Alternative al sale per sciogliere il ghiaccio e la neve

MEDICINA ONLINE NEVE SNOW GHIACCIO ICE CLORURO DI SODIO SCIOGLIE SALE DA CUCINA GROSSO FINO CLORURO DI CALCIO MIGLIORE ALTERNATIVE AL SALE INVERNO CATENE AUTO STRADE DISERBANTE CORROSIVO AMBIENTE.jpgIl cloruro di sodio (il comune sale da cucina) è certamente il metodo più noto ed universalmente usato per sciogliere il ghiaccio e la neve in inverno, ma, pur essendo efficace, presenta inconvenienti: è corrosivo ed ha un effetto diserbante. Per risolvere questi problemi esiste una valida ed efficace alternativa: Continua a leggere

Ci sono acqua, aria, vento e vita sulla Luna?

MEDICINA ONLINE STARS MOON ECLIPSE TOTAL ECLISSE TOTALE DI LUNA LUCE STELLA CADENTE LUNA FACCIA VISIBILE LIGHT SIDE MOON APOLLO PIANETA LIGHT SPEED TERRA EARTH SPACE SPAZIO HI RESOLUTION WALLPAPER NASA IMAGE PICTURE PICSC’è acqua sulla Luna?

Sembrerebbe di si. Alcuni mesi fa un gruppo di ricercatori dell’università delle Hawaii, utilizzando i dati della sonda della Nasa LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) ha identificato aree più luminose e più fredde di altre in prossimità del polo sud della Luna, che probabilmente indicano la presenza di ghiaccio molto vicino alla superficie. I risultati sono stati inclusi in uno studio pubblicato su Icarus (sommario, in inglese).

C’è aria sulla Luna?

La Luna non possiede quella che si può definire un’atmosfera nel senso “terrestre” del termine: si può solo parlare di un velo estremamente tenue, tanto che può essere quasi assimilato al vuoto, con una massa totale di meno di 10 tonnellate. Tra gli elementi dell’atmosfera lunare ci sono: sodio, potassio, elio-4, argon-40, radon-222 e polonio-210. La presenza di vapore acqueo è stata rilevata dalla sonda indiana Chandrayaan-1 a varie latitudini, con un massimo a ~60–70 gradi; si ritiene che possa essere generato dalla sublimazione del ghiaccio d’acqua della regolite.

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C’è vento sulla Luna?

Le caratteristiche fin qui elencate indicano che la tenue atmosfera lunare non permette la normale respirazione umana, tuttavia lievi spostamenti di gas, assimilabili ad una sorta di lieve “vento”, sono effettivamente possibili, anche se non nel senso “terrestre” del termine.

C’è vita sulla Luna?

Allo stato attuale non lo sappiamo con certezza, la domanda “c’è vita sulla Luna” rimane ancora senza una risposta precisa.

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Quanto pesa un litro di acqua liquida o ghiacciata? Perché il ghiaccio galleggia?

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma PERDERE PESO ESTATE DIETA GHIACCIO Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Filler BotulinoPotrebbe sembrare una domanda banale, ed in teoria lo sarebbe, eppure a tutti noi può venire un dubbio di quelli a cui persino un bambino delle medie, che ha appena studiato il concetto di “densità”, potrebbe rispondere.

Quanto pesa un litro d’acqua?

La risposta è semplice: un litro di acqua pesa un chilogrammo, poiché la densità dell’acqua è uguale a uno. Questa era la risposta facile, ma per essere più precisi ricordiamo che in realtà 1 litro di acqua pesa in realtà leggermente meno di 1 kg, e cioè: 0,9999729 kg, questo alla pressione di 1 atmosfera e ad una temperatura di 3,98°. Una bottiglia da un litro d’acqua pesa comunque di più di 1 kg: non dimenticate infatti il peso della bottiglia che la contiene, che può essere di vetro o di plastica e può far aumentare il peso complessivo fino ad oltre 1 kg. C’è da dire che ovviamente il peso dell’acqua può variare anche in base alla sua purezza: basta la presenza anche di una piccola parte di un elemento disciolto in acqua, per far variare la sua densità e far pesare un litro di acqua, più o meno di un kg, motivo per cui un litro di acqua distillata pesa meno di un litro di acqua minerale o di acqua essenziale.

Quanto pesa un litro d’acqua ghiacciata?

