Scopri le formidabili proprietà curative dell’anguria

MEDICINA ONLINE DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ANGURIA COCOMERO MELONE FA INGRASSARE DIMAGRIRE FRUTTA ACQUA CALDO ESTATEL’anguria contrasta alcune patologie ed inestetismi:

  • Cistite, ritenzione idrica, gonfiore alle gambe. Grazie alle sue capacità diuretiche e disintossicanti, legate anche all’alta percentuale di acqua contenuta, il cocomero aiuta la depurazione dei reni.
  • Ipertensione e patologie legate all’apparato cardiocircolatorio grazie al potassio che regola insieme al sodio la quantità di liquidi nell’organismo. Per combattere l’ipertensione è infatti necessario assumere la giusta quantità di potassio, mentre invece viene assunto normalmente sodio in quantità eccessiva.
  • Carcinomi e tumori, soprattutto alla prostata, grazie al contenuto di licopene un antiossidante che combatte i radicali liberi.
  • Anemia, in quanto il cocomero è ricco di ferro e vitamine A e C e quindi è un ottimo ricostituente.
  • Stipsi ed emorroidi, i semi, come detto, hanno effetto lievemente lassativo e pertanto aiutano a riattivare un intestino pigro con notevoli benefici per le emorroidi.
  • Cellulite: il suo effetto disintossicante e drenante riduce l’accumulo di tossine e tessuto adiposo, attiva il microcircolo ed è pertanto molto utile a prevenire l’odioso inestetismo.
  • Invecchiamento cutaneo: il betacarotene di cui l’anguria è ricca, aiuta a prevenire l’invecchiamento della pelle, in quanto stimola la rigenerazione cellulare.
  • Umore e fame nervosa: la vitamina B ed il magnesio presenti nel frutto migliorano l’umore e contrastano la fame nervosa uno dei principali responsabili dell’aumento di peso.
  • Colesterolo e trigliceridi: poiché ricco di acqua e fibre il melone migliora la circolazione, e fluidifica il sangue contrastando il deposito di grassi.
  • Astenia e disidratazione in bambini, anziani e sportivi: l’anguria è rinfrescante e ricca di sali minerali per cui è molto efficace per contrastare disidratazione, stanchezza e spossatezza tipica dei periodi molto caldi e pertanto particolarmente indicata nell’alimentazione di anziani e bimbi, inoltre – grazie alla forte presenza di acqua e sali minerali – in caso di attività sportiva di diverso tipo (corsa, aereobica ma anche body building) anche solo una fetta di anguria può giovare molto nel restituire al corpo gli elementi perduti con la sudorazione e contrastare l’ipotensione arteriosa.

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Marmellata di kiwi: ricetta originale, sana e gustosa

MEDICINA ONLINE KIWI FRUTTA PROPRIETA CALORIE ZUCCHERI GRASSO DIMAGRIRE DIABETE INSULINA SANGUE GLICEMIALa marmellata o confettura di kiwi è una marmellata abbastanza insolita rispetto alle classiche al gusto di fragola, pesca o albicocca ma è decisamente molto gustosa. Il periodo giusto per preparala è in ottobre quando inizia la stagione dei kiwi.

Ingredienti

  • 1 kg di kiwi maturi ma non molli;
  • 700 gr di zucchero;
  • il succo di 2 limoni.

Procedimento

  1. Sbucciate i kiwi, tagliateli a piccoli pezzi togliendo eventualmente la parte bianca interna. Metteteli in una pentola dal fondo pesante, insieme al succo dei limoni e allo zucchero.
  2. Mescolate molto bene, coprite e lasciate riposare per 4/5 ore.
  3. Trascorso questo tempo mettete la pentola sul fuoco e portate a bollore, lasciando cuocere per circa 10 minuti. Togliete con una palettina bucata l’eventuale schiuma che si formasse in superficie.
  4. Abbassate la fiamma e continuate la cottura a fuoco medio per ancora 40 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
  5. Per vedere quando la marmellata è pronta, fate la prova piattino, che consiste nel mettere un cucchiaino di marmellata su un piatto freddo. Inclinando il piattino la marmellata dovrà aderire senza scivolare rapidamente.
  6. Versate la marmellata ancora calda nei vasetti caldi preventivamente sterilizzati e perfettamente asciutti. Chiudeteli con un tappo nuovo e capovolgeteli, girandoli solo a completo raffreddamento.
  7. Se volete mantenere la marmellata più a lungo, pastorizzatela, facendo bollire i vasetti raffreddati avvolti in tovaglioli in una pentola completamente coperti di acqua fredda . L’acqua deve superare di 10 cm il tappo dei vasetti.
  8. Portate a bollore e fate bollire per circa 30 minuti, quindi spegnete la fiamma e lasciateli raffreddare all’interno della pentola con l’acqua.

