Alcol: effetti sulla salute diretti ed indiretti a breve e lungo termine

MEDICINA ONLINE ALCOL ALCOOL ALCOLICI BIRRA VINO VODKA ETILICO METABOLISMO ETANOLO DROGA DIPENDENZA ALCOLISTA BERE TOSSICODIPENDENZA AIUTO ANONIMI SUPERALCOLICI RUM COCKTAIL CONSIGLI MARITO FEGATO CIRROSI EPATICA.jpgL’alcol etilico, anche chiamato “etanolo”, è una sostanza liquida estranea all’organismo, non essenziale, è tossica per le cellule ed è un potente agente tumorale. L’alcol etilico, oltre all’acqua, è il principale componente delle bevande alcoliche; queste ultime contengono altri principi nutritivi (vitamine, sali minerali, proteine, zuccheri) ma sono presenti solo in minime tracce, per questa ragione le bevande alcoliche non possono essere considerate un alimento infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) classifica l’alcol fra le droghe; pur essendo una droga giuridicamente legale, è comunque una sostanza molto tossica che provoca danni diretti alle cellule di molti organi, tra cui il fegato e il Sistema Nervoso Centrale. Pur possedendo un elevato valore calorico (7 Kcal per grammo, inferiore solo ai grassi), non è utilizzabile dall’organismo per il lavoro muscolare, ma solo per il metabolismo di base, risparmiando sull’uso di altri principi nutritivi quali grassi e zuccheri (per questo gli alcolici fanno ingrassare).

Effetti dell’alcol diretti a breve termine

Subito dopo essere assunto, l’etanolo viene in parte assorbito dallo stomaco ed in parte dall’intestino. Se lo stomaco è vuoto, tale assorbimento è più rapido. L’alcol assimilato, attraverso il sangue, passa al fegato, che ha il compito di metabolizzarlo. Finché il fegato non ha completato la digestione però l’etanolo continua a circolare diffondendosi nei vari organi. L’alcol può facilmente oltrepassare le membrane cellulari e provocare lesioni, fino alla distruzione delle cellule. Nello stato di ubriachezza l’alcol nel sangue raggiunge tutti gli organi, cervello compreso, uccidendo migliaia di neuroni, e il danno cerebrale è irreversibile.
Con un’ubriacatura si perdono circa 100.000 neuroni, tanti quanti quelli di una giornata di vita.

L’alcol provoca una iniziale euforia e perdita dei freni inibitori, ma a quantità progressivamente crescenti corrispondono effetti come riduzione della visione laterale (visione a tunnel), perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea e confusione. Quantità eccessive di alcol possono portare fino al coma e alla morte. La velocità con cui il fegato riesce a rimuovere l’alcol dal sangue varia da individuo ad individuo; in media, per smaltire un bicchiere di una qualsiasi bevanda alcolica l’organismo impiega 2 ore. Se si beve molto alcol in poco tempo lo smaltimento è più lungo e difficile, e gli effetti più gravi.

Effetti dell’alcol diretti a medio/lungo termine

L’utilizzo prolungato di alcol nel tempo può aumentare il rischio di sviluppare varie patologie più o meno gravi, e anche a basse dosi l’alcol accresce il rischio per alcune malattie. Secondo dati forniti dall’OMS, il consumo di 20 grammi di alcol al giorno (pari a circa 2 bicchieri di vino) determina un aumento percentuale di rischio:

  • del 100% per la cirrosi epatica;
  • del 20-30% per i tumori del cavo orale, faringe e laringe;
  • del 10% per i tumori dell’esofago;
  • del 14% per i tumori del fegato;
  • del 10-20% per i tumori della mammella;
  • del 20% per l’ictus cerebrale.

Chiaramente, all’aumentare delle quantità di alcol aumenta anche la percentuale di rischio.

