Lui più grande e lei più giovane
“E’ la situazione più tradizionale ed ha un’origine storica, in quanto la specie aveva bisogno di ottimizzare il tasso di natalità approfittando del fatto che l’uomo può rimanere fertile molto più a lungo della donna, che è limitata invece dalla ineluttabile menopausa. Inoltre un uomo, vivendo un secondo legame con una partner più giovane pensa (o spera) di ringiovanire con lei. Il che porta ad alcuni inconvenienti.” (Willy Pasini)
Alcune donne scelgono un partner più grande, o addirittura molto più grande per un bisogno di sicurezza economica ed affettiva. A volte (spesso) ciò si verifica in mancanza di una solida figura paterna. Altre donne, cercano un modo di approcciarsi all’erotismo più intimo e più raffinato, cosa che spesso manca in giovani “un po’ frettolosi” che prendono il sesso più come una staffetta che come un piacere da gustare a piccoli morsi.
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Lei più grande di lui
Ultimamente stiamo assistendo ad una controtendenza che vede tantissime donne mettersi insieme a uomini anche molto più giovani di loro… donne che si riscoprono più forti, che hanno meno bisogno che in passato di farsi proteggere, che adesso passano dall’altra parte proteggendo a loro volta. Donne che scoprono una nuova sicurezza, che nell’adolescenza non si può avere, donne che negli anni e nelle esperienze hanno trovato la loro dimensione ideale. Che stanno bene con sé stesse e che per questo piacciono tanto agli uomini… che fanno perdere la testa a quelli con qualche anno meno di loro, intrigati da questo misto di donna esperta/in gamba/un po’ mamma perché no… Ma allora esiste una tendenza anche nei rapporti tra uomo e donna? Nella stagione primavera/estate vedremo un ritorno dell’uomo più maturo accompagnato alla ragazzina? Oppure il rapporto anagrafico che passa tra i due componenti di una coppia è dettato dal cambiare, dall’evolversi di una società con tutti i pro e i contro che ciò comporta.
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Qualche suggerimento se tu sei più piccola del tuo lui:
- tu non sei la sua bambolina che dice sempre di sì quindi fatti valere, esprimi le tue opinioni, sia che si tratti della scelta della pizzeria dove andare a mangiare che del vostro rapporto. Se qualcosa non ti sta bene hai tutti i diritti di farti sentire;
- lui vuole fare sesso o vuole qualcosa per la quale tu non ti senti pronta? Esiste la stupenda parola NO da dire e ridire a ripetizione, spiegandogli le tue ragioni e perché preferisci aspettare… Se lui non vuole sentire ragioni, se ti tartassa con le sue richieste, se ti minaccia di lasciarti se non lo “accontenti” fai dietro front in 3 secondi netti. Anche se starai male, se in questo momento pensi che mai nessuno sarà come lui, stai certa che è vero che mai nessuno sarà come lui, perché ne troverai 100 migliori;
- lui è molto, molto più grande di te? Rifletti sulle modalità nelle quali vi siete conosciuti, pensa a cosa dai tu a lui e cosa lui a te, e pensa quanto ognuno ha da imparare da questa storia;
- tra te e lui funziona bene solo il sesso? Probabilmente è proprio una sessualità più “colta” e appagante quello che andavi cercando, ma da solo il sesso non basta a costruire un rapporto di coppia, pensa se questo “grande amore” ha senso per il tuo futuro.
Qualche suggerimento se invece è il tuo lui più piccolo di te:
- generalmente circola la vocina insistente e alimentata da pregiudizi che “è meglio che l’uomo sia più grande della donna” oppure che “se una ragazza esce con uno più piccolo lo fa perché i suoi coetanei non la considerano, ergo è una sfigata”…. ecc. ecc. di luoghi comuni e pregiudizi ne è pieno il mondo, quindi un solo consiglio. Non ascoltateli;
- non cadete mai nella trappola dell’istinto materno. Lui è il vostro uomo, il vostro amante, non trattatelo da bambino, non diventate la sua mamma/crocerossina. Ha già chi gli dice di mettersi la maglietta di lana…
- capiterà che litighiate no? anche se a volte siete imbestialite e sarà durissimo non cadere in tentazione, non cercate di zittirlo e di conquistarvi l’ultima parola accusandolo di essere piccolo, immaturo e via dicendo… se lo fate dimostrerete solo di non avere altri argomenti!
