Qual è il momento della giornata in cui la febbre è più alta e perché?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA FEBBRE IPERTERMIA COLPO DI CALORE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie CapillariTutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto la febbre e tutti ci siamo accorti che la temperatura del nostro corpo non rimane stabile ma tende a variare durante le ore del giorno. In caso di febbre la temperatura corporea tende infatti a:

  • essere più elevata dopo i pasti a causa della digestione in atto e specie se i pasti e le bevande sono caldi;
  • essere più bassa al mattino ed intorno a mezzogiorno;
  • aumentare progressivamente nel tardo pomeriggio, la sera e la notte.

Cortisolo

La variazione tra la mattina e la sera – che può superare anche un grado di differenza –  si verifica perché nel corso della giornata diminuisce da parte del nostro organismo la produzione di cortisolo. Il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, più precisamente dalla zona fascicolata della loro porzione corticale. È un ormone di tipo steroideo, derivante cioè dal colesterolo, ed in particolare appartiene alla categoria dei glucocorticoidi, di cui fa parte anche il corticosterone (meno attivo). Alti livelli di cortisolo sono associati ad una dieta iperproteica (ovvero in cui la quantità di proteine introdotta con l’alimentazione è superiore a quella di carboidrati e grassi), ma anche al digiuno, all’attività fisica intensa ed a periodi stressanti della nostra vita, non a caso il cortisolo viene anche chiamato “ormone dello stress”, anche se sarebbe più giusto chiamarlo “ormone antistress”. Il cortisolo è un potente antinfiammatorio perché blocca la produzione di prostaglandine, che sono responsabili dell’insorgenza della febbre; tale ormone viene prodotto maggiormente nelle prime ore del mattino con un picco tra le ore 9 e mezzogiorno e diminuisce nel pomeriggio ed in particolare verso le ore serali toccando il punto minimo intorno a mezzanotte, ecco il motivo per cui la sera e la notte sono i momenti della giornata in cui la febbre tende ad essere più elevata. Alla luce di ciò, quando si misura la temperatura corporea? A tale proposito leggi: Come e quando si misura la febbre?

I migliori prodotti per il benessere in caso di febbre, influenza e raffreddore

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, utilissimi in caso di febbre, influenza e raffreddore. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Febbre gialla, dengue ed altre malattie trasmesse dalle zanzare

MEDICINA ONLINE ZANZARA TIGRE MOSQUITO MOSKITO MOSCA INSETTO MOSCA PUNTURA MORSO PRURITO PELLE PUNGE FASTIDIO ESTATE ATTRAE WALLPAPER PICS PICTURE PHOTODiffondendosi attraverso la puntura di una zanzara infetta, virus come dengue, febbre del Nilo e febbre gialla uccidono più di 50.000 persone in tutto il mondo ogni anno.
Anche la Malaria si sviluppa dalle zanzare, ma è causata da un parassita e non da un virus (uccide più di 600 mila persone ogni anno).
Almeno il 40 per cento della popolazione mondiale, ovvero circa 2,5 miliardi di persone, sono a rischio di gravi malattie e morte per malattie virali trasmesse dalle zanzare.

La febbre emorragica dengue, che è endemica in alcune parti del Sud America, Messico, Africa e Asia, prende circa 22.000 vite ogni anno.
E’ un’ infezione mortale che provoca febbre alta e può portare a shock settico.
Ancora più mortale della dengue è la febbre gialla, che colpisce soprattutto le persone in America Latina e in Africa.
La malattia provoca circa 30.000 morti in tutto il mondo, secondo l’OMS.

Meno mortale, ma ancora pericoloso è il virus del Nilo occidentale, una malattia neurologica virale che si sviluppa dalle zanzare che pungono gli esseri umani dopo aver banchettato con gli uccelli infettati con il virus.

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La sera e la notte la febbre è più alta o più bassa?

