Paraplegia: erezione, disfunzione erettile ed eiaculazione

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVLe conseguenze di una lesione midollare (paralisi, incontinenza fecale, disfunzione erettile…)  sono determinate dal livello e dalle caratteristiche della lesione stessa, che può essere completa o incompleta; è comunque accertato che dopo un danno mielico le funzioni sessuali nell’uomo risultano quasi sempre compromesse.

Conseguenze di una lesione midollare sulla sessualità

Nel maschio, infatti, si può verificare un completo sconvolgimento delle funzioni dell’apparato genitale: sia la funzione erettiva che quella eiaculatoria sono sempre deficitarie (a volte addirittura assenti), con notevoli compromissioni della “potenza sessuale” (possibilità di avere normali rapporti sessuali: coito) e della fertilità (possibilità di procreare). Inoltre viene quasi sempre alterata (o abolita) la sensibilità orgasmica. E’ opportuno comunque ribadire che esistono notevoli variabilità individuali legate al livello e alla completezza della lesione, nonchè alcune possibilità terapeutiche che verranno illustrate in seguito.

La lesione midollare compromette notevolmente la capacità eiaculatoria. Nei giorni immediatamente successivi ad un danno midollare, durante la fase di shock spinale, non è possibile ottenere né l’erezione né l’eiaculazione. Una volta superata la fase di shock spinale, si osserva nel paziente la ripresa dell’attività riflessa midollare con quadri clinici ovviamente diversi a seconda del livello di lesione.

Nei pazienti con lesione al di sopra di T9 è possibile ottenere l’eiaculazione durante il coito o la masturbazione (eiaculazione riflessa), per l’integrità sia del centro toraco-lombare, che controlla l’emissione, che del centro somatico sacrale, che regola l’eiaculazione propriamente detta: l’interruzione delle connessioni con i centri encefalici, però, consente solo raramente una eiaculazione spontanea. In alcuni casi, per la presenza di dissinergia tra lo sfintere liscio e lo sfintere striato dell’uretra, durante l’eiaculazione il liquido seminale può refluire in vescica: non si osserva pertanto alcuna espulsione di sperma all’esterno pur essendo conservato il riflesso dell’emissione (eiaculazione retrograda) (Figura 3).

Nelle lesioni che coinvolgono i metameri T9-L1 non vi è la possibilità di ottenere in alcun modo l’emissione e di conseguenza l’eiaculazione.

Nelle lesioni al di sotto di L1 vi può essere, anche se non frequentemente, emissione di liquido seminale (eiaculazione psicogena), spesso non legata al coito o alla masturbazione, per la conservazione del controllo corticale sul centro simpatico toraco-lombare: se il centro somatico S2-S4 è rimasto integro, l’eiaculazione potrà assumere caratteristiche fisiologiche (eiaculazione “a getto”), mentre in caso di lesione del cono terminale l’eiaculazione sarà debole e gocciolante. In caso di lesione incompleta le possibilità di ottenere l’eiaculazione saranno ovviamente maggiori e si potranno configurare quadri clinici di difficile standardizzazione.

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Terapia

La terapia dei deficit dell’eiaculazione è rappresentata dal vibromassaggio penieno e dall’elettroeiaculazione.

Il trattamento più utilizzato è il vibromassaggio penieno (Figura 4), che viene realizzato con una stimolazione della superficie ventrale del pene, dalla radice alla regione del frenulo, mediante un apparecchio che produce vibrazioni meccaniche di frequenza da 70 a 110 Hz e ampiezza di 2-3 mm. Grazie alla particolare stimolazione della cute del pene, l’input raggiunge il centri midollari dell’emissione e dell’eiaculazione, evocando il riflesso eiaculatorio: è necessario, però, che il centro toraco-lombare sia integro, come pure le fibre ascendenti (tratto lombo-sacrale) dell’arco spinale riflesso. In altri termini una eiaculazione riflessa mediante vibromassaggio penieno potrà essere ottenuta, in caso di lesione completa, quando il livello lesionale è superiore a T9: non si verificherà, invece, in caso di lesione del centro toraco-lombare, come pure del tratto lombo-sacrale del midollo per interruzione della branca afferente del riflesso eiaculatorio.

