Polmonite batterica: prevenzione, durata, rimedi naturali, dieta, integratori

MEDICINA ONLINE POLMONI LUNGS APPARATO RESPIRATORIO SISTEMA DIFFERENZA DRENAGGIO TORACE GABBIA TRACHEA VIE AEREE SUPERIORI INFERIORI TRACHEA BRONCHI BRONCHILI TERMINALI ALVEOLI POLMONARI RAMIFICAZIO LOBI ANATOMIA VERSAMENTOCon “polmonite” in medicina si indica un processo infiammatorio a carico del parenchima polmonare. L’infiammazione del polmone può essere determinata da varie cause, tuttavia nella maggioranza dei casi è secondaria ad un processo infettivo. La polmonite può essere provocata da numerosi microorganismi infettanti, come i batteri, i virus o i miceti. La polmonite batterica, in particolare, è il tipo più diffuso di polmonite tra gli adulti ed è una malattia che continua ad essere un problema comune ed alcune volte persino letale nonostante l’avvento degli antibiotici. Occasionalmente, l’infezione si sviluppa in pazienti ricoverati in ospedali e la polmonite viene definita “nosocomiale“. Anche se altri tipi di infezioni contratte in ospedale (ad esempio delle vie urinarie) hanno un’incidenza più elevata, la polmonite è l’infezione nosocomiale che più frequentemente è causa di mortalità, soprattutto perché i  pazienti ospedalizzati e quelli anziani hanno una maggiore compromissione del sistema immunitario. Pazienti con deficit immunitari congeniti ed acquisiti (ad esempio quelli con AIDS) hanno un maggior rischio di sviluppare polmoniti opportuniste.

Prevenzione

La prevenzione di una polmonite, prevede:

  • non fumare;
  • non esporsi al fumo passivo e terziario;
  • curare eventuali altre malattie sistemiche, in particolare diabete, cirrosi, infezioni sistemiche, AIDS e cardiopatie;
  • bere molta acqua;
  • riposare;
  • ripararsi dal freddo;
  • lavarsi le mani regolarmente;
  • non abusare di sostanze alcoliche;
  • tenersi distanti da persone affette da polmonite;
  • praticare esercizio fisico adeguato;
  • dormire in modo adeguato;
  • alimentarsi in modo ottimale;
  • mantenere un corretto peso corporeo;
  • evitare se possibile l’intubazione endotracheale;
  • evitare se possibile l’uso di farmaci immunosoppressori;
  • diminuire i tempi di permanenza del paziente in ospedale;
  • osservare norme igieniche adeguate, sia in ospedale che a casa;
  • evitare l’esposizione ad inquinanti ambientali, sostanze chimiche, polveri;
  • non stare a stretto contatto con persone malate (medici, infermieri, OSS, badanti…).

Le persone a rischio di polmonite in generale possono ridurre il rischio di soffrirne ricorrendo a vaccinazione. Per ridurre il rischio di broncopolmonite virale è consigliata la vaccinazione annuale contro l’influenza, invece per le broncopolmoniti batteriche è raccomandato il vaccino anti-pneumococco.

Relativamente ai casi di polmoniti nosocomiali, le misure di prevenzione più efficaci sono quelli che si concentrano sulla polmonite da ventilatore. La posizione eretta o semi-eretta riduce il rischio di inalazione e di polmonite rispetto alla posizione clinostatica, ed è il metodo preventivo più semplice ed efficace. La ventilazione continua a pressione positiva o a pressione positiva bimodale (Bi-level Positive Airway Pressure, BiPAP) non danneggia le difese delle vie aeree, come avviene con il tubo endotracheale, ed elimina la necessità dell’intubazione in alcuni pazienti. L’aspirazione continua delle secrezioni sottoglottiche, utilizzando uno speciale tubo endotracheale connesso a un sistema di aspirazione, sembra ridurre il rischio di inalazione. La decontaminazione selettiva dell’orofaringe (con l’utilizzo topico di creme con gentamicina, colistina, clorexidina, vancomicina o una combinazione) o dell’intero tratto gastrointestinale (utilizzando la polimixina, un aminoglicoside o un chinolonico e o la nistatina o l’amfotericina B), è controversa poiché solleva preoccupazioni riguardo ai ceppi resistenti e poiché la decontaminazione, pur diminuendo l’incidenza di polmonite da ventilatore, non è provato che riduca la mortalità. Gli esami colturali di sorveglianza e le sostituzioni periodiche dei circuiti del ventilatore o dei tubi endotracheali non hanno dimostrato di ridurre le polmoniti da ventilatore. L’incentivazione respiratoria è raccomandata per aiutare a prevenire la polmonite postoperatoria.

