I leggings: scopri se ci stai bene o se è meglio non indossarli

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOSia durante l’inverno che durante l’estate, sono moltissime le donne che li indossano, sto parlando dei leggings. Ma siamo davvero sicuri che siano un capo d’abbigliamento adatto a tutte le gambe? Fermo restando che – per fortuna – ognuno col proprio corpo ci può fare quello che vuole (basta che sia legale!) e che la bellezza è soggettiva, in certi casi però il caro vecchio buon gusto sembra davvero averci abbandonato!

Leggi anche: I difetti femminili che gli uomini odiano e che le donne sottovalutano spesso

Corsi e ricorsi storici nella moda
I leggings (chiamati in Italia anche “leggins”) sono un indumento molto aderente, indossato sulle gambe. Questo tipo di vestito dal nome così curioso, è andato per la maggiore negli anni Ottanta e primi anni Novanta, allora li chiamavamo fuseaux (da “fuso” per la forma che regala alla figura femminile), termine già usato dallo stilista italiano Emilio Pucci fin dagli anni ’50. Usati ben prima degli anni ’80 (quando si ebbe un vero e proprio boom grazie alla cantante Madonna che li indossò in Cercasi Susan disperatamente del 1985), resi famosi anche da molte storiche icone della moda, come ad esempio la grandissima Audrey Hepburn, che li indossa nei film Sabrina ed in Cenerentola a Parigi. Come spesso succede in questo campo, tali aderentissimi pantaloni sono tornati di moda negli ultimi tempi, dal 2005 in poi, grazie anche alla loro comodità, ma anche alla sensualità che sicuramente sprigionano se portati nella maniera adatta. Solitamente i modelli attuali sono realizzati in elastam, o in filati misti di nylon e cotone o poliestere, ma esistono anche modelli realizzati in lana o seta, o latex.

Leggi anche: Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare

I leggins mettono in risalto i difetti
Il peggior difetto di questi pantacollant è quello di mettere in risalto i difetti, anche in chi non ne ha di particolarmente evidenti, e perciò bisognerebbe pensarci bene quando si sceglie di indossarli, soprattutto se volete far colpo su un ragazzo dai gusti particolarmente raffinati!
Quando la moda li ha riproposti, gli stilisti li hanno abbinati a lunghissime maglie o a mini dress, oggi, dopo qualche anno dal loro rilancio, le maglie si sono accorciate, e da sotto abito, il leggings è ritornato ad essere “pantalone”, mostrandosi aderentissimo sui glutei, con risultati che variano dall’estremamente sexy all’estremamente ridicolo. Infatti tutte le cose che gli stilisti lanciano in passerella, non sempre sono mettibili dalla gente comune (anzi diciamo proprio la maggior parte!): così dovrebbe essere anche per i leggings. Quindi la prima domanda che ci dobbiamo fare è…

A chi stanno bene i leggins?
Ovviamente la bellezza è un fatto relativo, ed è scontato che tutte le donne hanno il diritto di indossarlo se ne hanno voglia, a prescindere dalla forma del proprio corpo e della propria linea, ma credo di poter dire – con un buon margine di certezza – che ci sono delle gambe che stanno oggettivamente meglio coi leggins ed altre meno. Essendo tagliato alla caviglia, o peggio al polpaccio, i pantacollant sicuramente non slanciano le gambe ma le accorciano.
In più se le caviglie non sono sottili, l’interruzione in quel punto le evidenzierà e le penalizzerà. Se poi si sceglie il modello al polpaccio è necessario possederlo molto fine e avere un’altezza, a mio avviso, superiore al metro e 65. Certo che se i leggings saranno infilati in un paio di stivali questi due difetti decadono perché è come indossare dei collant, quindi l’idea di indossare un dato paio di scarpe, risulterà spesso una mossa estremamente vincente.

Leggi anche: Come faccio a snellire le cosce?

