Federica Pellegrini: la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi

MEDICINA ONLINE Federica Pellegrini nasce a Mirano (Venezia) il giorno 5 agosto 1988. Inizia a nuotare nel 1995 Swimming World Championships NUOTO NUOTATRICE RECORD MONDO MONDIALE 200 METRI STILE LIBEROFederica Pellegrini nasce a Mirano (Venezia) il giorno 5 agosto 1988. Inizia a nuotare nel 1995 e dopo i primi successi conseguiti sotto la guida di Max Di Mito alla Serenissima Nuoto di Mestre, passa alla DDS di Settimo Milanese, trasferendosi a Milano da Spinea (VE), paese dove è cresciuta assieme alla famiglia. Nel corso del 2004, nonostante i suoi sedici anni, emerge a livello nazionale tanto da essere inserita nella squadra olimpica che volerà ad Atene.

Gli anni 2000
Ai Giochi Olimpici del 2004 vince una medaglia di argento nei 200 metri stile libero: si tratta del ritorno sul podio olimpico di una nuotatrice italiana dopo 32 anni di distanza; l’ultima prima di lei fu Novella Calligaris. Nelle semifinali della stessa gara, Federica Pellegrini realizza il miglior tempo della competizione, superando anche il precedente record nazionale. Diventa così la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale. Ad Atene gareggia anche nei 100 metri stile libero, ma arriverà solo decima, senza raggiungere la finale.

Ai mondiali di nuoto di Montreal (Canada) 2005, ripete lo stesso risultato di Atene, ottenendo il secondo posto nei 200 stile libero. Mentre la medaglia di Atene era per tutti uno straordinario successo, questo nuovo risultato suscita in lei una grande delusione, per non essere riuscita a vincere. In questa occasione viene fuori tutto il carattere combattivo di Federica, perfezionista ed estremamente competitiva, che continuerà per la sua strada con ancora più grinta. Nel 2006 arriva il momento degli Europei di Budapest (Ungheria), ma l’atleta si presenta in uno stato di forma precario a causa di un problema alla spalla. Partecipa solo alla gara dei 200 stile libero ma si ferma alle batterie.

Dopo gli europei ungheresi decide di cambiare allenatore: passa da Massimiliano Di Mito ad Alberto Castagnetti, Commissario Tecnico della nazionale e head-coach del Centro Federale di Verona. Tesserata per il Circolo Canottieri Aniene Roma, vive e si allena a Verona, presso il Centro Federale. Arriva il giorno del riscatto: Federica con la squadra italiana vola in Australia ai mondiali di Melbourne del 2007. Il 24 marzo stabilisce il record italiano nei 400 stile libero. Tre giorni dopo ottiene il record del mondo nella semifinale dei 200 stile libero, battuto però meno di 24 ore dopo dalla francese Laure Manaudou nella finale che la vedrà terza.

Piena di contraddizioni, sogni e desideri, come sono le ragazze della sua età, ha scritto un libro (insieme a Federico Taddia) che è un po’ diario un po’ cronaca delle sue giornate, in cui svela i suoi segreti, racconta i suoi sogni e spiega la sua visione della vita. Uscito nel 2007 il libro si intitola “Mamma, posso farmi il piercing?”. Molto attiva anche nel sociale Federica Pellegrini è testimonial ADMO e ambasciatrice nei progetti che coinvolgono tematiche legati ai disturbi alimentari. Fidanzata con il nuotatore italiano Luca Marin (la sua ex compagna è la francese Manaudou), nel 2008 l’appuntamento è con le Olimpiadi di Pechino. Ma prima ci sono gli Europei che si svolgono ad Eindhoven (Olanda): qui dopo la profonda delusione per la squalifica dalla sua gara regina, i 200 stile libero, Federica si riprende appieno conquistando un argento e un bronzo in due staffette, rispettivamente 4×100 e 4×200 stile libero. Autrice di una grande prestazione nei 400 stile libero, Federica esce dalla competizione con in tasca soprattutto l’oro e il record del mondo.

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Volata a Pechino per le Olimpiadi, festeggia i vent’anni di età a pochissimi giorni dall’inizio dei Giochi. L’11 agosto nella gara dei 400 stile libero conclude soltanto quinta, nonostante in qualifica abbia fatto registrare il nuovo record olimpico; nel pomeriggio dello stesso giorno realizza il record del mondo nella batteria di qualificazione dei 200 stile libero. Il 13 agosto è medaglia d’oro nei 200 con un nuovo record del mondo. Alla fine dell’anno partecipa agli europei in vasca corta (25 metri) a Rijeka (Croazia), dove vince l’oro nei 200 stile libero frantumando il precedente record mondiale. Nel giorno della festa delle donne, l’8 marzo 2009, ai campionati assoluti italiani di Riccione fa fermare il cronometro a 1’54″47, frantumando il suo stesso record mondiale. Alla fine del mese di giugno si aprono a Pescara i Giochi del Mediterraneo: Federica sorprende se stessa conquistando oro e record del mondo nei 400 stile libero.

