Il pepe fa male o bene alla salute? Controindicazioni e gravidanza

MEDICINA ONLINE PEPE NERO VERDE GRIGIO ROSA BIANCO GIALLO COLORE SAPORE PICCANTE DIFFERENZA CALORIE RICETTA CUCINA USO COSMETICA CUCINARE PIETANZA SALSA PASTA CARNE PESCE IRRITA GASTRITE FA MALE CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZACerchiamo di fare chiarezza sull’argomento dato che spesso si sente dire che il pepe fa male e dovrebbe essere ridotto nella dieta mentre altri sostengono che faccia bene, dunque il dubbio sembra persistere. Si tratta di una spezia che sin dall’antichità è stata utilizzata sia per scopi culinari che curativi. Oggi il pepe viene usato in vaste parti del mondo ed è divenuto uno delle spezie principali anche nei paesi occidentali, tanto da trovarlo servito a tavola accanto all’olio e l’aceto, come condimenti basilari delle nostre pietanze. Vediamo dunque quali sono le sue proprietà benefiche, dato che il suo caratteristico sapore è ormai più che conosciuto e apprezzato largamente.

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Lati positivi del pepe

I benefici che si traggono dal pepe sono numerosi e di notevole importanza, anche se in effetti non sono molto conosciute. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che il pepe nero ha la capacità innanzitutto di migliorare le funzioni digestive. Aggiunto quindi ai cibi, specie se pesanti e difficili da digerire, aiuta lo smaltimento e la digestione. Questa sua proprietà è indicata anche in caso di diete e in cui si ha necessità di perdere peso, proprio perché migliorando il metabolismo favorisce lo stesso dimagrimento.

Un altro vantaggio è quello di riuscire a ridurre la quantità di gas nell’intestino, particolarmente utile perciò per tutte quelle persone che tendono a soffrire di aerofagia o semplicemente quando si ingeriscono cibi che formano più aria di altri come i legumi ad esempio. Sia per gli uomini che per le donne, farà piacere sapere che esso ha in sé una gran quantità di antiossidanti, ci aiuta quindi a rimanere giovani sia con il corpo che l’organismo nel suo complesso. Per chi ne avesse necessità, è utile sapere che il pepe inoltre favorisce l’acido cloridrico nello stomaco. Infine si è potuto verificare anche un effetto benefico nel combattere la proliferazione batterica, specie del tratto intestinale.

Lati negativi e controindicazioni del pepe

Sottolineate le sue proprietà salutari sull’organismo è però anche necessario ricordare che deve essere sconsigliato in alcuni casi specifici. Sostanzialmente il pepe va usato con moderazione quando si ha un ipersensibilità gastrica dato che ne aumenta l’acidità e può pertanto irritare le detta mucosa. Se assunto in quantità eccessive può comportare effetti negativi al tratto gastrointestinale. Se odorato con insistenza potrebbe irritare le vie respiratorie, con comparsa anche di gonfiori e difficoltà respiratoria. Infine è sconsigliato, questo per specifico dettame medico, alle donne in gravidanza e allattamento. Oltre a questo non ci sono particolari controindicazioni. Un uso moderato dunque non può far altro che bene, come tutte le cose del resto. Se qualcuno dice che il pepe fa male forse si riferisce ad un suo uso eccessivo che come visto prima può in effetti irritare e cerare problemi gastrointestinali.

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Controindicazioni all’anguria: chi deve evitare di assumerla

MEDICINA ONLINE DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ANGURIA COCOMERO MELONE FA INGRASSARE DIMAGRIRE FRUTTA ACQUA CALDO ESTATEL’anguria, assieme ad altri tipi di frutta come kiwi, meloni, pesche e fichi, va evitata se si soffre di colite (o Sindrome del Colon Irritabile) o di gastrite. Chi lamenta spesso bruciori allo stomaco potrebbe infatti acuire il proprio fastidio dopo aver mangiato un’eccessiva quantità di anguria. Chi soffre di colite e gastrite può al limite assumere piccole quantità di anguria e lontano dai pasti, per evitare problemi di diarrea ma anche gonfiori addominali e stitichezza che a periodi possono cogliere il soggetto.

Sono possibili, come per altri frutti, intolleranze o allergie ai salicilati naturali contenuti nella polpa dell’anguria. In caso di intolleranza, bisognerà valutare con il medico la quantità permessa o l’alternanza di assunzione di questo frutto con altri.

