Dimagrire guardando una partita di calcio in tv

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO UOMO DONNA COPPIA DIVANO AMORE ABBRACCIATI GUARDANO LA TV CINEMA TELEVISIONE FILM SERIE TVMentre si guarda in tv una gara sportiva i muscoli si mettono in allerta, aumentano il battito del cuore, il respiro, la sudorazione ed il flusso del sangue cutaneo. Le reazioni dell’organismo durante l’attività fisica altrui osservata attraverso un video sono state misurate dai ricercatori della University of Western di Sydney, Australia. Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in autonomic neuroscience. “Con l’impiego di microelettrodi inseriti nel nervo personale comune abbiamo registrato le reazioni dell’attività nervosa simpatica dei muscoli – spiega Vaughan Macefield, autore dello studio, in una nota stampa dei giorni scorsi – “Dopo 22 minuti di gare di corsa o di sport vigorosi, guardati in tv stando comodamente seduti in poltrona, i nervi reagiscono e inducono ad un aumento del battito cardiaco, della la respirazione, del flusso sanguigno cutaneo e della sudorazione”.

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La pigrizia uccide due milioni di persone all’anno

MEDICINA ONLINE DORMIRE SONNO SONNOLENZA INSONNIA DONNA DIVANO FIORI POMERIGGIO GIORNO LUCE MELATONINA SONNELLINO POMERIDIANO RIPOSO STANCHEZZA ESAURIMENTO MENTALE TRISTE NEVRASTENIA PSICHIATRIA ANSIA DEPRESSIONE.Essere pigri può sembrare una “abitudine” innocua, non è così, anzi l’accidia (parola che significa inerzia, pigrizia, avversione a fare qualcosa) è un vero e proprio killer, sottovalutato, silenzioso e inesorabile. Se ne volete sapere di più continuate la lettura, altrimenti se non altro, oggi avete finalmente scoperto il significato della misteriosa parola “accidia”! I numeri della pigrizia sono davvero impressionanti: secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’assenza di esercizio e dell’attività fisica è la causa di quasi due milioni di morti (per la precisione sono 1,9 milioni di decessi) nel mondo ogni anno. Indirettamente correlate, le 2,6 milioni di morti annuali dovute a sovrappeso e obesità. I dati sono stati rilanciati dalla Società italiana di pediatria (Sip). I pediatri avvertono che la sedentarietà è anche responsabile, in una percentuale tra il 10% al 16% di alcuni tumori e del diabete di tipo 2, oltre che del 22% delle malattie cardiovascolari e di altre patologie croniche.

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I chili in più si ereditano: scoperto il gene “interruttore” del grasso

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOI chili di troppo si possono ereditare dai genitori:  a sostenerlo è una ricerca – pubblicata online su ‘The American Journal of Human Genetics’ – condotta tra Israele e Stati Uniti, che ha identificato il gene che regola il peso corporeo nell’uomo e nei topi. La medicina ha già da tempo evidenziato l’importanza dei fattori genetici nell’obesità, dimostrando che l’ereditarietà gioca un ruolo nel 40-90% dei casi. Lo studio fa pendere la bilancia ancor di più verso l’ereditarietà, mostrando che la perdita di un particolare gene negli esseri umani e nei topi provoca obesità patologica.

John Martignetti della Scuola di Medicina del Mount Sinai di New York City, ha affermato: “Partendo dalla scoperta del gene in una sola famiglia con obesità patologica, questi studi hanno portato all’identificazione di un gene che sembra fondamentale per regolamentare lo stato nutrizionale. Questo gene è presente non solo negli esseri umani e nei topi, ma anche in un animale unicellulare. In pratica, la natura ritiene questo gene così importante che ne ha conservato la struttura per più di 700 milioni di anni”.