Arriva il momento dei mondiali casalinghi: ai campionati di Roma 2009 nei 400 stile libero vince l’oro e stabilisce record del mondo in 3’59″15: Federica Pellegrini è la prima donna nella storia del nuoto a nuotare questa distanza in meno di 4 minuti; pochi giorni dopo vince un altro oro frantuma un altro record, quello dei 200 stile libero. Agli europei del 2010 a Budapest vince un oro nei 200 stile libero.

Gli anni 2010
La relazione con il collega Marin termina nel 2011, anno in cui altre medaglie d’oro arrivano in modo straordinario: l’occasione sono i mondiali di nuoto di Shanghai (Cina); Federica vince nei 400 e nei 200 stile libero: entra nella storia per essere la prima nuotatrice a ripetersi nei 400 e nei 200 sl in due mondiali consecutivi.

Dopo una relazione sentimentale con il pesarese Filippo Magnini e dopo una deludente esperienza alle Olimpiadi di Londra 2012 – deludente peraltro per tutto la squadra azzurra che dal 1984 torna per la prima volta a casa senza medaglie – Federica torna sul podio ai mondiali di Barcellona 2013, vincendo la medaglia d’argento dietro l’americana Missy Franklin. Torna a vincere i 200 stile libero quando a metà dicembre 2013, in Danimarca, giunge prima – davanti alla francese Charlotte Bonnet e alla russa Veronika Popova – ai campionati europei di vasca corta di Herning. Agli europei 2014 di Berlino compie un’impresa nell’ultima frazione della staffetta 4×200 stile libero che porta l’Italia a vincere l’oro. Pochi giorni dopo ottiene la medaglia d’oro nei 200 stile libero.

Nell’agosto 2015 partecipa ai mondiali di nuoto di Kazan, in Russia: nel giorno in cui festeggia 27 anni ottiene un argento nella “sua” distanza dei 200 metri stile libero (dietro il fenomeno Katie Ledecky); la cosa straordinaria risiede però nel fatto che la stessa medaglia nella stessa gara, arriva 10 anni dopo la sua prima. Nessuna nuotatrice al mondo è mai riuscita ad andare a podio nei 200 mt sl, per sei mondiali consecutivamente. Alla fine del 2015 vince l’oro nei 200 stile libero in vasca corta agli europei di Netanya, in Israele. Ad aprile del 2016 viene scelta come portabandiera per l’Italia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Sfila con la bandiera in mano proprio nel giorno del suo 28° compleanno.

Nella finale dei 200 metri arriva quarta: la delusione traspare nelle sue prime dichiarazioni che fanno presagire l’annuncio del suo ritiro dalle attività agonistiche. Tuttavia Federica torna sui suoi passi e conferma qualche settimana dopo di volersi dedicare al nuoto fino ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Alla fine del 2016 partecipa ai mondiali di nuoto in vasca corta che si svolgono in Canada. A Windsor vince un oro che ancora le mancava in carriera: arriva prima nei 200 stile libero in vasca da 25 metri. Nel mese di luglio del 2017, ai mondiali di nuoto di Budapest, torna sul gradino più alto del podio, di nuovo oro nei 200 sl. Compie un’impresa storica: è la prima nuotatrice – maschio o femmina – a vincere una medaglia mondiale per la stessa disciplina per sette volte di seguito (3 ori, 3 argenti, 1 bronzo). Nella finale ungherese mette dietro di sé la super campionessa americana Ledecky, che fa registrare la sua prima sconfitta in una finale individuale.

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Ernestine Shepherd bodybuilder ad 80 anni: “L’età è solo una cifra”

MEDICINA ONLINE Ernestine Shepher DONNA PIU ANZIANA MONDO 80 ANNI ALLENAMENTO MUSCOLI PESI GINNASTICA GUINNESS RECORD MORTE DEAD DEATH CUORE PATOLOGIA STEROIDI DOPING SOSTANZE DOPANTI GH BODYBUILDER BODY BUILDING CULTURISTAE’ stata una passione tardiva quella della palestra, per Ernestine Shepherd, che dal 2010 può fregiarsi del titolo di body builder più anziana del mondo del Guinness dei Primati. Il 16 giugno la signora di Baltimora nel Maryland USA, classe 1936, ha infatti spento le sue 80 candeline con un fisico da urlo. Sposata con un figlio e un nipote, si è stufata di aspettare di fare la nonna e ha cominciato ad allenarsi a 56 anni ed è riuscita ad aggiudicarsi ben due titoli di body building.