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Diabete: quale frutta mangiare e quale evitare? Guida completa

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La frutta indicata per i diabetici e per i prediabetici, è:

  • mele,
  • pere,
  • agrumi,
  • fragole,
  • ciliegie,
  • pesche,
  • albicocche,
  • kiwi,
  • avocado,
  • frutti di bosco,
  • melone,
  • cocomero.

Il consumo deve ovviamente avvenire sempre con moderazione e buon senso.

La frutta invece meno indicata per i diabetici e per i prediabetici, è:

  • uva,
  • fichi,
  • banane,
  • frutta essiccata,
  • frutta sciroppata.

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Il diabetico può mangiare le nespole? Quante calorie hanno?

MEDICINA ONLINE BERE GELATO NESPOLE FRUTTA DIABETE BEVANDA CALORIE SODIO GLICEMIA GASSATA OLIGOMINARALE DISTILLATA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETA CIBO PASTO LONTANO DAI PASTILe nespole contengono soltanto 47 calorie per 100 grammi, circa 12 grammi di carboidrati ed 1,7 grammi di fibra alimentare. Inoltre contengono tanta acqua, fibre, sali minerali (come potassio, fosforo, magnesio e calcio) e vitamine (vitamina C, vitamina B). Possono essere assunti dal diabetico, in dosi moderate e possibilmente lontano dai pasti principali.

Importante: in caso di dubbio, il paziente diabetico può – sotto controllo medico – monitorare la propria risposta glicemica all’assunzione di certi alimenti, annotando i valori su un taccuino e raffrontando le relative glicemie.

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L’ananas fa ingrassare o dimagrire? Quante calorie ha?

MEDICINA ONLINE ANANAS FRUTTA CALORIE DIABATE GLICEMIA INSULINA ZUCCHERI CARBOIDRATI CIBO DOLCE MANGIARE ACQUA VALORI PROPRIETA NUTRIZIONISTA TAVOLA DIETA DIMAGRIRE TERMOGENICO.jpgChi è a dieta se lo domanda spesso: l’ananas fa dimagrire? Falso o, quantomeno, non del tutto corretto. E’ vero, invece, che questo gustoso frutto esotico, il cui nome deriva da ‘Anana’ che in lingua caraibica significa ‘profumo dei profumi’, è povero di calorie (possiede solo 50 calorie per 100 grammi) ed è molto ricco di acqua, quindi può favorire l’eliminazione dei liquidi, ma non ha azione diretta sul dimagrimento.

Perché l’ananas è consigliato a chi vuole dimagrire?

L’ananas, originario dell’America Centrale contiene grandi quantità di bromelina, una sostanza che facilita la digestione e la disintegrazione delle proteine. Questa sostanza, appunto, è un enzima che agisce sul fegato e sull’intestino favorendo la digestione delle proteine, questo però non vuol dire che fa dimagrire. La sua azione diuretica aiuta a snellire chi soffre di ritenzione idrica eliminando i liquidi con le urine, ma per quel che riguarda i chili di troppo quelli, purtroppo, restano.

E l’eliminazione dei liquidi aiuta a perdere peso?

L’ananas è ricchissimo di acqua e questa, associata alla sua proprietà digestiva, favorisce la depurazione e lo ‘sgonfiamento’ del fisico tramite l’eliminazione dei liquidi e delle tossine con le urine. La diuresi, infatti, aiuta a purificare l’organismo disintossicandolo, dando anche una sensazione generale di benessere. Proprio per questa sua proprietà detossinante l’ananas aiuta a eliminare i gonfiori e la ritenzione idrica riducendo la cellulite e mettendo il fisico in una condizione di benessere. Questi effetti si hanno sempre grazie alla bromelina, che ha la capacità di controllare gli edemi sia di tipo post – traumatico sia di origine infiammatoria, e alla presenza di acidi organici.

Quando è meglio mangiare l’ananas: prima o dopo i pasti?

L’ideale è di mangiare l’ananas a fine pasto perché in questo modo aiuta la digestione, ma solo se è fresco perché la bromelina, che ha proprietà digestive, si perde con il calore, quindi è assente nell’ananas in scatola o cotto. In ogni caso, può essere utilizzato anche come ‘spezzafame’ a metà mattina o a metà pomeriggio per il suo elevato contenuto di fibre e il suo ridotto apporto calorico (solo 40 Kcal per 100 g). Inoltre, contiene grandi quantità di vitamine (A e C) e sali minerali (calcio, fosforo, potassio e ferro) che lo rendono un elemento prezioso per il benessere dell’organismo.

E’ indicato a tutti?

