L’acido urico è il prodotto terminale del catabolismo dei nucleotidi purinici, cioè l’acido adenilico (AMP) e l’acido guanilico (GMP) che sono le unità fondamentali degli acidi nucleici (DNA e RNA) e viene eliminato principalmente tramite l’urina, quindi per via Continua a leggere
Archivi tag: esame
Tavola periodica degli elementi da stampare e spiegazione semplice
Dimitri Mendeleev, scienziato russo, concepì il primo modello di tavola periodica nel 1869, disponendo gli allora 63 elementi noti verticalmente, per poi Continua a leggere
Esame con biopsia del midollo osseo: negativo, positivo, fa male?
La biopsia del midollo osseo è un’indagine diagnostica effettuata su un campione di midollo osseo contenuto nella parte centrale (spugnosa) di molte ossa, ottenuto tramite prelievo, attraverso il quale viene valutata la Continua a leggere
Elettrocardiogramma: procedure iniziali, posizionamento degli elettrodi dell’ECG, consigli, complicanze
Procedure iniziali
Se è la prima volta che il paziente esegue un elettrocardiogramma (ECG), il medico e l’infermiere devono spiegargli – con parole adatte al suo livello di comprensione – le fasi e l’utilità dell’elettrocardiogramma.
Prima di procedere con l’elettrocardiogramma, è necessario verificare:
- l’eventuale presenza di patologie cardiache;
- quali farmaci assume il paziente;
- eventuali allergie ai materiali usati per l’esame (ad esempio il gel usato per facilitare la conduzione dei segnali elettrici);
- la presenza di dispositivi elettronici che potrebbero determinare alterazioni del tracciato (come ad esempio un pacemaker) od oggetti metallici (come catenine e bracciali);
- l’eventuale necessità di una tricotomia (se il paziente ha troppi peli che impediscono l’adesione degli elettrodi);
- i parametri vitali del paziente, in particolare pressione arteriosa e frequenza cardiaca.
Si invita il paziente:
- a scoprirsi torace, caviglie e polsi e ad assumere la posizione supina (pancia in alto) sul lettino, se possibile;
- a rilassarsi ed a non parlare per qualche minuto.
Nella mezzora precedente l’esame, il paziente dovrebbe aver evitato di fumare ed assumere caffè o alcolici.
Posizionamento dei sei elettrodi
Per posizionare le sei derivazioni precordiali:
- Individuare dove posizionare l’elettrodo V1 (rosso): posizionati a sinistra del paziente; usando come riferimento la fossa soprasternale (fossetta dove si congiungono le clavicole, si apprezza sulla parte alta dello sterno), posizionarvi sopra il pollice della mano sinistra. Cercare con l’indice il primo spazio intercostale (allungandovi verso destra e un po’ più in basso del pollice), da qui sarà automatico trovare il secondo spazio con il medio, il terzo con l’anulare ed infine con il mignolo troverete il 4° spazio intercostale parasternale di destra: lì sarà posizionato V1.
- V2 (giallo): giusto a sinistra di V1, parte opposta dello sterno troverete il 4° spazio intercostale parasternale di sinistra, lì dovrete posizionate V2. Importante: lo sterno è largo mediamente non oltre i 4 centimetri, quindi V1 e V2 non dovrebbero essere più distanti di tale misura.
- Posizionare V3 (verde) e V4 (marrone): prima posizionamo V4, individuate la clavicola sinistra e fissate un punto a metà lungo l’osso. In seguito con il riferimento costale di V2 apprezzate il 5° spazio intercostale con la tecnica del dito. Ora individuate il punto dove posizionare V4 nell’intersezione tra una linea che scende dalla metà della clavicola e che infine incontri il 5° spazio intercostale. Lì posizionate l’elettrodo V4. V3 va posizionato nel punto a metà della linea tra V2 e V4 ovunque questo punto si trovi, anche se nelle donne vi fosse presente del seno (non impedisce la rilevazione del segnale elettrocardiaco).
- Posizionare V5 (nero): individuate la linea ascellare anteriore, più o meno dove inizia l’incavo ascellare, e lungo tale linea, trovate il 5° spazio intercostale: lì posizionare V5.
- Posizionare V6 (viola): individuate la linea ascellare media (circa a metà dell’ascella) e lungo tale linea, trovate il 5° spazio intercostale: lì posizionare V6. Tenere conto che V5 e V6 risalgono un poco rispetto a V4, perché le coste sono concave verso l’alto.
Posizionamento delle quattro periferiche
Per posizionare le quattro derivazioni periferiche, si tengo conto del codice colore:
- Rosso: braccio destro
- Nero: gamba destra
- Verde: gamba sinistra
- Giallo: braccio sinistro
Verifiche finali
Si eseguono prima di staccare gli elettrodi o, se c’è un monitor, prima di stampare:
- presenza (ed esattezza) di data e nome;
- verifica del segnale di calibrazione e della velocità di stampa;
- qualità del tracciato:
- presenza di tutte le derivazioni;
- stabilità della linea isoelettrica;
- assenza di artefatti da tremori e corrente alternata;
- ricerca indizi che possano far pensare ad un’errata collocazione degli elettrodi.
In caso di corretto posizionamento degli elettrodi ECG, il tracciato di un paziente sano dovrebbe avere un risultato simile a questo:
Controllate se vi sono alterazioni elettrocardiografiche non fisiologiche ed in caso contrario modificate la posizione degli elettrodi, oppure ponete il tracciato all’attenzione del medico per una valutazione e diagnosi dello stesso.
Complicanze
Possono a volte insorgere dopo l’uso prolungato degli elettrodi manifestazioni cutanee (ad esempio arrossamenti o prurito della cute) dovute al tempo di applicazione o alla sensibilità della cute.
Consigli
Tener presente i seguenti consigli ed informazioni:
- l’acqua è il miglior conduttore dell’impulso elettrico, quindi per avere un buon ECG non dovete usare disinfettanti alcolici. Verrà peggio. Se avete calze o collant, bagnate piuttosto abbondantemente le garze (devono sgocciolare) e così vi aiuteranno a condurre l’elettricità;
- un fattore che migliora la registrazione è il posizionamento degli elettrodi su piani ossei, che conducono meglio del grasso. Per questo nelle periferiche scegliete sempre la tibia e il dorso del polso;
- posizionare correttamente gli elettrodi, perché da quello dipende l’individuazione di anomalie elettrocardiografiche che possono salvare la vita al paziente. Posizionare male gli elettrodi può condizionare grandemente i risultati di un ECG.
Elettrocardiogramma in paziente con arto amputato
Nei pazienti che hanno subito l’amputazione di uno o più arti, l’elettrodo può essere applicato in un punto qualsiasi del moncone dell’arto o alla radice dello stesso. Ogni arto infatti è considerato dal punto di vista elettrico, un segmento a bassa resistenza per cui il potenziale elettrico è sostanzialmente lo stesso in tutti i suoi punti.