Ha cambiato tutto, cominciando la mattina con una colazione a base di uova, noci e, subito dopo, e una decina di chilometri di corsa al giorno. “Fate come me, funziona. Dimostro i miei 80 anni? L’età è solo una cifra” dice ai suoi allievi, anziani desiderosi di fare come lei. Ernestine, infatti, ora insegna anche alla gente come cambiare vita. Complimenti Ernestine!

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Quali sono le sette meraviglie del mondo?

MEDICINA ONLINE COSA SONO QUALI SONO SETTE 7 MERAVIGLIE DEL MONDO ANTICOLe sette meraviglie del mondo sono le strutture e opere architettoniche, artistiche e storiche che i Greci e i Romani ritennero i più belli e straordinari artifici dell’intera umanità.

Anche se erano stati compilati altri elenchi più antichi, la lista canonica deve risalire al III secolo a.C., poiché comprende il Faro di Alessandria, costruito tra il 300 a.C. e il 280 a.C., e il Colosso di Rodi, crollato per un terremoto nel 226 a.C. Tutte costruite più di 2.000 anni fa, furono contemporaneamente visibili solo nel periodo fra il 250 a.C. e il 226 a.C.; successivamente andarono via via distrutte per cause diverse; solo l’imponente Piramide di Cheope, la più antica di tutte, sopravvive ancora oggi. Esse erano situate in Egitto (2), Grecia (2), Asia Minore (nell’attuale Turchia) (2) e Mesopotamia (nell’attuale Iraq).

Tra i testi conservati il più antico che nomina le sette meraviglie è una poesia di Antipatro di Sidone (Antologia greca, IX, 58) scritta intorno al 140 a.C. Alle sette meraviglie è dedicata l’opera intitolata De septem orbis spectaculis, erroneamente attribuita a Filone di Bisanzio ma molto più tarda (probabilmente del V secolo d.C.). Vengono anche chiamate le sette meraviglie classiche oppure le sette meraviglie antiche per distinguerle dalle sette meraviglie moderne proposte in tempi più recenti.

Le sette meraviglie antiche

  • La Piramide di Cheope a Giza (Egitto): la più antica fra le sette meraviglie e l’unica che sopravvive ancora oggi. Rappresenta la glorificazione delle imprese del faraone.
  • I Giardini pensili di Babilonia (Mesopotamia): dove si racconta che la regina Semiramide raccogliesse rose fresche durante tutto l’anno.
  • La Statua di Zeus a Olimpia (Grecia): grandiosa testimonianza di arte religiosa, opera dello scultore greco Fidia.
  • Il Tempio di Artemide a Efeso (Turchia).
  • Il Colosso di Rodi (Grecia): enorme statua bronzea situata nell’omonima isola.
  • Il Mausoleo di Alicarnasso (Turchia): monumentale tomba dove riposa il satrapo Mausolo, situata ad Alicarnasso.
  • Il Faro di Alessandria: (Egitto): costruzione che rischiarava la via ai mercanti che si approssimavano al porto.

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L’altezza media mondiale nel 2017 di maschi e femmine [TABELLA]

MEDICINA ONLINE TALL SHORT MAN GIRL WOMAN BOY ALTEZZA STATURA AUMENTARE AUMENTO ALTEZZA CENTIMETRI LUNGHEZZA MONDO MEDIA ITALIANA ITALIA MONDO MEDIA PER REGIONE OSSA ORMONI GH CRESCITA PUBERTA SALDATURA OSSEA.jpgDal punto di vista della specie umana in generale, senza quindi la distinzione uomo-donna, l’altezza standard mondiale nel 2017 è considerata 165 cm e può variare tra i 135 cm (-20% dell’altezza standard) e i 200 cm (+20% dell’altezza standard). L’altezza standard di 165 cm non è la media vera e propria, vista l’impossibilità di misurare ogni singolo individuo del pianeta, tuttavia è considerata la più verosimile dal punto di vista medico.

