Differenza tra sperma, liquido seminale, plasma seminale e spermatozoi

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVCos’è il liquido seminale?
Il liquido seminale è un composto organico di consistenza liquido-albuminosa, generalmente di colore bianco oppure bianco-perlato, con aspetto opalescente o lattescente, che fisiologicamente contiene cellule germinali dette spermatozoi (tranne nei casi patologici di azoospermia) e da altre sostanze di natura organica. Il compito dello sperma è la fecondazione dell’ovulo femminile (gamete femminile) e il processo di espulsione dalle vie genitali è detto eiaculazione. Nel seme sono presenti alcuni ormoni, la cui funzione precisa non è stata ancora determinata.

Composizione del liquido seminale
Il liquido seminale è composto da una parte solida e una parte liquida. La parte cellulare, rappresentata è dagli spermatozoi, mentre la parte liquida è il plasma seminale. La sintesi degli spermatozoi avviene all’interno dei tubuli seminiferi dei testicoli (contributo del 2-5% al volume complessivo dello sperma), mentre il plasma viene prodotto dalle vescicole seminali (contributo del 60-70% al volume spermatico), dalla prostata (20/30%) e in misura inferiore dalle ghiandole bulbo-uretrali (< 1%).

Differenza tra liquido seminale e sperma
Non c’è alcuna differenza tra liquido seminale e sperma: sono sinonimi.

Differenza tra liquido seminale e plasma seminale
La differenza risiede nel fatto che il liquido seminale (cioè lo sperma) è formata dagli spermatozoi e dal plasma seminale. Quest’ultimo è un liquido essenziale per la maturazione, il metabolismo e la vita degli spermatozoi, nonché per la sopravvivenza degli stessi dopo l’eiaculazione (emissione, al culmine dell’atto sessuale (orgasmo), del liquido seminale attraverso l’uretra). Gli spermatozoi sono immersi nel liquido seminale.

Cosa sono gli spermatozoi?
Gli spermatozoi rappresentano le cellule riproduttrici maschili, prodotte nei testicoli ed immerse nel plasma seminale. Una volta rilasciate in vagina tramite l’eiaculazione, insieme alle altre componenti dello sperma, risalgono l’apparato riproduttivo femminile per fecondare la cellula uovo e dare l’avvio ad una gravidanza.

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Candida: 8 donne su 10 rinunciano al sesso a causa di questo fungo

MEDICINA ONLINE RAGAZZA BULLISMO TRISTE INFEZIONE SESSO COPPIA AMORE TRISTE DONNA UOMO ANSIA DA PRESTAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE FRIGIDA PAURA FOBIA TRADIMENTO GELOSIA RABBIA RAPPORTO AMICIZIA LITIGIO BAGNO SAD.jpgQuando una donna accusa prurito, dolore e perdite frequenti nelle parti intime, la maggior parte delle volte si tratta di candida. La candida è una infezione molto fastidiosa che si trasmette sessualmente. Colpisce almeno una volta nella vita quasi il 70% delle donne, il 28% delle adolescenti e il 25% delle signore in gravidanza. Candida albicans è un fungo presente nella nostra florabatterica intestinale che
di solito non crea disturbi, ma talvolta prende il sopravvento quando l’organismo è debilitato (adesempio dopo una cura antibiotica). Secondo recenti statistiche, costituisce tra le maggiori cause che fanno rinunciare le donne al rapporto sessuale. Molto spesso, infatti, il fungo oltre ad essere estremamente fastidioso, fa diminuire il desiderio e influisce negativamente non solo sulla vita di coppia ma anche sulla qualità della vita nel suo complesso. E non è tutto: molte donne affermano che anche il partner ha avuto problemi con l’infezione da candida. Infatti il fungo crea facilmente il cosiddetto effetto ping-pong nella coppia, rimbalzando continuamente da lei a lui e viceversa.

I sintomi della candida

I sintomi della candidosi sono riconoscibili da prurito molto intensoperdite vaginali biancastre di consistenzasemisolida , leggero arrossamento ed edema dei genitali esternifastidio durante i rapporti sessuali e secchezzavaginale.   

