Andromeda (1971): trama senza spoiler e recensione del film

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ANDROMEDA 1971 FILM TRAMA RECENSIONE SPO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgAndromeda. Un film di Robert Wise. Con David Wayne, Arthur Hill, James Olson, Kate Reid, Paula Kelly. Titolo originale The Andromeda Strain. Fantascienza, durata 130 min. – USA 1971

Trama senza spoiler
Vicino una piccola città del New Mexico, Piedmont, precipita il frammento di un satellite e subito dopo quasi tutti gli abitanti della città muoiono inspiegabilmente ed improvvisamente nello stesso momento. Una squadra tra i migliori scienziati composta da un biologo, un microbiologo, un chirurgo ed un patologo, viene inviata d’urgenza in una complessa struttura governativa segreta per esaminare il frammento di satellite e trovare la causa delle morti improvvise.

Attori principali

Recensione
Tratto dall’omonimo romanzo di Michael Crichton (il primo ad essere pubblicato dall’autore senza il ricorso allo pseudonimo), il film conserva ancora oggi notevole impatto drammatico. Il regista Robert Wise gira con freddo stile semidocumentaristico, abbracciando lo spazio dell’azione con efficaci riprese dall’alto e fissando, con esiti inquietanti, i particolari della devastazione con la tecnica del “fermo-immagine”, in un fluire di immagini quasi completamente senza colonna sonora.
La scelta di un cast antidivistico (tra gli interpreti l’attore più noto, al momento, è David Wayne, impiegato per lo più come “spalla” in commedie brillanti) è funzionale all’impostazione cronachistica della vicenda che non cerca il facile effetto spettacolare, ma invita le coscienze alla riflessione. Andromeda è un sintomo del profondo smarrimento che si diffonde nella società americana alla conclusione del nefasto intervento in Vietnam. Le blindate certezze propagandate nei tempi della guerra fredda cedono ormai ai dubbi e all’insofferenza che investono larghi settori delle generazioni nuove e adulte. Il nemico può annidarsi all’interno della nazione, può essere il prodotto di un regime che maschera la sua indole aggressiva dietro la più bonaria maschera democratica, che manipola l’informazione e persegue programmi di armamento segreti.
È film dove l’uomo nuovo tecnologico, dopo gli entusiasmi per la voglia di conquista dell’infinito sconosciuto degli anni ’60, si interroga sui rischi nell’esplorazione dell’ignoto; aspetti psicologici di insicurezza generano fantasmi di timori profondi  ben strutturati tra rischi di esplosioni nucleari non volute, semplici pezzetti di carta che possono impedire importanti comunicazioni e pericoli di epidemie mondiali, che ancora oggi – dopo cinque decadi – appaiono  verosimili, di attualità ed assolutamente giustificati (basti pensare al Covid 19 ed al rischio di una Terza Guerra Mondiale scatenata dalla Russia).
Come nel libro di Crichton, anche nel film, il batterio letale – un “mostro” che in quanto invisibile e sfuggente è tanto più pericoloso e incontrollabile – simboleggia la criminale follia di una ricerca scientifica asservita a scopi militari e di prevaricazione che, per tragica legge del contrappasso, può condurre sulla strada tortuosa dell’autodistruzione, in un mondo dove l’epilessia deve ancora essere tenuta nascosta con vergogna, per paura di essere ostracizzati dalla società, non solo quella scientifica.
Da questo film è stata tratta una mini serie TV in due episodi di circa un’ora e mezza l’uno, del 2008 con Benjamin Bratt, Christa Miller e Louis Ferreira. Purtroppo, come spesso avviene, il remake a mio avviso non è neanche lontanamente paragonabile all’originale in quanto a fascino.

Leggi anche:

Accoglienza
Il film fu molto apprezzato dalla critica e dal pubblico negli anni 70: la pellicola fu candidata all’Oscar per il montaggio e per le scenografie ed entrò in lizza per il premio Hugo come migliore opera di fantascienza.