Anche l’acqua ghiacciata ha lo stesso peso: se metti dell’acqua a ghiacciare nel freezer noterai che aumenta di volume, ma la sua massa, e quindi suo il peso, resta invariato: quello che varia è la sua densità, che diminuisce. In pratica anche un litro di acqua ghiacciata pesa un chilogrammo, ma occupa più spazio a parità di massa, motivo per cui la densità diminuisce e – se mettete una bottiglia di vetro nel frigo con dentro acqua – questa si potrebbe spaccare per la pressione che l’aumentato volume dell’acqua ghiacciata esercita sulle pareti. C’è da dire che di solito, gli oggetti solidi sono più densi dei liquidi, tuttavia il ghiaccio è un’eccezione: al contrario degli altri liquidi (le cui molecole sono chimicamente “ordinate” allo stato liquido e “disordinate” allo stato solido), l’acqua ha la particolarità di avere molecole “disordinate” allo stato liquido ed “ordinate” allo stato solido (ghiaccio). Come visibile dall’immagine in basso, il ghiaccio ha molecole che occupano più spazio e determinano una minore densità.

MEDICINA ONLINE ACQUA CHIMICA GHIACCIO MOLECOLE MAGGIOR MINOR VOLUME ACQUA STATO LIQUIDO.jpg

Diversa disposizione delle molecole dell’acqua (a) allo stato liquido; (b) allo stato solido

Perché il ghiaccio galleggia?

Abbiamo appena detto che il ghiaccio è una eccezione: in che senso? Nella maggior parte dei casi il raffreddamento di un liquido determina un graduale aumento della sua densità fino a quando diventa solido ed a quel punto raggiunge la sua massima densità. L’acqua si comporta in modo diverso rispetto agli altri liquidi: raffreddandolo, la sua densità inizialmente aumenta, tuttavia, invece di raggiungere la massima densità quando il congelamento si blocca, raggiunge la massima densità a 4°. Raffreddare l’acqua oltre i 4 gradi inverte la tendenza e porta ad una diminuzione della sua densità a causa delle sue caratteristiche chimiche. A 0° un litro d’acqua ghiacciata pesa circa 0,9168 kg contro 0,9997 kg di un litro di acqua allo stato liquido; quando l’acqua diventa ghiaccio, ha quindi una densità inferiore all’acqua: l’acqua è 9% meno densa dell’acqua, quindi occupa 9% di spazio in più e, per il principio di Archimede, rimane a galla sull’acqua.

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Curiosità

Se si riempie completamente un bicchiere di acqua con un cubetto di ghiaccio che ci galleggia, quando il ghiaccio si scioglierà l’acqua traboccherà o no dal bicchiere? No: il cubetto di ghiaccio, sciogliendosi, non fa sollevare ulteriormente il livello dell’acqua, che quindi non traboccherà. Un cubo di ghiaccio, immerso nell’acqua, ne aumenta il livello poiché viene spostato un volume di acqua pari a quello della porzione di ghiaccio immersa. Poiché il ghiaccio ha una densità inferiore a quella dell’acqua liquida, non
tutto il blocchetto è immerso ma una parte, pari a meno di un decimo del volume totale, rimane al di fuori della superficie (si pensi per esempio agli iceberg, la cui
parte emersa è decisamente minore di quella sommersa). Man mano che il ghiaccio del
cubetto si scioglie, il volume di acqua spostata diminuisce e conseguentemente, il livello dell’acqua nel bicchiere dovrebbe a sua volta abbassarsi, tuttavia ciò non avviene poiché l’acqua del ghiaccio fuso va gradualmente ad aggiungersi all’acqua del bicchiere, facendo in modo che, nel complesso, il livello dell’acqua non diminuisca e non aumenti con il progressivo scioglimento del cubetto.

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Differenza tra neve, grandine, ghiaccio, nevischio e pioggia

MEDICINA ONLINE TUONO LAMPO FULMINE SAETTA DIFFERENZA NEVE GRANDINE PIOGGIA NEVISCHIO GHIACCIO TEMPORALE ROVESCIO TEMPESTA NEVE ARTIFICIALE TECNICA NATURALE TORNADO TROMBA D'ARIA URAGANO CICLONE TIFONELa pioggia è la più comune precipitazione atmosferica e si forma quando gocce separate di acqua cadono al suolo dalle nuvole. La quantità di pioggia caduta viene misurata dai pluviometri in millimetri di accumulo. A tale misura, detta anche altezza pluviometrica, corrispondono altrettanti litri d’acqua piovana su una superficie di un metro quadrato. I millimetri di pioggia caduti in un’ora definiscono quella che viene chiamata dai meteorologi intensità della pioggia; viene perciò distinta in:

  • pioviggine (< 1 mm ogni ora);
  • pioggia debole (1 – 2 mm/h);
  • pioggia leggera (2 – 4 mm/h);
  • pioggia moderata (4 – 6 mm/h);
  • pioggia forte (> 6 mm/h);
  • rovescio (> 10 mm/h);
  • nubifragio (> 30 mm/h).