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Effetti dell’alcol indiretti

  • L’alcol è la causa di circa la metà degli 8.000 decessi conseguenti ad incidenti stradali, che rappresentano la prima causa di morte per gli uomini al di sotto dei 40 anni. La guida sotto stato di ebbrezza ha causato, nel 2005, ben 4.107 incidenti stradali e le infrazioni accertate dalla Polizia Stradale nel 2006 per guida sotto l’influenza di alcol sono state 24.803. Tra i guidatori in stato psico-fisico alterato, chi è sotto l’effetto di alcol rappresenta il 70.2%. L’abuso di alcol è la causa della crescente mortalità giovanile per incidente stradale, per più del 40% dei casi, e del 46% dei morti di età compresa fra i 15-24 anni.
  • Secondo dati forniti dall’OMS, ogni anno nella Regione Europea circa 73 mila morti e più di 2 milioni di ricoveri o visite ospedaliere, sono dovuti ad atti di violenza interpersonale. L’alcol appare come fattore determinante almeno nel 40% dei casi.
    Negli Stati Uniti, le statistiche indicano come l’86% dei casi di omicidio, il 37% delle aggressioni e il 60% delle violenze sessuali avvengono sotto l’effetto dell’alcol.
    Il rapporto tra uso di alcol e violenza è dovuto agli effetti di disinibizione, alterazione dei meccanismi di elaborazione delle informazioni, riduzione dell’attenzione. Ma, sempre a causa di questa alterazioni, l’assunzione di alcol aumenta anche il rischio di subire atti di violenza, perché incapaci di interpretare correttamente le situazioni.
  • Il 6.8% di tutte le disabilità che vengono registrate in un anno è attribuibile all’alcol e complessivamente il 10% dei ricoveri è legato all’abuso di alcol.
    Ogni anno in Italia circa 40.000 individui muoiono a causa dell’alcol per cirrosi epatica, tumori, infarto emorragico, suicidi, aborti, omicidi, incidenti in ambiente lavorativo, domestico e incidenti stradali.

È fondamentale evitare l’assunzione concomitante di farmaci che agiscono sul Sistema Nervoso Centrale (per esempio ansiolitici e antidepressivi).

Effetti dell’alcolismo sui rapporti famigliari

La sofferenza derivante dai problemi legati all’alcol comporta un’alterazione della comunicazione e delle modalità relazionali all’interno della famiglia stessa, nei confronti sia del partner, sia dei figli.  Per i giovani la famiglia è un ambiente di socializzazione particolare, dove l’individuo si forma facendo riferimento alle figure parentali presenti, secondo forme di comunicazione che sono determinanti per il processo di crescita. I problemi alcol-correlati incidono negativamente sulle modalità relazionali e sulla comunicazione, rendendola difficile o interrompendola totalmente.
È molto importante che in famiglia ci sia da parte dei genitori, al di là delle parole, un “esempio educativo” al non uso di alcol e sostanze psicoattive. L’abitudine al consumo eccessivo di bevande alcoliche da parte dei genitori influenza il comportamento dei figli. Infatti, considerando i giovani tra 11 e 17 anni, la percentuale di chi consuma anche in maniera saltuaria o occasionale bevande alcoliche è pari al 26,3%. Percentuale che sale al 32,8% se almeno uno dei genitori fa uso non moderato di bevande alcoliche. (ISTAT – L’Uso e l’Abuso di Alcol in Italia 2006). È opportuno ricordare che il nesso tra le relazioni famigliari deteriorate e i comportamenti alcol-correlati non è determinata, ma piuttosto rappresenta un fattore di rischio.

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Mi alzo spesso di notte per urinare: quali sono le cause e le cure?

MEDICINA ONLINE NAUSEA MAL DI PANCIA REFLUSSO GE ESOFAGO STOMACO DUODENO INTESTINO TENUE DIGIUNO ILEO APPARATO DIGERENTE CIBO TUMORE CANCRO POLIPO ULCERA DIVERTICOLO CRASSO FECI VOMITO SANGUE OCCULTO MILZA VARICI CIRROSI FEGATOLa necessità di svegliarsi più volte durante la notte con lo stimolo urgente di urinare, in termini medici viene chiamata “nicturia” o “pollachiuria notturna“. Svegliarsi una singola volta è considerato normale, diverso è invece il caso quando si verificano vari episodi nella stessa notte .

Quali sono le cause non patologiche che provocano la nicturia?

