Fisiopatologia dei tumori cerebrali ed erniazioni cerebrali

MEDICINA ONLINE MORTE CLINICA BIOLOGICA MORTE CEREBRALE END LIFE OSPEDALE LETTO VENTILATORE MECCANICO STACCARE LA SPINA BRAIN DEATH ELETTROENCEFALOGRAMMA PIATTO FLAT EEG SNC CERVELLO TERMINALE MALATO COMA STATO VEGETATIVOCome gruppo, i gliomi originano in uno o più focolai nella sostanza bianca cerebrale, nella sostanza grigia centrale, nel tronco encefalico o nel cervelletto. Giacché hanno limiti indefiniti, le masse tumorali non possono essere completamente escisse. Le cellule tumorali ben differenziate di un astrocitoma o di un oligodendroglioma infiltrano e spostano le cellule normali e le fibre mieliniche. Le cellule gliali indifferenziate (glioblastoma multiforme, astrocitoma di grado III) proliferano più rapidamente, spesso con una velocità di crescita che supera quella della loro rete di vascolarizzazione; pertanto, il tumore può presentare aree necrotiche ed emorragiche. Questi processi neoplastici sono in assoluto i più maligni riscontrabili in patologia umana.

Con la crescita tumorale si verifica una compressione delle venule nella sostanza bianca adiacente e un’alterazione della barriera ematoencefalica. Le proteine plasmatiche filtrano nel tessuto cerebrale, dando luogo a un edema cerebrale vasogenico o localizzato. Ciò è confermato dall’aumento delle proteine nel liquor, dalla ridotta attenuazione del segnale alla tomografia computerizzata (TC) e dall’aumento dell’intensità del segnale alla risonanza magnetica (RM) pesata in T2 e FLAIR. L’edema cerebrale può essere inizialmente asintomatico, se non per il suo effetto-massa e il conseguente spostamento di altre strutture.

Con l’aumento di dimensioni della massa nel cervello o nel cervelletto, aumenta la pressione intracranica e si verificano dislocazioni dell’encefalo normale adiacente. Poiché la cavità cranica è divisa in compartimenti a opera della dura meninge (falce, tentorio), la pressione causata da una massa in un compartimento determina una dislocazione o un’erniazione di tessuto cerebrale in un altro compartimento, dove la pressione è inferiore (vedi immagine in basso). MEDICINA ONLINE Tumore cerebrale Erniazioni cerebrali 1. Il giro del cingolo è dislocato sotto la falce, verso il lato opposto. 2. Le parti inferomediali del lobo temporale sono spinte nella fossa posteriore.jpgErniazioni cerebrali:

  • 1. Il giro del cingolo è dislocato sotto la falce, verso il lato opposto.
  • 2. Le parti inferomediali del lobo temporale sono spinte nella fossa posteriore attraverso l’apertura tentoriale, lungo il tronco cerebrale.
  • 3. Le tonsille cerebellari sono compresse nel foramen magnum, dislocando caudalmente il bulbo.
  • Meno comuni sono l’erniazione verso l’alto del cervelletto attraverso l’apertura del tentorio (4) e l’erniazione transcranica, transcalvariana, attraverso la volta cranica (5).

I deficit prodotti da queste dislocazioni, che si manifestano tardivamente nel corso della crescita del tumore, si aggiungono a quelli dovuti al tumore stesso. Di seguito vengono riassunte le principali caratteristiche di questi effetti secondari, definiti in generale erniazioni; le più comuni sono quelle del lobo temporale-tentorio, del cervelletto-foramen magnum e subfalciali.

Spostamento laterale del lobo temporale ed erniazione transtentoriale

La massa sposta lateralmente il talamo e il mesencefalo superiore e provoca sonnolenza e stupor, spingendo la parte mediale del lobo temporale (compreso l’uncus) in senso mediale e verso il basso attraverso il bordo del tentorio. Il peduncolo cerebrale opposto alla massa può essere compresso contro il margine del tentorio (fenomeno di Kernohan-Woltrnan) causando emiparesi e positività del segno di Babinski omolateralmente alla massa. Lo spostamento laterale delle strutture profonde rende conto della maggior parte dei segni associati. Il nervo oculomotore ipsilaterale è compresso, con conseguente dilatazione pupillare. Una o entrambe le arterie cerebrali posteriori si possono occludere causando infarto emorragico dei lobi occipitali e, negli stadi terminali, si verificano anche emorragie secondarie (di Duret) nel tronco cerebrale e nella porzione superiore del ponte. Le masse cerebrali situate centralmente comprimono le strutture profonde e spostano caudalmente la parte alta del tronco encefalico al di sotto del piano del tentorio ierniazione centrale). Ne derivano sonnolenza, stupor e coma con piccole pupille simmetriche e respiro periodico.

Erniazione del cervelletto attraverso il foramen magnum

Il bulbo e le parti inferiori mesiali del cervelletto (specialmente le tonsille) sono spinti verso il basso nel canale cervicale da una massa localizzata nella fossa eranica posteriore o cerebrale centrale. La rigidità nucale può essere un sintomo precoce, che progredisce verso una postura decerebrata e il coma, con irregolarità del respiro fino all’arresto respiratorio.

Erniazione subfalciale

La parte mediale di uno degli emisferi cerebrali, di solito il giro del cingolo, è spinta controlateralmente sotto la falce, comprimendo l’arteria cerebrale anteriore e provocando un infarto nella parte mediale del lobo frontale. Tale erniazione è riconoscibile più con la RM e con l’arteriografia che per le manifestazioni cliniche.

Per approfondire, continua la lettura con: Tumore al cervello: cause, sintomi iniziali e tardivi, diagnosi, cura, sopravvivenza, aspettativa di vita

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