MEDICINA ONLINE FEBBRE INFLUENZA TEMPERATURA MISURARE TERMOMETRO MERCURIO DIGITALE BAMBINI NEONATO RAFFREDDORE TOSSE 2018 FARMACI TERAPIA CURA SUFFUMIGI ASMA RESPIRO DISPNEA POLMONI NOTTE GIORNO CORTISOLO ASPIRINA TACHIPIRI.jpgMEDICINA ONLINE FEBBRE INFLUENZA TEMPERATURA MISURARE TERMOMETRO MERCURIO DIGITALE BAMBINI NEONATO RAFFREDDORE TOSSE 2018 FARMACI TERAPIA CURA SUFFUMIGI ASMA RESPIRO DISPNEA POLMONI NOTTE GIORNO CORTISOLO ASPIRINA TACHIPIRI.jpgDurante le ore del sera e della notte, specie intorno a mezzanotte, la febbre è mediamente più alta rispetto a mattina e pomeriggio, ciò perché nel corso della giornata nel nostro organismo varia la produzione di cortisolo, un potente antinfiammatorio: la sera e la notte la sua concentrazione tende ad essere più bassa e ciò determina un innalzamento della temperatura della febbre. Per approfondire leggi: Qual è il momento della giornata in cui la febbre è più alta e perché?

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A che serve la Tachipirina (paracetamolo)?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma MAL DI GOLA FORTE RIMEDI FARMACI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneLa Tachipirina è un farmaco che contiene paracetamolo. In Italia è possibile acquistare senza ricetta la formulazione di Tachipirina 500 mg e non quella da 1000 mg, che invece richiede ricetta medica. Si può assumere a stomaco vuoto (al contrario degli antinfiammatori non steroidei FANS come l’Aspirina). La singola dose è generalmente di 1000 mg, negli adulti non superare la dose di 3000 mg totali in un giorno. La Tachipirina si trova in commercio in varie forme:

  • Supposte, in diversi dosaggi per bambini e adulti (62.5 mg, 125 mg, 250 mg, 500 mg, 1000 mg), non serve ricetta medica.
  • Compresse (Tachipirina 500 mg e 1000 mg, rispettivamente farmaco da banco e con ricetta medica)
  • Sciroppo
  • Gocce (esclusivamente per bambini piccoli, poichè la dose prevede 3-4 gtt per chilogrammo di peso)
  • Compresse oro-dispersibili (Tachipirina Flashtab da 250 mg e da 500 mg)
  • Compresse effervescenti (da 500 mg con vitamina C o da 1000 mg, questo dosaggio richiede ricetta medica)
  • Bustine di granulato effervescente (da 500 mg e da 1000 mg, la seconda richiede ricetta medica).
  • Granulato orosolubile (250 mg, 500 mg o 1000 mg)

Il paracetamolo è un buon antidolorifico e antipiretico, può quindi dare sollievo in tutte le condizioni in cui ci sia una forma di dolore medio-lieve; in particolare in queste situazioni:

  • febbre;
  • influenza;
  • malattie esantematiche;
  • affezioni acute del tratto respiratorio;
  • cefalee;
  • nevralgie;
  • mialgie;
  • altre manifestazioni dolorose di media entità, di varia origine.

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Moment (ibuprofene): posologia, effetti collaterali, gravidanza, prezzo

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Senologo Pene H Grasso Pancia Sex Sessuologo Auguri Buon Natale 2013 CURA FARMACI ANTICOLESTEROLOMoment è un farmaco a base di ibuprofene usato nel trattamento degli stati infiammatori dolorosi di varia natura come:

  • dolori mestruali,
  • osteo-articolari,
  • dentali,
  • nevralgie e cefalee.

L’azione analgesica, antipiretica ed antinfiammatoria dell’ibuprofene può risultare utile, come coadiuvante, nel trattamento degli stati febbrili ed influenzali.

Moment è vendibile senza obbligo di prescrizione medica.