La nicturia non è necessariamente provocata da una malattia: ci sono alcune condizioni e situazioni che possono determinarla, spesso in modo transitorio, come ad esempio:

Nicturia ed alimentazione

Una alimentazione che comprenda una forte assunzione di proteine, come la dieta iperproteica o l’uso smodato di integratori di proteine, può determinare nicturia. Anche l’assunzione di bevande stimolanti come il caffè possono aumentare lo stimolo ad urinare la notte. Mangiare cibi particolarmente salati la sera, ad esempio una pizza, può portare ad assumere molta acqua prima di andare a dormire e portare a nicturia transitoria. Assumere cibi che irritano la prostata potrebbero determinare pollachiuria e nicturia, a tal proposito leggi: Il peperoncino e gli altri cibi che irritano la tua prostata e possono causarti eiaculazione precoce

Anche l’eccesso o assunzione tardiva di liquidi durante la giornata può determinare una situazione di nicturia. Una causa di pollachiuria notturna può essere l’assunzione di bevande alcoliche durante la serata, a tal proposito leggi anche: Perché quando si beve molto alcool si urina di più?

Quali sono le cause patologiche che provocano la nicturia?

La nicturia può essere anche provocata da patologie ed in questo caso la nicturia è difficilmente temporanea, bensì diventa persistente. Ecco alcune patologie che determinano spesso nicturia, sia in maniera diretta che indiretta:

Sintomi e segni associati alla nicturia

Possibili sintomi e segni associati alla nicturia, sono:

  • poliuria notturna: il corpo produce un grande volume di urina durante il sonno (normale quantità di urine nelle 24 ore con volume notturno superiore al 35% rispetto al totale);
  • poliuria: produzione di una grande quantità di urina al giorno (superiore ai 2.500-3.000 ml nelle 24 ore);
  • pollachiuria: aumento della frequenza della minzione con emissioni di piccole quantità di urina.

Per approfondire leggi:

Diagnosi della causa nicturia

Per individuare la causa a monte che determina la nicturia è necessario l’intervento del medico, che comprende generalmente questi step diagnostici:

Trattamento

Il trattamento della nicturia dipende dalla causa a monte che la provoca. Nel caso la nicturia si verifichi in modo transitorio, spesso non è necessario alcun intervento per risolvere la situazione. Se la nicturia è persistente, esistono alcune opzioni di trattamento:

Farmaci:

  • Farmaci antidepressivi ad azione anticolinergica: riducono i sintomi della vescica iperattiva, agendo a livello del muscolo destrusore e migliorando lo svuotamento vescicale;
  • Bumetanide e furosemide: diuretici che agiscono regolando la produzione di urina;
  • Imipramina: antidepressivo triciclico che diminuisce la produzione di urina, indicato anche per l’enuresi notturna;
  • Desmopressina: analogo della vasopressina che aiuta i reni a produrre meno urina.

Interventi:

Se la nicturia è causata da patologie potenzialmente gravi, come diabete ed insufficienza renale, la cura dipenderà ovviamente dal trattamento della patologia a monte che determina la nicturia.

Integratori alimentari per il benessere della prostata

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di diminuire infiammazioni e bruciori e migliorare la salute della prostata:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Nicturia: cos’è, cosa la provoca e come si cura

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Quali sono le cause non patologiche che provocano la nicturia?

La nicturia non è necessariamente provocata da una malattia: ci sono alcune condizioni e situazioni che possono determinarla, spesso in modo transitorio, come ad esempio:

Nicturia ed alimentazione

Una alimentazione che comprenda una forte assunzione di proteine, come la dieta iperproteica o l’uso smodato di integratori di proteine, può determinare nicturia. Anche l’assunzione di bevande stimolanti come il caffè possono aumentare lo stimolo ad urinare la notte. Mangiare cibi particolarmente salati la sera, ad esempio una pizza, può portare ad assumere molta acqua prima di andare a dormire e portare a nicturia transitoria. Assumere cibi che irritano la prostata potrebbero determinare pollachiuria e nicturia, a tal proposito leggi: Il peperoncino e gli altri cibi che irritano la tua prostata e possono causarti eiaculazione precoce

Anche l’eccesso o assunzione tardiva di liquidi durante la giornata può determinare una situazione di nicturia. Una causa di pollachiuria notturna può essere l’assunzione di bevande alcoliche durante la serata, a tal proposito leggi anche: Perché quando si beve molto alcool si urina di più?

Quali sono le cause patologiche che provocano la nicturia?