L’altezza media può variare fortemente da nazione a nazione: ad esempio gli europei ed i nord-americani, solitamente, sono più alti degli africani, anche grazie a un tenore di vita migliore. Le medie più alte al mondo si registrano, oggi, nella Serbia e nel Montenegro, sulle Alpi Dinariche. Le più basse, invece, sono nel Sud-Est Asiatico. Si registrano delle diminuzioni, rispetto alle loro aree geografiche, in Corea del Nord, Messico, in Portogallo e in Perù. La statura media mondiale tra 18 e 24 anni è invece di circa 175 cm negli uomini e di 170 cm nelle donne.

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L’altezza in Sardegna

In Sardegna negli ultimi 60 anni secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), si è registrata la crescita di statura media più alta al mondo tra le nuove generazioni, questo secondo diversi ricercatori è riferibile a diversi fattori tra i quali: selezione, movimenti migratori, dieta. Per quanto riguarda il fattore della selezione sessuale uno studio effettuato sulla popolazione di Alghero ha dimostrato che i maschi adulti più alti potrebbero avere maggiori probabilità di sposarsi e quindi di riprodursi rispetto ai maschi adulti di statura bassa, tuttavia non è del tutto chiaro il fenomeno della selezione sessuale nell’uomo, visto che per contro, le femmine adulte di statura medio bassa hanno maggior probabilità di avere prole rispetto alla controparte di statura alta, ciò presuppone che vi siano complesse regolazioni genetiche e ambientali che regolano la crescita ossea, fattori non riconducibili alla sola statura dei genitori. Inoltre è stato proposto che anche l’eradicamento della malaria nel secondo dopoguerra abbia contribuito a questo innalzamento; la teoria è confermata dal fatto che l’abbassamento di statura corrispose alla venuta dei Cartaginesi in Sardegna che portarono con loro il plasmodio della malaria che provocò un’epidemia costante per oltre due millenni, compromettendo lo sviluppo fisico delle popolazioni insediate nelle zone malariche (la statura media maschile in età nuragica, precedente alla diffusione della malaria, era pari a 1,66 m quindi superiore di 3–4 cm rispetto a quella dei sardi del 1850). Le statistiche rivelano che, nell’arco temporale 1894-1990, la popolazione sarda ha avuto un incremento di statura di 1,13 cm/decennio, contro l’1,06 cm/decennio del resto d’Italia, inoltre secondo le analisi antropometriche realizzate sui soldati di leva negli ultimi 60 anni, si nota che la popolazione maschile sarda è quella che ha subito un incremento di statura media superiore rispetto al resto degli italiani, confermando che tale innalzamento è da imputare in parte anche alla scomparsa del morbo della malaria.

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Europa

Nel Vecchio Continente si notano divergenze tra il nord e il sud dell’Europa. In Scandinavia l’altezza media è di 1,78 – 1,79 m per gli uomini e di 1,66 m per le donne. Da notare che gli antichi abitanti della penisola Scandinava, i sami (o lapponi), siano la popolazione più bassa di statura in Europa, con 157 cm di media. Importante anche sottolineare che i finlandesi, che abitano più a nord rispetto agli abitanti della Svezia e della Norvegia, concentrati nelle aree meridionali della Scandinavia, sono più bassi: 3 cm in meno gli uomini, 2,5 cm in meno le donne. In realtà la minore statura in Finlandia è da attribuirsi a differenze genetiche: i finlandesi, infatti, sebbene attualmente presentino caratteristiche somatiche simili a quelle delle altre popolazioni vicine, derivano da una popolazione che si stabilì, secoli fa, nella regione scandinava e in quella corrispondente all’attuale Ungheria. Ungheresi e finlandesi parlano infatti una lingua per molti versi simile, appartenente al ceppo ugro-finnico. Restando a nord, nell’Europa orientale (Russia) si rilevano 1,76 m per gli uomini e 1,64 m per le donne. Nell’Europa centro-settentrionale e atlantica l’altezza media scende rispetto alla Russia: i francesi sono alti in media 175,5 cm per gli uomini, e 163 m per le donne, mentre gli inglesi misurano rispettivamente 1,76 m e 1,62 m, dati comunque simili tra loro che danno una media matematica tra Francia e Regno Unito (analogamente a quanto fatto per i paesi scandinavi) di 175,75 cm per gli uomini (3,25 cm in meno degli scandinavi) e 162,5 cm per le donne (3,5 cm in meno delle scandinave). L’Europa meridionale registra, rispetto a Francia e Regno Unito, un ulteriore lieve abbassamento della statura media. Gli uomini (media tra italiani e spagnoli) misurano 175 m di media , mentre le donne hanno una statura media di 1,62.5 m. La palma degli europei più alti tocca proprio a una regione meridionale europea: le Alpi Dinariche, vale a dire le regioni costiere del Montenegro, con un’altezza media di ben 183 cm tra gli uomini e 172 cm per le donne. Questa eccezione dà ragione alle ipotesi dell’esistenza di un particolare fenotipo umano: quella che era un tempo detta razza dinarica, indicabile oggi non più con il termine ‘razza’ ma come ceppo appartenente all’Aplogruppo I (Y-DNA). Ecco, riassumendo le medie, uomini e donne delle varie aree geografiche d’Europa:

  • Europa settentrionale (Scandinavia) = 179,7 cm (U); 166 cm (D)
  • Europa nord-orientale (Russia) = 176 cm (U); 164 cm (D)
  • Europa centro-atlantica = 179 cm (U); 166 cm (D)
  • Europa meridionale = 177,8 cm (U); 165 cm (D)
  • Alpi Dinariche = 183 cm (U); 172 cm (D)

America

Negli Stati Uniti, un uomo adulto è alto in media 176 cm, mentre una donna misura 162 cm. In Canada la situazione è pressoché identica: 174 cm di statura per gli uomini, e 162 cm per le donne. Da notare che negli USA, la popolazione del Messico che vi risiede è più bassa della media nazionale: un messicano statunitense è alto in media 169 cm (7 cm più basso di un WASP), le donne 158 cm (4 cm in meno delle americane bianche). Per quanto riguarda il Brasile, il dato è di 169 cm per gli uomini e 160 cm per le donne. Leggera flessione nell’America Latina, soprattutto in Perù, e nella zona artica rispetto agli Stati Uniti e al Canada.

Record

Al momento il record di uomo più alto della storia è dello statunitense Robert Wadlow, alto 2,72 m. Celebri anche Don Koehler (249 cm), e Suleiman Ali Nashnush che, con i suoi 245 cm, è stato il giocatore più alto della storia del basket.

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Asia e Oceania

Nel continente asiatico le altezze medie sono molto differenti a seconda della regione. Se in Medio Oriente la media si aggira intorno ai 170 cm, in Indonesia gli uomini sono alti mediamente 158 cm (come le donne giapponesi) con individui di entrambi i sessi che non superano 1,50 m. In Giappone la media per le persone di sesso maschile è 171 cm. In generale si può dire che c’è un calo nell’intero Sud-Est asiatico rispetto al Medio Oriente, alla Cina e all’ex Unione Sovietica. Le nazioni appartenenti all’arcipelago che separa l’Asia dal continente oceanico hanno la statura media più bassa del pianeta. Da sottolineare la differenza, invece, tra il Corea del Nord e il Corea del Sud, nonostante siano due nazioni che occupano la stessa regione, è mediamente di 7 cm a vantaggio dei Sudcoreani (1.78 m). In Australia la media è 1,78 m per gli individui di sesso maschile, 1,63 per quello femminile. In Nuova Zelanda scende di 2 cm la media degli uomini (1,76 m), mentre le donne sono mediamente più alte di 1 cm (1,64 m).

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Africa

In Africa esistono popoli con un’altezza fuori dal comune: ne sono un esempio i Pigmei, mediamente alti attorno 1,40 m, i Dinka o i Tutsi che non di rado superano i due metri o, ancora, i Maasai, alti quasi quanto i Watussi. La media si aggira intorno ai 170 cm per gli uomini a causa di una grande diversità di statura tra i vari individui. Le nazioni con la statura media più alta sono quelle che sorgono intorno al fiume Nilo, tra cui Egitto e Sudan. Questo fiume ha infatti permesso alle popolazioni locali uno stile di vita migliore rispetto al resto dell’Africa. Nel Sud-Est africano si registrano invece le stature più basse, anche inferiori a 1,65 m, con l’eccezione del Madagascar, in cui gli uomini superano anche 1,70 m. Le stature medie sono più alte nell’Africa del Nord rispetto a quella centrale.

I dati raccolti nella tabella sono tratti da fonti disparate, e hanno fine esclusivamente illustrativo.