Altri articoli che potrebbero interessarti sulla semeiotica del cuore:
- Esame obiettivo cardiovascolare: guida completa all’esecuzione
- Semeiotica del cuore: i focolai di auscultazione cardiaca
- Semeiotica del cuore: i 4 toni cardiaci ed i toni aggiunti
- Semeiotica del cuore: i soffi cardiaci sistolici e diastolici
- Semeiotica del cuore: l’esame obiettivo cardiaco completo
- Manovra di Valsalva in medicina (tachicardia e nervo vago)
- Aritmia cardiaca: cause e fattori di rischio, sintomi, diagnosi e cura
- Differenza tra sintomo e segno con esempi
- Esame obiettivo generale: come farlo, importanza ed esempi
- Esame obiettivo: come si fa l’ispezione ed a cosa serve?
- Esame obiettivo: cos’è la percussione e perché si fa?
- Palpazione nell’esame obiettivo: cos’è ed a che serve?
- Auscultazione nell’esame obiettivo: cos’è ed a che serve?
Leggi anche:
- Elettrocardiogramma (ECG) a riposo e sotto sforzo: cos’è ed a che serve?
- Com’è fatto il cuore, a che serve e come funziona?
- Quanto pesa e quanto sangue contiene un cuore?
- ECG: cosa indicano le onde P, T, U, il complesso QRS ed il segmento ST
- Come si muove l’impulso elettrico cardiaco nel cuore?
- Perché il cuore si trova a sinistra e non a destra nel torace?
- Malattie cardiovascolari: i 10 comandamenti del cuore in salute
- Differenza tra pressione arteriosa e venosa
- Differenza tra pressione massima (sistolica), minima (diastolica) e differenziale
- Differenza tra tachicardia, aritmia, bradicardia e alloritmia
- Differenza tra sintomo e segno con esempi
- Ecocolordoppler: cos’è, a che serve e come funziona?
- Ecocolordoppler arterioso e venoso degli arti inferiori e superiori
- Ecocolordoppler cardiaco (ecocardio): funzioni, preparazione, gravidanza
- Pressione arteriosa: valori normali e patologici
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure
- Perché la pressione arteriosa alta (ipertensione) è pericolosa?
- Effetto Doppler: cos’è e come viene usato in campo medico?
- Ecocardiogramma per via transesofagea: preparazione, è doloroso?
- Differenza tra ecocardiografia ed elettrocardiogramma
- Ecocardiogramma da stress (ecostress) fisico e farmacologico: come si svolge, è pericoloso?
- Endocardite batterica: profilassi in bambini ed adulti
- Riduzione della riserva coronarica: cos’è e come si studia
- Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici: come si effettua e quali patologie studia
- Doppler transcranico: a che serve, è pericoloso o doloroso?
- Ipertensione: cibi consigliati e da evitare per abbassare la pressione sanguigna
- Qual è la differenza tra arteria e vena?
- Come si muove il sangue all’interno del cuore?
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
- Sistole e diastole nel ciclo cardiaco: fasi durata e spiegazione
- Che differenza c’è tra sistole e diastole?
- Insufficienza della valvola mitralica lieve, moderata, severa: sintomi, diagnosi e terapia
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
L’esofagogastroduodenoscopia: cos’è, preparazione, è dolorosa o pericolosa?
L’esofagogastroduodenoscopia è una procedura che consente al medico che effettua l’esame di guardare direttamente all’interno di esofago, stomaco e duodeno, rilevando eventuali patologie.
Quale strumento si usa per eseguirla?
Si utilizza una sonda, il gastroscopio, di diametro di circa un centimetro, con una telecamera o delle lenti (fibre ottiche) e una luce in punta, che viene introdotta delicatamente attraverso la bocca, fino a raggiungere il duodeno.
Come si svolge l’esame? E’ doloroso?
L’esame non procura dolore ma solo modesto fastidio all’introduzione dello strumento. Per tale motivo può essere somministrata una piccola dose di sedativo liquido o una compressa per l’anestesia locale della gola. Prima dell’inizio dell’esame è opportuno segnalare al medico eventuali allergie a farmaci o trattamenti farmacologici in atto. Durante l’esame, la cui durata è solitamente breve, è importante mantenere un atteggiamento rilassato, respirando lentamente e profondamente; ciò aiuta a controllare l’eventuale sensazione di vomito e a tollerare meglio l’esame, oltre a consentire al medico di portare a termine la procedura più rapidamente. Pochi minuti dopo il termine dell’esame è possibile allontanarsi dall’ospedale, ma a causa dell’effetto sedativo dei farmaci, sia pure blando, è consigliabile non guidare per circa un’ora dal termine dell’esame. È possibile assumere cibi e bevande dopo che sarà scomparso l’effetto di anestesia locale alla gola.
Leggi anche: Colonscopia: cos’è, quando si fa, preparazione e rischi
Perché si esegue? A che serve?
Guardando attraverso il gastroscopio, il medico ha una visione nitida e precisa degli organi e può individuare o escludere la presenza di malattie.
L’esame è utile per definire le cause di sintomi generalmente legati a patologie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno. Viene pertanto consigliata dal medico quando vi sono sintomi come dolore, nausea, vomito o difficoltà digestive, che persistono per lungo tempo.
Inoltre, permette di accertare la causa di sanguinamenti del tratto digestivo alto o di alcune anemie (carenza di globuli rossi).
L’esofagogastroduodenoscopia fornisce informazioni più precise di quanto si possa avere con le radiografie dell’apparato digerente. La possibilità di effettuare biopsie (cioè, il prelievo di piccoli frammenti di mucosa), quando il medico lo ritiene utile, migliora ulteriormente le capacità diagnostica dell’esame.
Le biopsie sono del tutto indolori e si effettuano per molti motivi (per esempio, per la ricerca di un germe che spesso si associa all’ulcera e alla gastrite) e non necessariamente solo quando vi è sospetto di tumore.
Leggi anche: Differenza tra gastroscopia e esofagogastroduodenoscopia
E’ rischiosa? Quali possono essere le complicanze?
L’esofagogastroduodenoscopia è una procedura generalmente sicura. Solo occasionalmente dopo l’esame vi può essere un’irritazione o gonfiore della vena del braccio, in cui è stato iniettato il sedativo, che si risolve spontaneamente o con l’aiuto di pomate antinfiammatorie nel giro di qualche giorno. Altri rischi potenziali derivano dall’uso dei sedativi in pazienti anziani oppure con gravi patologie respiratorie o cardiache. Solo eccezionalmente, dove sono state effettuate biopsie, vi può essere un sanguinamento che quasi sempre si arresta spontaneamente.
L’incidenza di complicanze più importanti, come la perforazione, è molto bassa (inferiore a un caso su 10.000) e spesso legata alla presenza di gravi patologie dell’esofago.
Leggi anche: Colangiopancreatografia retrograda (ERCP): cos’è, preparazione, è dolorosa o pericolosa?
Come ci si prepara all’esame?
L’esofagogastroduodenoscopia richiede il digiuno da almeno 6/8 ore, pertanto, se l’esame viene effettuato al mattino, si raccomanda il digiuno dalla sera prima, se è programmato nel pomeriggio, è consentita una colazione leggera al mattino.
Prima dell’esame è opportuno rimuovere eventuali protesi dentarie mobili.