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Infertilità, aborti spontanei e anomalie del nascituro: l’obesità può essere la causa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOL’obesità può essere causa di infertilità, anche tra le persone che ricorrono alla fecondazione in vitro. Qualche tempo fa sulla rivista Human Reproduction è stato pubblicato dalla Commissione ESHRE “sulla Legge e sull’Etica” un dibattito tra esperti che esamina il ruolo dell’obesità sia nei concepimenti naturali, che nella fecondazione assistita, e il loro impatto sulla progressione della gravidanza e sulla salute del nascituro. E’ apparso chiaro dal dibattito che tutti concordano su un fatto: l’obesità influenza i meccanismi ormonali e il metabolismo cellulare e per questo motivo può ridurre il potenziale riproduttivo. L’eccesso di peso porta, in primo luogo, ad una bassa frequenza di ovulazione e riduce le probabilità di concepimento. Per quanto riguarda l’uomo sono stati effettuati meno studi, però è chiaro che l’obesità porta anche in questo caso delle alterazioni ormonali che si ripercuotono sulla quantità e qualità degli spermatozoi e quindi sulla capacità riproduttiva maschile.

Nell’ambito della fecondazione in vitro ci sono evidenze che mostrano come le donne in sovrappeso o obese, che necessitano di una più alta dose di gonadotropine, hanno una più bassa probabilità di gravidanza e un aumentato tasso di aborti spontanei. La perdita di peso, oltre che a migliorare la fertilità, è importante anche per limitare l’insorgenza di complicazioni durante la gravidanza (come il diabete gestazionale, disordini ipertensivi, etc), ma soprattutto per ridurre il rischio di anomalie congenite e sindromi metaboliche nel nascituro. Per questo è necessario condurre sempre uno stile di vita adeguato: ridurre le calorie con diete prescritte dal medico e fare moderata attività fisica. L’obesità non solo mette a rischio il sistema cardio-circolatorio, ma può ridurre considerevolmente la propria fertilità.

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Gli integratori anoressizzanti che spengono la fame eccessiva

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MEDICINA ONLINE FARMACI FARMACIA FARMACISTA BUGIARDINO BLISTER COMPRESSE CAPSULE PILLOLE FARMACOLOGIA ANTIBIOTICI ANSIOLITICI DROGHE DRUGS TERAPIA CHIMICA EFFETTI COLLATERALIUna delle armi più utilizzate nella lotta contro sovrappeso ed obesità è il ricorso a strategie alimentari antifame, all’uso di farmaci e di integratori antifame di cui oggi farò un rapido spaccato.

Due categorie

Gli integratori antifame si dividono in due grandi categorie, quelli che ricalcano a grandi linee gli effetti dei farmaci anoressizzanti noradrenergici, e quelli ricchi di fibre. I primi agiscono aumentando la secrezione di catecolamine o stimolando i loro recettori, mentre i secondi si rigonfiano nello stomaco stimolando il senso di sazietà.

Gli integratori anoressizzanti noradrenergici

Tra gli integratori anoressizzanti noradrenergici, ricordiamo tutte le fonti di caffeina (mate, cola, guaranà, caffè, tè lasciato a lungo in infusione, cacao), l’efedrina (non più ammessa come integratore), l’arancio amaro e la sinefrina in esso contenuta. L’azione anoressizzante è comunque blanda, mentre prevale l’effetto di stimolo sul metabolismo corporeo. L’uso prolungato o a dosaggi eccessivi può rappresentare un importante fattore di rischio per le patologie del tratto gastrointestinale, cardiovascolare e nervoso (emicrania). Inoltre, il loro effetto dimagrante tende a scemare nel tempo per il fenomeno dell’assuefazione. Per tutti questi motivi, si consiglia di non prolungare l’assunzione oltre le 4-5 settimane, senza eccedere le dosi consigliate. Questi prodotti antifame sono generalmente controindicati per chi soffre di ipertensione, diabete, ipertiroidismo, ulcere peptiche  e disturbi cardiovascolari in genere; inoltre, possono teoricamente potenziare l’effetto dei farmaci anoressizzanti ed ostacolare quello dei medicinali destinati al trattamento dell’ansia e dell’insonnia.