Meccanismo d’azione
Moment è un antinfiammatorio a base di ibuprofene, molecola ottenuta sinteticamente, chimicamente e strutturalmente simile all’acido propionico e capostipite di una classe nota come derivati fenilproprionici.
Le numerose applicazioni cliniche riservate all’ibuprofene sono giustificate dalla particolare efficacia terapeutica che questa molecola presenta, dimostratasi utile non solo nel ridurre l’insulto infiammatorio e le relative conseguenze, ma anche nel mediare un azione analgesica ed antipiretica, preziosa per la salvaguardia dello stato di salute del paziente.
Dal punto di vista molecolare tutte le suddette attività si espletano attraverso l’inibizione della via enzimatica alimentata dalle ciclossigenasi che porta alla produzione di molecole dotate di attività pro-infiammatoria, note come prostaglandine, ottenute a partire da un fosfolipide di membrana quale l’acido arachidonico.
L’inibizione delle ciclossigenasi indotta dall’ibuprofene, sposta inevitabilmente l’equilibrio verso la sintesi di lipossine, mediatori chimici contraddistinti dalla spiccata azione antinfiammatoria, riducendo richiamo e adesione delle cellule infiammatorie.
Questo ribilanciamento molecolare consente di ridurre l’insulto infiammatorio presente nel tessuto leso ripristinando una condizione di equilibrio, e riducendo al contempo i segni tessutali della flogosi.

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Moment è venduto sotto forma di:

  • capsule molli da 200 mg di ibuprofene;
  • compresse rivestite da 200 mg di ibuprofene;
  • granulato per soluzione orale da 200 mg di ibuprofene;

Modalità d’uso e posologia
Nonostante il range terapeutico risulti molto ampio e preveda l’impiego di dosi massime di 1200 mg giornalieri di ibuprofene, l’assunzione di 400 – 600 mg giornalieri, suddivisi in più somministrazioni, si dimostra efficace e privo di particolari effetti collaterali nella maggior parte dei casi.
Un adeguamento delle dosi utilizzate è richiesto in pazienti affetti da epatopatie, insufficienza renale o nei pazienti anziani.

Avvertenze
L’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, quindi dell’ibuprofene, è da intendersi come terapia antinfiammatoria ed analgesica di breve durata, necessaria al superamento di una condizione acuta.
La somministrazione di questo medicinale per lungo tempo infatti potrebbe facilitare la comparsa di patologie gastrointestinali, e disturbi epatici, renali e cardiovascolari.
Pazienti affetti da patologie epatiche, renali, cardiovascolari o gastro-intestinali, dovrebbero consultare il proprio medico prima di intraprendere l’assunzione di Moment, il quale a sua volta dovrebbe valutare il rapporto costo/benefici e pianificare controlli periodici necessari a valutare lo stato di funzionalità renale ed epatica. Un adeguamento del dosaggio normalmente utilizzato è necessario per pazienti anziani o affetti da insufficienza renale, visto il rischio di un potenziale accumulo di ibuprofene.

Gravidanza ed allattamento
L’assunzione di Moment è sconsigliata durante la gravidanza e nella successiva fase di allattamento al seno, vista la capacità degli antinfiammatori non steroidei di deprimere massivamente la produzione di prostaglandine infiammatorie esercitando così un potenziale ruolo tossico e teratogeno nei confronti del feto e del lattante.
Elevati livelli sistemici di ibuprofene sono stati infatti associati ad aborti prematuri e malformazioni fetali.

Interazioni
Differenti lavori presenti in letteratura dimostrano la capacità di vari principi attivi di interagire con l’ibuprofene, alterandone sia l’efficacia terapeutica che la potenziale pericolosità.
Particolare attenzione va riservata alla concomitante assunzione di ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II in grado di aumentare gli effetti collaterali a carico del rene, analgesici, antibiotici e metotrexato, responsabili di effetti collaterali associati a citotossicità, anticoagulanti orali ed antidepressivi inibitori del reuptake della serotonina, la cui somministrazione potrebbe determinare un aumentato di eventi emorragici.
Si ricorda inoltre di evitare la contestuale assunzione di corticosteroidi ed altri FANS, al fine di evitare la comparsa di effetti collaterali potenzialmente pericolosi.

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Controindicazioni 
L’assunzione di Moment è controindicata in pazienti ipersensibili al principio attivo o ad uno dei suoi eccipienti, ipersensibili all’acido acetilsalicilico ed altri analgesici, affetti da asma, poliposi nasale, insufficienza epatica, renale a cardiaca, sanguinamenti intestinali, colite ulcerosa o storia pregressa per le stesse patologie.

