Perché il glande ha un colore diverso rispetto al resto del pene?

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PLASMA UOMO COME FUNZIONA AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRIl glande è quella struttura che si trova all’estremità del pene; su di esso si apre il meato urinario, attraverso fuoriesce l’urina e lo sperma durante l’eiaculazione. Il glande ha forma di tronco di cono, utile a favorire la penetrazione in vagina. Una delle caratteristiche che più risaltano del glande è il fatto che la sua superficie presenta una tinta diversa rispetto alla cute dell’asta peniena. Il glande ha infatti un colore tendente al roseo-violaceo, che diventa di un viola vivo durante l’erezione.

Questo particolare colore del glande, che lo caratterizza rispetto al resto del pene, è dovuto alla sua sensibilità: il glande è infatti la parte del pene più sensibile e tale qualità è dovuta alla sua elevata innervazione e vascolarizzazione, decisamente maggiori rispetto a quella della cute dell’asta del pene. E’ proprio questa elevata concentrazione di vasi sanguigni a fornire al glande il suo colore violaceo, che diventa viola acceso durante l’erezione proprio perché il pene si riempie di ancora più sangue.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Il pene è un muscolo o no? Cos’è il pene?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COME FATTO PENE INTERNO UOMO SESSO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneIl pene è o non è un muscolo? E’ una delle tipiche curiosità a cui, quasi tutti, danno una risposta sbagliata, poiché – potendosi ingrandire ed irrigidire – l’asta del pene sembra apparentemente comportarsi come un muscolo.

Il pene è un muscolo?

No, il pene non è un muscolo. E’ un organo composto da tre parti fondamentali: radice, asta e glande. L’asta, in particolare, è costituita da:

  • due corpi cavernosi;
  • un corpo spongioso (anche detto “corpo cavernoso dell’uretra”).

Il corpo spongioso ed i corpi cavernosi sono le strutture erettili del pene, esse riempiendosi di sangue ne permettono l’erezione. L’inturgidimento del pene ha un meccanismo diverso rispetto a quello di un muscolo. Semplificando: mentre il pene è una “spugna” che aumenta in dimensioni e diventa turgido riempiendosi di sangue, al contrario il muscolo diventa “duro” grazie alla contrazione delle fibre muscolari che lo compongono. Per approfondire: I muscoli: come sono fatti, come funzionano e cosa rischiano quando ti alleni

Il pene è ricco di cellule muscolari

Il pene, pur non essendo un muscolo, è ricco di cellule muscolari lisce: esse sono disposte nelle pareti dei vasi sanguigni del tessuto erettile, corpi cavernosi e tessuto spongioso di uretra e glande e sono necessarie per una normale erezione. Tali cellule muscolari lisce rispondono all’azione dell’ossido nitrico ed hanno l’importante compito di regolare la presenza di sangue all’interno delle cavità del tessuto erettile. In particolare:

  • il rilassamento delle cellule muscolari lisce dei vasi sanguigni penieni determina una vasodilatazione (i vasi sanguigni si dilatano) che facilita l’ingresso di sangue nel pene, caratteristica dello stato di erezione;
  • la loro contrazione determina una vasocostrizione che porta allo svuotamento del sangue presente nelle cavità peniene, situazione propria dello stato flaccido del pene.

Le cellule muscolari lisce si contraggono ad opera di segnali nervosi o mediatori chimici. Questi segnali vengono prodotti in seguito a situazioni di vario genere, come ad esempio: emozioni, eccitazione, caldo, freddo, traumi, ecco il motivo per cui il pene può ritrarsi in alcune condizioni, per esempio con il freddo od in caso di forti emozioni.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Rottura del frenulo del pene: cosa fare?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO PENE UOMO RAGAZZO VERGINITA FILETTO FRENULO GLANDE ASTA RAPPORTO SESSUALE IMENE PENETRAZIONE VAGINA CORONA FIMOSI SOLCOCORONALE MEATO URETRALE SPERMADobbiamo tenere in considerazione che la rottura del frenulo corto è più frequente. In ogni caso la rottura del frenulo nell’uomo non si verifica sempre, ma avviene in seguito ad un rapporto sessuale piuttosto energico o nel caso in cui si abbia a che fare con una stimolazione troppo eccentrica.