Gli integratori anoressizzanti a base di fibre alimentari

Gli integratori anoressizzanti a base di fibre alimentari, purché assunti insieme a generose quantità di acqua, si rigonfiano all’interno dello stomaco favorendo il senso di sazietà. Inoltre, agiscono a livello intestinale modulando e riducendo l’assorbimento di grassi e carboidrati. Tra questi integratori antifame ricordiamo: crusca, guar e gomma di guar, xantano, gomma karaya, psillio, semi di psillio, agar agar, glucomannano, pectina, farina di Konjac, algina ed acido alginico, carragenina. Gli integratori di fibre non andrebbero assunti prima di coricarsi, in quanto, rigonfiandosi rapidamente, potrebbero causare ostruzioni esofagee con conseguente asfissia notturna. In linea generale se ne sconsiglia l’uso in presenza di ostruzioni o infiammazioni intestinali, stenosi pilorica, megacolon o megaretto, marcato meteorismo e nelle dispepsie funzionali. Un altro interessante integratore antifame è l’acido pinolenico contenuto nell’olio di semi di pino coreano.

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Bloccare la fame con i derivati anfetaminici, i farmaci anoressizzanti più usati

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MEDICINA ONLINE FARMACI FARMACIA FARMACISTA BUGIARDINO BLISTER COMPRESSE CAPSULE PILLOLE FARMACOLOGIA ANTIBIOTICI ANSIOLITICI DROGHE DRUGS TERAPIA CHIMICA EFFETTI COLLATERALIAttenzione: questo articolo rappresenta soltanto uno sguardo divulgativo sul mondo dei farmaci anoressizzanti, non vuole assolutamente incitarne l’uso. Consultate il vostro medico prima di assumere questo tipo di farmaco.

I farmaci anoressizzanti più conosciuti, sono i derivati anfetaminici. Molti, come la fenfluramina e la dexfenfluramina, non vengono più utilizzati a tale scopo, per il rischio di gravi effetti collaterali a livello cardiaco e polmonare. Tra gli altri princìpi attivi anfetaminosimili con azione antifame ricordiamo fentermina, fendimetrazina, fenilpropanolamina, ciclazinolo  e mazindolo. Tutti questi farmaci antifame dovrebbero essere utilizzati sotto stretto controllo medico e per periodi molto brevi, non superiori ai tre mesi.

Solo per pazienti con reali problemi di peso

In genere, i farmaci anoressizzanti sono riservati al trattamento di quei pazienti obesi (IMC > 30) in cui gli interventi dietetico-comportamentali non hanno prodotto i risultati sperati. Questo dovrebbe farci riflettere; se infatti per un obeso il rischio di effetti collaterali legati all’uso di tali farmaci è considerato inferiore rispetto alle gravi complicanze dell’obesità, lo stesso discorso non vale per un individuo in leggero sovrappeso, per cui – come si suol dire – il gioco non vale assolutamente la candela.

Dipendenza ed effetti collaterali

Sono farmaci sicuramente molto potenti ed efficaci nel trattare l’obesità, ma c’è un rovescio della medaglia: le anfetamine possono creare dipendenza fisica e psicologica. Inoltre possono produrre diversi effetti collaterali: irritabilità, insonnia, ansia, euforia, depressione, confusione, cefalea, insonnia, tremore, palpitazioni, tachicardia ed aritmie. Farmaci potenti ma che non vanno assolutamente presi alla leggera. Avete visto che succede alla madre di Jared Leto nel film Requiem for a Dream?

Controindicazioni

I farmaci antifame anfetaminosimili sono particolarmente controindicati in presenza di ipertensione, malattie cardiovascolari, ipertiroidismo o instabilità emotiva, e comunque devono essere usati sotto rigoroso controllo medico.

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La germania tassa i grassi

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOLa Germania tassa i grassi? La Große Koalition tra la Cdu di Angela Merkel e la socialdemocrazia vuole ridurre l’eccessiva obesità che si riscontra nella popolazione tedesca. Una tassa apposita sui siti più calorici, l’imposta sulla Coca Cola o le patatine, è diventata oggetto di trattative tra le due forze politiche.

