Tromboflebite settica intracranica e ascesso cranico extradurale

MEDICINA ONLINE MORTE CLINICA BIOLOGICA MORTE CEREBRALE END LIFE OSPEDALE LETTO VENTILATORE MECCANICO STACCARE LA SPINA BRAIN DEATH ELETTROENCEFALOGRAMMA PIATTO FLAT EEG SNC CERVELLO TERMINALE MALATO COMA STATO VEGETATIVOLe più importanti infezioni batteriche del sistema nervoso centrale, in ordine decrescente di frequenza, sono la meningite, l’ascesso cerebrale, l’empiema sottodurale o subdurale, la tromboflebite del seno durale e l’encefalite batterica focale. I batteri, in queste come in altre patologie, raggiungono le strutture endocraniche:

  • per via ematogena (setticemia o emboli infetti);
  • per contiguità da strutture craniche infette (orecchie, seni paranasali, focolai osteomielitici) ;
  • tramite ferite craniche penetranti;
  • per disseminazione chirurgica.

In questo articolo ci occuperemo in particolare della tromboflebite settica intracranica e dell’ascesso cranico extradurale

Tromboflebite settica intracranica

Il seno laterale può trombizzarsi nel corso di un’infezione dell’orecchio e bloccare così il drenaggio venoso cerebrale in misura sufficiente a causare un aumento della pressione liquorale in assenza di ingrandimento dei ventricoli. Le infezioni della faccia e del naso possono portare a trombosi della parte anteriore del seno cavernoso di uno o entrambi i lati, che si manifesta con edema orbitario e coinvolgimento del III, IV e VI nervo cranico e della branca oftalmica del V e talvolta, inspiegabilmente. anche con cecità. La trombosi del seno longitudinale superiore (sagittale) e delle vene che lo drenano si manifesta con cefalea, crisi epilettiche e paralisi unilaterale o bilaterale prevalentemente a carico degli arti inferiori. Nelle trombosi del seno laterale e sagittale può essere riscontrato edema della papilla. Si deve sempre sospettare una trombosi venosa in presenza di qualche altra forma di suppurazione intracranica: meningite, infezione di un seno paranasale o dell’orecchio, empiema sottodurale, ascesso extradurale o cerebrale. Una trombosi dei principali seni venosi può spesso essere evidenziata alla RM, che può inoltre dimostrare la presenza di un’area di infarto emorragico adiacente al seno occluso. La diagnosi può essere confermata dal mancato riempimento dai seni sagittale superiore e laterale durante la fase tardiva dell’arteriografia carotidea.
Terapia Il trattamento della tromboflebite intracranica consiste nella  somministrazione di dosi massive di antibiotici, a cui può essere necessario far seguire un intervento chirurgico sull’orecchio o il seno paranasale colpito. È tuttora discusso il possibile utilizzo degli anticoagulanti, che hanno dimostrato di avere una certa efficacia nelle trombosi asettiche.

Ascesso cranico extradurale

Questo tipo di ascesso cranico è di solito associato a osteomielite cranica. Dolore locale e dolenzia alla palpazione, fuoriuscita di materiale purulento da un orecchio o da un seno paranasale, paralisi del V e VI nervo cranìco (sindrome di Gradenigo) e reperti liquorali normali (eccetto che per la presenza di alcune cellule) sono le manifestazioni più caratteristiche. Il batterio S. aureus è l’agente causale più frequente. Un trattamento antibiotico intensivo e, successivamente, la rimozione chirurgica della parte di osso infetta costituiscono la terapia d’elezione.

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