Il vibromassaggio penieno, inoltre, è in grado di migliorare le erezioni riflesse per cui a volte viene utilizzato anche nel trattamento dei deficit erettivi.

L’elettroeiaculazione viene effettuata mediante una sonda rettale, posizionata con gli elettrodi rivolti verso la prostata: gli impulsi elettrici stimolano le fibre periferiche dell’emissione ottenendo una risposta eiaculatoria con frequenza maggiore rispetto all’utilizzazione del vibromassaggio penieno. Gli inconvenienti sono rappresentati dalle crisi di disreflessia autonomica e dalle lesioni della mucosa rettale.

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Paraplegia: posso avere dei figli?

Una delle limitazioni maggiormente avvertite dai pazienti mielolesi è la compromissione della fertilità che consegue principalmente a turbe della eiaculazione ma anche ad alterazioni qualitative del liquido seminale. La produzione di sperma continua anche dopo la lesione, ma vi può essere frequentemente una riduzione del numero degli spermatozoi nell’eiaculato o una loro alterazione funzionale (motilità): i processi infiammatori urogenitali (prostatiti, epididimiti, orchiti), la riduzione dell’apporto ematico scrotale, le alterazioni della termoregolazione, la denervazione delle strutture tubulari del testicolo e i deficit ormonali rappresentano le cause più frequenti di depressione (danno) della spermatogenesi (produzione degli spermatozoi) nel paziente con lesione midollare. L’infertilità del maschio medulloleso è determinata, nella stragrande maggioranza dei casi, dai deficit della funzione eiaculatoria: solo nel 5-10% delle mielolesioni complete (e nel 25-35% delle lesioni incomplete) è possibile osservare una eiaculazione spontanea anterograda.

La possibilità per la persona con lesione midollare di avere figli per via naturale è legata alla presenza di erezioni sufficientemente valide da consentire il coito e la eiaculazione anterograda durante il coito stesso. Tale situazione si realizza solo in una piccola percentuale di casi (dall’1 al 6% nelle lesioni complete e dal 6 al 10% nelle lesioni incomplete), per cui è necessario ricorrere molto spesso a metodiche di fecondazione assistita (inseminazione artificiale “in vivo” o “in vitro”). La raccolta degli spermatozoi dal paziente mieloleso può avvenire in vari modi. In presenza di eiaculazione anterograda non possibile durante il coito, il liquido seminale può essere ottenuto mediante la masturbazione, il vibromassaggio penieno o l’elettroeiaculazione. Con le stesse tecniche può essere evocata anche una eiaculazione retrograda: si dovrà provvedere, in questo caso, alla raccolta degli spermatozoi nelle urine mediante particolari metodiche che ne impediscano il rapido deterioramento all’interno della vescica. Se la lesione ha coinvolto il centro toraco-lombare dell’emissione (T9-L1) non vi è la possibilità di ottenere in alcun modo l’eiaculazione: la raccolta del liquido seminale potrà avvenire solo chirurgicamente mediante il prelievo degli spermatozoi direttamente dai deferenti, dall’epididimo o dal testicolo.