I leggings evidenziano un corpo sproporzionato
Il difetto principe però che i leggings mettono in evidenza è la sproporzione. Essi avvolgono la gamba in tutta la sua lunghezza e sono aderenti a polpaccio e caviglia: tali due fattori creano un’illusione ottica per la quale se il bacino non è della stessa dimensione delle larghezza delle caviglie, i fianchi risulteranno più grandi. Quindi i leggings vanno meglio a chi ha i fianchi e il bacino piccolo (o comunque di misura simile alla distanza tra le caviglie), altrimenti – se la misura dei fianchi è molto più pronunciata – è meglio optare dei pantaloni che siano più larghi in basso, oppure – se la temperatura lo permette – per gli shorts.

Leggi anche: Fossette di Venere: perché sono sexy e come fare ad averle?

I leggings evidenziano la cellulite
L’altro difetto che è messo in evidenza solo da leggings in tessuto sottile o sformato o di bassa qualità è la cellulite a vista. Oltre alla cellulite tutti i rotolini, le culotte de cheval e i polpacci da calciatore vengono messi in chiara evidenza da questo tessuto, perciò i leggings donano a chi è magra, alta, slanciata, ha il bacino piccolo, le caviglie sottile e sedere e cosce sode. Chi è robusta, formosa o semplicemente non longilinea, ha caviglie grosse, fianchi larghi o anche semplicemente normali e un po’ di curve non starà bene con i leggings! Ma anche chi è magra e ossuta, con gambe molto sottili risulterà ancora più magra se lì indosserà soprattutto in colori scuri.

Leggi anche: Foto prima e dopo gli squat: storie di glutei risorti dalle ceneri

I vantaggi di portare i leggings
Ma quindi i leggings vanno sempre evitati? Certamente no, se portati con sicurezza e con un corpo in buone condizione di linea, sono molto sexy ed hanno anche alcune indiscutibili qualità, tra cui una importante è sicuramente la comodità: sono freschi d’estate e caldi d’inverno, ma attenzione, questa comodità non deve prevalere sul buongusto. Quindi si ai leggings sotto abitini e maxi pull anche per chi è in sovrappeso o non è “perfetta” come una modella, ma per favore evitiamo di metterli come se fossero il più bel paio di pantaloni che abbiamo e prima di uscire di casa siate oneste con voi stesse e con quello che c’è al di sotto della vostra zona lombare! Prima di chiudere eccovi il “Codice di condotta dei leggings”, ed alcuni consigli per abbinarli al meglio!

Il Codice di condotta dei Leggings

1 I leggings non dovrebbero essere né troppo stretti né troppo larghi: dovrebbero essere sufficientemente aderenti. Quelli di pelle sono molto attillati, dunque non perdonano certi inestetismi.

2 I leggings non sono pantaloni. In casa possono essere comodi se abbinati ad una maglia, ma uscire senza mettere nulla per coprirli può svelare un po’ troppo. Questo vale anche per le ragazze dal fisico perfetto. Non abbinarli solo ad una maglia o ad una giacca lunga. Sebbene questi capi coprano il sedere, il look comunque non sarà completo.

3 Non metterli con le scarpe sbagliate. I leggings stanno bene con gli stivali che arrivano alle ginocchia o alle caviglie, i sandali e le infradito. Se vuoi abbinarli ad un paio di tacchi alti, il risultato finale non deve essere volgare, dunque studia bene il resto dell’outfit. I leggings possono anche essere abbinati alle ballerine e ai mocassini, l’importante è che la scarpa vada bene per il resto dell’outfit.

4 Assicurati che i leggings siano sufficientemente lunghi. Ricorda anche che dopo un bel po’ di lavaggi potrebbero restringersi. Quando i leggings lunghi si accorciano e arrivano fino alle caviglie, usali solo per stare in casa.