Sistema metrico Sistema anglosassone Altri dati inerenti alle statistiche
Stato Uomini Donne Uomini Donne Fascia di età Tipo ricerca Anno
Albania 173 cm 166 cm 5 ft 10 in 5 ft 5 in 20-24 Misurazione
Arabia Saudita 173,6 cm 160 cm 5 ft 9 in 5 ft 4 in
Argentina 174 cm 162 cm 5 ft 8 in 5 ft 3 in 19 Misurazione 1998-2001
Australia 178,2 cm 163,7 cm 5 ft 10,2 in 5 ft 5 in 18-64 Misurazione 1995
Austria 179,6 cm 167,1 cm 5 ft 10,7 in 5 ft 6 in 21-25 Sondaggio 1997-2002
Azerbaigian 171,8 cm 165,4 cm 5 ft 8 in 5 ft 5 in Dai 16 in su Misurazione 2005
Bahrein 166,6 cm 155,7 cm 5 ft 5 in 5 ft 3 in Dai 19 in su Misurazione 2002
Belgio 179 cm 167 cm 5 ft 10 in 5 ft 6 in 17 Misurazione
Brasile 169 cm 158 cm 5 ft 7 in 5 ft 2 in 21-65 Misurazione 2016
Camerun 170,6 cm 161,3 cm 5 ft 7 in 5 ft 4 in Dai 18 in su Misurazione 2003
Canada 174 cm 162 cm 5 ft 9 in 5 ft 3 in Dai 18 in su Misurazione 2005
Chile 167,3 cm 159,4 cm 5 ft 7 in 5 ft 1 in Misurazione 2004
Cina 173 cm 160 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in Dai 18 in su Misurazione 2012
Colombia 170,6 cm 158,6 cm 5 ft 7 in 5 ft 2 in 18-22 Misurazione 2002
Corea del Nord 172 cm 159 cm 5 ft 5 in 5 ft 1 in 20-39 Misurazione 2012
Corea del Sud 178 cm 160 cm 5 ft 8 in 5 ft 3 in 19 Misurazione 2012
Costa d’Avorio 170 cm 159 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 18-24 Misurazione 1985-1987
Cuba 172 cm 163 cm 5 ft 9 in 5 ft 4 in
Danimarca 180 cm 5 ft 11 in 19 Misurazione 1985-1987
Estonia 175 cm 5 ft 9 in 17 Misurazione solo degli uomini 2004
Etiopia 169 cm 155 cm 5 ft 7 in 5 ft 1 in
Filippine 163,5 cm 151,8 cm 5 ft 4 in 5 ft 0 in 20-39 Misurazione 2003
Finlandia 177 cm 165,5 cm 5 ft 10,5 in 5 ft 5 in 15-64 Sondaggio 2004
Francia 176,6 cm 163 cm 5 ft 9,5 in 5 ft 4,5 in 20-39 Misurazione 2001
Gambia 168 cm 158 cm 5 ft 6 in 5 ft 2 in 21-49 Misurazione
Germania 179 cm 166 cm 6 ft 1 in 5 ft 8 in Dai 18 in su Misurazione 2010
Ghana 170,2 cm 158,5 cm 5 ft 7 in 5 ft 2 in 18-24 Misurazione 2013-2014
Giamaica 172 cm 161 cm 5 ft 8 in 5 ft 3 in 20 Misurazione 1994–1996
Giappone 171 cm 160 cm 5 ft 7,1 in 5 ft 2,4 in 17 Misurazione 2012
Grecia 180,8 cm 166 cm 5 ft 11,1in 5 ft 5 in 18-24 Misurazione 2016
Hong Kong 172,5 cm 159 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 18-30
India 161,2 cm 152,1 cm 5 ft 4 in 4 ft 12 in Dai 17 in su Misurazione 2007
Indonesia 158 cm 147 cm 5 ft 2 in 4 ft 10 in Dai 50 in su Sondaggio 2007
Iran 173 cm 157,2 cm 5 ft 7 in 5 ft 1 in Dai 18 in su Misurazione 2005
Iraq 165,4 cm 155,8 cm 5 ft 5 in 5 ft 1 in 18-44 Misurazione 2005
Islanda 180,9 cm 167,6 cm 5 ft 10 in 5 ft 6 in 20
Israele 173,5 cm 162,5 cm 5 ft 9 in 5 ft 4,2 in 20-30 Misurazione Tra gli anni 1980-2000