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Erezioni notturne dolorose, bisogno di urinare e ipertrofia prostatica

MEDICINA ONLINE NAUSEA MAL DI PANCIA REFLUSSO GE ESOFAGO STOMACO DUODENO INTESTINO TENUE DIGIUNO ILEO APPARATO DIGERENTE CIBO TUMORE CANCRO POLIPO ULCERA DIVERTICOLO CRASSO FECI VOMITO SANGUE OCCULTO MILZA VARICI CIRROSI FEGATOLe “erezioni notturne” sono erezioni del pene che avvengono durante il sonno, senza che l’uomo neanche se ne accorga, di solito quattro o cinque volte per notte con una durata di circa 10 minuti per episodio, ciò significa che un uomo passa circa 40/50 minuti a notte con una erezione in atto. Generalmente non indicano alcuna patologia, anzi sono un segnale di salute dei meccanismi di erezioni del pene e se scompaiono potrebbero indicare disfunzione erettile, tuttavia – se si associano spesso a risveglio notturno con annessa urgenza di urinare – potrebbero essere uno dei sintomi di prostatite o di ipertrofia della prostata.

Prostatite

Con il termine “prostatite” (in inglese “prostatitis“) si intende l’infiammazione della prostata, ghiandola maschile che si trova sotto la vescica e annovera tra le sue funzioni la produzione di liquido seminale. Si stima che la prostatite colpisca fino al 14% della popolazione maschile, indipendentemente da età ed etnia. Per approfondire, leggi: Prostatite batterica ed abatterica: cause e cure dell’infiammazione della prostata

Ipertrofia prostatica benigna

L’ipertrofia prostatica benigna – più correttamente denominata “iperplasia prostatica benigna” – è una delle malattie più frequenti dell’uomo oltre i 50 anni e consiste in un aumento di volume della prostata (generalmente associato ad un aumento del PSA rilevato con l’analisi del sangue): ciò determina un quadro sintomatologico che interferisce sulla qualità della vita dell’uomo. Non è ancora definito se ciò sia da considerare una naturale conseguenza delle modificazioni ormonali correlate con il processo dell’invecchiamento od una malattia conseguente a molteplici fattori di diversa natura. È certamente un problema destinato a crescere proporzionalmente all’invecchiamento della popolazione: studi istologici hanno rilevato che il 50% degli uomini al di sopra dei 60 anni ed il 90% di quelli con più di 80 anni presentano una ipertrofia prostatica. In circa un quarto della popolazione maschile al di sopra dei 60 anni l’ipertrofia può essere presente pur non essendo clinicamente evidente.
L’aumento di volume della prostata determina una compressione ed uno stiramento del condotto uretrale che la attraversa, causando così una ostruzione meccanica che, combinata alla contrazione del muscoli del collo vescicale (ostruzione dinamica), ostacola più o meno fortemente il passaggio dell’urina.

L’ipertrofia prostatica benigna viene suddivisa in tre stadi clinici:

  1. in un primo stadio compaiono segni di tipo irritativo: aumentata frequenza diurna e notturna (pollachiuria), minzione imperiosa e disuria;
  2. il secondo stadio è caratterizzato dall’ostacolo alla evacuazione totale dell’urina. I sintomi predominanti sono: ritardo o incapacità ad iniziare la minzione con necessità della contrazione dei muscoli addominali; si riducono calibro e forza del getto urinario che è prolungato nel tempo ed accompagnato da sgocciolamento perdurante alla fine dell’atto; talora vi è minzione in due tempi con la sensazione di uno svuotamento incompleto della vescica;
  3. il terzo stadio è contraddistinto da ritenzione cronica di urina, minzione per rigurgito, spesso complicata da infezione urinaria recidivante, da ematuria e nei casi avanzati da uretero-idro-nefrosi bilaterale e conseguente insufficienza renale. Non sono infrequenti turbe della sfera sessuale quali eiaculazione precoce, erezioni notturne frequenti e fastidiose, emospermia e turbe della funzione erettile.