Un’altra controindicazione è per soggetti allergici alle graminacee e al polline: l’anguria, infatti, come altri alimenti contiene e attiva l’istamina, la causa scatenante i sintomi di questa allergia comune soprattutto alla stagione primaverile.

Attenzione ai semi: non vanno ingeriti, perché hanno una forte azione lassativa e in soggetti che hanno stenosi del canale alimentare possono bloccare il transito digestivo.

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Differenze tra Efferalgan e Co-Efferalgan

MEDICINA ONLINE FARMACO FARMACI EFFETTI COLLATERALI INDICAZIONI CONTROINDICAZIONI EFFETTO DOSE DOSAGGIO PILLOLE CREMA PASTIGLIE SUPPOSTE SIRINGA INIEZIONE EMIVITA FARMACOCINETICAL’Efferalgan è un farmaco che contiene solo paracetamolo, invece il Co-Efferalgan associa al paracetamolo la codeina che appartiene ad un gruppo di farmaci chiamati analgesici oppioidi. Entrambi servono principalmente per calmare il dolore, tuttavia il Co-Efferalgan ha una azione analgesica più potente.
Le controindicazioni sono diverse, ad esempio l’Efferalgan può essere somministrato ad un bambino sotto i 12 anni, mentre il Co-Efferalgan no, avendo quest’ultimo molti più effetti collaterali del “semplice” Efferalgan. Ricordate: chiedete SEMPRE consiglio ad un medico prima di assumere un farmaco, evitate il “fai da te”!

I migliori prodotti per il benessere in caso di febbre, influenza e raffreddore
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, utilissimi in caso di febbre, influenza e raffreddore. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Differenza tra controindicazioni ed effetti indesiderati

MEDICINA ONLINE FARMACO FARMACIA AEROSOL ASMA PHARMACIST PHOTO PIC IMAGE PHOTO PICTURE HI COMPRESSE INIEZIONE SUPPOSTA PER OS INTRAMUSCOLO PRESSIONE DIABETE CURA TERAPIA FARMACOLOGICA EFFETTI COLLATERALI CONTROINDICAZIONIAd alcuni potrebbe sembrare una domanda banale ma nessuna domanda è mai banale in medicina, specie quando si ha a che fare con i farmaci. Spieghiamo oggi in maniera semplice, la differenza tra le controindicazioni di un farmaco ed i suoi effetti collaterali.

Le “controindicazioni” (in inglese “contraindication“) sono tutte quelle circostanze che sconsigliano l’impiego di un farmaco in quanto aumentano il rischio nell’utilizzo di quel farmaco. Ad esempio ci sono tanti farmaci che sono controindicati in gravidanza perché possono avere effetti negativi sul bambino. O altro esempio è controindicato bere alcolici in caso di assunzione benzodiazepine. Le controindicazioni non valgono solo per i farmaci: ad esempio la gravidanza è una controindicazione relativa per l’uso diagnostica per immagini che usi raggi X, mentre il portare un pacemaker è una controindicazione assoluta per la risonanza magnetica. Leggi anche: Differenza tra controindicazione assoluta e relativa con esempi

Con “effetto collaterale di un farmaco” (anche chiamato “effetto indesiderato”, in inglese “side effect” o SE) si intende uno o più effetti non intenzionali che insorgano alle dosi normalmente impiegate nell’uomo e che siano connesso alle proprietà del farmaco, insomma un qualsiasi effetto non previsto o non desiderato (e non necessariamente nocivo) legato all’azione farmacologica di una sostanza terapeutica; tali effetti sono illustrati nel rispettivo foglietto illustrativo. Esempi classici di effetti collaterali sono: letargia, insonnia, cefalea e nausea. Alcuni effetti collaterali sono lievi e “banali”, mentre altri possono essere decisamente più gravi e pericolosi.