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ANDROMEDA 1971 FILM TRAMA RECENSIONE SP Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpg

Accuratezza scientifica
Il titolo originale è “The Andromeda Strain”: la parola “strain” viene usata in medicina per indicare “specie, forma”, intesa come forma virale (come quando si dice che quest’inverno ci sarà una nuova forma di influenza). Già dal titolo si può quindi intuire che c’è molto di scientifico “old school” in questo film, cosa che me lo fa piacere quasi a prescindere. Mi piace pensare che un bambino, vedendo questo film negli anni ’70, abbia deciso di studiare le Scienze e che magari ora sia un bravo medico, ingegnere o ricercatore. Molte idee coraggiose e non solo in campo scientifico, vedi l’interessante teoria sociologica “dell’uomo spaiato”.
Ricordo che questo lungometraggio fu girato in tempi prossimi al capolavoro 2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick (uscito nel 1968, tre anni prima di Andromeda); tale “vicinanza” non può che aver giovato alla regia che si adoperò con impegno a  proporre una fantascienza non “gigionesca”, ma riflessiva seppur fredda e quasi distaccata. La ricerca della scenografia credibile non è mai approssimativa ed anzi è seriamente concentrata nel proporre qualcosa di verosimile anche e soprattutto sul piano scientifico, fino a mostrare la sofferenza degli animali-cavie, in maniera realistica e quasi disturbante, qualcosa di profondamente innovativo e “rischioso” per l’epoca, se pensate che stiamo parlando di quasi 50 anni fa.
Sorretto da un largo impegno produttivo, il film vantava, secondo la pubblicità del tempo, il laboratorio scientifico più accuratamente ricostruito mai apparso sullo schermo (per la non trascurabile spesa di circa 300.000 dollari che per gli anni ’70 erano una bella cifra) e, da medico, posso solo che rimanere favorevolmente impressionato dall’accuratezza scientifica quasi documentaristica di questo film, difficile da ritrovare in film anche molto più recenti, con particolari assolutamente da nerd e che hanno quasi previsto il futuro, tra terreni di coltura agar cioccolato, braccia meccaniche da chirurgia robotica in stile Da Vinci e studi medici del futuro dove ci sono monitor, siringhe, lettini… tutto tranne il medico!

Leggi anche:

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ANDROMEDA STRAIN 1971 FILM  NUDE NAKED WOMAN GIRL DONNA NUDA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commission Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie.jpg

Una delle vittime di Andromeda

Esplosioni? Quasi…
Anche se non mancano laser e conti alla rovescia da fine-del-mondo, dimenticatevi gli alieni, le astronavi, le esplosioni alla “Indipendence day” e state pronti ad indossare un camice: con questo film entrerete in un laboratorio ultrasofisticato che – se pensate all’anno in cui il film è stato realizzato – batte di gran lunga l’alveare del mio amato “Resident evil“. Due ore che passano tenendovi incollati allo schermo, per capire cosa diavolo riduce quel sangue in polvere e perché il pianto di un lattante può essere qualcosa di buono, a volte.
Due ore di domande, immerse nella claustrofobia di pareti colorate con tinte forti alla Kubrik, immerse in una computer grafica che adesso fa sorridere ma all’epoca era strabiliante e condite dalla bravura degli attori, che hanno la stessa faccia dei professori di scienze al liceo, tra i quali per me spiccano il giovane dott. Mark Hall, chirurgo “spaiato” e vagamente marpione, e la dottoressa Ruth Leavitt (una grandissima Kate Reid) con le sue caustiche battute, le sue debolezze, le sue sigarette che non può fumare, il suo sguardo perso nel vuoto quando intuisce la verità.
Se siete appassionati di fantascienza “scientifica ed introspettiva” alla “Moon“, dove al centro della storia rimane sempre l’uomo con le sue paure e non qualche alieno robot che esplode o – peggio – qualche marziano sopravvissuto che non smette di ballare la disco music, non potete perdervi questo cult che qui in Italia è ancora quasi sconosciuto, nonostante sia un lavoro molto interessante e sicuramente attuale quasi a 50 anni di distanza. Imperdibile!

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube e su Pinterest, grazie!

Gli stati che utilizzano maggiormente Facebook nel mondo

MEDICINA ONLINE STATI MAPPA UTILIZZANO USO FACEBOOK MONDO.jpgCome tutti sapranno Facebook, il Social Network creato da Mark Zuckerberg è entrato a pieno diritto a far parte della quotidianità di ogni individuo. Sono centinaia di milioni gli iscritti a questo social network e la crescita non accenna ad arrestarsi. Ma vi siete mai chiesti quali sono gli stati che hanno più abitanti iscritti a Facebook? Questa top ten potrà rispondere proprio a queste domande.