La nicturia può essere anche provocata da patologie ed in questo caso la nicturia è difficilmente temporanea, bensì diventa persistente. Ecco alcune patologie che determinano spesso nicturia, sia in maniera diretta che indiretta:

Sintomi associati alla nicturia

  • Poliuria notturna: il corpo produce un grande volume di urina durante il sonno (normale quantità di urine nelle 24 ore con volume notturno superiore al 35% rispetto al totale).
  • Poliuria: produzione di una grande quantità di urina al giorno (superiore ai 2.500-3.000 ml nelle 24 ore).
  • Pollachiuria: aumento della frequenza della minzione con emissioni di piccole quantità di urina.

Per approfondire leggi:

Diagnosi della causa nicturia

Per individuare la causa a monte che determina la nicturia è necessario l’intervento del medico, che comprende generalmente questi step diagnostici:

Trattamento

Il trattamento della nicturia dipende dalla causa a monte che la provoca. Nel caso la nicturia si verifichi in modo transitorio, spesso non è necessario alcun intervento per risolvere la situazione. Se la nicturia è persistente, esistono alcune opzioni di trattamento:

Farmaci:

  • Farmaci antidepressivi ad azione anticolinergica: riducono i sintomi della vescica iperattiva, agendo a livello del muscolo destrusore e migliorando lo svuotamento vescicale;
  • Bumetanide e furosemide: diuretici che agiscono regolando la produzione di urina;
  • Imipramina: antidepressivo triciclico che diminuisce la produzione di urina, indicato anche per l’enuresi notturna;
  • Desmopressina: analogo della vasopressina che aiuta i reni a produrre meno urina.

Interventi:

Se la causa di nicturia dipende da patologie potenzialmente gravi, come diabete ed insufficienza renale, la cura dipenderà ovviamente dal trattamento della patologia a monte che determina la nicturia.

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Fumo ed alcool causano disfunzione erettile (impotenza)?

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Sicuramente il fumo rappresenta uno dei fattori di rischio più importanti che peggiora la risposta sessuale. Il danno che provoca sulle arterie del sistema cardiocircolatorio oltre che polmonare, rende più difficile la circolazione del sangue a livello delle arterie cavernose e quindi rende più difficoltosa l’erezione ed è un fattore di rischio importante per la disfunzione erettile. Le arterie del pene essendo di piccolo diametro sono più facilmente danneggiate dal fumo rispetto ai grandi vasi sanguigni e pertanto il deficit erettile si può manifestare come primo sintomo di una malattia cardiocircolatoria diffusa. In certi casi l’impotenza rappresenta un campanello d’allarme di patologie più gravi che non erano ancora state diagnosticate.

E’ vero che l’alcool causa disfunzione erettile ?

L’alcol è meno direttamente coinvolto, perché in prima istanza provoca una vasodilatazione e facilita l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi, inoltre riduce i freni inibitori che molte volte sono causa di disfunzione erettile. Ma l’abuso è sicuramente causa di gravi danni al fegato e al sistema cardiocircolatorio, quindi va assunto in piccole quantità insieme al cibo e controllando sempre la pressione arteriosa oltre che gli esami del sangue.

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I 21 segni che indicano che sei intelligente

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Studio Roma 21 SEGNI INDICANO INTELLIGENTE  Viso Mani Ecografia Mammella Tumore Seno Articolare Spalla Vascolare Traumatologo  Spalla Medicina Estetica Cellulite Cavitazione Grasso Radiofrequenza Pene THSAlcune ricerche scientifiche fatte in varie università del mondo, sembrano confermare che ci sono alcuni comportamenti, segni e caratteristiche fisiche che sembrano essere associati all’intelligenza. Alcuni, come l’aver imparato a leggere presto, sono piuttosto scontati, ma altri – vi assicuro – vi sconvolgeranno! Se volete sapere se voi, il vostro partner, i vostri figli o i vostri amici rientrano nella categoria delle persone con più alto quoziente intellettivo, leggete i prossimi 21 punti e controllate quali appartengono alla persona interessata.