Leggi anche: Miracoli del makeup: incredibili foto di prima e dopo il trucco

Come abbinare al meglio i leggings?
I leggings non sono riservati solo alle adolescenti e alle ventenni: anche negli ambienti di lavoro creativi, come gli uffici di pubbliche relazioni, le aziende di moda, le redazioni o le agenzie pubblicitarie, puoi osare e dare sfogo alla tua originalità. Invece, nei luoghi di lavoro più formali, assicurati che il codice di abbigliamento della tua azienda non sia troppo severo prima di indossare i leggings: questo capo è sicuramente casual. Se sei l’ultima arrivata, osserva per un certo periodo le tue colleghe per vedere se li indossano. In tal caso, opta per leggings di alta qualità, come quelli classici in cotone, scamosciati, di pelle o di denim scuro, evitando quelli di cotone. Con questa varietà a tua disposizione, creerai numerosi outfit. Ricorda la regola d’oro: non metterli mai come se fossero dei pantaloni. Se indossi dei leggings di pelle ed una maglia per andare a lavorare, sembrerai poco professionale ed i tuoi colleghi potrebbero cominciare a farsi un’idea poco lusinghiera di te. Scegli preferibilmente i leggings neri – o comunque scuri – e monocolore per andare a lavorare. Quelli con i motivi a fantasia sono più adatti alle ragazze molto giovani.

1 Abbina i classici leggings neri in cotone ad una camicia. Per avere un’immagine più seriosa, indossa una giacca in jeans. In alternativa, puoi scegliere anche di metterli con maxi t-shirt e sempre giacca di jeans. Ai piedi, in entrambi i casi, metti delle ballerine in nappa nera o stivaletti biker.

2 Indossa il chiodo in nappa nera, una maxi t-shirt in viscosa grigio mélange con stampe grafiche sul davanti e i leggings di jeans. Per le scarpe, scegli gli stivaletti biker, poi indossa una cintura con borchie alla vita e completa l’outfit con una borsa ampia in nappa nera. Se fuori c’è il sole usa gli occhialoni scurissimi.

3 Per un look sofisticato ed elegante abbina i leggings ad un maglione oversize e marca la vita con una cintura. Aggiungi degli stivali alti e adatti al maglione. Per indossare questo outfit al lavoro, il maglione dovrà essere di eccellente qualità.

4 Scegli dei leggings in denim e abbinali con una tunica morbida, delle ballerine e un chiodo in nappa. Aggiungi una collana o un foulard. Sarai trendy e casual allo stesso tempo.

Leggi anche: Le donne con il sedere grosso sono più intelligenti: lo dice la scienza

PS Quello che è scritto nelle righe sopra, non vuole assolutamente impedire a nessuna donna di indossare liberamente ciò che più le piace. Concettualmente, quello che avete appena letto, è un po’ come sulle riviste di moda, dove ci sono articoli che ci dicono – ad esempio – che un certo tipo di costume da bagno sta meglio ad un fisico più asciutto, ed un altro taglio di costume sta bene a chi ha le forme. Si tratta di trovare l’abito giusto per valorizzare i propri punti forti e nascondere i propri piccoli difetti. Ecco, qui è la stessa cosa: i legging sono un abito che sta meglio ad un certo tipo di fisico piuttosto che ad un altro. Liberissime tutte voi di indossarlo, ma forse il vostro fisico potrebbe essere penalizzato dai legging e valorizzato da un altro capo di abbigliamento. Poi… Viva la libertà di andare in giro come si vuole, anche in pigiama se si desidera!

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

La radiofrequenza monopolare: effetto lifting su viso, collo, mani, addome, glutei e gambe

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NUDA BELLA CORPO ESTETICA BELLEZZA FISICO MAGRATra le moderne tecnologie della medicina estetica, una delle più efficaci è senza dubbio la radiofrequenza (RF) monopolare. Se ne parla tantissimo ultimamente, ma in cosa consiste di preciso il trattamento con radiofrequenza monopolare? La radiofrequenza è un innovativo trattamento di medicina estetica che si basa sul principio della cessione di Continua a leggere

Che cos’è l’acido ialuronico e come prepararselo da soli a casa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO COSMETICA MANI CREMA IDRATANTI PELLE RUGHE ANTIRUGHE ESTETICA BELLEZZA MACCHIETutti ne parlano, ma, se vai a chiedere, in pochi sanno di preciso cosa sia. Oggi cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’Acido Ialuronico, anche chiamato Acido Jaluronico.