Neve

La neve è un tipo di precipitazione atmosferica che avviene nella forma di acqua ghiacciata cristallina a diametro variabile, formata da milioni di minuscoli cristalli di ghiaccio, tutti aventi di base una simmetria esagonale e spesso anche una geometria frattale, ma ognuno di tipo diverso e spesso aggregati tra loro in maniera casuale a formare fiocchi di neve. Anche se è possibile una loro classificazione morfologica in otto categorie generali, ogni fiocco di neve, osservato al microscopio, è morfologicamente diverso uno dall’altro.
La neve si forma nell’alta atmosfera quando il vapore acqueo, a temperatura inferiore a 5°C, brina attorno ai cosiddetti germi cristallini passando dallo stato gassoso a quello solido formando cristalli di ghiaccio i quali cominciano a cadere verso il suolo quando il loro peso supera la spinta contraria di galleggiamento nell’aria e raggiungono il terreno senza fondersi. Questo accade quando la temperatura al suolo è in genere minore di 2°C (in condizioni di umidità bassa è possibile avere fiocchi al suolo anche a temperature lievemente superiori) e negli strati intermedi non esistono temperature superiori a 0°C dove la neve possa fondere e diventare acquaneve o pioggia.

Leggi anche: Quale tipo di sale si usa per sciogliere ghiaccio e neve? Va bene il sale da cucina? Potete trovare prodotti con cloruro di calcio (ottimo per sciogliere la neve ed il ghiaccio) qui: http://amzn.to/2FwrZlc e qui: http://amzn.to/2ClAAbE

Nevischio

Il nevischio è una precipitazione solida costituita da granellini di ghiaccio opaco bianco, appiattiti o allungati, di diametro uguale o minore di 1 mm che cadono da una nube e sono alternati alla pioggia. Il nevischio è un tipo di neve ed infatti prende anche il nome di “neve granulosa fine” poiché i cristalli di ghiaccio sono più sottili e cadono in minor quantità rispetto alla neve, quindi si sciolgono più facilmente a contatto con l’acqua. Si tratta della precipitazione solida equivalente alla pioviggine: la neve sta alla pioggia come il nevischio sta alla pioviggine. I frammenti o granellini bianchi di nevischio non rimbalzano né si frantumano quando giungono al suolo. I granellini cadono in piccole quantità, da nubi stratiformi o da nebbia e mai in forma di rovescio. È più frequente nelle zone montuose e con temperature tra 0 °C e −10 °C. Può formare una leggera copertura uniforme, al contrario della neve che può costituire una copertura maggiore. Può costituire una fase della precipitazione nevosa, precedente o successiva alla neve vera e propria, esattamente come la pioviggine nei confronti della pioggia.

Ghiaccio

Il ghiaccio è lo stato solido dell’acqua ed è tipico un solido cristallino trasparente. A pressione atmosferica standard (101 325 Pa) la transizione di fase tra stato liquido e solido, avviene quando l’acqua liquida viene raffreddata sotto gli 0 °C (273,15 K, 32 °F).

Grandine

La grandine è un tipo di precipitazione atmosferica formata da tanti pezzi di ghiaccio (chiamati comunemente “chicchi di grandine”), generalmente sferici o sferoidali, che cadono dalle nubi cumuliformi più imponenti, i cumulonembi. La grandine si forma se le correnti ascensionali in un cumulonembo sono abbastanza forti; in questo caso accade che un primo nucleo di ghiaccio viene trasportato in su e in giù nella nube, dove si fonde con altri piccoli aggregati di ghiaccio e gocce d’acqua per poi ricongelarsi nuovamente e diventare sempre più grande. Quando le correnti non riescono più a sollevare e trattenere i pezzi di ghiaccio perché divenuti troppo pesanti questi cadono a terra; gli aggregati di particelle ghiacciate che non riescono a fondere prima di giungere al suolo causano spesso notevoli danni sia nelle campagne (coltivazioni, frutteti, ecc.) che nei centri urbani (alle abitazioni così come ai mezzi di trasporto), basti pensare che il chicco di grandine più pesante è stato registrato nel distretto di Gopalganj (Bangladesh) il 14 aprile 1986, con un peso di ben 1,02 chilogrammi!