1^ posizione Stati Uniti
Utenti: 163071460
Gli Stati Uniti dominano questa classifica e la dominano fin dalla prima apparizione di Facebook in Internet essendo la patria di Mark Zuckerberg, il suo fondatore.

2^ posizione Brasile
Utenti: 70143400
In seconda posizione troviamo uno stato enormemente vasto nel quale, tra l’altro, Facebook è diventato solo recentemente il social Network più diffuso. Ciò non gli impedisce di raggiungere la seconda posizione con 70143400 utenti

3^ posizione India
Utenti: 62963400
Chiude il podio l’India che, grazie soprattutto al numero di abitanti riesce ad ottenete un traguardo che altrimenti sarebbe inseperato. In India vi sono, infatti, ben 62963400 iscritti

4^ posizione Indonesia
Utenti: 47165080
Sotto il podio, con 47165080 iscritti un po a sorpresa, troviamo l’Indonesia, in grado si surclassare numerosi altri stati che, almeno nell’immagine comune, sembrano essere più tecnologicamente avanzati e dunque più aperti all’utilizzo di Facebook.

5^ posizione Messico
Utenti: 39945620
Passando all’America Centrale troviamo il Messico che, con ben 39945620 iscritti, chiude la top five degli stati che usano maggiormente facebook.

6^ posizione Turchia
Utenti: 32438200
Apre la parte bassa della topten la Turchia con oltre 30 milioni di iscritti.

7^ posizione Regno Unito
Utenti: 32175460
Solo in settima posizione, scivolato di 3 posti nell’arco di un anno, il Regno Unito, lo stato che rappresenta quasi sempre la prima colonia delle tecnologie americane in Europa. E Facebook in questo caso non fa eccezione.

8^ posizione Filippine
Utenti: 30094560
Stiamo per arrivare alla fine della top ten e torniamo nell’asia insulare. In ottava posizione troviamo le Filippine, anch’esse con oltre 30 milioni di iscritti a Facebook.

9^ posizione Francia
Utenti: 25307820
Tornando in Europa troviamo la Francia che con 25307820 iscritti agguanta la nona posizione di questa topten.

10^ posizione Germania
Utenti: 25050580
Chiude la top ten la Germania che, con poco più di 25 milioni di iscritti riesce ad entrare in topten.

E l’Italia? Al momento è l’undicesimo stato al mondo che usa maggiormente Facebook.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

422 milioni di adulti con diabete nel mondo: quadruplicati dal 1980

MEDICINA ONLINE DUODENO PANCREAS DIGESTIONE GLICEMIA DIABETE ANALISI INSULINA ZUCCHERO CARBOIDRATI CIBO MANGIARE DIETA MELLITO TIPO 1 2 CURA TERAPIA FARMACI STUDIO NUOVE TENOLOGIE TERAPIE.jpgSono 422 milioni gli adulti che nel mondo convivono con il diabete, un esercito in “drammatico aumento” con numeri che sono quasi quadruplicati rispetto ai 108 milioni del 1980. E la maggior parte di questi pazienti vive nei Paesi in via di sviluppo. E’ il quadro tracciato dal primo Report globale dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla ‘malattia del sangue dolce’, diffuso oggi alla vigilia del ‘World Health Day 2016’ (7 aprile). In occasione della giornata istituita per celebrare la nascita dell’Oms, nel lontano 1948, l’agenzia Onu per la sanità lancia una chiamata alle armi proprio per arginare ‘l’epidemia’ di diabete, rafforzando la prevenzione e migliorando l’assistenza ai malati.

A spingere in alto i numeri, fa notare l’ente ginevrino, contribuiscono obesità e sovrappeso. Le misure da mettere in campo per frenare la corsa della malattia, secondo gli esperti Oms, devono puntare prima di tutto alla riduzione dei fattori di rischio per il diabete, come l’inattività fisica e la cattiva alimentazione. “Se vogliamo fare passi avanti dobbiamo ripensare la nostra vita quotidiana: mangiare in modo sano, essere fisicamente attivi ed evitare l’aumento di peso eccessivo”, afferma Margaret Chan, direttore generale dell’Oms. “Anche nei contesti più poveri, i governi devono garantire che le persone siano in grado di fare scelte sane e che i sistemi sanitari siano in grado di diagnosticare e trattare le persone con diabete”.