Le cause della candida

Le cause più frequenti alla base di questa patologia possono essere diverse:

  • spesso la candida è causata da un abbassamento delle difese immunitarie dovuto da più fattori (la somministrazione di vaccini, l’assunzione prolungata di farmaci e antibiotici, cicli di terapie a base cortisonica o il decorso di una malattia debilitante);
  • a volte la candida è causata da una cattiva alimentazione, che provoca un’alterazione della flora batterica: una dieta squilibrate e troppo ricca di zuccheri e lieviti , ad esempio, può indebolire l’organismo e renderlo più esposto al rischio di infezioni;
  • altre volte la candida è dovuta ad alcune abitudini personali che alterano l’ecosistema vaginale e quindi essere causa dell’infezione: indossare capi intimi sintetici o troppo stretti, usare prodotti per l’igiene sbagliati e persino il cloro delle piscine;
  • in alcuni casi la candida può essere causata da stress o dall’inquinamento;
  • altre volte la candida può essere anche la manifestazione di un diabete mellito non diagnosticato.

Ad essere soggette alla candida, infine, sono le ragazze in pubertà, a causa dei cambiamenti ormonali che possono rendere le ragazze maggiormente soggette alle infezioni e le donne in gravidanza.

Consigli per prevenire la candida

  • Per prima cosa gli esperti raccomandano di lavare bene la zona intima con detergenti a pH fisiologico il più possibile vicino a quello delle mucose (pH 4 o 5); evitare quanto più possibile saponi e prodotti troppo aggressivi o deodoranti che oltre ad alterare l’acidità potrebbero provocare ulteriori infiammazioni.
  • Indossare sempre una biancheria intima non sintetica.
  • Seguire una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura che regolarizzi l’intestino e rafforzi il sistema immunitario.
  • Utilizzare sempre il profilattico durante i rapporti sessuali.
  • Consultare subito il medico di fiducia o al ginecologo quando si notano i sintomi tipici della candida Lo specialista saprà consigliare la terapia adeguata sotto forma di ovuli, creme o lavande.

Come si cura la candida

La cura è basata di solito su antimicotici da assumere per via orale o tramite l’applicazione di ovuli e creme antifungineIn generale è consigliato anche rafforzare le difese immunitarie e mantenere in buona salute la flora batterica intestinale con un’alimentazione ricca di vitamine, minerali, antiossidanti fibre e yogurt ricchi di fermenti.

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Come capire se il tuo partner non ti ama più

MEDICINA ONLINE UOMO IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE SESSO ANDROPAUSA CRISI DI MEZZA ETA QUANTO DURA SINTOMI DEPRESSIONE COPPIA AMORE MATRIMONIO PENE SESSUALITAA tutti prima o poi capita nella vita di vivere un rapporto amoroso che da intenso e pieno di energia si trasformi in un qualcosa di spento e privo di emozioni. Se però siamo noi a non amare più, prima o poi lo capiremo e saremo in grado di porre fine ad un rapporto stanco ed ormai giunto al termine. Ma se è il nostro partner a non amarci più? La domanda da porsi, in tal caso, sarà: “come capire che il mio partner non mi ama più?” Ecco come.

L’essere umano è un coacervo di emozioni, pensieri e idee che lo rendono talmente tipico, da non poter essere paragonato a nessun altro. Partendo da questo presupposto, si possono individuare alcuni elementi ricorrenti nel comportamento del proprio partner, nel momento in cui quest’ultimo non ama più o, quantomeno, non come prima. Elemento primario da verificare è la mancanza di attenzioni nei nostri confronti: quando un uomo o una donna sono innamorati, riempiono di attenzioni il proprio partner; attenzioni che possono svilupparsi in mille modi diversi, come cucinare per lui o lei, comprare dei regali, coccolarlo/a, provare gelosia, etc. Ponendo per esempio il caso che il nostro partner fosse stato sempre “coccolone” nei nostri confronti, oppure abbastanza geloso, se dall’oggi al domani ci si rende conto che queste attenzioni non avvengono più, vuol dire che è scattato il primo campanello d’allarme.

Altro elemento da considerare è l’apatia del partner. Quando una persona non è più innamorata, tende a diventare apatica e a mostrare un certo fastidio o noia a fare qualunque cosa insieme al partner. Se prima ogni evento era un’occasione per stare insieme, sorridere e divertirsi, quando nel partner si affievolisce il sentimento, lo stesso evento diventa una vera e propria “seccatura”. Addirittura, nei casi estremi, il partner disamorato tenderà ad innervosirsi quando gli viene proposto di fare qualcosa insieme. Nel caso in cui si riscontrano entrambi gli elementi (carenza di attenzioni e apatia), c’è la quasi certezza che il partner non sia più innamorato ed è giunto il momento di decidere se è il caso di proseguire la storia, superandone i problemi, o chiuderla prima di farsi ulteriormente del male.

