Differenza tra stipsi, stitichezza e costipazione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA STIPSI STITICHEZZA COSTIPAZIO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgTempo fa un paziente mi ha fatto questa domanda:

Che differenza c’è tra stipsi, stitichezza e costipazione?

Nessuna richiesta è banale quando si tratta della nostra salute. La risposta a questa domanda è estremamente semplice: non esiste alcuna differenza tra stipsi, stitichezza e costipazione, sono tre sinonimi che indicano lo stesso identico disturbo consistente nella difficoltà nell’atto della defecazione, cioè l’insieme degli atti fisiologici, volontari ed involontari, che determinano l’espulsione delle feci, raccolte nell’intestino crasso, attraverso l’ano, necessario per svuotare in tutto od in parte l’intestino.

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Scopri come affronti la vita e le sue difficoltà, con il “Test del bosco”

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TEST DEL BOSCO FORESTA PSICOLOGIA VITA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgStai camminando nella natura, quando all’improvviso ti ritrovi in un bosco immenso:

1) Come sono fatti gli alberi?
a) Altissimi (non ne vedi la cima) e molto frondosi
b) Di media altezza e molto frondosi
c) Piuttosto piccoli e semi-spogli

2) Come sono fatti i loro tronchi?
a) Così vicini da ostacolare il passaggio
b) Distanziati in modo da permettere un passaggio agevole
c) Piuttosto lontani tra loro

3) Quale colore predomina nel bosco?
a) II verde
b) Il marrone
c) Il nero

4) Ti spingi sempre più in profondità nel bosco, c’è il sole tra gli alberi?
a) Sì,alzando gli occhi puoi chiaramente vedere il disco del sole
oltre le cime degli alberi
b) Sì tra le cime degli alberi filtrano i raggi
c) No, tra gli alberi c’e buio

5) Camminando nel bosco trovi un sentiero di ghiaia bianca, lo imbocchi?
a)Sì, vuoi vedere dove conduce
b) No, rimani nell’erba

6) Mentre prosegui nella tua passeggiata senti uno strano fruscio:
ti giri e vedi un orso, che aspetto ha?
a) E’ grosso e minaccioso
b) E’ grosso e mansueto
c) E’ un cucciolo giocherellone

7) Superato l’orso, trovi una chiave per terra: com’è?
a) Lunga, moderna, lucente
b) Grande, antica, opaca o arrugginita
c) Piccola, moderna e lucente
d) Piccola, antica, opaca o arrugginita

8) Cosa fai con questa chiave?
a) La prendi e la metti in tasca: potrebbe servirmi
b) La prendi per osservarla bene e la rimetti in terra
c) Ti limiti a gettarle un’occhiata frettolosa
d) La prendi, ci giocherelli per un po’, poi l’abbandoni


SOLUZIONE  DEL TEST

Domanda 1: che cosa rappresenta il bosco?
II bosco simboleggia la vita e il modo in cui viene affrontata, mentre gli alberi rappresentano, in generale, tutte le componenti dell’esistenza, ossia gli eventi, i rapporti con gli altri, le possibilità, le scelte, il lavoro, gli affetti, i problemi, gli ostacoli. Vediamo le interpretazioni relative a ciascuna voce.
Risposta a)
Per te la vita e un carosello di impegni faticosi e di problemi di difficile soluzione: hai poco tempo da dedicare a quanto ti piace e ti gratifica e spesso ti senti sola e vulnerabile.
Risposta b)
Vivi la tua vita all’insegna dell’equilibrio e dell’armonia. Riesci a conciliare in modo perfetto i vari impegni a cui devi far fronte e sai gestire al meglio qualsiasi situazione, senza mai perderti d’animo.
Risposta c)
Ritieni la tua vita monotona e priva di qualsiasi occasione coinvolgente per lo spirito. Spesso ti annoi e ti senti poco apprezzata da chi ti circonda, mentre vorresti fortemente fare notare al mondo quanto vali.

Domanda 2: che cosa rappresentano i tronchi?
Risposta a)
I tronchi così vicini da ostacolare il passaggio indicano che la vita e irta di difficoltà, spesso faticose da superare. Simboleggiano inoltre una sensazione di inadeguatezza.
Risposta b)
I tronchi ben distanziati simboleggiano la capacita di destreggiarsi tra gli ostacoli e le difficoltà della vita. Sono inoltre segno di una notevole capacita di risolvere i problemi senza mai far si prendere dallo sconforto.
Risposta c)
I tronchi lontani simboleggiano una vita serena, caratterizzata da piccoli ostacoli e minime difficoltà, sempre di facile soluzione. Indicano inoltre un invidiabile equilibrio interiore.

