Usain Bolt: biografia dell’uomo più veloce del mondo

MEDICINA ONLINE Usain Bolt's Olympic Smile Mid-RaceUsain Bolt nasce a Trelawny (Giamaica) il giorno 21 agosto 1986, da Jennifer e Wellesley Bolt. Il suo nome completo è Usain St. Leo Bolt. Per il suo talento, in accordo al suo cognome, è soprannominato “Lightning Bolt“, termine che in lingua inglese significa fulmine o saetta. Le sue grandi doti atletiche si fanno notare fin dai primi anni: giovanissimo pratica diversi sport, soprattutto il cricket. Entrato nella William Knibb Memorial High School, l’allenatore di cricket nota le doti da velocista che Usain possiede, così decide di farlo partecipare alle gare di atletica leggera. Va sottolineato come in Giamaica tutti i ragazzini corrano per diventare velocisti, al pari di quanto in Italia i giovanissimi sognano una carriera da calciatore e negli U.S.A. un futuro da cestista.

Usain Bolt è stato il primo uomo nella storia delle Olimpiadi a vincere, nel 2008, sia i 100 che i 200 metri realizzando tempi record. Quattro anni più tardi, il velocista giamaicano è stato il primo atleta a riuscire a vincere due medaglie d’oro in due Olimpiadi consecutive ed il primo uomo nella storia a raggiungere tre record del mondo in un unico appuntamento dei Giochi Olimpici. Nato in Giamaica il 21 agosto 1986, fin da piccolo gioca a cricket e corre veloce.

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Bolt comincia a concentrarsi sullo sprint sotto la guida di Pablo McNeil, ex atleta Olimpico. Già a 14 anni, conquista i primi fan correndo alla velocità della luce; nel 2001 vince la sua prima medaglia d’argento in un campionato del liceo correndo i 200 metri. All’età di 15 anni, Usain Bolt si affaccia sulla scena mondiale: ai Campionati del Mondo Junior del 2002 a Kingston, in Giamaica, vince i 200 metri. Diventa così la più giovane medaglia d’oro juniores mondiale. Le gesta di questo ragazzino impressionano il mondo di atletica, che gli affibbia il soprannome “Lightning Bolt“.

Nonostante un fastidioso infortunio al bicipite femorale, Bolt viene scelto come membro della squadra giamaicana per le Olimpiadi di Atene 2004, ma viene eliminato al primo turno dei 200 metri. Usain Bolt si rifa subito dopo, raggiungendo il vertice delle classifiche mondiali nel 2005 e 2006. Nel 2007 batte il record nazionale di 200 metri e guadagna due medaglie d’argento ai Mondiali di Osaka, in Giappone. Alle Olimpiadi di Pechino, nel 2008, Bolt vince la gara dei 200 metri e corre in scioltezza anche i 100 sbaragliando tutti: è suo il record del mondo con 9,69 secondi.

Alle Olimpiadi del 2012, tenutesi a Londra, Bolt si ripete: dopo i 200, ottiene la sua quarta medaglia d’oro olimpica nella gara dei 100 metri maschile, con un tempo di 9,63 secondi, nuovo record olimpico. Usain Bolt conquista di nuovo il titolo mondiale dei 100 metri l’11 agosto 2013, dopo che aveva perso lo stesso titolo nel 2011. Nel corso del 2015 ha qualche problema fisico che condiziona il suo rendimento, ma riesce comunque a vincere i 100 metri nella gara di celebrazione dei Giochi Olimpici di Londra.

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I batteri che fabbricano oro

MEDICINA ONLINE ORO GIOIELLO SOLDI VALORE STUDIO.jpgProprio come il famoso Re Mida, che aveva la capacità di trasformare in oro qualsiasi cosa toccasse, anche dei piccoli microrganismi sembrerebbero avere questo straordinario potere. Sono alcuni ceppi di batteri che, secondo i ricercatori australiani dell’università di Adelaide, potrebbero in futuro trasformarsi in vere e proprie fabbriche di pepite: in uno studio, apparso su Chemical Geology, il team di esperti ha dimostrato, infatti, come questi speciali microrganismi potrebbero fornire la chiave per riutilizzare miniere esaurite, riciclare i rifiuti elettronici e cercare nuovi depositi minerari.