- per quel che riguarda il sesso, il vostro è un rapporto di parità o tu fai la maestrina compiacendoti di farlo? magari sei stata la sua prima donna?…è indubbiamente bello essere la protagonista di uno dei momenti più importanti della vita di chi ami, ma non usare la tua “bravura a letto” per compensare altre mancanze. Alla lunga questo non funziona mai!
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Lo staff di Medicina OnLine
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Togliamoci subito ogni dubbio. Il Parmigiano Reggiano è un toccasana per la dieta quotidiana. Non solo per quella di adulti e anziani, ma pure per quella di bambini e adolescenti, che hanno bisogno del giusto apporto di calcio per crescere sani e forti.
La scala di Hoehn e Yahr viene usata in campo medico per descrivere i sintomi della progressione del morbo di Parkinson. È stata originariamente pubblicata nel 1967 sulla rivista Neurology da Melvin Yahr e Margaret Hoehn e comprendeva gli stadi da 1 a 5. Da allora, è stata proposta una scala modificata, con l’aggiunta degli stadi 1,5 e 2,5 che descrivono il decorso intermedio della malattia.
La sindrome di Down si verifica in persone di tutte le razze e classi sociali, anche se le donne più anziane hanno una maggiore probabilità di dare alla luce un bambino affetto dalla malattia. Una donna di 35 anni, per esempio, ha circa una probabilità su 350 di concepire un bambino con sindrome di Down, ma tale rischio aumenta gradualmente fino a circa 1 a 100 entro i 40 anni. All’età di 45 anni l’incidenza diventa circa 1 su 30.
Terza età e sessualità possono andare d’accordo, nonostante si sappia che tornare a rivedere le regole del sesso, alla luce degli evidenti cambiamenti che intercorrono per l’avanzare degli anni, in certi casi, specie quando si presentano i primi disturbi, non è così facile. Più spesso la tentazione di “metterci una pietra sopra” sia per gli uomini che per le donne, sembra essere la via più semplice da percorrere, precludendo invece il benessere completo a entrambi, reciprocamente. Con il passare degli anni all’uomo e alla donna accadono dei mutamenti fisici, psicologici e ormonali che alterano la rispettiva predisposizione alla vita sessuale: per le donne si parla di menopausa, per l’uomo invece si comincia a parlare di andropausa.
Come le donne, anche gli uomini sperimentano un periodo di scombussolamento quando arrivano ai 40 anni, la cosiddetta crisi di mezza età. Fondamentalmente, consiste nella difficoltà ad accettare il passaggio alla maturità, buttandosi alle spalle gli anni della giovinezza. I sintomi più chiari che segnalano una possibile crisi dovuta all’età negli uomini è la necessità di sentirsi nuovamente giovani. Da ciò deriva il desiderio di sperimentare avventure diverse che si sono dissolte per via degli anni o che al momento giusto non sono state realizzate. Un altro aspetto rilevante è l’ambizione alla “libertà”, spinta dall’esaurimento o dalla quantità di responsabilità che hanno in genere i capofamiglia. È frequente verificare che gli uomini in questa tappa (tra i 40 e i 50 anni) associano la giovinezza a libertà, adrenalina, emozione e divertimento, e iniziano a constatare che la propria vita è lontana da tutto questo. Si apre allora la porta della noia e del disinteresse per la vita che si conduce. A breve termine, queste esperienze risvegliano una quantità di emozioni che fa pensare di essere tornati quelli di prima, porta a uscire con gli amici e a svolgere attività proprie di età inferiori. A lungo termine, tuttavia, può diventare una situazione conflittuale nel matrimonio.
In ogni fase della vita si sperimenta un diverso approccio alla sessualità: dall’adolescenza alla menopausa, ecco cosa succede. Per capire meglio come cambia la sessualità nelle diverse fasi della vita, è opportuno partire dal concetto di salute sessuale: secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è “uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale correlato alla sessualità […],richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità ed alle relazioni sessuali”, questa definizione rende evidente la molteplicità di fattori che si intersecano nella costruzione del proprio benessere sessuale.
E’ sorprendente come nulla muti in fatto di sesso col passare degli anni. Almeno nella mente! Perché a 14 come a 80 anni uomini e donne sono sempre sessualmente attivi nella stessa misura. Certo il fisico non sempre aiuta, i problemi, la salute, l’intesa col partner sono fattori che influenzano l’erotismo, ma l’età avanzata, da sola, non influisce sulla libido. A 40 anni, soprattutto per le donne, si raggiungono i risultati più alti nella soddisfazione erotica, sia dal punto di vista qualitativo che da quello dell’intensità e della pratica di nuove fantasie.