Domanda 3: che cosa rappresenta il colore predominante del bosco?
Risposta a)
Vedere la macchia del bosco di colore verde é segno di concretezza, spontaneità, desiderio di costruire, capacita di mantenere fede ai propri impegni, profonda lealtà.
Risposta b)
Vedere la macchia del bosco di colore marrone indica desiderio di trasgressione, generosità, apertura verso qualsiasi idea nuova, voglia di prendere la vita di petto.
Risposta c)
Vedere la macchia del bosco di colore nero indica insicurezza, momentanea incapacità di scegliere la propria strada, incertezza nei confronti del futuro.

Domanda 4: che cosa rappresentano il sole tra gli alberi?
II sole simboleggia la capacità di credere in qualcosa di ideale che affonda le radici nella religione, nella politica, oppure nella propria vita di tutti i giorni.
Potrebbe infatti trattarsi di un dio, oppure di un sogno mai realizzato che si spera prima o poi si avveri, o, ancora, di un progetto che si vorrebbe portare a termine. Vediamo le interpretazioni relative a ciascuna voce.
Risposta a)
Vedere chiaramente il disco del sole, dopo essere entrate nel bosco, significa possedere l’ invidiabile capacità di credere fermamente in qualcosa. Simboleggia inoltre un’incrollabile fiducia nel destino e un’inclinazione all’ottimismo che regalano gioia interiore.
Risposta b)
Vedere solo la luce che filtra tra i raggi sta a significare che i sogni e gli ideali, un tempo importantissimi, non occupano più un posto di primo piano nella propria vita, anche se spesso vengono ricordati con rimpianto. La capacità di sognare comunque esiste ancora.
Risposta c)
Non vedere la luce simboleggia la volontà di negare tutto ciò che non é concreto, tangibile, verificabile. Indica inoltre l’incapacità di sperare in un futuro migliore, una certa passività nel subire gli eventi e un’inclinazione al pessimismo. Purtroppo sognare viene considerate una perdita di tempo.

Domanda 5: che cosa rappresentano il sentiero di ghiaia bianca?
II sentiero simboleggia il rapporto con gli amici, il peso che viene date alle loro parole, la disponibilità con cui si accolgono i loro consigli. Vediamo le interpretazioni relative a ciascuna voce.
Risposta a)
Imboccare il sentiero indica fiducia negli amici e capacità di riflettere sui consigli da essi elargiti, anche se questa apprezzabile disponibilità non sempre e non necessariamente implica la messa in pratica di quanto viene suggerito.
Risposta b)
Non seguire il sentiero indica l’assoluta chiusura nei confronti dei pareri e dei consigli che arrivano dagli amici. Le parole, anche dei più intimi, vengono considerate suoni vuoti, privi di qualsiasi valenza.

Domanda 6: che cosa rappresenta l’orso?
L’orso simboleggia l’imprevisto e, più di preciso, il modo con cui gli imprevisti vengono accolti nella propria vita e quale peso rivestono una volta che vi sono entrati. Vediamo le interpretazioni relative a ciascuna voce.
Risposta a)
L’orso grosso e minaccioso indica il terrore nei confronti di eventi, anche banali e per nulla preoccupanti o dolorosi, che possono modificare l’ordine prestabilito. Segnala inoltre un attaccamento eccessivo alle proprie abitudini e il desiderio di rifuggire qualsiasi novità, anche piacevole.
Risposta b)
L’orso grosso e mansueto simboleggia da un lato la paura che un imprevisto possa sconvolgere la propria vita e dall’altro il forte desiderio che accada qualcosa di nuovo in grado di spezzare la propria routine. In pratica, gli imprevisti sono ben accetti, a patto però che presentino risvolti piacevoli.
Risposta c)
L’orso cucciolo e giocherellone indica il desiderio di misurarsi continuamente con imprevisti e novità. La paura della monotonia e il bisogno di rifuggire dalla routine inducono a invocare di continuo la comparsa di un imprevisto, anche qualora non dovesse presentare risvolti del tutto positivi.

