Differenza tra cc e ml

MEDICINA ONLINE STUDIO STUDIARE LIBRO LEGGERE LETTURA BIBLIOTECA BIBLIOGRA LIBRERIA QUI INTELLIGENTE NERD SECCHIONE ESAMI 30 LODE UNIVERSITA SCUOLA COMPITO VERIFICA INTERROGAZIONE ORALE SCRITTO Library PICTURE HD WALLPAPERC’è differenza tra cc e ml? Per poter rispondere è importante prima di tutto conoscere il significato delle due sigle: ml sta per millilitri, mentre cc sta per centimetro cubo. Per calcolare il volume dei liquidi o dei solidi, si misura la capacità dei contenitori che li custodiscono; quindi riportando alla luce qualche nozione di aritmetica, il volume della sostanza è uguale alla capacità del recipiente che la contiene. L’unità di misura dominante delle capacità è il litro. Il suo equivalente al volume è il centimetro cubo. Dopo questa premessa, alla domanda “c’è differenza tra cc e ml?” la risposta è negativa, perché hanno lo stesso valore ossia: 1 ml è uguale a 1 cc. Il problema si presenta quando si deve quantificare la misura e non si sa come fare.

Prima di somministrare dei farmaci si legge il dosaggio indicato sul foglio illustrativo. Se si tratta di gocce la posologia viene espressa in ml che corrisponde a un numero preciso di gocce. Se si tratta di uno sciroppo è il tappo a fungere da dosatore. Difficilmente si sbaglia la somministrazione poiché vicino alla misura, per esempio 1 ml, c’è sempre l’equivalente in gocce (25 gocce). Quando si tratta di seguire una ricetta culinaria, la situazione si complica un po’ perché non tutti hanno in casa un bicchiere dosatore.

Come comportarsi se nella ricetta viene richiesto 100 ml di latte? In questo caso è importante sapere che un bicchiere di carta contiene 200 ml di liquido. Perciò 100 ml è la metà del contenitore. Se invece di 100 ml vengono richiesti 100 cc, bisogna prendere come dato di riferimento il solito mezzo bicchiere di plastica, poiché i millilitri e i centimetri cubi fanno parte della stessa unità di misura dei liquidi. Ora che finalmente è stato spiegato quale differenza c’è tra cc e ml la prossima volta che ci si ritrova ad avere 1000 cc è d’obbligo sapere che corrispondono a un litro e a 1000 ml.

Se non si ha il bicchiere dosatore ma soltanto una bilancia, come si fa a sapere un’unità di misura per liquidi a quanti grammi corrisponda? Come è stato detto in precedenza i centimetri cubi calcolano non solo il volume dei liquidi, ma anche il volume dei solidi. Supponiamo di leggere gli ingredienti di una ricetta dove viene chiesto di aggiungere all’impasto 300 cc di latte intero. Con il bicchiere dosatore si andranno ad inserire 300 ml di liquido, mentre se si andasse ad utilizzare la bilancia si dovranno unire 300 grammi di latte. Per sintetizzare l’argomento 1 litro di acqua corrisponde a 1000 ml, oppure 1000 cc, oppure 1000 grammi. Quello che in apparenza potrebbe apparire complicato in realtà è semplice, l’importante è capirne il concetto.

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Misurare la lunghezza del pene: l’errore di premere sul pube

MEDICINA ONLINE GELOSIA UOMO COME FUNZIONA ONE HUNGRY SAD COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRLDal momento che la lunghezza viene misurata dall’apice del pene fino alla sua base, e che questa base è un punto “morbido” a causa del grasso pubico, bisogna capire che durante la misurazione il righello rigido va solo poggiato sul pube, al limite applicando una lieve pressione.

Alcuni uomini tendono a misurare il proprio pene spingendo il righello rigido il più in fondo possibile, per convincersi di avere misure più abbondanti, ma ciò è sbagliato.

In caso di forti accumuli di grasso a livello pubico, spingendo con forza il righello, si possono guadagnare anche oltre i due centimetri che però vanno a falsare la corretta misurazione.