Nel caso si assumano abitualmente farmaci, questi vanno normalmente continuati anche il giorno dell’esame. Va, però, evitata l’assunzione di soluzioni (antiacidi, sucralfato) che possono rendere difficoltosa l’esecuzione dell’esame, ostacolando la visione.
Leggi anche:
- Gastroscopia: preparazione, durata, biopsia, rischi, fa male?
- Differenza tra ulcera gastrica, duodenale, peptica ed esofagea
- Ulcera peptica: complicanze, cura, dieta, quando è pericolosa
- Breath test Helicobacter: come funziona, come si fa e valori
- Differenza tra gastroscopia e ecografia
- Colonscopia tradizionale o colonscopia virtuale?
- Differenza tra gastroscopia, endoscopia digestiva ed endoscopia
- Differenza tra gastroscopia e biopsia
- Differenza tra colonscopia e gastroscopia
- Differenza tra colonscopia, rettoscopia, sigmoidoscopia, anoscopia
- Differenza tra colonscopia e pancolonscopia
- Differenza tra colonscopia e clisma opaco: preparazione e a cosa servono?
- Differenza tra colon irritabile, colite e colite spastica: sono la stessa cosa?
- Differenza tra ulcera ed erosione con esempi
- Ulcera a stomaco, intestinale, da stress, perforante e sanguinante
- Differenza tra ulcera e piaga da decubito
- Differenza tra ulcera venosa e arteriosa
- Legatura/sclerosi delle varici esofagee: perché si esegue, quali sono i rischi?
- Cirrosi epatica e fegato: sintomi, dieta, diagnosi, terapia e prevenzione
- Fegato ed epatociti: anatomia, funzioni e patologie in sintesi
- Epatiti croniche: cosa sono, sintomi, diagnosi e cura
- Polipi intestinali e polipectomia: come si esegue, biopsia e pericoli
- Differenza tra polipi e diverticoli: sintomi comuni e diversi
- Differenza tra diverticolite e diverticolosi
- Diverticolite e diverticolosi: sintomi, diagnosi e trattamento
- Sangue occulto nelle feci: come interpretare il risultato dell’esame
- Sangue occulto nelle feci: da cosa dipende e come si cura
- Vomitare sangue ed ematemesi: cos’è, cosa fare, cause e terapie
- Da cosa viene causata l’ulcera allo stomaco?
- Acido cloridrico e succo gastrico dello stomaco: di cosa è fatto ed a che serve
- Meccanismi e controllo della secrezione acida dello stomaco
- Dispepsia: com’è, sintomi, come si fa la diagnosi e terapia
- Gastrite cronica, quando il bruciore di stomaco non dà tregua
- Incontinenza fecale primitiva e secondaria: cos’è e come si cura
- Infezione da Helicobacter Pylori: cosa causa, come si riconosce e cura
- Le 5 cose da fare a stomaco vuoto, secondo la scienza
- Stomaco: come fa a digerire il cibo che mangi ed a dirti che sei “pieno”
- Come vincere l’ansia per evitare di mangiare fuori pasto
- Eliminare la tensione nervosa allo stomaco con i rimedi naturali
- Apparato digerente: cos’è, com’è fatto, a che serve e come funziona?
- Stomaco: anatomia e funzioni in sintesi
- Acidità di stomaco in gravidanza: farmaci, cibi e rimedi naturali
- Reflusso gastroesofageo: sintomi, diagnosi e cura
- Reflusso gastroesofageo: terapia farmacologica e chirurgica
- La dieta per prevenire l’ernia iatale ed evitare il reflusso gastroesofageo
- Cosa succede al tuo corpo quando smetti di mangiare pasta e pane
- Lesioni da decubito: prevenzione, stadi, classificazione e trattamento
- Dieta e reflusso gastroesofageo
- Acidità di stomaco e bruciore: tutti i farmaci antiacidi
- Bruciore di stomaco: cosa mangiare, come dormire e rimedi naturali
- Quanto peso perdiamo ogni volta che andiamo in bagno?
- Ritirato in tutta Italia il famoso farmaco anti reflusso: ecco i lotti interessati
- Ma perché non riesco a dimagrire? I nove errori tipici di chi è a dieta
- Dimagrire riducendo le dimensioni dello stomaco senza chirurgia e bendaggio gastrico
- Perché viene la diarrea in gravidanza? Fa male al bambino? Cure e rimedi
- Zucchero: il killer del terzo millennio. Ecco i cibi insospettabili dove si nasconde
- Glucomannano per dimagrire: nel tuo stomaco aumenta di 100 volte il proprio volume, ti sazia e ti impedisce di mangiare troppo
- Capacità massima dello stomaco: si può “mangiare fino a scoppiare”?
- Esofago: anatomia e funzioni in sintesi
- Esofago e trachea: zona, anatomia, rapporti e differenze
- Cosa succede al cibo nello stomaco dopo averlo ingerito?
- Esofago di Barrett: sintomi iniziali, diagnosi, terapia, dieta e chirurgia
- Differenza tra metaplasia, displasia e neoplasia con esempi
- Differenza tra disfagia ed odinofagia: cause comuni e diverse
- Differenza tra disfagia orofaringea ed esofagea: sintomi comuni e diversi
- Differenza tra disfagia di tipo ostruttivo e di tipo motorio
- Differenza tra disfagia ostruttiva ed occlusione intestinale
- Differenze tra ileo meccanico ed ileo paralitico
- Differenza tra disfagia ai liquidi e ai solidi
- Cistifellea: cos’è, a cosa serve e dove si trova
- Bile: dove si trova, a che serve e da cosa è composta?
- Dotto epatico comune, cistico e coledoco: anatomia del sistema biliare
- Pancreas: anatomia e funzioni in sintesi
- Differenza tra laringe, faringe e trachea
- Trachea: anatomia e funzioni in sintesi
- Quanto è lungo l’intestino in adulto e neonato (tenue e crasso)
- Stitichezza acuta e cronica: tipi, cause, trattamenti medici e rimedi
- Differenza tra stipsi, stitichezza e costipazione
- Stitichezza o stipsi acuta e cronica: terapie farmacologiche
- Sistema nervoso: com’è fatto, a che serve e come funziona
- Differenza tra occlusione e subocclusione
- Si può vivere senza bere acqua? Per quanto tempo?
- Si può vivere senza mangiare cibo? Per quanto tempo?
- Si può vivere senza respirare aria? Quanto può durare una apnea?
- Differenza tra emorroidi e ragadi
- Differenza tra emorroidi interne ed esterne
- Differenza tra emorroidi e fistole
- Differenza tra emorroidi e tumore
- Gli alimenti più lassativi: addio stitichezza!
- Feci dalla bocca: il vomito fecaloide
- Riconoscere i differenti tipi di vomito a seconda del colore
- Vomito: le cause più frequenti
- Vomito: rimedi naturali e cure farmacologiche (farmaci anti-emetici)
- Differenza tra vomito e rigurgito nel neonato
- Cibi che macchiano i denti: quali evitare ed i consigli per mantenerli bianchi
- Feci nere e melena: cause e cure in adulti e neonati
- Differenze tra morbo di Crohn e colite ulcerosa: sintomi comuni e diversi
- Sindrome dell’intestino irritabile: sintomi, dieta e cibi da evitare
- Mal di pancia e di stomaco: da cosa può dipendere e quali sono le cure
- Mal di pancia forte: quando chiamare il medico?