Integratori alimentari per il benessere della prostata

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di diminuire infiammazioni e bruciori e migliorare la salute della prostata:

La valutazione del PSA può essere effettuata anche a casa, usando un test pratico ed affidabile come quello consigliato dal nostro Staff medico: https://amzn.to/44JmBFz

Per approfondire:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Da donna a uomo: l’incredibile trasformazione di Jamie

MEDICINA ONLINE Jaimie Wilson TRANSGENDER TRANFORMATION FEMALE MALE TRANS CHIRURGIAUn corpo scolpito, una passione sfrenata per la musica e due affascinanti occhi lagunari: ecco come si presenta oggi Jaimie Wilson, 21 anni, giovane musicista che sta spopolando non poco su Instagram. Ma cosa caratterizza davvero questo ragazzo non è il suo bell’aspetto di oggi quanto la sua storia precedente: Jaimie è infatti uno fra le milioni di persone transgender che vivono oggi negli Stati Uniti. Nel 2005, all’età di 18 anni, Jamie ha infatti deciso di intraprendere la delicata strada della transazione, conscio del fatto che finalmente avrebbe potuto incarnare ciò che realmente sentiva di essere: un uomo.

In un primo momento non volevo fare coming out come transgender perché non ho mai mostrato alcun “segno”, come li definisce la gente.

Ha spiegato il ragazzo in numerosi post presenti sul suo profilo Instagram ufficiale, tutt’oggi seguito da più di 400mila persone. Una scelta, quella di cambiare sesso, che ha scosso non poco l’opinione della famiglia e degli amici e li ha portati ad abbandonarlo. Una decisione che non ha però distolto Jaimie dal suo scopo, ovvero ottenere il corpo per cui aveva lottato così tanto. Dopo 2 anni di cure di testosterone, operazioni chirurgiche e duro lavoro in palestra, Jaimie è finalmente l’uomo che aveva sempre desiderato essere. Oggi, nel 2017, il giovane americano è una vera e propria star del mondo social: attraverso la sua esperienza ha ispirato numerose persone ad accettarsi, nonostante le difficoltà, e a comprendere quanto sia necessario esprimersi per ciò che si è davvero, anche se ciò significa andare incontro all’abbandono di persone care. Jaimie è anche un aspirante musicista e in poco tempo si è anche affermato come cantante grazie a numerose cover postate sul suo canale Youtube: grazie a esse è stato inoltre invitato a esibirsi sul palco del Festival di Sziget a Budapest, nell’agosto 2017, insieme a celebri cantanti moderni come i The Chainsmokers, Pink e il rapper Wiz Khalifa.

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Finasteride e disfunzione erettile: la Sindrome post finasteride

MEDICINA ONLINE TRISTE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DOPING DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE SAD COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRL MAN WALLPAPERLa finasteride (nome commerciale Proscar e Propecia) è un farmaco appartenente alla categoria degli inibitori della 5-alfa-reduttasi di tipo II, usato principalmente per il trattamento di ipertrofia prostatica benigna, cancro alla prostata ed alopecia androgenetica.

Sindrome post finasteride

La finasteride si è dimostrata in grado di causare un’ampia gamma di disordini persistenti alla sospensione del trattamento sulla sfera emotiva e sessuale che vengono definiti nel complesso sindrome post finasteride. Tali disordini sono stati evidenziati in fase post marketing in particolare in pazienti che hanno fatto uso cronico della sostanza per il trattamento dell’alopecia androgenetica. Tale sindrome, pur descritta ed evidenziata in diversi studi e riprodotta in modelli murini, non è ancora formalmente riconosciuta dalla maggior parte delle autorità della farmacovigilanza (AIFA) perciò non è riportata nei foglietti illustrativi, nelle linee guida e non sono stati diramati bollettini volti ad informare specialisti e medici di famiglia di tale eventualità. Ciò contribuisce a generare erronee diagnosi di disfunzioni sessuali con causa psicologica, che vengono perciò affrontate in maniera inadeguata, e alla mancata segnalazione alle autorità di farmacovigilanza dei casi con grave sottostima del fenomeno. Non è stato attualmente individuato un fattore diagnostico (test di laboratorio) in grado di confermare la presenza della patologia: i classici parametri ormonali ematici comunemente associati alla comparsa di disfunzioni sessuali (abbassamento testosterone, innalzamento prolattina) risultano nella norma. L’eziologia della sindrome e l’incidenza sono sconosciuti, così come non sono noti trattamenti. Nella sindrome potrebbero essere implicati anche meccanismi di alterazione epigenetica.