Durata

E’ molto difficile prevedere la durata di una polmonite, poiché dipende da molti fattori come:

  • età del paziente,
  • efficienza del sistema immunitario del paziente,
  • presenza di altre patologie che debilitano l’organismo (ad esempio ipertensione arteriosa, coagulopatie, infezioni, obesità, neoplasie, diabete…),
  • gravità dell’infezione,
  • bravura del medico nell’impostare rapidamente una cura efficace.

Generalmente una polmonite acuta virale ha durata minore (tra meno di una settimana e 3 settimane) mentre la broncopolmonite acuta batterica tende a durare oltre una settimana (da 10 giorni ad un mese nei casi più gravi). Nella polmonite cronica la sintomatologia è invece ben più prolungata.

Rimedi naturali

La fitoterapia è utile in caso di bronchite e polmonite ed offre soluzioni che vanno accostate (e non sostituite!) ai classici rimedi medici. Salviaviola mammola, pino e betulla sono erbe dalle proprietà balsamiche. Per sedare la tosse potete anche fare un infuso con la piantaggine, così come con l’altea, il verbasco o le radici della primula. Anche in cucina ci sono tanti ingredienti dal potere antibatterico e lenitivo. Scopriamo quali sono i più efficaci:

  • Limone e aglio: nonostante l’accoppiamento un po’ insolito, potete fare un infuso con 1 spicchio di aglio e la buccia del limone.
  • Latte e miele: rimedio infallibile della nonna per sedare la tosse. Ne bastano un paio di cucchiai nel latte bollente per assicurarsi un sonno tranquillo prima di andare a letto.
  • Cipolla: noto antibatterico e dalle proprietà espettoranti, potete prendere 1 cucchiaio di succo di cipolla tutte le mattine a digiuno, anche solo in forma preventiva.
  • Zenzero: fate una tisana allo zenzero aggiungendo un cucchiaio di miele per addolcirlo.
  • Curcuma: tra i rimedi contro la bronchite non può mancare questa spezia. Ne basta 1/2 cucchiaino da versare in 1/2 bicchiere di latte tiepido. Bevete lontano dai pasti fino a 3 volte al giorno.

Possono essere utili anche delle inalazioni per bronchite a base di olio di melaleuca. Questo rimedio però è consigliato solo per gli adulti. Per i bambini bastano delle inalazioni con acqua e bicarbonato. Tra gli oli essenziali sono suggeriti invece il ginepro, il cipresso e il pino, oppure timo e lavanda. Versatene qualche goccia nella vasca per un bagno rilassante e purificante.

Integratori e dieta

Per accelerare il processo di guarigione sono molto utili alcuni integratori alimentari ed alimenti, strumenti che vanno accostati (e non sostituiti!) ai classici rimedi medici. Molto utili possono essere i grassi omega 3, contenuti generalmente in salmone, olio di lino spremuto a freddo, sardine, merluzzo, sgombro ed acciughe. In caso di bronchite cronica è bene inoltre aumentare l’apporto di selenio e zinco nella dieta; a tal proposito, leggi:

Importantissime, in generale, sono le vitamine ed altri sali minerali (presenti in frutta e verdura di stagione), a tal proposito possono essere estremamente utili i seguenti integratori alimentari:

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Per approfondire:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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