- Feci del neonato verdi, gialle, con muco, schiumose: cosa fare?
- Meconio, transizione e svezzamento: feci diverse nel neonato
- Differenza tra feci del neonato allattato al seno o con latte artificiale
- È normale che il mio bambino non emetta feci ogni giorno?
- Quante volte al giorno va cambiato il pannolino in neonati e bimbi?
- Feci galleggianti e maleodoranti: cause e quando chiamare il medico
- Colore delle feci: normale e patologico
- Feci pastose e maleodoranti: malassorbimento e cattiva digestione
- Carboidrati, proteine e grassi: come vengono assorbiti nell’intestino?
- Differenza tra colite ulcerosa, muco-membranosa, da fermentazione e da putrefazione
- Cancro dell’esofago: epidemiologia, età di esordio, tipologie
- Cancro dell’esofago: cause, fattori di rischio, esofago di Barrett
- Cancro dell’esofago: sintomi e segni iniziali, tardivi e di metastasi
- Cancro dell’esofago: esami, diagnosi, stadiazione, classificazione TNM, gravità
- Cancro dell’esofago: trattamento, chirurgia, chemioterapia, radioterapia
- Cancro dell’esofago: prognosi, mortalità, sopravvivenza, aspettativa di vita
- Cancro dell’esofago: prevenzione, dieta, cibi da evitare, consigli
- Alimentazione e disfagia nel paziente con morbo di Parkinson
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Differenza tra metaplasia, displasia e neoplasia con esempi
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?
- Acalasia esofagea: cause, sintomi, cure e prevenzione
- Tumore del colon retto: sintomi iniziali, tardivi e ritardo nella diagnosi
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Colangiopancreatografia retrograda (ERCP): cos’è, preparazione, è dolorosa o pericolosa?
La colangiopancreatografia retrograda perendoscopica (o ERCP) è una procedura utilizzata nella diagnosi e nella cura di alcune malattie dei dotti biliari (canali che portano la bile e la secrezione del pancreas nell’intestino per i processi digestivi), della cistifellea e del pancreas.
COME SI ESEGUE?
Questa metodica consiste nell’introduzione di un tubo particolare (endoscopio), del diametro di poco superiore al centimetro, attraverso la bocca e lungo l’esofago e lo stomaco fino a raggiungere l’intestino (duodeno) dove sboccano i dotti che portano le secrezioni dal fegato e dal pancreas.
Per evitare il fastidio e la sensazione di vomito che il passaggio dell’endoscopio attraverso la gola può provocare, prima dell’esame viene spruzzato un anestetico in gola, o è somministrata una compressa anestetica. Viene inoltre somministrato un sedativo o un anestetico, per rendere la procedura meglio tollerata.
Attraverso lo sbocco dei dotti biliari e pancreatico nel duodeno (chiamato papilla di Vater) viene iniettato del mezzo di contrasto per visualizzare le vie biliari e il pancreas. Per tale motivo il paziente viene fatto sdraiare su un tavolo radiologico che consentirà di scattare delle radiografie dei dotti biliari e di quelli pancreatici. Nel caso le radiografie mostrano dei calcoli, il medico può allargare lo sbocco in duodeno della via biliare con un particolare bisturi elettrico senza che questo provochi alcun fastidio o dolore. Il calcolo o i calcoli vengono estratti con un particolare cestello o con un palloncino. Dall’intestino i calcoli verranno eliminati spontaneamente, senza alcun ulteriore fastidio. Qualche volta può essere necessario lasciare all’interno dei dotti biliari un piccolo sondino, poi viene fatto uscire dal naso, che può servire per effettuare lavaggi della via biliare o controlli radiologici, senza ulteriori fastidi. Nel caso la radiografia dimostri un restringimento dei dotti, causa dei disturbi lamentati dal paziente, può essere lasciato all’interno dei dotti biliari un piccolo tubo di plastica o metallico (endoprotesi), che permette un costante passaggio della bile nell’intestino.
Qualche volta questo piccolo tubo deve essere rimosso o sostituito qualche mese più tardi.
Leggi anche:
- Cistifellea: cos’è, a cosa serve e dove si trova
- Bile: dove si trova, a che serve e da cosa è composta?
- Dotto epatico comune, cistico e coledoco: anatomia del sistema biliare
A COSA SERVE?
È una delle procedure più precise per lo studio delle malattie che interessano i dotti biliari e pancreatici, in quanto consente una visualizzazione diretta, attraverso l’introduzione di mezzo di contrasto nella papilla di Vater (sbocco dei dotti nell’intestino). Le immagini radiologiche che si ottengono sono di maggior qualità e più dettagliate di quanto è possibile avere con altre metodiche.
L’ERCP consente di diagnosticare e distinguere le cause dell’ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi), evidenziando eventuali ostruzioni delle vie biliari e pancreatiche che possono richiedere un trattamento diverso (per esempio un intervento chirurgico) rispetto ad altre, come l’epatite, che può essere curata con terapie mediche.
L’ERCP è utile anche in un paziente che non è itterico, ma i cui sintomi o gli esami di laboratorio e radiologici suggeriscano la possibilità di una patologia dei dotti biliari e del pancreas.
Leggi anche:
- Colonscopia: cos’è, quando si fa, preparazione e rischi
- Colonscopia tradizionale o colonscopia virtuale?
- Colonscopia: rischi, effetti collaterali e complicanze
QUALI SONO LE COMPLICANZE?
L’ERCP è una procedura generalmente ben tollerata, ma come per tutte le procedure esistono dei limiti e alcune complicanze. In circa il 5-15% dei casi l’esame può non riuscire per situazioni anatomiche che non consentono all’endoscopio di raggiungere il duodeno, e/o di visualizzare i dotti biliari e pancreatici.
Le complicanze più frequenti sono la pancreatite, l’infezione delle vie biliari, l’emorragia della papilla e la perforazione dell’intestino, rare (meno dell’1%) quando la procedura viene fatta solo per diagnosi, un po’ più frequenti quando l’esame ha anche scopo terapeutico (taglio della papilla con estrazione di calcoli, dilatazione di un restringimento con eventuale posizionamento di un’endoprotesi). Esiste poi un rischio potenziale, anch’esso piuttosto basso, di reazioni avverse alla somministrazione dei sedativi. Questi rischi vengono ovviamente soppesati con i benefici che ci si attende dalla procedura e comunque sono generalmente inferiori, quando si effettui l’ERCP a scopo terapeutico, ai rischi dell’intervento chirurgico.
La maggior parte di queste complicanze non richiedono un intervento chirurgico, a cui si ricorre raramente.
Leggi anche:
- Differenza tra ulcera gastrica, duodenale, peptica ed esofagea
- Ulcera peptica: complicanze, cura, dieta, quando è pericolosa
- L’esofagogastroduodenoscopia: cos’è, preparazione, è dolorosa o pericolosa?
- Legatura/sclerosi delle varici esofagee: perché si esegue, quali sono i rischi?