1) Leggere prima degli altri. Le persone intelligenti sono quelle che in media hanno imparato a leggere prima dell’età scolare o comunque velocemente e facilmente. Nel 2012, a supporto di questa analisi, un gruppo di ricercatori ha esaminato quasi 2.000 coppie di gemelli identici nel Regno Unito e ha scoperto che il fratello che aveva imparato a leggere prima tendeva ad un punteggio più alto nei test sulle abilità cognitive.

2) Prendere lezioni di musica. Una gran quantità di ricerche scientifiche, confermano che saper suonare uno strumento musicale, specie fin da giovani, sia legato ad una maggiore intelligenza. Chi suona uno strumento musicale in tenera età, ha un cervello che si svilupperà meglio e più precocemente.

3) Essere fratelli maggiori. Secondo la scienza, sembrerebbe che i fratelli maggiori siano effettivamente in genere anche quelli più intelligenti.

Leggi anche: Ti spiego perché tuo fratello maggiore è più intelligente di te

4) Essere magri. Uno studio del 2016 ha affermato che più grande è la circonferenza addominale, minore sarà la capacità cognitiva.

5) Avere un gatto. Una ricerca del 2014 afferma che le persone che possiedono un gatto sono più intelligenti della media, inoltre le persone “da gatto” sarebbero più sveglie delle persone “da cane”.

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6) Essere stati allattati al seno. L’allattamento al seno sembra essere determinante per l’intelligenza futura. Almeno secondo quanto affermato da due studi condotti in Gran Bretagna a Nuova Zelanda.

7) Fare uso di droghe leggere. La scienza afferma che un alto quoziente intellettivo è mediamente legato all’adozione di comportamenti potenzialmente dannosi per la salute, tra cui l’uso di droghe leggere.

8) Bere alcolici regolarmente. Per il consumo degli alcolici vale lo stesso discorso fatto per le droghe leggere.

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9) Essere mancini. Il mancinismo è generalmente associato con istinti potenzialmente criminali, ma può anche indicare un pensiero fuori dalla norma e dai soliti schemi. Ecco perché è segno di intelligenza.

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10) Essere alti. E’ il risultato di un’indagine condotta nel 2008 a Princeton: le persone più alte sono anche quelle mediamente più intelligenti.

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11) Essere politicamente liberali. Anche essere politicamente liberali è segno di intelligenza, mentre invece essere “di destra” sembra essere collegato ad un minore quoziente intellettivo, almeno secondo la scienza.

Leggi anche: Sei di destra? Hai un quoziente intellettivo basso

12) Essere ansiosi. Un numero crescente di ricerche suggerisce che gli individui più ansiosi possono essere anche i più intelligenti.

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13) Essere simpatici. Le persone divertenti e con senso dell’umorismo sono anche più intelligenti della media.

Leggi anche: Fai molte battute? Allora sei intelligente!

14) Essere donna. Mi dispiace per i colleghi maschi, ma la scienza sembra confermare che le donne siano mediamente più intelligenti di noi.

Leggi anche: Sono più intelligenti gli uomini o le donne? Nuovi studi hanno decretato il vincitore

15) Essere atei. Uno studio del dipartimento di analisi dell’Università di Rochester di New York pubblicato sul sito del noto quotidiano The Independent e dedicato alla relazione tra il cervello umano e l’esistenza di Dio. I risultati dello studio infatti dicono che gli atei sono più intelligenti di chi ha una qualche fede religiosa.

Leggi anche: Più il nostro quoziente intellettivo è alto e meno crediamo in Dio: gli atei sono più intelligenti dei credenti

16) Essere del nord Italia. Uno studio del prof. Richard Lynn, docente emerito di psicologia all’università dell’Ulster a Coleraine, in Irlanda del Nord, afferma che le persone del nord dell’Italia sono più intelligenti delle persone del sud Italia.

Leggi anche: Gli italiani nati nel sud sono meno intelligenti dei settentrionali?

17) Giocare ai videogiochi. Una ricerca, pubblicata su Nature dal Max Planck Institute for Human Development, afferma che tanto più si gioca con i videogiochi tanto più il cervello diventa “forte”. Lo studio ha dimostrato che la materia grigia migliora grazie all’attività continua con i videogiochi.

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18) Mangiare bene. Una smisurata lista di studi scientifici conferma che mangiare bene, tiene in forma il nostro cervello e ci rende più reattivi intellettivamente.