Se non vengono riscontrati i due elementi appena descritti, o se si è ancora convinti che, nonostante tutto il partner sia ancora innamorato, c’è un terzo elemento che può fornirci la prova inconfutabile. Se il partner inizia sempre più ad esprimere il desiderio di uscire da solo o se lo fa senza interpellare l’altra metà, allora significa che sicuramente qualcosa si è rotto. Quando, invece, un partner inizia ad essere insofferente se deve fare qualcosa con l’altra metà ed è contento quando deve uscire da solo, si può affermare che l’amore è svanito e non c’è altro da fare che chiudere il rapporto e tuffarsi in nuove esperienze.

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Differenza tra fimosi serrata e non serrata

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA FIMOSI SERRATA NON SERRATA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgPrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento, ti consiglio di leggere questo articolo: Fimosi serrata, non serrata, congenita ed acquisita: cause, conseguenze e cure

La fimosi, sia congenita sia acquisita, può essere serrata o non serrata:

  1.  Fimosi serrata: la fimosi è detta “serrata” quando il restringimento è tale da impedire lo scoprimento del glande non solo a pene eretto, ma anche a pene flaccido ed in casi limite può anche portare difficoltà nell’urinare. In questi casi è la circoncisione chirurgica il rimedio più utilizzato.
  2. Fimosi non serrata: la fimosi è detta “non serrata” quando non si riesce a scoprire il glande a pene eretto ma si riesce a scoprire a pene flaccido e difficilmente determina problemi nell’urinare. Non dà particolari problemi, io raccomando solo di usare il profilattico durante la penetrazione perché forzare lo scoprimento del glande può provocare un effetto grave chiamato parafimosi, in cui non si riesce più a ricoprire il glande e ciò comporta uno strangolamento dello stesso. In tale situazione è necessario un intervento d’urgenza.

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Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAMEPrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento, ti consiglio di leggere questo articolo: Smegma: quando lo sporco si accumula sul pene, cause e cure

La presenza di ristagno di smegma nel solco balano-prepuziale, essendo esso un materiale umido e ricco di protene, rappresenta un ideale terreno di replicazione e crescita per molti microrganismi (batteri e funghi). In conseguenza di questa replicazione aumenta la frequenza di processi infettivi e infiammatori a carico di glande e prepuzio: le balaniti e balanopostiti.

Smegma maschile e rischi di coinvolgimento della partner

Lo smegma de i processi infiammatori a carico di glande e prepuzio potrebbero coinvolgere un’eventuale partner sessuale femminile inducendone vaginiti, cerviciti, infezioni della bocca o dell’ano in caso di rapporti orali o anali, e perfino determinare un aumento del rischio di carcinoma della cervice. I processi flogistici ripetuti a carico del pene possono determinare cronicamente un restringimento cicatriziale del prepuzio, processo è noto con il nome di fimosi.

Smegma e cancro del pene

Nei paesi anglosassoni, ed in particolare negli USA molti medici sono stati in passato accesi sostenitori della circoncisione. Alcuni studi scientifici mettevano in evidenza come la pratica della circoncisione facilitasse una buona igiene intima ed evitasse il permanere dello smegma a contatto della mucosa del glande. Si riteneva infatti che lo smegma potesse avere una azione di cancerogenesi sulle cellule epiteliali del glande. Recenti studi hanno però messo in evidenza come il cancro del pene abbia un’incidenza bassissima prima dei 65 anni, indipendentemente dal fatto che il paziente sia circonciso o meno. Lo sviluppo del cancro del pene sarebbe perciò correlato non tanto all’azione dello smegma, quanto all’infezione da HPV e al tabagismo. Tuttavia ancora oggi la American Cancer Society ritiene che gli uomini con abbondante smegma abbiano un rischio aumentato di cancro del pene. Gli uomini circoncisi avrebbero meno probabilità di rimanere infettati con il virus del papilloma umano (HPV), anche dopo aver considerato le differenze di comportamento sessuale. Sempre secondo questa fonte la maggior parte degli esperti oggi ritiene che lo smegma di per sé non provochi il cancro del pene, ma possa irritare e infiammare il pene, aumentando in modo indiretto il rischio di cancro.