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Carnitina: a cosa serve, effetti, dosi, effetti collaterali e controindicazioni

MEDICINA ONLINE INTEGRATORI ALIMENTARI CARNITINA PER DIMAGRIRE ACIDI GRASSI PALESTRA PERDERE PESO CORPOREO MASSA GRASSA.La carnitina è un acido carbossilico la cui formula è C7H15NO3, ha una struttura simile a quella di un amminoacido e appartiene alla Continua a leggere

Nocciole: calorie, proprietà, benefici e controindicazioni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma NOCCIOLE CALORIE PROPRIETA BENEFICI  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLe nocciole sono un tipo di frutta secca tra le più amate al mondo, nonché uno dei prodotti tipici italiani, come dimostrano le note nocciole del Piemonte. Le nocciole hanno origini antiche: l’albero del nocciolo – il cui nome scientifico è Corylus Avellana e appartiene alla famiglia delle Betalaceae – veniva, infatti, coltivato da Romani e Greci, che ne apprezzavano già le proprietà benefiche, nutritive e terapeutiche. La frutta secca è davvero preziosa dal punto di vista nutrizionale per la salute dell’organismo e di questa fanno parte, per l’appunto, anche le nocciole. Quali sono, quindi, le loro caratteristiche? Scopriamo di più su questo buonissimo e nutriente alimento.

Le nocciole hanno benefici, proprietà nutrizionali e alimentari e controindicazioni, che le hanno rese famose in tutto il mondo: si tratta, infatti, di un tipo di frutta secca tra le più amate, nonché uno dei prodotti tipici italiani, come dimostrano le note nocciole del Piemonte. Le nocciole hanno origini antiche: l’albero del nocciolo – il cui nome scientifico è Corylus Avellana e appartiene alla famiglia delle Betalaceae – veniva, infatti, coltivato da Romani e Greci, che ne apprezzavano già le proprietà benefiche, nutritive e terapeutiche. La frutta secca è davvero preziosa dal punto di vista nutrizionale per la salute dell’organismo e di questa fanno parte, per l’appunto, anche le nocciole. Quali sono, quindi, le loro caratteristiche? Scopriamo di più su questo buonissimo e nutriente alimento.

Benefici
Le nocciole sono ricche di vitamina E, grassi insaturi e di fitosteroli: si tratta di sostanze indicate per la prevenzione delle malattie cardiache e circolatorie, che apportano benefici notevoli al cuore. La presenza di magnesio aiuta a regolare i livelli di calcio nel sanguee, di conseguenza, anch’esso preserva la salute del cuore e dei muscoli, rafforzandoli. La vitamina E e il manganese sono, inoltre, indicati per la prevenzione del cancro: riescono, infatti, a contrastare l’insorgere di alcuni tipi di tumore. Sempre la vitamina E e gli acidi grassi insaturi svolgono un’azione protettiva nei confronti della pelle: esiste, ad esempio, l’olio di nocciole per la cura della pelle e dei capelli, in grado di prevenirne la disidratazione e rafforzarli, grazie alle proprietà emollienti e tonificanti. Il magnesio e il manganese apportano benefici alle ossa e alle articolazioni: il magnesio è in grado, infatti, di rafforzare lo scheletro e di essere immagazzinato e utilizzato in caso di carenze. La presenza delle vitamine del gruppo B rende le nocciole utili nei confronti del sistema nervoso: queste vitamine sono, infatti, necessarie per la creazione della mielina – che aumenta l’efficacia degli impulsi nervosi – per la sintesi della serotonina, della melatonina e dell’epinefrina – neurotrasmettitori del sistema nervoso – e contribuiscono, inoltre, alla sintesi degli ormoni e alla salute dei globuli rossi. Le nocciole – grazie alla presenza di manganese e di fibre – favoriscono la digestione, il transito intestinale e l’eliminazione delle tossine, oltre ad aiutare il metabolismo delle proteine e dei carboidrati. La vitamina E è considerata un antiossidante naturale e, in quanto tale, è in grado di rallentare l’invecchiamento precoce e contrastare l’azione dei radicali liberi. Le nocciole non contengono, poi, glutine e sono, quindi, indicate nell’alimentazione di chi soffre di celiachia – di cui è importante riconoscere i sintomi – è intollerante al glutine e allergico al grano.

Proprietà curative
Le nocciole contengono acidi grassi essenziali omega-6 e omega-3 – che sono in grado di abbassare i livelli del colesterolo LDL – e acido oleico, che serve per alzare i livelli di colesterolo “buono” HDL. Il magnesio presente nelle nocciole combatte la stanchezza, i crampi, i dolori e l’affaticamento. Il consumo di nocciole è, inoltre, indicato per integrare eventuali carenze e combattere l’anemia. Essendo altamente rimineralizzanti, le nocciole sono indicate negli stati di convalescenza, ma anche per chi soffre – come detto prima – di spossatezza fisica e mentale. La presenza di vitamine del gruppo B sono in grado di alleviare lo stress e l’ansia e combattere la depressione, che ha sintomi diversi. Le nocciole sono, poi, in grado di combattere la stitichezza: grazie alla presenza di fibre vantano, infatti, proprietà lassative.