Il frenulo, come tutti i tessuti, se particolarmente sollecitato, può andare incontro ad una lacerazione parziale o totale. Il risultato consiste in un dolore intenso e nel sanguinamento. La lacerazione del frenulo avviene soprattutto quando non ci siano le condizioni per una sufficiente lubrificazione.

Leggi anche: Frenulo del pene: cos’è e perché la sua lunghezza è importante?

Vedi anche: foto di un pene sottoposto a frenulotomia

Rottura del frenulo: cosa fare

Rottura del frenulo: cosa fare? Se si dovesse andare incontro ad un episodio di questo genere, la prima cosa da fare consiste nel tamponare la ferita per qualche minuto. In genere tutto ciò basta per risolvere il problema.

Se invece ci troviamo di fronte ad una lacerazione più estesa, è necessario recarsi al pronto soccorso. Ricevendo le giuste cure mediche, si verrà sottoposti ad un piccolo intervento ambulatoriale, che avviene in anestesia locale.

Subito dopo l’intervento che segue la rottura del frenulo, ci si dovrà astenere dai rapporti sessuali per circa 20 giorni. Se il frenulo si lacera, ma riusciamo comunque a tamponare la fuoriuscita di sangue, è opportuno evitare i rapporti sessuali per circa 10 giorni, disinfettando in maniera adeguata la ferita, in modo che si possa giungere ad una cicatrizzazione completa.

E’ però da specificare che il frenulo può essere sottoposto ad una nuova lacerazione in seguito ad un rapporto successivo. In casi come questo si deve scegliere: lasciare che la rottura avvenga in modo naturale oppure ricorrere alla frenuloplastica. Quest’ultima è un’operazione risolutiva, che determina il superamento del problema in maniera definitiva, magari abbinando l’intervento a qualche piccolo accorgimento, come l’uso del preservativo, nel momento in cui si riprende l’attività sessuale.

In effetti la rottura del frenulo con il preservativo è più rara, ma non è detto che non avvenga. La frenuloplastica è comunque un intervento da considerare, anche perché non va trascurato il legame fra eiaculazione precoce e frenulo corto, anche se non ci sono prove decisive per questo collegamento.

Al pari dell’intervento per la circoncisione maschile, la frenuloplastica rientra fra quei tipi di interventi chirurgici da non sottovalutare per una corretta salute sessuale dell’uomo.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Erezione del clitoride: come funziona?

Durante la fase del desiderio, la vagina e le piccole labbra si irrorano di sangue, provocando una vasocongestione locale. Il clitoride si inturgidisce ed ha una vera e propria erezione, ingrandendosi, irrigidendosi ed arrossandosi, similarmente a quanto avviene nel pene. Il clitoride si sporge all’esterno tra le grandi labbra mentre le piccole labbra arrossandosi, si estroflettono. Questa fase, che precede l’orgasmo, è definita anche fase di plateau.

Nel corso della fase di eccitazione la vagina produce un fluido lubrificante, detto trasudato vaginale. Questo liquido facilita la penetrazione del pene e rende l’ambiente maggiormente favorevole alla sopravvivenza dello sperma. Al cessare dello stimolo il clitoride torna nella posizione e nella morfologia di riposo, cioè quella che aveva prima della stimolazione sessuale.

Nelle seguenti immagini possiamo osservare l’anatomia del clitoride e delle strutture vicine. Nella parte più in basso dell’immagine, possiamo notare la similitudine tra apparato sessuale maschile (sul lato destro) e femminile (sul lato sinitro): dal punto di vista anatomico il clitoride è un vero e proprio pene in miniatura e ciò è particolarmente evidente quando il clidoride sia fisiologicamente molto grande o quando sia ipertrofico per cause patologiche o per l’uso di farmaci dopanti (vedi “clitoromegalia”).