Prodotti per contrastare la formazione dello smegma

Il miglior prodotto per la pulizia dei genitali maschili e la prevenzione di smegma, infezioni e cattivi odori, selezionato, usato e raccomandato dal nostro Staff di esperti, lo potete trovare qui: http://amzn.to/2juf3pJ, molto efficace grazie agli estratti a base di Eugenia caryophyllus ed Helicrysum italicum, che possiedono una forte azione detergente, antibatterica, antimicotica ed antinfiammatoria.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Smegma: quando lo sporco si accumula sul pene, cause e cure

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PENE SESSO UOMO SCROTO TESTICOLI DISFUNSIONE ERETTILE IMPOTENZALo smegma (dal greco σμῆγμα che significa “sapone”) è un prodotto di secrezione dei genitali maschili e femminili, cui si associano cellule epiteliali esfoliate provenienti dalle mucose, sebo, sporcizia, residui di sperma dopo una eventuale eiaculazione e materiali umidi, in genere di provenienza urinaria.

Dove si trova lo smegma?

Nei maschi lo smegma si viene a raccogliere principalmente sotto il prepuzio, nel solco balano-prepuziale.

Da cosa viene prodotto principalmente lo smegma?

Lo smegma maschile è prodotto dalle ghiandole del solco balano-prepuziale (ghiandole riscontrabili alla base del glande del pene). Originariamente si riteneva che lo smegma fosse prodotto dalle ghiandole sebacee situate vicino al frenulo, chiamate ghiandole di Tyson, tuttavia studi successivi non sono riusciti a dare una conferma a questa tesi. Secondo Wright lo smegma viene prodotto dalle cellule della mucosa del prepuzio, tali cellule si accrescono e tendono a migrare verso la superficie della mucosa, si distaccano e subiscono una degenerazione grassa, dando così luogo allo smegma. A parere di Parkash poiché si è visto che lo smegma contiene il 26,6% di grassi e il 13,3% di proteine, questo fatto indica con ragionevole certezza che si tratta di composti derivanti da detriti necrotici epiteliali di sfaldamento.

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A cosa serve lo smegma?

Le sue funzioni non sono ancora state del tutto chiarite, si pensa che lo smegma abbia funzione principalmente lubrificante.

Cosa contiene lo smegma?

Lo smegma è ricco di squalene e secrezioni prostatiche e seminali, nonché di cellule epiteliali e di mucina probabilmente originata dalle ghiandole uretrali di Littre, oltre che a sporco ed eventualmente spermatozoi e residui di plasma seminale. Alcuni autori affermano che lo smegma contiene enzimi con attività antibatterica, come il lisozima e ormoni come l’androsterone, sebbene altri autori non concordino con queste indicazioni.

Vedi anche: foto di pene con smegma

Lo smegma nelle fasi di crescita

L’incidenza di smegma aumenta dell’1% tra i 6-7 anni e dell’8% tra i 16-17 anni (con un’incidenza complessiva del 5%). La quantità di smegma prodotta durante l’infanzia è molto limitata, anche se nel prepuzio è già possibile riscontrare la presenza di alcune ghiandole sebacee. La produzione di smegma successivamente aumenta dall’adolescenza fino alla maturità sessuale, quando la funzione lubrificatoria dello smegma assume il suo pieno valore. A partire dalla mezza età la produzione di smegma si riduce fino a scomparire completamente nella vecchiaia.

Rischi legati alla presenza di smegma

I rischi legati ad un accumulo cronico di smegma sul pene sono molti, come le infezioni, l’eventuale rischio di coinvolgere la partner, fino ad un aumentato rischio di cancro del pene. Per approfondire leggi: Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene

Curiosità sullo smegma

Lo smegma non viene prodotto soltanto dagli uomini, bensi anche dalle donne: mentre nei maschi lo smegma è raccoglie sotto il prepuzio, nelle femmine lo smegma si accumula intorno al clitoride e nelle pieghe delle piccole labbra.
Lo smegma nelle donne viene prodotto dalle ghiandole apocrine del clitoride e da particolari ghiandole sebacee rintracciabili a livello delle piccole labbra. Nella piena maturità sessuale queste ghiandole secernono appunto una sostanza bianca, simile allo smegma prepuziale. Come già accennato al materiale di provenienza ghiandolare si aggiungono cellule epiteliali di sfaldamento delle mucose, oltre a sporcizia e materiali umidi, in genere componenti dell’urina.