TASSA SUI GRASSI 

Bild Zeitung si chiede oggi se la Germania tasserà i grassi. Il tabloid più letto della stampa tedesca riporta infatti le posizioni di due esponenti della futura maggioranza di governo, Spd e Cdu, favorevoli all’introduzione di un’imposta sui cibi più calorici per contrastare l’obesità della popolazione. Il parlamentare Edgar Franke, membro della Commissione salute del Bundestag, dice infatti a  Bild come il sovrappeso e l’obesità siano tra i principali fattori di rischio per l’alta pressione, i disturbi cardiovascolari, il diabete ed il cancro. «Una tassa per la salute sui cibi particolarmente ricchi di grassi come le patatine, il fastfood o i dolciumi favorirebbe la coscienza alimentare di molte persone con persone di peso. In questo modo potrebbe determinarsi un opportuno cambiamento delle abitudini alimentari». Il parlamentare della Spd propone un sovrapprezzo di circa la metà dell’imposta sul valore aggiunto sui prodotti che contengono 275 calorie ogni 100 grammi.

PROBLEMA SALUTE

Per l’esperto della socialdemocrazia, responsabile dei temi della salute per la Spd, la nuova tassa non mira a generare un maggior gettito fiscale per lo Stato, ma a ridurne in realtà le spese. Secondo gli esperti infatti le malattie causate dall’eccessiva obesità provocano costi sanitari nell’ordine dei 17 miliardi di euro. Per questo motivo Franke propone di destinare la maggior parte delle nuove tasse arrivate grazie alla tassa sui grassi, come la chiama Bild Zeitung, a misure di prevenzione che contrastino il sovrappeso dei tedeschi. La proposta dell’esponente della socialdemocrazia è condivisa dal suo collega di commissione del Bundestag, l’esperto della Cdu sui temi della salute Erwin Rüddel. Secondo l’esponente del partito di Angela Merkel una tassa sui cibi più calorici potrebbe aiutare a stimolare la consapevolezza dei tedeschi sull’alimentazione, migliorandone le loro abitudini con i conseguenti benefici per le casse dello stato.

PAESE OBESO

In Germania il problema del sovrappeso è particolarmente sentito, viste le recenti tendenze registrate dal governo tedesco. Secondo l’ultimo rapporto sulle abitudini alimentari della popolazione il 67,1%, ovvero più dei due terzi, dei maschi tedeschi ha problemi di sovrappeso. La percentuale scende, ma non di molto, tra le donne, che in maggioranza sono sovrappeso. L’adiposità, rimarca il governo federale, può provocare numerose malattie, come il diabete, l’infarto, l’ictus, oppure stimolare il cancro alla prostata così come quello alle pelle. Rischi per la salute che provocano una cospicua crescita dei costi dello Stato, e che sono particolarmente allarmanti visto quanto succede ai più giovani. Bild Zeitun rimarca come circa il diciannove per cento dei bambini e degli adolescenti tedeschi ha problemi di peso eccessivo quando sale sulla bilancia. Ecco perché, come ha rimarcato Franke della Spd, la Germania potrebbe seguire presto l’esempio di un paese come il Messico, che ha introdotto una tassa pari all’8% del costo dei cibi troppo calorici.

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Dimagrire scientificamente: i fattori che aumentano o rallentano il metabolismo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOIl metabolismo basale è la quantità minima di energia necessaria all’organismo per l’espletamento delle pure funzioni vegetative nell’arco delle 24 ore, in condizioni di assoluto riposo psichico e fisico, a temperatura ambiente (18-24°C) e a digiuno rigoroso da 12 ore.

Leggi anche: Cosa succede al tuo corpo quando smetti di mangiare pasta e pane

QUANTO E’ IMPORTANTE IL METABOLISMO BASALE?