MEDICINA ONLINE CLITORIDE VAGINA EREZIONE CLITORIDEA GLANDE DEL CLITORIDE DO NNA APPARATO SESSUALE FEMMINILE CLITORIDE PICCOLO PENE IN MINIATURA SESSO SESSUALITA

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

 

Da cosa dipende l’odore dello sperma ed a che serve?

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma Ecografia Spalla Ginocchio Traumatologia Gambe Sangue Articolare POSIZIONE FRATTURA PENE Medicina Estetica Luce Pulsata Depilazione Macchie Capillari Rughe Dietologo Radiofrequenza Cavitazione GrassoL’odore molto particolare del liquido seminale dipende dalla presenza di particolari sostanze – come la spermina e la spermidina – appartenenti al gruppo delle poliammine, composti organici aventi due o più gruppi amminici, come la putresceina e la cadaverina. Spermina e spermidina concorrono in maniera importante non solo all’odore, ma anche al sapore dello sperma; a tal proposito leggi anche: Come avere un’eiaculazione più abbondante e migliorare sapore, odore, colore e densità dello sperma?

A che servono spermina e spermidina?
Alcuni studiosi pensano che l’odore di spermina e spermidina sia da ricollegare ad una forma di richiamo sessuale, altri invece sono portati a pensare che la presenza di queste sostanze “aromatiche” hanno abbiano una importante azione anti-infettiva, infatti le poliammine vengono degradate da un enzima (la diamino-ossidasi) che le trasforma in aldeidi; queste, oltre ad essere particolarmente aromatiche, risultano estremamente tossiche per i batteri. Inoltre le poliammine hanno un’azione protettiva nei confronti del DNA e degli altri acidi nucleici necessari per la sintesi proteica. Si ipotizza inoltre un loro ruolo favorente nella motilità degli spermatozoi. Spermina e spermidina sono quindi molecole importanti per la fertilità maschile; a tal proposito, è stato suggerito di utilizzare una specifica integrazione dei loro amminoacidi precursori (arginina e ornitina) per migliorare la fertilità maschile. Questi due amminoacidi, tra l’altro, sono coinvolti nella sintesi di ossido nitrico, importantissima nei meccanismi di erezione del pene.

Alimenti con odore di sperma
Poiché i precursori amminoacidici delle molecole responsabili dell’odore dello sperma sono normalmente contenuti nelle proteine alimentari, e poiché queste in particolari condizioni vengono scisse in catene amminoacidiche sempre più corte, non è raro che alcuni alimenti ricordino con il loro odore quello dello sperma, in particolare:

  • semi germogliati: il processo di germogliazione consiste in una serie di attivazioni enzimatiche che scindono – tra l’altro – le proteine nei singoli amminoacidi che le compongono;
  • carne e pesce non correttamente conservati: la degradazione enzimatica e battrerica trasforma i frammenti proteici in poliammine. Non a caso, nel gruppo delle poliammine rientrano – oltre a spermina e spermidina – anche la putrescina e la cadaverina accennati all’inizio dell’articolo, responsabili del tipico odore di carne putrefatta;
  • cibi fermentati e formaggi stagionati;
  • cereali legumi e funghi: sono ricchi di poliammine (in particolare i funghi, il germe di grano e le castagne sono molto ricchi di spermina).

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra fimosi serrata e non serrata

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA FIMOSI SERRATA NON SERRATA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgPrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento, ti consiglio di leggere questo articolo: Fimosi serrata, non serrata, congenita ed acquisita: cause, conseguenze e cure

La fimosi, sia congenita sia acquisita, può essere serrata o non serrata:

  1.  Fimosi serrata: la fimosi è detta “serrata” quando il restringimento è tale da impedire lo scoprimento del glande non solo a pene eretto, ma anche a pene flaccido ed in casi limite può anche portare difficoltà nell’urinare. In questi casi è la circoncisione chirurgica il rimedio più utilizzato.
  2. Fimosi non serrata: la fimosi è detta “non serrata” quando non si riesce a scoprire il glande a pene eretto ma si riesce a scoprire a pene flaccido e difficilmente determina problemi nell’urinare. Non dà particolari problemi, io raccomando solo di usare il profilattico durante la penetrazione perché forzare lo scoprimento del glande può provocare un effetto grave chiamato parafimosi, in cui non si riesce più a ricoprire il glande e ciò comporta uno strangolamento dello stesso. In tale situazione è necessario un intervento d’urgenza.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