Cure che impediscano la formazione dello smegma

Non esistono cure che impediscano la formazione dello smegma, tuttavia – senza arrivare alla circoncisione – è sufficiente una buona igiene quotidiana (specie dopo una eiaculazione) del pene per neutralizzare i possibili rischi legati ad una sua lunga permanenza sotto il prepuzio, nel solco balano-prepuziale.

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Prostatite batterica e abatterica: sintomi e rimedi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PROSTATITE BATTERICA ABATTERICA SINTOMI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgPrima di iniziare a parlare della prostatite, è necessario un piccolo accenno di fisiologia. La prostata è una ghiandola fibromuscolare che appartiene all’apparato urogenitale atta alla produzione del secreto prostatico, un fluido che durante l’eiaculazione, nell’uretra, si mescola con gli spermatozoi prodotti dai testicoli per dare origine al liquido seminale. La prostata dell’uomo può essere palpata mediante esame rettale, essendo collocata circa 5 cm anteriormente al retto e all’ano. Nel soggetto normale è piramidale, simile ad una castagna, ma talvolta assume una forma a mezzaluna o in caso di ipertrofia a ciambella.

Che cos’è la prostatite?

La prostatite è un’infiammazione a carico della ghiandola prostatica, interessa dal 30% al 50% degli uomini sessualmente attivi e in genere colpisce coloro che non hanno ancora raggiunto i cinquant’anni.
La prostatite acuta batterica è dovuta a un’infezione batterica a carico della ghiandola.
La prostatite cronica batterica non è molto comune ed è dovuta a una proliferazione batterica in loco che può coinvolgere anche le vescicole seminali, i dotti deferenti, gli epididimi e i testicoli.
La prostatite cronica abatterica può esordire a ogni età, ma in genere colpisce gli uomini over 25. L’esordio sintomatico non è imputabile a cause rilevabili.
La sindrome dolorosa del pavimento pelvico si caratterizza per il permanere di uno spasmo a carico della muscolatura del pavimento perineale (muscoli elevatori dell’ano), spesso con conseguente infiammazione dei nervi pudendi. Gli esami non rilevano, anche in questo caso, la presenza di batteri patogeni, enterobatteri proveniente dall’ampolla rettale del paziente esclusi (E.Coli, Proteus, Klebsiella, Enterococco, ecc).
La prostatite asintomatica, come indicato dal nome, non presenta sintomi che il paziente riesce a riferire, la sua presenza infatti non si accompagna a dolore o fastidio, con conseguente ritardo nella diagnosi.

Quali sono le cause della prostatite?

La prostatite acuta batterica è dovuta a un’infezione batterica a carico delle vie urinarie.
La prostatite cronica batterica, sovente recidivante nel tempo, è causata dalla proliferazione dei batteri a livello della prostata.
La comparsa dei sintomi della prostatite cronica abatterica non è direttamente collegabile a cause specifiche: l’esame delle urine, dello sperma e il tampone uretrale non rilevano la presenza di batteri patogeni. I sintomi possono presentarsi, attenuarsi, regredire e poi ricomparire.
Le cause dell’insorgenza della sindrome dolorosa del pavimento pelvico possono essere molteplici; la malattia spesso si presenta in seguito a una prostatite. In altri casi può insorgere a seguito di disturbi proctologici come fistole, ragadi ed emorroidi o può essere essa stessa responsabile della loro manifestazione. Può inoltre manifestarsi a seguito di un periodo di stress o di sovraccarico psico-fisico.

Quali sono i sintomi della prostatite?

Segni e sintomi caratteristici della prostatite sono:

  • disuria
  • bruciore alla minzione
  • iperpiressia
  • dolore pelvico
  • eiaculazione precoce
  • impotenza
  • talvolta incontinenza e infertilità.

In particolare la prostatite acuta batterica può manifestarsi con:

  • brividi
  • febbre
  • dolore nella parte bassa della schiena e nella zona genitale
  • frequenza – urgenza minzionale (spesso di notte)
  • dolore o bruciore durante la minzione
  • dolori muscolari

La prostatite asintomatica non esordisce con dolori o fastidi riferibili dal paziente, ma vi sono segni di infiammazione o infezione nello sperma o nel secreto prostatico.