Effetti collaterali
Nonostante l’utilizzo di Moment secondo le opportune indicazioni mediche risulti generalmente ben tollerato e privo di particolari effetti collaterali, è opportuno ricordare alcune delle reazioni avverse descritte in letteratura, in seguito all’abuso di ibuprofene.
Disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, gastriti e ulcere peptiche, disturbi dermatologici caratterizzati da rash, orticaria e dermatiti, alterazioni della funzionalità renale, epatica e cardiovascolare, rappresentano sicuramente le reazioni avverse, più gravi, quindi clinicamente degne di nota, che si possono segnalare in seguito all’abuso o all’utilizzo prolungato di ibuprofene.

Prezzo di listino

  • confezione da 36 compresse rivestite da 200 mg: 12,90 euro;
  • confezione da 12 compresse rivestite da 200 mg: 5,50 euro;
  • confezione da 10 capsule molli da 200 mg: 6,10 euro;
  • confezione da 12 bustine di granulato per soluzione orale da 200 mg: 5,70.

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Durante la mattina la febbre è più alta o più bassa?

MEDICINA ONLINE FEBBRE INFLUENZA TEMPERATURA MISURARE TERMOMETRO MERCURIO DIGITALE BAMBINI NEONATO RAFFREDDORE TOSSE 2018 FARMACI TERAPIA CURA SUFFUMIGI ASMA RESPIRO DISPNEA POLMONI NOTTE GIORNO CORTISOLO ASPIRINA TACHIPIRIDurante le ore del mattino, specie intorno alle 9 del mattino, la febbre è mediamente più bassa rispetto a pomeriggio, sera e notte, ciò perché nel corso della giornata nel nostro organismo varia la produzione di cortisolo, un potente antinfiammatorio: la mattina la sua concentrazione tende ad essere più elevata e ciò abbassa la temperatura della febbre. Per approfondire leggi: Qual è il momento della giornata in cui la febbre è più alta e perché?

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Lupus eritematoso sistemico (LES): cause, sintomi, diagnosi e terapie

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO LES CAUSE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIl lupus eritematoso sistemico (da cui l’acronimo “LES“, o semplicemente “lupus“; in inglese “systemic lupus erythematosus“, da cui l’acronimo “SLE“) è una patologia del connettivo cronica di natura autoimmune, che può colpire diversi organi e tessuti del corpo. Come accade nelle altre malattie autoimmuni, il sistema immunitario produce autoanticorpi che, invece di proteggere il corpo da virus, batteri e agenti estranei, aggrediscono cellule e componenti del corpo stesso, causando infiammazione e danno tissutale. Il meccanismo patogenetico è un’ipersensibilità di III tipo, caratterizzata dalla formazione di immunocomplessi. Il lupus è una patologia caratterizzata da manifestazioni eritematose cutanee e mucose, sensibilità alla luce del sole e coinvolgimento sistemico di quasi tutti gli organi e apparati come il rene, le articolazioni, il sistema nervoso centrale, le sierose e il sistema emopoietico, dovute a deposito di immunocomplessi e complemento. Colpisce più frequentemente le donne, soprattutto fra i 15 e i 40 anni.

Leggi anche: Malattie reumatiche: cosa sono, come si curano, sono pericolose?

Etimologia

Il termine “Lupus” è una parola latina che significa “lupo” e si riferisce alla caratteristica eruzione cutanea a forma di farfalla riscontrata sul viso di molti pazienti affetti da LES, che ricordava ai medici i contrassegni bianchi presenti sul muso dei lupi. Secondo altri invece le lesioni cicatriziali successive al rash assomigliavano a quelle lasciate dai morsi o graffi dei lupi.

Che cos’è il lupus eritematoso sistemico?

Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia del connettivo (connettivite) caratterizzata da manifestazioni eritematose cutanee e mucose, sensibilità alla luce del sole e coinvolgimento sistemico di quasi tutti gli organi e apparati come il rene, le articolazioni, il sistema nervoso centrale, le sierose e il sistema emopoietico, dovute a deposito di immunocomplessi e complemento.