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Differenza tra temporale, pioggia, rovescio e tempesta

MEDICINA ONLINE TUONO LAMPO FULMINE SAETTA DIFFERENZA NEVE GRANDINE PIOGGIA NEVISCHIO GHIACCIO TEMPORALE ROVESCIO TEMPESTA NEVE ARTIFICIALE TECNICA NATURALE TORNADO TROMBA D'ARIA URAGANOLa pioggia è la più comune precipitazione atmosferica e si forma quando gocce separate di acqua cadono al suolo dalle nuvole. La quantità di pioggia caduta viene misurata dai pluviometri in millimetri di accumulo. A tale misura, detta anche altezza pluviometrica, corrispondono altrettanti litri d’acqua piovana su una superficie di un metro quadrato. I millimetri di pioggia caduti in un’ora definiscono quella che viene chiamata dai meteorologi intensità della pioggia; viene perciò distinta in:

  • pioviggine (< 1 mm ogni ora);
  • pioggia debole (1 – 2 mm/h);
  • pioggia leggera (2 – 4 mm/h);
  • pioggia moderata (4 – 6 mm/h);
  • pioggia forte (> 6 mm/h);
  • rovescio (> 10 mm/h);
  • nubifragio (> 30 mm/h).

Il rovescio è quindi un tipo di pioggia abbastanza intenso, caratterizzato da una quantità di pioggia caduta in un’ora compresa tra 10 mm e 29 mm.

Una tempesta è un qualunque stato disturbato dell’atmosfera, in particolare che colpisce la superficie terrestre, ed implica condizioni meteorologiche particolarmente severe. Può essere caratterizzata da pioggia intensa, vento forte, tuoni e fulmini ed in questo caso la tempesta prende il nome di temporale.

Una tempesta caratterizzata da precipitazioni intense di ghiaccio, prende il nome di tempesta di ghiaccio. Se caratterizzata da vento che trasporta alcune sostanze attraverso l’atmosfera, prende il nome di tempesta di sabbia, di neve, di grandine, ecc.

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Il ghiaccio alimentare è un rischio per la salute

MEDICINA ONLINE GHIACCIO FREDDO FRIGO FREEZER SALUTE RISCHIO INFEZIONI CONTAMINATO ACQUA VIRUS BATTERI.jpgIl ghiaccio per uso alimentare può essere contaminato, mettendo a rischio la nostra salute. Secondo un recente studio, addirittura nel 56% dei casi il ghiaccio esaminato è stato dichiarato non sicuro per il consumo alimentare. Naturalmente tutto ciò può avere serie ripercussioni sul benessere del nostro organismo. Per questo motivo lo scorso 23 giugno 2017 a Milano si è tenuto un incontro formativo dal titolo “Il ghiaccio, un alimento troppo spesso sottovalutato”, puntando il dito in particolare sull’autoproduzione.

Ghiaccio alimentare contaminato, le analisi effettuate

L’incontro, organizzato da INGA (Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare), verteva sull’analisi dei primi risultati dopo l’applicazione del Manuale di corretta prassi igienica per la produzione di ghiaccio alimentare, redatto per la prima volta in Europa nel 2015 e approvato dal Ministero della Salute. Hanno partecipato alla riunione, oltre all’INGA e al Ministero della Salute, anche la Regione Lombardia, la Regione Sicilia e altri esperti del settore. Purtroppo i primi risultati sono stati spiazzanti. Le analisi svolte nell’area costiera della provincia di Palermo hanno dimostrato che nel 56% degli operatori controllati (produttori ed esercizi di somministrazione), il ghiaccio ha presentato delle positività microbiologiche e, talvolta, chimiche. Ovvero: era contaminato.

I pericoli del ghiaccio alimentare contaminato

Il ghiaccio alimentare contaminato è dannoso per la nostra salute. I pericoli sono suddivisibili in tre tipi:

  1. Fisici: corpi estranei di varia natura che possono creare danni al consumatore se ingeriti (ad esempio frammenti di vetro, di metallo, di plastica).
  2. Chimici: sostanze chimiche rischiose per la salute dell’uomo se presenti in quantità superiore a quelle stabilite per legge.
  3. Biologici: organismi viventi che possono causare malattie nel consumatore (ad esempio batteri, funghi, virus, insetti).