Il metabolismo basale è importantissimo nel determinare il nostro peso, basti pensare che è il fattore chiave nel determinare il fabbisogno calorico quotidiano. Tale fabbisogno dipende da tre diversi componenti:

  • il metabolismo basale (MB O MBR da:”basal metabolic rate”) responsabile di circa il 70% della spesa energetica quotidiana;
  • la termogenesi indotta dagli alimenti (chiamata anche azione dinamico-specifica degli alimenti) che rappresenta circa il 10% della spesa energetica;
  • l’attività fisica, rappresentante del circa il 20% della spesa energetica quotidiana (anche se i valori possono oscillare molto, specie in negativo).

Da ciò si comprende quanto il metabolismo basale sia importante per il mantenimento della nostra linea. Ma tale componente, diverso da persona a persona, da cosa è influenzato? In parole povere: quali sono i fattori che rendono il metabolismo “veloce” in alcuni soggetti ed invece inesorabilmente “lento” in altri?

METABOLISMO LENTO O METABOLISMO VELOCE: DA COSA DIPENDE?

Il metabolismo basale è influenzato da numerosi fattori. Elenchiamo quelli fondamentali:

Alimentazione: in condizioni di digiuno il metabolismo rallenta anche del 20%.

Allattamento: nella nutrice il metabolismo basale aumenta di circa il 3-6%.

Attività fisica costante: determina un aumento del metabolismo. Il tasso metabolico permane elevato anche al termine dell’impegno fisico.

Clima: l’estate è il momento migliore per dimagrire poiché, quando la colonnina di mercurio supera i 30°C, il metabolismo aumenta leggermente. Anche temperature troppo rigide sortiscono il medesimo effetto.

Composizione corporea: il muscolo è un tessuto molto più attivo metabolicamente rispetto al grasso. Ogni kg di massa muscolare guadagnato innalza il metabolismo corporeo di circa l’1,5%.

Dimensioni corporee:  il metabolismo basale, espresso in termini assoluti, aumenta all’aumentare della superficie corporea. Per questo motivo persone alte e magre hanno un metabolismo più veloce rispetto ad individui di uguale peso ma di statura inferiore.

Età: il metabolismo è massimo nell’infanzia, permane elevato sino alla prima età adulta ed inizia a diminuire dopo i 30 anni. Tra i 60 ed i 90 anni cala di circa l’8% per decade.

Genetica: bisogna comunque, ammetterlo, certe persone nascono con un metabolismo lento, altre con un metabolismo più veloce

Gravidanza: il metabolismo basale rimane stabile nel primo trimestre, sale di circa l’8% al 5° mese e dal 14 al 22% negli ultimi due mesi di gestazione.

Livelli ormonali: molti ormoni intervengono nella regolazione del metabolismo corporeo. I più attivi in questo senso sono quelli prodotti dalla tiroide. Un’eccessiva produzione di tali ormoni (ipertiroidismo) può addirittura raddoppiare il metabolismo basale, mentre un deficit (ipotiroidismo, gozzo) può rallentarlo sensibilmente. Anche l’adrenalina, secreta dalla parte midollare del surrene in risposta a stress psicofisici importanti, innalza leggermente l’attività metabolica. L’ormone della crescita ed il testosterone, aumentando la sintesi proteica, possono elevare in maniera importante il metabolismo basale.

Scopri come il deficit di ormoni tiroidei ti fa ingrassare: Non mangio eppure ingrasso, e se fosse ipotiroidismo?

Sesso: grazie ad una maggiore massa muscolare, nell’uomo il metabolismo basale è più elevato, di circa il 7%, rispetto alla donna. La castrazione lo abbassa del 20-25%.

Stile di vita: le persone sedentarie hanno un metabolismo più lento di quelle attive

Fumo di sigaretta: fumare alza il metabolismo, questo è uno dei motivi per cui chi smette di fumare tende ad ingrassare e ad avere problemi di stitichezza. Assolutamente questo NON è un invito a fumare per aumentare il vostro metabolismo!

Sonno: durante il sonno si assiste ad una temporanea diminuzione del tasso metabolico compresa tra il 6 ed il 13%

Temperatura corporea: negli stati febbrili il metabolismo basale aumenta di circa il 13% per ogni grado di temperatura superiore ai 37°C.

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