Come qualsiasi altro elemento della Terra, l’oro viene continuamente elaborato dai microrganismi in un continuo ciclo di reazioni che portano a disciogliere i granelli d’oro dai minerali in cui è legato o a concentrarlo in piccole pepite di oro puro (ciclo biogeochimico dell’oro).“In natura, l’oro entra nei terreni, sedimenti e vie fluviali attraverso gli agenti atmosferici biogeochemici per finire poi nell’oceano”, spiega Frank Reith, uno degli autori dello studio.

“Alcuni batteri, tuttavia, possono sciogliere e riconcentrare l’oro, in un processo che elimina gran parte dell’argento e forma pepite d’oro”.

Da più di dieci anni i ricercatori australiani hanno provato a far luce sul ruolo che questi microrganismi avessero nella trasformazione dell’oro. “Sapevamo già dell’esistenza di questi processi”, spiega Reith.“Ma per la prima volta sappiamo che queste trasformazioni avvengono in appena pochi anni o decenni, giusto un battito di ciglia se paragonato su scale geologiche”.

Analizzando i granuli d’oro raccolti a West Coast Creek, in Australia,  lo studio ha dimostrato che su ogni granello d’oro si erano verificati cinque “eventi” del ciclo biogeochemico dell’oro, processi biochimici che si svolgono con l’intervento dei batteri. La scoperta inaspettata è che questi processi sono molto veloci (considerando i tempi delle trasformazioni geochimiche): tra i 3,5 e gli 11,7 anni. Tempi che fanno pensare che sia possibile utilizzare questi batteri per migliorare i processi di estrazione dell’oro e ricerca di nuovi giacimenti.“Questi risultati ci hanno sorpreso e potrebbero aprire la strada per molte interessanti applicazioni, come rendere più rapidi ed efficienti i processi di estrazione dell’oro e semplificare i meccanismi necessari per estrarre l’oro da vecchie scorie o rifiuti elettronici”, conclude Jeremiah Shuster, che ha collaborato allo studio.

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Luca Lovito medaglia d’oro nel body building al campionato del mondo WFF racconta i suoi segreti

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LUCA LOVITO ORO BODY BUILDING DEL MONDO WFF Legge 104 Avvocato Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Pene.jpgIl suo è un palmares di tutto rispetto, con la vittoria di due campionati europei, un italiano ed anche un secondo posto ai mondiali in Sudafrica. E, nei giorni scorsi, Luca Lovito, il vigile del fuoco in forza al distaccamento di Montecatini e bodybuilder originario di Lamporecchio, ha aggiunto un importante risultato al suo personale “wall of fame”, aggiudicandosi la medaglia d’oro, nella categoria Sport Model Pro, al campionato del mondo WFF (World fitness federation), che si è tenuto a Dublino, in Irlanda. Oltre 320 atleti, provenienti da tutti i Paesi del mondo, hanno dato spettacolo sul palco, esibendosi con grande determinazione e voglia di vincere. Tra questi c’era anche lui, Luca Lovito.

«Diventare campione del mondo – racconta – è un’emozione unica, una sensazione indescrivibile. Ma, per raggiungere risultati così grandi, servono disciplina, costanza e carattere». Secondo quanto spiegato da Lovito, tre sono i segreti per avvicinarsi alla vittoria: alimentazione corretta – «al grammo», precisa – sonno adeguato e, ovviamente, tanto allenamento. «Ogni settimana – spiega – eseguo quattro allenamenti, con sedute di due ore ciascuna; e anche un’ora di posing e perfezionamento da gara. Ripensando alla mia vittoria a Dublino, mi sono reso conto che ho impiegato quattro anni per raggiungere questo risultato. Il bodybuiding, infatti, non è la disciplina del “tutto e subito“. E’ doveroso ringraziare – continua – i miei allenatori della palestra Nabba Wff di Stabbia che mi hanno sempre seguito, credendo in me. Ed anche la mia fidanzata Martina, i miei genitori e mio fratello».

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Feci gialle, giallo oro, giallastre: cause ed interpretazione clinica

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma FECI GIALLE GIALLASTRE ORO CAUSE CIBO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIl colore e la consistenza delle feci indicano molto sullo stato di salute di un paziente. L’aspetto delle feci rivela molte informazioni sulla condizione dell’organismo e sulla salute dell’apparato digerente, in particolar modo del colon, al punto che viene usata come elemento diagnostico in presenza di altri segni o sintomi. Un suggerimento molto semplice, ma altrettanto valido, è quello di controllare giornalmente gli scarti fecali, valutandone anche la forma ed il colore.