In linea di massima sì, anche se i preparati a base di ananas potrebbero essere scarsamente tollerati da persone con ulcera peptica attiva e devono essere evitati da chi è in trattamento con anticoagulanti a causa della loro moderata attività antiaggregante piastrinica. Devono, poi, fare attenzione a non esagerare con le dosi le donne in gravidanza perché potrebbe creare complicazioni nella normale crescita del feto.

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Marmellata di pesche fatta in casa: ricetta facile, veloce e gustosa

MEDICINA ONLINE MARMELLATA DI PESCHE FATTA IN CASA VASETTO DISINFETTATO BATULINO CONSERVE VASO VETRO JAM MARMELADE MARMELDE FRUTTA LIGHT LEGGERA ZUCCHERO RICETTA FACILE VELOCE GUSTOSA DIABETE DIETA CALORIECosa c’è di meglio da fare di una buona e gustosa marmellata di pesca fatta in casa? Armatevi di pazienza e di tante pesche biologiche e non trattate, specie se utilizzate anche la buccia.

Gli ingredienti:

  • 1 kg di pesche;
  • 350 g di zucchero;
  • succo di mezzo limone.

Preparazione:

  1. cominciate a tagliare le pesche a piccoli pezzetti con le bucce privandole del nocciolo;
  2. versate le pesche e lo zucchero in una pentola insieme al succo di mezzo limone
  3. cuocere fuoco lento fino ad ebollizione;
  4. continuare la cottura per trenta minuti mescolando con un cucchiaio di legno;
  5. trascorso il tempo necessario per la cottura, potete mixare con un minipimer per ottenere una consistenza molto cremosa;
  6. ancora calda versare nei barattoli di vetro sterilizzati e lasciare raffreddare capovolti per ottenere l’effetto sottovuoto.

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Il diabetico può mangiare l’uva?

MEDICINA ONLINE MANGIARE YOGURT UVA UOVA FRUTTA MAGRA DIABETE CALORIE SEMI GLICEMIA GASSATA OLIGOMINARALE RICETTA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETA CIBO LONTANO DAI PASTI WALLPAPERL’uva contiene mediamente 67 calorie per 100 grammi e circa 17 grammi di carboidrati. L’uva è un tipo di frutta generalmente sconsigliata al paziente diabetico, tuttavia può essere assunta in dosi moderate, lontano dai pasti principali e dopo parere positivo del medico.

Importante: in caso di dubbio, il paziente diabetico può – sotto controllo medico – monitorare la propria risposta glicemica all’assunzione di certi alimenti, annotando i valori su un taccuino e raffrontando le relative glicemie.

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Come coltivare l’anguria in un orto

MEDICINA ONLINE DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ANGURIA COCOMERO MELONE FA INGRASSARE DIMAGRIRE FRUTTA ACQUA CALDO ESTATEL’anguria o cocomero è un classico frutto estivo dell’orto, ideale da mangiare nei periodi più caldi matura proprio durante l’estate. Vi sono diverse varietà, le più conosciute hanno la sugosa polpa rossa, ma ci sono anche di colore giallo. Si tratta di una pianta della famiglia delle cucurbitacee, dalla coltivazione simile a quella del melone.

Il frutto dell’anguria in genere è molto grande, può arrivare a 25 kg, ma per l’orto famigliare ci sono anche varietà dal frutto di dimensione minore, chiamate “angurie baby”, più adatte ai consumi di una famiglia media.

Il terreno e il clima adatti

Le condizioni climatiche sono le stesse del melone, l’anguria è originaria dei climi caldi, ha un seme che nasce sopra ai 24 gradi e poi cresce bene se si hanno temperature attorno ai 30 gradi, per questo è un ortaggio tipicamente estivo e se il clima è un po’ rigido bisogna pensare a tunnel o pacciamatura con teli neri per scaldare meglio le piante. Una temperatura sotto i 14 gradi può fermarne la crescita pregiudicando il raccolto. Il terreno per coltivare l’anguria deve essere ricco e non arido, tendenzialmente acido (pH sopra ai 5,5). Si tratta di una coltivazione che richiede acqua e sostanze nutritive. Come molte piante anche l’anguria teme il ristagno di acqua che provoca marciumi radicali, per cui si prepara il terreno con vangature profonde e lo si arricchisce concimando con stallatico, compost o pollina, l’anguria ama una ricca concimazione di fondo. Se volete che l’anguria sia dolce curate in particolare che vi sia nel terreno una buona presenza di potassio se così non fosse arricchite con concimazione (si può usare anche la cenere).