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Pressione arteriosa: i momenti della giornata in cui è più alta

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PRESSIONE ARTERIOSA VALORI NORMALI PATOLOGICI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari AnoAlcune persone si misurano la pressione in un momento qualsiasi della giornata, magari solo quando si sentono stanchi o hanno mal di testa. Quello che non tutti sanno è che la pressione arteriosa, così come anche la temperatura del nostro corpo, non è costante durante tutto l’arco della giornata e mettere a paragone valori presi in ore diverse può portare a valutazioni sbagliate.

Come variano i valori della pressione arteriosa durante la giornata?

  • I valori più alti vengono ritrovati al mattino, subito dopo il risveglio, tanto che molti ictus cerebrali (che hanno come fattore di rischio l’ipertensione arteriosa ed i picchi ipertensivi), accadono proprio con maggior frequenza durante il mattino (fra le 6 del mattino e le 2 del pomeriggio); il picco degli attacchi cardiaci si ha invece intorno alle 10/11 del mattino.
  • Durante il pomeriggio si osserva un calo progressivo che prosegue per tutta la notte nel corso della quale si hanno i valori più bassi, tra mezzanotte e la mattina successiva (soprattutto intorno alle 3/4 di notte).
  • Nei soggetti ipertesi i valori più elevati vengono ritrovati fra le 10 e le 12 del mattino, quelli più bassi fra le 2 e le 5 di notte.

Parlando in generale quindi – e riferendoci a persone che svolgono lavori diurni – la pressione è più alta tra il risveglio e l’ora di pranzo, per poi diminuire il pomeriggio e raggiungere i picchi più bassi tra mezzanotte e la mattina successiva. Alcuni eventi e/o patologie possono alterare questo “schema”. Ad esempio una emozione improvvisa (ad esempio paura) la sera, oppure svolgere una attività lavorativa che includa grossi sforzi di notte, può determinare un rialzo pressorio improvviso in orari serali/notturni e quindi determinare eventi ischemici o emorragici in orari serali e notturni. II ritmo circadiano della pressione arteriosa è sotto controllo neuro-ormonale, ma i meccanismi regolatori non sono ancora ben noti.

Strumenti necessari per misurare la pressione

Per misurare la pressione arteriosa sono necessari uno sfigmomanometro (la parte che si indossa sul braccio, con rispettiva valvola) ed uno stetoscopio (la parte che “si mette alle orecchie”): se non li possedete ancora ed avete necessità di misurarvi spesso la pressione arteriosa, potrebbe essere un ottimo investimento per la vostra salute, quello di acquistarli e tenerli in casa a portata di mano.

Sfigmomanometri manuali

La scelta dello strumento adatto a volte può risultare difficile, vista l’enorme quantità di strumenti attualmente sul mercato: a tale scopo io ed il mio Staff abbiamo selezionato per voi i migliori sfigmomanometri manuali professionali, elencati in ordine di prezzo decrescente:

A tali strumenti dovrete aggiungere anche uno stetoscopio, i nostri preferiti sono:

Se invece preferite comprare in un’unica soluzione sia sfigmomanometro che stetoscopio, ecco i migliori prodotti selezionati per voi:

Sono quattro strumenti ben costruiti, venduti in tutto il mondo e, pur avendo un prezzo contenuto, sono estremamente precisi e professionali, inoltre includono nella confezione anche uno stetoscopio il che vi eviterà di doverlo comprare a parte.

Sfigmomanometri automatici digitali

Se non sapete come utilizzare uno sfigmomanometro manuale potete leggere la nostra guida, oppure acquistare uno strumento digitale che misura in modo automatico la pressione: è necessario solo indossare l’apposito bracciale e dare avvio alla procedura senza neanche avere lo stetoscopio, che è invece necessario con gli strumenti manuali. La scelta dell’apparecchio adatto a volte può risultare difficile, vista l’enorme quantità di prodotti attualmente sul mercato: a tale scopo il mio Staff ha selezionato per voi i migliori sfigmomanometri automatici sul mercato:

Sono cinque apparecchi ottimamente costruiti, moderni, facili da usare ed estremamente precisi e professionali: con essi misurare la vostra pressione arteriosa sarà facile come premere un tasto!