I cambiamenti degli escrementi

A volte si può verificare una trasformazione cromatica delle feci, che potrebbero diventare giallognole. Questa tonalità non dovrebbe necessariamente far pensare al peggio. Le feci gialle non rappresentano un sintomo indicatore di disturbi gravi. Potrebbe infatti rappresentare un semplice disturbo momentaneo, e non un segnale di allarme. La strana colorazione potrebbe essere la conseguenza di qualcosa mangiato il giorno prima. Una sensazione di paura, nei confronti di questo fenomeno visivo, dovrà avvenire soltanto quando il disturbo diventa permanente, proseguendo per settimane. In questi casi, la presenza di feci giallastre potrebbero riguardare problemi al fegato o significare che i dotti della bile sono bloccati, a causa di un intestino pigro. Per valutare con oggettività la situazione e capire se si tratta di un cambiamento temporaneo, si consiglia di osservare quotidianamente il colore degli scarti alimentari, per evitare di creare falsi allarmismi.

L’origine delle feci color giallo

Le cause delle feci gialle possono essere date dal cattivo funzionamento del pancreas, poiché i dotti biliari risultano ostruiti, fatto che ne impedisce il corretto funzionamento. Gli escrementi possono essere giallognoli anche nel caso in cui si è soggetti a fibrosi cistica, o reflusso gastroesofageo. Ma anche intolleranze o un’allergia al glutine come nel caso della celiachia, può generare la produzione di residui organici umani di tonalità giallognola. Senza contare altre cause come l’infiammazione del fegato, o altri tipi di irritazioni del colon potrebbero dare il là ad una danza gialla proveniente dalle pareti intestinali. Anche situazioni di salute molto più gravi e difficili da curare, come nel caso di epatite di tipo a, b o c, possono produrre lo stesso effetto. Si segnalano numerosi casi di pazienti che hanno presentato questa sintomatologia particolare, a seguito di cattivo assorbimento delle sostanze nutrienti durante la fase digestiva o a seguito della presenza di batteri o virus nocivi.

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Il “cuore” della pancia: occhio al pancreas

Le feci gialle potrebbero chiamare in causa un malfunzionamento del pancreas. Quando quest’organo essenziale alla digestione lavora male e non riesce a produrre i giusti enzimi ed ormoni, le feci diventano di tonalità giallastra. Una tipologia di male di questo tipo è spesso associata ad altre problematiche, come febbre, nausea o addirittura vomito e gonfiore. In questo caso è necessario il consulto di un medico in grado di fare una giusta analisi sulla gravità del caso clinico e consigliare quale cura iniziare per migliorare lo stato del pancreas.

Feci gialle e colon irritabile

E’ possibile ritrovare escrementi gialli anche se un paziente soffre di colite. Questo disturbo, causato da numerosi fattori, a cominciare dallo stress o da problemi generalizzati del sistema immunitario, può presentare, tra i segnali principali, delle feci color ocra.
Anche se in linea di massima sembrerebbe tutto partire da residui alimentare in parte scartati dall’organismo che reagisce a questa difficoltà nelle difese immunitarie con manifestazioni varie, come: crampi, costipazione, diarrea e feci spumose di colore giallastro. Un’accurata analisi endoscopica, con tanto di esame fecale, può rivelare molte informazioni utili sullo stato delle feci e determinare una diagnosi completa sulla qualità di vita dei nostri organi impegnati nella digestione.

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Virus intestinale

E’ possibile il verificarsi di feci giallastre anche a seguito dell’azione di un microorganismo intestinale. Accade così, che in seguito all’assunzione di acqua contaminata da qualche batterio, si possano riscontrare cambiamenti nel colore degli escrementi. La proliferazione dei batteri, può provocare questo effetto collaterale e solo interpretando alcuni segnali inviati dall’organismo, confrontandoli con il livello di infiammazione percepita, si potrà capire se si tratta di un virus intestinale, o se questo avrà semplice origine influenzale. Nel primo caso, a dare maggiore conferma sulla nostra ipotesi, sarà la percezione di uno strano colore strano delle feci, associato a crampi allo stomaco, ma anche vomito o febbre. Quando subentreranno sintomi secondari, come inappetenza e stanchezza è più probabile invece se si tratti di una contaminazione da influenza. Per un riscontro definitivo, si consiglia di ascoltare il parere di un dottore, specializzato nel funzionamento dell’apparato gastrico.