- Cirrosi epatica e fegato: sintomi, dieta, diagnosi, terapia e prevenzione
- Fegato ed epatociti: anatomia, funzioni e patologie in sintesi
- Epatiti croniche: cosa sono, sintomi, diagnosi e cura
- Polipi intestinali e polipectomia: come si esegue, biopsia e pericoli
- Differenza tra polipi e diverticoli: sintomi comuni e diversi
- Differenza tra diverticolite e diverticolosi
- Diverticolite e diverticolosi: sintomi, diagnosi e trattamento
- Sangue occulto nelle feci: come interpretare il risultato dell’esame
- Sangue occulto nelle feci: da cosa dipende e come si cura
- Vomitare sangue ed ematemesi: cos’è, cosa fare, cause e terapie
- Da cosa viene causata l’ulcera allo stomaco?
- Acido cloridrico e succo gastrico dello stomaco: di cosa è fatto ed a che serve
- Meccanismi e controllo della secrezione acida dello stomaco
- Dispepsia: com’è, sintomi, come si fa la diagnosi e terapia
- Gastrite cronica, quando il bruciore di stomaco non dà tregua
- Incontinenza fecale primitiva e secondaria: cos’è e come si cura
- Infezione da Helicobacter Pylori: cosa causa, come si riconosce e cura
- Le 5 cose da fare a stomaco vuoto, secondo la scienza
- Stomaco: come fa a digerire il cibo che mangi ed a dirti che sei “pieno”
- Come vincere l’ansia per evitare di mangiare fuori pasto
- Eliminare la tensione nervosa allo stomaco con i rimedi naturali
- Apparato digerente: cos’è, com’è fatto, a che serve e come funziona?
- Perché viene la diarrea in gravidanza? Fa male al bambino? Cure e rimedi
- Stomaco: anatomia e funzioni in sintesi
- Acidità di stomaco in gravidanza: farmaci, cibi e rimedi naturali
- Reflusso gastroesofageo: sintomi, diagnosi e cura
- Reflusso gastroesofageo: terapia farmacologica e chirurgica
- La dieta per prevenire l’ernia iatale ed evitare il reflusso gastroesofageo
- Cosa succede al tuo corpo quando smetti di mangiare pasta e pane
- Lesioni da decubito: prevenzione, stadi, classificazione e trattamento
- Dieta e reflusso gastroesofageo
- Acidità di stomaco e bruciore: tutti i farmaci antiacidi
- Bruciore di stomaco: cosa mangiare, come dormire e rimedi naturali
- Quanto peso perdiamo ogni volta che andiamo in bagno?
- Ritirato in tutta Italia il famoso farmaco anti reflusso: ecco i lotti interessati
- Ma perché non riesco a dimagrire? I nove errori tipici di chi è a dieta
- Dimagrire riducendo le dimensioni dello stomaco senza chirurgia e bendaggio gastrico
- Zucchero: il killer del terzo millennio. Ecco i cibi insospettabili dove si nasconde
- Glucomannano per dimagrire: nel tuo stomaco aumenta di 100 volte il proprio volume, ti sazia e ti impedisce di mangiare troppo
- Capacità massima dello stomaco: si può “mangiare fino a scoppiare”?
- Esofago: anatomia e funzioni in sintesi
- Esofago e trachea: zona, anatomia, rapporti e differenze
- Cosa succede al cibo nello stomaco dopo averlo ingerito?
- Esofago di Barrett: sintomi iniziali, diagnosi, terapia, dieta e chirurgia
- Differenza tra metaplasia, displasia e neoplasia con esempi
- Differenza tra disfagia ed odinofagia: cause comuni e diverse
- Differenza tra disfagia orofaringea ed esofagea: sintomi comuni e diversi
- Differenza tra disfagia di tipo ostruttivo e di tipo motorio
- Differenza tra disfagia ostruttiva ed occlusione intestinale
- Differenze tra ileo meccanico ed ileo paralitico
- Differenza tra disfagia ai liquidi e ai solidi
- Pancreas: anatomia e funzioni in sintesi
- Differenza tra laringe, faringe e trachea
- Trachea: anatomia e funzioni in sintesi
- Quanto è lungo l’intestino in adulto e neonato (tenue e crasso)
- Stitichezza acuta e cronica: tipi, cause, trattamenti medici e rimedi
- Differenza tra stipsi, stitichezza e costipazione
- Stitichezza o stipsi acuta e cronica: terapie farmacologiche
- Sistema nervoso: com’è fatto, a che serve e come funziona
- Differenza tra occlusione e subocclusione
- Si può vivere senza bere acqua? Per quanto tempo?
- Si può vivere senza mangiare cibo? Per quanto tempo?
- Si può vivere senza respirare aria? Quanto può durare una apnea?
- Differenza tra emorroidi e ragadi
- Differenza tra emorroidi interne ed esterne
- Differenza tra emorroidi e fistole
- Differenza tra emorroidi e tumore
- Gli alimenti più lassativi: addio stitichezza!
- Feci dalla bocca: il vomito fecaloide
- Riconoscere i differenti tipi di vomito a seconda del colore
- Vomito: le cause più frequenti
- Vomito: rimedi naturali e cure farmacologiche (farmaci anti-emetici)
- Differenza tra vomito e rigurgito nel neonato
- Cibi che macchiano i denti: quali evitare ed i consigli per mantenerli bianchi
- Feci nere e melena: cause e cure in adulti e neonati
- Differenze tra morbo di Crohn e colite ulcerosa: sintomi comuni e diversi
- Sindrome dell’intestino irritabile: sintomi, dieta e cibi da evitare
- Mal di pancia e di stomaco: da cosa può dipendere e quali sono le cure
- Mal di pancia forte: quando chiamare il medico?
- Feci del neonato verdi, gialle, con muco, schiumose: cosa fare?
- Meconio, transizione e svezzamento: feci diverse nel neonato
- Differenza tra feci del neonato allattato al seno o con latte artificiale
- È normale che il mio bambino non emetta feci ogni giorno?
- Quante volte al giorno va cambiato il pannolino in neonati e bimbi?
- Feci galleggianti e maleodoranti: cause e quando chiamare il medico
- Colore delle feci: normale e patologico
- Feci pastose e maleodoranti: malassorbimento e cattiva digestione
- Carboidrati, proteine e grassi: come vengono assorbiti nell’intestino?
- Differenza tra colite ulcerosa, muco-membranosa, da fermentazione e da putrefazione
- Alimentazione e disfagia nel paziente con morbo di Parkinson
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Differenza tra metaplasia, displasia e neoplasia con esempi
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?
- Acalasia esofagea: cause, sintomi, cure e prevenzione
- Tumore del colon retto: sintomi iniziali, tardivi e ritardo nella diagnosi
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Esplorazione rettale digitale della prostata: fa male? A che serve?