Tipologie

Esistono forme particolari di lupus:

  • lupus indotto da farmaci: caratterizzato dalla presenza degli anticorpi anti-istone;
  • lupus neonatale: causato dal trasferimento trans-placentare degli anti-SSA che possono causare nel neonato manifestazioni cutanee eritematose transitorie o blocchi atrio-ventricolari permanenti;
  • lupus cutaneo: caratterizzato solo dalle manifestazioni cutanee (anche se esistono dei casi che evolvono in forme sistemiche) le cui varianti principali sono il lupus discoide e il lupus cutaneo subacuto.

Epidemiologia

Il LES colpisce più frequentemente le donne, soprattutto fra i 15 e i 40 anni; il rapporto di incidenza tra femmine e maschi è di 9:1. Negli uomini con la sindrome di Klinefelter, caratterizzata dalla presenza di un genotipo 47,XXY, la prevalenza è simile a quella nel sesso femminile, suggerendo un possibile coinvolgimento del cromosoma X nella patogenesi della malattia. Possono verificarsi casi di familiarità, ma più spesso è una malattia sporadica. La prevalenza del lupus eritematoso sistemico varia considerevolmente a seconda del paese, dell’etnia e del genere.

Leggi anche: Fibromialgia: sintomi, cause, cura e tender points

Cause e fattori di rischio del lupus

Le cause della malattia non sono note, si ritiene che alla base ci sia un’alterata clearance delle cellule apoptotiche con conseguente reazione autoimmune nei confronti del DNA e di altri antigeni intracellulari. Nella patogenesi della malattia è coinvolta anche l’esposizione di antigeni intracellulari da parte dei cheratinociti danneggiati dai raggi UV; infatti l’esposizione al sole nei soggetti lupici è in grado di provocare le manifestazioni cutanee e flare (riattivazioni) di malattia.
La differente incidenza della malattia tra uomini e donne sembra possa essere dovuta a un ruolo importante di fattori ormonali ed epigenetici nella suscettibilità alla malattia del sesso femminile.

Sintomi e segni del lupus

I sintomi e segni del lupus sono molto vari:

  • sintomi sistemici: febbre e stanchezza;
  • segni cutanei e mucosi: rash a farfalla al volto, lesioni eritematose nelle zone esposte al sole, alopecia areata e perdita diffusa di capelli, lesioni rosso-violacee del palato duro e nasali, vasculite cutanea;
  • coinvolgimento renale: sindrome nefritica e sindrome nefrosica;
  • coinvolgimento articolare: artralgie e artrite;
  • coinvolgimento delle sierose: pericarditi e pleuriti;
  • coinvolgimento del sistema emopoietico: leucopenia, anemia emolitica, piastrinopenia;
  • coinvolgimento del sistema nervoso centrale: deficit di concentrazione, epilessia, psicosi.

Alcuni pazienti con lupus hanno un più alto rischio di sviluppare depressione ed altre malattie psichiatriche.

Leggi anche: Astenia, sonnolenza, stanchezza: cosa li causa e come curarle

Diagnosi

I criteri classificativi del lupus comprendono la presenza di quattro tra le manifestazioni cliniche e laboratoristiche di malattia o una biopsia renale probante con ANA o anti-DNA positivi.

Alla base della diagnosi vi è la presenza degli anticorpi anti nucleo (ANA), positivi in più del 90% dei casi. Le specificità più frequenti e specifiche sono gli anti-DNA seguiti dagli anti-Sm/RNP; si è osservato che le variazioni dei livelli degli anti-DNA correlano con l’andamento della malattia. Ugualmente frequenti, ma non specifici, sono gli anti-SSA e gli anti-SSB.
Una percentuale significativa di pazienti affetti da lupus presenta positività degli anticorpi anti-fosfolidipi (LAC, anticardiolipina, anti-beta 2 glicoproteina I), anticorpi in grado di provocare trombosi e aborti.

Esami strumentali per la determinazione dell’attività di malattia e per la stadiazione del coinvolgimento d’organo sono:

  • Esami ematici: il dosaggio del complemento (C3 e C4, che si abbassa in caso di malattia attiva), l’emocromo, la creatinina;
  • Analisi del sedimento urinario e la determinazione della proteinuria nelle 24 ore;
  • Biopsia renale: consente di classificare l’eventuale coinvolgimento renale in 5 classi che prevedono protocolli terapeutici e prognosi diverse;
  • RMN encefalo con mezzo di contrasto;
  • Elettroencefalogramma;
  • Ecocardiogramma;
  • Rx torace;
  • Ecografia articolare.