Che cos’è l’Acido Ialuronico?

L’Acido Ialuronico (anche detto Sodio Ialuronato o Sodio Jaluronato; nomenclatura INCI: Sodium Hyaluronate) è definibile come un bipolimero appartenente alla famiglia degli idratanti/barriera, in tale famiglia sono da annoverarsi anche il trealosio, la trimetilglicina (betaina anidra), alcune pectine, la sericina, squalene e squalano, acido linoleico. Piccola curiosità che fa contenti noi che amiamo la natura e gli animali: l’acido ialuronico non è di origine animale (come molti pensano), ma – pensate un po’ – viene ricavato tramite fermentazione batterica.

Una sua assenza favorisce le rughe

Insieme al collagene e all’elastina, è sintetizzato da particolari cellule dette fibroblasti. L’acido ialuronico è uno dei componenti fondamentali dei tessuti connettivi dell’uomo e degli altri mammiferi: conferisce alla pelle quelle sue particolari proprietà di resistenza e mantenimento della forma, grazie alla sua capacità di trattenere molta acqua dando turgore alla pelle. Pensate che tale sostanza è capace di legare fino a 10000 molecole d’acqua!  Ciò determina la formazione di un gel che nella matrice extracellulare funge da riserva d’acqua come una spugna, ed inoltre è responsabile insieme al collagene della resistenza della pelle alla trazione. Una pelle poco elastica è infatti povera di queste molecole fondamentali. La sua concentrazione nei tessuti del corpo tende a diminuire con l’avanzare dell’età.

Contenuto nei cosmetici

Il miglior cosmetico contenente acido ialuronico, selezionato, usato e raccomandato dal nostro Staff di esperte, lo potete trovare qui: https://amzn.to/3wRdqF5

Anche usato come filler

Esternamente lo ialuronico non viene molto assorbito dalla pelle (seppure in forme microvescicolari può essere assorbito maggiormente) tuttavia ha effetto idratante, lisciante e protettivo. Molte aziende cosmetiche fanno uso di acido ialuronico ed alcune possiedono brevetti esclusivi che consentono una maggiore penetrazione o persistenza della molecola. Un tipo simile di acido ialuronico ma ad altissimo peso molecolare viene usato nella medicina estetica per fare i cosiddetti filler che io uso per appianare le rughe del paziente, tuttavia in campo cosmetico la forma migliore è quella ad alto peso molecolare proprio perché una ridotta dimensione della molecola favorisce l’effetto negli strati superficiali della pelle.

Io me lo produco da solo

Io l’Acido Ialuronico me lo creo da solo nel mio piccolo laboratorio (anche se vi assicuro che con un po’ di pratica, chiunque può farlo), lo uso in moltissime occasioni, specie nelle mie sedute di “radiofrequenza medica” al posto del semplice gel per ultrasuoni che usano molti miei colleghi alle prime armi: l’azione della radiofrequenza permette all’acido ialuronico di penetrare nella pelle ed i risultati, a detta delle mie pazienti, sono davvero strabilianti! A tale proposito leggi anche: La radiofrequenza monopolare: effetto lifting immediato su viso, collo, mani, addome, glutei e gambe

Ricetta per l’Acido Ialuronico

Per la preparazione del gel abbiamo bisogno di una quantità di Acido Ialuronico davvero minuscola: per realizzare 100 grammi di prodotto, ce ne basta giusto un grammo:

  1. inserisci in un bicchiere di vetro 1 grammo di polverina di Sodio Ialuronato.
  2. aggiungi 99 gr di acqua distillata oppure demineralizzata o con residuo inferiore a 0,50.
  3. lascia il composto ad idratarsi per otto ore, senza mescolare (importante) coprendo il bicchiere con una pellicola di plastica trasparente per alimenti;
  4. passate le otto ore, mescola e gira con un cucchiaino il contenuto del bicchiere, sciogliendo tutti i grumi;
  5. quando il gel è liscio e completamente trasparente aggiungere 16 gocce di un conservante come questo: https://amzn.to/32RVqZU
  6. Da qui in poi potete personalizzarlo inserendo altri nutrienti.

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Prendere il sole fa bene alla salute del cuore: la vitamina D riduce il rischio di coronaropatia

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA MARE COSTUME ABBRONZATURA ESTATE CALDO SPIAGGIA BAGNO SOLE VACANZEDa ieri è finalmente arrivata l’estate e subito una buona notizia: prendere la “tintarella” fa bene al cuore. Occorre ovviamente proteggersi e non esagerare: il rischio di contrarre un tumore della pelle è sempre in agguato. Ma prendere questa abitudine aiuta a migliorare la salute cardiovascolare, a confermarlo ci sono parecchi studi, tra cui quello – italianissimo – che vi presento oggi. Prendere il sole fa bene alla salute del cuore: è quanto emerge da una ricerca della facoltà di Medicina di Novara, presentata al convegno dell’American College of Cardiology a Washington. Gli studiosi, che hanno esaminato 1484 pazienti, hanno infatti verificato che un deficit di vitamina D, considerata la «vitamina del sole», era comune a 7 persone su 10 che avevano effettuato un’angiografia coronarica ed era associato a un maggiore rischio di sviluppare malattie cardiache. In particolare, tra coloro che avevano una mancanza di vitamina D, la possibilità di andare incontro alla coronaropatia (malattia delle arterie coronariche) era maggiore del 32 per cento. Resta ancora da chiarire se un supplemento di vitamina D può aiutare a prevenire il rischio cardiovascolare. Nonostante non vi siano dati certi su questo, il consiglio dell’American College of Cardiology è di mangiare cibi ricchi di vitamina D come pesce, cereali e uova, e fare attività all’aperto.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Acqua e sapone o truccatissima? Ecco come cambia il comportamento delle persone a seconda del tuo make up

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica ACQUA SAPONE TRUCCATISSIMA CAMBIA MAKE UP Brinton Parker Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Sesso Laser 1

Vi siete mai chiesti come la quantità di trucco sul volto di una donna influenza la percezione (ed il relativo modo di comportarsi) che hanno gli altri nei suoi confronti? Brinton Parker, una giovane ragazza statunitense, ha voluto fare un interessante esperimento per cercare di capirlo.

Brinton è una studentessa statunitense di 21 anni e frequenta un college in California; colpita dalla quantità di critiche che i suoi coetanei si indirizzano a vicenda quando si parla di aspetto estetico, ha deciso di fare un semplice esperimento, che è ormai diventato famoso ed è apparso su numerosi quotidiani online come il Daily Mail. Nel corso di una settimana ha sfoggiato tre look diversi ed ha annotato i commenti che le sono stati rivolti.

Cominciamo col primo look “acqua e sapone”.

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica ACQUA SAPONE TRUCCATISSIMA CAMBIA MAKE UP Brinton Parker Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Sesso Laser 2

Look 1 (senza trucco)

Brinton ha superato lo scoglio più grande ed è andata all’università senza un filo di trucco. Ovviamente il destino ha voluto che quel giorno si svegliasse con un bel brufolo sulla guancia, che non ha potuto coprire; lo stesso vale per le occhiaie violacee, l’unico effettivo difetto della sua pelle. I commenti hanno spaziato. Dal compagno che le chiede se ha avuto un weekend pesante al barista che le porge un caffè dicendo “sembra fare al caso tuo“, il resto del mondo si è accorto della differenza. Certo, nessuno l’ha offesa, anche perché è comunque una ragazza carina, ma sicuramente hanno contribuito a farla sentire meno bella e sicura di sé rispetto al solito. Solo una sua compagna le ha detto che stava bene quel giorno, mentre un amico, più creativo, ha buttato lì un “sembri stravolta come mi sento io”.