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Come si misura la pressione arteriosa? Guida facile

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma differenza pressione arteriosa venosa Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneEcco come misurare la pressione arteriosa con il tipico sfigmomanometro con manicotto (camera d’aria) ed un fonendoscopio (per gli apparecchi digitali, consultate invece il manuale di istruzioni):

  1. arrotolare il manicotto gonfiabile intorno al braccio disteso all’altezza del cuore, posizionandolo a metà tra la spalla e la piega del gomito, zona passaggio dell’arteria omerale;
  2. applicare la membrana del fonendoscopio (stetoscopio) sulla piega del gomito (sopra l’arteria omerale) e porre l’indice e il medio sul polso nella zona dove si percepisce il polso radiale (arteria radiale). Ovviamente quest’ultima operazione può essere fatta solo se una seconda persona ci misura la pressione;
  3. riempire d’aria il manicotto fino a portare la colonnina di mercurio ad un valore superiore di almeno 30 mmHg rispetto alla pressione che avete di solito;
  4. continua a gonfiare il manicotto fino a che non si sente più alcun rumore con il fonendoscopio e scompare il polso radiale: in questo momento l’arteria è occlusa – in quanto la pressione del manicotto è maggiore alla pressione massima del sangue nell’arteria (omerale) sottostante – sia durante la contrazione sistolica del cuore sia durante la diastole cardiaca. Contemporaneamente l’aria mantiene sollevata la colonnina di mercurio del sistema collegato al bracciale;
  5. sgonfiare lentamente il manicotto. Aprendo la valvola della pompa la pressione nel manicotto viene ridotta gradualmente e, via via che si procede in questa direzione, il sangue passa durante la sistole (perché la pressione del manicotto è inferiore a quella massima – sistolica – vigente nell’arteria omerale) ma non durante la diastole (almeno fino a quando il manicotto produce una compressione maggiore della pressione minima – diastolica – vigente nell’arteria). Mentre fate sgonfiare il manicotto, all’improvviso sentirete dei rumori sordi e ritmici, come battiti (per la ripresa del flusso sanguigno nell’arteria del braccio); leggere il numero corrispondente al livello della colonnina di mercurio al primo battito percepito. Quasi contemporaneamente ricompare il polso radiale. Il numero che leggete sulla colonnina, nel momento esatto in cui sentite il primo battito, corrisponde alla pressione arteriosa massima. Ripetiamo: la pressione massima è quella che corrisponde alla cifra raggiunta dalla colonnina di mercurio nel momento della comparsa dei toni e delle pulsazioni arteriose durante la decompressione del bracciale. Essa riflette la pressione vigente nell’arteria sottostante il manicotto nella fase di contrazione del cuore (sistole cardiaca) ecco perché si definisce anche pressione arteriosa sistolica;
  6. continuando a sgonfiare il manicotto, continuerete ad ascoltare le pulsazioni fino a che scompaiono i toni scompariranno: il numero che si legge sulla colonnina di mercurio in corrispondenza dell’ultimo tono sentito rappresenta la pressione minima dell’arteria omerale è la pressione minima. Essa riflette la pressione vigente nell’arteria verso nella fase rilasciamento del cuore (diastole cardiaca) per cui prende il nome di pressione diastolica. Da quando la compressione del manicotto è inferiore alla pressione minima vigente in arteria, questa è completamente pervia (anche in diastole) per cui il sangue fluisce regolarmente riassumendo un flusso di tipo laminare Questo spiega perché i toni che si sentivano con lo stetoscopio scompaiono, mentre le pulsazioni del rilevabile con la palpazione del polso radiale permangono.

Consigli

Ecco alcuni preziosi consigli su come misurare la pressione arteriosa:

  • Cercare di rilassarsi circa 5 minuti prima di misurare la pressione arteriosa e mettersi comodamente seduti con la schiena ben appoggiata allo schienale e i piedi ben aderenti al suolo in un ambiente tranquillo.
  • Rimuovere gli indumenti dal braccio dove deve essere applicato il bracciale e appoggiare l’avambraccio su un tavolo per evitare tensioni muscolari.
  • Il braccio (quindi il bracciale per la misurazione) deve essere posizionato all’altezza del cuore.
  • Accertarsi che il bracciale per la misurazione sia della misura corretta: le dimensioni standard di un bracciale sono 12 x 35 cm, per le persone obese ci sono misure più grandi e per persone molto magre, bambini ed adolescenti, esistono misure più piccole.
  • Porre il bracciale attorno al braccio in modo non molto stretto ma aderente. Non deve rimanere spazio tra il bracciale e il braccio.
  • Il bordo inferiore del bracciale va posizionato 2 cm sopra la piega del gomito.
  • La prima volta misura la pressione arteriosa su entrambe le braccia, a volte possono esserci piccole differenze tra un braccio e l’altro; in questo caso bisogna sempre misurare la pressione arteriosa dal braccio dove risulta più elevata .
  • Usando un misuratore semiautomatico o elettronico spingere il bottone per il gonfiaggio automatico del bracciale e a fine misurazione comparirà la lettura della pressione arteriosa. Il misuratore indicherà due numeri che sono la pressione arteriosa sistolica (detta massima) e la pressione arteriosa diastolica(detta minima) in millimetri di mercurio mmHg (es. 120/80 mmHg) e il numero di battiti cardiaci al minuto (frequenza cardiaca in battiti per minuto).
  • Misura la pressione due volte (al massimo 3) a distanza di circa 1-2 minuti.
  • E’ utile registrare i valori di pressione arteriosa ottenuti per il medico curante per meglio ottimizzare la strategia di trattamento o prevenzione.
  • Nel caso di accesso per dialisi o cateteri centrali con accesso periferico (PICC) misurare la pressione arteriosa sull’arto sano e senza dispositivi medicali.

Cosa NON fare

Evitare di misurare la pressione arteriosa nelle seguenti condizioni:

  • Evitare di fumare (almeno 30 minuti prima) o bere bevande che contengono caffeina, teina o alcool (almeno 1 ora) prima di misurare la pressione arteriosa.
  • Misura la pressione arteriosa dopo almeno 30 minuti dall’esercizio fisico, misurarla subito comporta valori errati.
  • Non accavallare le gambe o assumere posizioni scomode durante la misurazione.
  • Evitare un pasto pesante 2 ore prima di prendere la pressione arteriosa.
  • Non indossare indumenti stretti quando si misura la pressione arteriosa.
  • Evitare di parlare o guardare la TV durante la misurazione.
  • Evitare di misurare la pressione arteriosa quando si ha freddo, si prova ansia, disagio, stress o si ha dolore.

Strumenti necessari per misurare la pressione

Per misurare la pressione arteriosa, sono necessari uno sfigmomanometro ed uno stetoscopio.

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A che ora del giorno misurare la pressione arteriosa?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PRESSIONE ALTA IPERTENSIONE ARTERIOSA SINTOMI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie CapillariSalvo diverse indicazioni del vostro medico, generalmente è sufficiente misurare la pressione arteriosa due volte al giorno:

  • la mattina, prima di colazione e prima di assumere le vostre medicine;
  • la sera, prima di andare a letto.

Annotate i risultati su un diario, che mostrerete al vostro medico. In entrambe le misurazioni è preferibile ripetete il procedimento 3 volte di seguito, ad intervalli di 1 o 2 minuti. Per misurare la pressione arteriosa, sono necessari uno sfigmomanometro ed uno stetoscopio.

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Quanto è grande il sole e quante volte è più grande di Terra e Luna?

MEDICINA ONLINE QUANTO GRANDE SOLE TERRA LUNA GIOVE PIANETI SISTEMA SOLARE MISURA RAGGIO DIAMETRO SUPERFICIE VOLUME.jpgPer mettere a paragone questi corpi celesti, è necessario prima conoscere il loro raggio ed il loro diametro:

Sole
Raggio: 695.700 km
Diametro (all’equatore): circa 1.391.400 km

Terra
Raggio: 6371 km
Diametro: circa 12.750 km

Luna
Raggio: 1737 km
Diametro: circa 3480 km

Giove
Raggio: 69911
Diametro: circa 142.984 km

Il diametro del Sole è circa 110 volte quello della Terra. La superficie del sole è il quadrato di quel valore, ossia circa 12.000 volte la superficie terrestre. Il volume del sole è il cubo di quel valore, ossia 1.330.000 volte il volume della Terra.

Il diametro del Sole è circa 400 volte quello della Luna. La superficie del sole è circa 160.000 volte la superficie lunare.