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Trattamenti

Il trattamento delle fasi acute di malattia e delle manifestazioni d’organo più importanti si basa sull’uso di corticosteroidi endovena o per via orale, dapprima ad alte dosi poi alla più bassa dose sufficiente al controllo della malattia.

Gli antimalarici, come l’idrossiclorochina, se non controindicati, costituiscono la terapia di fondo di tutti i pazienti con lupus poiché riducono la frequenza dei flare, sono particolarmente efficaci nel controllare le manifestazioni cutanee e articolari di malattia e si possono utilizzare in gravidanza.
Agli anti-malarici si possono associare immunosoppressori come la ciclofosfamide, prima linea nel trattamento della glomerulonefrite lupica, l’azatioprina, comunemente utilizzata come terapia di mantenimento dopo ciclofosfamide e nel trattamento delle principali manifestazioni di malattia, il micofenolato mofetile, utilizzabile sia come terapia di induzione che di mantenimento della glomerulonefrite lupica, la ciclosporina, utile in caso di glomerulonefrite membranosa, ed il metotrexate, in caso di prevalenti manifestazioni artritiche non rispondenti agli anti-malarici.

Sono in studio numerosi farmaci biologici per il trattamento del lupus; è attualmente disponibile in commercio un anticorpo monoclonale (Belimumab) diretto contro la molecola BAFF, fattore di sopravvivenza dei linfociti B responsabili della produzione di anticorpi, che è efficace nel controllare il lupus attivo nonostante la terapia standard.

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Differenza tra raffreddore e influenza: sintomi comuni e diversi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA RAFFREDDORE INFLUENZA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgInfluenza e raffreddore sono spesso confusi tra loro ed usati (erroneamente) come sinonimi, anche perché in effetti alcuni sintomi e ssegni sono comuni ad entrambe. Cerchiamo oggi di capire quali sono le differenze ed i punti in comune tra le due condizioni..

Con il termine “influenza” si tende a comprendere molte forme di malattia infettiva respiratoria acuta, dovute a diversi virus. In realtà si può parlare di “vera influenza” solo se ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente:

  • febbre elevata >38 ad insorgenza brusca;
  • sintomi sistemici come dolori muscolari/articolari;
  • sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale o mal di gola.

L’influenza è causata dal virus dell’influenza, un virus a RNA della famiglia degli Orthomyxoviridae. In tutti gli altri casi si parla genericamente di infezioni respiratorie acute o sindromi para-influenzali, come ad esempio il raffreddore comune, una rinofaringite acuta infettiva virale causata solitamente da rhinovirus.

Leggi anche: HIV: dopo quanto si manifestano i sintomi? I 4 stadi dell’infezione

Cause di influenza e raffreddore

Sia raffreddore comune che influenza sono infezioni virali (cioè causate da virus) del tratto respiratorio superiore (cioè che colpiscono soprattutto le prime vie respiratoria), ma è importante ricordare che, seppur simili, sono causati da fattori eziologici diversi. I virus più comunemente responsabili del raffreddore sono:

  • Rhinovirus, un genere di Picornaviridae (fino all’80% dei casi di raffreddore comune);
  • Coronavirus (circa 15%);
  • Orthomyxoviridae (circa 5%);
  • il virus respiratorio sinciziale umano, l’adenovirus, l’enterovirus e il metapneumovirus, ed altre centinaia di tipi di virus diversi sono responsabili di circa l’1% dei casi di raffreddore (spesso nell’infezione è coinvolta più di una specie virale).

Invece, per quel che riguarda l’influenza, la causa risiede sempre nei virus appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae:

  • Influenzavirus A,
  • Influenzavirus B,
  • Influenzavirus C.