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica ACQUA SAPONE TRUCCATISSIMA CAMBIA MAKE UP Brinton Parker Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Sesso Laser 3

Look 2 (trucco semplice naturale)

Il secondo make-up rispecchia lo stile di Brinton, infatti la ragazza ammette di truccarsi così tutti i giorni. Correttore, cipria, blush, mascara, matita occhi illuminante e burrocacao sono gli unici prodotti che usa, ed effettivamente è un look molto appropriato per la scuola. La pensano allo stesso modo i suoi compagni, che le rivolgono diversi complimenti: “adoro il tuo blush”, “sei proprio carina oggi, che mascara hai usato?”, “il tuo trucco è davvero bello”.

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica ACQUA SAPONE TRUCCATISSIMA CAMBIA MAKE UP Brinton Parker Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Sesso Laser 4

Look 3 (trucco pesante)

Il terzo giorno Brinton si scatena e spalma sul suo viso decine di prodotti. Fondotinta in crema, terra e illuminante per il conturing, correttore, ombretti scuri, mascara, rossetto… un look decisamente glamour! Lei stessa ammette di provare un un senso di libertà nel conciarsi “da Beyoncé” senza un motivo o un’occasione particolare. Ovviamente la gente si stupisce: un ragazzo le chiede se è pronta per festeggiare nel weekend, un barista pensa che stia recitando nello spettacolo teatrale dell’università (scambia il contouring per un trucco di scena) e una cassiera la prende per un’adolescente che si prepara per il ballo di fine anno.

FONTE

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Peperoncino e capsicina contro la caduta dei capelli

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO PEPE SPEZIE PEPERONCINO PICCANTE (1)Una tecnica antica ancora oggi attuale per contrastare la caduta dei capelli consiste nell’applicazione di sostanze rubefacenti (capaci cioè di determinare una congestione passeggera della cute, mediante il richiamo di sangue negli strati più superficiali della pelle) sul cuoio capelluto; tali sostanze – tra cui spicca per notorietà la capsaicina estratta dal peperoncino – sono in grado di indurre una vasodilatazione locale nella sede di applicazione, testimoniata dal lieve senso di bruciore e dall’arrossamento della zona interessata. L’aumentato afflusso di sangue porterebbe con sé nutrienti ed ossigeno a disposizione dei follicoli capilliferi, che avrebbero così a disposizione tutte le sostanze necessarie alla loro attività metabolica; l’afflusso locale di sangue viene stimolato anche dal massaggio regolare del cuoio capelluto, pratica generalmente raccomandata per contrastare la caduta dei capelli.

Continua la lettura su https://www.my-personaltrainer.it/bellezza/capelli-peperoncino.html

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

I rossetti sono nocivi per la salute

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA ROSSETTO SPECCHIO BELLEZZA TRUCCO MAKEUP LABBRA SPECCHIETTO NASO BOCCA LABBRA ESTETICA VISO CAPELLILe donne che usano troppo spesso il rossetto rischiano di ingerire ogni giorno anche una quantità elevata di metalli pesanti, nocivi alla salute. Lo rivela uno studio dell’Università di Berkeley in California condotto su 32 rossetti e lucida labbra di 7 marche diverse, anche costosi, comunemente venduti nella grande distribuzione e nelle farmacie. I ricercatori hanno trovato una presenza che definiscono ”preoccupante per la salute” di piombo, cadmio, cromo, titanio, alluminio ed altri metalli tossici. Lo studio è stato pubblicato tempo fa su Environmental Health Perspectives del National Institute of Environmental health science.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Primo mare, primo sole: i consigli per proteggere la nostra pelle dalle scottature (anche a tavola)