Il diabete è in crescita in tutte le regioni del mondo. Nel 2014, l’8,5% della popolazione conviveva con la malattia, mentre nel 1980 il problema toccava il 4,7%. E non è un caso che, sempre nel 2014, più di 1 over 18 su 3 era in sovrappeso e più di 1 su 10 obeso. Se poi si pensa alle vittime del sangue dolce, continuano gli esperti, va ricordato che il diabete ha causato 1,5 milioni di morti solo nel 2012. E altri 2,2 milioni di decessi sono invece stati provocati da livelli di glucosio nel sangue superiori alla soglia ottimale e dal loro effetto amplificatore sull’impatto delle malattie cardiovascolari e altre patologie.

Il 43% di queste morti sono premature (con vittime sotto i 70 anni) e in gran parte sarebbero prevenibiliadottando politiche in grado di creare le condizioni favorevoli a stili di vita sani, e in grado di favorire una migliore diagnosi e trattamento della malattia. “Ma ottenere grandi cambiamenti dipende dai governi e dal loro impegno a fare di più”, spiega Oleg Chestnov, assistente del direttore generale Oms per le malattie non trasmissibili e la salute mentale.

A livello mondiale è stato fissato l’obiettivo di ridurre le morti premature da malattie non trasmissibili – diabete compreso – del 30% entro il 2030. Il report Oms mostra però come “farmaci essenziali e tecnologie per il diabete, tra cui l’insulina, sono generalmente disponibili in solo 1 su 3 dei paesi più poveri del mondo“, sottolinea Etienne Krug, direttore del Dipartimento Oms per la gestione delle malattie non trasmissibili. “L’accesso all’insulina è una questione di vita o di morte per molte persone con diabete. Migliorare l’accesso ai farmaci dovrebbe essere una priorità“.

Per approfondire, leggi anche:

Articoli sul prediabete:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

La donna con il seno più grande del mondo

Beshine seno più grande del mondoMayra Hills, nota come Beshine, è una modella di origine tedesca e possiede con orgoglio il seno più grande al mondo. Grazie ad una serie di mastoplastiche additive, Beshine ha ora delle mammelle estremamente grandi, che pesano ben 18 kg: per sopportare questo peso sul torace, la donna riferisce di fare molta attività fisica, specie per rinforzare i muscoli dorsali e lombari. Risultati discutibili a parte, la donna sui social è una vera star ed ha anche un sito ufficiale.

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

La persona più intelligente al mondo mai esistita nella storia dell’uomo

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PERSONA PIU INTELLIGENTE MONDO STORIA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpg

Quando si parla di QI (quoziente d’intelligenza) si indica un punteggio, ottenuto tramite uno dei molti test standardizzati, con lo scopo di misurare o valutare l’intelligenza umana, ovvero lo sviluppo cognitivo dell’individuo.

  • Un punteggio sotto 70 può indicare un ritardo mentale marcato.
  • Un punteggio tra 70 e 84 indica un ritardo mentale lieve.
  • Un punteggio tra 85 e 99 mette l’autore del test leggermente al di sotto della media della popolazione, ma è comunque considerato nella normalità.
  • Un punteggio di 100 rappresenta la media della popolazione.
  • Un punteggio tra 101 e 120 porta l’autore del test al disopra della media della popolazione, ma è comunque considerato nella normalità.
  • Un punteggio tra 121 e 140 indica una intelligenza significativamente al disopra della media.
  • Punteggi oltre i 140 appartengono ai geni.

La persona più intelligente al mondo, a dieci anni, ha totalizzato… 228. Questa persona è la donna che vedete in foto e si chiama Marilyn vos Savant.

Leggi anche: Sono più intelligenti gli uomini o le donne? Nuovi studi hanno decretato il vincitore

Marilyn vos Savant è un’editorialista e saggista statunitense nata a Saint Louis l’11 agosto del 1946. Questa signora settantenne è famosa soprattutto per un motivo: è la persona più intelligente al mondo di tutta la storia dell’uomo, in base ai suoi risultati nel test del quoziente d’intelligenza. In realtà gli ultimi studi sembrano confermare che il QI non dica esattamente la verità sulla nostra intelligenza, ma Vos Savant è comunque una persona che in diverse occasioni e con test diversi tra loro, ha ottenuti i migliori risultati tra tutti quelli che ci hanno provato, quindi è sicuramente una persona con una intelligenza sicuramente fuori scala.