L’esplorazione rettale digitale (anche chiamata “esplorazione digitorettale” o “esplorazione digito-rettale” o “ispezione rettale digitale” o “ispezione digitorettale” o “ERD“; in inglese “DRE”, acronimo di “digital rectal examination“) è la procedura più semplice, economica, sicura e meno invasiva, per ispezionare varie strutture, tra cui lo sfintere anale, il canale rettale, la prostata (negli uomini) e la vagina e l’utero (nelle donne). Come intuibile dal suo nome, questa proceura consiste nell’inserimento, da parte del medico durante l’esame obiettivo, di un dito all’interno dell’ano del paziente, in modo che egli possa palpare l’ano, il retto, la ghiandola prostatica (nell’uomo) e le strutture vicine.
A che serve una esplorazione rettale digitale?
Questo esame può essere usato:
- per la diagnosi delle appendiciti (un dolore acuto al premere del medico di un certo punto può indicare appendiciti acute);
- per la diagnosi del tumore del retto;
- per valutare la tonicità dello sfintere anale;
- per individuare eventuali malformazioni delle strutture contigue all’ano ed al retto;
- nei maschi, per la diagnosi del tumore alla prostata, soprattutto dell’ipertrofia prostatica benigna e del carcinoma;
- per la diagnosi e/o rottura dei fecalomi.
Leggi anche: PSA totale e free alto: capire i risultati dell’esame e rischio di tumore alla prostata
Perché può essere utile l’esplorazione rettale digitale nella donna?
Molti pensano che una esplorazione rettale digitale sia utile solo nella diagnosi di una malattia che riguarda la prostata, quindi utile solo per i pazienti maschi, ma ciò non è vero. L’esplorazione digitorettale può essere utile anche nella diagnosi di malattie femminili. A tal proposito leggi:
- Esplorazione rettale digitale nella donna: quando si effettua?
- Una ragazza vergine può fare la visita ginecologica?
Esplorazione digitorettale e prostata
Uno dei più importanti scopi di questo esame è senza dubbio lo studio della ghiandola prostatica. Insieme al dosaggio ematico dell’antigene prostatico specifico (PSA), l’esplorazione rettale digitale della prostata rappresenta infatti un’indagine di primo livello per identificare i soggetti che presumibilmente, anche se non necessariamente, hanno sviluppato un carcinoma prostatico. Scopo della procedura è la percezione tattile di ingrandimenti, irregolarità, nodosità ed aumenti di consistenza (durezza) della ghiandola, che consentano di distinguere una prostata sana, da un’ipertrofia prostatica benigna e da un carcinoma della prostata. In tal senso – però – la conferma o la smentita diagnostica può arrivare soltanto dai risultati di ulteriori esame, l’ecografia transrettale e la biopsia prostatica, durante il quale vengono prelevati piccoli campioni di tessuto prostatico da esaminare in laboratorio.
Leggi anche: Ecografia prostatica transrettale: come si svolge, è dolorosa, a che serve?
L’esplorazione digitale rettale è dolorosa?
Se eseguita correttamente dal medico, l’esplorazione rettale digitale della prostata non è dolorosa. E’ sicuramente un’esperienza che molte persone giudicano fastidiosa e imbarazzante, ma non così gravosa, soprattutto se il medico che la esegue ha esperienza e se il paziente non oppone resistenza alla penetrazione. Si esegue in pochi minuti, è sicura ed aumenta concretamente le possibilità di scoprire un carcinoma alla prostata in fase precoce, quindi un lieve fastidio ed un po’ di imbarazo possono essere sopportati, visto che possono salvarvi la vita.
Leggi anche: Prostata ingrossata ed infiammata: ecco cosa fare per mantenerla in salute
E’ un test infallibile?
L’esplorazione rettale digitale non è un test infallibile: nonostante la buona specificità, a causa delle spesso contenute dimensioni tumorali o di una localizzazione non raggiungibile con l’esplorazione rettale digitale, la capacità di identificare i soggetti ammalati è ridotta; mediamente, infatti, su 100 cancri prostatici solo 20 sono riscontrabili alla palpazione. Rimane comunque in ogni caso un esame molto importante, specie per gli uomini di una certa età.
Leggi anche: Prostata: ogni quanto tempo fare il controllo del PSA?
Come viene effettuata?
Il paziente viene messo in una posizione in cui l’ano sia accessibile e rilassato, in decubito laterale sinistro (posizione di SIMS, o ginecologica o genupettorale). Il medico indossa un guanto, esegue un “appoggio di confidenza” per evitare la contrazione riflessa dello sfintere anale esterno e successivamente – quando lo sfintere sarà ben rilassato – inserisce il dito indice, ben lubrificato, attraverso l’ano. Valutando così la mucosa del canale anale e la competenza contrattile del muscolo sfintere interno e pubo-rettale in risposta a stimoli riflessi (colpo di tosse o stimolazione puntiforme della mucosa perianale) o a richiesta (ponzamento). Il ponzamento è una contrazione muscolare della parete addominale e del diaframma che porta un aumento di pressione nel cavo addominale e permette la defecazione o la minzione. In pratica è la “spinta” che si da per espellere le feci, quando andiamo di corpo.
Leggi anche: Visita andrologica completa di pene e testicoli [VIDEO]
Ispezione esterna
Prima dell’ispezione digitorettale vera e propria, il medico – dopo aver aperto l’orifizio anale – ad una prima ispezione potrà verificare l’eventuale presenza di:
- perdita di feci;
- ano beante;
- cicatrici/escoriazioni;
- ragadi;
- tramiti fistolosi esterni;
- spasmi riflessi dello sfintere;
- prolasso di base o sotto stimolo;
- emorroidi.
Leggi anche: Ecografia prostatica transrettale: come si svolge, è dolorosa, a che serve?
Palpazione interna
All’esplorazione digitale sarà possibile apprezzare:
- difetti dello sfintere (muscolatura circolare dell’apparato sfinteriale)
- stenosi anali
- patologia prostatica
- rettocele anteriore (cedimento della parete vaginale)
- sanguinamento
- forza di contrazione dello sfintere
Invitando inoltre il paziente ad effettuare una manovra di ponzamento (strain) è possibile verificare l’adeguato rilassamento del muscolo puborettale, l’eventuale prolasso e la sua entità.
Leggi anche: Esplorazione rettale digitale della prostata [VIDEO]
Quando si esegue l’esplorazione digitale rettale
Se hai più di 45/50 anni, specie in presenza di parenti stretti (figli, padri, fratelli) affetti da cancro alla prostata, rivolgiti al tuo medico per valutare l’opportunità di sottoporti annualmente a una visita urologica di esplorazione rettale digitale prostatica, abbinata a dosaggio sierico del PSA.
Non tutti i medici sono concordi nel ritenere utile questo approccio di screening (PSA + esplorazione digitale) nei soggetti asintomatici o privi di fattori di rischio importanti; infatti, tale procedura comporta alcuni rischi non trascurabili:
- il rischio di dover sottoporsi a un’indagine invasiva come la biopsia per un falso allarme (soggetti che in base ai valori di PSA o ai sospetti emersi dall’esplorazione rettale digitale della prostata sembrano essere ammalati, quando in realtà all’esame bioptico si rivelano sani);
- il dover sottoporsi, in caso di positività della biopsia, a un intervento terapeutico per una forma “latente” che sarebbe rimasta inerte per il resto della vita, con tutte le ripercussioni psicofisiche (rischio di disfunzione erettile e incontinenza) legate all’intervento.