Domanda 7: che cosa rappresentano la chiave?
La chiave simboleggia l’importanza che viene attribuita al denaro, mentre l’atteggiamento nei confronti della chiave indica il modo con cui ci si rapporta a esso. Vediamo le interpretazioni relative a ciascuna voce.
Risposta a)
La chiave moderna, grossa e lucente indica che il denaro si trova in cima alla propria scala di valori. E’ importantissimo e qualsiasi mezzo per ottenerlo viene considerato lecito.
Risposta b)
La chiave, grande, antica e arrugginita indica che il denaro viene considerato un semplice mezzo per vivere bene, ma non certo il fine a cui dedicare la propria vita, ne il principale obiettivo da perseguire.
Risposta c)
La chiave piccola, moderna e lucida indica che il denaro viene considerato uno strumento di potere di cui però, in fondo al cuore, si prova un certo disprezzo. Segnala inoltre l’incapacità di farsi pagare per ciò che si vale.
Risposta d)
La chiave antica, piccola, arrugginita segnala l’indifferenza per il denaro, a cui non viene attribuita alcuna importanza. Indica anche la propensione a giudicare la gente solo per quello che é e non per ciò che possiede.

Domanda 8: che cosa rappresenta l’uso che fai della chiave?
Risposta a)
Chi mette in tasca la chiave desidera accumulare denaro, in genere é molto attenta a come lo spende e tende a sacrificare il piacere al risparmio.

  • Questa risposta associata alla chiave a indica avidità esasperata.
  • Questa risposta associata alla chiave b esprime la momentanea necessità di disporre di più denaro.
  • Questa risposta associata alla chiave c indica la voglia di cambiare il proprio modo di rapportarsi al denaro.
  • Questa risposta associata alla chiave d esprime il desiderio di migliorare la propria realtà economica.

Risposta b)
Chi prende la chiave in mano per poi rimetterla a terra é tentata dall’idea di accumulare denaro ma poi non riesce a rinunciare ai capricci in favore del risparmio.

  • Questa risposta associata alla chiave a indica smodata ammirazione ed esagerata deferenza nei confronti di chi ha molto denaro.
  • Questa risposta associata alla chiave b indica una grande generosità di fondo e il costante impulso di donare qualcosa agli altri.
  • Questa risposta associata alla chiave c indica la voglia di lasciarsi andare a spese folli e di rimandare le economica un’ altra vita.
  • Questa risposta associata alla chiave d esprime il desiderio di affrancarsi dalla dipendenza nei confronti del denaro.

Risposta c)
Chi getta solo un’occhiata frettolosa alla chiave non e attratta particolarmente dal denaro e non si fa abbagliare dalle persone che ne possiedono in abbondanza.

  • Questa risposta associata alla chiave a indica un’invidia inconscia nei confronti di chi ha fatto fortuna sotto il profilo economico.
  • Questa risposta associata alla chiave b esprime la capacità di essere serene e divertirsi a prescindere dalla quantità di denaro disponibile.
  • Questa risposta associata alla chiave c indica un profondo disagio nei confronti di chi esibisce la propria ricchezza.
  • Questa risposta associata alla chiave d esprime una radicatissima noncuranza nei confronti del denaro e un pizzico di incoscienza nei modo di gestirlo.

Risposta d)
Chi giocherella con la chiave considera il denaro non gia come un simbolo di potere, quanto piuttosto come un mezzo che consente di accedere a una moltitudine di piaceri.

  • Questa risposta associata alla chiave a indica un profondo disprezzo nei confronti di chi fa sfoggio della sua ricchezza.
  • Questa risposta associata alla chiave b esprime un disagio interiore nei confronti del denaro, considerate comunque un qualcosa di vile.
  • Questa risposta associata alla chiave c indica la difficoltà di dedicarsi ad attività redditizie sotto il profilo economico.
  • Questa risposta associata alla chiave d esprime la capacità di vivere con pochissimo denaro senza soffrire delle rinunce imposte dalle ristrettezze economiche.

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Si possono tagliare o spezzare le supposte rettali?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma SI POSSONO TAGLIARE LE SUPPOSTE RETTALI  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgSpecie quando il paziente è un bambino, molti genitori hanno l’abitudine a tagliare in pezzi le supposte rettali, per riuscire ad inserirle meglio nell’ano del figlio o perché magari hanno in casa solo una supposta con un dosaggio di principio attivo troppo elevato per essere adatto ad un bimbo.