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Sintomi

I sintomi di tale patologia possono comparire durante il trattamento persistere oppure, più raramente, comparire in corrispondenza della sospensione dell’assunzione della sostanza. I sintomi più comuni, che possono essere presenti contemporaneamente o meno, consistono in:

  • Sintomi sessuali: riduzione delle erezioni mattutine, disfunzione erettile, desiderio sessuale ipoattivo, disfunzione eiaculatoria con diminuzione dell’intensità orgasmica, riduzione del getto e del volume seminale, riduzione delle dimensioni del pene, induratio penis plastica, intorpidimento del pene, riduzione del volume testicolare e intorpidimento testicolare.
  • Sintomi fisici sistemici: ginecomastia, astenia cronica, svogliatezza, ipotrofia muscolare, debolezza muscolare, contrazioni muscolari, secchezza della cute, diminuzione della produzione del sebo, assottogliamento della pelle, melasma incremento del peso corporeo e della massa grassa, diminuzione della temperatura corporea, tinnito, riduzione di HDL, aumento dei trigliceridi.
  • Sintomi neurologici: riduzione della memoria, rallentamento dei processi cognitivi, diminuzione della comprensione, danni alla capacità di problem solving, depressione, ansia, insonnia, pensieri suicidi, piattezza emotiva, anedonia.

In uno studio osservazionale condotto dall’università di Trieste su 79 uomini è risultato che il sintomi più frequentemente riportato era la diminuzione della sensibilità genitale (rilevata nell’87,3% dei pazienti), diminuzione della forza eiaculatoria (riportata dall’82,3%), anedonia(75,9%),mancanza di concentrazione (72,2%) e diminuzione del tono muscolare (51,9%).

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Prevalenza

In uno studio è emerso che il 31,4% degli uomini che stavano assumendo un inibitore delle 5α-reduttasi (finasteride e dutasteride) che non soffrivano precedentemente di disfunzione erettile, hanno cominciato a sperimentare tale effetto collaterale che è persistito a seguito della sospensione nell’1,4% dei pazienti trattati. In altro studio retrospettivo, in cui si sono analizzate le segnalazioni di 4910 soggetti a seguito della assunzione di finasteride per il trattamento dell’alopecia androgenetica al dosaggio di 1 mg al giorno, sono stati identificati 611 casi di seri e persistenti effetti collaterali sia a livello sessuale (577 casi, pari al 11,8%), sia a livello mentale (39 casi, 7,9%) che sono risultati in 6 casi di suicidio.

Cause

Non è nota l’eziologia della patologia. Degli studi hanno evidenziato una significativa alterazione nel livello di neurosteroidi nel fluido cerebrospinale di pazienti con la patologia. In modelli animali si è osservato un aumento del livello di recettori per gli andorgeni nella corteccia cerebrale e un aumento della subunità beta-3 del recettore del GABA-A nel cerebellum.

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Finasteride per ipertrofia prostatica ed alopecia androgenetica

MEDICINA ONLINE FARMACO FARMACIA PHARMACIST PHOTO PIC IMAGE PHOTO PICTURE HI RES COMPRESSE INIEZIONE SUPPOSTA PER OS SANGUE INTRAMUSCOLO CUORE PRESSIONE DIABETE CURA TERAPIA FARMACOLOGICLa finasteride (nome commerciale Proscar e Propecia) è un farmaco appartenente alla categoria degli inibitori della 5-alfa-reduttasi di tipo II (l’isoforma di tipo I è concentrata in particolar modo a livello di cute, ghiandole sebacee, sistema nervoso centrale e fegato, mentre l’isoforma di tipo II è maggiormente concentrata a livello di prostata e follicoli piliferi), un enzima intracellulare la cui funzione è quella di metabolizzare il testosterone in diidrotestosterone (DHT), un ormone androgenico che può essere causa di acne, calvizie e ipertrofia prostatica benigna. Dal 2006, scaduta la patente della Merck sul Proscar, il farmaco viene commercializzato anche come farmaco generico.