Leggi anche: Tumore maligno della prostata (carcinoma prostatico): cause, sintomi e terapie
Integratori alimentari per il benessere della prostata
Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di diminuire infiammazioni e bruciori e migliorare la salute della prostata:
- Equilibra Top Prostata: http://amzn.to/2j0qNfJ
- Serenoa Repens: https://amzn.to/3ZbkIjP
- Saw Palmetto: http://amzn.to/2AxY7FT
- Arginina: http://amzn.to/2yc70Pv
- Citrullina: https://amzn.to/3PyiZlm
- Ortica a foglie: http://amzn.to/2iYLcBu
La valutazione del PSA può essere effettuata anche a casa, usando un test pratico ed affidabile come quello consigliato dal nostro Staff medico: https://amzn.to/44JmBFz
Leggi anche:
- Mi alzo spesso di notte per urinare: quali sono le cause e le cure?
- Ipertrofia o iperplasia prostatica benigna: cause, sintomi e cure
- Erezione debole o assente da cause psicologiche: cura e rimedi
- Prostatite batterica ed abatterica: cause e cure dell’infiammazione della prostata
- Prostata: anatomia, dimensioni, posizione e funzioni in sintesi
- Peperoncino, sesso, testosterone e prostata: qual è il legame?
- Uroflussometria: indicazioni, preparazione, come si esegue
- Anorgasmia: quando manca l’orgasmo, cause e rimedi
- Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?
- Eiaculazione retrograda: quando lo sperma non esce o è troppo poco
- Fino a che età un uomo può avere figli?
- Testicoli piccoli: quali sono le cause e le dimensioni normali?
- Testicolo gonfio e dolorante: cause, diagnosi e terapie
- Perché la pelle del pene è più scura rispetto al resto del corpo?
- Composizione, caratteristiche e produzione dello sperma
- Differenza tra sperma, liquido seminale, plasma seminale e spermatozoi
- Differenza tra oligospermia e azoospermia
- Differenza tra eiaculazione precoce e ritardata
- Differenza tra idrocele e varicocele
- Differenza tra testicolo destro e sinistro
- Differenza tra testicolo e scroto
- Differenza tra spermatozoo e cellula uovo
- Perché il glande ha un colore diverso rispetto al resto del pene?
- Due eiaculazioni consecutive sono possibili? Come funziona una eiaculazione?
- Come aumentare il testosterone per migliorare muscoli e rapporti sessuali
- Cos’è il perineo maschile e femminile, dove si trova ed a cosa serve? Perché è così importante per la donna, specie in gravidanza?
- Testicoli e scroto: dimensioni, anatomia e funzioni in sintesi Punto G maschile: trovare e stimolare il punto L per provare orgasmi più intensi ed aumentare la forza dell’eiaculazione
- Quanto deve durare un rapporto sessuale prima che si parli di eiaculazione precoce?
- Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge
- Cosa accade e cosa si prova quando si frattura il pene?
- Priapismo: quando l’erezione dura più di quattro ore
- Presenza di sangue nello sperma: cause e terapie dell’ematospermia
- Cancro del testicolo: prevenzione, diagnosi, stadiazione, cure
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Polipi intestinali e polipectomia: come si esegue, biopsia e pericoli
I polipi sono rilievi della mucosa intestinale e dello stomaco di natura per lo più benigna. Alcuni polipi (adenomi) possono, se lasciati in sede e se diventano molto grossi, degenerare e diventare maligni. È accertato che la maggior parte dei tumori maligni dell’intestino derivano da polipi (adenomi) inizialmente benigni.
Per tale motivo i polipi dello stomaco e dell’intestino vanno asportati.
Oggi è possibile fare questo per via endoscopica e non più come era necessario in passato con un intervento chirurgico.
Come si esegue?
Attraverso un piccolo tubo flessibile con una telecamera in punta o delle lenti (fibre ottiche) e dotato di luce propria, introdotto dalla bocca (gastroscopia) o dal retto (colonscopia), il medico può vedere il polipo.
I polipi possono essere peduncolati o a larga base. I polipi peduncolati sono facilmente asportati in un solo pezzo, recidendo alla base il peduncolo con un particolare elettrobisturi fatto a forma di cappio. I polipi a larga base, specie se di grosse dimensioni, possono dover essere staccati pezzo per pezzo, a volte anche in più di una seduta per un’asportazione completa.
In alcuni casi si utilizza anche il laser per bruciare la base dei grossi polipi. È molto importante rimuovere completamente il polipo per evitare che si riformi.
Esame istologico
Prima di rimuovere il polipo, il medico potrà prelevare piccoli frammenti di tessuto (biopsie), che verranno successivamente inviati al laboratorio per l’analisi microscopica o istologica.
L’esame istologico è molto importante perché consente di diagnosticare la natura del polipo e di verificare se saranno o meno necessari futuri controlli.
In caso di polipi di grosse dimensioni, normalmente è necessaria una verifica ulteriore che escluda la presenza di cellule in via di trasformazione (displasie) e, se presenti, ne individui la posizione.
La polipectomia per via endoscopica è una terapia definitiva nella maggior parte dei casi, ma, quando vi sono delle cellule in avanzata fase di trasformazione (displasia severa) alla base del polipo o nel peduncolo, è necessario un intervento chirurgico che asporti il tratto dell’intestino o dello stomaco interessato.
Complicanze
La polipectomia è una procedura sicura. È necessario, però, che la capacità di coagulazione del sangue del paziente sia normale. Per questo al paziente vengono richiesti gli esami del sangue per accertarlo.
È inoltre importante che venga segnalato al medico l’uso di farmaci (anticoagulanti, antiaggreganti come aspirina o antinfiammatori) che possono modificare la coagulazione del sangue.
L’incidenza di complicanze della polipectomia è relativamente bassa. Le principali complicanze sono l’emorragia nella sede di asportazione del polipo e la perforazione, più frequenti quando si asportano grossi polipi.
Entrambe queste complicanze possono essere risolte con un trattamento medico o endoscopico e solo in alcuni casi potrà essere necessario un intervento chirurgico.
Per approfondire:
- Colonscopia: cos’è, quando si fa, preparazione e rischi
- Colonscopia tradizionale o colonscopia virtuale?
- Colonscopia: rischi, effetti collaterali e complicanze
Leggi anche:
- Differenza tra ulcera gastrica, duodenale, peptica ed esofagea
- Ulcera peptica: complicanze, cura, dieta, quando è pericolosa
- L’esofagogastroduodenoscopia: cos’è, preparazione, è dolorosa o pericolosa?
- Colangiopancreatografia retrograda (ERCP): cos’è, preparazione, è dolorosa o pericolosa?
- Legatura/sclerosi delle varici esofagee: perché si esegue, quali sono i rischi?