Leggi anche: Supposte di glicerina: come usarle in bambini, adulti, gravidanza

Ma le supposte possono essere tagliate o spezzate?
La risposta è NO. Questo perché, al contrario delle compresse che si assumono per os (quindi per via orale) dove il principio attivo e uniformemente distribuito in tutto il volume, nelle supposte rettali non è così. Se dunque spezzando in due una compressa da 1 mg avremo la certezza che stiamo somministrando esattamente 0,5 mg di principio attivo al bimbo, spezzando in due una supposta di Tachipirina da 500 non avremo mai la certezza di somministrare 250 mg di paracetamolo dal momento che non possiamo sapere in quella data supposta quanto principio attivo era è concentrato nella sua punta e quanto invece nella parte posteriore. Nel caso delle supposte infatti l’azienda produttrice ci assicura solo che in tutta la supposta sia contenuta una certa quantità di principio attivo, ma non ci assicura che dividendo la supposta daremo metà dose. Quindi le supposte non vanno mai tagliate o spezzate, ma vanno invece sempre somministrate intere.

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Non farti dare limiti e soprattutto non darteli tu stesso

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma NON FARTI DARE LIMITI SAMANTHA CRISTOFORETTI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari.jpg“Non farti dare limiti artificiali che non siano veramente i tuoi. E soprattutto non darteli tu stesso, ma se hai dei sogni e delle ambizioni prova a trovare una strada. Tante volte un ostacolo è solo un messaggio che la vita ti dà. Devi trovare un’altra strada, ma non vuol dire che non puoi arrivare a destinazione.”

Samantha Cristoforetti; ingegnere ed astronauta, prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea, ha il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (199 giorni).

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Sempre preoccupati ed ansiosi? Siete i più intelligenti

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA TRISTE DEPRESSIONE TRISTEZZA CAPELLI PENSIERI PAURA FOBIAEssere preoccupati ed in ansia per un certo evento, soprattutto in questo periodo di crisi economica e disoccupazione così diffusa (e di esami universitari!), è un fatto abbastanza comune: ognuno di noi ci è passato almeno una volta nella vita. L’essere preoccupati, nonostante sia spesso considerato un elemento negativo, è invece un comportamento umano importantissimo, che ha permesso alla nostra specie di sopravvivere: fin dalla preistoria la paura blocca l’essere umano dal mettere in pratica comportamenti pericolosi, come avventurarsi in una tetra foresta o affrontare una bestia feroce da soli ed a mani nude.

Leggi anche: Quando preoccupazione, nervosismo e agitazione ci rendono la vita impossibile: introduzione ai disturbi d’ansia

Ansiosi ed intelligenti

Da oggi essere “preoccupati”, assume ancor di più una sfumatura positiva: una ricerca canadese – che ha analizzato un gruppo di studenti – ha infatti scoperto che i grandi ansiosi sono in realtà mediamente più intelligenti di chi vive in pace con se stesso e tiene a bada le proprie emozioni. Sappiamo bene che l’intelligenza non è di un solo tipo: l’intelligenza presa in esame dalla ricerca è quella linguistico-verbale, ovvero la capacità di parlare e scrivere con facilità usando la giusta terminologia, che risulta nel’arte di ben spiegare, convincere ed insegnare.

Leggi anche: Ti spiego perché tuo fratello maggiore è più intelligente di te

I risultati della ricerca

Lo studio è partito da un gruppo di studenti canadesi, messi alla prova dai ricercatori della Lakehead University nello stato dell’Ontario. I 126 giovani sono stati sottoposti a test di intelligenza, e a diversi questionari e prove che ne tracciavano i livelli di ansia, depressione, timidezza, paura, rimuginìo (la tendenza a ripensare ossessivamente al passato) e ruminazione mentale (ancora una volta un pensiero ossessivo, ma rivolto agli eventi futuri). Si tratta di comportamenti che scatenano una iperattivazione delle facoltà cognitive e spesso portano chi ne soffre a provare sentimenti negativi. I risultati sono chiari: al salire di preoccupazioni e ruminazione, aumentavano però anche i livelli e i risultati nei test di intelligenza verbale. Lo stesso legame è stato collegato anche alla depressione: chi mostrava segni conclamati di tale patologia psicologica, aveva ancora una volta ottimi risultati nei test intellettivi legati alla lingua. Per i ricercatori, esiste dunque una visione positiva delle ansie tipiche di chi pensa troppo, ed è quella che passa proprio dalla loro intelligenza, che li porterebbe a una maggiore abilità di analisi rispetto agli altri.