Per cosa viene usata la Finasteride?

La Finasteride è utilizzata principalmente per il trattamento di:

  • ipertrofia prostatica benigna;
  • cancro alla prostata;
  • alopecia androgenetica.

Dosaggio:

  • Patologie prostatiche: la dose raccomandata è pari a 5 mg, una volta al giorno, lontano dai pasti. Un trattamento di durata pari ad almeno sei mesi si può rendere necessario per stabilire se il farmaco sia in grado di determinare una risposta favorevole. Sono comunque possibili miglioramenti in tempi più brevi.
  • Alopecia androgenetica: le dosi sono di 1 mg al giorno da assumere a tempo indefinito.

Finasteride ed ipertrofia prostatica benigna

La finasteride fu messa inizialmente in commercio quale trattamento specifico per l’ipertrofia prostatica benigna (IPB). Il dosaggio previsto è di 5 mg pro die. Vari studi hanno mostrato che sono necessari più di sei mesi di assunzione del farmaco affinché siano visibili benefici di un certo rilievo. Se, per un qualsivoglia motivo, il trattamento dovesse essere interrotto prima del periodo minimo previsto oppure se l’assunzione dovesse avvenire in modo discontinuo, gli effetti positivi esplicati dal farmaco potrebbero regredire. Uno dei problemi legati all’assunzione di finasteride è relativo alle concentrazioni sieriche di PSA (Prostatic Specific Antigen, antigene prostatico specifico); vi sono molti studi che affermano che l’assunzione di finasteride ad alte dosi (i 5 mg al giorno previsti per il trattamento dell’IPB) riduca significativamente i livelli sierici dell’antigene prostatico specifico; il problema è che detta riduzione è probabilmente un mero effetto di tipo farmacologico senza che vi sia efficacia preventiva o terapeutica (valori superiori ai 4 ng/ml meritano approfondimenti in quanto possono essere spia della presenza di patologie quali il tumore alla prostata, l’IPB ecc.); esiste quindi il rischio che i risultati della titolazione del PSA, che viene usata nel monitoraggio di patologie prostatiche sia benigne che maligne, risultino “normali” anche in presenza di carcinoma della prostata o di altra patologia di questo organo. Non vi è la certezza che quello che succede per assunzioni di 5 mg al giorno non succeda anche per dosaggi sì inferiori, ma continuativi come nel caso dei trattamenti anticalvizie; alcuni studi sembrano infatti indicare che anche a dosaggi più bassi gli effetti della finasteride sui livelli sierici di PSA siano gli stessi. Sembra quindi ragionevole che i soggetti che intendono iniziare il trattamento con la finasteride eseguano un test del PSA prima di cominciare la terapia, allo scopo di evitare risultati condizionati dal farmaco; inoltre, nel caso il valore dell’antigene salga di 0,3 ng/ml durante il trattamento con finasteride, è consigliabile effettuare un prelievo bioptico.

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Finasteride ed effetti collaterali permanenti nell’ambito della sfera sessuale

Alcuni degli effetti collaterali da assunzione di finasteride riguardano la sfera sessuale; fino a poco tempo fa si riteneva che, per assunzioni a basso dosaggio, tali effetti avessero carattere transitorio; studi piuttosto recenti hanno però messo in evidenza che tali effetti sono verosimilmente irreversibili sulla funzione sessuale maschile; per quanto riguarda i dosaggi più alti c’è addirittura il sospetto di un aumento del rischio di contrarre il cancro alla prostata. Per ottenere risposte definitive sulla questione saranno necessari ulteriori approfondimenti, ma c’è sicuramente abbastanza su cui riflettere, tant’è che l’Associazione Americana di Urologia raccomanda ai propri associati di informare dettagliatamente i propri pazienti sia su tali effetti collaterali sia sulle terapie alternative per l’IPB.

