanno venire ancora più sete! Stessa sorte per le bevande alcoliche o contenenti caffeina: più ne beviamo e più avremo sete. Tutto ciò non è un parere soggettivo: è semplicemente ricavato dalla fisiologia del nostro corpo.

L’alcol, in particolare, richiede una maggiore quantità di acqua per il suo metabolismo ed in più aumenta la perdita di liquidi attraverso le urine, in quanto provoca un blocco dell’ormone antidiuretico: non esattamente ciò che vi serve per sopravvivere nel deserto.

Insomma se avete veramente sete, niente di meglio dell’acqua, soprattutto se volete dimagrire: l’acqua è l’alimento più dietetico che esista e – al contrario delle altre bevande citate – non ha nessuna caloria!

A proposito, vi siete mai chiesti perché – se siete assetati – la cosa più sbagliata del mondo è bere l’acqua di mare? Leggete qui: Perché l’acqua di mare non si può bere?

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I lati positivi del caldo: il sole estivo aumenta il testosterone

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO COPPIA AMORE SESSO RAPPORTO INNAMORATI ESTATE SPIAGGIA MARE VACANZE TRAMONTOVi siete mai chiesti perché durante l’estate c’è un boom di nuove coppie? I motivi sono vari: le vacanze, l’assenza di stress, i vestiti si accorciano e diventano più provocanti… Ma per quel che riguarda l’uomo anche la chimica gioca la sua parte! Uno studio chiamato “Association of vitamin D status with serum androgen levels in men” portato a termine dai ricercatori dell’università di Graz (Austria) ha dimostrato il collegamento tra sole e libido maschile. Nei mesi estivi il sole favorisce nell’uomo l’aumento del livello di testosterone e l’attivazione di tutti gli altri ormoni, tra cui i feromoni. Per questo durante i mesi estivi, nei quali si è esposti maggiormente ai raggi solari, gli uomini accumulano più elevati livelli di testosterone ed il desiderio sessuale è maggiore (come maggiore è la voglia di tradire l’eventuale partner). Tale aumento di testosterone sembra protrarsi fino a settembre, mese nel quale il testosterone degli italiani è infatti quasi il doppio che nei mesi invernali.

Vitamina D e testosterone?

Il livello di testosterone aumenta quando cresce nell’organismo la vitamina D, sostanza che si innalza nell’organismo proprio in seguito all’esposizione ai raggi solari. Allo stesso tempo l’abbronzatura estiva è piacevole alla vista ed elimina alcuni inestetismi cutanei: ciò è in grado di migliorare la capacità attrattiva di entrambi i sessi ed i flirt estivi sono nell’uomo essi stessi fattori che aumentano il testosterone. Ma durante l’estate non solo aumenta il testosterone: con l’abbronzatura aumentano anche i feromoni, che hanno un ruolo chiave nel governare le reazioni istintive di fronte a un’altra persona. Insomma d’estate il corpo maschile si “gioca tutte le carte a sua disposizione” e libera tutte le sostanze chimiche in grado di attivare l’attrazione sessuale, senza considerare che il caldo estivo è un forte vasodilatatore e ciò facilita anche l’erezione del pene.

Il freddo inverno

Quando ci sono meno ore di luce, invece, il livello di testosterone diminuisce e cala anche il desiderio sessuale. Secondo gli esperti la libido mediamente cala a partire da novembre e raggiunge il suo livello più basso a febbraio, anche a causa della debolezza delle radiazioni solari in questo periodo. Una ricerca svolta nel 2012 tra i nostri pazienti maschi tra i 20 e i 60 anni, conferma questa tesi. La grande luce estiva, inoltre, ha un effetto euforizzante e antidepressivo in grado di stabilizzare l’umore e di rivitalizzare tutti i sensi. Basta pensare a come ci può rendere tristi il buio o una giornata di pioggia e di come invece ci rende allegri una bella giornata di sole e di luce. Buon sole e buona abbronzatura a tutti i lettori, ma sempre usando il buon senso!

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