In particolare per il rischio biologico, il ghiaccio contaminato può causare infezioni gastrointestinali. È infatti spesso l’origine delle fastidiose enteriti che provocano la diarrea del viaggiatore. Inoltre può causare danni al sistema nervoso, soprattutto nelle persone che hanno un sistema immunitario più debole.

Per quanto riguarda invece il momento in cui avviene la contaminazione, i rischi sono di tre tipologie:

  1. Contaminazione della materia prima: avviene se l’acqua non è considerata potabile in base ai requisiti del Decreto Legislativo 31/2001 sulle acque destinate al consumo umano.
  2. Contaminazione in fase di lavorazione: avviene durante la produzione del ghiaccio, e dipende quindi dall’ambiente di lavoro, dai macchinari utilizzati e dal personale addetto alla produzione.
  3. Contaminazione durante la conservazione: avviene nel periodo dello stoccaggio e della commercializzazione del ghiaccio.

Qual è il ghiaccio a rischio contaminazione?

Dagli studi condotti dalla Regione Sicilia, è emerso che il ghiaccio a maggior rischio di contaminazione non è quello prodotto in casa, e neanche quello utilizzato nelle grandi imprese (che spesso fa utilizzo di ghiaccio confezionato). Il procedimento più pericoloso è quello dell’autoproduzione del ghiaccio all’interno di piccoli esercizi commerciali quali bar, pub e ristoranti.

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Puntura di vespa e shock anafilattico: cosa fare prima dell’arrivo dell’ambulanza?

MEDICINA ONLINE ITALIAN AMBULANCE DOCTOR NURSE AMBULANZA STRADA EMERGENZA INFERMIERE MEDICO PORTANTINO ITALIA PRONTO SOCCORSO OSPEDALE BARELLA CORSA MORTE MALATTIA DOLORE INCIDENTE ICTUSPrima che intervenga il personale medico, il soggetto può fare anche da solo due cose importanti: può cercare di estrarre il pungiglione, ‘grattando’ delicatamente con l’unghia sul punto della puntura ma facendo attenzione a non rompere la ‘sacca’ in cui può ancora esserci del veleno; può disinfettare applicando con del cotone un po’ di ammoniaca; può cercare di rallentare l’assorbimento del veleno, ponendo per esempio del ghiaccio sulla puntura, oppure stringendo un laccio intorno all’arto colpito.

Importante: coloro che sanno di essere allergici alle punture di vespa o di altri insetti simili (come api, calabroni, conosciuti come imenotteri) dovrebbero sempre avere con sé una ‘penna’ di adrenalina. Si tratta di un auto-iniettore che consente di effettuare rapidamente, in modo efficace e sicuro una iniezione della giusta dose di adrenalina. L’adrenalina è infatti in grado di salvare la vita in casi di questo genere, ma solo se somministrata nella giusta quantità (1 mg portato a 10 ml con soluzione fisiologica).

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Il mistero del palazzo ghiacciato a Milano: colpa del climatizzatore lasciato acceso?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma MISTERO PALAZZO GHIACCIATO MILANO CLIMA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgSe vi trovate a passare in Largo la Foppa, a Milano, noterete in questi giorni qualcosa di molto particolare: un palazzo completamente ghiacciato. E’ lo spettacolo che si trova davanti chi esce dalla metropolitana di Moscova. Una visione irreale: finestre, davanzali e le stesse pareti dell’edificio congelati e coperti da uno spesso strato di ghiaccio che scende dai piani alti per diversi metri. La facciata ‘polare’ è dello storico palazzo che ospita il locale Radetzky. Le voci che si sono diffuse in zona e, soprattutto sui social network, dicono che la responsabilità dell’accaduto sembra sia da attribuirsi a uno degli inquilini del palazzo che ha dimenticato acceso l’impianto dell’aria condizionata quando ad agosto è partito per un viaggio d’affari. In realtà è tutto finto, compresi i vigili del fuoco apparsi sul luogo che sono in realtà solo comparse. Il palazzo ghiacciato è una guerriglia contro lo spreco di energia, una nuova campagna di M&cSaatchi di grosso impatto. Questa volta la pubblicità sottolinea l’importanza di evitare gli sprechi simulando, appunto, come un condizionatore acceso per mesi possa ghiacciare la facciata di un palazzo.

 

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