Fa molto caldo qui a Roma e sono sicuro che le spiagge di Ostia e Fregene in questo momento saranno molto affollate! La voglia di godersi il primo sole è sicuramente tanta e, ad essere sincero, se non avessi da lavorare, anche io sarei in spiaggia cullato dai raggi di sole! Nonostante non sia ancora estate, è necessario ricordare alcune precauzioni per evitare scottature e danni causati dall’esposizione ai raggi ultravioletti. Ecco alcuni pratici consigli che possono tornarvi molto utili per “salvare la vostra pelle” come diceva Ligabue in una vecchia canzone!

1) La protezione inizia prima di arrivare in spiaggia: perché i solari siano efficaci occorre applicarli una ventina di minuti prima dell’esposizione al sole. E’ poi importante che siano usati su tutta la superficie del corpo, anche nelle zone poi coperte dal costume. Vanno inoltre riapplicati ogni 2 o 3 ore, dopo un’immersione in acqua o dopo aver sudato

Leggi anche: La giornata ideale per avere un’abbronzatura perfetta

2) Scegliere la protezione giusta: il corretto livello di protezione dipende dal fototipo di ciscuno. Chi ha occhi e pelle chiara, e capelli biondi ad esempio ha una pelle con minor capacità di resistere ai danni dei raggi ultravioletti. Chi, al contrario, ha occhi e capelli più scuri e carnagione olivastra ha un fototipo alto, ovvero può esporsi con maggior tranquillità al sole.

3) Non abbassare la protezione: in molti, dopo aver applicato delle creme solari ad alta protezione, nei primi giorni di sole, tendono a passare a protezioni di livello inferiore, ma non si dovrebbe mai fare. Questo perché gli studi ci dicono che la reale protezione non viene mai applicata a dovere, dunque sarebbe consigliabile mantenere una protezione alta nel tempo.

Leggi anche: L’esposizione al sole in gravidanza fa bene al bambino e previene la sclerosi multipla

4) Proteggersi anche quando si fa sport: è assolutamente consigliabile ricorrere alle protezioni solari anche quando si fa sport all’aria aperta, quando si suda e non si pensa all’azione dei raggi ultravioletti.

5) Massima attenzione ai bambini: i più piccoli che, specie in questa stagione e in estate trascorrono molto tempo fuori casa, vanno adeguatamente protetti, sempre. E’ infatti dimostrato che l’esposizione violenta ai raggi Uv (dunque con scottature) in età pediatrica è uno dei maggiori fattori di rischio per l’insorgenza di tumore della pelle in età adulta.

Leggi anche: Prendere il sole in gravidanza: le regole da seguire per la sicurezza nostra e del nostro bambino

6) La prevenzione si fa anche a tavola: è molto importante alimentarsi e idratarsi adeguatamente. In estate e quando ci si espone al sole maggiormente, è bene idratarsi, bevendo almeno due litri di acqua al giorno. La dieta poi aiuta a prevenire i danni dei raggi ultravioletti e a ripararli (vedi punto successivo).

Leggi anche: Mangiare cioccolato fa bene all’abbronzatura

7) Sì a frutta e verdura di stagione in quantità: la natura ci fornisce ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno. Dopo un’esposizione al sole è bene introdurre degli antiossidanti naturali, primo tra tutti l’uva, che matura proprio ad estate inoltrata, quando la pelle ne ha più bisogno. Via libera poi a verdura e frutta colorata: pomodori, albicocche, meloni e pesche sono tutti ricchi di beta-carotene, che aumenta la naturale protezione della pelle nei confronti del sole.

8) Usa un multivitaminico: un integratori completo di vitamine e sali minerali, aumenta le possibilità di avere una abbronzatura perfetta. Noi vi consigliamo questo prodotto: https://amzn.to/3wPTlxT

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!