Come prevenire la prostatite?

È consigliabile evitare le attività con le quali si corre un rischio di traumi perineali. Anche un’attività sessuale regolare è salutare.

Diagnosi

Per la diagnosi il medico potrà avvalersi di:

  • esame fisico generale;
  • visita urologica con esplorazione digito-rettale finalizzata alla palpazione della prostata;
  • esami di laboratorio: esame delle urine, esame del secreto prostatico, esame del liquido seminale;
  • ecografia vescico-prostatica e più raramente ecografia trans rettale;

Trattamenti

Il trattamento può variare in base al tipo di prostatite diagnosticata.

Nel caso della prostatite abatterica e della sindrome cronica dolorosa del pavimento pelvico possono essere utili:

  • farmaci anti-infiammatori;
  • bagni caldi;
  • modifiche all’alimentazione;
  • aumento dell’assunzione di liquidi;
  • favorire l’eiaculazione, per agevolare il drenaggio della prostata e il rilassamento muscolare;
  • infiltrazioni dei nervi pudendi o della prostata.

Nel caso della prostatite batterica cronica e acuta il trattamento può prevedere:

  • farmaci (antibiotici e sulfamidici);
  • modifiche all’alimentazione;
  • integratori.

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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In un rapporto anale dove va a finire e cosa accade allo sperma? Può dare problemi alla salute? Posso rimanere incinta?

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In un rapporto sessuale anale, lo sperma può venire espulso all’interno dell’ano: l’atto di eiaculare al suo interno è estremamente eccitante per molti uomini. Dopo l’eiaculazione, lo sperma tende ad accumularsi e rimanere all’interno della parte terminale del colon.

Lo sperma espulso nell’ano fa male alla salute?

Lo sperma depositato nell’ano raramente può dare problemi di salute, tuttavia può essere veicolo di infezioni, sia con il rapporto vaginale, che anale od orale. A tale proposito vi invito a leggere questo mio articolo: Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il rapporto orale. Il liquido spermatico non da quindi alcun problema a livello intestinale e non ne altera la flora batterica, semmai i rischi maggiori sono a carico del pene (lesioni ed infezioni dal momento che la penetrazione anale determina forte attrito e vista la presenza di feci).
Il problema del rapporto anale è dato dal fatto che, non essendo un rapporto agito in una zona tipicamente legata a ricevere una penetrazione, potrebbe determinare ‘effetti collaterali’ come il blocco del pene all’interno della cavità anale. Non va infine dimenticato infine che la dilatazione anale non dovrebbero mai superare un certo diametro fisiologico poiché si può andare incontro ad alterazioni importanti del tono dello sfintere anale, che cronicamente potrebbe divenire incontinente.

Cosa contiene lo sperma?

Lo sperma è composto da moltissimi elementi diversi. A tal proposito leggi questo articolo: Cosa contiene lo sperma?

Si può essere allergici allo sperma?

Per rispondere a questa domanda, leggi questo articolo: Si può essere allergici allo sperma?

Quale lubrificante scegliere per il sesso anale?

Il sesso anale praticato con un lubrificante di buona qualità, rende il rapporto più piacevole ed appagante per entrambi i partner. Il miglior lubrificate anale attualmente sul mercato, selezionato, testato e consigliato dal nostro Staff, è il seguente: http://amzn.to/2BUNEAO. Questo prodotto facilita e rende più piacevole il sesso anale e può essere usato da solo, cospargendolo su pene e superficie esterna dell’ano, o inserendolo all’interno dell’ano tramite un clistere di alta qualità come questo: http://amzn.to/2kmuIU4

Vibratori e sex toy

Esistono una serie di vibratori e sex toy, che possono essere usati per ottenere più piacere e rendere più appagante il rapporto per entrambi i partner, noi vi consigliamo questi:

Si può rimanere in cinta con il sesso anale?

L’eiaculazione all’interno dell’ano non può ovviamente dare avvio ad una gravidanza, tuttavia è possibile che lo sperma fuoriesca dall’ano e raggiunga la vagina, oppure può capitare che ci si pulisca con le mani o con un fazzoletto e si trasporti lo sperma all’interno della vagina. Sono ovviamente casi estremamente rari, a tal proposito è interessante il caso citato in questo articolo: Donna rimane incinta dopo sesso anale, ecco la spiegazione scientifica

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