Più intelligente di Albert Einstein e Stephen Hawking
A 10 anni aveva l’intelligenza mentale di una persona di 23 anni e dal 1986 al 1989 è stata nel Guinnes dei primati per avere il QI più alto al mondo. Poi ci furono delle discussioni sull’effettiva affidabilità di quei test e il record le fu tolto: da allora essere “la persona più intelligente del mondo” non è più uno dei primati del Guinness e anche vos Savant ha detto di ritenere impossibile misurare davvero l’effettiva intelligenza di una persona. I risultati ottenuti da Vos Savant – più alti di quelli di Albert Einstein o Stephen Hawking – divennero pubblici solo negli anni Ottanta; sembra che prima si evitò di renderli noti per evitare le eccessive attenzioni che può subire un “piccolo genio”. A quel punto però divenne molto famosa. Fece moltissime interviste: una, molto apprezzata, nel 1986 con il settimanale Parade, che esce come supplemento domenicale di centinaia di giornali statunitensi. Parade era ed è letto da milioni di persone e dopo il successo di quell’intervista la rivista le propose di curare una rubrica in cui rispondere a domande, indovinelli e curiosità matematiche dei lettori. Vos Savant accettò e la rubrica, che ora è quotidiana e anche online, prosegue dal 1986. La rubrica e vos Savant diventarono ancora più famosi nel 1990, quando un lettore mandò una domanda sul problema Monty Hall, che usa un’auto e due capre nascoste dietro a tre porte per parlare di logica e teoria della probabilità.

Leggi anche: Un ingegnere italiano nella classifica dei 20 uomini con il quoziente intellettivo più alto al mondo

Il problema di problema Monty Hall
Monty Hall è lo pseudonimo di Monte Halparin, il creatore e conduttore di Let’s make a deal, un programma tv con dei concorrenti e con un premio finale. Il programma esiste dagli anni Sessanta e va ancora in onda, anche se sono cambiate sia le regole che il conduttore. Quando c’era Hall funzionava così: un concorrente arrivava al gioco finale e aveva la possibilità di vincere un’auto nuova. Il fatto è che l’auto era nascosta dietro una sola di tre porte chiuse; dietro le altre due c’erano delle capre. Il concorrente doveva scegliere una delle tre porte: la A, la B, o la C. Ne sceglieva una (per esempio la A) e a quel punto Hall, che sapeva dov’erano le capre e dov’era l’auto, apriva una delle due porte dietro a cui c’era una capra (per esempio la C). A quel punto Hall offriva al concorrente la possibilità di continuare a puntare sulla porta A o di cambiare e puntare sulla porta B.Quale scelta fareste? Restereste sulla A o cambiereste, scegliendo di aprire la B? Questa scelta la fareste a caso, come si punta alla roulette, o per logica e calcolo delle probabilità?Dovreste scegliere la B, perché avreste più possibilità di vincere un’auto. A certue persone può sembrare illogico: «Ma come, sono due porte, ci sono il 50 per cento di possibilità di indovinare». No, l’unico motivo per cui potrebbe davvero convenirvi di stare sulla porta A e non cambiare scegliendo la porta B è che preferiate una capra a un’auto nuova. Restando sulla A c’è il 33,3 per cento di possibilità di vincere l’auto; andando sulla B c’è invece il 66,6 per cento di possibilità di vincere.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Tubercolosi in Italia: si sta diffondendo non solo tra gli stranieri

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TUBERCOLOSI ITALIA DIFFONDENDO STRANIERI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIn molti pensavano che la tubercolosi fosse una malattia infettiva ormai “superata”, ed invece la TBC non è affatto scomparsa, anzi. La tubercolosi (anche chiamata tisi o poriformalicosi) è molto più diffusa di quanto si pensi e solo in Italia fa registrare 10 nuovi casi al giorno. La malattia infettiva causata dal Mycobacterium tuberculosis (chiamato anche Bacillo di Koch) rappresenta nuovamente una emergenza globale, come indicato dal nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dal titolo emblematico: “Azioni globali e investimenti cadono molto al di sotto di quel che serve per far finire l’epidemia globale di Tbc”.

La situazione globale

L’epidemia di tubercolosi ha raggiunto praticamente ovunque livelli superiori alla soglia auspicata. “Nel mondo il tasso di declino dell’incidenza della tubercolosi rimane a solo 1,5% tra il 2014 e il 2015. Bisogna accelerare questa diminuzione al 4-5% su base annua per  raggiungere la tappa del 2020” si legge nel rapporto dell’Oms. Nel 2015 i nuovi casi stimati sono stati 10,4 milioni: 5,9 milioni tra gli uomini, 3,5 milioni tra le donne e 1 milione tra i bambini. Il 60% di tutti i casi di tubercolosi in un anno si concentra in sei stati: India, Indonesia, Cina, Nigeria, Pakistan e Sud Africa.