 

Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAMEPrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento, ti consiglio di leggere questo articolo: Smegma: quando lo sporco si accumula sul pene, cause e cure

La presenza di ristagno di smegma nel solco balano-prepuziale, essendo esso un materiale umido e ricco di protene, rappresenta un ideale terreno di replicazione e crescita per molti microrganismi (batteri e funghi). In conseguenza di questa replicazione aumenta la frequenza di processi infettivi e infiammatori a carico di glande e prepuzio: le balaniti e balanopostiti.

Smegma maschile e rischi di coinvolgimento della partner

Lo smegma de i processi infiammatori a carico di glande e prepuzio potrebbero coinvolgere un’eventuale partner sessuale femminile inducendone vaginiti, cerviciti, infezioni della bocca o dell’ano in caso di rapporti orali o anali, e perfino determinare un aumento del rischio di carcinoma della cervice. I processi flogistici ripetuti a carico del pene possono determinare cronicamente un restringimento cicatriziale del prepuzio, processo è noto con il nome di fimosi.

Smegma e cancro del pene

Nei paesi anglosassoni, ed in particolare negli USA molti medici sono stati in passato accesi sostenitori della circoncisione. Alcuni studi scientifici mettevano in evidenza come la pratica della circoncisione facilitasse una buona igiene intima ed evitasse il permanere dello smegma a contatto della mucosa del glande. Si riteneva infatti che lo smegma potesse avere una azione di cancerogenesi sulle cellule epiteliali del glande. Recenti studi hanno però messo in evidenza come il cancro del pene abbia un’incidenza bassissima prima dei 65 anni, indipendentemente dal fatto che il paziente sia circonciso o meno. Lo sviluppo del cancro del pene sarebbe perciò correlato non tanto all’azione dello smegma, quanto all’infezione da HPV e al tabagismo. Tuttavia ancora oggi la American Cancer Society ritiene che gli uomini con abbondante smegma abbiano un rischio aumentato di cancro del pene. Gli uomini circoncisi avrebbero meno probabilità di rimanere infettati con il virus del papilloma umano (HPV), anche dopo aver considerato le differenze di comportamento sessuale. Sempre secondo questa fonte la maggior parte degli esperti oggi ritiene che lo smegma di per sé non provochi il cancro del pene, ma possa irritare e infiammare il pene, aumentando in modo indiretto il rischio di cancro.

Prodotti per contrastare la formazione dello smegma

Il miglior prodotto per la pulizia dei genitali maschili e la prevenzione di smegma, infezioni e cattivi odori, selezionato, usato e raccomandato dal nostro Staff di esperti, lo potete trovare qui: http://amzn.to/2juf3pJ, molto efficace grazie agli estratti a base di Eugenia caryophyllus ed Helicrysum italicum, che possiedono una forte azione detergente, antibatterica, antimicotica ed antinfiammatoria.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Smegma: quando lo sporco si accumula sul pene, cause e cure

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PENE SESSO UOMO SCROTO TESTICOLI DISFUNSIONE ERETTILE IMPOTENZALo smegma (dal greco σμῆγμα che significa “sapone”) è un prodotto di secrezione dei genitali maschili e femminili, cui si associano cellule epiteliali esfoliate provenienti dalle mucose, sebo, sporcizia, residui di sperma dopo una eventuale eiaculazione e materiali umidi, in genere di provenienza urinaria.

Dove si trova lo smegma?

Nei maschi lo smegma si viene a raccogliere principalmente sotto il prepuzio, nel solco balano-prepuziale.

Da cosa viene prodotto principalmente lo smegma?