Italia 177 cm 164 cm 5 ft 9,5 i 5 ft 4,5 18 – 24 Misurazione 2016
Lituania 181,3 cm 167,5 cm 5 ft 11,3 in 5 ft 6 in 18 Misurazione 2005
Lussemburgo 179 cm 166,5 cm 5 ft 9 in 5 ft 5 in 15-25
Malesia 164,7 cm 153,3 cm 5 ft 4 in 5 ft 1 in Dai 20 in su Misurazione 1996
Mali 171,3 cm 160,4 cm 5 ft 7,5 in 5 ft 3 in Dai 18 in su Misurazione 1992
Moldavia 179,3 cm 167,4 cm 5 ft 10,5 in 5 ft 5 in Reclute esercito Misurazione 2004
Malta 169 cm 159 cm 5 ft 6,5 in 5 ft 2,6 in Dai 18 in su Misurazione 2003
Marocco 172 cm 160 cm 5 ft 8 in 5 ft 3 in
Messico 165 cm 151 cm 5 ft 4,2 in 4 ft 11 in Dai 50 in su Misurazione 2001
Mongolia 168 cm 158 cm 5 ft 6 in 5 ft 2 in 25-34 Misurazione 2006
Montenegro 185,6 cm 173 cm 6 ft 1 in 5 ft 9 in 17 Misurazione 2005
Nigeria 163,7 cm 157,8 cm 5 ft 4 in 5 ft 2 in 18-74 Misurazione 1994-1996
Norvegia 179,7 cm 166,7 cm 5 ft 10,8 in 5 ft 5,9 in 18-19 Misurazione 2014-2015
Nuova Zelanda 175,5 cm 165 cm 5 ft 8 in 5 ft 5 in 19-65 Stima 1993-2007
Paesi Bassi 184,8 cm 168,7 cm 5 ft 11,5 in 5 ft 6 in Dai 20 in su Misurazione 2008
Pakistan 169,3 cm 156,6 5 ft 5 in 5 ft 2 in
Perù 171,9 cm 166,9 cm 5 ft 4 in 4 ft 11 in 15-64 Misurazione 2005
Polonia 177 cm 5 ft 9 in 19 Misurazione solo degli uomini
Portogallo 171 cm 5 ft 8 in 5 ft 4,7 in 21 Misurazione solo degli uomini 1998-1999
Regno Unito 176,3 cm 161,6 cm 5 ft 9,6 in 5 ft 4,2 in 16-24 Misurazione 2008
Repubblica Ceca 177,3 cm 167,3 cm 6 ft 0 in 5 ft 6 in 18 Misurazione 2001
Romania 172 cm 157 cm 5 ft 7 in 5 ft 1 in Tutta la popolazione Misurazione 2007
Russia 176 cm 164 cm 5 ft 9.3 in 5 ft 4,6 in Misurazione
Singapore 171 cm 161 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 17-25 Misurazione 2003
Somalia 175 cm 165,6 cm 5 ft 9 in 5 ft 5 in
Spagna 180,3 cm 165,4 cm 5 ft 11 in 5 ft 5 in 18-24 Misurazione 2016
Svezia 180,6 cm 167 cm 5 ft 10,9 in 5 ft 5,7 in 20-74 Misurazione 2005
Svizzera 175,5 cm 164 cm 5 ft 9 in 5 ft 3,8 in 20-74 Misurazione
Sudafrica 169 cm 159 cm 5 ft 6 in 5 ft 2 in 15-64 Misurazione 1998
Thailandia 167 cm 157 cm 5 ft 6 in 5 ft 2 in 18-24 Misurazione 2001
Taiwan 172,75 cm 160,4 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 18-25 Misurazione 2005
Tonga 169,4 cm 163,2 cm 5 ft 6 in 5 ft 4 in 15-16
Tunisia 172,3 cm 161 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 15-16
Turchia 174 cm 163,2 cm 5 ft 10 in 5 ft 4 in 18-29 Misurazione 2004
Ucraina 176,5 cm 164,5 cm 5 ft 8 in 5 ft 5 in
Ungheria 177 cm 165,8 cm 6 ft 0 in 5 ft 5 in 18-25 Misurazione 1986-1992
Stati Uniti 178 cm 164 cm 5 ft 9,2 in 5 ft 3,7 in Dai 20 in su Misurazione 2003-2006
Venezuela 170 cm 160 cm 5 ft 6 in 5 ft 3 in Tutta la popolazione Misurazione 1981-1987
Vietnam 162 cm 152 cm 5 ft 4 in 5 ft 1 in 25-29 Misurazione 1992-1993