Leggi anche: I trenta cibi che ringiovaniscono il tuo cervello ed anche: Mangiare al McDonald’s ti rende più stupido

19) Usare poco lo smartphone. Varie ricerche confermano che usare troppo il cellulare, può peggiorare la nostra intelligenza.

Leggi anche: Se usi troppo lo smartphone rischi la demenza digitale e anche: Videogiochi e applicazioni per smartphone possono causare ritardo mentale

20) Fare attività fisica. Uno studio, pubblicato sulla rivista Stem Cells, conferma che la corsa è in grado di rallentare moltissimo il processo di invecchiamento cerebrale e di stimolare la produzione di nuove cellule staminali, che migliorano le capacità mnemoniche.

21) Dormire in modo adeguato. I risultati di una ricerca condotta da un team di ricercatori della School of Medicine dell’Università della Pennsylvania, che ha condotto uno studio sugli effetti della deprivazione del sonno sui topi, parlano chiaro: dormire troppo poco provoca la morte delle cellule cerebrali.

Leggi anche: Dormire poco ti consuma il cervello ma correre te lo ricostruisce

Non avete nessun segno distintivo di alto quoziente intellettivo? Non vi preoccupate, perché la scienza rimette – come al solito – tutto in discussione! Leggete questo articolo: Il quoziente intellettivo? Un mito da sfatare

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Scoperta una qualità insospettabile della birra

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ALCOL ALCOLICO BERE ALCOLISMO BIRRA VINO SUPERALCOLICO ALCOLICI SPUMANTE CHAMPAGNE COCKTAIL BICCHIERE BOTTIGLIA PUB (3)Qualcuno potrebbe dire scherzosamente “ogni scusa è buona per bere birra”. Al sottoscritto la birra non piace per niente, i miei amici lo sanno: quando usciamo loro hanno boccali enormi di questa bibita mentre il sottoscritto si accontenta di una coca cola. Da oggi però potrei avere un motivo per berla: secondo uno studio spagnolo effettuato dal “Centro de Informacion Cerveza y Salud”, la  birra sarebbe un alimento ideale per recuperare  dopo uno sforzo fisico sportivo. Il professor Manuel Castillo ha dimostrato come la birra abbia le stesse proprietà re-idratanti dell’acqua, e dunque possa essere tranquillamente consumata, in quantità moderata, al termine della prestazione. Con consumo moderato si intende circa 500 ml per un uomo adulto e 300 ml per una donna adulta.

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Eiaculazione precoce: gli uomini la curano con alcol e droghe. E sbagliano

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO UOMINI GRUPPO AMICI BRINDANO FELICITA ALCOL BIRRA VINO ALCOLICI ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZACocaina, eroina, fantomatici farmaci acquistati su internet o alcol. Il tutto per tentare di risolvere un problema che affligge circa il 25% dei maschi in tutto il mondo, l’eiaculazione precoce. E’ la pericolosa scelta ‘fai-da-te’ intrapresa “da almeno un terzo dei pazienti che poi arrivano dal medico in cerca di soluzioni efficaci, che di certo non trovano ricorrendo a sostanze illecite”. A sottolinearlo François Giuliano, urologo dell’Università di Versailles, oggi a Madrid a margine della presentazione di un campagna europea di sensibilizzazione su questo problema sessuale.

“Molti uomini – dice Giuliano all’Adnkronos Salute – durante il week-end”, quando gli incontri sessuali sono più facili, “prendono l’abitudine di bere alcol, che effettivamente ritarda l’eiaculazione, ma di certo non puo’ essere una soluzione duratura per una vera e propria malattia”. Eppure, sottolinea Vincenzo Mirone, docente di Urologia dell’università Federico II di Napoli, “le terapie oggi ci sono: e’ disponibile la dapoxetina, un farmaco efficace che ritarda di 4-5 volte il tempo di durata del rapporto e che va assunto due o tre ore prima dell’incontro sessuale. Ma, al contrario dell’impotenza che abbiamo curato con vari medicinali ormai disponibili sul mercato da anni, risolvere il problema dell’eiaculazione precoce sara’ piu’ difficile: gli uomini tendono non solo a parlarne meno, ma a non rendersi nemmeno conto dell’esistenza del problema”.