In Italia non solo gli stranieri

Per quanto riguarda l’Italia, secondo gli ultimi dati forniti al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie di Stoccolma, ogni giorno si registrano 10 nuovi casi di tubercolosi, per un totale di 3.769 casi notificati. Di questi 120 sono di tubercolosi multiresistente, la più difficile da curare. Il 50% dei pazienti è italiano, in gran parte anziani, e il 50% straniero. Ancora troppi i morti: oltre 350 all’anno, circa uno al giorno. Ma è possibile che l’emergenza sia più diffusa. “Il problema della sorveglianza e dei dati con i casi notificati è assolutamente prioritario. Serve, per tutti i Paesi, un migliore sistema digitalizzato, essenziale per un accesso alla diagnostica, una pronta identificazione della malattia e l’utilizzo di cure adeguate” ha dichiarato Ginevra Mario Raviglione, direttore del Global Tb Program.

Per approfondire:

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Le giraffe si stanno estinguendo

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma GIRAFFE SI STANNO ESTINGUENDO  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLe giraffe si stanno estinguendo: negli ultimi tre decenni il loro numero si è quasi dimezzato. Questo l’allarme lanciato dai biologi dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) dopo avere constatato che il numero di questi animali si è ridotto del 40 per cento in 30 anni. Gli scienziati hanno messo le giraffe nella lista ufficiale delle specie minacciate e in pericolo nel mondo, definendole una specie “vulnerabile”. Ciò significa un salto di due gradini nella scala del pericolo di estinzione, che fino ad ora vedeva le giraffe nel gruppo meno a rischio. Secondo gli esperti – è emerso durante un incontro sulla biodiversità svolto in Messico – la popolazione mondiale di giraffe nel 2015 era di circa 97.000 individui contro i 151.000-163.000 censiti nel 1985. Causa della loro diminuzione sarebbe il degrado del loro habitat. Le giraffe sono l’unico mammifero che ha cambiato status in corso d’anno, e, secondo i biologi, sono ormai quattro volte più rare degli elefanti, nonostante l’allarme per i pachidermi sia alto già da diversi anni.

Altri articoli che potrebbero interessarti:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Luca Lovito medaglia d’oro nel body building al campionato del mondo WFF racconta i suoi segreti

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LUCA LOVITO ORO BODY BUILDING DEL MONDO WFF Legge 104 Avvocato Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Pene.jpgIl suo è un palmares di tutto rispetto, con la vittoria di due campionati europei, un italiano ed anche un secondo posto ai mondiali in Sudafrica. E, nei giorni scorsi, Luca Lovito, il vigile del fuoco in forza al distaccamento di Montecatini e bodybuilder originario di Lamporecchio, ha aggiunto un importante risultato al suo personale “wall of fame”, aggiudicandosi la medaglia d’oro, nella categoria Sport Model Pro, al campionato del mondo WFF (World fitness federation), che si è tenuto a Dublino, in Irlanda. Oltre 320 atleti, provenienti da tutti i Paesi del mondo, hanno dato spettacolo sul palco, esibendosi con grande determinazione e voglia di vincere. Tra questi c’era anche lui, Luca Lovito.

«Diventare campione del mondo – racconta – è un’emozione unica, una sensazione indescrivibile. Ma, per raggiungere risultati così grandi, servono disciplina, costanza e carattere». Secondo quanto spiegato da Lovito, tre sono i segreti per avvicinarsi alla vittoria: alimentazione corretta – «al grammo», precisa – sonno adeguato e, ovviamente, tanto allenamento. «Ogni settimana – spiega – eseguo quattro allenamenti, con sedute di due ore ciascuna; e anche un’ora di posing e perfezionamento da gara. Ripensando alla mia vittoria a Dublino, mi sono reso conto che ho impiegato quattro anni per raggiungere questo risultato. Il bodybuiding, infatti, non è la disciplina del “tutto e subito“. E’ doveroso ringraziare – continua – i miei allenatori della palestra Nabba Wff di Stabbia che mi hanno sempre seguito, credendo in me. Ed anche la mia fidanzata Martina, i miei genitori e mio fratello».

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!