Finasteride ed alopecia androgenetica

La finasteride è probabilmente il farmaco più usato nella terapia della calvizie; i risultati ottenuti sono considerati di un certo rilievo dal momento che, dopo un periodo di 12 mesi di trattamento, si osserva una ricrescita moderata o densa nel 48% dei casi; dopo un periodo di 24 mesi la percentuale sale al 66%; l’efficacia del trattamento migliora in caso di combinazione con il minoxidil (formulazioni al 2 e al 5%). Come detto in precedenza, la finasteride agisce inibendo l’enzima 5-alfa-reduttasi, per la precisione il tipo 2 che è localizzato nell’epididimo, nella prostata, nella guaina epiteliale dei follicoli piliferi ecc.; l’inibizione dell’enzima causa una riduzione del DHT circolante il cui eccesso è una delle cause della calvizie. Alle dosi indicate (ricordiamo che la FDA ne ha approvato l’uso come trattamento anticalvizie alla dose di 1 mg al giorno) il farmaco ha una bassa percentuale di effetti collaterali (tra i quali vengono segnalati diminuzione della libido, riduzione dell’eiaculato, difficoltà nel raggiungimento e/o nel mantenimento dell’erezione, ginecomastia, dolore testicolare, ritenzione idrica, accumulo di adipe, reazioni allergiche ecc.) ritenuti comunque transitori o reversibili in caso di sospensione del trattamento (posizione che secondo alcuni autori non è condivisibile, si veda quanto riportato nella parte finale del paragrafo precedente). Il trattamento con finasteride può essere effettuato solo dietro prescrizione medica; il costo di un mese di terapia si aggira sui 55 euro (28 compresse da 1 mg); quest’ultima deve essere continuativa, infatti, nel caso essa venga sospesa, la situazione tornerà allo stato di pre-trattamento nel giro di 9-12 mesi circa. Il farmaco è controindicato nelle donne e nei bambini oltre che in caso di ipersensibilità verso qualsiasi componente del prodotto.

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Una riflessione sugli effetti collaterali della Finasteride

Visti gli effetti collaterali del farmaco, che in alcuni casi potrebbero essere veramente pesanti, viene da chiedersi se valga veramente la pena di ricorrere al farmaco per questioni estetiche. L’aspetto estetico è sicuramente una condizione facilitante, ma è perlomeno curioso constatare come molte persone tendano a sopravvalutare determinate soluzioni: un uomo calvo di 50 anni, con un cattivo stile di vita, se avesse tutti i capelli, quanti anni dimostrerebbe? Probabilmente 50 o più. In altri termini, se si può essere favorevoli alla chirurgia estetica per soluzioni decisamente migliorative e durature (per esempio il rimodellamento di un naso orribile, un nuovo aspetto può cambiarti la vita), è necessario valutare con molto spirito critico quelle soluzioni che di fatto migliorano di poco con svantaggi non indifferenti (si veda l’esempio del vestirsi bene nella pagina sull’errore di importanza).

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La qualità dell’erezione del pene determina il grado di piacere femminile? 