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Proprietà nutrizionali e alimentari
Le nocciole sono una fonte preziosa di sali minerali: sono presenti, infatti, ottime quantità di manganese, potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro, rame, zinco e selenio. Questo tipo di frutta secca include, inoltre, vitamine – la A, quelle del gruppo B, la C, la E, la K e la J – beta-carotene, saccarosio, diversi aminoacidi, acqua, proteinee fibre. Le nocciole sono, poi, un alimento molto calorico: 628 calorie ogni 100 grammi di prodotto.

Quantità per 100 grammi di nocciole
Calorie 628
Grassi 61 g
Acidi grassi saturi 4,5 g
Acidi grassi polinsaturi 8 g
Acidi grassi monoinsaturi 46 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 0 mg
Potassio 680 mg
Carboidrati 17 g
Fibra alimentare 10 g
Zucchero 4,3 g
Proteine 15 g
Vitamina A 20 IU Vitamina C 6,3 mg
Calcio 114 mg Ferro 4,7 mg
Vitamina D 0 IU Vitamina B6 0,6 mg
Vitamina B12 0 µg Magnesio 163 mg

Controindicazioni
Non esistono effetti collaterali particolari legati al consumo di nocciole. Sicuramente, è bene prestare attenzione in presenza di allergie e intolleranze e non esagerare, in ogni caso, nel consumo: si tratta, infatti, di un alimento altamente calorico.

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Curcuma: calorie, proprietà, benefici, controindicazioni e conservazione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CURCUMA CALORIE PROPRIETA CONTROINDICAZIONI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari AnoIl nome “Curcuma” deriva dalla parola persiana-indiana Kour Koum, che significa zafferano; infatti è conosciuta anche come Zafferano delle Indie: Marco Polo ne scrive nel 13° secolo, raccontando i suoi viaggi in Cina: “Vi è anche un vegetale, che ha tutte le proprietà del vero zafferano, così come il colore, ma che non è vero zafferano.” La curcuma è regina della cucina Indiana, in primis come ingrediente chiave del celeberrimo Curry, ma anche da sola viene aggiunta ad innumerevoli piatti. Oltre che in India, ne fanno largo uso anche in Nepal, in Thailandia (abbinandola in particolar modo col pesce) e in Cina.
In Italia l’utilizzo della curcuma, una vera e propria miniera di antiossidanti contro i radicali liberi, in cucina è stato introdotto abbastanza di recente, contemporaneamente all’avvento di diverse tipologie di cucina internazionale, le quali si sono andate ad integrare alla conosciutissima dieta mediterranea. Tuttavia all’estero è conosciuta ed utilizzata da migliaia di anni, in particolar modo in India da almeno 5000, come spezia, come colorante e addirittura come medicina.

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Tipologia di curcuma
Possiamo trovarla in svariate forme: curcuma in polvere o essiccata a fette nel reparto spezie e sali, fresca nel reparto ortofrutta. Quella essiccata è ottenuta facendo bollire i rizomi per parecchie ore, essiccandoli e schiacciandoli per ottenere poi la polvere dorata che tutti conosciamo. Per usufruire al meglio delle sue proprietà consigliamo di consumarla fresca, aggiungendola solamente a fine cottura o a crudo, tuttavia resta in ogni caso un preziosissimo alleato per la nostra salute anche nelle altre sue varianti.

Calorie e valori nutrizionali della curcuma (quantità per 100 grammi):

  • Calorie 354
  • Grassi 10 g
  • Acidi grassi saturi 3,1 g
  • Acidi grassi polinsaturi 2,2 g
  • Acidi grassi monoinsaturi 1,7 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 38 mg
  • Potassio 2.525 mg
  • Carboidrati 65 g
  • Fibra alimentare 21 g
  • Zucchero 3,2 g
  • Proteina 8 g
  • Vitamina C 25,9 mg
  • Calcio 183 mg
  • Ferro 41,4 mg
  • Vitamina B6 1,8 mg
  • Magnesio 193 mg

Ecco le principali proprietà della curcuma:

