L’illusione ottica che vedete in alto ha recentemente acceso un incredibile dibattito online nei vari social network come Facebook e Twitter: quali (e quanti) numeri sono Continua a leggere
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ASL Milano: tutti i numeri e gli indirizzi utili per ogni esigenza
Orientarsi nella efficiente ma complessa rete della sanità milanese ed in quella della regione Lombardia non è sempre facile: per ottenere tutte le informazioni utili si può comporre il numero 02 85781 del centralino dell’ASL di Milano. L’azienda sanitaria milanese ha la sede centrale in Corso Italia, 19.
La guardia medica, sia per gli adulti, sia pediatrica, è contattabile al numero 02 34567 tutti i giorni della settimana dalle ore 20.00 alle ore 8.00 di mattina. In caso di emergenza, vale sia a Milano sia nel resto della Penisola, il numero 118.
Il numero verde Pronto Farmacia, all’800 801 185, è attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e consente di mettersi in contatto con la farmacia più vicina alla propria abitazione.
Per prenotare visite specialistiche ed esami diagnostici è disponibile il numero verde 800 638 638 (attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 20,00).
Il numero valido per le emergenze (dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 20,00 ed il sabato fino alle 14,00) è 800 777 888.
L’ASL milanese, in tema di prevenzione e di sostegno alle donne ha predisposto anche un servizio dedicato, al numero 800 255 155, per lo screening per la diagnosi precoce del tumore al seno e per il cancro del colon retto. Nella stessa direzione va anche il numero 800 321 738, che fornisce un supporto a tutte le mamme, che scelgono l’allattamento al seno.
Per ottenere tutte le informazioni in merito allo strumento tecnologico per eccellenza della sanità lombarda, la Carta Regionale dei Servizi, basta chiamare il numero verde 800 030 606.
Novità, numeri e indirizzi completi sono presenti sul sito dedicato https://www.ats-milano.it/portale.
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Quante ossa ci sono nella mano e come si chiamano?
Ogni mano contiene 27 ossa, significa che in entrambe le mani noi esseri umani abbiamo 54 ossa totali.
Le ossa di una singola mano sono:
Ossa del carpo (fila prossimale), in numero di 4:
- Scafoide;
- Semilunare;
- Piramidale;
- Pisiforme.
Ossa del carpo (fila distale), in numero di 4:
- Trapezio;
- Trapezoide;
- Capitato;
- Uncinato.
Ossa del metacarpo, in numero di 5:
- primo osso metacarpale, che si articola con la falange prossimale del pollice;
- secondo osso metacarpale, con quella dell’indice;
- terzo osso metacarpale, con quella del medio;
- quarto osso metacarpale, con quella dell’anulare;
- quinto osso metacarpale, con quella del mignolo.
Ossa delle dita della mano, in numero di 14:
- 5 Falangi prossimali (o prime falangi);
- 4 Falangi intermedie (o seconde falangi o medie falangi);
- 5 Falangi distali (o terze falangi o falangi ungueali).
La “mancanza” di una falange intermedia è spiegata col fatto che il pollice, fa eccezione rispetto alle altre quattro dita: nel pollice sono presenti due sole falangi distinte in una falange prossimale o prima falange del pollice e falange distale o seconda falange o falange ungueale del pollice.
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Quanti capelli abbiamo in testa?
Il numero di capelli presenti sulla nostra testa, varia molto in funzione di vari fattori:
- età,
- sesso,
- genetica,
- variabilità individuale,
- alimentazione,
- stato di salute generale.
Si stima che mediamente vi siano circa 100.000 capelli sulla testa di ogni individuo, anche se questo numero varia moltissimo in funzione del colore dei capelli:
- nei biondi sono presenti mediamente 140.000 capelli,
- nei mori sono presenti mediamente 100.000 capelli,
- nei rossi sono presenti mediamente 80.000 capelli.
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Quante ossa ed articolazioni abbiamo nel nostro corpo?
Lo scheletro umano è formato da una grande quantità di ossa di varie forme e dimensioni e può essere suddiviso in ossa del capo, ossa del tronco e ossa degli arti.
Il numero totale di ossa che compongono lo scheletro di un adulto è: 206.
Il numero totale di articolazioni che compongono lo scheletro di un adulto è: 68.
Lo scheletro umano di un neonato presenta 270 ossa, mentre – come abbiamo visto – il numero di ossa di un adulto è 206. Ciò si spiega col fatto che durante lo sviluppo alcune ossa si uniscono tra di loro.
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Quanti spermatozoi vengono emessi con una singola eiaculazione?