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Gastroenterite

Sempre i virus possono essere responsabili di disturbi infiammatori come la gastroenterite, anche lei in grado di caratterizzarsi per la produzione di feci chiare, quasi color paglierino. Questo accade perché le cellule dell’intestino tenue vengono colpite e quindi danneggiate, causando la fuoriuscita del il liquido contenuto al loro interno, successivamente libero di riversarsi nell’intestino. E’ questa fenomeno che spiega perché avvenga una diarrea, o un’evacuazione di feci gialle. Un consiglio pratico per limitare al massimo le contaminazioni del tratto intestinale consiste nel lavaggio sistematico delle mani e nel mantenimento di una condizione di pulizia generale del corpo, abbastanza elevata. In questo i giapponesi e la cultura orientale più in generale, sono esperti. Non è un caso se rappresentano, in termini statistici, la fetta di popolazione mondiale con il tasso di casi da sindrome del colon irritabile più basso.

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Alimentazione errata

Spesso uno degli aspetti più importanti, in grado di determinare l’alterazione del colore delle feci, facendole diventare giallo oro, può essere la dieta. Mangiando alimenti sbagliati, o pietanze carenti dal punto di vista della qualità di fibre, è plausibile che avvenga un cambiamento di tono nei residui organici evacuati. In alcuni soggetti, le feci gialle e molli, fanno parte dei sintomi successivi all’eccessiva assunzione di super alcolici. Alzare troppo il gomito è un vizio davvero negativo per la nostra salute, perché in grado di portare effetti molto negativi. Bere bibite con alcool può causare cattiva digestione, bruciori di stomaco, un eccesso nella salivazione e appunto produrre l’alterazione del colore delle feci. In alcuni casi la nostra materia fecale diventa talmente chiara, da apparire biancastra.

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I batteri nell’intestino

Dall’analisi delle feci o nei casi più gravi, anche solo attraverso l’osservazione diretta, durante la fase di pulitura anale, post evacuazione, è possibile accorgersi di un rivestimento di muchi. Questo si verifica solitamente dopo un periodo di stitichezza, oppure, al contrario dopo un episodio diarreico. Ancora una volta, la causa più importante è da ritrovare nella presenza di batteri intestinali estremamente dannosi, capaci di determinare un aumento nella produzione di gas. Questo problema, può essere risolto ( ma soltanto se non vi è presenza di sangue nelle feci) idratando l’organismo e quindi provvedendo a bere tantissima acqua. Nulla di trascendentale quindi, ma un’operazione naturale che purtroppo, per molti pazienti, come ad esempio quelli colitici, non risulta poi così tanto scontata.

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Fattori emotivi

Le emozioni sono in grado di mutare moltissimi processi a livello del corpo umano, come nel caso di quelli digestivi. Non è raro quindi che, degli screzi sul lavoro, un litigio con la fidanzata, un amore non corrisposto, se prolungato nel tempo, può infiammare, oltre alla mente, anche parti del nostro intestino tenue. E’ facile spiegare allora l’alternanza di periodi di stipsi, a periodi di diarrea, con manifestazioni visive caratterizzate da feci mollicce e gialle, o avvolte in schiuma bianca tipo muco che, unite all’acidità di stomaco, possono rendere la vita di questi soggetti, davvero complicata. Vero è che il cambio delle abitudini alimentari, verso una dieta di tipo mediterraneo, tendenzialmente più equilibrata nel rapporto grassi/proteine può dare effetti straordinari in termini di salute. Lo stress e le tensioni emotive che possiamo vivere ogni giorno sono tra i più grandi responsabili della nausea che viviamo durante la giornata e la colorazione delle feci può essere la cartina tornasole per indicarci che è giunto il momento di cambiare alimentazione e ricercare cibi più genuini e di origine controllata. Le catene alimentari della grande distribuzione spesso nascondono procedure di conservazione e pratiche di reperimento delle merci, a dir poco discutibili.