Come e quando si semina l’anguria

La semina dell’anguria deve avvenire in primavera, se la fate in vasetto da tenere in coltura protetta potete iniziare a marzo, altrimenti, soprattutto se seminate in pieno campo, meglio farlo tra aprile e maggio per evitare il rischio di basse temperature o gelate tardive. Anche il trapianto nell’orto non va eseguito prima di aprile. Sesto di impianto. Dopo aver vangato a fondo e preparato un letto di semina bene affinato si semina l’anguria in postarelle, mettendo tre o quattro semi ognuna a 3 cm di profondità. Lasciamo due metri tra una fila e l’altra e non meno di un metro tra ogni pianta lungo la fila, le angurie sono piante che occupano molto spazio e che chiedono tanto al terreno. Dopo che le piantine sono spuntate è fondamentale diradarle lasciandone solo due ogni postarella.

La coltivazione e l’irrigazione

  • Pacciamatura. L’anguria beneficia molto dalla pacciamatura. Oltre al risparmio di lavoro nel sarchiare le erbe infestanti pacciamando si scalda il terreno, inoltre si evita che il frutto si appoggi per terra salvaguardandolo sia dal marciume che da eventuali parassiti.
  • Potature. Si può cimare la pianta di anguria andando a recidere il germoglio apicale per evitare lo sviluppo in larghezza e tenere le energie della pianta per svilupparsi in orizzontale.
  • Sarchiatura. Se non si pacciama occorre tenere sotto controllo le erbacce e zappettare il terreno intorno alle angurie periodicamente per ossigenarlo e mantenerlo drenante.
  • Irrigazione. E’ fondamentale garantire acqua alle angurie, servono irrigazioni frequenti in fase di germinazione e trapianto, con la crescita della pianta serve una quantità crescente di acqua perché le radici non vanno particolarmente a fondo. Non si irriga invece poco prima della raccolta per non annacquare troppo il sapore della frutta.
  • Maturazione del frutto. Consigliamo di ruotare le angurie nelle ultime fasi di crescita ogni 2 o 3 giorni, per far prendere sole a tutti i lati. E’ importante farlo una volta a sinistra e una volta a destra, altrimenti si torce il picciolo e si stacca il frutto prima del tempo di raccolta. Un’altra pratica utile è rialzare il frutto con un’assicella in modo da non farlo poggiare diretto sul terreno.
  • Rotazione e consociazione. Evitiamo di coltivare angurie dopo altre cucurbitacee e possibilmente anche in seguito a solanacee, tutte piante molto esigenti che impoveriscono il terreno. L’anguria sta bene vicino a molte piante, ad esempio insalate, spinaci, cipolle e pomodori.

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Malattie e parassiti della pianta

L’anguria può essere colpita da diverse malattie, le più pericolose sono le virosi, ci sono poi alcune malattie funginee (le stesse che colpiscono il melone). Per quanto riguarda le virosi occorre prevenrie facendo attenzione agli attrezzi che si usano e tenendo sotto controllo gli afidi. Nella lotta gli afidi attenzione a non usare gli insetticidi, soprattutto al mattino quando si schiudono i fiori: le cucurbitacee hanno un’impollinazione entomofila, servono quindi insetti pronubi come api e bombi che potrebbero restare vittima di insetticidi, anche quelli consentiti in agricoltura biologica come il piretro. Contro gli afidi meglio quindi usare rimedi naturali, come l’ortica, l’aglio o acqua e sapone. Se si uccidono gli insetti che impollinano si rischia di trovarsi senza frutti.riga verde

Raccogliere le angurie

Non è semplice capire quando raccogliere le angurie e saper scegliere il momento giusto è fondamentale per avere un frutto sugoso e zuccherino. Un sintomo che preannuncia la maturazione è la buccia che da rugosa si fa più liscia e “cerosa”, se avete visto un bel cocomero maturo capirete cosa si intende, la patina lucente si scalfisce con l’unghia. Un altro sintomo è l’imbrunimento del viticcio che si chiama pampino e sta in posizione opposta al frutto, se tende a seccare l’anguria è pronta da raccogliere. Per chi ha orecchio si può battere l’anguria: se bussando fa un suono cupo è pronta. Altro indizio di anguria da raccogliere è una leggera depressione intorno all’attacco del frutto alla pianta. L’anguria in frigorifero si conserva anche 20-25 giorni, in un orto domestico volendo si può fare una raccolta scalare in relazione ai consumi

Varietà di angurie

L’anguria si coltiva fino dall’antichità ma oggi vengono preferite dagli orticoltori varietà di origine americana perché di misure minori, parliamo di frutti da circa 10 kg che sono più consoni all’orto domestico, mentre le angurie italiane spesso superano i 20 kg. Le diverse varietà di anguria, dalla polpa rossa oppure chiara fino ad arrivare al giallo, anche la buccia può essere chiara, scura, striata o meno, vi sono anche ibridi senza semi. Per un piccolo orto domestico vi consigliamo la varietà Sugar Baby, si tratta di un’anguria molto dolce e di frutto piccolo, che generalmente non va oltre i 5 kg.

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