MEDICINA ONLINE ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA TIMORE COPPIA MENTE PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE MATRIMONIO FIDANZATI UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE SEX.pngLa qualità dell’erezione del pene può determinare il grado di piacere femminile?
Si, certamente. Bisogna subito chiarire che la rigidità massimale del pene, cioè quella del 100% (la massima possibile), non è costante per tutta la durata di un rapporto, specie se è prolungato e comprende vari cambi di posizione, ma oscilla. Nella gran parte dei soggetti la rigidità massima è presente solo nelle fasi iniziali ed in quelle immediatamente precedenti l’orgasmo. Durante il rapporto, però, l’erezione non dovrebbe mai scendere al di sotto della soglia dell’80% della capacità erettiva massima. Una erezione al di sotto di tale soglia potrebbe in effetti rendere il rapporto meno soddisfacente, visto che non permette una adeguata pressione e frizione sulle pareti vaginali, fatto che diminuisce la sensazione di piacere, specie nella donna.
Vi forniamo ora una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, facilitando e potenziando l’erezione, procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna. Sono elencati anche alcuni ausili che permettono l’allungamento della lunghezza del pene senza chirurgia, utili per fornire al paziente maggior fiducia in sé stesso e nelle proprie prestazioni sessuali, il che spesso è sufficiente per migliorare l’erezione.

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

Un prodotto più economico, ma comunque caratterizzato da buona costruzione, è questo: http://amzn.to/2HRt3Ah

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

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I farmaci per la disfunzione erettile determinano subito erezione?

MEDICINA ONLINE SESSO ANSIA PRESTAZIONE SESSUALE COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA CAMEL TOE LOVE FIRST TIME LOVER SEX GIRL MANo, tali farmaci non determinano una erezione appena assunti, solo per il fatto di essere assunti. Viagra, Cialis e Levitra hanno solo la capacità di facilitare l’erezione in presenza di un effettivo stimolo sessuale, ed anche in quel caso non è detto che determinino realmente una erezione realmente efficace e duratura: alcune patologie potrebbero comunque ostacolare i meccanismi erettivi del pene.

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Erezioni notturne involontarie, frequenti e continue: cosa indicano?

MEDICINA ONLINE DORMIRE SONNO LETTO UOMO DONNA SESSO AMORE COPPIA MATRIMONIO ESTATE CALDO TRUCCHI TEMPERATURA CUSCINO MATERASSOLe “erezioni notturne” sono erezioni del pene che avvengono durante il sonno, senza che l’uomo neanche se ne accorga, di solito quattro o cinque volte per notte con una durata di circa 10 minuti per episodio, ciò significa che un uomo passa circa 40/50 minuti a notte con una erezione in atto (in alcuni casi anche di più). Generalmente non indicano alcuna patologia, anzi sono un segnale di salute dei meccanismi di erezioni del pene e se scompaiono potrebbero indicare disfunzione erettile. In gergo medico questo fenomeno è chiamato “nocturnal penile tumescence” (tumescenza peniena notturna) ed è collegato ad una fase ben specifica del sonno e cioè al sonno REM (la fase in cui si sogna). Tale fase non è costantemente presente in tutto il periodo di sonno, ma si attiva a cicli; a tal proposito leggi anche:

L’erezione notturna potrebbe essere facilitata in caso si verifichi un sogno particolarmente emozionante o un sogno erotico. Se il soggetto si sveglia durante la notte, durante una fase REM, potrebbe succedere che si svegli con una erezione peniena già in atto o addirittura con lievi perdite di sperma, cosa che avviene ad esempio nel caso della tipica erezione mattutina che provano molti uomini al risveglio.

Perché si verificano le erezioni notturne?

Le cause delle erezioni notturne, non sono ancora del tutto note. Le ultime ricerche sembrano indicare che le erezioni notturne siano una forma diginnastica” che il pene compie autonomamente per “tenersi in forma” e favorire una ottimale funzione erettile permettendo di ossigenare i corpi cavernosi e mantenendo la giusta elasticità. Attraverso questa attività spontanea è possibile mantenere lo stato di efficienza della muscolatura liscia intra-cavernosa. Questo costituisce una forma di training, specie del muscolo pubo-coccigeo, così come avviene per gli altri muscoli del corpo grazie all’attività fisica. In alcuni casi particolare le erezioni notturne si verificano frequentemente ed in modo fastidioso: ciò potrebbe essere un segnale di una malattia prostatica, a tal proposito leggi: Erezioni notturne dolorose, bisogno di urinare e ipertrofia prostatica

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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