- Poliposi gastrointestinale giovanile: cause, sintomi, diagnosi, terapia
- Poliposi infantile e giovanile: cause, sintomi, diagnosi, terapia
- Poliposi adenomatosa familiare: cause, sintomi, diagnosi, terapia
- Sindrome di Peutz-Jeghers: cause, sintomi, diagnosi, terapia
- Sindrome di Bannayan-Riley-Ruvalcaba: cause, sintomi, diagnosi, terapia
- Polipi intestinali: tipi, cause, fattori di rischio, fattori protettivi
- Polipi intestinali: sintomi, segni, esami, diagnosi, screening
- Polipi intestinali: terapia, chirurgia, colectomia, farmaci, prevenzione
- Cirrosi epatica e fegato: sintomi, dieta, diagnosi, terapia e prevenzione
- Fegato ed epatociti: anatomia, funzioni e patologie in sintesi
- Epatiti croniche: cosa sono, sintomi, diagnosi e cura
- Differenza tra polipi e diverticoli: sintomi comuni e diversi
- Differenza tra diverticolite e diverticolosi
- Diverticolite e diverticolosi: sintomi, diagnosi e trattamento
- Sangue occulto nelle feci: come interpretare il risultato dell’esame
- Sangue occulto nelle feci: da cosa dipende e come si cura
- Vomitare sangue ed ematemesi: cos’è, cosa fare, cause e terapie
- Da cosa viene causata l’ulcera allo stomaco?
- Acido cloridrico e succo gastrico dello stomaco: di cosa è fatto ed a che serve
- Meccanismi e controllo della secrezione acida dello stomaco
- Dispepsia: com’è, sintomi, come si fa la diagnosi e terapia
- Gastrite cronica, quando il bruciore di stomaco non dà tregua
- Incontinenza fecale primitiva e secondaria: cos’è e come si cura
- Infezione da Helicobacter Pylori: cosa causa, come si riconosce e cura
- Le 5 cose da fare a stomaco vuoto, secondo la scienza
- Stomaco: come fa a digerire il cibo che mangi ed a dirti che sei “pieno”
- Come vincere l’ansia per evitare di mangiare fuori pasto
- Eliminare la tensione nervosa allo stomaco con i rimedi naturali
- Apparato digerente: cos’è, com’è fatto, a che serve e come funziona?
- Stomaco: anatomia e funzioni in sintesi
- Acidità di stomaco in gravidanza: farmaci, cibi e rimedi naturali
- Reflusso gastroesofageo: sintomi, diagnosi e cura
- Reflusso gastroesofageo: terapia farmacologica e chirurgica
- La dieta per prevenire l’ernia iatale ed evitare il reflusso gastroesofageo
- Cosa succede al tuo corpo quando smetti di mangiare pasta e pane
- Lesioni da decubito: prevenzione, stadi, classificazione e trattamento
- Dieta e reflusso gastroesofageo
- Acidità di stomaco e bruciore: tutti i farmaci antiacidi
- Bruciore di stomaco: cosa mangiare, come dormire e rimedi naturali
- Quanto peso perdiamo ogni volta che andiamo in bagno?
- Ritirato in tutta Italia il famoso farmaco anti reflusso: ecco i lotti interessati
- Ma perché non riesco a dimagrire? I nove errori tipici di chi è a dieta
- Dimagrire riducendo le dimensioni dello stomaco senza chirurgia e bendaggio gastrico
- Zucchero: il killer del terzo millennio. Ecco i cibi insospettabili dove si nasconde
- Glucomannano per dimagrire: nel tuo stomaco aumenta di 100 volte il proprio volume, ti sazia e ti impedisce di mangiare troppo
- Capacità massima dello stomaco: si può “mangiare fino a scoppiare”?
- Esofago: anatomia e funzioni in sintesi
- Esofago e trachea: zona, anatomia, rapporti e differenze
- Cosa succede al cibo nello stomaco dopo averlo ingerito?
- Perché viene la diarrea in gravidanza? Fa male al bambino? Cure e rimedi
- Esofago di Barrett: sintomi iniziali, diagnosi, terapia, dieta e chirurgia
- Differenza tra metaplasia, displasia e neoplasia con esempi
- Differenza tra disfagia ed odinofagia: cause comuni e diverse
- Differenza tra disfagia orofaringea ed esofagea: sintomi comuni e diversi
- Differenza tra disfagia di tipo ostruttivo e di tipo motorio
- Differenza tra disfagia ostruttiva ed occlusione intestinale
- Differenze tra ileo meccanico ed ileo paralitico
- Differenza tra disfagia ai liquidi e ai solidi
- Cistifellea: cos’è, a cosa serve e dove si trova
- Bile: dove si trova, a che serve e da cosa è composta?
- Dotto epatico comune, cistico e coledoco: anatomia del sistema biliare
- Pancreas: anatomia e funzioni in sintesi
- Differenza tra laringe, faringe e trachea
- Trachea: anatomia e funzioni in sintesi
- Quanto è lungo l’intestino in adulto e neonato (tenue e crasso)
- Stitichezza acuta e cronica: tipi, cause, trattamenti medici e rimedi
- Differenza tra stipsi, stitichezza e costipazione
- Stitichezza o stipsi acuta e cronica: terapie farmacologiche
- Sistema nervoso: com’è fatto, a che serve e come funziona
- Differenza tra occlusione e subocclusione
- Si può vivere senza bere acqua? Per quanto tempo?
- Si può vivere senza mangiare cibo? Per quanto tempo?
- Si può vivere senza respirare aria? Quanto può durare una apnea?
- Differenza tra emorroidi e ragadi
- Differenza tra emorroidi interne ed esterne
- Differenza tra emorroidi e fistole
- Differenza tra emorroidi e tumore
- Gli alimenti più lassativi: addio stitichezza!
- Feci dalla bocca: il vomito fecaloide
- Riconoscere i differenti tipi di vomito a seconda del colore
- Vomito: le cause più frequenti
- Vomito: rimedi naturali e cure farmacologiche (farmaci anti-emetici)
- Differenza tra vomito e rigurgito nel neonato
- Cibi che macchiano i denti: quali evitare ed i consigli per mantenerli bianchi
- Feci nere e melena: cause e cure in adulti e neonati
- Differenze tra morbo di Crohn e colite ulcerosa: sintomi comuni e diversi
- Sindrome dell’intestino irritabile: sintomi, dieta e cibi da evitare
- Mal di pancia e di stomaco: da cosa può dipendere e quali sono le cure
- Mal di pancia forte: quando chiamare il medico?
- Feci del neonato verdi, gialle, con muco, schiumose: cosa fare?
- Meconio, transizione e svezzamento: feci diverse nel neonato
- Differenza tra feci del neonato allattato al seno o con latte artificiale
- È normale che il mio bambino non emetta feci ogni giorno?
- Quante volte al giorno va cambiato il pannolino in neonati e bimbi?
- Feci galleggianti e maleodoranti: cause e quando chiamare il medico
- Colore delle feci: normale e patologico
- Feci pastose e maleodoranti: malassorbimento e cattiva digestione
- Carboidrati, proteine e grassi: come vengono assorbiti nell’intestino?
- Differenza tra colite ulcerosa, muco-membranosa, da fermentazione e da putrefazione
- Alimentazione e disfagia nel paziente con morbo di Parkinson
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Differenza tra metaplasia, displasia e neoplasia con esempi
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?
- Acalasia esofagea: cause, sintomi, cure e prevenzione
- Tumore del colon retto: sintomi iniziali, tardivi e ritardo nella diagnosi
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!