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I bambini e la materia fecale

Nel caso in cui hai dei figli, devi sapere che tenere sotto controllo le feci nei bimbi, risulta importantissimo ai fini della loro migliore crescita. Le feci giallognole, specialmente se tendenti al giallo ocra, rappresentano un campanello d’allarme importante, di fronte al quale sarebbe stupido essere indifferenti. I pediatri non si stancheranno mai di ricordare come sia proprio a cominciare dall’analisi visiva degli scarti alimentati degli infanti che si può valutare in maniera abbastanza completa la loro salute.
Un bimbo per stare bene, deve generare feci chiare, gialle e molli, di una tonalità che spazia tra il giallo e il verde, soprattutto nel caso in cui, venga allattato ancora al seno. Quando invece il bebè assume sostanze nutritive da latte non materno il colore delle feci sarà generalmente marroncino e solo dopo lo svezzamento, la consistenza fecale si farà più dura e compatta. Nel caso in cui le feci nel bambino dovessero essere chiare sì, ma piene di muco, significherà che i lipidi non vengono assorbiti bene dal piccolo corpicino. Se il muco, i filamenti dovessero essere troppo presenti, significa che nell’organismo è in corso un’infiammazione a livello intestinale.

Quale contenitore sterile usare per l’esame delle feci?

In caso di un eventuale esame delle feci, per raccogliere e conservare correttamente il campione di feci da inviare in laboratorio, è necessario usare un contenitore sterile apposito, dotato di spatolina. Il prodotto di maggior qualità, che ci sentiamo di consigliare per raccogliere e conservare le feci, è il seguente: http://amzn.to/2C5kKig

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Alex Zanardi e lo scandalo italiano

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ALEX ZANARDI SCANDALO ITALIANO Paraolimpiadi Riabilitazione Nutrizionista Dieta Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Seno Pressoterapia Linfodrenaggio.jpgAlessandro “Alex” Zanardi è sempre stato un esempio di forza di volontà inossidabile per me. Atleta famoso in tutto il mondo e non solo per il terribile incidente di cui è stato lo sfortunato protagonista: è famoso perché è forte. E’ famoso perché è imbattibile in tutto quello che fa. Nonostante quel maledetto incidente.

Alex partiva ventiduesimo nella gara di quel 15 settembre 2001 in Germania. Riuscì a recuperare posizione su posizione, portandosi al primo posto grazie alla straordinaria tenacia che l’ha sempre contraddistinto. A tredici giri dalla fine, dopo aver compiuto la sua ultima sosta uscendo dai box, perse improvvisamente il controllo della vettura per la presenza di olio sulla traiettoria, ed andò in testacoda. Proprio in quel momento la vettura di Alex Tagliani stava arrivando a tutta velocità e colpì perpendicolarmente la vettura del pilota bolognese all’altezza del muso, dove erano alloggiate le gambe.

Prontamente raggiunto dai soccorsi, Zanardi apparve subito in condizioni disperate: lo schianto aveva in pratica amputato entrambi gli arti inferiori di Alex. Il pilota rischiava di morire dissanguato, per fortuna il medico Steve Olvey riuscì miracolosamente a bloccare l’emorragia causata dalla lesione completa delle arterie femorali. Non tutti sanno che Alex ricevette l’estrema unzione dal cappellano della serie automobilistica direttamente sul luogo dell’incidente. La vita del pilota era in bilico tra la vita e la morte.

Fu portato all’Ospedale di Berlino dove rimase in coma farmacologico per circa tre giorni e gli venne rimosso chirurgicamente il ginocchio sinistro, irrimediabilmente compromesso. Dopo sei settimane di ricovero e una quindicina di operazioni subite Zanardi poté lasciare l’ospedale per cominciare il processo di riabilitazione. Tutto sembrava ormai finito, e forse per una persona comune sarebbe stato così. Ma Alex non è una persona comune. La carriera sportiva di Alex non era affatto finita, come tutti pensavano.

Veniamo ad oggi. Alle Paraolimpiadi di Rio, dopo l’oro di nella prova a cronometro di ieri, Alex è medaglia d’argento nella gara individuale in linea di Handbike H5. Il “miracolo”, come Alex Zanardi definiva l’ipotesi di confermare i due ori e l’argento di Londra, si sta già avverando. E tuttavia in pochi, tra i mezzi di informazione tradizionali (giornali e tv) ne stanno parlando, veramente pochi, mentre invece storie come queste andrebbero raccontate nelle scuole, per far capire che niente è veramente impossibile, se si vuole davvero. Ed invece di Alex se ne parla sempre sottovoce. Lo scandalo è tutto qui. Perché in Italia la disabilità è troppo spesso dimenticata. Perché in Italia la disabilità fa ancora paura. Perché in Italia conta più il quinto posto di un italiano alle olimpiadi per “abili” che una medaglia d’oro ed una d’argento di un italiano alle olimpiadi per disabili.

Grazie Alex, sei un campione…

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