Lo smegma maschile è prodotto dalle ghiandole del solco balano-prepuziale (ghiandole riscontrabili alla base del glande del pene). Originariamente si riteneva che lo smegma fosse prodotto dalle ghiandole sebacee situate vicino al frenulo, chiamate ghiandole di Tyson, tuttavia studi successivi non sono riusciti a dare una conferma a questa tesi. Secondo Wright lo smegma viene prodotto dalle cellule della mucosa del prepuzio, tali cellule si accrescono e tendono a migrare verso la superficie della mucosa, si distaccano e subiscono una degenerazione grassa, dando così luogo allo smegma. A parere di Parkash poiché si è visto che lo smegma contiene il 26,6% di grassi e il 13,3% di proteine, questo fatto indica con ragionevole certezza che si tratta di composti derivanti da detriti necrotici epiteliali di sfaldamento.

Leggi anche:

A cosa serve lo smegma?

Le sue funzioni non sono ancora state del tutto chiarite, si pensa che lo smegma abbia funzione principalmente lubrificante.

Cosa contiene lo smegma?

Lo smegma è ricco di squalene e secrezioni prostatiche e seminali, nonché di cellule epiteliali e di mucina probabilmente originata dalle ghiandole uretrali di Littre, oltre che a sporco ed eventualmente spermatozoi e residui di plasma seminale. Alcuni autori affermano che lo smegma contiene enzimi con attività antibatterica, come il lisozima e ormoni come l’androsterone, sebbene altri autori non concordino con queste indicazioni.

Vedi anche: foto di pene con smegma

Lo smegma nelle fasi di crescita

L’incidenza di smegma aumenta dell’1% tra i 6-7 anni e dell’8% tra i 16-17 anni (con un’incidenza complessiva del 5%). La quantità di smegma prodotta durante l’infanzia è molto limitata, anche se nel prepuzio è già possibile riscontrare la presenza di alcune ghiandole sebacee. La produzione di smegma successivamente aumenta dall’adolescenza fino alla maturità sessuale, quando la funzione lubrificatoria dello smegma assume il suo pieno valore. A partire dalla mezza età la produzione di smegma si riduce fino a scomparire completamente nella vecchiaia.

Rischi legati alla presenza di smegma

I rischi legati ad un accumulo cronico di smegma sul pene sono molti, come le infezioni, l’eventuale rischio di coinvolgere la partner, fino ad un aumentato rischio di cancro del pene. Per approfondire leggi: Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene

Curiosità sullo smegma

Lo smegma non viene prodotto soltanto dagli uomini, bensi anche dalle donne: mentre nei maschi lo smegma è raccoglie sotto il prepuzio, nelle femmine lo smegma si accumula intorno al clitoride e nelle pieghe delle piccole labbra.
Lo smegma nelle donne viene prodotto dalle ghiandole apocrine del clitoride e da particolari ghiandole sebacee rintracciabili a livello delle piccole labbra. Nella piena maturità sessuale queste ghiandole secernono appunto una sostanza bianca, simile allo smegma prepuziale. Come già accennato al materiale di provenienza ghiandolare si aggiungono cellule epiteliali di sfaldamento delle mucose, oltre a sporcizia e materiali umidi, in genere componenti dell’urina.

Cure che impediscano la formazione dello smegma

Non esistono cure che impediscano la formazione dello smegma, tuttavia – senza arrivare alla circoncisione – è sufficiente una buona igiene quotidiana (specie dopo una eiaculazione) del pene per neutralizzare i possibili rischi legati ad una sua lunga permanenza sotto il prepuzio, nel solco balano-prepuziale.

Il miglior prodotto per la pulizia dei genitali maschili e la prevenzione di smegma, infezioni e cattivi odori, selezionato, usato e raccomandato dal nostro Staff di esperti, lo potete trovare qui: http://amzn.to/2juf3pJ, molto efficace grazie agli estratti a base di Eugenia caryophyllus ed Helicrysum italicum, che possiedono una forte azione detergente, antibatterica, antimicotica ed antinfiammatoria.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!