Il diametro del Sole è circa 10 volte quello di Giove. La superficie del sole è circa 100 volte la superficie di Giove.

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Tipi e grandezza degli aneurismi cerebrali

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TIPI E GRANDEZZA ANEURISMI CEREBRALI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgPer meglio comprendere l’argomento, leggi prima: Aneurisma cerebrale rotto e non rotto: cause, sintomi, diagnosi e cura

Comunemente gli aneurismi vengono classificati in base alla loro dimensione e alla loro morfologia. La classificazione riveste un ruolo importante per il neurochirurgo e il neuroradiologo per valutare il trattamento.

  • Aneurisma sacciforme miliare: aneurisma di piccole dimensioni e rotondeggiante, il suo diametro tipico è inferiore ai 2 cm. Si tratta del tipo più comune di aneurisma dovuto ad un difetto nello sviluppo anatomico della parete del vaso.

  • Aneurisma gigante: simile a quello miliare, ma di dimensioni maggiori (diametro superiore a 3 cm) e agisce come una lesione occupante spazio.

  • Aneurisma fusiforme: dilatazione irregolare della parete arteriosa di tutta la circonferenza, solitamente consegue ad aterosclerosi diffusa. Raramente va incontro a rottura.

  • Aneurisma traumatico: aneurisma che solitamente deriva dallo stiramento dell’arteria, ma che può essere causato anche da una lesione diretta. Si forma più comunemente a livello del circolo carotideo.

  • Aneurisma micotico: aneursma conseguente ad un’infezione fungina in cui emboli settici determinano linsorgenza di arterite.

  • Aneurisma di Charcot-Bouchard: aneurisma microscopico dovuto ad un’ipertensione, solitamente localizzato ai gangli della base o del tronco encefalico.

  • Aneurisma dissecante: si forma quando il sangue passa tra le pareti dell’arteria, separando la tonaca intima dello strato muscolare. Comunemente dovuto ad aterosclerosi.

Le dimensioni dell’aneurisma sono tradizionalmente segnalate come

  • piccolo se inferiore a 15 mm,
  • grande se 15-25 mm,
  • gigante se 25-50 mm,
  • supergigante se maggiore a 50 mm.

La maggior parte degli aneurismi riscontrati appartengono alla prima categoria, che è stata ulteriormente suddivisa in due sottocategorie: piccolo se inferiore a 5 mm e medio se 5-15 mm.

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Quanto è lungo l’intestino in adulto e neonato (tenue e crasso)

MEDICINA ONLINE INTESTINO COLON TENUE CRASSO APPENDICE TRASVERSO ASCENDENTE DISCENDENTE RETTO ANO COLECISTI STOMACO DUODENO ILEO PARALITICO ADINAMICO MECCANICO OSTRUZIONE OCCLUSIONE SUBOL’intestino di un essere umano adulto è lungo in tutto circa 7 metri, anche se questo dato è molto variabile da soggetto a soggetto. Si divide in intestino tenue ed intestino crasso.

  • L’intestino tenue è il tratto iniziale più lungo, misura infatti 6,5 metri circa. Il duodeno è lungo circa 25 cm (10 pollici); il digiuno è lungo circa 2,5 m (8 piedi) e l’ileo è lungo circa 3,6 m. (12 piedi).
  • L’intestino crasso costituisce l’ultima parte dell’apparato digestivo e misura mediamente 170 cm, con una superficie che varia da 640 a 1615 cm2 e un calibro che è di circa 7 cm a livello del cieco, 4,5 cm a livello del colon, aumenta in prossimità del retto per poi diminuire fino ai 2 cm dell’ano

L’intestino crasso è collegato a quello tenue dall’ileo (ultima parte dell’intestino tenue) e dal cieco (prima parte dell’intestino crasso) e, in esso, avviene l’ultima fase del processo digestivo che dura in tutto 32 ore.

Le dimensioni variano molto in base al sesso ed alle caratteristiche individuali: la normale lunghezza dell’intestino tenue varia da circa 3 a 7,2 m nella donna e da 4,8 a 7,8 m nell’uomo.

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Neonato

Nel neonato l’intestino tenue misura circa 2 metri, mentre il crasso circa 64 cm

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