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Perché si dice “in bocca al lupo”?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO ANIMALI NATURA LUPO NEVE FREDDOGli esami sono sempre più vicini ed all’università l’espressione “in bocca al lupo” si sente a ripetizione, seguita ovviamente dalla molto superstiziosa risposta “crepi il lupo”. Ma vi siete mai chiesti il motivo di questo detto così diffuso e – soprattutto – ma che male vi avrà mai fatto questo povero lupo per auguragli ogni volta la morte?

“In bocca al lupo” nei vocabolari

L’origine del detto, come spesso avviene in questi casi, non è assolutamente certa. La causa più intuitiva del detto è che “essere nella bocca di un lupo” è un fatto pericoloso, palese metafora di “essere in mezzo ai guai“. La morte del lupo in questo senso rappresenterebbe simbolicamente la cessazione di tutte le difficoltà ed il ritorno ad una condizione di serenità. A supporto di ciò l’edizione del 1691 del Vocabolario degli Accademici della Crusca,  riporta l’espressione andare in bocca al lupo con il significato di “andare nel potére del nimico”. L’espressione significherebbe quindi “finire nelle mani del nemico” e quindi “andare incontro a grave pericolo“, questa spiegazione compare anche in altri dizionari successivi, come ad esempio il Vocabolario dell’uso toscano di Pietro Fanfani del 1863.

Il caro lupo

La spiegazione che invece vi voglio dare oggi – anche se qualcuno dice che è una bufala (ma come si fa a parlare di bufala quando siamo di fronte ad interpretazioni di un detto popolare il cui vero significato si è perso nei secoli) – è molto più “emozionante”! Per istinto il lupo sposta i propri cuccioli in bocca, soprattutto quando avverte un pericolo vicino. I piccoli tenuti dunque dalla mamma lupo in quel modo così delicato ma nel contempo saldo, sono protetti al massimo. Ecco perché augurare a qualcuno di trovarsi tra le fauci di questo splendido animale è un modo per auspicargli di essere protetto e guidato proprio dallo spirito forte e maestoso del lupo. Allora cosa rispondere ad un amico che vi dice “in bocca al lupo”? Rispondetegli “lunga vita al lupo” oppure un semplice “grazie”. Immaginate la faccia stupita del vostro amico nel ricevere una risposta così inconsueta!

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Anche il viaggio più lungo, comincia con un singolo coraggioso passo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO CAMMINARE POESIA BOSCO NEVE FREDDO MONTAGNA ALBERI NATURA LIBERTATante volte nella nostra vita, aspiriamo a raggiungere obiettivi importanti, ma – ovviamente – più la meta è ambita, e più è difficile e tortuoso il cammino che ci permetterà di raggiungerla. Tante volte ciò ci spaventa e abbandoniamo la rotta ancora prima di intraprenderla, per paura di una sconfitta, dimenticandoci che la vera sconfitta è solo quando smettiamo di provarci. Dimenticandoci che se lottiamo possiamo perdere, ma se neanche proviamo a combattere perderemo sicuro. Allora il mio consiglio – che a qualcuno magari sembrerà banale – è quello di non farsi spaventare da un lungo percorso. In che modo? Dividendo il tragitto in tante tappe più piccole e dividendo ogni tappa in tanti piccoli passi. Perché un chilometro lo conquisti millimetro per millimetro. Giorno dopo giorno e senza farti abbattere dalle difficoltà che incontrerai. Il tuo premio è lì in fondo e, se pensi di meritarlo davvero, vallo a prendere!

Quando la meta ti sembrerà inarrivabile, ricorda che anche il viaggio più lungo, comincia con un singolo, coraggioso, passo.

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Ogni istante della nostra vita è una occasione per rivoluzionare tutto, completamente

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NATURA FELICE LIBERA ALLEGRA FORTE CORAGGIO FIDUCIA SOLE CALDO VACANZA RELAXSoffermati sull’istante che è appena passato. Se la tua vita va male, QUELLO era il momento per rivoluzionare la tua esistenza. Lo hai perso? Non ti preoccupare: ce n’è un altro che ti aspetta proprio… ADESSO!

Ogni istante della nostra vita è una occasione per rivoluzionare tutto, COMPLETAMENTE, magari anche con l’aiuto di chi ci vuole bene.

Solo non aspettare troppo: le occasioni sono tante, ma non sono infinite! Quindi perché non cominciare proprio da ora?

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