Leggi anche: Naso chiuso (congestione nasale): cause, rimedi naturali e farmaci

Sintomi e segni di influenza e raffreddore

Raffreddore ed influenza hanno alcuni sintomi e segni in comune, tra cui:

  • naso chiuso con difficoltà a respirare;
  • naso che cola;
  • starnuti isolati o ripetuti;
  • gola infiammata e dolorante;
  • difficoltà nel deglutire;
  • tosse grassa o secca;
  • dolori muscolari;
  • mal di testa;
  • poco appetito;
  • astenia (mancanza di forze).

Leggi anche: Perché ci viene la febbre e perché non dobbiamo aver paura di lei

Differenze tra raffreddore ed influenza

Nonostante la presenza di sintomi e segni simili tra loro, raffreddore ed influenza presentano alcune importanti differenze. Oltre alle differenze eziologiche, ricordiamo infatti che:

  • mentre la febbre è presente nell’influenza e tende ad essere mediamente elevata, invece nel raffreddore la febbre può anche essere assente oppure ad essere mediamente bassa (stato febbrile, febbricola);
  • nell’influenza la febbre si innalza più rapidamente che nel raffreddore;
  • nell’influenza tendono ad essere presenti anche brividi di freddo, di solito assenti nel raffreddore;
  • statisticamente è più facile soffrire di raffreddore che di influenza: il raffreddore comune è infatti la malattia umana più frequente al mondo;
  • il raffreddore tende a risolversi più rapidamente rispetto all’influenza;
  • i sintomi dell’influenza tendono ad essere più gravi rispetto a quelli del raffreddore;
  • nulla vieta che un raffreddore possa complicarsi con una influenza, né che una influenza possa complicarsi con un raffreddore: le due infezioni possono colpire contemporaneamente.

Leggi anche: Perché viene la tosse e come faccio a farla passare?

Terapie di influenza e raffreddore

Nella maggioranza dei casi, sia raffreddore che influenza sono patologie autolimitanti, cioè che fondamentalmente passano da sole e senza alcun intervento medico, in un tempo che di solito non supera una settimana. E’ indicato il riposo, la corretta idratazione, una dieta leggera, l’uso di paracetamolo (Tachipirina) per abbassare la febbre e – se presenti sintomi dolorosi, l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come ad esempio: ibuprofene (Brufen, Moment, Momendol, Buscofen), ketoprofene (Oki), acido acetilsalicilico (Aspirina, Vivin C). Utile l’assunzione anche di un integratore alimentare multivitaminico completo anche di sali minerali. In caso di catarro, può essere utile un mucolitico (come Mucosolvan) ed anche eventualmente uno sciroppo per la tosse. Per favorire la liberazione delle vie respiratorie sono molto efficaci anche i lavaggi nasali con soluzione salina o un bagno caldo con oli essenziali, come l’eucalipto o menta. Solo in casi specifici possono essere usati farmaci particolari, come ad esempio cortisonici applicati localmente a livello nasale. Se le vie aeree sono fortemente infiammate e congestionate e c’è il rischio di soffocamento, un cortisonico per endovena permette di tornare a respirare normalmente in tempi rapidi, eventualmente col supporto di una ossigenoterapia. Le eventuali complicanze batteriche richiedono antibiotici con spettro appropriato. In alcuni casi anche farmaci antivirali possono essere somministrati.

Leggi anche: Differenze tra Paracetamolo, Tachipirina, Ibuprofene, Aspirina, Oki, Efferalgan e Co-Efferalgan

Influenza e raffreddore: quando chiedere il parere del medico?

Nella maggioranza dei casi, sia raffreddore che influenza sono patologie di lieve entità, tuttavia in alcuni casi possono essere gravi o comunque essere la spia di altre patologie. Particolare attenzione va riservata ad alcune categorie di pazienti, soprattutto bambini, anziani, persone debilitate da altre patologie, persone con sintomi gravi (come dispena intensa, cioè forte difficoltà a respirare) persone immunocompromesse (ad esempio con AIDS), donne incinte e persone che presentano frequenti episodi di raffreddore e/o influenza, specie se con febbre alta e con durata della patologia che supera una settimana senza accennare una diminuzione dei sintomi. E’ infine importante rivolgersi al proprio medico se si teme di essere stato contagiato dal Covid-19.

I migliori prodotti in caso di febbre, influenza e raffreddore

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, utilissimi in caso di febbre, influenza e raffreddore:

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