Un uomo adulto e sano ad ogni eiaculazione emette circa dai 1,5 ml ai 5 ml di sperma (anche se questo valore può raggiungere anche picchi di 8 ml) e la densità di spermatozoi per millilitro di eiaculato, legata soprattutto allo stato di salute del soggetto, oscilla tra 20 e 200 milioni per millilitro. Ciò significa che una eiaculazione può contenere un numero estremamente variabile di gameti: da 30 milioni a quasi un miliardo di spermatozoi. Ovviamente non tutte le cellule sono vive ed hanno caratteristiche adeguate per sopravvivere: solo lo spermatozoo “migliore” riuscirà a portare a termine la fecondazione. Tale enorme variabilità di numero di gameti dipende da molti fattori: dall’intervallo di tempo che passa tra un’eiaculazione all’altra, dalla produzione di testosterone e da fattori individuali non del tutto studiati. Varie patologie possono influenzare tali valori. In genere, più è lungo l’intervallo tra una eiaculazione e l’altra, più liquido seminale e più spermatozoi vengono emessi in una singola eiaculazione: una leggera astinenza aiuta quindi ad aumentare la quantità di sperma/spermatozoi.
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Differenza tra atrofia, distrofia ed aplasia con esempi
Il termine atrofia (atrophy in inglese) in medicina si indica una riduzione della massa dei tessuti od organi causata dalla diminuzione del numero di cellule che li compongono o delle loro dimensioni. Atrofia è quindi il contrario di ipertrofia (aumento di volume del tessuto o organo da aumento delle dimensioni delle cellule che lo compongono) e di iperplasia (aumento del tessuto o organo da aumento del numero di cellule).
A livello cellulare l’atrofia si caratterizza per la riduzione degli organelli cellulari alle dimensioni minime compatibili con la sopravvivenza; le cellule atrofiche possono attivare l’apoptosi (la morte cellulare programmata).
Viene utilizzato anche il termine ipotrofia che indica un processo di regressione di un organo o di un tessuto, dovuto alla diminuzione di volume dei suoi elementi costitutivi.
Con distrofia si intende invece una forma di atrofia parziale di un organo o tessuto.
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Parimenti a quanto avviene nell’ipertrofia e nell’iperplasia, anche l’atrofia può essere fisiologica o patologica e verificarsi per vari motivi, tra i quali i principali sono:
- atrofia da disuso, tipico da ridotto utilizzo di un arto per un certo periodo, quando viene ingessato;
- perdita di innervazione, per lesione di un nervo periferico o di segmenti del midollo spinale;
- insufficiente apporto di sangue (ischemia cronica);
- invecchiamento (ad esempio da diminuzione di estrogeni durante la menopausa).
Con “aplasia” si indica invece il mancato sviluppo di un tessuto o di un organo (al contrario dell’atrofia dove invece prima si è correttamente sviluppato e solo successivamente si è ridotto nella sua massa. Talvolta il termine viene usato in maniera erronea per indicare la completa assenza di un organo, ma in questo caso è più corretto parlare di agenesia.
Esempi di aplasie tipiche sono quelle ematologiche (come l’aplasia pura delle emazie, midollare, della serie bianca e della serie rossa). Altro esempio è l’aplasia cutis congenita, una forma particolare di aplasia dove si mostra l’assenza di un’area della pelle (si verifica soprattutto nel cuoio capelluto), di carattere genetico risulta un elemento diagnostico della sindrome Adams-Oliver.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Differenza tra iperplasia e neoplasia
Con “iperplasia” (hyperplasia in inglese) si intende l’aumento del NUMERO delle cellule che compongono un tessuto o un organo, che può portare all’aumento del volume totale del tessuto o dell’organo interessato da iperplasia. Questo processo non altera le dimensioni delle cellule all’interno del tessuto o dell’organo considerato ma determina un aumento del numero di cellule (al contrario dell’ipertrofia). Esempi di iperplasia sono quella endometriale, muscolare ed epatica.
Con “neoplasia” si indica una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e che persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo. Esempi di neoplasia sono quella polmonare, epatica, mammaria.
In entrambi i casi si verifica un aumento del volume dell’organo o del tessuto interessato, la differenza principale nei due tipi di accrescimento è nel corredo genetico delle cellule che si replicano: nell’iperplasia si ha proliferazione di cellule con corredo genetico fisiologico (normale), mentre invece nella neoplasia si verifica un proliferazione di cellule con corredo genetico alterato (patologico). Inoltre l’iperplasia può essere fisiologica o patologica, mentre una neoplasia è sempre patologica.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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