  1. Antinfiammatoria: ovvero, questa spezia è in grado di ridurre i meccanismi infiammatori nell’organismo soprattutto quelli che coinvolgono le articolazioni;
  2. Azione depurativa: uno dei suoi effetti benefici consiste proprio nell’aiutare il corpo ad espellere le tossine;
  3.  Coleretica: incrementa la produzione della bile ed allo stesso tempo nel favorisce il passaggio verso il duodeno;
  4. Antiossidante: questa spezia aiuta a combattere l’ossidazione cellulare e lo sviluppo dei radicali liberi;
  5. Antitumorale: grazie alla curcumina che blocca il progredire delle cellule tumorali, in particolare previene i tumori di colon, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni, mammelle e leucemia;
  6. Cicatrizzante: il rizoma fresco si può applicare su ferite, eritemi e morsi d’insetti;
  7. Stabilizzatore glicemico: questa spezia è raccomandata in caso di diabete, perché è un alimento ipoglicemico;
  8. Proprietà digestive: favorisce il buon funzionamento dell’attività gastrica e dunque questa spezia è anche digestiva;
  9. Neuroprotettivo: la curcuma è in grado di ostacolare le patologie neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer ad esempio;
  10. Immunostimolante: la curcumina sarebbe in grado di contrastare il morbo di Crohn e le malattie autoimmuni, nonché di stimolare la risposta immunitaria;
  11. Seboregolatore e lenitiva: è ideale per curare varie affezioni dermatologiche, dall’acne, alla psoriasi alle micosi;
  12. Antibatterico: la curcumina ha proprietà antibatteriche in grado di coadiuvare l’organismo nel contrastare i batteri esterni;
  13. Protettore cardiovascolare: favorisce la fluidificazione del sangue, migliora la circolazione, aiuta a regolare il colesterolo e protegge dagli infarti;
  14. Proprietà carminative ed antispastiche: si rivela molto utile in caso di meteorismo e per regolarizzare le funzioni intestinali.

Gusto ed utilizzo della curcuma in cucina
Il gusto pungente e lievemente amarognolo della curcuma la rende perfetta nei piatti salati (zuppe, insalate di cereali, polpette vegetali, salse di accompagnamento a primi e secondi piatti, minestre), tuttavia in alcuni casi viene utilizzata anche in ricette dolci: frequentemente viene sfruttato il suo potere colorante ad esempio per dare una tonalità maggiormente gialla a creme e budini, come la crema pasticcera nella sua versione vegan, la quale con l’aggiunta di un pizzico di polvere di curcuma sarà senza dubbio indistinguibile dalla collega tradizionale. Altro preparato famoso che vede protagonista la curcuma in cucina è il Golden Milk, una sorta di latte aromatizzato preparato dai maestri Yoga per mantenere in buona salute le articolazioni del corpo: troverete la ricetta a fine articolo.

Abbinamenti consigliati con la curcuma
Fondamentale è associare la curcuma con un grasso (eccellente l’olio extravergine di oliva) e con il pepe: la piperina infatti, il suo principio attivo, ne massimizza l’assorbimento dei nutrienti. Via libera, quindi, ma senza esagerare, alla classica “spolverata finale” prima di servire i vostri piatti. Altra associazione che consigliamo è quella con cavoli e broccoli, i quali contengono isoticianato, un componente capace di aumentare l’assorbimento della curcumina, principio attivo della curcuma.

Conservazione della curcuma
Per non perderne il caratteristico aroma, vi suggeriamo di conservare la curcuma in polvere in barattoli di vetro, non trasparenti, sigillati ermeticamente e al riparo dalla luce solare. Per quella fresca il consiglio è di riporla in frigo, avvolta in un tovagliolo di carta e inserita poi in un sacchetto di plastica: si manterrà per qualche settimana.

Curcuma: controindicazioni ed effetti collaterali

In generale,  la curcuma non presenta particolari controindicazioni. Se assunta in dosi eccessive potrebbe provocare alcuni effetti collaterali, come nausea o acidità gastrica.

  1. Si consiglia di non utilizzare la curcuma se si è allergici anche ad uno solo dei principi attivi.
  2. Se assunta smodatamente può provocare: ulcere, dissenteria, nausea, meteorismo e calcoli.
  3. Se ne sconsiglia l’uso a persone con disturbi emofili, calcoli e donne incinta.

 

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