Prodotti per apparire più alti

Per sembrare più alti possono essere utilissimi alcuni prodotti, tra cui:

Integratori utili per aumentare l’altezza

Alcuni integratori potenzialmente utili per fornire un adeguato apporto di nutrienti all’organismo ed aumentare le possibilità di sviluppare la massima altezza possibile, sono i seguenti, selezionati dal nostro Staff medico:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Quanto è alto l’uomo più alto del mondo?

MEDICINA ONLINE UOMO PIU ALTO PIU BASSO AL MONDO PHOTO Turkey's Sultan Kosen, who stands 2.51 metres tall, met with Chandra Bahadur Dangi from Nepal, who measures up at 55 centimetres tall.jpgAl momento l’uomo più alto del mondo riconosciuto dal Guinness World Record è Sultan Kösen, alto ben 251 cm, nato a Mardin (Turchia) il 10 dicembre 1982. Sultan Kösen (che vedete in foto accanto a quello che è stato l’uomo più basso del mondo: Chandra Bahadur Dangi) è nato e cresciuto in un piccolo borgo della Turchia formato da Continua a leggere

L’esperimento di Jane Elliott per spiegare il razzismo ai bambini

MEDICINA ONLINE JANE ELLIOTT RAZZISMO ESPERIMENTO BAMBINI PEDIATRIA.jpgSiamo nel 1968 in una piccola scuola di Randall, nello Iowa, USA, dove lavora Jane Elliott, una educatrice e un’attivista per i diritti civili. Quando Continua a leggere

Qual è il record mondiale di masturbazione maschile?

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVIl record di più lunga “sessione di masturbazione” per quanto riguarda gli uomini, sembrerebbe appartenere al giapponese Masanobu Sato che lo detiene con una masturbazione durata ben 9 ore e 58 minuti. Il record è stato raggiunto nell’edizione 2009 del Masturbate-a-thon, a San Francisco, battendo un record precedente che già gli apparteneva, con una durata di 9 ore e 33 minuti.

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Giornata mondiale contro il cancro: un tumore su tre si può prevenire

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma GIORNATA MONDIALE CANCRO TUMORE PREVENZI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgNella lotta ai tumori sono stati fatti notevoli passi avanti sul fronte della diagnosi e della cura, ma è nell’ambito della prevenzione che è necessario uno slancio maggiore: oltre un tumore su tre si può infatti prevenire proprio attraverso i corretti stili di vita, a partire dall’alimentazione e dal “no” al fumo. E’ il messaggio lanciato in occasione dalla Giornata mondiale contro il cancro, che si celebra il 4 febbraio. Lo slogan dell’edizione 2017 è emblematico: “We can. I can” (“Noi possiamo. Io posso”).

Lotta contro il cancro – Tema del World Cancer Day 2017, promosso dall’Unione internazionale contro il cancro (Uicc), è proprio “combattere il tumore con la prevenzione”, sottolinea la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt). “Tutti devono prendere parte alla battaglia contro il cancro. Anche una singola persona può infatti fare la differenza, perché è solo attraverso una compatta mobilitazione civile che si può vincere quello che un tempo era chiamato male incurabile”. Oggi infatti, ribadiscono gli oncologi, il cancro è sempre di più una malattia “cronica” con cui si convive e dalla quale si può guarire, tanto che il tasso di guaribilità è passato dal 40% del 2000 al 61% attuale (con punte del 90% per tumore al seno e alla prostata).

Tasso di sopravvivenza – Secondo le ultime stime, l’Italia è ai primi posti, con il 32%, per tassi di sopravvivenza in Europa. Seguono Francia (27%), Germania (31%), Spagna (27%) e Gran Bretagna (18%). L’esercito degli italiani “sopravvissuti” al cancro, inoltre, è ogni giorno più numeroso: erano 2 milioni e 244mila nel 2006, sono oltre tre milioni nel 2016.

I meriti della ricerca – Se la sopravvivenza e la qualità della vita delle persone colpite da forme tumorali sono migliorare così tanto, il merito è della ricerca scientifica. Oggi le diagnosi sono sempre più precoci e con metodiche d’avanguardia come, ad esempio, la biopsia liquida, che consente di rilevare vari tumori da una semplice analisi del sangue. Tra le nuove frontiere terapeutiche un enorme contributo è legato all’immunoterapia, che punta a “risvegliare” il sistema immunitario per combattere il cancro e che ha già dimostrato importanti risultati di efficacia contro varie forme tumorali.

Serve impegno nella prevenzione – Sulla prevenzione, avvertono gli esperti, è invece necessario fare di più. “Il 40% dei casi di tumore può essere evitato grazie alla prevenzione, adottando cioè stili di vita sani”, ha ricordato Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione italiana di Oncologia medica (Aiom), sottolineando come “movimento costante, corretta alimentazione e stop al fumo rappresentano proprio i pilastri di un corretto stile di vita”. Ogni anno a più di 12 milioni di persone viene diagnosticato un tumore e 7.6 milioni non riescono a sconfiggere la malattia. Se non si adotteranno iniziative concrete, avverte l’Uicc, si arriverà a 26 milioni di nuovi casi e a 17 milioni di morti entro il 2030, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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