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Rinunci al cibo per poter bere più alcolici? forse soffri di drunkoressia

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ALCOL ALCOLISMO BERE COCKTAIL AMICI BRINDARE FELICITA ALLEGRIA GRUPPO ESTATEIl termine drunkoressia è stato inventato dai giornalisti del “New York Times” anche se non è ancora riconosciuto dalla medicina ufficiale. Devo essere sincero, sui libri dove ho studiato la psichiatria non si parla mai di tale malattia proprio perchè non è riconosciuta, ma per fortuna la rete in questo mi è venuta in aiuto e mi sono documentato anche se ammetto di non aver mai avuto di fronte un reale caso di drunkoressia. Il termine indica un nuovo anomalo e pericoloso comportamento alimentare che, almeno così pare, si stia diffondendo fra le adolescenti: mangiare poco fino ad arrivare anche a digiunare per poter assumere forti quantità di alcolici.

Lo scopo di tale comportamento è duplice: da una parte l’obiettivo è dimagrire ed in secondo luogo si punta a farsi accettare dal gruppo dei pari, in particolare i maschi la cui assunzione di alcolici è legata al divertimento ed alle emozioni. A tal riguardo, pare che i maschi siano particolarmente interessanti le ragazze che assumono comportamenti pericolosi e trasgressivi.

La drunkoressia viene considerata una variante dell’anoressia, ben nota a tutti, ma con una variante di fondo: assumere alcolici significa assumere calorie, quindi si rinuncia al cibo per poter bere maggiormente: tale componente NON è presente nell’anoressia.

Vi sono però delle analogie con l’anoressia:

  1. rifiuto drastico del cibo;
  2. diminuzione di peso;
  3. uguali criteri diagnostici.

Per quanto riguarda quest’ultimi è necessario rilevare se l’Indice di Massa Corporea (IMC) è calato sotto 17,5 e se è presente amenorrea. L’IMC si ottiene dividendo il peso in chili per il quadrato dell’altezza in metri. L’indice normale nelle donne è tra 19 e 24,5. Riguardo i criteri diagnostici dell’anoressia vi consiglio di rivedere questo mio articolo.

La volontà di dimagrire non è fine a sé stessa come nell’anoressia ma è strumentale all’assunzione di alcol. Le ragazze possono non riuscire ad assumere alcolici quando hanno cibo nello stomaco, quindi digiunare è necessario per poter bere. Inoltre nell’anoressia per continuare a dimagrire è necessario mettere in atto altri comportamenti, dopo aver assunto piccole quantità di cibo, quali: autoinduzione del vomito, uso di lassativi, logorante attività fisica. Al contrario l’assunzione di alcol, grazie alla relativo introito di zuccheri, procura un senso di sazietà che permette di non avvertire la fame.

Ma questa differenza è solo una motivazione iniziale. Successivamente la motivazione “drunkoressica” diventa motivazione “anoressica” in quanto dimagrire diventa lo scopo principale e ci si esalta dalla consapevolezza di poter vincere la fame.

I rischi della drunkoressia

I rischi della drunkoressia sono gli stessi dell’anoressia: osteoporosi, alterazioni cardiache, amenorrea. A quest’ultimi si aggiungono quelli derivante dal consumo di alcolici, specie se a digiuno: neuropatie, tremori, danni al fegato ed al cervello col tempo. Questa sintomatologia e acuita nel sesso femminile perché tende ad espellere l’alcol più lentamente del sesso maschile. In entrambi i sessi sono presenti tutte le conseguenze dell’assunzione di alcol in età adolescenziale quando lo sviluppo psicofisico è particolarmente vulnerabile.

Nel momento in cui la drunkoressia raggiunge livelli d’allarme è necessario intervenire come con l’anoressia: terapia di riunitrizione, psicoterapie individuali e di gruppo, eventuali assunzioni di farmaci quando l’alcol è diventata una vera e propria dipendenza. Per attuare tutto ciò potrebbe rendersi necessario rivolgersi ad un centro per i disturbi del comportamento alimentare.

Importante è la prevenzione:
1) educare gli adolescenti alle conseguenze di un uso smodato di alcolici
2) combattere la cultura dello “sballo”, vale a dire divertimento possibile solo se associato a comportamenti trasgressivi

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Lo Staff di Medicina OnLine

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